Periodico semestrale a carattere culturale - VN Studenti

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Periodico semestrale a carattere culturale - VN Studenti
VillaNazareth
Pe r i o d i c o s e m e s t ra l e a c a ra t te re c u l t u ra l e
Poste Italiane S.p.A. Sped. in a.p. - D.L. 353/03 conv. in L. 46/04, art. 1 comma 2 - CNS/AC - Roma - In caso di mancato recapito inviare al CMP Romanina per la restituzione al mittente previo pagamento resi - TAXE PERçUE - TASSA RISCOSSA - ROMA
anno XXi | numero 67 | Dicembre 2010
«
Chiamiamo Natale del Signore il giorno in cui la sapienza di Dio si manifestò in un bambino
e il Verbo di Dio, che si esprime senza parole, emise vagiti umani. La divinità nascosta in
quel bambino fu tuttavia indicata ai Magi per mezzo di una stella e fu annunziata ai pastori
dalla voce degli angeli. Con questa festa che ricorre ogni anno celebriamo dunque il giorno in cui si
adempì la profezia: la verità è sorta dalla terra e la giustizia si è affacciata dal cielo (Ps 84, 12). La
Verità che è nel seno del Padre è sorta dalla terra perché fosse anche nel seno di una madre. La Verità
che regge il mondo intero è sorta dalla terra perché fosse sorretta da mani di donna. La Verità che
alimenta incorruttibilmente la beatitudine degli angeli è sorta dalla terra perché venisse
allattata da un seno di donna. La Verità che il cielo non è sufficiente a contenere è sorta
dalla terra per essere adagiata in una mangiatoia. [sant’agostino, sermone 185, 1]
«Q
»
uesto Dio che parla nelle piccole cose, che si affiDa ai suoni lievi, ai gesti Delicati, sta ora rivolgenDosi a noi, alla nostra vita, alla
chiesa, al monDo intero. siamo piccoli, tutti, Qualsiasi sia la nostra età. e se custoDiamo Questa con-
sapevolezza saremo la Dimora preferita Del signore. a villa nazareth, prima c'erano i bambini Da accogliere e il tabernacolo
Della cappella ce lo ricorDa. ora arrivano "granDi" ma Dobbiamo insegnare loro la sapienza Della piccolezza. l'umiltà che si
affiDa, che non cerca altre granDezze se non Quella che coinciDe con "la maestà Del nome Del signore"»
2
sommario
Villa Nazareth | Dicembre 2010
sommario
teMa dell’aNNo
3 dalla Comunità alla relazione | del card. achille silvestrini
CoNCorso 2010
5 le giornate del concorso | di giacomo guarini
seMiNari
6 i motivi della comunicazione | di gabriele tucciarone, marco pusceddu e martina zambelli
8 150 anni di un’italia senza memoria | di francesco sucameli
gruPPi regioNali
10 una fede capace di incarnarsi | di luigi campa
dall’arte alla storia | di angelo tumminelli
11 se vuoi coltivare la pace, custodisci la terra | di michela Di lorenzo
PersoNaggi e storia
n.67/dicembre2010
Villa Nazareth
semestrale a carattere culturale
12 il Fondatore e i collaboratori di sempre | di angela groppelli
13 dall’istituzione all’appartenenza | di michele brescia
attiVità degli studeNti
14 la suggestione di un rito fratello | di ivan lavorato
Aut. n. 676/89 del 4/12/1989 − Tribunale Civile di Roma
redazione: Via D. Tardini, 35 − 00167 Roma
e-mail: [email protected]
telefono: 06 666971
editore: Fondazione “Comunità Domenico Tardini”
direttore resPoNsabile: Emilio Vinciguerra
CoordiNatore di redazioNe: Angelo Tumminelli
graFiCa: Ludovico Ferranti
Foto: Stefano Argyrou, Giovanni Celano, Antonio Conduce, Marco Di Nonno
haNNo Collaborato: Gianni Alighieri, Michele Brescia,
Luigi Campa, Doralisa Caputo, Renato Cimenti, Annamaria Cimino, Michela Di Lorenzo, Martina Di Meo, Beatrice Di Rienzo, Margherita Elia, Gianni Giampietro,
Angela Groppelli, Noemi Goldini, Giacomo Guarini, Michele Guastaferro, Ivan Lavorato, Vincenzo Maffei, Jvan
Mastrotaro, Damiana Mizzi, Massimo Moretti, Silvio Petaccia, Pier Silverio Pozzi, Fabio Punzo, Marco Pusceddu,
Chiara Ilaria Risolo, padre Salvatore Maurizio Sessa, Francesco Sucameli, Lorenzo Tama, Pierluigi Tonnara, Gabriele Tucciarone, Martina Zambelli.
staMPa: Postel S.p.A., Roma
CeNe soCiali e iNCoNtri Culturali
15 Chi, se non noi ? | di Doralisa caputo
la strategia del “pluribus unum” | di pierluigi tonnara
assoCiazioNe
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Pellegrinaggio della memoria | di renato cimenti
il rapporto con le famiglie di origine | di vincenzo maffei e massimo moretti
rilanciare il cammin spirituale | di chiara ilaria risolo
la mia prima dobbiaco | di gianni giampietro
Villa Nazareth Nel MoNdo
20 aperti all’europa | di noemi goldini e lorenzo tama
toccare con mano | di gianni alighieri
Notiziario
21 studenti | lauree, specializzazioni e esperienze all’estero
22 album di famiglia | i lieti eventi
23 i nostri cari | un ricordo particolare
tema dell’anno 3
Villa Nazareth | Dicembre 2010
doN aChille agli studeNti Un percorso da vivere insieme
“Custodire” a distaNza
Dalla Comunità
alla Relazione
riportiamo alcuni stralci della relazione tenuta dal nostro don achille in occasione dell'assemblea di inizio anno nella quale è stata presentata la tematica-guida di quest'anno
accademico.
D
urante lo scorso anno accademico ci
siamo interrogati sul senso del termine "comunità". fare comunità è stata l'espressione
che abbiamo richiamato in molti modi, lasciandoci provocare dagli scritti del nuovo testamento. per andare più in profondità,
tenendo presente il tema dello scorso anno,
quest’anno vorremmo indagare il tema delle
relazioni che caratterizzano ogni esperienza
umana in quanto tale e, in modo del tutto particolare, la vita a villa nazareth.
la comunità degli studenti, infatti, non è
un’identità astratta: ogni studente è chiamato
sì a perseguire il raggiungimento della laurea
con ottimi risultati, ad appropriarsi in modo
critico di quanto accade nel mondo di oggi
anche grazie all’offerta culturale della residenza, ad accrescere il proprio bagaglio di
esperienze in una città che ha molto da offrire
in questa direzione; tutto però lo fa in un contesto di relazioni plurime che si intrecciano
nella quotidianità della vita di residenza; perchè ogni studente costituisce in maniera sostanziale la realtà che è villa nazareth; ogni
studente è attivo animatore attraverso i servizi, di ordine culturale o logistico, che offre
all'altro; ogni studente si fa, nelle complicate
dinamiche del vivere di ogni giorno, un custode premuroso dell'altro con il quale è chiamato a vivere una relazione di autentica
fraternità. nessuno a villa nazareth deve sentirsi solo ma, anche nei momenti di travagli
[del card. aChille silVestriNi]
temporali o spirituali, tutti devono saper confidare nei propri compagni di vita e vedere in
loro l'abbraccio di un fratello che sa accogliere. Da cui il richiamo a un titolo così forte:
“sono forse io il guardiano di mio fratello?”
Durante quest'anno avremo modo di cogliere i diversi aspetti di questa domanda. ci
sono, infatti, molti modi di vivere le relazioni.
per viverle in modo autentico noi ci rifacciamo a un modello che la scrittura ci consegna e che ci aiuta a comprendere affinchè le
nostre siano relazioni vere e ci diano la possibilità di formarci oggi come uomini e come
professionisti domani lasciando un segno, per
essere autenticamente apostoli.
viviamo un tempo in cui il concetto di libertà
rischia di avere come unico punto di riferimento sè stessi: una libertà sganciata dalla verità, che ricerca a tutti i costi
solo
l’auto-emancipazione in termini di assoluta
autonomia quando non di soggettiva opinione
o di proprio egoistico interesse. tutto questo
non può che avere come esito lo sgretolarsi
della socialità, della comunità. cambiano i
modi di vivere e di sentirsi comunità: essa rimane però una provocazione forte per il nostro pensare e agire. prendersi cura dell’altro,
sentirsi responsabile dell’altro non è invasione indebita dello spazio altrui: è piuttosto
un modo autentico di essere e sentirsi persone in un cammino fatto insieme, un modo
di divenire oggi uomini e credenti veri.
a
nche quest’anno gli studenti di
villa nazareth hanno scelto di
tener fede all’impegno preso l’anno
scorso nei confronti dell’infanzia svantaggiata del congo. si tratta del progetto
congo petite-flamme promosso dall’associazione onlus Famiglie Nuove che
dal 1991 vuole rendere effettiva la promozione sociale della gente delle diverse località del congo-Kinshasa e
congo-brazzaville, offrendo loro alcune
opportunità concrete di sviluppo. indubbiamente le difficoltà e i sacrifici che
sono chiamati ad affrontare i bambini in
quest’area geografica sono tante, spesso
superiori alla loro capacità di resistere
e sopravvivere. lo scorso gennaio, infatti, venivamo a conoscenza della precoce scomparsa del nostro piccolo
Mbula Ngyai Hervè, strappato alla famiglia dalla malaria, una malattia che
continua a mietere ancora centinaia di
migliaia di vite all’anno, di cui gran
parte bambini, nei paesi in via di sviluppo. con un po’ di amarezza ma con
rinnovato spirito di solidarietà e vicinanza a questi bambini abbiamo deciso
di continuare il nostro progetto di sostegno a distanza. ci è stata data, così, la
possibilità di seguire la crescita e i progressi di un altro piccolo bambino congolese, anche lui in grandi necessità
economiche. si chiama Thimotè Mutombo, ha sette anni e frequenta la seconda elementare nella scuola di
masina. e’ il terzo di quattro fratelli e
vive con la famiglia in una casa in affitto
composta da due piccole stanze senza
corrente elettrica e senza acqua potabile. ci auguriamo di cuore che il nostro
contributo possa essere prezioso per la
sua crescita e permettergli di guardare
al futuro con maggiore speranza.
di giaNNi alighieri
egli rispose: «Non lo so. sono forse io il guardiano di mio fratello ?» (gen 4,9)
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Concorso 2010
Villa Nazareth | Dicembre 2010
i NuoVi aMMessi Nuovi volti nella nostra comunità
la Comunità di Villa Nazareth si arricchisce di nuovi volti: in seguito al concorso, svoltosi lo scorso agosto nelle giornate
di mercoledì 25 e giovedì 26, sono risultati ammessi ben 38 studenti fra ragazzi e ragazze, residenti e non:
nuova linfa e nuove esperienze capaci di mettersi in gioco per un cammino da condividere insieme.
uNiVersitari resideNti
Flore Andrea – simaxis (or)
farmacia – università di cagliari
uNiVersitarie NoN resideNti
Celano Giovanni – ss. cosma e Damiano
(lt)
ingegneria meccanica – sapienza
La Morte Donato – rionero in vulture (pz)
ingegneria biomedica – cesena
Addrisio Marilisa – noicattaro (ba)
lingue e culture per il turismo - università
di bari
Pettirossi Andrea – bracciano (rm)
scienze biologiche – sapienza
Alizzi Vera –barcellona pozzo di gotto (me)
ingegneria civile – università di messina
Fidaleo Fabio – fondi (lt)
ingegneria meccanica –roma tre
Santi Francesco – urbania (pu)
fisica – bologna
Buffon Chiara – nemi (rm)
giurisprudenza – tor vergata
Giuliano Gabriele – pachino (sr)
medicina – cattolica
Sarullo Alessio – firenze
ingegneria informatica – università di firenze
Dessena Giulia – nuoro
Dams – roma tre
La Torraca Andrea – monte s.giovanni c.
(fr) - economia – sapienza
Trapani Davide – trapani
chimica industriale – roma
Di Muzio Silvia – chieti
mediazione linguistica – università di
chieti (pescara)
Leopardi Alessandro – vallo di nera (pg)
lingue e civiltà orientali – sapienza
Zaru Matteo – brignano gera d'adda (bg)
chimica industriale – università statale di
milano
Immorlano Erica – squinzano (le)
psicologia– università di chieti
Argyrou Stefano – roselle (gr)
lettere classiche – lumsa
Portararo Marco –taranto
giurisprudenza – sapienza
Mattia Sirgiovanni –casalecchio (bo)
medicina – cattolica
Varricchione Giuseppe –bojano (cb)
chimica – tor vergata
uNiVersitari NoN resideNti
Calia Luca – altamura (ba)
ingegneria meccanica – università di bari
Cappello Giovanni – valle agricola (ce)
scienze infermieristiche – sapienza
Dabas Andres Matias – torre de' passeri
(pe)
ingegneria elettronica – università de
l’aquila
uNiVersitarie resideNti
Magnafico Erika – lenola (lt)
ingegneria civile – roma tre
Bertone Sara – squinzano (le)
scienze della pubblica amministrazione –
sapienza
Monitillo Vittoria – altamura (ba)
lettere classiche – università di bari
Caputo Doralisa – palagiano (ta)
economia e management– luiss
Masciullo Luisa – galatina (le)
medicina – sapienza
Coltorti Gaia – Jesi (an)
lingue e culture del mondo moderno –
sapienza
Morello Eugenia – caprarica (le)
medicina – sapienza
Valentini Camilla – terni
giurisprudenza – lumsa
Ruffo Lucia – illasi (vr)
economia e commercio - universita di verona
Sampaolesi Cristina – macerata
scienze della comunicazione – università
di macerata
Vassalli Rosa Maria – canosa di puglia (ba)
lingue e letterature moderne – sapienza
Visintin Francesca – oristano
ostetricia – università di cagliari
Piras Valentina – samassi (vs)
scienze biologiche – sapienza
Concorso 2010 5
Villa Nazareth | Dicembre 2010
2010/2011 La selezione per il nuovo anno accademico
Le giornate
del concorso
n
[di giaCoMo guariNi]
ei giorni 25 e 26 agosto ha avuto luogo il
concorso per l’ammissione dei nuovi studenti
e delle nuove studentesse: è il momento in cui
la comunità si amplia e si rinnova con l’ingresso di ragazze e ragazzi meritevoli e pronti
a confrontarsi con la proposta di crescita culturale, umana e spirituale che villa nazareth
propone.
