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venice itineraries
Vite pioniera
pioneering vines
text Daniela Cané
A Cortina la vite più alta d’Europa
e a Venezia la più profonda
Europe’s highest vineyard in Cortina
and the deepest one in Venice
Above, Vineyard 1350. Next to Cortina,
the highest vineyard in Europe.Below,
Venissa, on Mazzorbo Island, created
by the passion of the Bisol family
136 Venezia | made in Veneto
Durante una passeggiata in un pomeriggio d’estate, nella suggestiva quanto unica conca d’Ampezzo, è possibile
imbattersi in un filare di vite. Alle pendici del Pomagagnon è infatti nata una vite: Vigna 1350. Sì, proprio a
1.350 metri di altitudine. A soli 20 minuti di passeggiata
partendo dal Codivilla-Putti, è possibile vedere e toccare
con mano questo ambizioso progetto ideato da 4 appassionati di vino e che il 2 giugno scorso ha festeggiato il
suo secondo anno di vita. Fabrizio Zardini (consulente
vitivinicolo), Federico Menardi Comin (ideatore di Vino
Vip), Francesco Anaclerio (ampelologo) e Gianfranco Bisaro (enologo), hanno deciso insieme di affrontare questa impresa certi del fatto che anche ad alte quote la vite
può esistere e dare i suoi frutti. “Abbiamo già superato
due inverni, di cui uno particolarmente rigido e oggi assistiamo a cambiamenti climatici anche molto repentini
…il 27 maggio avevamo la neve sulle nostre foglie! Nonostante tutto la fioritura è ripresa, siamo pertanto soddisfatti e mi sento di confermare che anche a Cortina la
vite può prosperare” – ci spiega Fabrizio Zardini. Oggi
questa impresa può diventare di tutti: si può sostenere la
“Vigna 1350” adottando una barbatella o un filare. Con
il progetto “ADOTTA UNA VITE” (www.adottaunavite.it)
si potrà entrare il possesso di un certificato che riporterà
numero e posizione e sul vigneto saranno invece indicati i nomi di coloro che avranno sottoscritto l’adozione.
L’iniziativa non ha scopo di lucro, mira a sperimentare
tecniche di coltivazione della vite in montagna e avvicinare le persone al territorio, per promuovere lo stesso
anche come luogo da preservare e coltivare.
Scendendo verso il mare, nella Venezia nativa coltivata
in un ettaro di terreno sull’isola di Mazzorbo, è nata Ve-
On a warm summer afternoon, while taking a walk
through the Ampezzo valley, you might come across a
row of vines, which grow at the foot of Mount Pomagagnon, the so-called Vigna 1350. Yes, they grow at an
altitude of 1.350 meters. A 20-minute walk takes you
from Codivilla-Putti to this amazing work of nature
and human skill, which celebrated its second year of
life on June 2nd and was conceived by four wine lovers.
Fabrizio Zardini (wine consultant), Federico Menardi
Comin (founder of Vino Vip), Francesco Anaclerio (ampelographer) and Gianfranco Bisaro (winemaker) have
put their hearts and money into this venture, knowing
that vines can grow and thrive even at considerable
height. “We have gone through two winters already, one
of which was particularly harsh, and we have to deal
with sudden weather changes…on May 27, the leaves
were still covered with snow! Nonetheless, flowering is
under way, we are quite satisfied with the results and I
feel confident enough to say that vines can thrive even
in Cortina”, says Fabrizio Zardini. Now everyone can
take part in this venture: Vigna 1350 can be supported
by adopting a “baby” vine or a row of vines. By joining the Adopt-a-Vine program (www.adottaunavite.it),
you will be given a certificate showing the number and
position of your vine and your name will be placed on
the vineyard, along with the names of the other “adoptive parents”. The goal of this non-profit program is to
experiment with mountain vine farming methods, promote the land as a farming area well worth preserving
and help people learn more about it.
