Periodico semestrale a carattere culturale - VN Studenti
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Periodico semestrale a carattere culturale - VN Studenti
VillaNazareth Pe r i o d i c o s e m e s t ra l e a c a ra t te re c u l t u ra l e Poste Italiane S.p.A. Sped. in a.p. - D.L. 353/03 conv. in L. 46/04, art. 1 comma 2 - CNS/AC - Roma - In caso di mancato recapito inviare al CMP Romanina per la restituzione al mittente previo pagamento resi - TAXE PERçUE - TASSA RISCOSSA - ROMA anno XXi | numero 67 | Dicembre 2010 « Chiamiamo Natale del Signore il giorno in cui la sapienza di Dio si manifestò in un bambino e il Verbo di Dio, che si esprime senza parole, emise vagiti umani. La divinità nascosta in quel bambino fu tuttavia indicata ai Magi per mezzo di una stella e fu annunziata ai pastori dalla voce degli angeli. Con questa festa che ricorre ogni anno celebriamo dunque il giorno in cui si adempì la profezia: la verità è sorta dalla terra e la giustizia si è affacciata dal cielo (Ps 84, 12). La Verità che è nel seno del Padre è sorta dalla terra perché fosse anche nel seno di una madre. La Verità che regge il mondo intero è sorta dalla terra perché fosse sorretta da mani di donna. La Verità che alimenta incorruttibilmente la beatitudine degli angeli è sorta dalla terra perché venisse allattata da un seno di donna. La Verità che il cielo non è sufficiente a contenere è sorta dalla terra per essere adagiata in una mangiatoia. [sant’agostino, sermone 185, 1] «Q » uesto Dio che parla nelle piccole cose, che si affiDa ai suoni lievi, ai gesti Delicati, sta ora rivolgenDosi a noi, alla nostra vita, alla chiesa, al monDo intero. siamo piccoli, tutti, Qualsiasi sia la nostra età. e se custoDiamo Questa con- sapevolezza saremo la Dimora preferita Del signore. a villa nazareth, prima c'erano i bambini Da accogliere e il tabernacolo Della cappella ce lo ricorDa. ora arrivano "granDi" ma Dobbiamo insegnare loro la sapienza Della piccolezza. l'umiltà che si affiDa, che non cerca altre granDezze se non Quella che coinciDe con "la maestà Del nome Del signore"» 2 sommario Villa Nazareth | Dicembre 2010 sommario teMa dell’aNNo 3 dalla Comunità alla relazione | del card. achille silvestrini CoNCorso 2010 5 le giornate del concorso | di giacomo guarini seMiNari 6 i motivi della comunicazione | di gabriele tucciarone, marco pusceddu e martina zambelli 8 150 anni di un’italia senza memoria | di francesco sucameli gruPPi regioNali 10 una fede capace di incarnarsi | di luigi campa dall’arte alla storia | di angelo tumminelli 11 se vuoi coltivare la pace, custodisci la terra | di michela Di lorenzo PersoNaggi e storia n.67/dicembre2010 Villa Nazareth semestrale a carattere culturale 12 il Fondatore e i collaboratori di sempre | di angela groppelli 13 dall’istituzione all’appartenenza | di michele brescia attiVità degli studeNti 14 la suggestione di un rito fratello | di ivan lavorato Aut. n. 676/89 del 4/12/1989 − Tribunale Civile di Roma redazione: Via D. Tardini, 35 − 00167 Roma e-mail: [email protected] telefono: 06 666971 editore: Fondazione “Comunità Domenico Tardini” direttore resPoNsabile: Emilio Vinciguerra CoordiNatore di redazioNe: Angelo Tumminelli graFiCa: Ludovico Ferranti Foto: Stefano Argyrou, Giovanni Celano, Antonio Conduce, Marco Di Nonno haNNo Collaborato: Gianni Alighieri, Michele Brescia, Luigi Campa, Doralisa Caputo, Renato Cimenti, Annamaria Cimino, Michela Di Lorenzo, Martina Di Meo, Beatrice Di Rienzo, Margherita Elia, Gianni Giampietro, Angela Groppelli, Noemi Goldini, Giacomo Guarini, Michele Guastaferro, Ivan Lavorato, Vincenzo Maffei, Jvan Mastrotaro, Damiana Mizzi, Massimo Moretti, Silvio Petaccia, Pier Silverio Pozzi, Fabio Punzo, Marco Pusceddu, Chiara Ilaria Risolo, padre Salvatore Maurizio Sessa, Francesco Sucameli, Lorenzo Tama, Pierluigi Tonnara, Gabriele Tucciarone, Martina Zambelli. staMPa: Postel S.p.A., Roma CeNe soCiali e iNCoNtri Culturali 15 Chi, se non noi ? | di Doralisa caputo la strategia del “pluribus unum” | di pierluigi tonnara assoCiazioNe 16 17 18 19 Pellegrinaggio della memoria | di renato cimenti il rapporto con le famiglie di origine | di vincenzo maffei e massimo moretti rilanciare il cammin spirituale | di chiara ilaria risolo la mia prima dobbiaco | di gianni giampietro Villa Nazareth Nel MoNdo 20 aperti all’europa | di noemi goldini e lorenzo tama toccare con mano | di gianni alighieri Notiziario 21 studenti | lauree, specializzazioni e esperienze all’estero 22 album di famiglia | i lieti eventi 23 i nostri cari | un ricordo particolare tema dell’anno 3 Villa Nazareth | Dicembre 2010 doN aChille agli studeNti Un percorso da vivere insieme “Custodire” a distaNza Dalla Comunità alla Relazione riportiamo alcuni stralci della relazione tenuta dal nostro don achille in occasione dell'assemblea di inizio anno nella quale è stata presentata la tematica-guida di quest'anno accademico. D urante lo scorso anno accademico ci siamo interrogati sul senso del termine "comunità". fare comunità è stata l'espressione che abbiamo richiamato in molti modi, lasciandoci provocare dagli scritti del nuovo testamento. per andare più in profondità, tenendo presente il tema dello scorso anno, quest’anno vorremmo indagare il tema delle relazioni che caratterizzano ogni esperienza umana in quanto tale e, in modo del tutto particolare, la vita a villa nazareth. la comunità degli studenti, infatti, non è un’identità astratta: ogni studente è chiamato sì a perseguire il raggiungimento della laurea con ottimi risultati, ad appropriarsi in modo critico di quanto accade nel mondo di oggi anche grazie all’offerta culturale della residenza, ad accrescere il proprio bagaglio di esperienze in una città che ha molto da offrire in questa direzione; tutto però lo fa in un contesto di relazioni plurime che si intrecciano nella quotidianità della vita di residenza; perchè ogni studente costituisce in maniera sostanziale la realtà che è villa nazareth; ogni studente è attivo animatore attraverso i servizi, di ordine culturale o logistico, che offre all'altro; ogni studente si fa, nelle complicate dinamiche del vivere di ogni giorno, un custode premuroso dell'altro con il quale è chiamato a vivere una relazione di autentica fraternità. nessuno a villa nazareth deve sentirsi solo ma, anche nei momenti di travagli [del card. aChille silVestriNi] temporali o spirituali, tutti devono saper confidare nei propri compagni di vita e vedere in loro l'abbraccio di un fratello che sa accogliere. Da cui il richiamo a un titolo così forte: “sono forse io il guardiano di mio fratello?” Durante quest'anno avremo modo di cogliere i diversi aspetti di questa domanda. ci sono, infatti, molti modi di vivere le relazioni. per viverle in modo autentico noi ci rifacciamo a un modello che la scrittura ci consegna e che ci aiuta a comprendere affinchè le nostre siano relazioni vere e ci diano la possibilità di formarci oggi come uomini e come professionisti domani lasciando un segno, per essere autenticamente apostoli. viviamo un tempo in cui il concetto di libertà rischia di avere come unico punto di riferimento sè stessi: una libertà sganciata dalla verità, che ricerca a tutti i costi solo l’auto-emancipazione in termini di assoluta autonomia quando non di soggettiva opinione o di proprio egoistico interesse. tutto questo non può che avere come esito lo sgretolarsi della socialità, della comunità. cambiano i modi di vivere e di sentirsi comunità: essa rimane però una provocazione forte per il nostro pensare e agire. prendersi cura dell’altro, sentirsi responsabile dell’altro non è invasione indebita dello spazio altrui: è piuttosto un modo autentico di essere e sentirsi persone in un cammino fatto insieme, un modo di divenire oggi uomini e credenti veri. a nche quest’anno gli studenti di villa nazareth hanno scelto di tener fede all’impegno preso l’anno scorso nei confronti dell’infanzia svantaggiata del congo. si tratta del progetto congo petite-flamme promosso dall’associazione onlus Famiglie Nuove che dal 1991 vuole rendere effettiva la promozione sociale della gente delle diverse località del congo-Kinshasa e congo-brazzaville, offrendo loro alcune opportunità concrete di sviluppo. indubbiamente le difficoltà e i sacrifici che sono chiamati ad affrontare i bambini in quest’area geografica sono tante, spesso superiori alla loro capacità di resistere e sopravvivere. lo scorso gennaio, infatti, venivamo a conoscenza della precoce scomparsa del nostro piccolo Mbula Ngyai Hervè, strappato alla famiglia dalla malaria, una malattia che continua a mietere ancora centinaia di migliaia di vite all’anno, di cui gran parte bambini, nei paesi in via di sviluppo. con un po’ di amarezza ma con rinnovato spirito di solidarietà e vicinanza a questi bambini abbiamo deciso di continuare il nostro progetto di sostegno a distanza. ci è stata data, così, la possibilità di seguire la crescita e i progressi di un altro piccolo bambino congolese, anche lui in grandi necessità economiche. si chiama Thimotè Mutombo, ha sette anni e frequenta la seconda elementare nella scuola di masina. e’ il terzo di quattro fratelli e vive con la famiglia in una casa in affitto composta da due piccole stanze senza corrente elettrica e senza acqua potabile. ci auguriamo di cuore che il nostro contributo possa essere prezioso per la sua crescita e permettergli di guardare al futuro con maggiore speranza. di giaNNi alighieri egli rispose: «Non lo so. sono forse io il guardiano di mio fratello ?» (gen 4,9) 4 Concorso 2010 Villa Nazareth | Dicembre 2010 i NuoVi aMMessi Nuovi volti nella nostra comunità la Comunità di Villa Nazareth si arricchisce di nuovi volti: in seguito al concorso, svoltosi lo scorso agosto nelle giornate di mercoledì 25 e giovedì 26, sono risultati ammessi ben 38 studenti fra ragazzi e ragazze, residenti e non: nuova linfa e nuove esperienze capaci di mettersi in gioco per un cammino da condividere insieme. uNiVersitari resideNti Flore Andrea – simaxis (or) farmacia – università di cagliari uNiVersitarie NoN resideNti Celano Giovanni – ss. cosma e Damiano (lt) ingegneria meccanica – sapienza La Morte Donato – rionero in vulture (pz) ingegneria biomedica – cesena Addrisio Marilisa – noicattaro (ba) lingue e culture per il turismo - università di bari Pettirossi Andrea – bracciano (rm) scienze biologiche – sapienza Alizzi Vera –barcellona pozzo di gotto (me) ingegneria civile – università di messina Fidaleo Fabio – fondi (lt) ingegneria meccanica –roma tre Santi Francesco – urbania (pu) fisica – bologna Buffon Chiara – nemi (rm) giurisprudenza – tor vergata Giuliano Gabriele – pachino (sr) medicina – cattolica Sarullo Alessio – firenze ingegneria informatica – università di firenze Dessena Giulia – nuoro Dams – roma tre La Torraca Andrea – monte s.giovanni c. (fr) - economia – sapienza