come ogni anno, la preparazione al concorso
è cominciata diversi mesi prima dell’effettivo
svolgimento delle prove di ammissione. si è
provveduto alla diffusione del bando di partecipazione su più canali di comunicazione
(spazi cartacei e telematici su riviste d’ispirazione cattolica, comunicazione a vescovi, e segnalazioni nelle scuole e nelle parrocchie) per
raggiungere il più vasto bacino di giovani potenzialmente interessati alla realtà di villa nazareth. il bando prevedeva la disponibilità di
10 posti per i ragazzi e 5 per le ragazze come
residenti, prevedendo dei contributi per i candidati non residenti.
sono pervenute 102 richieste di ammissione così distribuite: 49 per i ragazzi, 53 per
le ragazze. la commissione ha giudicato ido-
nei alla partecipazione al concorso 39 ragazzi
e 42 ragazze. l’equipe esaminatrice dei candidati al concorso, composta da professionisti e
da studenti attualmente residenti, ha svolto
un ottimo lavoro, frutto delle doti professionali ed umane dei suoi componenti. grazie a
loro, i candidati hanno potuto sperimentare
già durante le giornate di ammissione il clima
della nostra realtà e le sue specificità rispetto
ad una “ordinaria” residenza universitaria. il
momento del pranzo, pausa veloce fra le fasi
di prova scritta rispetto a quelle orali, è stata
l’occasione per don claudio di porre l’attenzione dei candidati sulla sobrietà della residenza nel suo mero apparire da un lato, e
dall’altro invece sulla sua ricchezza non tangibile, che è data dall’impegno della comunità
nel cammino di crescita.
l’esperienza del concorso ha rappresentato
infine un momento di grande responsabilità
per i singoli che a diverso titolo si sono trovati
a collaborare nell’organizzazione e nella partecipazione allo stesso. è un evento che sicuramente chiama alla consapevolezza
dell’essere coinvolti in una fase delicata della
nostra realtà, la quale richiede grande impegno e discernimento nella ricerca di persone
meritevoli e bisognose che costituiranno
parte integrante ed attiva dell’esperienza di
villa nazareth, sin dal loro primo ingresso. ed
è a queste studentesse e studenti appena en-
trati che rivolgiamo i migliori auguri per un
sereno svolgimento del percorso di studi e per
la condivisione di esperienze formative ed
umane profonde.
l’équiPe degli esPerti
Presidente: achille card. silvestrini;
Coordinatori: mons. claudio maria
celli, Dott. giuseppe rociola;
Psicologi: carmelo licitra, giuseppe
rociola, francesco rubino;
Analisi economica: nicola perruni;
Colloqui culturali: lida branchesi,
carlo casula, roberta colantone, marco
catarci, rosarita Digregorio, massimo
gargiulo, maria cristina girardi, giorgio meiorin, silvio petaccia, piersilverio
pozzi, chiara risolo;
Colloqui comunitari: matteo borchia,
roberta colantone, anna colia, filippo
corvasce, rosarita Digregorio, maria
cristina girardi, antonio iommelli,
fabio punzo, chiara risolo, gabriela
rostani, gabriele tucciarone;
Colloqui religiosi: mons. claudio
maria celli, don sergio bertocchi, don
stefano modica, padre salvatore sessa.
giorNate dei NuoVi aMMessi
Testimoniare
una proposta
s
[di JVaN giusePPe Mastrotaro]
i è ritenuto fondamentale quest'anno
dedicare agli studenti nuovi ammessi un
momento di introduzione alla vita di residenza e alle attività della comunità studentesca perchè ogni nuovo membro potesse
conoscere e iniziare a scoprire le diverse
questioni e sfaccettature della proposta che
villa nazareth offre. mettendo a disposizione tempo e impegno, ogni "veterano" ha
testimoniato la sua esperienza comunitaria
nonchè la sua apparteneza alla realtà e agli
ideali tardiniani.
sulla base di questa idea sono state organizzate nei giorni di mercoledì 15 e giovedì
16 settembre, le “giornate dei nuovi”, dedicate sia agli studenti neo-residenti che ai beneficiari della residenza non continuativa.
i nuovi ammessi insieme ai rappresentanti degli studenti
assumendo come fondamenta le tre icone
evangeliche che esprimono la missione della
nostra comunità, ci si è proposto di facilitare
una prima integrazione fra i ragazzi in modo
da prospettare il percorso al quale si ha la
possibilità di accedere entrando nella vita
della fondazione.
il mercoledì pomeriggio sono intervenuti
il cardinale Achille Silvestrini, la prof.ssa
Angela Groppelli, il prof. Carlo Felice Casula, don Sergio Bertocchi, il dott. Massimo Gargiulo e la dott.ssa Maria Cristina
Girardi. lo scopo degli interventi è stato
quello di delineare un quadro comprensivo
di tutti gli aspetti che riguardano la nostra
realtà e i ragazzi che la vivono, dallo statuto,
pilastro della comunità, agli aspetti universitari che riguardano noi come studenti.
l’informativa di fondo fornita dal primo incontro ha rappresentato il presupposto per
l’organizzazione delle attività svoltesi il giovedì, più dedite agli aspetti organizzativi e
alle questioni pratiche inerenti le attività che
si svolgeranno nel corso dell’anno.
in mattinata sono state presentate delle
diapositive inerenti la storia della nostra comunità e, mediante esse, cercando di suscitare curiosità e aspettative, si è cercato di
introdurre alle dinamiche del nostro essere
e appartenere a villa nazareth.
ogni studente ha contribuito all’organizzazione e si è impegnato nella speranza che si
possano, in un futuro prossimo, raggiungere
concretamente gli obiettivi in funzione dei
quali sono state organizzate queste giornate.
6
seminari
seMiNario di dobbiaCo
Villa Nazareth | Dicembre 2010
Il mondo connesso
Modi, motivi e conseguenze
della comunicazione nel nostro tempo
il seminario estivo svoltosi a dobbiaco dal 27 luglio al 3 agosto scorsi con il contributo della
Fondazione CariPlo e avente come tematica il senso del comunicare oggi ha visto la partecipazione degli illustri relatori: prof. Fulvio babich, docente di trasmissione digitale all’università di trieste, prof.ssa Chiara giaccardi, docente di Comunicazione interculturale e di
sociologia e antropologia dei Media all’università Cattolica di Milano, prof.ssa Nicoletta Vittadini, docente di sociologia della Comunicazione e di teorie e tecniche dei Nuovi Media all’universotà Cattolica di Milano.
«t
[di gabriele tuCCiaroNe, MartiNa zaMbelli e MarCo PusCeddu]
utto il problema della vita è dunque
questo: come rompere la propria solitudine,
come comunicare con gli altri.» Questa frase di
cesare pavese racchiude tutto il senso del seminario estivo che si è svolto dal 27 luglio al
3 agosto scorsi a Dobbiaco. Quello della comunicazione è uno dei motori di fondo della storia dell'uomo: comunicare è un bisogno, un
istinto, forse una necessità, una delle dimensioni più significative della vicenda umana. al
giorno d'oggi comunicare, o meglio saper comunicare, è il tratto distintivo della nostra società nonchè una capacità fondamentale, che
spesso designa il confine tra chi si afferma socilamente e chi no.
fino a poco tempo fa, il “problema” posto da
cesare pavese era soltanto una questione fisica: per comunicare bisognava essere vicini
al destinatario del proprio messaggio, altrimenti bisognava attendere un bel po' perchè
questi lo ricevesse. non serve tornare indietro
al 490 a. c., quando filippide dovette percorrere pù di 42 km tutti d'un fiato per portare
ad atene la notizia della vittoria nella battaglia di maratona. basti pensare che l'invenzione del telefono, il primo strumento capace
di abbattere le distanze in breve tempo, risale
solo alla seconda metà dell'800. all'inizio
degli anni '90 del ventesimo secolo ci fu l'avvento della telefonia mobile, che all'epoca era
rivolta soltanto a chi aveva dei mezzi economici sufficienti.
il prof. Fulvio babich
negli ultimi vent'anni è avvenuta la rivoluzione: ormai tutti noi possiamo comunicare
quando e dove vogliamo con una persona che
si trovi in qualsiasi altra parte del mondo a
costi molto accessibili e nei modi più disparati.
telefonini, computers portatili, sms, chat, social networks, sono soltanto alcuni degli strumenti e dei servizi che possiamo scegliere per
far arrivare a destinazione i nostri messaggi.
nella prima conferenza di questo seminario
dal titolo “Da filippide a internet: l’evoluzione
dei mezzi di comunicazione”, il prof. Fulvio Babich ha ripercorso questo itinerario, soffermandosi sui passi che hanno permesso alla
tecnologia di abbattere tutti gli ostacoli che si
contrapponevano al bisogno di comunicare.
Dalla scoperta della corrente elettrica ai satelliti, dalle onde elettromagnetiche ad internet,
ci ha illustrato tutti gli sforzi compiuti dall'uomo perchè la distanza fisica non fosse più
un ostacolo alla trasmissione dei messaggi.
la prof.ssa Chiara Giaccardi, nella seconda
conferenza dal tema “comunicare nel terzo
millennio: perché?”, ha spiegato a noi studenti
di villa nazareth come e perchè nel terzo millennio la comunicazione è ancora un aspetto
così cruciale nella esperienza quotidiana di
ogni uomo. la prof.ssa giaccardi ha analizzato
l’homo comunicans nella sua interezza e totalità, inserendolo in una cornice prettamente
antropologica. il suo intervento verteva in
particolare su quattro punti: cos’è la comunicazione, cosa sono i media, il contesto comunicativo e i motivi del comunicare.
inevitabile, necessaria e difficile, la comunicazione fa parte di noi. anche quando non desideriamo esprimerci, di fatto inviamo segni
interpretabili da un ricevente. la comunicazione è necessaria perché gioca un ruolo preponderante nel costruire la nostra identità e
il nostro vissuto.
seminari 7
Villa Nazareth | Dicembre 2010
c’è, la comunicazione non può essere sottovalutata. né possiamo evitare un suo intelligente e critico utilizzo. importante è
mantenere uno sguardo attento al passato,
ma allo stesso tempo aperto e cauto al presente, sapendo di dover ancora imparare
tanto, e che per quanto le tecnologie siano
sempre più orientate al mondo dei giovani,
rimane ancora tanto da comprendere per essere dei buoni comunic-attori.
a questo proposito è significativo il piccolo
racconto di David Wallace: “ci sono due
pesci che nuotano e a un certo punto incontrano un pesce anziano che va nella direzione opposta, fa un cenno di saluto e dice:
« salve ragazzi!com’è l’acqua?». i due pesci
giovani nuotano un altro po’, poi uno guarda
l’altro e fa:«che cavolo è l’acqua?»”.
e tu, che pesce vuoi diventare?
la prof.ssa Nicoletta Vittadini
essa è infine difficile, perché entrano in
gioco variabili, contesti e limiti che non sempre ne rendono efficace il processo.
la comunicazione è diventata quasi un
mito dei giorni nostri. fraintesa, sfruttata e
manipolata, non va confusa con la trasmissione, né con l’informazione. la relatrice ha
anche sapientemente parlato dei media. interessante sicuramente l’approccio che ha riportato sui mezzi di comunicazione, “non
più strumenti, ma ambienti”, ribaltando pregiudizi e visioni totalizzanti su queste realtà.
parlare di ambienti significa considerare tali
mezzi come i luoghi del nostro comunicare,
da saper valorizzare ma anche di cui poter
cautamente usufruire. ecco come le motivazioni, le spinte e le pulsioni siano molteplici.
Diversi i percorsi, diverse le intenzioni. ma
una è la comunicazione. che sia per mantenere i contatti lontani da casa, che sia per
evadere dopo una faticosa giornata di lavoro,
per interagire, per distendersi emotivamente su un divano lontano e innocuo o per
cercare qualcosa che nella nostra vita non
Dopo aver compreso le cause che spingono
la nostra generazione ad interfacciarsi in
modo massiccio con il mondo del web per comunicare e apprendere, la terza conferenza
ha esaminato, con la competenza della
prof.ssa Nicoletta Vittadini, le conseguenze
che questa comunicazione pervasiva può
avere sulla nostra società, in quanto ad abitudini, rapporti interpersonali e stili di vita.
sono stati toccati in particolare temi riguardanti i modi di comunicazione tramite i social networks, spazi pubblici (e non privati!)
in grado di dare visibilità non solo alle persone ma anche a contenuti, mezzi con i quali
si creano veri e propri “prodotti culturali”. si
è parlato di identità, spazio-tempo della comunicazione, socialità; i social networks non
sono propriamente “identity playground” ma
laboratori, spazi in cui si dà una rappresentazione di sé, una performance del quotidiano in cui gli “amici” sono il pubblico. con
i social media l'uomo è “always on”, e questo
implica l'esistenza non solo di “bolle comunicazionali” ovvero spazi alternativi di comunicazione con gli altri, ma anche della
dimensione della “ribalta” (la rappresenta-
la prof.ssa Chiara giaccardi
zione di sé in cui si sceglie di mettere in evidenza). i social networks non sostituiscono
la socialità forte, ma sono il luogo della socialità debole: permettono di gestire le relazioni
sociali, sono lo spazio per l'alfabetizzazione
a nuovi contesti e per backstage relazionali.
e infine, è stato fatto accenno alle culture giovanili, a quelli che vengono definiti “digital
natives”. si riscontra una crisi dei confini tra
tecnologia e socialità, tra pubblico e privato,
nei tempi di lavoro o riposo o svago, nell'età
(alfabetizzazione prematura al mondo
adulto). Quella dei social networks è una
“rete dei pari” tra cui si cerca confronto, verità, autonomia, ma anche un potenziamento
reciproco all'interno di una “exposure culture”.
l'esposizione ha suscitato molte domande
da parte degli studenti, interessati in particolare alla frequente non conoscenza degli
utenti dei social networks, alla loro evoluzione, alle implicazioni nel mondo della politica, ai problemi legati a fenomeni di
dipendenza o stalking.
esCursioNi | L’altra Dobbiaco
in sosta sulla vetta della Croda Fiscalina
insieme all'aspetto culturale del seminario, il soggiorno a Dobbiaco costituisce un
momento di fraternità e amicizia fra gli
studenti, residenti e non, che possono
condividere insieme ore di svago e di
escursioni sulle Dolomiti. ciò consente di
apprezzare i meravigliosi paesaggi del
trentino alto adige e di godere della bellezza suggestiva della natura. un momento particolarmente atteso, che ogni
anno colora di una sua tinta la permanenza in alto adige, è la biciclettata di
ben 45 Km da Dobbiaco a lienz: un'esperienza divertente e "gustosa" anche per la
sosta dovuta che ogni anno si effettua
presso lo stabilimento della loacker dove
gli studenti si riforniscono delle mille prelibatezze offerte dalla più famosa azienda
austriaca di produzione del cioccolato .
