Paon Fabio – Pag. 1 - Nuoto Pinnato Tarvisium ASD

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Paon Fabio – Pag. 1 - Nuoto Pinnato Tarvisium ASD
Paon Fabio – Pag. 1
Durata (nella
periodizzazione
semplice)
(nella
periodizzazione
doppia)
Periodo
Periodo di
preparatorio
gara
6/7/8 mesi
4 mesi
la metà del
precedente
periodo di
transazione
2/4 settimane
la metà del
max 2 settimane
precedente
Quantità
massima
media
minima
Intensità
media
massima
minima
esercitazioni di
carattere
Generale
percentuale percentuale
elevata
minima
percentuale
elevata
esercitazioni di
carattere
specifico
percentuale percentuale
elevata
minima
percentuale
minima o
assenza
esercizio di gara
percentuale percentuale
media
elevata
assenza
Zammartini S., “Il Nuoto Pinnato, la tecnica, l’allenamento” – Ed. FIPSAS 1985
Paon Fabio – Pag. 2
Capacità funzionali
La resistenza: «la capacità dell'organismo di resistenza
contro la stanchezza in esercitazioni sportive di lunga durata... il
suo livello viene determinato soprattutto dalla capacità
funzionale del sistema cardiocircolatorio, del metabolismo, e del
sistema nervoso, e dalla coordinazione degli organi e dei
sistemi... viene inoltre influenzato dallo stato di coordinazione
dei movimenti e dalla forza psichica, particolarmente della
volontà dello sportivo» (Harre '72).
Harre ci prospetta una differenziazione della capacità
resistenza. «Noi distinguiamo nelle discipline sportive di
resistenza di natura ciclica cinque capacità di resistenza... Alla
base di esse stanno differenti processi fisiologici e psicologici...:
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a) la resistenza di lunga durata è necessaria per
percorrere una distanza per la quale l'atleta necessita di più di
otto minuti, senza che intervenga un sostanziale cedimento di
velocità. La prestazione avviene quasi esclusivamente in
condizioni di aerobia. Possiamo anche dire che in questo caso
viene impegnata totalmente l'attività del cuore, dei vasi e della
respirazione.
b) la resistenza di media durata è necessaria per
percorrere una distanza per la quale l'atleta necessita circa fra
due e otto minuti: per questa, viene raggiunto un apparente
steady-state, cioè la prestazione deve essere eseguita per
mezzo di una sempre più intensa immissione di processi
anaerobici (in condizioni di moderata mancanza di
ossigeno). II livello della resistenza di media durata viene
determinato nella maggioranza delle discipline essenzialmente
dal grado di sviluppo della resistenza di forza e della resistenzavelocità poiché si tratta fondamentalmente di vincere delle
resistenze di movimento relativamente elevate sempre
ripetendosi sull'intera distanza.
c) la resistenza di breve durata è necessaria per
percorrere una distanza per la quale l'atleta necessita circa fra
45 secondi e due minuti. Qui vengono richiesti una elevata
percentuale i processi metabolici anaerobici. II livello della
resistenza di breve durata dipende in maniera determinante
dallo stato di sviluppo della resistenza di forza e della
resistenza-velocità.
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d) la resistenza di forza indica una elevata capacità di
prestazione di forza collegata con una buona capacità di
resistenza e particolarmente una resistenza alla fatica locale bene
sviluppata. Essa costituisce il presupposto fondamentale in quelle
discipline sportive in cui debbono essere superate elevate
resistenze di movimento, per esempio nel nuoto, nel canottaggio
e nella canoa (e nel pinnato!).
e) la resistenza-velocità è la capacità di resistere alla
stanchezza con carichi la cui intensità stimolante è massimale o
submassimale ed in prevalenza con impiego energetico
anaerobico. Nelle esercitazioni cicliche ciò significa che la
raggiunta rapidità del moto progressivo su brevi distanze non
deve essere diminuita in modo significativo da manifestazioni di
stanchezza o d'inìbizione» (Harre '72).
Riportandoci nel pinnato potremmo così suddividere le specialità:
Resistenza
lunga
Resistenza
media
Resistenza
breve
Resistenza
alla Velocità
1500 e fondo
400
200
50
800
100
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Atletica
(corse)
Nuoto
Pinnato
Senza gravità
senza gravita con gravità ambiente
arto
arto superiore e arto inferiore
inferiore e
distretto super. e cintura
glutei
muscoli principali
Rapida
rapida
lenta
dispersione calorica
Artificiale
artificiale
naturale
tecnica
No
si
no
attrezzatura
propulsiva
Medio
medio/alto (in
alto
evoluzione)
grado di
specializzazione
agonistica
18,0 anni
(secondo
Weiss)
20,5 anni
(secondo
Popov)
25,1 anni
(secondo
Weiss)
Età delle max
prestazioni (medio
M+F)
6 anni (Harre)
8/9 anni
(A.V.)
