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PROGETTO DI RICERCA CORRENTE IZS PLV 22/07 RC Titolo del progetto: Sviluppo di metodiche diagnostiche utili ad identificare parassiti zoonotici o contemplati nella lista dell’OIE: ricerche su Diphyllobothrium latum e Gyrodactylus salaris. Responsabile Scientifico: Dr. Marino Prearo Ricerca finanziata da: Ministero della Salute - Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti Sintesi In Italia recentemente si è assistito ad una recrudescenza di zoonosi parassitarie di origine ittica legate ad ambienti dulciacquicoli che si credevano quasi scomparse dal territorio nazionale, come ad esempio la difillobotriasi sostenuta da Diphyllobothrium latum. Nel periodo compreso tra luglio 2008 e giugno 2011 sono state condotte indagini parassitologiche volte alla ricerca di larve plerocercoidi in specie ittiche nei maggiori laghi sub-alpini (Lago Maggiore, di Monate, di Comabbio, di Como, d’Iseo e di Garda). Le specie ittiche che sono state maggiormente prese in considerazione, in quanto epidemiologicamente più interessanti, sono state il pesce persico (Perca fluviatilis), il luccio (Esox lucius), la bottatrice (Lota lota) e il coregone (Coregonus lavaretus), ma altre specie ittiche sono state monitorate. In totale sono stati esaminati 1897 soggetti, 420 dal Lago Maggiore, 35 dal Lago di Monate, 132 dal Lago di Comabbio, 779 dal lago di Como, 319 dal lago di Iseo e 212 dal lago di Garda: la specie maggiormente analizzata è stata il pesce persico, con 1217 esemplari. La prevalenza riscontrata nei persici del Lago Maggiore risulta essere molto bassa (3,59%). Nel Lago di Como, il valore di prevalenza leggermente superiore al 30% è maggiore rispetto a quello riportato in altri ambienti lacustri prealpini; la prevalenza nel lago d’Iseo invece si attesta intorno al 17%. Nei laghi di Monate, Comabbio e Garda, tutti i campionamenti sono risultati negativi. Per quanto riguarda il secondo capitolo di questo studio, si può asserire come fra i numerosi parassiti dei pesci, solo il monogeneo Gyrodactylus salaris è stato incluso quale agente patogeno di rilevanza sanitaria nella normativa comunitaria vigente sui provvedimenti da applicare ai prodotti di acquacoltura; presenta un’elevata patogenicità per Salmo salar, ma può parassitare in forma più lieve molte altre specie di Salmonidae; in particolare la trota iridea (Oncorhynchus mykiss), pur presentando un’estrema suscettibilità a questa parassitosi, non sembra manifestare lesioni o segni clinici riferibili a G. salaris e per tale motivo ne rappresenta il serbatoio ideale. Nel presente studio sono stati condotti prelievi in venti troticolture intensive situate in Italia centrale e settentrionale, nel periodo compreso tra il 2008 e il 2010. Gli allevamenti erano ubicati nelle regioni Piemonte, Toscana, Veneto, Trentino Alto-Adige, Friuli Venezia Giulia (tre troticolture), Lombardia, Umbria (due troticolture) e Abruzzo (1 troticoltura): la specie ittica campionata è stata esclusivamente la trota iridea (Oncorhynchus mykiss). In totale sono stati esaminati 2400 soggetti, 30 per ogni campionamento. Per ogni sito produttivo campionato, sono stati effettuati 4 prelievi, per un totale di 80 campioni. L’identificazione delle specie di Gyrodactylus si è basata sulla morfologia e morfometria degli uncini marginali, degli hamuli e delle barre ventrale e dorsale che costituiscono l’opisthaptor e sull’esame del DNA. Degli 80 campioni esaminati, 66 (82,5%) sono risultati positivi per monogenei Girodattilidi con una bassa intensità di infestazione (4-30 parassiti/soggetto). I girodattili reperiti sui campioni di trota iridea sono stati identificati come appartenenti a quattro specie diverse: G. derjavinoides, G. salaris, G. teuchis e G. truttae. G. salaris è stato ritrovato in 17 campioni provenienti da tutte le regioni positive. Parole chiave: Diphyllobothrium latum, Plerocercosi, Perca fluviatilis, Gyrodactylus salaris, Girodattilosi, Oncorhynchus mykiss.