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seminari
Villa Nazareth | Dicembre 2010
uNità NazioNale Le idee e gli uomini che fecero l’Italia
150 anni di un’Italia
senza memoria
i
il seminario di ottobre, svoltosi nella nostra residenza dal 21 al 24 ottobre scorsi in
occasione del compleanno di don achille,
ha avuto come relatori
il prof. Francesco Malgeri, ordinario di
storia Contemporanea all’università “la
sapienza” di roma, il dott.Francesco
Mario agnoli, magistrato e saggista, il prof.
Carlo Flice Casula, docente di storia Contemporanea all’università di “roma tre” e
il prof. Marco Paolino, docente di storia
Contemporanea all’università della tuscia
a Viterbo.
[di FraNCesCo suCaMeli ]
l 150° anniversario dell’unità d’italia cade
in quello che da alcuni è stato indicato come
il momento di massima distanza affettiva tra
italiani e risorgimento, in un paese in cui
sembra consolidarsi la scarsa attitudine al
senso dello stato dei suoi cittadini e in cui si
levano sempre più forti le voci di coloro che
negano tale unità considerando il processo di
unificazione come una guerra di conquista da
parte di una piccola minoranza filo-sabauda.
alle porte dell'anniversario, la vicenda della
unificazione italiana è stata oggetto del nostro
seminario residenziale di ottobre che ha voluto orientare verso un approccio integrale
del processo che ha portato all'unità del nostro paese.
e’ propriocon la pluralità di visioni e di revisioni che l’italia guarda oggi alle vicende che
portarono alla sua unificazione prima, e poi
alle innumerevoli problematiche del periodo
successivo. Di qui le controverse analisi dei
protagonisti del risorgimento italiano quali
garibaldi e cavour ma anche delle correla-
l’incontro di teano tra giuseppe garibaldi e Vittorio emanuele ii
zioni con la condizione del mezzogiorno e ed
il rapporto con lo stato pontificio.
Durante la conferenza di venerdì 22, il prof.
Francesco Malgeri ha delineato un quadro
storico d’insieme su fatti, personaggi e relazioni di quella che poteva apparire come una
fitta trama di difficile lettura. ha quindi cercato di fornire una panoramica il più possibile
chiara ed esaustiva su “le idee e gli uomini
che fecero l’italia” (come recitava il titolo della
conferenza). ha parlato di cavour, della sua
fede nel progresso, dell’antiprotezionismo e
del moderatismo (facendo quindi più di un riferimento ad esponenti del moderatismo
quale cesare balbo); del cattolicesimo intransigente del De maistre e del contrapposto cattolicesimo moderato di lanza, bonghi e
minghetti; ha quindi poi affrontato il pensiero
di mazzini, pisacane e degli altri affiliati alla
linea democratica, sottolineando la loro con-
cezione nazionalista, la loro “fede” come missione e la lettura che sul tema ha fatto gramsci
il prof. Francesco Malgeri
laboratorio degli studeNti | Il brigantaggio
uomini e dei grandi eventi, un’altra più semplice, che porta con sé le esperienze di
un’umanità diversa, l’umanità popolare:
quella stessa umanità esclusa dalle trasformazioni risorgimentali e che ha vissuto di riflesso quest’epoca, avvertendone solo i
Nella mattinata di sabato 23, è stato effettuato un laboratorio curato dagli studanni. l’uomo comune del meridione è stato
denti, consistente nella ricostruzione del
“travolto” dagli eventi, da una storia che non
fenomeno del brigantaggio attraverso tegli era stata spiegata e mentre la sua vita
stimonianze tratte dalla musica popolare,
cambiava, come cambiava il suo stato di perdalla fotografia dell'epoca, dai diari di alsona all’interno di un’istituzione statale, ha
cuni personaggi combattenti tra le file dei
scelto di ribellarsi. Quest’umanità ha comubriganti. riportiamo le considerazioni in
nicato tutto il proprio bagaglio di esperienze
merito di una studentessa che è stata fra
mediante
una musica che da anni ci racgli organizzatori del laboratorio.
conta storie di uomini e di briganti, di donne
che cantano amori lontani e tanti ricordi;
[di aNNaMaria CiMiNo] per ricostruire la storia del risorgimento,
l risorgimento ci ha fatto italiani, figli di abbiamo scelto di dar voce a quegli uomini
una patria comune, dopo combattimenti e dimenticati dalla grande storia, diventati,
trattative politiche: ma possiamo rico- poi, idoli di una mitologia non ufficiale,
struirne la storia solo rifacendoci ai grandi quasi pagana, con testimonianze sonore e
eventi, quelli conosciuti da tutti? uno studio scritte, tali da allargare la prospettiva ed il
critico può essere soddisfatto da una simile panorama, già vasto, di storie sul risorgiprospettiva? certamente no; esiste, accanto mento, andando lì dove i grandi autori non
alla storiografia ufficiale, quella dei grandi vanno.
La storia siamo noi,
nessuno si senta
escluso
i
Carmine Crocco e altri briganti
seminari 9
Villa Nazareth | Dicembre 2010
il tavolo dei relatori: il prof. Paolino, don achille, il prof. agnoli, il prof. Casula e raffaela salvitto
(il quale accusava mazzini di essere poco attento alla concretezza storica e al mondo contadino, mentre riconosceva a pisacane di
porre le classi popolari come fulcro del movimento unificatore). ampio spazio è stato poi
dedicato alla linea della chiesa, guidata da un
pio iX che in un primo tempo lasciò che prendesse campo l’ipotesi neoguelfa di un possibile
supporto papale all’unificazione, ma che dal
1848 in poi cambiò rotta per non inimicarsi gli
austriaci, né sottomettersi ai savoia; il relatore
si è addentrato, quindi, nella “Questione romana” e non ha infine tralasciato i problemi
della modernizzazione politica e sociale del
mezzogiorno. il prof. malgeri ha fornito una
accurata relazione grazie alla quale è stato
possibile dare ai presenti delle conoscenze
storiche necessarie a comprendere la più controversa e dibattuta questione storiografica
che sarebbe stata affrontata nella conferenza
del giorno successivo, offrendo un fine esempio di una ricerca corredata da dati archivistici di prima mano.
sabato 23 ottobre si è tenuta la seconda
conferenza dal titolo “la conquista del sud:
1861, una storia da ripensare”. un titolo spinoso che non ha mancato di accendere un
animato dibattito anche in seno agli interventi seguiti alle relazioni. il dott. Francesco
Mario Agnoli ha sottolineato in particolare
gli interessi politici internazionali che vedevano l'inghilterra porsi al centro di un diretto
controllo del mediterraneo. il prof. Carlo Felice Casula prima e il prof. Marco Paolino
poi hanno tracciato un quadro dei motivi che
stanno alla base di una idea di risorgimento
come momento unificante della cultura italiana nonchè di miglioramento del territorio
e della società. il dibattito si è poi orientato
verso quella che è definita dagli storici "la
questione meridionale" secondo cui, per alcuni, la politica del nuovo regno d'italia
avrebbe favorito la nascita di una disparità
fra le due parti del paese, assente prima dell'unità. si cita ad esempio la tassa sull'emigrazione verso l'america, che colpiva gli
emigranti meridionali che sceglievano quella
come principale destinazione. si è fatto cenno
alle divergenti posizioni assunte da storici,
statisti e scrittori, anche contemporanei. a
distanza di 150 anni si continua ad indagare
su quello che è stato uno dei periodi più delicati dell’italia; pertanto occorre cercare di
avere un orizzonte ampio e di procedere ad
un'analisi che sia quanto più integrale possibile. e il nostro seminario ha cercato di fare
questo.
il dott. Francesco Mario agnoli
CoNCerto | Arie di fine ‘800
Villa Nazareth
è anche musica
l
[di daMiaNa Mizzi ]
e ultime iniziative promosse da studenti e già studenti dimostrano un nuovo
ed inaspettato interesse verso la musica
classica. Dopo il concerto dello scorso maggio, abbiamo assistito, il 23 ottobre, in occasione del compleanno del cardinale
achille silvestrini e del seminario autunnale, ad un recital di tre giovani promesse
della lirica, nonchè studenti dell'accademia
nazionale di s.cecilia di roma: Damiana
Mizzi, soprano, già studentessa di villa nazareth, Simone Alberti, baritono, e Pedro
Quiralte Gomez, basso-baritono. al pianoforte il magistrale Loris Leoni, studente
anch'egli di villa nazareth. il programma
del concerto, tra arie e duetti, prevedeva le
pagine dei più grandi compositori d'opera
del Xviii e XiX secolo, con uno sguardo particolare a quelli che, come giuseppe verdi,
sono stati i protagonisti musicali del risorgimento italiano, tema del nostro seminario. siamo quindi passati da Il Flauto
Magico di W.a. mozart a La Cenerentola di
g. rossini e Don Pasquale di g. Donizetti, da
Falstaff, Un ballo in maschera e Don Carlo di
g. verdi al Romeo et Juliette del francese c.
gounod, passando per un ambito molto conosciuto e apprezzato dal pubblico: l'operetta del primo novecento, con un famoso
duetto da La Vedova Allegra di f. lehar. lo
spagnolo pedro Quiralte gomez ha offerto
anche un assaggio di un repertorio poco
noto in italia ma molto interessante per il
fatto di essere un po' il “cugino” della nostra
operetta: parliamo di zarzuela! il pubblico,
tra cui membri dell'associazione e molti
giovani studenti per le prime volte al-
il maestro loris leoni e il soprano damiana Mizzi
l'ascolto della lirica, si è mostrato entusiasta dell'iniziativa e ha apprezzato molto gli
artisti, che hanno messo a disposizione la
loro creatività e le loro talentuose voci. era
proprio questo uno degli intenti del concerto: cominciare a mettere in risalto le capacità dei nostri studenti, già studenti e
anche di giovani musicisti ospiti, per promuovere la musica classica e cercare così di
educare al suo ascolto tutti, dai più ai meno
giovani, per concretizzare in futuro l'obiettivo di una vera e propria piccola stagione
musicale di villa nazareth.
10 gruppi regionali
Villa Nazareth | Dicembre 2010
gruPPo sud Il rapporto tra fede e politica
Una fede capace
di incarnarsi
[di luigi CaMPa]
«P
urtroppo, il dramma dell’assuefazione
all’esilio minaccia anche noi cristiani. Ci stiamo
adattando alla mediocrità. Accettiamo senza
reagire gli orizzonti dei bassi profili. Viviamo in
simbiosi con la rassegnazione. Ci vengono meno
le grandi passioni. Lo scetticismo prevale sulla
speranza, l’apatia sullo stupore, l’immobilismo
sull’estasi. La nostra religiosità incolore si stempera in gesti stereotipi, in atteggiamenti etici
senza entusiasmo, in pratiche rituali che hanno
l’incontro del gruppo sud a bari
MoNreale
don Claudio con il prof. loiodice
teressi personali che spesso prevalgono sul
bene comune dei cittadini, che dovrebbe essere lo scopo primario dell'agire politico. e’ infatti sempre più difficile trovare personaggi
politici come De gasperi, Dossetti, moro, lazzati, capaci di prodigarsi per il bene comune e
di tradurre in atti concreti e coerenti la fede
cristiana. grazie a queste figure è stato possibile notare come la fede non costituisca un
ostacolo per l'azione politica ma come essa
possa rappresentare un importante aiuto e
una guida illuminante per chi deve prendere
decisioni importanti che ricadono sulla vita di
tante altre persone. si evince la necessità di
cambiare rotta, avvicinando quanto più possibile le nuove generazioni al dibattito politico
e alla vita sociale, cercando di sfatare dubbi e
perplessità sulla possibile coesistenza di fede
e politica.
La Sicilia come terra d’incontro e crocevia di popoli
Dall’arte
alla storia
a
il sapore delle minestre scaldate nelle pentole
d’Egitto.» (t. bello, il vangelo del coraggio. riflessioni sull’impegno cristiano nel servizio
sociale e politico). Queste parole di don tonino
bello costituiscono un messaggio chiaro e
quanto mai attuale; il vescovo di molfetta si
rifà principalmente all'aspetto spirituale, non
tralasciando però anche quella che è la posizione politico-sociale degli uomini, o meglio
dei cittadini della nostra civiltà. l'allontanamento dalla fede e dalla politica costituiscono
un evidente problema che ormai da qualche
anno caratterizza i giovani dei nostri giorni,
sempre più passivi e disorientati nella nuova
società. proprio fede e politica costituiscono
due importanti capisaldi su cui si basa la vita
di uno stato e la partecipazione degli stessi cittadini. ed è proprio del loro
rapporto che si è discusso
durante l'incontro del
gruppo sud tenutosi il 23
maggio scorso a bari con
due relatori d'eccezione:
monsignor Claudio Maria
Celli e il prof. Aldo Loiodice, ordinario di Diritto
costituzionale presso l'università di bari. entrambi
hanno illustrato la situazione politica dell'italia di
oggi. si nota sempre più
come nel mondo della politica prevalga un gioco di in-
[di aNgelo tuMMiNelli]
distanza di alcuni anni dall’ultimo incontro di villa nazareth in sicilia, lo scorso 5 settembre si è finalmente svolta a monreale
un’interessante conferenza che ha visto la presenza e la partecipazione della componente siciliana della nostra comunità.
ospitati nella curia diocesana di monreale,
dall’arcivescovo mons. Salvatore Di Cristina
che ci ha accolti con cordialità e che ha consegnato un suo pensiero all’inizio della giornata,
abbiamo condiviso non solo un momento di riflessione culturale ma soprattutto l’esperienza
di una comunità che si ritrova fraternamente.
