Nome: Schönsberg Primo Anno di nascita: 1957

Transcript

Nome: Schönsberg Primo Anno di nascita: 1957
Nome: Schönsberg Primo
Anno di nascita: 1957
Volontario del servizio sociale
Sede di Bolzano
1. Come mai hai deciso di fare il Servizio Sociale Volontario alla Croce Bianca?
Il Servizio Sociale Volontario è sempre stato presente tra i progetti della mia vita. Nel
2015 si sono determinate le condizioni per realizzarlo. Per fare questo passo è stato
prezioso l'esperienza di volontario in Croce Bianca e indispensabile la disponibilità
dimostrata dal mio datore di lavoro. Le mie sono motivazioni etiche e morali.
2. Quali sono le tue mansioni principali?
Esercito le mie funzioni un giorno alla settimana, dedicandomi al trasporto infermi dalle
abitazioni degli utenti ai centri di cura pubblici e privati. Un servizio che mi consente di
stare in contatto con chi soffre. A essere sincero, alla fine della giornata è più quello che
mi donano gli utenti in termini di relazioni sociali e umane che quanto io possa loro
offrire.
3. Dal 1° aprile 2016 sei stato nominato come vicepresidente dell’Istituto per l’Edilizia
Sociale IPES; come riesci a combinare il Servizio Sociale, il volontariato presso la
sezione di Bolzano e il ruolo come vicepresidente? Ti rimane tempo libero per la
vita privata?
Effettivamente dall’1 aprile scorso la Giunta Provinciale mi ha onorato con questo
importante incarico. Un ruolo non cercato ma che m’impegno a svolgere al meglio
nell'ambito delle funzioni a me affidate. Le norme attuali non precedono un impegno a
tempo pieno. A questa funzione dedico alcune mezze giornate la settimana. Oltre a
partecipare alle riunioni mensili del Consiglio di Amministrazione mi occupo soprattutto
del rapporto con gli inquilini, raccogliendo le loro lamentele richieste e suggerimenti.
Con la forza di volontà si può fare tutto o quasi. Scherzi a parte alla mia età si deve aver
imparato a utilizzare bene il tempo. Il servizio come Volontario in CB lo svolgo di norma
nei turni notturni e nel fine settimana. Ciò che conta è' vivere con amore e passione il
proprio presente.
Nella mia vita oltre a quelli professionali ho svolto diversi ruoli pubblici e istituzionali.
Dopo gli studi scolastici e universitari ho trascorso oltre vent'anni nel sindacato per poi
assumere negli ultimi dieci anni, incarichi elettivi e istituzionali nella politica locale. Dedico
tempo anche nell'associazionismo, per cui vita pubblica e privata si sono dovute
incontrare imparando a convivere. Quando posso, scappo in montagna, lungo i sentieri
delle Dolomiti che sono una perla unica della nostra bella “Heimat”.
4. Vedi similitudini tra il Servizio Sociale Volontario e la funzione di vicepresidente
dell’Istituto per l’Edilizia Sociale IPES?
Alcune similitudini esistono. Entrambe le funzioni offrono l'opportunità di essere a
contatto con le persone, le loro storie di vita e i loro problemi. IPES e Croce Bianca sono
anche due espressioni importanti della dimensione sociale della nostra autonomia
speciale, della sua cultura e dei valori.
5. Che cosa significa il Servizio Sociale Volontario e il volontariato alla Croce Bianca
per te? Perché è un lavoro piacevole?
I due servizi che svolgo in Croce Bianca mi consentono di esprimere la mia naturale
vocazione di essere d’aiuto al prossimo e contribuire a vivere in una comunità solidale.
Elementi tanto più importanti oggi, in un mondo in profondo cambiamento dove la
globalizzazione ha aperto nuove opportunità ma anche creato inattese e ampie povertà.
6. Qual è stata l’esperienza più impressionante che hai avuto fino adesso?
Come già detto preferisco il servizio di trasporto infermi. Questo mi consente di vedere
con i miei occhi il dramma di tanti, troppi anziani soli. La più drammatica nel settore
soccorso è stata un’emergenza pediatrica, poi risolta al meglio grazie alla tempestività
dell'intervento e alla professionalità dei colleghi dipendenti e volontari con cui ero in
servizio.
Ma sono gli interventi in caso di abuso di sostanze alcoliche da parte dei giovanissimi
che mi pongono seri interrogativi sul ruolo genitoriale.
7. Daresti ad altri il consiglio di fare il Servizio Sociale Volontario alla Croce Bianca?
Perché?
Sì, sicuramente sì. Rendersi disponibili al volontariato arricchisce interiormente la vita di
chi dona il proprio tempo gratuitamente. Io da sempre però sono a favore anche
dell’introduzione di un servizio volontario nazionale obbligatorio. Spero che il Parlamento
approvi presto una legge specifica.