10/12 anni
(Harre)
inizio allenamento
principianti
Zammartini S., “Il Nuoto Pinnato, la tecnica, l’allenamento” – Ed. FIPSAS 1985
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- Problematiche poste al VELOCISTA
a) VELOCITÀ
capacità di fornire azioni motorie di breve
durata e grande intensità a carico dei
fosfogeni (CP+ATP) - durata 7/8 secondi
(Potenza e capacità alattacida).
b) FORZA
intesa nella sua espressione di forza
veloce ciclica
c) RESISTENZA
ALLA VELOCITÀ
capacità di mantenere una velocità
ottimale anche in presenza di acido lattico
definita POTENZA LATTACIDA.
d) RESISTENZA
ANAEROBICA
capacità di usufruire del meccanismo
lattacido per un tempo prolungato, definito
CAPACITÀ LATTACIDA
e) RESISTENZA
AEROBICA
capacità di sfruttare a lungo l'ossigeno per
mantenere uno sforzo di intensità elevata
in un regime aerobico. Interviene a
sostenere lo sforzo nei 100 e 200
calibrandone l'intensità. Consente di
affrontare più carichi durante gli
allenamenti. È definita POTENZA
AEROBICA.
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- Problematiche poste dal Mezzofondista
a) FORZA
RESISTENTE
capacità di vincere un numero elevato di
volte una resistenza non elevata.
b) POTENZA E
CAPACITÀ
LATTACIDA
Vedi sopra
c) POTENZA E
CAPACITA
AEROBICA
quest'ultima è intesa come capacità di .
prolungare nel tempo 30'/40' uno sforzo di
intensità relativa.
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- Problematiche poste dal FONDISTA (sia di piscina che
specialista di acque aperte)
a) CAPACITÀ
LATTACIDA
Vedi sopra
c) POTENZA E
CAPACITA
AEROBICA
Vedi sopra
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I Codici di Comunicazione
LE QUALITÀ ANAEROBICHE
A1
Velocità
A2 Potenza lattacida
A3 Capacità lattacida
LA POTENZA AEROBICA
B1 Intensità sopra la soglia anaerobica
B2 Intensità di soglia anaerobica
LA CAPACITÀ AEROBICA
C1 Intensità inferiori alla soglia anaerobica
MODELLI DI ALLENAMENTO
D Classificazione delle esercitazioni
E Esempi
Quadro schematico
d'insieme
Attività
Frequenza
Sistema
Cardiaca Anaerobico
Alattacido
Grado
Acido
Grado
affaticamento
Ventilazi
Lattico
Affaticame
one
NeuroMmol/l
nto Fisico
muscolare
Velocità (Al)
++
+++
+
+
+
+++
Potenza Lattacida
(A2)
++
++
++
+
++
++
Capacità Lattacida
(A3)
+++
+
+++
+++
+++
+
Potenza Aerobica
(B1)
+++
0
++
+++
+++
0
Potenza Aerobica
(B2)
++
0
+
++
++
0
Capacità Aerobica
(C)
++
0
0
+
++
0
Legenda:
0, incremento lieve o assente;
+, incremento modesto;
++, incremento medioelevato; +++, incremento
elevato
a cura del dott. Pietro Fagiani
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LE QUALITÀ ANAEROBICHE
A1
Velocità
A2 Potenza lattacida
A3 Capacità lattacida
A1- Definizione
Sotto il concetto di velocità viene caratterizzata la capacità di
spostarsi con la più elevata rapidità possibile. Costituisce una base
importante per prestazioni di resistenza di breve durata. (Harre
1972). Classificabile in: rapidità di reazione - rapidità di frequenza rapidità d'azione.
Parametri fisiologici:
1) FREQUENZA CARDIACA: si modifica fino al 70-80% del
massimale;
2) VENTILAZIONE: ininfluente per la durata del lavoro;
3) LATTICIDEMIA: lieve incremento rispetto ai valori basali;
4) CARBURANTE UTILIZZATO: ATP e CP muscolare.