il tema affrontato nella conferenza mattutina
ha offerto alla nostra meditazione il problema
attuale della convivenza di civiltà tra loro assai
diverse ma che, come è accaduto nell’arte, possono trovare la loro integrazione. la vicenda
storica della sicilia insieme ad una attenta analisi delle varie componenti artistiche compresenti nella cattedrale di monreale, ha aiutato a
comprendere come la cultura dei siciliani è
stata sempre frutto di un confronto dialettico
con l’alterità. gli intervenuti, la prof.ssa Maria
Concetta Di Natale e la dott.ssa Lisa Sciortino, hanno esposto con competenza e preci-
sione storica le trame legate alla produzione
artistica monrealese, esempio di quella interazione sulla quale abbiamo voluto riflettere, sviluppando con chiarezza la tematica proposta:
Dall’arte alla storia, dalla storia all’arte. la sicilia come terra di incontro e crocevia di popoli. attuale quanto mai nella storia, il
monumento monrealese vuole insegnare oggi,
come sia possibile integrarsi con il diverso e
pur tuttavia mantenersi nell’identità della propria appartenenza storica e religiosa. abbandonarsi alla contemplazione mistagogica dei
mosaici e del cristo pantocratore è stato in un
Nel Palazzo arcivescovile di Monreale
certo senso come un aprirsi all’insondabile mistero di Dio. Dopo la celebrazione della s.
messa presieduta da mons. Claudio Maria
Celli in cattedrale e il pranzo, nel pomeriggio
è stata guidata dal nostro Antonio Iommelli
la visita del duomo che, nella contemplazione
dei mosaici d’oro, ha concluso una giornata
partecipata e significativa; una giornata che,
vissuta insieme a don claudio e alla prof.ssa
Groppelli si è rivelata un’occasione di coesione per una porzione di villa nazareth che,
nel corso degli anni, è molto cresciuta in termini di adesioni e partecipazione .
gruppi regionali 11
Villa Nazareth | Dicembre 2010
sPiritualità | La proposta cristiana a Villa Nazareth
saCerdoti
Provocazioni e percorsi di fede condivisa
v
[di padre salVatore Maurizio sessa ]
illa nazareth non è una struttura anonima e neppure solo un generico progetto
filantropico. è un’esperienza comunitaria
che nasce dal cuore di un uomo, il cardinale Domenico tardini, che si è sentito raggiungere dall’amore di Dio e ha dedicato
tutta la sua vita a cristo signore e alla sua
chiesa, soprattutto ai più piccoli. la gratuità evangelica, che vuole essere la cifra
sintetica di villa nazareth, è anche la sua
speranza, perché i suoi giovani si possano
aprire alla stessa bellezza e farne la loro
missione, pur nella varietà delle diverse
espressioni possibili. per scoprire o riscoprire questo luogo sorgivo si rinnovano,
variegandosi, le forme che assume la proposta cristiana di residenza, pur mantenendo per gli studenti e le studentesse un
triplice caratteristico profilo: la provocazione, l’accompagnamento, e una serie di
itinerari di crescita nella fede che intendono dare anima e spessore ai percorsi di
formazione accademica. gli studenti possono contare sulla presenza costante di
quattro sacerdoti residenti per colloqui,
confessioni e cammini spirituali persona-
lizzati, il tutto seguendo i ritmi dell’anno liturgico e fruendo della mensa della parola
e del pane di vita. particolare attenzione
viene rivolta ai momenti “forti” di avvento
e Quaresima, con liturgie di adorazione eucaristica e incontri di formazione spirituale mirati a sviluppare uno dei temi
centrali di quest’anno: l’ambito delle relazioni e dell’affettività. appuntamenti costanti di questi periodi di preparazione alla
celebrazione del grande mistero del natale
e della pasqua, e occasione per tutti per ritrovare spazi di interiorità e di preghiera
più profonda sono i ritiri spirituali.
anche quest’anno riprende il corso interno di teologia biblica, che sviluppa in un
percorso quadriennale alcune tematiche
fondamentali riguardanti il grande codice
della cultura occidentale, la bibbia. si
tratta di un’occasione preziosa per approfondire la conoscenza della parola e per
confrontarsi criticamente con una realtà
ampiamente emarginata (come lamentano
anche autorevoli esponenti del mondo
laico) nel contesto della formazione accademica italiana.
gruPPo CeNtro Il rispetto dell’ambiente
Se vuoi coltivare
la pace,
custodisci la terra
l’
[di MiChela di loreNzo]
emergenza ambientale che sta interessando il nostro paese, il dissesto idrogeologico nel veneto, il problema dei rifiuti in
campania, hanno suscitato in noi l’esigenza
di approfondire l’attuale situazione ambientale del lazio. Da qui è nata l’idea di un seminario che si è tenuto il 21 novembre dal titolo:
“memorie dal sottosuolo: politiche, scenari
ecologici e futuro del riciclaggio nel lazio”.
un contributo prezioso è stato offerto dall’avvocato Vanessa Ranieri presidente del
WWf lazio esperta in diritto ambientale che
ha fatto il punto della situazione a proposito
del recupero del materiale da riciclare e dei
rifiuti nella nostra regione, con uno sguardo
volto anche alle possibili prospettive future.
il laboratorio organizzato dagli studenti e
l’intervento della dott.ssa ranieri ha fatto
emergere un quadro non ancora soddisfacente per la tutela dell’ambiente e la gestione
dei rifiuti. sono state illustrate le metodologie
di smaltimento dei rifiuti, le direttive imposte
dalla comunità europea ed è stato posto l’accento sull’importanza del riciclaggio, ormai
una delle sfide più importanti in italia, indispensabile per la sopravvivenza degli equilibri naturali della terra. Dal dibattito tra gli
La presenza dei sacerdoti nella nostra residenza costituisce una fonte di
crescita comunitaria e di arricchimento spirituale per tutti gli studenti.
Insieme a don sergio bertocchi e a
padre salvatore Maurizio sessa in residenza ormai da diversi anni, dallo
scorso anno hanno l'opportunità di
condividere la loro esperienza di sacerdoti e studenti anche don stefano Modica,
dottorando
in
Bioetica
all'Università "Regina Apostolorum", e
don andrea secci, studente di Sacra
Scrittura al Pontificio Istituto biblico.
Auguriamo loro una buona permanenza e un buon lavoro per gli studi e
per il loro ministero .
uN NuoVo FoNdo Per la Nostra biblioteCa
studenti e la relatrice, è emerso quindi la necessità di un comune impegno e di una collettiva responsabilità al fine di rispettare la
natura, perché, come ha affermato il santo
padre benedetto Xvi nel messaggio per la 43°
giornata della pace “se vuoi coltivare la pace,
custodisci la terra”: è un «dovere gravissimo
consegnare la terra alle nuove generazioni in
uno stato tale che anche esse possano degnamente abitarle e ulteriormente coltivarle».
l
a biblioteca di villa nazareth rappresenta per gli studenti un valido strumento di approfondimento per le
materie affrontate nei diversi corsi di
laurea. negli ultimi mesi, di grande importanza è stata la donazione di oltre
500 volumi che la dott.ssa Caterina
Cardona, segretario della commissione
scientifica delle scuderie del Quirinale e
responsabile per le attività scientifiche
e culturali, ha voluto mettere a disposizione della nostra biblioteca. un fondo
costituito per lo più da monografie di
storia contemporanea che fin da subito
si è rivelato una risorsa utile per le nostre attività culturali, come accaduto
con il seminario sul risorgimento tenutosi lo scorso ottobre. alla dott.ssa cardona va il nostro più sentito e caldo
ringraziamento.
la dott.ssa ranieri con Michela di lorenzo
di MiChele bresCia
12 Personaggi e storia
Villa Nazareth | Dicembre 2010
Villa Nazareth Il senso della collaborazione
Il Fondatore
e i collaboratori
di sempre
la prof.ssa groppelli nel presentare la fitta
trama dei sostenitori che da sempre hanno
costituito un aiuto concreto alla nostra realtà, ha voluto riflettere sul senso della collaborazione per far emergere, in vista
dell'importante anniversario del 50° dalla
morte del card. tardini, uno dei valori portanti che mantengono coesa la comunità,
cioè l'aiuto reciproco.
s
[di aNgela groPPelli]
tiamo preparando il periodico “villa nazareth” di natale e, per il mio dialogo con i
lettori, mi ha tormentato la scelta dell’argomento. Dopo giorni ho trovato come armonizzare i due tra i più attuali temi quali la
preparazione della ricorrenza dei cinquanta
anni dalla morte del cardinale Domenico
Tardini e l’esperienza dei miei sessant’anni
di presenza a villa nazareth. ho gran desiderio di far conoscere di più della storia di
villa nazareth, le difficoltà, le attività, gli impegni e le persone meno visibili, per una migliore partecipazione a quanto si vive in
questa complessa realtà. nella commissione
per la ricorrenza del cinquantesimo, ad
ognuno è stato distribuito, secondo le competenze, uno dei diversi aspetti della personalità e dell’opera del nostro fondatore,
come la persona, il sacerdote, il professore,
il diplomatico della segreteria di stato: tardini è stato tutto questo. per ricordarlo e
onorarlo personalmente ho scelto ciò di cui
ho fatto esperienza e di cui ho competenza
e memoria cioè la storia di villa nazareth
che è oggi viva e importante testimonianza
di mons. tardini e che è stata anche la sua
creatura più amata, nonostante le molte difficoltà. nell’aprile 1951, al mio arrivo constatai che dei 73 bambini ammessi nei tre
concorsi precedenti ne rimanevano, dopo
cinque anni, solo 26, ossia il 35%, e alla conclusione dell’anno scolastico ne rimanevano
solo 21, ossia il 28%. Dopo l’esperienza non
soddisfacente con padre agostino gemelli e
l’università cattolica e con il prof. luigi
gedda, mons. tardini ha chiesto la collaborazione del centro medico psicopedagogico
che ha inviato proprio me.
con la presenza e l’esempio, egli cercava di
comunicare lo stesso suo entusiasmo a chi
cresceva intorno a lui, agli studenti, ai collaboratori e ai benefattori. la mia collaborazione fino al 1965 si svolgeva con le suore
che si occupavano delle elementari e della
prima e seconda media e cercavo di capire
quanto gravi fossero i problemi presenti e di
comprendere perchè molti alunni andavano
via. la causa principale per me consisteva all'origine nell’età di ammissione fissata a cinque anni, requisito invece tanto caro al
cardinale tardini. egli pensava che cambiando radicalmente ambiente i bambini
avrebbero assimilato meglio il nuovo. ma
forse a quella età non c’era memoria affettiva
sufficiente per affrontare la separazione
dalla famiglia, cosa aggravata dal divieto di
ritornare in famiglia e con visite dei familiari
molto limitate. per un cambiamento e per
l’ammissione di soggetti di altre età si dovette attendere il 1956 e per la sospensione
delle ammissioni a 5 anni si dovette attendere il 1965. con la chiusura di villa nazareth nel luglio 1969 vennero allontanati tutti
i 90 alunni presenti (89 studenti più 1 laureato). nacque una nuova leva di amici in armonia con la fase nuova di villa nazareth.
con la "diaspora" si iniziò una nuova categoria di amici vicini ai valori originari, cioè il
significato cristiano della vita, il valore della
cultura e il rispetto della libertà della persona. nacque la costituenda “comunità” che
si è denominata “comunità Domenico tardini”.
i primi “amici collaboratori” furono le famiglie degli alunni, i docenti che gli studenti
avevano nei licei, gli ex assistenti, educatori
o sacerdoti, i relatori di tesi, personalità del
mondo della cultura o appartenenti a istituzioni promotrici di borse di studio (lincei,
cnr, Don sturzo), dirigenti di musei e mostre. con il rientro a villa nazareth dopo la
diaspora, nel 1983, si è intensificata la collaborazione per i rapporti con gli amici e l’ampliamento delle attività, avendo a
disposizione ambienti adeguati con la necessità di organizzare un indirizzario, la documentazione e schede per qualificare gli
amici. a tal fine è stata fatta la revisione degli
schedari presenti al ritorno a villa nazareth,
per stabilire per quanto possibile la continuità. come promesso nella festa per i miei
90 anni, desidero ora parlare degli “amici”
che non hanno avuto spazio adeguato alla
loro importanza nel fascicoletto “villa nazareth oggi”.
presento quella parte della realtà di villa
nazareth che ci è molto vicina, ma poco può
frequentare, mentre offre, al contrario, contributi importanti di condivisione e di sostegno. abbiamo: gli Amici Fondatori, coloro
che condividono l’ideale, offrono un contributo economico stabile e collaborano; gli
Amici Sostenitori, che condividono l’ideale,
offrono un contributo economico ma non
possono collaborare attivamente; gli Amici
della Comunità, che partecipano a v.n. per
rapporti di condivisione con l’istituzione o
con le persone che ne fanno parte, senza una
specifica appartenenza; e inoltre i Conferenzieri, cioè i relatori invitati nelle molteplici
attività culturali sia a roma che nelle sedi dei
gruppi regionali; i Relatori o correlatori di
tesi di laurea, i docenti che hanno partecipato anche alle feste di laurea, mostrando interesse per villa nazareth; e, infine, i
Funzionari e dirigenti, persone con le quali
sono mantenuti rapporti per il loro ruolo
nelle istituzioni (ministeri, regione ecc.) e ai
quali risulta utile conoscere le attività attraverso il nostro periodico o partecipare alle
ricorrenze molto importanti; in ciascuna di
queste categorie sono presenti gli associati,
cioè coloro che formalmente si impegnano
ad operare per la continuità di villa nazareth
iscrivendosi all’associazione “comunità Domenico tardini”.
per concludere, vorrei far emergere alcune
istituzioni importanti e alcune famiglie degli
alunni particolarmente vicine. l'intento di
questo articolo è cercare di ricordare tutti,
evitando dimenticanze o lacune.
fra le Istituzioni ricordo: la segreteria di
stato che si impegnò con un contributo economico per i 4 anni necessari a far conseguire la laurea agli universitari presenti alla
chiusura; due istituti secolari (laici consacrati), la regalità e la compagnia di s. paolo,
con importanti apporti di esperti e con collaborazioni per l’ospitalità degli studenti; la
Domus pacis, con la cordiale accoglienza di
carla e Jolanda scotolati e importanti sconti
negli incontri comunitari e nelle feste di laurea; i padri basiliani di via torre rossa con
l’accoglienza per gli incontri di spiritualità di
mons. silvestrini con gli studenti nel 196869 e la gratuità delle attività sportive;
l’opera Diocesana di assistenza di bologna
per i soggiorni estivi e aiuti vari, con mons.
benazzi e la famiglia bellini con la signora
beatrice; la caritas di roma con mons. Dante
Di liegro, le librerie maraldi con l’aiuto
nell’acquisto di testi usati e la leoniana con
angelo; infine le suore di vetralla e il comm.
ormisde artoni con offerte della propria
azienda, e come tramite con don enrico perazzi di parma e con altre aziende, tra le
quali marzotto, barilla, parmalat, bormioli.
tra le famiglie degli alunni, spesso guidate
dalle madri che hanno dato un ottimo sostegno e contributi di affetto e di gratitudine,
vorrei ricordare: filomena casamassimi e
luisa cimenti oltre crespi, ramunni, meiorin, tonizzo, cricenti, gabbianelli, saolini, cinardi, baldi, Dossi, santi, casula, cibin, De
marchis, scotolati, bertozzi, guastaferro, serafini, gambari e altre. per avere un quadro
integrale delle presenze e per garantire un
costante aggiornamento dell'indirizzario è
necessario il vostro aiuto. per qualsiasi comunicazione potete scrivere a:
- [email protected] ;
- [email protected].