Trapani Davide – trapani chimica industriale – roma Di Muzio Silvia – chieti mediazione linguistica – università di chieti (pescara) Leopardi Alessandro – vallo di nera (pg) lingue e civiltà orientali – sapienza Zaru Matteo – brignano gera d'adda (bg) chimica industriale – università statale di milano Immorlano Erica – squinzano (le) psicologia– università di chieti Argyrou Stefano – roselle (gr) lettere classiche – lumsa Portararo Marco –taranto giurisprudenza – sapienza Mattia Sirgiovanni –casalecchio (bo) medicina – cattolica Varricchione Giuseppe –bojano (cb) chimica – tor vergata uNiVersitari NoN resideNti Calia Luca – altamura (ba) ingegneria meccanica – università di bari Cappello Giovanni – valle agricola (ce) scienze infermieristiche – sapienza Dabas Andres Matias – torre de' passeri (pe) ingegneria elettronica – università de l’aquila uNiVersitarie resideNti Magnafico Erika – lenola (lt) ingegneria civile – roma tre Bertone Sara – squinzano (le) scienze della pubblica amministrazione – sapienza Monitillo Vittoria – altamura (ba) lettere classiche – università di bari Caputo Doralisa – palagiano (ta) economia e management– luiss Masciullo Luisa – galatina (le) medicina – sapienza Coltorti Gaia – Jesi (an) lingue e culture del mondo moderno – sapienza Morello Eugenia – caprarica (le) medicina – sapienza Valentini Camilla – terni giurisprudenza – lumsa Ruffo Lucia – illasi (vr) economia e commercio - universita di verona Sampaolesi Cristina – macerata scienze della comunicazione – università di macerata Vassalli Rosa Maria – canosa di puglia (ba) lingue e letterature moderne – sapienza Visintin Francesca – oristano ostetricia – università di cagliari Piras Valentina – samassi (vs) scienze biologiche – sapienza Concorso 2010 5 Villa Nazareth | Dicembre 2010 2010/2011 La selezione per il nuovo anno accademico Le giornate del concorso n [di giaCoMo guariNi] ei giorni 25 e 26 agosto ha avuto luogo il concorso per l’ammissione dei nuovi studenti e delle nuove studentesse: è il momento in cui la comunità si amplia e si rinnova con l’ingresso di ragazze e ragazzi meritevoli e pronti a confrontarsi con la proposta di crescita culturale, umana e spirituale che villa nazareth propone. come ogni anno, la preparazione al concorso è cominciata diversi mesi prima dell’effettivo svolgimento delle prove di ammissione. si è provveduto alla diffusione del bando di partecipazione su più canali di comunicazione (spazi cartacei e telematici su riviste d’ispirazione cattolica, comunicazione a vescovi, e segnalazioni nelle scuole e nelle parrocchie) per raggiungere il più vasto bacino di giovani potenzialmente interessati alla realtà di villa nazareth. il bando prevedeva la disponibilità di 10 posti per i ragazzi e 5 per le ragazze come residenti, prevedendo dei contributi per i candidati non residenti. sono pervenute 102 richieste di ammissione così distribuite: 49 per i ragazzi, 53 per le ragazze. la commissione ha giudicato ido- nei alla partecipazione al concorso 39 ragazzi e 42 ragazze. l’equipe esaminatrice dei candidati al concorso, composta da professionisti e da studenti attualmente residenti, ha svolto un ottimo lavoro, frutto delle doti professionali ed umane dei suoi componenti. grazie a loro, i candidati hanno potuto sperimentare già durante le giornate di ammissione il clima della nostra realtà e le sue specificità rispetto ad una “ordinaria” residenza universitaria. il momento del pranzo, pausa veloce fra le fasi di prova scritta rispetto a quelle orali, è stata l’occasione per don claudio di porre l’attenzione dei candidati sulla sobrietà della residenza nel suo mero apparire da un lato, e dall’altro invece sulla sua ricchezza non tangibile, che è data dall’impegno della comunità nel cammino di crescita. l’esperienza del concorso ha rappresentato infine un momento di grande responsabilità per i singoli che a diverso titolo si sono trovati a collaborare nell’organizzazione e nella partecipazione allo stesso. è un evento che sicuramente chiama alla consapevolezza dell’essere coinvolti in una fase delicata della nostra realtà, la quale richiede grande impegno e discernimento nella ricerca di persone meritevoli e bisognose che costituiranno parte integrante ed attiva dell’esperienza di villa nazareth, sin dal loro primo ingresso. ed è a queste studentesse e studenti appena en- trati che rivolgiamo i migliori auguri per un sereno svolgimento del percorso di studi e per la condivisione di esperienze formative ed umane profonde. l’équiPe degli esPerti Presidente: achille card. silvestrini; Coordinatori: mons. claudio maria celli, Dott. giuseppe rociola; Psicologi: carmelo licitra, giuseppe rociola, francesco rubino; Analisi economica: nicola perruni; Colloqui culturali: lida branchesi, carlo casula, roberta colantone, marco catarci, rosarita Digregorio, massimo gargiulo, maria cristina girardi, giorgio meiorin, silvio petaccia, piersilverio pozzi, chiara risolo; Colloqui comunitari: matteo borchia, roberta colantone, anna colia, filippo corvasce, rosarita Digregorio, maria cristina girardi, antonio iommelli, fabio punzo, chiara risolo, gabriela rostani, gabriele tucciarone; Colloqui religiosi: mons. claudio maria celli, don sergio bertocchi, don stefano modica, padre salvatore sessa. giorNate dei NuoVi aMMessi Testimoniare una proposta s [di JVaN giusePPe Mastrotaro] i è ritenuto fondamentale quest'anno dedicare agli studenti nuovi ammessi un momento di introduzione alla vita di residenza e alle attività della comunità studentesca perchè ogni nuovo membro potesse conoscere e iniziare a scoprire le diverse questioni e sfaccettature della proposta che villa nazareth offre. mettendo a disposizione tempo e impegno, ogni "veterano" ha testimoniato la sua esperienza comunitaria nonchè la sua apparteneza alla realtà e agli ideali tardiniani. sulla base di questa idea sono state organizzate nei giorni di mercoledì 15 e giovedì 16 settembre, le “giornate dei nuovi”, dedicate sia agli studenti neo-residenti che ai beneficiari della residenza non continuativa. i nuovi ammessi insieme ai rappresentanti degli studenti assumendo come fondamenta le tre icone evangeliche che esprimono la missione della nostra comunità, ci si è proposto di facilitare una prima integrazione fra i ragazzi in modo da prospettare il percorso al quale si ha la possibilità di accedere entrando nella vita della fondazione. il mercoledì pomeriggio sono intervenuti il cardinale Achille Silvestrini, la prof.ssa Angela Groppelli, il prof. Carlo Felice Casula, don Sergio Bertocchi, il dott. Massimo Gargiulo e la dott.ssa Maria Cristina Girardi. lo scopo degli interventi è stato quello di delineare un quadro comprensivo di tutti gli aspetti che riguardano la nostra realtà e i ragazzi che la vivono, dallo statuto, pilastro della comunità, agli aspetti universitari che riguardano noi come studenti. l’informativa di fondo fornita dal primo incontro ha rappresentato il presupposto per l’organizzazione delle attività svoltesi il giovedì, più dedite agli aspetti organizzativi e alle questioni pratiche inerenti le attività che si svolgeranno nel corso dell’anno. in mattinata sono state presentate delle diapositive inerenti la storia della nostra comunità e, mediante esse, cercando di suscitare curiosità e aspettative, si è cercato di introdurre alle dinamiche del nostro essere e appartenere a villa nazareth. ogni studente ha contribuito all’organizzazione e si è impegnato nella speranza che si possano, in un futuro prossimo, raggiungere concretamente gli obiettivi in funzione dei quali sono state organizzate queste giornate. 6 seminari seMiNario di dobbiaCo Villa Nazareth | Dicembre 2010 Il mondo connesso Modi, motivi e conseguenze della comunicazione nel nostro tempo il seminario estivo svoltosi a dobbiaco dal 27 luglio al 3 agosto scorsi con il contributo della Fondazione CariPlo e avente come tematica il senso del comunicare oggi ha visto la partecipazione degli illustri relatori: prof. Fulvio babich, docente di trasmissione digitale all’università di trieste, prof.ssa Chiara giaccardi, docente di Comunicazione interculturale e di sociologia e antropologia dei Media all’università Cattolica di Milano, prof.ssa Nicoletta Vittadini, docente di sociologia della Comunicazione e di teorie e tecniche dei Nuovi Media all’universotà Cattolica di Milano. «t [di gabriele tuCCiaroNe, MartiNa zaMbelli e MarCo PusCeddu] utto il problema della vita è dunque questo: come rompere la propria solitudine, come comunicare con gli altri.» Questa frase di cesare pavese racchiude tutto il senso del seminario estivo che si è svolto dal 27 luglio al 3 agosto scorsi a Dobbiaco. Quello della comunicazione è uno dei motori di fondo della storia dell'uomo: comunicare è un bisogno, un istinto, forse una necessità, una delle dimensioni più significative della vicenda umana. al giorno d'oggi comunicare, o meglio saper comunicare, è il tratto distintivo della nostra società nonchè una capacità fondamentale, che spesso designa il confine tra chi si afferma socilamente e chi no. fino a poco tempo fa, il “problema” posto da cesare pavese era soltanto una questione fisica: per comunicare bisognava essere vicini al destinatario del proprio messaggio, altrimenti bisognava attendere un bel po' perchè questi lo ricevesse. non serve tornare indietro al 490 a. c., quando filippide dovette percorrere pù di 42 km tutti d'un fiato per portare ad atene la notizia della vittoria nella battaglia di maratona. basti pensare che l'invenzione del telefono, il primo strumento capace di abbattere le distanze in breve tempo, risale solo alla seconda metà dell'800. all'inizio degli anni '90 del ventesimo secolo ci fu l'avvento della telefonia mobile, che all'epoca era rivolta soltanto a chi aveva dei mezzi economici sufficienti. il prof. Fulvio babich negli ultimi vent'anni è avvenuta la rivoluzione: ormai tutti noi possiamo comunicare quando e dove vogliamo con una persona che si trovi in qualsiasi altra parte del mondo a costi molto accessibili e nei modi più disparati. telefonini, computers portatili, sms, chat, social networks, sono soltanto alcuni degli strumenti e dei servizi che possiamo scegliere per far arrivare a destinazione i nostri messaggi. nella prima conferenza di questo seminario dal titolo “Da filippide a internet: l’evoluzione dei mezzi di comunicazione”, il prof. Fulvio Babich ha ripercorso questo itinerario, soffermandosi sui passi che hanno permesso alla tecnologia di abbattere tutti gli ostacoli che si contrapponevano al bisogno di comunicare. Dalla scoperta della corrente elettrica ai satelliti, dalle onde elettromagnetiche ad internet, ci ha illustrato tutti gli sforzi compiuti dall'uomo perchè la distanza fisica non fosse più un ostacolo alla trasmissione dei messaggi. la prof.ssa Chiara Giaccardi, nella seconda conferenza dal tema “comunicare nel terzo millennio: perché?”, ha spiegato a noi studenti di villa nazareth come e perchè nel terzo millennio la comunicazione è ancora un aspetto così cruciale nella esperienza quotidiana di ogni uomo. la prof.ssa giaccardi ha analizzato l’homo comunicans nella sua interezza e totalità, inserendolo in una cornice prettamente antropologica. il suo intervento verteva in particolare su quattro punti: cos’è la comunicazione, cosa sono i media, il contesto comunicativo e i motivi del comunicare. inevitabile, necessaria e difficile, la comunicazione fa parte di noi. anche quando non desideriamo esprimerci, di fatto inviamo segni interpretabili da un ricevente. la comunicazione è necessaria perché gioca un ruolo preponderante nel costruire la nostra identità e il nostro vissuto. seminari 7 Villa Nazareth | Dicembre 2010 c’è, la comunicazione non può essere sottovalutata. né possiamo evitare un suo intelligente e critico utilizzo. importante è mantenere uno sguardo attento al passato, ma allo stesso tempo aperto e cauto al presente, sapendo di dover ancora imparare tanto, e che per quanto le tecnologie siano sempre più orientate al mondo dei giovani, rimane ancora tanto da comprendere per essere dei buoni comunic-attori. a questo proposito è significativo il piccolo racconto di David Wallace: “ci sono due pesci che nuotano e a un certo punto incontrano un pesce anziano che va nella direzione opposta, fa un cenno di saluto e dice: « salve ragazzi!com’è l’acqua?». i due pesci giovani nuotano un altro po’, poi uno guarda l’altro e fa:«che cavolo è l’acqua?»”