Andature
Superiori alla velocità di gara, tendono a quella massima
raggiungibile rispetto al carico di lavoro proposto
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A2 - Definizione
La potenza lattacida è la qualità che consente al pinnatista di
mantenere, per un limitato periodo di tempo, una elevata velocità,
con accumulo progressivo di lattato e con minime riduzioni del
rendimento meccanico.
Parametri fisiologici
1) FREQUENZA CARDIACA: Tendente ai valori massimali.
2) VENTILAZIONE: frequenza massimale con limitazione del
volume corrente.
3) LATTICIDEMIA: tendente al picco massimo.
4) CARBURANTE UTILIZZATO: glucidi
Andature
Superiori o pari alla velocità di gara.
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A3 - Definizione
La capacità Lattacida esprime la quantità massima di lattato che il
pinnatista può accumulare e sopportare per periodi di tempo mediolunghi ad una elevata velocità con limitata diminuzione del
rendimento meccanico.
Parametri fisiologici
1) FREQUENZA CARDIACA: Tendente ai valori massimali.
2) VENTILAZIONE: frequenza massimale con lieve aumento del
volume corrente.
3) LATTICIDEMIA: tendente al picco massimo.
4) CARBURANTE UTILIZZATO: glucidi
Andature
Simili alla velocità di gara.
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LA POTENZA AEROBICA
B1 Intensità sopra la soglia anaerobica
B2 Intensità di soglia anaerobica
B 1 - Definizione
Con intensità sopra la soglia anaerobica si esprime il massimo
rendimento ottenibile attraverso l'utilizzo combinato dei sistemi
aerobico ed anaerobico.
Parametri fisiologici
1) FREQUENZA CARDIACA: oltre il 95% dei massimi valori
individuali.
2) VENTILAZIONE: notevole incremento della frequenza
respiratoria e del volume corrente.
3) LATTICIDEMIA: sopra le 4 mmol/l; si incrementa durante
l'esercizio.
4) CARBURANTE UTILIZZATO: primariamente glucidi ed in parte
anche lipidi e corpi chetonici.
Andature
Inferiori della velocità di gara ma comunque al di sopra di quella di
soglia.
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B2 - Definizione
L'intensità di soglia anaerobica esprime la massima potenza del
sistema aerobico senza un apprezzabile contributo di quello
anaerobico.
Parametri fisiologici
1) FREQUENZA CARDIACA: intorno a190 % dei massimi valori
raggiungibili.
2) VENTILAZIONE: incremento medio elevato della frequenza
respiratoria e del volume corrente.
3) LATTICIDEMIA: costante durante l'esercizio con valori in media
compresi fra le 2 e 4 mmol/lt.
4) CARBURANTE UTILIZZATO: prevalentemente lipidi.
Andature
Individuali, uguali od inferiori rispetto al valore soglia calcolato. Si
tratta di velocità sostenibili per tempi più prolungati rispetto al B 1.
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LA CAPACITÀ AEROBICA
C1 Intensità inferiori alla soglia anaerobica
C1 - Definizione
Sono intensità di lavoro che prevedono il massimo sviluppo
quantitativo del sistema aerobico.
Parametri fisiologici
1) FREQUENZA CARDIACA: inferiori all'80°Io dei mass imi valori
raggiungibili.
2) VENTILAZIONE: lieve incremento della frequenza e del volume
corrente.
3) LATTICIDEMIA: lievemente superiore ai valori basali e
comunque al di sotto dei 2 mmol/It.
4) CARBURANTE UTILIZZATO: prevalentemente lipidi.
Andature
Tutte quelle che consentono di mantenere una velocità costante per
lunghi periodi di tempo senza raggiungere un elevato grado di
affaticamento.
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Frequenza Acido Lattico
Cardiaca
Mmol/l
A1
variabile
lieve
A2
150-160
6-8
A3
170-180
9-10
B1
165-175
5-6
B2
155-165
3-4
C
<150
<2,5
a cura del dott. Pietro Fagiani
ATLETA
TIPO
velocista
mezzofondista
fondista
IN CODICE
1^
3^
1^
2^
3^
50-100
tecnica
A3
cap.latt. cap.aerob tecn.
C1
200
velocità Pot.aerob.
A1
B1
.
100 sub pot.latt.
A2
B2
B1
200-400 pot.aerob.
A2
Pot.latt.
B2
tecn. A1
800-1500 cap.latt.
velocità
tecnica
A3
400 sub cap.aerob.
C1
5000 cap.aerob. cap.latt.
C1
pot.latt.
A3
A2
10000 Pot.aerob. tecnica
B1
velocità
tecn. A1
oltre
B2
GARE
QUALITA'
2^
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