Personaggi e storia 13
Villa Nazareth | Dicembre 2010
Villa Nazareth Storia di una diaspora
Dall’istituzione
all’appartenenza
i
[di MiChele bresCia]
niziava nel luglio del 1969 la cosiddetta diaspora, ovvero quei quattordici anni, dal 1969
al 1983, che videro l’esperienza di villa nazareth con tutti i suoi molteplici significati, ferma
ad un bivio: chiudere definitivamente i battenti o permettere all’ideale del card. tardini
di proseguire la sua opera di profonda umanità. un’occasione per tornare a riflettere su
questa fase cruciale della nostra residenza è
stata la giornata di presentazione della nostra
comunità ai nuovi ammessi, svoltasi a metà
settembre. fu in quella circostanza che alcuni
studenti “veterani” prepararono per i nuovi
ammessi una sorta di villa nazareth-story, un
collage multimediale articolato in immagini e
testi, allestito con la finalità di illustrare ai
nuovi studenti della residenza le fasi salienti
della sua storia. proprio redigendo la scaletta
degli avvenimenti da illustrare alle matricole,
ci siamo confrontati sul significato della diaspora. Quali furono i motivi che portarono alla
chiusura di villa nazareth? Quali le ripercussioni sul percorso accademico e scolastico
degli studenti? Quali le conseguenze sulla capacità di coesione di un gruppo di giovani, di
idee e di storie che era destinato inevitabilmente alla disgregazione? Difficile rispondere
a questi interrogativi per chi come noi, studenti della villa nazareth di oggi, non avendo
a casa della prof.ssa groppelli nel periodo della diaspora
vissuto quella delicata fase storica, può solo
attingere ai ricordi di quanti quell’esperienza
l’hanno vissuta con passione, dedizione e condivisione di spirito e di ideali. pertanto possiamo interrogarci sul senso che quella
esperienza ha avuto per la nostra realtà alla
luce di quanto possiamo toccare con mano
oggi. ebbene, fu proprio in quei quattordici
anni, a nostro avviso, che il sogno del card.
tardini affrontò la sfida più impegnativa e difficile da superare: liberarsi di formule stantie
e ridondanti per penetrare nei cuori e nelle
menti di chi ne aveva accolto l’eredità. meglio
di qualsiasi analisi a posteriori, ci trasmette la
temperie di quegli anni difficili ma estremamente densi di significato, una testimonianza
di uno studente di villa nazareth degli anni
settanta: “Quelli erano gli anni successivi all’autunno caldo, al ’68 […]. Erano anche gli anni del
rifiuto della famiglia, delle istituzioni. E per me,
ritrovarmi insieme a dei compagni, sentire e ve-
dere la presenza di don Achille, significava costruire qualcosa che si chiamava comunità. Non
era più il collegio, non era la famiglia: era una
comunità ma soprattutto un’appartenenza perché formata su certi valori che si costruivano
giorno per giorno, quasi senza piena consapevolezza. Qualcosa che andava al di là dell’amicizia e della necessità”. un senso di
appartenenza che animò i due nuclei romani,
uno di laureati-laureandi ed un altro di ginnasiali e liceali, guidati da universitari, poi confluiti nelle residenze del quartiere
monteverde: piccole comunità che consentirono il completamento degli studi ai ragazzi
che, indipendentemente dal loro volere, furono coinvolti nella chiusura di villa nazareth.
accadde così che le difficoltà di dialogo dischiusero una stagione feconda, un tempo fondamentale per la piena assimilazione
dell’ideale tardiniano.
iNterVista | Le suore di Vetralla
Un gemellaggio
che tocca nell’intimo
«l
[di beatriCe di rieNzo ]
a pace regna sovrana tra noi e ci
sentiamo protette dal nostro Cardinale,
che vive spiritualmente tra noi e ci vuole
sempre tanto bene», questa una delle
frasi tratte dalle Lettere di Madre Maria
Angelica di Gesù che descrive questo legame molto profondo con il “Cardinale”,
conosciuto anche dalla comunità di Villa
Nazareth come il Fondatore card. Domenico Tardini. Alla luce di questa congiunzione mediante la figura di mons.
Tardini, come avete conosciuto Villa Nazareth e quale sfumatura di essa avete
apprezzato in tutti questi anni?
nella nostra comunità, e specialmente tra
le più anziane, è vivo il ricordo dei primi
anni di vita di villa nazareth: la nostra conoscenza, che avvenne per mezzo del cardinale stesso, risale addirittura ai tempi in cui
il collegio ospitava ancora i bambini, i quali
ci venivano a trovare periodicamente con le
suore americane che in quel periodo curavano la loro educazione. nel corso degli
anni, grazie anche alle informazioni del
card. silvestrini che continua l'opera di villa
nazareth e segue e aiuta la nostra comunità, abbiamo apprezzato come l’ideale del
collegio e di tardini fosse quello di “formare”, attraverso un’educazione civile e religiosa, e promuovere un serio impegno
nello studio affinché tutti i ragazzi si preparino a formare una società migliore.
Il vostro gemellaggio con Villa Nazareth dura ormai da molti anni, i ragazzi
conoscono bene gli appuntamenti che li
legano alla vostra comunità: l’anniversario della nascita
dell’amato fondatore mons. Tardini e la festa
della Madonna
del
Carmelo.
Come vi preparate per ricevere
gli studenti di
Villa Nazareth,
un po’ portatori
del
messaggio
tardiniano che da
sempre vi accompagna?
possiamo veramente dire che tardini è
stato per noi come un secondo fondatore ed
è proprio per questo che quando i ragazzi di
villa nazareth ci vengono a trovare, accompagnati dal card. silvestrini, per le due occasioni annuali, l’atmosfera si riempie di
gioia quasi come se stessimo aspettando
l’arrivo di “monsignore nostro”; pertanto
oltre alle nostre preghiere quotidiane che
sempre accompagnano villa nazareth e i
suoi membri, ci prepariamo anche ad aprire
le porte del nostro convento a quel messaggio tardiniano di amore di cui i ragazzi stessi
sono portatori.
don achille insieme alle suore di Vetralla
14 attività degli studenti
Villa Nazareth | Dicembre 2010
Visita Culturale Il monastero esarchico di Santa Maria di Grottaferrata
La suggestione
di un rito fratello
n
[di iVaN laVorato]
el panorama della proposta culturale di
villa nazareth, oltre a seminari e conferenze,
trovano spazio, lungo l’anno accademico,
varie visite culturali nei centri artistici e culturali del lazio, e non ultimo in città d’arte
italiane e europee. sono questi momenti
molto importanti non solo perché allargano i
nostri orizzonti culturali, ma in primo luogo
perché sono occasioni di amicizia e fraternità
tra noi studenti. Quest’anno abbiamo dato inizio alle nostre visite culturali da grottaferrata,
un piccolo centro nei dintorni di roma, dove
ci siamo recati domenica 17 ottobre.
è stata occasione di visita alla piccola e
calma cittadina, al suo mercatino di antiquariato che vede accorrervi gente anche dai centri limitrofi e di degustazione dei prodotti
tipici. elemento centrale e significativo è stata
la visita al monastero esarchico di santa maria
di grottaferrata, che ha permesso alla maggior parte di noi, per la prima volta, di conoscere un’antichissima e venerabile tradizione
liturgica: il rito greco-bizantino, qui gelosamente conservato da ormai più di un millennio. la partecipazione alla Divina liturgia ci
ha fatto assaporare la bellezza della cattolicità
della chiesa, facendoci riflettere come l'unità
non sia omologazione di gesti, riti e pensieri,
ma unione di sentimenti, valori e idee,
espressi a volte in forme molto diverse tra
loro. il pomeriggio è stato occasione di visita
al monastero stesso e di conoscenza della sua
storia e dei suoi fondatori, i santi nilo e bartolomeo, che, sfuggiti dalla loro amata calabria, caduta in mano dei saraceni, nel lontano
1004 giunsero qui, fondandovi, in seguito ad
un’apparizione della madre di Dio, la chiesa,
oggi basilica e l’annesso monastero.
NoVità iN libreria
presentiamo la prima pubblicazione del
nostro studente non residente Leonardo Racano che, compiendo studi di
letteratura italiana, ha dato vita ad una
esperienza editoriale con la casa editrice “il grillo” che si è brillantemente
concretizzata in questa opera narrativa
dal titolo "il sogno e la veglia", reperibile
dal 30 ottobre in libreria. ancora un'eccellenza di villa nazareth che si inserisce nel panorama della cultura italiana.
di fronte all’iconostasi della basilica
Corso di Chitarra | Una nuova esperienza insieme
Note di una
originale melodia
«l
[di MartiNa di Meo ]
a mente dei musicisti è diversa, è speciale. infatti i professionisti delle note, tramite il cosiddetto pensiero divergente, che
è alla base della creatività, riescono ad integrare perfettamente le informazioni che
giungono da entrambi gli emisferi della
materia grigia, in quanto devono contemporaneamente saper usare le mani in modo
indipendente per suonare il proprio strumento e leggere e interpretare i simboli
musicali». Queste sono le parole con cui il
“maestro” Gabriele Tucciarone, rifacendosi ad un articolo del corriere della sera
del 2008, ha esordito nella sua prima lezione di chitarra dello scorso 24 ottobre. il
giovane neolaureato in ingegneria delle comunicazioni, pur non essendo un vero e
proprio maestro di musica, ha messo a disposizione dei ragazzi le proprie conoscenze, dando vita ad un divertente corso
di chitarra. tale corso ha suscitato grande
interesse tra gli studenti e le studentesse,
anche grazie all’abilità di gabriele che ha
unito, fin dalla prima lezione, la parte teorica a quella pratica. in tal modo gli allievi
si sono divertiti ed emozionati fin da subito
a suonare i primi accordi con quella stessa
chitarra che, prima era vista come un oggetto metafisico indecifrabile e lontano, e
ora destinata a diventare una fedele compagna di viaggio. puskin ha affermato che
tra i piaceri della vita, la musica è seconda
soltanto all’amore. ma l’amore stesso è mu-
i ragazzi di Villa Nazareth al corso di chitarra
sica. essa nasce dal profondo dell’anima ed
è in grado di dar voce ai pensieri e ai desideri più nascosti e di mescolare,in uno straordinario mix di emozioni, gioia, tristezza,
malinconia, solitudine, passione. confidando in questa capacità della musica e
negli insegnamenti di gabriele, aspettiamo
con ansia un primo saggio dei ragazzi, desiderosi di trasmetterci quello che riusciranno a fare con le loro chitarre.
Cene sociali e incontri culturali 15
Villa Nazareth | Dicembre 2010
iMPreNditori Alta qualificazione per migliorare la qualità della vita
Chi, se non noi ?
v
[di doralisa CaPuto]
enerdì 26 novembre ha avuto luogo un’interessante cena socio-culturale che ha consentito a noi studenti di villa nazareth di
accostarci al mondo dell’ingegneria medica e
dell’imprenditoria. siamo stati lieti di ospitare il dott. Emanuele Gatti, global chief
strategist e a.D. della fresenius medical care
corporation per l’area dell’europa occidentale, Andrea Stopper, vice presidente esecutivo per l’area europa, medio oriente e
america latina, il dott. Guido Giordana, Direttore del gruppo operativo nephrocare coordination e general manager per l’italia per
le attività delle cliniche di dialisi, il dott. Gioacchino Verga, responsabile dello sviluppo e
partnership pubblico-privati nel campo dei
servizi clinici dialitici, il dott. Nevio Boscariol, responsabile ufficio economico e servizi dell’aris (associazione religiosa istituti
socio sanitari), il dott. Duero Rossi, presidente e a.D. della comef s.p.a. e il dott. Marino Nonis, già studente di villa nazareth e
Direttore sanitario dell’ospedale cristo re. il
gruppo fresenius medical care è leader mondiale nella produzione di apparecchiature e
servizi per la cura e assistenza di pazienti dialitici ed ha, come suo principale obiettivo,
quello di migliorarne la qualità della vita. per
raggiungere questo scopo la fresenius medical care propone una politica mirata al raggiungimento dell’eccellenza: traguardo che si
può perseguire solo utilizzando al meglio i
propri talenti. a questo proposito l’azienda
sostiene l’alta qualificazione del proprio personale e il continuo sviluppo professionale.
motto della fresenius è “chi se non noi?”,
frase che riassume la convinzione che solo
grazie ad una partecipazione continua e un
contributo attivo si possa raggiungere l’eccellenza e ottenere un vero miglioramento.
l’ing. emanuele gatti
Progetto dua
iniziano anche quest'anno le attività del
progetto Dua, indirizzato agli allievi meritevoli delle scuole superiori che possono sostenere in anticipo alcuni esami
universitari. si sono svolti i primi incontri
per l'anno accademico 2010/11. già uno
studente delle scuole superiori che l'anno
scorso ha sostenuto un esame aderendo al
progetto, Andres Dabas, è risultato vincitore non residente del concorso a villa nazareth. uno degli aspetti costitutivi del
progetto consiste nel fatto che i tutor che
accompagnano gli studenti nel loro percorso sono studenti Dua della terza generazione capaci di prestare un servizio
maturo e competente per i più giovani.
con questo anno accademico si inaugura
un altro mezzo di comunicazione: oltre al
sito si aggiunge anche il blog ed il gruppo
su facebook: http://progettodua.wordpress.com e "progetto Dua" su facebook. ciò è un punto di incontro nel web
2.0 di tutti coloro che si sono persi di vista
in questo decennio di attività ma che, essendo stati studenti Dua hanno voglia di
condividere l'esperienza con le nuove generazioni per una collaborazione "working progress". sul bouquet dei dieci corsi
proposti abbiamo avuto già molte iscrizioni rispettivamente per informatica,
chimica, economia.
