consumer memorandum - Associazione Consumatori Serenissima
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CONSUMER MEMORANDUM Newsletter a cura di ASSOCIAZIONE CONSUMATORI PIEMONTE Anno 5° - Numero 4 - Aprile 2014 SOMMARIO: – Le news LE NEWS E' ON LINE IL VIDEO DELLE AGENZIE DELLE ENTRATE CHE CI SPIEGA COME CORREGGERE GLI ERRORI FISCALI “Errare è umano...”: lo abbiamo scritto più di una volta e anche non lo avessimo mai detto di sicuro lo sappiamo tutti! Che si tratti di errori dettati dalla scarsa conoscenza di una determinata materia, dalla distrazione o dalla fretta, trovare qualcuno che possa dire di non aver mai sbagliato nella propria vita è davvero impossibile. Ciò che invece, alle volte, risulta fortunatamente possibile è la correzione di quanto fatto in modo non esatto. E tanto più si è fortunati quando a poter essere corretti sono gli errori commessi in ambito fiscale. L'importante è capire come fare e seguire alla lettera tutte le indicazioni fornite in tal senso, proprio come quelle offerte dalla Agenzia delle Entrate che, in un video caricato sul proprio canale YouTube, chiarisce “come regolarizzare spontaneamente errori e omissioni nel versamento delle imposte o negli adempimenti tributari”. Cliccando su www.youtube.com/Entrateinvideo compare un funzionario dell'Agenzia il quale, oltre a chiarire come e in che tempi è possibile regolarizzare in modo spontaneo l’omesso o insufficiente pagamento delle imposte dovute, spiega anche che, nel caso in cui ci si ravveda spontaneamente, si “può beneficiare di una sanzione ridotta che dovrà essere versata insieme alla somma dovuta e agli interessi, calcolati al tasso legale annuo, dal giorno della scadenza al giorno in cui il versamento viene effettivamente eseguito”. Ovviamente, quella di ravvedersi, non è un'opportunità possibile in tutti i casi poiché essa è riconosciuta a “tutti i contribuenti, entro i limiti di tempo previsti. Infatti, il ravvedimento non è più attuabile quando la violazione è già stata constatata e notificata a chi l’ha commessa, quando sono già iniziati accessi, ispezioni o verifiche e quando sono iniziate altre attività di accertamento già comunicate al contribuente. È possibile ravvedersi anche in caso di ritardo nella presentazione della dichiarazione dei redditi, se il ritardo non supera i 90 giorni, versando, entro lo stesso termine, una sanzione di 25 euro”. Per quanto riguarda infine la modalità di pagamento, l'Agenzia rammenta che “basta utilizzare il modello F24 per le imposte sui redditi, le relative imposte sostitutive, le ritenute, l’Iva, l’Irap, e il modello F23 per l’imposta di registro e gli altri tributi indiretti. In caso di ravvedimento per imposta di registro dovuta per i contratti di locazione, è possibile utilizzare anche il modello 24 Elementi Identificativi”. (fonte: comunicato stampa Agenzia delle Entrate - www.agenziaentrate.gov.it) www.dovesalute.gov.it: IL MOTORE DI RICERCA PER SAPERNE DI PIÙ SULLE MALATTIE E GLI ISTITUTI DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO AI QUALI RIVOLGERSI Chi ha avuto o ha tutt'ora problemi di salute sa bene che, specie in determinate situazioni, le informazioni raccolte non bastano mai. Capire a chi rivolgersi a seconda della patologia riscontrata, sapere come muoversi per ottenere le cure migliori o anche solo poter escludere contatti inutili presso strutture che non rispondono ai requisiti ricercati, può davvero risultare di grande aiuto. Ecco perché, appena scoperto il nuovo sito internet presentato dal Ministero della Salute proprio per consentire ai cittadini di “consultare facilmente le informazioni sui servizi e le attività svolte dalle strutture sanitarie”, abbiamo deciso di darne notizia nella nostra newsletter. In attesa che tale servizio consenta anche di “acquisire informazioni su tutti gli altri tipi di strutture sanitarie”, quali ad esempio ospedali o ambulatori, www.dovesalute.gov.it “rappresenta un importante strumento di trasparenza e di conoscenza delle strutture e della qualità dell’assistenza erogata che può contribuire a ridurre lo spostamento dei pazienti italiani da una Regione all’altra, ad incentivare un miglioramento delle performances delle strutture e ad attrarre pazienti ed investimenti da altri Paesi europei, rendendo il nostro Servizio sanitario competitivo nell’UE anche alla luce del recente recepimento della Direttiva sull’assistenza sanitaria transfrontaliera”. Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nel corso della conferenza stampa di lancio del portale, ha dunque spiegato che “i cittadini potranno inserire nel motore di ricerca il nome della malattia alla quale sono interessati e la loro citta' di residenza, ottenendo informazioni sugli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico piu' vicini dove si cura la patologia. Potranno inoltre fare commenti sui servizi di cui hanno usufruito nella struttura sanitaria ed esprimere il loro gradimento, che si concretizzerà in stelline gialle che si evidenzieranno a seconda del giudizio espresso (scarso, buono, ottimo, ecc)”. Il Ministro, pur ribadendo che “nel sito è possibile trovare tutte le informazioni che riguardano gli Irccs”, ha comunque auspicato che le Regioni diano “presto i dati su tutte le strutture sanitarie italiane e sui servizi territoriali e ambulatoriali (medici di medicina generale, farmacie, hospice, guardia medica, ecc.) per ampliare sempre di più l'informazione”. Per comprendere il funzionamento vero e proprio del portale si può infine leggere il comunicato stampa diffuso dal Ministero della Salute nel quale viene, per l'appunto, specificato che “la ricerca delle strutture e delle informazioni sarà possibile sia digitando direttamente il nome della struttura che utilizzando parole chiave che consentiranno di accompagnare il cittadino nella navigazione dell'offerta del SSN e faranno riferimento agli elementi caratterizzanti la struttura (i reparti, gli ambulatori, i servizi sanitari, le grandi apparecchiature disponibili, le dotazioni di posti letto, i tempi medi di attesa, ecc.), nonché ai termini (patologie, tipo assistenza, ecc.) maggiormente utilizzati nelle ricerche sul web di ambito sanitario. Le parole chiave saranno aggiornate costantemente poiché rappresentano l'anello di collegamento tra il linguaggio del cittadino e le informazioni. Oltre alle ricerche per parola chiave, saranno possibili navigazioni per temi o tipo di strutture. Tutte le ricerche prevederanno l'indicazione contestuale di un ambito territoriale da parte del cittadino (CAP, comune, regione). Via via che il sito sarà integrato ed entrerà a pieno regime, oltre alle informazioni sugli Irccs sarà possibile trovare informazioni che riguardano tutte le strutture su un territorio individuato dal cittadino come riferimento: farmacie con orari di apertura, chiusura, turnazioni, servizi speciali offerti; medici di medicina generale e pediatri di libera scelta (orari di apertura degli ambulatori, recapiti telefonici, servizi speciali erogati); strutture per l'emergenza (primo soccorso, pronto soccorso), ecc. Nel sito oltre a trovare fotografie e immagini, mappe e indicazioni utili per raggiungere la struttura sanitaria prescelta, c'è la possibilità per il cittadino di lasciare la sua valutazione sulla qualità dei servizi ricevuti dalla struttura sanitaria: ci sono delle stelline gialle che si evidenziano a seconda del giudizio espresso (scarso, buono, ottimo, ecc.). Il progetto prevede che i dati pubblicati siano direttamente acquisiti dalle strutture sanitarie perché il loro coinvolgimento diretto è funzionale al mantenimento di un livello elevato di qualità e validità delle informazioni. Saranno pertanto previste consistenti semplificazioni operative per i "redattori" delle strutture sanitarie, semplificazioni rese possibili utilizzando i numerosi dati già disponibili nel sistema informativo sanitario nazionale, nonché avviando forme di collaborazione interistituzionale con enti che dispongono di ulteriori dati di dettaglio. Sarà aggiunta prossimamente nel sito anche la rete degli Hospice e l'Oncoguida presentata dalla Federazione delle Associazione di volontariato in Oncologia (FAVO). Al momento, i dati relativi ai 49 Irccs presenti sul territorio nazionale, per un totale di 60 sedi, sono disponibili in italiano e in inglese ma in futuro verranno tradotti anche in spagnolo”. (fonte: comunicato stampa Ministero della Salute – www.salute.gov.it) PRIVACY: IL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI CI SUGGERISCE COME PROTEGGERE I NOSTRI DATI QUANDO POSSEDIAMO SMARTPHONE O TABLET Proteggere la propria privacy in una società come la nostra è una vera e propria impresa! Che si viva in una metropoli o in un paesino di poche anime, si finisce spesso con l'avere l'impressione che ci sia sempre chi riesce a sapere tutto di tutti. Ma se è vero che a raccogliere informazioni nel caso in cui i famosi “tutti” non vedono l'ora di farsi inquadrare da un obiettivo mentre decorano l'albero di Natale, cantano una ninna-nanna o si rilassano in riva al mare, ci