. e tu, che pesce vuoi diventare? la prof.ssa Nicoletta Vittadini essa è infine difficile, perché entrano in gioco variabili, contesti e limiti che non sempre ne rendono efficace il processo. la comunicazione è diventata quasi un mito dei giorni nostri. fraintesa, sfruttata e manipolata, non va confusa con la trasmissione, né con l’informazione. la relatrice ha anche sapientemente parlato dei media. interessante sicuramente l’approccio che ha riportato sui mezzi di comunicazione, “non più strumenti, ma ambienti”, ribaltando pregiudizi e visioni totalizzanti su queste realtà. parlare di ambienti significa considerare tali mezzi come i luoghi del nostro comunicare, da saper valorizzare ma anche di cui poter cautamente usufruire. ecco come le motivazioni, le spinte e le pulsioni siano molteplici. Diversi i percorsi, diverse le intenzioni. ma una è la comunicazione. che sia per mantenere i contatti lontani da casa, che sia per evadere dopo una faticosa giornata di lavoro, per interagire, per distendersi emotivamente su un divano lontano e innocuo o per cercare qualcosa che nella nostra vita non Dopo aver compreso le cause che spingono la nostra generazione ad interfacciarsi in modo massiccio con il mondo del web per comunicare e apprendere, la terza conferenza ha esaminato, con la competenza della prof.ssa Nicoletta Vittadini, le conseguenze che questa comunicazione pervasiva può avere sulla nostra società, in quanto ad abitudini, rapporti interpersonali e stili di vita. sono stati toccati in particolare temi riguardanti i modi di comunicazione tramite i social networks, spazi pubblici (e non privati!) in grado di dare visibilità non solo alle persone ma anche a contenuti, mezzi con i quali si creano veri e propri “prodotti culturali”. si è parlato di identità, spazio-tempo della comunicazione, socialità; i social networks non sono propriamente “identity playground” ma laboratori, spazi in cui si dà una rappresentazione di sé, una performance del quotidiano in cui gli “amici” sono il pubblico. con i social media l'uomo è “always on”, e questo implica l'esistenza non solo di “bolle comunicazionali” ovvero spazi alternativi di comunicazione con gli altri, ma anche della dimensione della “ribalta” (la rappresenta- la prof.ssa Chiara giaccardi zione di sé in cui si sceglie di mettere in evidenza). i social networks non sostituiscono la socialità forte, ma sono il luogo della socialità debole: permettono di gestire le relazioni sociali, sono lo spazio per l'alfabetizzazione a nuovi contesti e per backstage relazionali. e infine, è stato fatto accenno alle culture giovanili, a quelli che vengono definiti “digital natives”. si riscontra una crisi dei confini tra tecnologia e socialità, tra pubblico e privato, nei tempi di lavoro o riposo o svago, nell'età (alfabetizzazione prematura al mondo adulto). Quella dei social networks è una “rete dei pari” tra cui si cerca confronto, verità, autonomia, ma anche un potenziamento reciproco all'interno di una “exposure culture”. l'esposizione ha suscitato molte domande da parte degli studenti, interessati in particolare alla frequente non conoscenza degli utenti dei social networks, alla loro evoluzione, alle implicazioni nel mondo della politica, ai problemi legati a fenomeni di dipendenza o stalking. esCursioNi | L’altra Dobbiaco in sosta sulla vetta della Croda Fiscalina insieme all'aspetto culturale del seminario, il soggiorno a Dobbiaco costituisce un momento di fraternità e amicizia fra gli studenti, residenti e non, che possono condividere insieme ore di svago e di escursioni sulle Dolomiti. ciò consente di apprezzare i meravigliosi paesaggi del trentino alto adige e di godere della bellezza suggestiva della natura. un momento particolarmente atteso, che ogni anno colora di una sua tinta la permanenza in alto adige, è la biciclettata di ben 45 Km da Dobbiaco a lienz: un'esperienza divertente e "gustosa" anche per la sosta dovuta che ogni anno si effettua presso lo stabilimento della loacker dove gli studenti si riforniscono delle mille prelibatezze offerte dalla più famosa azienda austriaca di produzione del cioccolato . 8 seminari Villa Nazareth | Dicembre 2010 uNità NazioNale Le idee e gli uomini che fecero l’Italia 150 anni di un’Italia senza memoria i il seminario di ottobre, svoltosi nella nostra residenza dal 21 al 24 ottobre scorsi in occasione del compleanno di don achille, ha avuto come relatori il prof. Francesco Malgeri, ordinario di storia Contemporanea all’università “la sapienza” di roma, il dott.Francesco Mario agnoli, magistrato e saggista, il prof. Carlo Flice Casula, docente di storia Contemporanea all’università di “roma tre” e il prof. Marco Paolino, docente di storia Contemporanea all’università della tuscia a Viterbo. [di FraNCesCo suCaMeli ] l 150° anniversario dell’unità d’italia cade in quello che da alcuni è stato indicato come il momento di massima distanza affettiva tra italiani e risorgimento, in un paese in cui sembra consolidarsi la scarsa attitudine al senso dello stato dei suoi cittadini e in cui si levano sempre più forti le voci di coloro che negano tale unità considerando il processo di unificazione come una guerra di conquista da parte di una piccola minoranza filo-sabauda. alle porte dell'anniversario, la vicenda della unificazione italiana è stata oggetto del nostro seminario residenziale di ottobre che ha voluto orientare verso un approccio integrale del processo che ha portato all'unità del nostro paese. e’ propriocon la pluralità di visioni e di revisioni che l’italia guarda oggi alle vicende che portarono alla sua unificazione prima, e poi alle innumerevoli problematiche del periodo successivo. Di qui le controverse analisi dei protagonisti del risorgimento italiano quali garibaldi e cavour ma anche delle correla- l’incontro di teano tra giuseppe garibaldi e Vittorio emanuele ii zioni con la condizione del mezzogiorno e ed il rapporto con lo stato pontificio. Durante la conferenza di venerdì 22, il prof. Francesco Malgeri ha delineato un quadro storico d’insieme su fatti, personaggi e relazioni di quella che poteva apparire come una fitta trama di difficile lettura. ha quindi cercato di fornire una panoramica il più possibile chiara ed esaustiva su “le idee e gli uomini che fecero l’italia” (come recitava il titolo della conferenza). ha parlato di cavour, della sua fede nel progresso, dell’antiprotezionismo e del moderatismo (facendo quindi più di un riferimento ad esponenti del moderatismo quale cesare balbo); del cattolicesimo intransigente del De maistre e del contrapposto cattolicesimo moderato di lanza, bonghi e minghetti; ha quindi poi affrontato il pensiero di mazzini, pisacane e degli altri affiliati alla linea democratica, sottolineando la loro con- cezione nazionalista, la loro “fede” come missione e la lettura che sul tema ha fatto gramsci il prof. Francesco Malgeri laboratorio degli studeNti | Il brigantaggio uomini e dei grandi eventi, un’altra più semplice, che porta con sé le esperienze di un’umanità diversa, l’umanità popolare: quella stessa umanità esclusa dalle trasformazioni risorgimentali e che ha vissuto di riflesso quest’epoca, avvertendone solo i Nella mattinata di sabato 23, è stato effettuato un laboratorio curato dagli studanni. l’uomo comune del meridione è stato denti, consistente nella ricostruzione del “travolto” dagli eventi, da una storia che non fenomeno del brigantaggio attraverso tegli era stata spiegata e mentre la sua vita stimonianze tratte dalla musica popolare, cambiava, come cambiava il suo stato di perdalla fotografia dell'epoca, dai diari di alsona all’interno di un’istituzione statale, ha cuni personaggi combattenti tra le file dei scelto di ribellarsi. Quest’umanità ha comubriganti. riportiamo le considerazioni in nicato tutto il proprio bagaglio di esperienze merito di una studentessa che è stata fra mediante una musica che da anni ci racgli organizzatori del laboratorio. conta storie di uomini e di briganti, di donne che cantano amori lontani e tanti ricordi; [di aNNaMaria CiMiNo] per ricostruire la storia del risorgimento, l risorgimento ci ha fatto italiani, figli di abbiamo scelto di dar voce a quegli uomini una patria comune, dopo combattimenti e dimenticati dalla grande storia, diventati, trattative politiche: ma possiamo rico- poi, idoli di una mitologia non ufficiale, struirne la storia solo rifacendoci ai grandi quasi pagana, con testimonianze sonore e eventi, quelli conosciuti da tutti? uno studio scritte, tali da allargare la prospettiva ed il critico può essere soddisfatto da una simile panorama, già vasto, di storie sul risorgiprospettiva? certamente no; esiste, accanto mento, andando lì dove i grandi autori non alla storiografia ufficiale, quella dei grandi vanno. La storia siamo noi, nessuno si senta escluso i Carmine Crocco e altri briganti seminari 9 Villa Nazareth | Dicembre 2010 il tavolo dei relatori: il prof. Paolino, don achille, il prof. agnoli, il prof. Casula e raffaela salvitto (il quale accusava mazzini di essere poco attento alla concretezza storica e al mondo contadino, mentre riconosceva a pisacane di porre le classi popolari come fulcro del movimento unificatore). ampio spazio è stato poi dedicato alla linea della chiesa, guidata da un pio iX