di silVio PetaCCia
huMberto diaz L’incontro con l’ambasciatore americano presso la Santa Sede
La strategia
del “pluribus unum”
[di Pierluigi toNNara]
i
l 3 luglio scorso si è tenuto nel salone del
nostro centro culturale un incontro con il
prof. Miguel Humberto Diaz, ambasciatore
degli usa presso la santa sede. professore di
teologia e filosofia presso la saint John’s university, Diaz il 21 agosto 2009 viene nominato ambasciatore dal presidente obama.
l’incontro è stato incentrato sui rapporti attuali fra stati uniti e vaticano e sui progetti
futuri di politica condivisa.
l’ambasciatore si è innanzitutto soffermato
su cinque delle questioni principali di comune intervento: lotta contro la fame, diritti
umani (con particolare attenzione al tema
della libertà religiosa), salute globale (in particolare prevenzione dell’ hiv/aiDs e sfida
del cambiamento climatico), traffico di persone, pace e sicurezza. la strategia di fondo,
sottesa all’attuazione di ciascuno dei punti rilevati, è di una interdipendenza umana, vero
e proprio elemento distintivo della politica
del presidente obama. “non è più possibile,
nemmeno per gli stati uniti, vivere isolatamente, nessuno oramai può pensare di vivere
su un’isola”, incalza il prof. Diaz. costruire
ponti è l’imperativo che emerge con brillante
chiarezza. l’ambasciatore riprende il noto discorso de il cairo facendo notare come il dia-
logo interreligioso sia un punto ineludibile:
“america e islam non devono essere in competizione: occorre mirare al progresso, alla
giustizia e al rispetto della dignità umana”.
ecco dunque l’importanza del dialogo, del
confronto, dell’esser disposti ad apprendere
l’uno dall’altro nel reciproco rispetto.
il diplomatico si sofferma poi sulla visione
antropologica del “Yes, we can!” obamiano: è
appunto il “we” che deve essere ricercato, occorre trovare persone che si impegnino insieme per il bene comune. non da soli, non una
persona ma un’intera comunità impegnata per
l’ambasciatore diaz durante il suo intervento
il raggiungimento di uno scopo comune. concludendo il prof. Diaz afferma: “la grande
sfida, non essendo la religione cattolica l’unica
nel mondo, è trovare un costante dialogo nel
pieno rispetto del pluralismo. occorre tradurre pensiero e valori per il bene comune:
“pluribus unum.”
ebbene si, questa conclusione è intimamente
connessa ai valori su cui si fonda la nostra comunità. “ut unum sint” è riecheggiato nella
sala. un incontro prezioso ed interessante, un
uditorio attento e partecipe, un’atmosfera che
offre un piccolo seme di speranza.
16 associazione
PoloNia
Villa Nazareth | Dicembre 2010
Sui sentieri di Karol Wojtyla
Nella cappella di santa Kinga, in profondità nella miniera di sale di Wieliczka
Pellegrinaggio
della memoria
i
[di reNato CiMeNti]
l nostro viaggio, come sempre organizzato
benissimo da tonino casamassimi, non ci ha
portato questa volta alla ricerca delle origini
del cristianesimo e della chiesa, che ci aveva
dato grande emozione in armenia, in turchia,
in israele ed in giordania, ma ci ha messo a
confronto con una realtà, la polonia, dove il
senso religioso si percepisce come un elemento caratterizzante.
lo abbiamo trovato continuamente, non
solo nel paesaggio dominato dai segni evidenti della religiosità, ma soprattutto nel
modo come questa viene espressa, con una intensità di devozione profonda e partecipata.
girando per cracovia e per la regione circostante, si comprende quasi d'istinto che la storia di questo popolo, segnata in maniera
alternata da vicende tragiche e da momenti di
grande splendore, ha trovato nella fede cristiana il suo collante principale, il suo motore
ideale e la forza per superare le grandi difficoltà che le sono derivate dal trovarsi geograficamente in mezzo a due popoli ugualmente
potenti ed ingombranti.
il viaggio ci ha portato in luoghi di una intensità spirituale ineguagliabile, rivelata ed accentuata ancor più in profondità dalle parole
con le quali mons. Celli ci ha richiamato all'ascolto, alla preghiera ed alla responsabilità
della chiamata, misurandoci con la nostra ca-
pacità di risposta, come persone e come mem- scritti ed alla manifestazione di disumanità
bri dell'associazione.
criminale che essi rivelano, non farci angoDalla cattedrale di cracovia a czestoowa , sciose domande: dove era Dio in quei giorni?
dal santuario di Kalwaria alla cappella papale perché egli ha taciuto? come poté tollerare
in arcivescovado, abbiamo seguito le orme questo eccesso di distruzione, questo trionfo
delle grandi figure che non solo hanno attra- del male?
versato la storia polacca, ma segnato la storia
Don claudio ha letto, ed abbiamo ascoltato
della cristianità, da ultimo giovanni paolo ii, con commozione, le parole di benedetto Xvi in
ricordandone la grandezza, il coraggio e la occasione della visita al campo di concentrasantità, orgogliosi di averlo conosciuto e se- mento, facendo nostro l'invito “ a suscitare in
guito e consapevoli del legame affettuoso con noi il coraggio del bene, della resistenza contro
villa nazareth.
il male; possiamo sperare che dal luogo delci ha aiutato molto, in questo, la cordiale e l'orrore spunti e cresca una riflessione costrutgenerosa ospitalità del card. Dziwisz, don tiva e che il ricordare aiuti a resistere al male
stanislao, che è stato per anni a fianco del e a far trionfare l’amore”.
papa ed ora ne è successore come arcivescovo
parole che danno significato al nostro viaggio
di cracovia.
e ne costituiscono la memoria più preziosa.
e' venuto a salutarci il
primo giorno in cattedrale, ci
ha onorato con la sua espansiva ed esuberante presenza
a cena in un ristorante del
centro, ci ha messo a disposizione per la celebrazione
della messa la cappella papale dove Karol Wojtyla è
stato ordinato sacerdote.
la “contemplazione” dei
santi e l'immersione nella
fede provate in quei giorni
hanno trovato un ulteriore
momento, forte ed indimenticabile, nella visita al campo
di concentramento di auschwitz e birkenau.
e' stato impossibile anche a
noi, di fronte agli orrori dedon Claudio, il card. dziwisz e Piersilverio Pozzi
associazione 17
Villa Nazareth | Dicembre 2010
iNCoNtro FaMiglie Riscoprire le radici
Il rapporto
con le famiglie
di origine
«se uno viene a me e non odia suo
padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita,
non può essere mio discepolo. Chi non
porta la propria croce e non viene dietro
di me, non può essere mio discepolo»
(lc, 14, 26-27)
i
[di ViNCeNzo MaFFei e MassiMo Moretti]
l 17 ottobre scorso il gruppo “progetto famiglie” dell’associazione comunità Domenico
tardini ha inaugurato il suo secondo anno di
attività con un incontro che ha affrontato il
tema del rapporto della coppia con le famiglie
di origine. è stata la naturale prosecuzione
del precedente appuntamento del 6 giugno
2010 sull’autenticità, coordinato da carmelo
licitra, psicoanalista e associato di villa nazareth.
le famiglie, assieme a una rappresentanza
di singoli e fidanzati, sono state guidate in un
affascinante percorso filosofico e psicoanalitico che ha suscitato interrogativi e provocato
numerosi interventi.
anche l’incontro del 17 ottobre, guidato da
don Giuseppe Bonfrate, si è caratterizzato
per l’ intensa partecipazione dei convenuti
che, liberamente, hanno messo in comune le
proprie esperienze di vita, condividendo le riflessioni scaturite dalla lettura del vangelo di
luca. Dal confronto è emersa la necessità di
favorire un equilibrato rapporto con le proprie origini familiari, identità e risorsa che occorre saper ricollocare nelle realtà delle
famiglie di nuova costituzione.
Don giuseppe ha parlato dell’opportunità
per i coniugi di compiere un esodo da sè
stessi perché l’amore ha bisogno della libertà,
e la libertà richiede una disponibilità al distacco dalla realtà primitiva per abbracciare
appieno le novità del noi. l’esperimento romano degli incontri per le famiglie di villa nazareth, che speriamo di allargare presto a
tutta italia, vuole essere una prima risposta
attuativa di una parte dell’articolo 8 dello statuto dell’associazione comunità Domenico
tardini.
in tempi non sospetti, gli associati hanno individuato tra gli obiettivi il dare “attenzione
ed accoglienza alle famiglie di provenienza
dei membri” e di incentivare “forme di parte-
cipazione per le nuove famiglie alle quali essi
daranno vita”. con i nostri appuntamenti, a
partire dai bambini che sono parte integrante
dell’esperienza, sentiamo di rafforzare la rete
d’amicizia che è alla base di villa nazareth,
approfondendo contenuti mirati e sviluppando il dialogo interfamiliare nel solco dei
valori ispiratori di villa nazareth
il CaleNdario delle attiVità La programmazione per il 2011
Un cammino di
discernimento
insieme
anche quest’anno pubblichiamo il calendario degli incontri, che può essere soggetto a
piccole modifiche. Per quanto riguarda le modalità di partecipazione ed i contenuti trattati,
sarà inviato volta per volta il programma con
la scheda di adesione.
l'attività promossa dall'associazione avrà
un'importante tappa nel ritiro spirituale in
preparazione del Natale che si terrà domenica
28 novembre 2010 presso la Congregazione
suore domenicane di santa Caterina da siena.
sarà un'occasione importante di riflessione e
di preghiera per tutti gli associati e gli ex
alunni di Villa Nazareth.
il tema scelto per l'incontro "Discernimento
sul progetto di Dio nella nostra vita. Come individui, come famiglie, come comunità" tiene
conto delle scelte dell'assemblea e della proposta del gruppo famiglie. il ritiro sarà guidato
da monsignor Claudio M. Celli e la Celebrazione eucaristica, a chiusura della giornata,
sarà presieduta dal card. achille silvestrini.
ricordiamo, inoltre, che durante il periodo di
avvento sono in previsione due video conferenze di don Claudio per una riflessione sul
Natale.
le video conferenze saranno destinate una
agli associati, l'altra agli studenti non residenti.
Mese
giorno
luogo
attività
Novembre
domenica 28
diverse località
Dicembre
domenica 19 (mattina)
Villa Nazareth
Santa messa di Natale in Vaticano
domenica 16
Villa Nazareth
Terza domenica
domenica 30
Villa Nazareth
Festa della Famiglia
giovedì 3
Vetralla
Anniversario card. Samorè
dal 6 al 13
Dobbiaco
Incontro invernale a Dobbiaco
sabato 26 (pomeriggio)
domenica 27 (mattina)
Roma
Vetralla
Giornate del Fondatore
mercoledì 9 (ore 19)
Villa Nazareth
domenica 20 (mattina)
Roma
domenica 10
Roma
giovedì 21 (ore 19)
Villa Nazareth
Santa messa “In coena Domini”
domenica 15 (mattina)
Roma
Terza domenica
sabato 28 (pomeriggio)
Roma
Anniversario ordinazione episcopale del
Card. Silvestrini
Luglio
sabato 16 (ore 18)
Villa Nazareth
Assemblea dell’Associazione
Agosto
dal 3 al 10
Dobbiaco
Incontro Estivo a Dobbiaco
Ottobre
sabato 1 (pomeriggio)
domenica 2 (mattina)
Villa Nazareth
Assemblea dell’Associazione
Ritiro spirituale
in preparazione del Natale
Momento conviviale a Villa Nazareth
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
S.Ceneri
Inizio della Quaresima
Terza domenica
Ritiro spirituale
in preparazione della Pasqua
Maggio
Elezione del Vice Presidente
18 associazione
Villa Nazareth | Dicembre 2010
asseMblea La cronaca
Rilanciare il cammino spirituale
l’
[di Chiara ilaria risolo]
assemblea dell’associazione comunità
Domenico tardini si è tenuta nel pomeriggio
del 2 ottobre scorso. un appuntamento atteso
dagli associati, un incontro preparato con una
cura particolare per perseguire l’intento comune di rilanciare il cammino associativo.
per questo in questa occasione è stata innanzitutto adottata una nuova modalità di partecipazione: un assetto circolare che potesse
consentire un dialogo frontale, una condivisione aperta e spontanea. la novità ha riscontrato un certo successo ma non è stata la sola
a motivare un bellissimo confronto tra i partecipanti. in primis, la riflessione spirituale
del nostro presidente, il quale, leggendo il famoso passo tratto dalla lettera ai romani di
san paolo, 12, ci ha invitato, unitamente alle
parole dell’apostolo, a perseguire il culto spirituale. la riflessione del cardinale si sofferma, infatti, sull’auspicio che l’associazione
si faccia promotrice di un cammino spirituale
che coinvolga gli associati, gli amici e che
possa chiamare nuovi amici, specialmente
quelli che si sono allontanati. in seguito, la relazione di monsignor claudio celli, il quale, ha
proposto un percorso attuativo dell’invito rivolto dal nostro cardinale attraverso la presentazione del tema “Dal progetto formativo
alle priorità dei progetti formativi”. il progetto
formativo è il riferimento del nostro cam-
mino: con la sua approvazione, abbiamo deciso di viverlo nel corso del tempo sulla base
delle linee guida da esso emergenti. pertanto,
sono state presentate tre proposte da cui sceglierne una da portare avanti nei prossimi
mesi:
1) la scoperta del progetto personale, partendo dall’articolo 2 del nostro statuto, laddove si stabilisce che “ognuno scruti in sè
stesso i segni del progetto personale a cui lo
spirito lo chiama e vi corrisponda con generosità”;
2) essere accanto al fratello, andando alla ricerca di chi si è allontanato, consapevoli che
l’appartenenza a villa è in colui che ne vive i
valori.
3) maturazione culturale e fede, riscoprendo
il valore della preghiera e della meditazione,
sulla scia dell’art. 4 del nostro statuto.
l’assemblea degli associati ha manifestato la
preferenza per la prima proposta, purché sia
allargata e possa sviluppare anche la seconda.
se è fondamentale discernere il proprio progetto di vita, infatti, lo è ancor di più imparare
a viverlo in relazione con l’altro.
infine, sono state approvate delle modifiche
al regolamento, per consentire al consiglio
dell’associazione di costituirsi anche per videoconferenza, nonché per adeguarne il testo
all’affermata prassi di convocazione annuale
dell’assemblea.