si mette meno di un minuto, visto che gli "scoop" vengono serviti su un vassoio d'argento dai diretti interessati, è altrettanto vero che, in alcuni casi, si finisce col passare determinati dati relativi la propria vita senza quasi rendersene conto o comunque in modo del tutto involontario. Ne sono un esempio le tante informazioni inserite negli Smartphone o nei tablet da chi, pur ritenendo simili strumenti insostituibili, omette però di approfondirne la conoscenza di un corretto utilizzo e finisce per ignorare le precauzioni da adottare per proteggere quanto in essi contenuto. E proprio in casi come questi occorrebbe invece mettere in pratica quanto suggerito dal Garante per la protezione dei dati personali in un video-tutorial (visionabile su www.garanteprivacy.it) nel quale, volendo offrire le indicazioni per tutelare la privacy ogni qualvolta si utilizzano smartphone e tablet, vengono così sintettizati i punti su cui focalizzare la propria attenzione: Attenzione ai dati conservati su smartphone e tablet Non conservare su smartphone e tablet informazioni troppo personali che potrebbero essere smarrite o rubate, o perfino clonate o attaccate da pirati elettronici. Non si dovrebbero mai conservare, ad esempio, password personali, codici di accesso e dati bancari in chiaro. Ricorda, poi, che smartphone e tablet venduti, regalati o buttati possono contenere ancora dati privati. Se te ne liberi, quindi, cerca di adottare alcune piccole precauzioni di sicurezza come: • ripristinare le impostazioni di fabbrica • rimuovere la scheda SIM e la scheda di memoria • eliminare tutti i backup contenuti nella memoria. Proteggi i tuoi dati Se vuoi evitare che qualcuno legga di nascosto le tue e-mail e i tuoi sms o che usi a tua insaputa il tuo smartphone o il tuo tablet, usa alcune precauzioni. Imposta sempre un codice PIN abbastanza complicato, evitando, ad esempio, di usare il tuo nome e cognome, la data di nascita, il nome dei figli o quello del gatto di casa, o comunque altre parole che ti renderebbero in qualche modo riconoscibile. Magari imposta anche un codice di blocco, quello che si attiva automaticamente quando il cellulare è acceso ma non viene utilizzato per un po' di tempo. E anche in questo caso, evita codici un po' troppo facili da scoprire. Alcuni sistemi operativi consentono anche di impostare password di sicurezza che bloccano completamente l'accesso ai dati personali. Per farlo, basta collegare smartphone e tablet con il pc e utilizzare il software per la gestione del prodotto. Conserva con cura il codice IMEI, che trovi sulla scatola del prodotto che acquisti e che in caso di furto o smarrimento puoi utilizzare per bloccare a distanza l'accesso al tuo smartphone o tablet. Quando navighi su smarthone e tablet Se ti connetti a Internet e ai social network via smartphone e tablet, verifica le impostazioni privacy e leggi le condizioni d'uso dei servizi. Per navigare sul web, inoltre, installa sempre - se disponibile - software di sicurezza anti-virus informatici o contro le intrusioni da parte di pirati telematici e ladri d'identità digitali. Quando usi connessioni wi-fi gratuite, ad esempio nei locali pubblici, verifica che la navigazione sia protetta con protocolli di scambio dati criptati e che l'autenticazione ai siti che eventualmente vengono visitati utilizzi il protocollo Https. In caso contrario, se si utilizzano credenziali di accesso a siti e servizi come la posta elettronica o l'home banking, il rischio che non ci siano adeguate garanzie di sicurezza per i propri dati è reale. APP-rova di privacy Se scarichi delle applicazioni, evita le fonti sconosciute e utilizza sempre i market ufficiali, a meno che tu non sia in grado di valutare autonomamente l'affidabilità della fonte - ad esempio leggendo i commenti eventualmente lasciati dagli altri utenti - per comprendere se ci sono eventuali rischi o problematiche. Una volta installata un'applicazione, verifica se richiede l'accesso a contenuti presenti sul tuo smartphone o sul tuo tablet (ad esempio, le tuo foto o i contatti in rubrica) e leggi con attenzione le condizioni d'uso del servizio, soprattutto per evitare di dover pagare servizi non richiesti o di vedere esposte oltremisura informazioni di carattere personale (ad esempio: foto, video, contatti, ecc.). Occhio allo spam Smartphone e tablet sono terreno di caccia per lo spam. Attenzione ai link presenti in e-mail, sms e messaggistica istantanea, perché, in alcuni casi, cliccandoli, potresti inconsapevolmente accettare di ricevere