che in un primo tempo lasciò che prendesse campo l’ipotesi neoguelfa di un possibile supporto papale all’unificazione, ma che dal 1848 in poi cambiò rotta per non inimicarsi gli austriaci, né sottomettersi ai savoia; il relatore si è addentrato, quindi, nella “Questione romana” e non ha infine tralasciato i problemi della modernizzazione politica e sociale del mezzogiorno. il prof. malgeri ha fornito una accurata relazione grazie alla quale è stato possibile dare ai presenti delle conoscenze storiche necessarie a comprendere la più controversa e dibattuta questione storiografica che sarebbe stata affrontata nella conferenza del giorno successivo, offrendo un fine esempio di una ricerca corredata da dati archivistici di prima mano. sabato 23 ottobre si è tenuta la seconda conferenza dal titolo “la conquista del sud: 1861, una storia da ripensare”. un titolo spinoso che non ha mancato di accendere un animato dibattito anche in seno agli interventi seguiti alle relazioni. il dott. Francesco Mario Agnoli ha sottolineato in particolare gli interessi politici internazionali che vedevano l'inghilterra porsi al centro di un diretto controllo del mediterraneo. il prof. Carlo Felice Casula prima e il prof. Marco Paolino poi hanno tracciato un quadro dei motivi che stanno alla base di una idea di risorgimento come momento unificante della cultura italiana nonchè di miglioramento del territorio e della società. il dibattito si è poi orientato verso quella che è definita dagli storici "la questione meridionale" secondo cui, per alcuni, la politica del nuovo regno d'italia avrebbe favorito la nascita di una disparità fra le due parti del paese, assente prima dell'unità. si cita ad esempio la tassa sull'emigrazione verso l'america, che colpiva gli emigranti meridionali che sceglievano quella come principale destinazione. si è fatto cenno alle divergenti posizioni assunte da storici, statisti e scrittori, anche contemporanei. a distanza di 150 anni si continua ad indagare su quello che è stato uno dei periodi più delicati dell’italia; pertanto occorre cercare di avere un orizzonte ampio e di procedere ad un'analisi che sia quanto più integrale possibile. e il nostro seminario ha cercato di fare questo. il dott. Francesco Mario agnoli CoNCerto | Arie di fine ‘800 Villa Nazareth è anche musica l [di daMiaNa Mizzi ] e ultime iniziative promosse da studenti e già studenti dimostrano un nuovo ed inaspettato interesse verso la musica classica. Dopo il concerto dello scorso maggio, abbiamo assistito, il 23 ottobre, in occasione del compleanno del cardinale achille silvestrini e del seminario autunnale, ad un recital di tre giovani promesse della lirica, nonchè studenti dell'accademia nazionale di s.cecilia di roma: Damiana Mizzi, soprano, già studentessa di villa nazareth, Simone Alberti, baritono, e Pedro Quiralte Gomez, basso-baritono. al pianoforte il magistrale Loris Leoni, studente anch'egli di villa nazareth. il programma del concerto, tra arie e duetti, prevedeva le pagine dei più grandi compositori d'opera del Xviii e XiX secolo, con uno sguardo particolare a quelli che, come giuseppe verdi, sono stati i protagonisti musicali del risorgimento italiano, tema del nostro seminario. siamo quindi passati da Il Flauto Magico di W.a. mozart a La Cenerentola di g. rossini e Don Pasquale di g. Donizetti, da Falstaff, Un ballo in maschera e Don Carlo di g. verdi al Romeo et Juliette del francese c. gounod, passando per un ambito molto conosciuto e apprezzato dal pubblico: l'operetta del primo novecento, con un famoso duetto da La Vedova Allegra di f. lehar. lo spagnolo pedro Quiralte gomez ha offerto anche un assaggio di un repertorio poco noto in italia ma molto interessante per il fatto di essere un po' il “cugino” della nostra operetta: parliamo di zarzuela! il pubblico, tra cui membri dell'associazione e molti giovani studenti per le prime volte al- il maestro loris leoni e il soprano damiana Mizzi l'ascolto della lirica, si è mostrato entusiasta dell'iniziativa e ha apprezzato molto gli artisti, che hanno messo a disposizione la loro creatività e le loro talentuose voci. era proprio questo uno degli intenti del concerto: cominciare a mettere in risalto le capacità dei nostri studenti, già studenti e anche di giovani musicisti ospiti, per promuovere la musica classica e cercare così di educare al suo ascolto tutti, dai più ai meno giovani, per concretizzare in futuro l'obiettivo di una vera e propria piccola stagione musicale di villa nazareth. 10 gruppi regionali Villa Nazareth | Dicembre 2010 gruPPo sud Il rapporto tra fede e politica Una fede capace di incarnarsi [di luigi CaMPa] «P urtroppo, il dramma dell’assuefazione all’esilio minaccia anche noi cristiani. Ci stiamo adattando alla mediocrità. Accettiamo senza reagire gli orizzonti dei bassi profili. Viviamo in simbiosi con la rassegnazione. Ci vengono meno le grandi passioni. Lo scetticismo prevale sulla speranza, l’apatia sullo stupore, l’immobilismo sull’estasi. La nostra religiosità incolore si stempera in gesti stereotipi, in atteggiamenti etici senza entusiasmo, in pratiche rituali che hanno l’incontro del gruppo sud a bari MoNreale don Claudio con il prof. loiodice teressi personali che spesso prevalgono sul bene comune dei cittadini, che dovrebbe essere lo scopo primario dell'agire politico. e’ infatti sempre più difficile trovare personaggi politici come De gasperi, Dossetti, moro, lazzati, capaci di prodigarsi per il bene comune e di tradurre in atti concreti e coerenti la fede cristiana. grazie a queste figure è stato possibile notare come la fede non costituisca un ostacolo per l'azione politica ma come essa possa rappresentare un importante aiuto e una guida illuminante per chi deve prendere decisioni importanti che ricadono sulla vita di tante altre persone. si evince la necessità di cambiare rotta, avvicinando quanto più possibile le nuove generazioni al dibattito politico e alla vita sociale, cercando di sfatare dubbi e perplessità sulla possibile coesistenza di fede e politica. La Sicilia come terra d’incontro e crocevia di popoli Dall’arte alla storia a il sapore delle minestre scaldate nelle pentole d’Egitto.» (t. bello, il vangelo del coraggio. riflessioni sull’impegno cristiano nel servizio sociale e politico). Queste parole di don tonino bello costituiscono un messaggio chiaro e quanto mai attuale; il vescovo di molfetta si rifà principalmente all'aspetto spirituale, non tralasciando però anche quella che è la posizione politico-sociale degli uomini, o meglio dei cittadini della nostra civiltà. l'allontanamento dalla fede e dalla politica costituiscono un evidente problema che ormai da qualche anno caratterizza i giovani dei nostri giorni, sempre più passivi e disorientati nella nuova società. proprio fede e politica costituiscono due importanti capisaldi su cui si basa la vita di uno stato e la partecipazione degli stessi cittadini. ed è proprio del loro rapporto che si è discusso durante l'incontro del gruppo sud tenutosi il 23 maggio scorso a bari con due relatori d'eccezione: monsignor Claudio Maria Celli e il prof. Aldo Loiodice, ordinario di Diritto costituzionale presso l'università di bari. entrambi hanno illustrato la situazione politica dell'italia di oggi. si nota sempre più come nel mondo della politica prevalga un gioco di in- [di aNgelo tuMMiNelli] distanza di alcuni anni dall’ultimo incontro di villa nazareth in sicilia, lo scorso 5 settembre si è finalmente svolta a monreale un’interessante conferenza che ha visto la presenza e la partecipazione della componente siciliana della nostra comunità. ospitati nella curia diocesana di monreale, dall’arcivescovo mons. Salvatore Di Cristina che ci ha accolti con cordialità e che ha consegnato un suo pensiero all’inizio della giornata, abbiamo condiviso non solo un momento di riflessione culturale ma soprattutto l’esperienza di una comunità che si ritrova fraternamente. il tema affrontato nella conferenza mattutina ha offerto alla nostra meditazione il problema attuale della convivenza di civiltà tra loro assai diverse ma che, come è accaduto nell’arte, possono trovare la loro integrazione. la vicenda storica della sicilia insieme ad una attenta analisi delle varie componenti artistiche compresenti nella cattedrale di monreale, ha aiutato a comprendere come la cultura dei siciliani è stata sempre frutto di un confronto dialettico con l’alterità. gli intervenuti, la prof.ssa Maria Concetta Di Natale e la dott.ssa Lisa Sciortino, hanno esposto con competenza e preci- sione storica le trame legate alla produzione artistica monrealese, esempio di quella interazione sulla quale abbiamo voluto riflettere, sviluppando con chiarezza la tematica proposta: Dall’arte alla storia, dalla storia all’arte. la sicilia come terra di incontro e crocevia di popoli. attuale quanto mai nella storia, il monumento monrealese vuole insegnare oggi, come sia possibile integrarsi con il diverso e pur tuttavia mantenersi nell’identità della propria appartenenza storica e religiosa. abbandonarsi alla contemplazione mistagogica dei mosaici e del cristo pantocratore è stato in un Nel Palazzo arcivescovile di Monreale certo senso come un aprirsi all’insondabile mistero di Dio. Dopo la celebrazione della s. messa presieduta da mons. Claudio Maria Celli in cattedrale e il pranzo, nel pomeriggio è stata guidata dal nostro Antonio Iommelli la visita del duomo che, nella contemplazione dei mosaici d’oro, ha concluso una giornata partecipata e significativa; una giornata che, vissuta insieme a don claudio e alla prof.ssa Groppelli si è rivelata un’occasione di coesione per una porzione di villa nazareth che, nel corso degli anni, è molto cresciuta in termini di adesioni e partecipazione . gruppi regionali 11 Villa Nazareth | Dicembre 2010 sPiritualità | La proposta cristiana a Villa Nazareth saCerdoti Provocazioni e percorsi di fede condivisa v [di padre salVatore Maurizio sessa ] illa nazareth non è una struttura anonima e neppure solo un generico progetto filantropico. è un’esperienza comunitaria che nasce dal cuore di un uomo, il cardinale Domenico tardini, che si è sentito raggiungere dall’amore di Dio e ha dedicato tutta la sua vita a cristo signore e alla sua chiesa, soprattutto ai più piccoli. la gratuità evangelica, che vuole essere la cifra sintetica di villa nazareth, è anche la sua speranza, perché i suoi giovani si possano aprire alla stessa bellezza e farne la loro missione, pur nella varietà delle diverse espressioni possibili. per scoprire o riscoprire questo luogo sorgivo si rinnovano, variegandosi, le forme che assume la proposta cristiana di residenza, pur mantenendo per gli studenti e le studentesse un triplice caratteristico profilo: la provocazione, l’accompagnamento, e una serie di itinerari di crescita nella fede che intendono dare anima e spessore