è chiamata a realizzare, nei termini puntualmente espressi dallo statuto e magnificamente rappresentati nelle icone evangeliche
che abbiamo assunto a riferimento sapienziale della nostra comunità. ebbene, su questi
temi dovremo probabilmente continuare a
porre la discussione, con il coraggio di mettere in gioco le nostre prospettive, tentando
di salpare l’ancora e mollare gli ormeggi di
convinzioni sedimentate e poco inclini al confronto (e questo richiede a ciascuno di noi la
disponibilità all’apertura del cuore). ecco che,
per realizzare in pienezza la dimensione comunitaria di villa e la sua missione apostolica
(che presumibilmente va intesa anche nei termini dell’operare di ciascuno di noi nella realtà sociale ed ecclesiale locale), potrà
risultare importante, forse decisivo, partire
dalla parola, dall’eucaristia e dalla parola, da
cristo. sperimentare l’amore, la gratuità del
dono dell’amore di cristo, è giustappunto ciò
che chiamiamo “significato cristiano dell’esistenza”. e vivere la verità del nostro bisogno
di essere amati, a cui il signore risponde
amandoci per primo. e allora il cuore che accoglie l’amore di cristo diviene cuore capace
di amare, di vivere l’altra persona non come
minaccia ma come dono. e così il servizio non
è più perdere la propria vita, ma ritrovarla: la
“diaconia” diviene la dimensione naturale del
vivere e la cultura può farsi strumento non di
potere, ma di promozione dell’uomo. probabilmente vi è l’urgenza di tornare alla fonte,
alla parola ed all’eucaristia, con la mediazione
del magistero ecclesiale, per realizzare quell’umanesimo cristiano che si proponga di valorizzare l’uomo soprattutto nella dimensione
della fraternità, della comunione. all’interno
di questo quadro, diviene possibile praticare
l’accoglienza, ricomporre i conflitti di posizioni culturali distanti e con inclinazioni oppositive, nel perimetro di un pluralismo
tollerante e rispettoso. richiamando quindi
quanto ricordato da don achille nel suo appello alla “promozione spirituale”, che ne costituisce la cornice di senso, le proposte di
don claudio (non ultima l’istituzione di
“scuole di preghiera”) paiono offrirsi non
come percorsi escludenti e totalizzanti, ma
come opportunità, nel rispetto della dignità e
dell’intelligenza di scelte diverse. con quali
modalità ed in quali ambiti? lo si potrà decidere assieme, valutando le prospettive plausibili: il cammino che si sta strutturando
nell’ambito del progetto famiglie, ad esempio, ovvero i ritiri spirituali in programma,
potrebbero rappresentare i punti di partenza
per un percorso possibile.
asseMblea Riflessioni
L’urgenza di tornare
alla Fonte
D
[di laMberto iezzi]
a molto tempo ci interroghiamo sulla
possibilità di fare aggregazione, famiglia, con
tutti coloro che la realtà di villa vivono o
hanno vissuto, ciascuno nei modi e nei tempi
della propria personale esperienza: studenti
residenti e non, laureati, amici, fisicamente vicini o lontani. ci chiediamo perché non tutti
vivano una partecipazione attiva nella comunità, non tutti sentano come responsabilità
personale il tema della restituzione (passando da fruitori a promotori), non tutti guardino a villa nazareth, nelle sue diverse
articolazioni (che certo non si esauriscono
nell’orizzonte dell’associazione), quale sorgente sicura e continuamente nuova, luogo
ove attingere al senso della propria esistenza.
si pone inoltre la questione di come realizzare all’esterno la visibilità della nostra comunità, affinché possa offrire un contributo di
pensiero ed elaborazione culturale al dibattito contemporaneo. non possiamo infine dimenticare l’impegno della missione che villa
associazione 19
Villa Nazareth | Dicembre 2010
dobbiaCo Il racconto di un’esperienza
La mia prima Dobbiaco
p
[di giaNNi giaMPietro]
rima volta a Dobbiaco, prima volta con
l’associazione. io e mia moglie filomena lasciamo i 32 gradi della nostra puglia e dopo
1000 chilometri (e una notte di sosta a recanati) arriviamo a destinazione. lo stacco non
potrebbe essere più netto: dalla macchia mediterranea ai verdi infiniti della val pusteria,
dal romanico pugliese al barocco tirolese, ma
soprattutto pioggia e circa venti gradi in
meno. nonostante il maltempo però l’impatto con la struttura che ci ospita è fortemente suggestivo: l’ex grand hotel racconta
non solo dei fasti del secolo scorso, quando
era uno dei centri più rinomati d’europa e
ospitava artisti e principesse, ma anche di
una sapiente ristrutturazione che lo ha trasformato in uno dei più importanti punti di
riferimento culturali della zona, comprendente una sala concerti, il museo del parco,
un ostello ed un centro diocesano. a cena,
prime presentazioni con gli altri ospiti dell’associazione. scopriamo così quant’è piccolo il mondo: in maniera del tutto casuale ci
troviamo ad un tavolo composto interamente
da pugliesi.
Dopo cena, prima passeggiata esplorativa
nel centro di Dobbiaco, ma ci ritiriamo subito, scoraggiati dal freddo e con la netta sensazione di aver sbagliato abbigliamento.
il mattino dopo però ci risvegliamo col sole;
scegliamo quindi di aggregarci ad un gruppo
piuttosto nutrito con una meta presentata
come “facile”: il rifugio tre scarperi, in val
campo di Dentro. la lunga passeggiata permette di approfondire la conoscenza con i
compagni di avventura: neo laureati e giovani all’inizio della loro carriera professionale, e persone che hanno seguito a villa
nazareth la crescita di diverse generazioni e
che con il loro impegno costituiscono ancora
oggi dei pilastri per l’associazione.
un’altra escursione che ci è rimasta impressa è stata quella al monte piana, che per
circa due anni costituì terreno di scontro ravvicinato tra i soldati italiani e quelli austriaci.
grazie anche alla guida di renato, profondo
conoscitore di quei luoghi e ancor di più
della immane tragedia vissuta in quegli anni,
abbiamo ripercorso le trincee che furono la
casa e la tomba per molti militari, i camminamenti, le postazioni; in una sorta di museo
all’aperto realizzato da gruppi di volontari
abbiamo visto anche scarpe, gavette e altri
oggetti recentemente portati alla luce.
non ci sono state solo escursioni e bei pa-
norami. l’intera settimana è stata scandita al
mattino dalle lodi e dalle riflessioni di mons.
Claudio Celli sulla seconda lettera di s.
paolo a timoteo, dolorosa e al tempo stesso
piena di amore e di speranza. una sera poi è
stata ricordata la figura di mons. Luigi Padovese, il vicario apostolico dell’anatolia ucciso
a giugno in circostanze assai poco chiare. Dai
ricordi dei membri dell’associazione che lo
hanno conosciuto personalmente è emersa
la figura di un pastore di grande carità che
aveva però un presentimento di ciò che gli
stava per accadere.
infine i momenti di festa: la santa messa
della domenica, presieduta dal card. Achille
Silvestrini e animata dai tanti fanciulli presenti; e il commiato del lunedì sera, in cui
hanno dato del loro meglio i bambini e i cori
alpini.
iNCoNtro iNterNazioNale degli sPazzaCaMiNi | di Margherita Elia
Il 5 settembre 2010 il
Gruppo Nord dell’Associazione si è ritrovato a
Santa Maria Maggiore
(VB) per il raduno internazionale degli spazzacamini. Abbiamo trascorso
insieme una piacevole
giornata in un clima di
amicizia e condivisione
che speriamo di poter ritrovare
organizzando
altre iniziative nel prossimo anno.
20 Villa Nazareth nel mondo
Villa Nazareth | Dicembre 2010
bruxelles Il workshop dei collegi universitari
Aperti all’Europa
s
[di NoeMi goldiNi e loreNzo taMa]
iamo molto grati a villa nazareth per averci
dato l'opportunità di partecipare al workshop
svoltosi a bruxelles lo scorso 14 giugno. prendere parte all'evento ha rappresentato per noi
vivere un confronto con un'atmosfera europea
ed internazionale, fondamentale per i nostri
studi; abbiamo avuto modo di confrontarci con
studenti europei, di conoscere le loro esperienze formative all'estero, di parlare con loro
in una lingua diversa dall'italiano e ampliare la
nostra rete di contatti. la conferenza, tenutasi
al comitato economico e sociale europeo é iniziata con un messaggio di benvenuto e un'introduzione, seguiti da vari interventi che
hanno visto in prima battuta protagonisti
come Tomasz Czajkowski, membro del comitato economico e sociale europeo, e Cecile Le
Clercq, membro della commissione europea,
i quali hanno spiegato il significato e l'importanza per l'ue della costruzione di una responsabile cittadinanza europea, che passa in modo
particolare dall'impegno dei giovani. poi la parola è passata all'attuale presidente dell'euca,
Gian Luca Giovannucci, il quale ha illustrato
obiettivi e attività svolte dall'associazione e introdotto la presentazione della carta della cit-
tadinanza europea responsabile. prima di pranzo c'è stata
una breve presentazione delle
delegazioni presenti per poi riprendere con una Data analysis
svolta da Manuel Villalobos, intermedia consulting, seguita
dalla presentazione della carta
da parte di due rappresentati
dell'euca, Maria D’Alessandro
e Eric Blomquist. prima della
conclusione, avvenuta con l'assegnazione del premio al miglior
cortometraggio per sponsorizzare la responsabile cittadinanza europea (vinto dal
collegio einaudi di torino), è intervenuta invece Maria Cinque, della fondazione rui, per affrontare il tema della creatività
in relazione alla rete di talenti per l’europa.
vorremmo sottolineare l'impegno dell' euca
nel coinvolgimento degli studenti in attività di
alto livello dal punto di vista culturale ed istituzionale, quali gli eventi finalizzati alla promozione di una cittadinanza europea
responsabile, in modo tale da rendere gli stessi
parte attiva di un progetto comune per la creazione di una europa unita, fondata su valori
culturali e storici prima che economici. D'altra
parte è apparso in modo chiaro come l'ue
creda nei giovani europei, la cui formazione e
partecipazione è fondamentale per il futuro
dell'europa. vorremmo sottolineare come la
guiNea bissau
CertiFiCazioNe di qualità
Un’esperienza di crescita
Toccare con mano
n
i
l 12 novembre la dott.ssa Laura Londrillo e l’ing Giovanni Ponte, del cermet, hanno svolto a villa nazareth
l’ispezione annuale di vigilanza del sistema di Qualità della fondazione “comunità Domenico tardini”.
per la fondazione sono intervenuti: il
cardinale Achille Silvestrini, la prof.ssa
Angela Groppelli, Giuseppe Tonizzo,
il dott. Placido Putzolu, don Sergio
Bertocchi, il dott Fabio Punzo, responsabile della gestione del sistema qualità.
gli ispettori confermano la validità
della certificazione, che riguarda le attività formative e culturali offerte agli studenti universitari, esprimendo un
giudizio molto positivo sulla applicazione delle procedure previste dal sistema di qualità nelle attività svolte
nell’anno accademico 2009/10.
di Fabio PuNzo
carta della responsabile cittadinanza europea
sia stata frutto anche del lavoro degli studenti
più competenti e preparati, ed è stata presentata durante la conferenza da una studentessa
italiana e da uno studente britannico. notevole
è stata la partecipazione dei collegi italiani
(provenienti da roma, palermo, pavia, torino
e padova) dei quali alcuni hanno partecipato
in modo maggiore al progetto per la cittadinanza con incontri a roma, varsavia e londra.
al termine dell'incontro Francesca Nocini ha
espresso gradimento per la partecipazione del
nostro collegio e l'auspicio per una maggiore
collaborazione in futuro, che sarebbe molto
importante e proficua sia per villa nazareth
che per gli studenti.
[di giaNNi alighieri]
el periodo tra il 18 agosto e il 2 settembre
della scorsa estate ho avuto la possibilità di vivere un’esperienza di crescita umana e professionale in guinea bissau, uno stato dell’africa
occidentale bagnato dall’oceano atlantico e
confinante a nord con il senegal e a sud con la
guinea (detta anche francese). ex colonia portoghese, è stato riconosciuto come stato indipendente dalla assemblea generale dell’ onu
nel novembre 1973, attualmente è repubblica
presidenziale. Durante la prima settimana di
permanenza nella capitale, bissau, ho potuto
collaborare con un gruppo di medici dell’ospedale pediatrico san José em bôr, e durante la
seconda settimana ho svolto attività di assistenza pediatrica ambulatoriale presso la missione diocesana veronese a bafatà. ho
imparato tanto ed ho visto tanto. le precarie
condizioni socio-economiche sono risultato di
anni di lotte civili e abusi di potere a cui la popolazione è stata ed è tuttora esposta anche, e
forse soprattutto, dopo il periodo coloniale.
toccare con mano i disagi e vedere in prima
persona quanto non sia scontato il diritto alla
vita per la maggior parte dei bambini di quella
terra, non può non essere occasione di crescita
umana e di riflessione su quello che a noi occidentali è dato di vivere nella nostra quotidiana ricerca di “qualcosa di più”.