Heading down towards the sea, near Venice, you will
come upon Venissa, one hectare of land planted with
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veneto itineraries
Vigna 1350
Cortina d’Ampezzo
nissa. Dalla passione della famiglia Bisol - storica can- vineyards on the island of Mazzorbo. Gianluca Bisol, a
tina del Prosecco del Valdobbiadene - Gianluca Bisol member of the Bisol family- well-known Prosecco wine
insieme all’enologo Roberto Cipresso ha fatto rivivere producers of the Valdobbiadene area-, together with
la Dorona, un vitigno autoctono a bacca gialla che ve- winemaker Roberto Cipresso, brought Dorona, a local
niva coltivata già dal 1400 e della quale si erano perse le yellow grape variety that was grown in the 1400s and
tracce. L’uva preferita dai veneziani. “Il terreno coltiva- then nearly lost, back to life. Venetian people’s favorite
to viene sommerso dall’acqua circa 10 volte all’anno e grapes. “The tilled land is flooded about ten times evquesto dona al vino un importante profumo salmastro ery year, which is what lends the wine its intense salty
e iodato che si ritrova anche al gusto” – spiega Gianluca aroma and taste”, says Gainluca Bisol, the sales manBisol responsabile commerciale. Il suo colore è un giallo ager. It got its name, Dorona, gold grapes, from the inmolto intenso simile al colore di un passito, da qui il tense yellow color very similar to that of Passito grapes.
nome Dorona, uva d’oro. Non solo il vino è espressio- Not only the wine, but also the bottle bears the stamp
ne del territorio, anche la confezione che lo racchiude: of the place it comes from. “The bottle embodies con“La bottiglia rappresenta coerenza, personalità e unicità, sistency, personality and uniqueness, it represents our
rappresenta insomma il nostro territorio,
land. In fact, we have put Venice’s major
abbiamo infatti voluto mettere insieme tre
arts together- gold, glass and wine-making
arti storiche veneziane, quella dell’oro, del
- explains Desiderio Bisol, the winery’s
Due vigne, e technical manager-. The bottle, created by
vetro e del vino – spiega Desiderio Bisol,
direttore tecnico dell’azienda. L’etichetta a
due vini, nati in master glass-maker Moretti and featuring
foglia oro fatta a mano e la bottiglia creata
luoghi estremi a handmade gold-leaf label, contains the
del maestro vetraio Moretti contengono il
of which about 5.000 0,5-litre bottles
Two vineyards, wine
vino che oggi ci porta circa 5.000 bottiglie
are produced every year”.
two wines, Vigna 1350 and Venissa have joined the
da 0,5 lt. ogni anno”.
Tra la Vigna 1350 e Venissa è nata una “amioriginating from Wine Club “Extreme Wines”, introduced
cizia”, presentata alla manifestazione Guextreme places at the GustoCortina event. “The Club aims
stoCortina: il Wine Club - Vini estremi.
to promote the discovery, knowledge and
“Il Club intende valorizzare la scoperta,
tasting of wines produced in extreme enla conoscenza e la degustazione dei vini nati da luoghi vironments”- explains Fabrizio Zardini. “The Club was
estremi – ci spiega Fabrizio Zardini. “Nasce per rende- established to make the efforts made by people who
re internazionale lo sforzo di persone accomunate dalla share the passion for wine known to a wider world”,
passione per il vino”, ci spiega Maria Pia Montanari che says Maria Pia Montanari who, with the help of Gherarinsieme con Gherardo Manaigo, proprietario dell’Hotel do Manaigo, the owner of the Hotel de la Poste where
de la Poste dove la manifestazione ha luogo, ha ideato la the event is held, started GustoCortina which, this year,
kermesse GustoCortina che quest’anno vede la collabo- is supported by Le Figaro Vin, the wine portal by the
razione con le Figaro Vin, portale sul vino dell’autore- prestigious French magazine curated by Ian D’Agata
vole rivista francese seguito da Ian D’Agata e Bernard and Bernard Burtschy. In conclusion, great ventures
Burtschy. Insomma, grandi imprese per grandi vini che for great wines, which are bound to conquer the interpotranno conquistare il mercato mondiale e portare le national market and make our traditions and culture
nostre tradizioni e la nostra cultura nel mondo.
known to the world.
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