ai percorsi di formazione accademica. gli studenti possono contare sulla presenza costante di quattro sacerdoti residenti per colloqui, confessioni e cammini spirituali persona- lizzati, il tutto seguendo i ritmi dell’anno liturgico e fruendo della mensa della parola e del pane di vita. particolare attenzione viene rivolta ai momenti “forti” di avvento e Quaresima, con liturgie di adorazione eucaristica e incontri di formazione spirituale mirati a sviluppare uno dei temi centrali di quest’anno: l’ambito delle relazioni e dell’affettività. appuntamenti costanti di questi periodi di preparazione alla celebrazione del grande mistero del natale e della pasqua, e occasione per tutti per ritrovare spazi di interiorità e di preghiera più profonda sono i ritiri spirituali. anche quest’anno riprende il corso interno di teologia biblica, che sviluppa in un percorso quadriennale alcune tematiche fondamentali riguardanti il grande codice della cultura occidentale, la bibbia. si tratta di un’occasione preziosa per approfondire la conoscenza della parola e per confrontarsi criticamente con una realtà ampiamente emarginata (come lamentano anche autorevoli esponenti del mondo laico) nel contesto della formazione accademica italiana. gruPPo CeNtro Il rispetto dell’ambiente Se vuoi coltivare la pace, custodisci la terra l’ [di MiChela di loreNzo] emergenza ambientale che sta interessando il nostro paese, il dissesto idrogeologico nel veneto, il problema dei rifiuti in campania, hanno suscitato in noi l’esigenza di approfondire l’attuale situazione ambientale del lazio. Da qui è nata l’idea di un seminario che si è tenuto il 21 novembre dal titolo: “memorie dal sottosuolo: politiche, scenari ecologici e futuro del riciclaggio nel lazio”. un contributo prezioso è stato offerto dall’avvocato Vanessa Ranieri presidente del WWf lazio esperta in diritto ambientale che ha fatto il punto della situazione a proposito del recupero del materiale da riciclare e dei rifiuti nella nostra regione, con uno sguardo volto anche alle possibili prospettive future. il laboratorio organizzato dagli studenti e l’intervento della dott.ssa ranieri ha fatto emergere un quadro non ancora soddisfacente per la tutela dell’ambiente e la gestione dei rifiuti. sono state illustrate le metodologie di smaltimento dei rifiuti, le direttive imposte dalla comunità europea ed è stato posto l’accento sull’importanza del riciclaggio, ormai una delle sfide più importanti in italia, indispensabile per la sopravvivenza degli equilibri naturali della terra. Dal dibattito tra gli La presenza dei sacerdoti nella nostra residenza costituisce una fonte di crescita comunitaria e di arricchimento spirituale per tutti gli studenti. Insieme a don sergio bertocchi e a padre salvatore Maurizio sessa in residenza ormai da diversi anni, dallo scorso anno hanno l'opportunità di condividere la loro esperienza di sacerdoti e studenti anche don stefano Modica, dottorando in Bioetica all'Università "Regina Apostolorum", e don andrea secci, studente di Sacra Scrittura al Pontificio Istituto biblico. Auguriamo loro una buona permanenza e un buon lavoro per gli studi e per il loro ministero . uN NuoVo FoNdo Per la Nostra biblioteCa studenti e la relatrice, è emerso quindi la necessità di un comune impegno e di una collettiva responsabilità al fine di rispettare la natura, perché, come ha affermato il santo padre benedetto Xvi nel messaggio per la 43° giornata della pace “se vuoi coltivare la pace, custodisci la terra”: è un «dovere gravissimo consegnare la terra alle nuove generazioni in uno stato tale che anche esse possano degnamente abitarle e ulteriormente coltivarle». l a biblioteca di villa nazareth rappresenta per gli studenti un valido strumento di approfondimento per le materie affrontate nei diversi corsi di laurea. negli ultimi mesi, di grande importanza è stata la donazione di oltre 500 volumi che la dott.ssa Caterina Cardona, segretario della commissione scientifica delle scuderie del Quirinale e responsabile per le attività scientifiche e culturali, ha voluto mettere a disposizione della nostra biblioteca. un fondo costituito per lo più da monografie di storia contemporanea che fin da subito si è rivelato una risorsa utile per le nostre attività culturali, come accaduto con il seminario sul risorgimento tenutosi lo scorso ottobre. alla dott.ssa cardona va il nostro più sentito e caldo ringraziamento. la dott.ssa ranieri con Michela di lorenzo di MiChele bresCia 12 Personaggi e storia Villa Nazareth | Dicembre 2010 Villa Nazareth Il senso della collaborazione Il Fondatore e i collaboratori di sempre la prof.ssa groppelli nel presentare la fitta trama dei sostenitori che da sempre hanno costituito un aiuto concreto alla nostra realtà, ha voluto riflettere sul senso della collaborazione per far emergere, in vista dell'importante anniversario del 50° dalla morte del card. tardini, uno dei valori portanti che mantengono coesa la comunità, cioè l'aiuto reciproco. s [di aNgela groPPelli] tiamo preparando il periodico “villa nazareth” di natale e, per il mio dialogo con i lettori, mi ha tormentato la scelta dell’argomento. Dopo giorni ho trovato come armonizzare i due tra i più attuali temi quali la preparazione della ricorrenza dei cinquanta anni dalla morte del cardinale Domenico Tardini e l’esperienza dei miei sessant’anni di presenza a villa nazareth. ho gran desiderio di far conoscere di più della storia di villa nazareth, le difficoltà, le attività, gli impegni e le persone meno visibili, per una migliore partecipazione a quanto si vive in questa complessa realtà. nella commissione per la ricorrenza del cinquantesimo, ad ognuno è stato distribuito, secondo le competenze, uno dei diversi aspetti della personalità e dell’opera del nostro fondatore, come la persona, il sacerdote, il professore, il diplomatico della segreteria di stato: tardini è stato tutto questo. per ricordarlo e onorarlo personalmente ho scelto ciò di cui ho fatto esperienza e di cui ho competenza e memoria cioè la storia di villa nazareth che è oggi viva e importante testimonianza di mons. tardini e che è stata anche la sua creatura più amata, nonostante le molte difficoltà. nell’aprile 1951, al mio arrivo constatai che dei 73 bambini ammessi nei tre concorsi precedenti ne rimanevano, dopo cinque anni, solo 26, ossia il 35%, e alla conclusione dell’anno scolastico ne rimanevano solo 21, ossia il 28%. Dopo l’esperienza non soddisfacente con padre agostino gemelli e l’università cattolica e con il prof. luigi gedda, mons. tardini ha chiesto la collaborazione del centro medico psicopedagogico che ha inviato proprio me. con la presenza e l’esempio, egli cercava di comunicare lo stesso suo entusiasmo a chi cresceva intorno a lui, agli studenti, ai collaboratori e ai benefattori. la mia collaborazione fino al 1965 si svolgeva con le suore che si occupavano delle elementari e della prima e seconda media e cercavo di capire quanto gravi fossero i problemi presenti e di comprendere perchè molti alunni andavano via. la causa principale per me consisteva all'origine nell’età di ammissione fissata a cinque anni, requisito invece tanto caro al cardinale tardini. egli pensava che cambiando radicalmente ambiente i bambini avrebbero assimilato meglio il nuovo. ma forse a quella età non c’era memoria affettiva sufficiente per affrontare la separazione dalla famiglia, cosa aggravata dal divieto di ritornare in famiglia e con visite dei familiari molto limitate. per un cambiamento e per l’ammissione di soggetti di altre età si dovette attendere il 1956 e per la sospensione delle ammissioni a 5 anni si dovette attendere il 1965. con la chiusura di villa nazareth nel luglio 1969 vennero allontanati tutti i 90 alunni presenti (89 studenti più 1 laureato). nacque una nuova leva di amici in armonia con la fase nuova di villa nazareth. con la "diaspora" si iniziò una nuova categoria di amici vicini ai valori originari, cioè il significato cristiano della vita, il valore della cultura e il rispetto della libertà della persona. nacque la costituenda “comunità” che si è denominata “comunità Domenico tardini”. i primi “amici collaboratori” furono le famiglie degli alunni, i docenti che gli studenti avevano nei licei, gli ex assistenti, educatori o sacerdoti, i relatori di tesi, personalità del mondo della cultura o appartenenti a istituzioni promotrici di borse di studio (lincei, cnr, Don sturzo), dirigenti di musei e mostre. con il rientro a villa nazareth dopo la diaspora, nel 1983, si è intensificata la collaborazione per i rapporti con gli amici e l’ampliamento delle attività, avendo a disposizione ambienti adeguati con la necessità di organizzare un indirizzario, la documentazione e schede per qualificare gli amici. a tal fine è stata fatta la revisione degli schedari presenti al ritorno a villa nazareth, per stabilire per quanto possibile la continuità. come promesso nella festa per i miei 90 anni, desidero ora parlare degli “amici” che non hanno avuto spazio adeguato alla loro importanza nel fascicoletto “villa nazareth oggi”. presento quella parte della realtà di villa nazareth che ci è molto vicina, ma poco può frequentare, mentre offre, al contrario, contributi importanti di condivisione e di sostegno. abbiamo: gli Amici Fondatori, coloro che condividono l’ideale, offrono un contributo economico stabile e collaborano; gli Amici Sostenitori, che condividono l’ideale, offrono un contributo economico ma non possono collaborare attivamente; gli Amici della Comunità, che partecipano a v.n. per rapporti di condivisione con l’istituzione o con le persone che ne fanno parte, senza una specifica appartenenza; e inoltre i Conferenzieri, cioè i relatori invitati nelle molteplici attività culturali sia a roma che nelle sedi dei gruppi regionali; i Relatori o correlatori di tesi di laurea, i docenti che hanno partecipato anche alle feste di laurea, mostrando interesse per villa nazareth; e, infine, i Funzionari e dirigenti, persone con le quali sono mantenuti rapporti per il loro ruolo nelle istituzioni (ministeri, regione ecc.) e ai quali risulta utile conoscere le attività attraverso il nostro periodico o partecipare alle ricorrenze molto importanti; in ciascuna di queste categorie sono presenti gli associati, cioè coloro che formalmente si impegnano ad operare per la continuità di villa nazareth iscrivendosi all’associazione “comunità Domenico tardini”. per concludere, vorrei far emergere alcune istituzioni importanti e alcune famiglie degli alunni particolarmente vicine. l'intento di questo articolo è cercare di ricordare tutti, evitando dimenticanze o lacune. fra le Istituzioni ricordo: la segreteria di stato che si impegnò con un contributo economico per i 4 anni necessari a far conseguire la laurea agli universitari presenti alla chiusura; due istituti secolari (laici