Notiziario 21
Villa Nazareth | Dicembre 2010
uNiVersità I titoli conseguiti nell’ultimo semestre e le esperienze di studio all’estero
lauree sPeCialistiChe e Magistrali
auguri sPeCiali
Donatella Chiarappa – politiche della cooperazione allo sviluppo – tesi: Islam in Asia
centrale – prof. fabio bettanin – università di
napoli “orientale” – 10/03/2010
Emanuela Ruffo – giurisprudenza (c.u.) –
tesi: L’eccessiva onerosità del rimedio della sostituzione nella vendita di beni di consumo: riflessioni alla luce della dottrina tedesca – prof.
stefano troiano – università di verona –
30/06/2010
dario impalà e Jvan Mastrotaro
Chiara Moriconi
Francesca Piscopiello – psicologia della
comunicazione e del marketing – tesi: Le parole della pubblicità. Un confronto tra il lessico
della pubblicità e l’attribuzione di significati
nel pubblico – prof. renata metastasio – università di roma “la sapienza” – 12/07/2010
Stefano Pepe – scienze storico-religiose –
tesi: L’histoire n’est jamais sûre. Il viaggiare di
Michel de Certau attraverso la frammentarietà
delle storie – prof. gaetano lettieri – università di roma “la sapienza” – 14/07/2010
Fabrizia Aralla – storia della filosofia –
tesi: “Verità, senso, linguaggio. Ermeneutica e
nuovi media” – prof. antonio Quarta – università del salento – 15/07/2010
Federica Del Ponte –Design dei sistemi –
tesi: Gluteat – Sistema alimentare basato sulla
componibilità morfologica e degustativa per
celiaci – prof. alessandro spalletta – isia di
roma – 16/07/2010
angelo suardi
Marco Dalla Valle - ingegneria edile-architettura – tesi: MiXX Attitude: centro per le arti
e lo spettacolo per il XX arrondissement di Parigi – prof. marco imperadori - università “politecnico” di milano – 22/07/2010
Ilaria Tosetto –medicina – tesi: Il disturbo
disfagico nel paziente affetto da Morbo di Parkinson – prof. marco fusetti – università dell’aquila – 28/07/2010
Elisabetta Schena lingue straniere per la
comunicazione internazionale – tesi: “L’animation du réseau ‘Ambassadeurs Clusters de
Rhone-Alpes’: un atout pour le dévéloppement
économique de la region” – prof.ssa pascale Di
felice – università di torino – 10/09/2010
Gabriele Tucciarone – ingegneria delle comunicazioni – tesi: SPinV: A Dynamic Indoor
3D Wayfinding Platform – prof. maria-gabriella Di benedetto – università di roma “la
sapienza” – 15/09/2010
Chiara Moriconi biotecnologie mediche –
tesi: Terapia cellulo-mediata per il trattamento di lesioni vertebrali: trapianto autologo
di fibroblasti cutanei di capra esprimenti BMP2 – prof. Wanda lattanzi – ucsc di roma –
14/10/2010
Valentina Sivero - medicina – tesi: Alterazioni elettrocardiografiche ed elettrolitiche nell’intossicazione acuta da alcool – prof.
alessandro lechi – università di verona –
15/10/2010
Michela Pilotto – biotecnologie mediche –
tesi: Studio dell’interazione tra nanoparticelle
di ossido di ferro e proteine – prof. fabio vianello – università di padova – 20/10/2010
Debora Hussain – politica delle relazioni
internazionali – tesi: Le relazioni franco-tedesche nell’età di De Gaulle, 1958-1969 – prof.
giampaolo malgeri – lumsa di roma –
03/11/2010
Angelo Suardi - psicologia sperimentale e
neuroscienze cognitivo-comportamentale tesi: La codifica dell’ordine in memoria di lavoro: due esperimenti in paradigma dual-taskprof. cesare cornoldi - università di padova 27/10/2010
Jvan Giuseppe Mastrototaro - economia e
management - tesi: Gruppi quotati con patrimonio netto negativo - prof. alessandro giosi
- università di tor vergata - 26/11/2010
Dario Impalà’ - economia e managementtesi: I modelli decisionali d’impresa- prof.
giampaolo abatecola - università tor vergata
- 26/11/2010
Siamo lieti di esprimere affettuosi
auguri a don Sergio Bertocchi che lo
scorso 18 luglio ha conseguito il Master in “Business Administration” alla
St. John’s University of Rome .
lauree trieNNali
Francesca Mansi - scienze del turismo –
tesi: Food and beverage management: analisi
dei costi della ristorazione di lusso. Il caso Rossellini’s, ristorante con due stelle Michelin –
prof. marco maffei – università di napoli “federico ii” – 10/12/2009
Angela Rita Degno - ingegneria delle telecomunicazioni – tesi: Analisi approfondita di
tutte le TV di terza generazione – prof. roberto
gaudino - università “politecnico” di torino –
20/09/2010
dottorati e esPerieNze all’estero
Simone Ugolini, già studente non residente
ha conseguito ad aprile il dottorato di ricerca
in matematica presso l’università di trento.
Alessia Bove, nel mese di giugno ha preso
parte allo scavo archeologico di ebla (tell
mardick - siria) diretto dal prof. paolo matthiae della sapienza.
Gabriele Ganci, negli usa, a Dayton, per lavorare alla tesi di laurea in ingegneria aerospaziale.
gabriele tucciarone
22 Notiziario
Villa Nazareth | Dicembre 2010
CaleNdario 2011
Il “Monsignore nostro”
i
[di MiChele guastaFerro]
l calendario 2011 di villa nazareth ha
come soggetto il fondatore, il cardinale Domenico Tardini, nella ricorrenza dei cinquanta anni dalla morte. le foto lo
ritraggono in vari momenti della sua vita: il
prete romano, il fine diplomatico, l’insegnante e l’educatore di grandi e piccoli. Questo calendario, però, non vuole essere
celebrativo ma propositivo per tutti noi.
tardini ha creato villa nazareth nel 1946 ed
ha avuto la possibilità di vederla crescere
per soli quindici anni. Dal 1961 villa nazareth ha continuato a sviluppare i suoi ideali
per altri cinquanta anni: prima con il cardinale antonio samoré ed adesso con il cardinale Achille Silvestrini; sempre con il
preziosissimo aiuto della prof.ssa Angela
Groppelli e di molti amici e benefattori, ai
quali si sono aggiunti quanti da ex alunni e
fruitori sono diventati proponenti. ciò significa che gli ideali di tardini sono sempre at-
tuali e questo lungo tempo ci dà garanzia
della continuità e bontà della sua opera. a
seguito dell’evolversi della situazione economica e sociale del paese, infatti, sono
cambiati soltanto alcuni aspetti di villa nazareth: non più bambini di 5 anni ma giovani diplomati che vengono accompagnati
nel loro percorso universitario e di specializzazione, non più solo ragazzi ma anche
ragazze, non più prevalenza di benefattori
americani ma sempre più amici italiani.
inoltre, al principio ispiratore della parabola dei talenti (“Domine, alia quinque talenta superlucratus sum”) si è aggiunto ed
abbiamo fatto nostro l’insegnamento della
lavanda dei piedi (“ita et vos faciatis”) e
della Diaconia della cultura (“intellegis quae
legis?”). la vitalità di villa nazareth è dimostrata dal numero sempre crescente di studenti e laureati che non hanno mai
conosciuto personalmente il cardinale tardini rispetto a coloro che hanno avuto la fortuna di godere del suo affetto e che
chiamavano “monsignore nostro”. Da parte
di noi ex alunni di villa nazareth c’è la volontà e la convinzione di continuare la sua
opera, cioè di dare gratuitamente ad altri
giovani quanto altrettanto gratuitamente
abbiamo ricevuto, con la fiducia di avere
sempre al nostro fianco vecchi e nuovi
amici. ma lui è stato il motore di tutto.
la copertina del calendario
albuM di FaMiglia | I lieti eventi
MatriMoNi
Rita Fedrigo con Davide Ortolan, chiesa
di san tommaso, caneva (pn) (1/05/2010)
Giulia Avesani con Maurizio D’Ischia,
santa maria in stelle, (ve) (15/05/2010)
Marco Castrovillari con Elisabetta Mele,
chiesa madre assunzione della beata vergine maria, rocca imperiale (cs)
(05/06/2010)
Elena Turcato con Paolo Frigo, Duomo di
san martino di lupari (pD) (12/06/2010)
Giuseppina Rosato con Adriano Santi,
santuario di maria santissima del colle di
lenola (lt) (03/07/2010)
Marco Del Romano con Tiziana Perseo,
chiesa di s. silvestro e s. rocco di pennapiedimonte (ch) (04/07/2010)
Eufemia Tesoro con Nicola Fraccalvieri,
santuario maria santissima
buoncammino, altamura
(ba)(08/09/2010)
Angela Forte con Nicola
Abressa, chiesa di s. michele arcangelo di altamura (ba)(22/07/2010)
Sara Pennatini con Roberto Paglialonga, chiesa
di s. francesco di grosseto
(24/07/2010)
andrea Polito e roberta genta
Daniele Primavera con
Sarah Elizabeth Robbat,
Chiara Putzolu con Giovanni Di Virgilio,
chiesa di santa maria maggiore, guardiaroma (15/05/2010)
grele (ch) (12/08/2010)
Andrea Polito con Roberta Genta, badia
Ottavio Abeille con Alessia Giordano,
tedalta
(ar) (1/06/2010)
basilica di s. maria maggiore di siponto (fg)
(01/09/2010)
il matrimonio di daniele Primavera e sarah elizabeth robbat
ProMozioNi
esprimiamo cordiali rallegramenti per
il dott. Luigi D’Orazio, nominato consigliere di corte di appello presso il Distretto dell’aquila, già nostro alunno.
presentiamo la sua ultima pubblicazione
dal titolo “nuove forme di responsabilità
e risarcimento in materia di appalti”
Notiziario 23
Villa Nazareth | Dicembre 2010
albuM di FaMiglia | I lieti eventi
NasCite
Sofia, figlia di rossella salvatori e marco
vari (16 marzo)
Giulia Maria, figlia di maria De santis e nicasio mancini (28 aprile)
Sara, figlia di anna pepe e emanuele alberti (21 maggio)
Lavinia, figlia di luigi D’orazio e sarah sulmona (30 maggio)
lavinia d’orazio
NoMiNe
Edoardo, figlio di francesca vanti e stefano
lappa (27 giugno)
Luca, figlio di nicola vicenti e manuela reali (12
luglio)
Giacomo, figlio di alfredo e grazia scioli (16
agosto)
Antonio Maria, figlio di
renato e caterina pisanti
(10 settembre)
Giovanni, figlio di erika
il battesimo di benedetta telesca a grottaferrata
basile ed emanuele bar(30/05/2010)
buto (5 settembre)
Lavinia, figlia di sarah e luigi D’orazio,
Edoardo, figlio di rosarita Digregorio e
napoli (26/09/2010)
alessandro sacchetti (3 ottobre)
Benedetta, figlia di Domenico e tiziana teTeresa, figlia di giancarlo Dilauro e chiara
lesca, san giuseppe sposo della beata verDinoi (24 ottobre)
Matteo, figlio di andrea e alessia pozzi, ni- gine maria, grottaferrata (12/06/2010)
Luca, figlio di nicola vicenti e manuela
pote di lidia e pier silverio (11 novembre)
reali, cappella di v. n. (09/10/2010)
battesiMi
Marta, figlia di ettore e simona nosè, parDaniele Luca Antonio, figlio di piera mi- rocchia san francesco in cesate (mi)
gale e marco santarelli, cappella di v. n. (10/10/2010)
i Nostri Cari
uNa tragiCa sCoMParsa
in questi mesi sono venuti a mancare alcuni
cari amici. li ricordiamo con affetto nella preghiera e con cordoglio alle famiglie.
Salvatore Saracino (02/06/2010)
padre della studentessa roberta saracino.
Rosalia Grieco Venosa (10/06/2010)
madre di emanuela grieco.
Antonino Valenza (16/06/2010)
padre del prof. pierluigi valenza, amico e
collaboratore di villa nazareth.
Antonio Cristofari (25/08/2010) carissimo amico, fondatore della “comunità
Domenico tardini” e sostenitore di villa
nazareth. valente professionista ci è
stato vicino per molti anni con la sua
collaborazione professionale, sempre
pronto a sostenere il nostro cammino.
Thomas Detre (09/09/2010)m.D. psichiatra senior vice-cancelliere dell’università di pittsburgh, che ha curato il
centro trapianti multi-organo ismett a
palermo (upmc), visitava spesso villa
nazareth.
Mons. Donald William Wuerl (nella
foto), già arcivescovo di Pittsburgh dal
2006, promosso arcivescovo di Washington. Il 20 ottobre 2010 Papa Benedetto XVI lo ha creato Cardinale nel
concistoro del 20 novembre.
A Pittsburgh, Mons. Wuerl aveva sostenuto e incoraggiato concretamente
gli studenti di Villa Nazareth che avevano vissuto un periodo dei loro studi
all’università Duquesne.
antonio Cristofari
E’ il 9 Settembre 2010 e una terribile
alluvione si abbatte sulla Costiera
Amalfitana, nella cittadina di Atrani. Il
fango e i detriti, provocati dall’esondazione del fiume Dragone, trascinano
via Francesca Mansi, 25 anni, studentessa della nostra comunità. Il suo
corpo sarà ritrovato soltanto dopo 23
giorni al largo delle Isole Eolie.
Nei lunghi giorni di ricerca tutti abbiamo sperato di poterla ritrovare viva,
interrogandoci sul perché di tali avvenimenti. Come non pensare, in queste
situazioni, al Salmo 22: “Dio mio, Dio
mio, perché mi hai abbandonato?” La
vera testimonianza di fede ci proviene
dalla famiglia Mansi, che, in un dolore
di grande dignità, sorretta dalla fede e
riunita nella preghiera, ha affrontato la
dura prova. L’immagine del sorriso di
Francesca e la testimonianza di fede
della famiglia possano essere i ricordi
legati a questa tragedia, che ciascuno
di noi porterà sempre nel proprio
cuore.
di rosaNNa PiNizzotto
Villa Nazareth
F O N D A Z I O N E C O M U N I Tà D O M E N I C O TA R D I N I O N LU S
via Domenico Tardini, 35 – 00167 Roma
Website www.villanazareth.org
tel 06 666971
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F i s C a l i a FaV o r e d e i s o s t e N i t o r i d e l l e
o Nlus
Le donazioni effettuate con qualsiasi mezzo di pagamento, ad esclusione di quelle per contanti, godono dei
seguenti benefici fiscali, nei limiti e alle condizioni previste dalle vigenti normative e prassi.
Per le PersoNe FisiChe
Sono detraibili dall’imposta lorda per un importo pari al 19% del loro ammontare fino ad un
massimo di 2.065,83 € (art. 15 lettera i-bis del D.P.R. 917/86).
Sono deducibili nel limite del 10% del proprio reddito fino a un massimo di 70.000 € (art. 14 D.L.
35/2005).
I benefici non sono cumulabili tra loro.
Per
le iMPrese
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Sono deducibili nel limite del 10% del reddito dichiarato fino a un massimo di 70.000 € (art.
14 D.L. 35/2005).
I benefici non sono cumulabili tra loro.
M o d a l i tà
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Banca Popolare di Novara, Filiale Roma 10
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Codice IBAN: IT 64 N 05608 03210 000000021009
Il versamento tramite accredito su C/C postale deve essere intestato a:
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specificando nella causale “offerta per le attività della fondazione”
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