comunicazioni indesiderate, divenendo bersaglio di messaggi pubblicitari non richiesti da cui, poi, può anche essere abbastanza difficile liberarsi. Vuoi sempre far sapere dove sei? Smartphone e tablet hanno funzioni di geolocalizzazione, ma sei tu a decidere se, quando e chi può conoscere la tua posizione. Per disabilitare la geolocalizzazione, puoi disattivare - controllando le impostazioni dello smartphone o tablet - il GPS o la connessione wi-fi quando non usi questi servizi o altri ad essi collegati. E' bene, inoltre, controllare anche le impostazioni di geolocalizzazione dei servizi di social network che eventualmente utilizzi su smartphone o tablet. La scelta finale di far sapere o meno dove sei, in fin dei conti, è sempre la tua. (fonte: www.garanteprivacy.it) DIRITTI DEI CONSUMATORI: DAL 13 GIUGNO IMPORTANTI NOVITÀ GRAZIE AL DECRETO LEGISLATIVO DEL 21 FEBBRAIO 2014, N. 21 CHE ATTUA LA DIRETTIVA 2011/83/UE Chi aspira ad entrare a far parte di un'associazione che si occupa di tutela del consumatore deve innanzitutto comprendere che in questo settore, proprio come in molti altri, non soltanto non si finisce mai di imparare ma è anzi assolutamente necessario tenersi quotidianamente aggiornati. Per ogni domanda occorre saper fornire una risposta precisa: che si parli di fatturazioni per le forniture di luce, acqua e gas, che si cerchino notizie sulla salubrità di un prodotto alimentare o sulle offerte trovate in internet, per fornire assistenza e consulenza ai consumatori occorre studiare, studiare e ancora studiare! Nulla deve sfuggire poiché la conoscenza di tutte le modifiche alle “discipline” in vigore può risultare fondamentale ai fini di una corretta azione di intervento, proprio come nel caso di quelle contenute nel decreto legislativo del 21 febbraio 2014, n. 21 che attua la direttiva 2011/83/UE sui diritti dei consumatori e che prevedono importanti novità di cui occorre assolutamente prendere nota. Come ben schematizzato sul sito internet del Ministero dello Sviluppo Economico, www.sviluppoeconomico.gov.it, lo scorso 13 marzo, infatti, “a partire dal 13 giugno (data di entrata in vigore della maggior parte delle nuove disposizioni contenute nel decreto legislativo) sono previste maggiori informazioni precontrattuali per i consumatori, in particolare, nei contratti a distanza e negoziati al di fuori dai locali commerciali. Tra le principali novità si segnala il diritto di ripensamento che il consumatore può esercitare entro un termine più ampio dagli attuali 10 giorni a 14 giorni. Nel caso in cui poi il consumatore non sia stato preventivamente informato sul diritto al ripensamento, il recesso viene esteso dagli attuali 60 e 90 giorni - rispettivamente dalla conclusione del contratto o dalla consegna del bene - a ben dodici mesi. In caso di recesso, il venditore ha meno giorni (dagli attuali 30 a 14 giorni) per restituire le somme versate dal consumatore. Quest’ultimo disporrà di più tempo - 14 giorni invece che 10 - per restituire il bene. Altra importante novità riguarda il divieto di applicare al consumatore aumenti di costi per acquisti effettuati con carte di credito o bancomat; analogo divieto è previsto per la tariffa telefonica su linee dedicate e messe a disposizione del consumatore da parte del venditore, in caso di vendite dirette o a distanza”. Il compito di sorvegliare che le norme vengano applicate e dunque di sanzionare le pratiche commerciali considerate scorrette è stato affidato all'Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm). Per sapere nel dettaglio quanto contenuto nel decreto legislativo del 21 febbraio 2014, n. 21 si può infine consultare la Gazzetta Ufficiale dell'11 marzo 2014, n. 58. (fonte e per maggiori informazioni: www.sviluppoeconomico.gov.it - www.gazzettaufficiale.it) Per sostenere Associazione Consumatori Piemonte si può acquistare il libro Punta al massimo per avere il giusto! (formato Kindle) su www.amazon.it (l'autrice devolverà l'intero ricavato cui ha diritto all'Associazione) ASSOCIAZIONE CONSUMATORI PIEMONTE Torino (sede nazionale) Tel. 011 4366566 – (sede provinciale) Tel. 011 4544363 Associazione Consumatori Piemonte è anche presente in Liguria (Genova - Tel. 010 2464497) Lombardia (Pavia - Tel. 331 9358564) Marche (Macerata - Tel. 0733 283726) Piemonte (Alessandria - Tel. 0131 341120; Biella - Tel. 015 8461457; Asti - Tel. 0141 598007; Vercelli - Tel. 0161 211943) Sardegna (Sassari - Tel. 079 2028053) Valle d'Aosta (Aosta - Tel. 0165 230074) Veneto (Venezia Mestre - Tel. 041 5044268)