consacrati), la regalità e la compagnia di s. paolo, con importanti apporti di esperti e con collaborazioni per l’ospitalità degli studenti; la Domus pacis, con la cordiale accoglienza di carla e Jolanda scotolati e importanti sconti negli incontri comunitari e nelle feste di laurea; i padri basiliani di via torre rossa con l’accoglienza per gli incontri di spiritualità di mons. silvestrini con gli studenti nel 196869 e la gratuità delle attività sportive; l’opera Diocesana di assistenza di bologna per i soggiorni estivi e aiuti vari, con mons. benazzi e la famiglia bellini con la signora beatrice; la caritas di roma con mons. Dante Di liegro, le librerie maraldi con l’aiuto nell’acquisto di testi usati e la leoniana con angelo; infine le suore di vetralla e il comm. ormisde artoni con offerte della propria azienda, e come tramite con don enrico perazzi di parma e con altre aziende, tra le quali marzotto, barilla, parmalat, bormioli. tra le famiglie degli alunni, spesso guidate dalle madri che hanno dato un ottimo sostegno e contributi di affetto e di gratitudine, vorrei ricordare: filomena casamassimi e luisa cimenti oltre crespi, ramunni, meiorin, tonizzo, cricenti, gabbianelli, saolini, cinardi, baldi, Dossi, santi, casula, cibin, De marchis, scotolati, bertozzi, guastaferro, serafini, gambari e altre. per avere un quadro integrale delle presenze e per garantire un costante aggiornamento dell'indirizzario è necessario il vostro aiuto. per qualsiasi comunicazione potete scrivere a: - [email protected] ; - [email protected]. Personaggi e storia 13 Villa Nazareth | Dicembre 2010 Villa Nazareth Storia di una diaspora Dall’istituzione all’appartenenza i [di MiChele bresCia] niziava nel luglio del 1969 la cosiddetta diaspora, ovvero quei quattordici anni, dal 1969 al 1983, che videro l’esperienza di villa nazareth con tutti i suoi molteplici significati, ferma ad un bivio: chiudere definitivamente i battenti o permettere all’ideale del card. tardini di proseguire la sua opera di profonda umanità. un’occasione per tornare a riflettere su questa fase cruciale della nostra residenza è stata la giornata di presentazione della nostra comunità ai nuovi ammessi, svoltasi a metà settembre. fu in quella circostanza che alcuni studenti “veterani” prepararono per i nuovi ammessi una sorta di villa nazareth-story, un collage multimediale articolato in immagini e testi, allestito con la finalità di illustrare ai nuovi studenti della residenza le fasi salienti della sua storia. proprio redigendo la scaletta degli avvenimenti da illustrare alle matricole, ci siamo confrontati sul significato della diaspora. Quali furono i motivi che portarono alla chiusura di villa nazareth? Quali le ripercussioni sul percorso accademico e scolastico degli studenti? Quali le conseguenze sulla capacità di coesione di un gruppo di giovani, di idee e di storie che era destinato inevitabilmente alla disgregazione? Difficile rispondere a questi interrogativi per chi come noi, studenti della villa nazareth di oggi, non avendo a casa della prof.ssa groppelli nel periodo della diaspora vissuto quella delicata fase storica, può solo attingere ai ricordi di quanti quell’esperienza l’hanno vissuta con passione, dedizione e condivisione di spirito e di ideali. pertanto possiamo interrogarci sul senso che quella esperienza ha avuto per la nostra realtà alla luce di quanto possiamo toccare con mano oggi. ebbene, fu proprio in quei quattordici anni, a nostro avviso, che il sogno del card. tardini affrontò la sfida più impegnativa e difficile da superare: liberarsi di formule stantie e ridondanti per penetrare nei cuori e nelle menti di chi ne aveva accolto l’eredità. meglio di qualsiasi analisi a posteriori, ci trasmette la temperie di quegli anni difficili ma estremamente densi di significato, una testimonianza di uno studente di villa nazareth degli anni settanta: “Quelli erano gli anni successivi all’autunno caldo, al ’68 […]. Erano anche gli anni del rifiuto della famiglia, delle istituzioni. E per me, ritrovarmi insieme a dei compagni, sentire e ve- dere la presenza di don Achille, significava costruire qualcosa che si chiamava comunità. Non era più il collegio, non era la famiglia: era una comunità ma soprattutto un’appartenenza perché formata su certi valori che si costruivano giorno per giorno, quasi senza piena consapevolezza. Qualcosa che andava al di là dell’amicizia e della necessità”. un senso di appartenenza che animò i due nuclei romani, uno di laureati-laureandi ed un altro di ginnasiali e liceali, guidati da universitari, poi confluiti nelle residenze del quartiere monteverde: piccole comunità che consentirono il completamento degli studi ai ragazzi che, indipendentemente dal loro volere, furono coinvolti nella chiusura di villa nazareth. accadde così che le difficoltà di dialogo dischiusero una stagione feconda, un tempo fondamentale per la piena assimilazione dell’ideale tardiniano. iNterVista | Le suore di Vetralla Un gemellaggio che tocca nell’intimo «l [di beatriCe di rieNzo ] a pace regna sovrana tra noi e ci sentiamo protette dal nostro Cardinale, che vive spiritualmente tra noi e ci vuole sempre tanto bene», questa una delle frasi tratte dalle Lettere di Madre Maria Angelica di Gesù che descrive questo legame molto profondo con il “Cardinale”, conosciuto anche dalla comunità di Villa Nazareth come il Fondatore card. Domenico Tardini. Alla luce di questa congiunzione mediante la figura di mons. Tardini, come avete conosciuto Villa Nazareth e quale sfumatura di essa avete apprezzato in tutti questi anni? nella nostra comunità, e specialmente tra le più anziane, è vivo il ricordo dei primi anni di vita di villa nazareth: la nostra conoscenza, che avvenne per mezzo del cardinale stesso, risale addirittura ai tempi in cui il collegio ospitava ancora i bambini, i quali ci venivano a trovare periodicamente con le suore americane che in quel periodo curavano la loro educazione. nel corso degli anni, grazie anche alle informazioni del card. silvestrini che continua l'opera di villa nazareth e segue e aiuta la nostra comunità, abbiamo apprezzato come l’ideale del collegio e di tardini fosse quello di “formare”, attraverso un’educazione civile e religiosa, e promuovere un serio impegno nello studio affinché tutti i ragazzi si preparino a formare una società migliore. Il vostro gemellaggio con Villa Nazareth dura ormai da molti anni, i ragazzi conoscono bene gli appuntamenti che li legano alla vostra comunità: l’anniversario della nascita dell’amato fondatore mons. Tardini e la festa della Madonna del Carmelo. Come vi preparate per ricevere gli studenti di Villa Nazareth, un po’ portatori del messaggio tardiniano che da sempre vi accompagna? possiamo veramente dire che tardini è stato per noi come un secondo fondatore ed è proprio per questo che quando i ragazzi di villa nazareth ci vengono a trovare, accompagnati dal card. silvestrini, per le due occasioni annuali, l’atmosfera si riempie di gioia quasi come se stessimo aspettando l’arrivo di “monsignore nostro”; pertanto oltre alle nostre preghiere quotidiane che sempre accompagnano villa nazareth e i suoi membri, ci prepariamo anche ad aprire le porte del nostro convento a quel messaggio tardiniano di amore di cui i ragazzi stessi sono portatori. don achille insieme alle suore di Vetralla 14 attività degli studenti Villa Nazareth | Dicembre 2010 Visita Culturale Il monastero esarchico di Santa Maria di Grottaferrata La suggestione di un rito fratello n [di iVaN laVorato] el panorama della proposta culturale di villa nazareth, oltre a seminari e conferenze, trovano spazio, lungo l’anno accademico, varie visite culturali nei centri artistici e culturali del lazio, e non ultimo in città d’arte italiane e europee. sono questi momenti molto importanti non solo perché allargano i nostri orizzonti culturali, ma in primo luogo perché sono occasioni di amicizia e fraternità tra noi studenti. Quest’anno abbiamo dato inizio alle nostre visite culturali da grottaferrata, un piccolo centro nei dintorni di roma, dove ci siamo recati domenica 17 ottobre. è stata occasione di visita alla piccola e calma cittadina, al suo mercatino di antiquariato che vede accorrervi gente anche dai centri limitrofi e di degustazione dei prodotti tipici. elemento centrale e significativo è stata la visita al monastero esarchico di santa maria di grottaferrata, che ha permesso alla maggior parte di noi, per la prima volta, di conoscere un’antichissima e venerabile tradizione liturgica: il rito greco-bizantino, qui gelosamente conservato da ormai più di un millennio. la partecipazione alla Divina liturgia ci ha fatto assaporare la bellezza della cattolicità della chiesa, facendoci riflettere come l'unità non sia omologazione di gesti, riti e pensieri, ma unione di sentimenti, valori e idee, espressi a volte in forme molto diverse tra loro. il pomeriggio è stato occasione di visita al monastero stesso e di conoscenza della sua storia e dei suoi fondatori, i santi nilo e bartolomeo, che, sfuggiti dalla loro amata calabria, caduta in mano dei saraceni, nel lontano 1004 giunsero qui, fondandovi, in seguito ad un’apparizione della madre di Dio, la chiesa, oggi basilica e l’annesso monastero. NoVità iN libreria presentiamo la prima pubblicazione del nostro studente non residente Leonardo Racano che, compiendo studi di letteratura italiana, ha dato vita ad una esperienza editoriale con la casa editrice “il grillo” che si è brillantemente concretizzata in questa opera narrativa dal titolo "il sogno e la veglia", reperibile dal 30 ottobre in libreria. ancora un'eccellenza di villa nazareth che si inserisce nel panorama della cultura italiana. di fronte all’iconostasi della basilica Corso di Chitarra | Una nuova esperienza insieme Note di una originale melodia «l [di MartiNa di Meo ] a mente dei musicisti è diversa, è speciale. infatti i professionisti delle note, tramite il cosiddetto pensiero divergente, che è alla base della creatività, riescono ad integrare perfettamente le informazioni che giungono da entrambi gli emisferi della materia grigia, in quanto devono contemporaneamente saper usare le mani in modo indipendente per suonare il proprio strumento e leggere e interpretare i simboli musicali». Queste sono le parole con cui il “maestro” Gabriele Tucciarone, rifacendosi ad un articolo del corriere della sera del 2008, ha esordito nella sua prima lezione di chitarra dello scorso 24 ottobre. il giovane neolaureato in ingegneria delle comunicazioni, pur non essendo un vero e proprio maestro di musica, ha messo a disposizione dei ragazzi le proprie conoscenze, dando vita ad un divertente corso di chitarra. tale corso ha suscitato grande interesse tra gli studenti e le studentesse, anche grazie all’abilità di gabriele che ha unito, fin dalla prima lezione, la parte teorica a quella pratica. in tal modo gli allievi si sono divertiti ed emozionati fin da subito a suonare i primi accordi con quella stessa chitarra che, prima era vista come un oggetto metafisico indecifrabile e lontano, e ora destinata a diventare una fedele compagna di viaggio. puskin ha affermato che tra i piaceri della vita, la musica è seconda soltanto all’amore. ma l’amore stesso è mu- i ragazzi di Villa Nazareth al corso di chitarra sica. essa nasce dal profondo dell’anima ed è in grado di dar voce ai pensieri e ai desideri più nascosti e di mescolare,in uno straordinario mix di emozioni, gioia, tristezza, malinconia, solitudine, passione. confidando in questa capacità della musica e negli insegnamenti di gabriele, aspettiamo con ansia un primo saggio dei ragazzi, desiderosi di trasmetterci quello che riusciranno a fare con le loro chitarre. Cene sociali e incontri culturali 15 Villa Nazareth | Dicembre 2010 iMPreNditori Alta qualificazione per migliorare la qualità della vita Chi, se non noi ? v [di doralisa CaPuto] enerdì 26 novembre ha avuto luogo un’interessante cena socio-culturale che ha consentito a noi studenti di villa nazareth di accostarci al mondo dell’ingegneria medica e dell’imprenditoria. siamo stati lieti di ospitare il dott. Emanuele Gatti, global chief strategist e a.D. della fresenius medical care corporation per l’area dell’europa occidentale, Andrea Stopper, vice presidente esecutivo per l’area europa, medio oriente e america latina, il dott. Guido Giordana, Direttore del gruppo operativo nephrocare coordination e general manager per l’italia per le attività delle cliniche di dialisi, il dott. Gioacchino Verga, responsabile dello sviluppo e partnership pubblico-privati nel campo dei servizi clinici dialitici, il dott. Nevio Boscariol, responsabile ufficio economico e servizi dell’aris (associazione religiosa istituti socio sanitari), il dott. Duero Rossi, presidente e a.D. della comef s.p.a. e il dott. Marino Nonis, già studente di villa nazareth e Direttore sanitario dell’ospedale cristo re. il gruppo fresenius medical care è leader mondiale nella produzione di apparecchiature e servizi per la cura e assistenza di pazienti dialitici ed ha, come suo principale obiettivo, quello di migliorarne la qualità della vita. per raggiungere questo scopo la fresenius medical care propone una politica mirata al raggiungimento dell’eccellenza: traguardo che si può perseguire solo utilizzando al meglio i propri talenti. a questo proposito l’azienda sostiene l’alta qualificazione del proprio personale e il continuo sviluppo professionale. motto della fresenius è “chi se non noi?”, frase che riassume la convinzione che solo grazie ad una partecipazione continua e un contributo attivo si possa raggiungere l’eccellenza e ottenere un vero miglioramento. l’ing. emanuele gatti Progetto dua iniziano anche quest'anno le attività del progetto Dua, indirizzato agli allievi meritevoli delle scuole superiori che possono sostenere in anticipo alcuni esami universitari. si sono svolti i primi incontri per l'anno accademico 2010/11. già uno studente delle scuole superiori che l'anno scorso ha sostenuto un esame aderendo al progetto, Andres Dabas, è risultato vincitore non residente del concorso a villa nazareth. uno degli aspetti costitutivi del progetto consiste nel fatto che i tutor che accompagnano gli studenti nel loro percorso sono studenti Dua della terza generazione capaci di prestare un servizio maturo e competente per i più giovani. con questo anno accademico si inaugura un altro mezzo di comunicazione: oltre al sito si aggiunge anche il blog ed il gruppo su facebook: http://progettodua.wordpress.com e "progetto Dua" su facebook. ciò è un punto di incontro nel web 2.0 di tutti coloro che si sono persi di vista in questo decennio di attività ma che, essendo stati studenti Dua hanno voglia di condividere l'esperienza con le nuove generazioni per una collaborazione "working progress". sul bouquet dei dieci corsi proposti abbiamo avuto già molte iscrizioni rispettivamente per informatica, chimica, economia. di silVio PetaCCia huMberto diaz L’incontro con l’ambasciatore americano presso la Santa Sede La strategia del “pluribus unum” [di Pierluigi toNNara] i l 3 luglio scorso si è tenuto nel salone del nostro centro culturale un incontro con il prof. Miguel Humberto Diaz, ambasciatore degli usa presso la santa sede. professore di teologia e filosofia presso la saint John’s university, Diaz il 21 agosto 2009 viene nominato ambasciatore dal presidente obama. l’incontro è stato incentrato sui rapporti attuali fra stati uniti e vaticano e sui progetti futuri di politica condivisa. l’ambasciatore si è innanzitutto soffermato su cinque delle questioni principali di comune intervento: lotta contro la fame, diritti umani (con particolare attenzione al tema della libertà religiosa), salute globale (in particolare prevenzione dell’ hiv/aiDs e sfida del cambiamento climatico), traffico di persone, pace e sicurezza. la strategia di fondo, sottesa all’attuazione di ciascuno dei punti rilevati, è di una interdipendenza umana, vero e proprio elemento distintivo della politica del presidente obama. “non è più possibile, nemmeno per gli stati uniti, vivere isolatamente, nessuno oramai può pensare di vivere su un’isola”, incalza il prof. Diaz. costruire ponti è l’imperativo che emerge con brillante chiarezza. l’ambasciatore riprende il noto discorso de il cairo facendo notare come il dia- logo interreligioso sia un punto ineludibile: “america e islam non devono essere in competizione: occorre mirare al progresso, alla giustizia e al rispetto della dignità umana”. ecco dunque l’importanza del dialogo, del confronto, dell’esser disposti ad apprendere l’uno dall’altro nel reciproco rispetto. il diplomatico si sofferma poi sulla visione antropologica del “Yes, we can!” obamiano: è appunto il “we” che deve essere ricercato, occorre trovare persone che si impegnino insieme per il bene comune. non da soli, non una persona ma un’intera comunità impegnata per l’ambasciatore diaz durante il suo intervento il raggiungimento di uno scopo comune. concludendo il prof. Diaz afferma: “la grande sfida, non essendo la religione cattolica l’unica nel mondo, è trovare un costante dialogo nel pieno rispetto del pluralismo. occorre tradurre pensiero e valori per il bene comune: “pluribus unum.” ebbene si, questa conclusione è intimamente connessa ai valori su cui si fonda la nostra comunità. “ut unum sint” è riecheggiato nella sala. un incontro prezioso ed interessante, un uditorio attento e partecipe, un’atmosfera che offre un piccolo seme di speranza. 16 associazione PoloNia Villa Nazareth | Dicembre 2010 Sui sentieri di Karol Wojtyla Nella cappella di santa Kinga, in profondità nella miniera di sale di Wieliczka Pellegrinaggio della memoria i [di reNato CiMeNti] l nostro viaggio, come sempre organizzato benissimo da tonino casamassimi, non ci ha portato questa volta alla ricerca delle origini del cristianesimo e della chiesa, che ci aveva dato grande emozione in armenia, in turchia, in israele ed in giordania, ma ci ha messo a confronto con una realtà, la polonia, dove il senso religioso si percepisce come un elemento caratterizzante. lo abbiamo trovato continuamente, non solo nel paesaggio dominato dai segni evidenti della religiosità, ma soprattutto nel modo come questa viene espressa, con una intensità di devozione profonda e partecipata. girando per cracovia e per la regione circostante, si comprende quasi d'istinto che la storia di questo popolo, segnata in maniera alternata da vicende tragiche e da momenti di grande splendore, ha trovato nella fede cristiana il suo collante principale, il suo motore ideale e la forza per superare le grandi difficoltà che le sono derivate dal trovarsi geograficamente in mezzo a due popoli ugualmente potenti ed ingombranti. il viaggio ci ha portato in luoghi di una intensità spirituale ineguagliabile, rivelata ed accentuata ancor più in profondità dalle parole con le quali mons. Celli ci ha richiamato all'ascolto, alla preghiera ed alla responsabilità della chiamata, misurandoci con la nostra ca- pacità di risposta, come persone e come mem- scritti ed alla manifestazione di disumanità bri dell'associazione. criminale che essi rivelano, non farci angoDalla cattedrale di cracovia a czestoowa , sciose domande: dove era Dio in quei giorni? dal santuario di Kalwaria alla cappella papale perché egli ha taciuto? come poté tollerare in arcivescovado, abbiamo seguito le orme questo eccesso di distruzione, questo trionfo delle grandi figure che non solo hanno attra- del male? versato la storia polacca, ma segnato la storia Don claudio ha letto, ed abbiamo ascoltato della cristianità, da ultimo giovanni paolo ii, con commozione, le parole di benedetto Xvi in ricordandone la grandezza, il coraggio e la occasione della visita al campo di concentrasantità, orgogliosi di averlo conosciuto e se- mento, facendo nostro l'invito “ a suscitare in guito e consapevoli del legame affettuoso con noi il coraggio del bene, della resistenza contro villa nazareth. il male; possiamo sperare che dal luogo delci ha aiutato molto, in questo, la cordiale e l'orrore spunti e cresca una riflessione costrutgenerosa ospitalità del card. Dziwisz, don tiva e che il ricordare aiuti a resistere al male stanislao, che è stato per anni a fianco del e a far trionfare l’amore”. papa ed ora ne è successore come arcivescovo parole che danno significato al nostro viaggio di cracovia. e ne costituiscono la memoria più preziosa. e' venuto a salutarci il primo giorno in cattedrale, ci ha onorato con la sua espansiva ed esuberante presenza a cena in un ristorante del centro, ci ha messo a disposizione per la celebrazione della messa la cappella papale dove Karol Wojtyla è stato ordinato sacerdote. la “contemplazione” dei santi e l'immersione nella fede provate in quei giorni hanno trovato un ulteriore momento, forte ed indimenticabile, nella visita al campo di concentramento di auschwitz e birkenau. e' stato impossibile anche a noi, di fronte agli orrori dedon Claudio, il card. dziwisz e Piersilverio Pozzi associazione 17 Villa Nazareth | Dicembre 2010 iNCoNtro FaMiglie Riscoprire le radici Il rapporto con le famiglie di origine «se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Chi non porta la propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo» (lc, 14, 26-27) i [di ViNCeNzo MaFFei e MassiMo Moretti] l 17 ottobre scorso il gruppo “progetto famiglie” dell’associazione comunità Domenico tardini ha inaugurato il suo secondo anno di attività con un incontro che ha affrontato il tema del rapporto della coppia con le famiglie di origine. è stata la naturale prosecuzione del precedente appuntamento del 6 giugno 2010 sull’autenticità, coordinato da carmelo licitra, psicoanalista e associato di villa nazareth. le famiglie, assieme a una rappresentanza di singoli e fidanzati, sono state guidate in un affascinante percorso filosofico e psicoanalitico che ha suscitato interrogativi e provocato numerosi interventi. anche l’incontro del 17 ottobre, guidato da don Giuseppe Bonfrate, si è caratterizzato per l’ intensa partecipazione dei convenuti che, liberamente, hanno messo in comune le proprie esperienze di vita, condividendo le riflessioni scaturite dalla lettura del vangelo di luca. Dal confronto è emersa la necessità di favorire un equilibrato rapporto con le proprie origini familiari, identità e risorsa che occorre saper ricollocare nelle realtà delle famiglie di nuova costituzione. Don giuseppe ha parlato dell’opportunità per i coniugi di compiere un esodo da sè stessi perché l’amore ha bisogno della libertà, e la libertà richiede una disponibilità al distacco dalla realtà primitiva per abbracciare appieno le novità del noi. l’esperimento romano degli incontri per le famiglie di villa nazareth, che speriamo di allargare presto a tutta italia, vuole essere una prima risposta attuativa di una parte dell’articolo 8 dello statuto dell’associazione comunità Domenico tardini. in tempi non sospetti, gli associati hanno individuato tra gli obiettivi il dare “attenzione ed accoglienza alle famiglie di provenienza dei membri” e di incentivare “forme di parte- cipazione per le nuove famiglie alle quali essi daranno vita”. con i nostri appuntamenti, a partire dai bambini che sono parte integrante dell’esperienza, sentiamo di rafforzare la rete d’amicizia che è alla base di villa nazareth, approfondendo contenuti mirati e sviluppando il dialogo interfamiliare nel solco dei valori ispiratori di villa nazareth il CaleNdario delle attiVità La programmazione per il 2011 Un cammino di discernimento insieme anche quest’anno pubblichiamo il calendario degli incontri, che può essere soggetto a piccole modifiche. Per quanto riguarda le modalità di partecipazione ed i contenuti trattati, sarà inviato volta per volta il programma con la scheda di adesione. l'attività promossa dall'associazione avrà un'importante tappa nel ritiro spirituale in preparazione del Natale che si terrà domenica 28 novembre 2010 presso la Congregazione suore domenicane di santa Caterina da siena. sarà un'occasione importante di riflessione e di preghiera per tutti gli associati e gli ex alunni di Villa Nazareth. il tema scelto per l'incontro "Discernimento sul progetto di Dio nella nostra vita. Come individui, come famiglie, come comunità" tiene conto delle scelte dell'assemblea e della proposta del gruppo famiglie. il ritiro sarà guidato da monsignor Claudio M. Celli e la Celebrazione eucaristica, a chiusura della giornata, sarà presieduta dal card. achille silvestrini. ricordiamo, inoltre, che durante il periodo di avvento sono in previsione due video conferenze di don Claudio per una riflessione sul Natale. le video conferenze saranno destinate una agli associati, l'altra agli studenti non residenti. Mese giorno luogo attività Novembre domenica 28 diverse località Dicembre domenica 19 (mattina) Villa Nazareth Santa messa di Natale in Vaticano domenica 16 Villa Nazareth Terza domenica domenica 30 Villa Nazareth Festa della Famiglia giovedì 3 Vetralla Anniversario card. Samorè dal 6 al 13 Dobbiaco Incontro invernale a Dobbiaco sabato 26 (pomeriggio) domenica 27 (mattina) Roma Vetralla Giornate del Fondatore mercoledì 9 (ore 19) Villa Nazareth domenica 20 (mattina) Roma domenica 10 Roma giovedì 21 (ore 19) Villa Nazareth Santa messa “In coena Domini” domenica 15 (mattina) Roma Terza domenica sabato 28 (pomeriggio) Roma Anniversario ordinazione episcopale del Card. Silvestrini Luglio sabato 16 (ore 18) Villa Nazareth Assemblea dell’Associazione Agosto dal 3 al 10 Dobbiaco Incontro Estivo a Dobbiaco Ottobre sabato 1 (pomeriggio) domenica 2 (mattina) Villa Nazareth Assemblea dell’Associazione Ritiro spirituale in preparazione del Natale Momento conviviale a Villa Nazareth Gennaio Febbraio Marzo Aprile S.Ceneri Inizio della Quaresima Terza domenica Ritiro spirituale in preparazione della Pasqua Maggio Elezione del Vice Presidente 18 associazione Villa Nazareth | Dicembre 2010 asseMblea La cronaca Rilanciare il cammino spirituale l’ [di Chiara ilaria risolo] assemblea dell’associazione comunità Domenico tardini si è tenuta nel pomeriggio del 2 ottobre scorso. un appuntamento atteso dagli associati, un incontro preparato con una cura particolare per perseguire l’intento comune di rilanciare il cammino associativo. per questo in questa occasione è stata innanzitutto adottata una nuova modalità di partecipazione: un assetto circolare che potesse consentire un dialogo frontale, una condivisione aperta e spontanea. la novità ha riscontrato un certo successo ma non è stata la sola a motivare un bellissimo confronto tra i partecipanti. in primis, la riflessione spirituale del nostro presidente, il quale, leggendo il famoso passo tratto dalla lettera ai romani di san paolo, 12, ci ha invitato, unitamente alle parole dell’apostolo, a perseguire il culto spirituale. la riflessione del cardinale si sofferma, infatti, sull’auspicio che l’associazione si faccia promotrice di un cammino spirituale che coinvolga gli associati, gli amici e che possa chiamare nuovi amici, specialmente quelli che si sono allontanati. in seguito, la relazione di monsignor claudio celli, il quale, ha proposto un percorso attuativo dell’invito rivolto dal nostro cardinale attraverso la presentazione del tema “Dal progetto formativo alle priorità dei progetti formativi”. il progetto formativo è il riferimento del nostro cam- mino: con la sua approvazione, abbiamo deciso di viverlo nel corso del tempo sulla base delle linee guida da esso emergenti. pertanto, sono state presentate tre proposte da cui sceglierne una da portare avanti nei prossimi mesi: 1) la scoperta del progetto personale, partendo dall’articolo 2 del nostro statuto, laddove si stabilisce che “ognuno scruti in sè stesso i segni del progetto personale a cui lo spirito lo chiama e vi corrisponda con generosità”; 2) essere accanto al fratello, andando alla ricerca di chi si è allontanato, consapevoli che l’appartenenza a villa è in colui che ne vive i valori. 3) maturazione culturale e fede, riscoprendo il valore della preghiera e della meditazione, sulla scia dell’art. 4 del nostro statuto. l’assemblea degli associati ha manifestato la preferenza per la prima proposta, purché sia allargata e possa sviluppare anche la seconda. se è fondamentale discernere il proprio progetto di vita, infatti, lo è ancor di più imparare a viverlo in relazione con l’altro. infine, sono state approvate delle modifiche al regolamento, per consentire al consiglio dell’associazione di costituirsi anche per videoconferenza, nonché per adeguarne il testo all’affermata prassi di convocazione annuale dell’assemblea. è chiamata a realizzare, nei termini puntualmente espressi dallo statuto e magnificamente rappresentati nelle icone evangeliche che abbiamo assunto a riferimento sapienziale della nostra comunità. ebbene, su questi temi dovremo probabilmente continuare a porre la discussione, con il coraggio di mettere in gioco le nostre prospettive, tentando di salpare l’ancora e mollare gli ormeggi di convinzioni sedimentate e poco inclini al confronto (e questo richiede a ciascuno di noi la disponibilità all’apertura del cuore). ecco che, per realizzare in pienezza la dimensione comunitaria di villa e la sua missione apostolica (che presumibilmente va intesa anche nei termini dell’operare di ciascuno di noi nella realtà sociale ed ecclesiale locale), potrà risultare importante, forse decisivo, partire dalla parola, dall’eucaristia e dalla parola, da cristo. sperimentare l’amore, la gratuità del dono dell’amore di cristo, è giustappunto ciò che chiamiamo “significato cristiano dell’esistenza”. e vivere la verità del nostro bisogno di essere amati, a cui il signore risponde amandoci per primo. e allora il cuore che accoglie l’amore di cristo diviene cuore capace di amare, di vivere l’altra persona non come minaccia ma come dono. e così il servizio non è più perdere la propria vita, ma ritrovarla: la “diaconia” diviene la dimensione naturale del vivere e la cultura può farsi strumento non di potere, ma di promozione dell’uomo. probabilmente vi è l’urgenza di tornare alla fonte, alla parola ed all’eucaristia, con la mediazione del magistero ecclesiale, per realizzare quell’umanesimo cristiano che si proponga di valorizzare l’uomo soprattutto nella dimensione della fraternità, della comunione. all’interno di questo quadro, diviene possibile praticare l’accoglienza, ricomporre i conflitti di posizioni culturali distanti e con inclinazioni oppositive, nel perimetro di un pluralismo tollerante e rispettoso. richiamando quindi quanto ricordato da don achille nel suo appello alla “promozione spirituale”, che ne costituisce la cornice di senso, le proposte di don claudio (non ultima l’istituzione di “scuole di preghiera”) paiono offrirsi non come percorsi escludenti e totalizzanti, ma come opportunità, nel rispetto della dignità e dell’intelligenza di scelte diverse. con quali modalità ed in quali ambiti? lo si potrà decidere assieme, valutando le prospettive plausibili: il cammino che si sta strutturando nell’ambito del progetto famiglie, ad esempio, ovvero i ritiri spirituali in programma, potrebbero rappresentare i punti di partenza per un percorso possibile. asseMblea Riflessioni L’urgenza di tornare alla Fonte D [di laMberto iezzi] a molto tempo ci interroghiamo sulla possibilità di fare aggregazione, famiglia, con tutti coloro che la realtà di villa vivono o hanno vissuto, ciascuno nei modi e nei tempi della propria personale esperienza: studenti residenti e non, laureati, amici, fisicamente vicini o lontani. ci chiediamo perché non tutti vivano una partecipazione attiva nella comunità, non tutti sentano come responsabilità personale il tema della restituzione (passando da fruitori a promotori), non tutti guardino a villa nazareth, nelle sue diverse articolazioni (che certo non si esauriscono nell’orizzonte dell’associazione), quale sorgente sicura e continuamente nuova, luogo ove attingere al senso della propria esistenza. si pone inoltre la questione di come realizzare all’esterno la visibilità della nostra comunità, affinché possa offrire un contributo di pensiero ed elaborazione culturale al dibattito contemporaneo. non possiamo infine dimenticare l’impegno della missione che villa associazione 19 Villa Nazareth | Dicembre 2010 dobbiaCo Il racconto di un’esperienza La mia prima Dobbiaco p [di giaNNi giaMPietro] rima volta a Dobbiaco, prima volta con l’associazione. io e mia moglie filomena lasciamo i 32 gradi della nostra puglia e dopo 1000 chilometri (e una notte di sosta a recanati) arriviamo a destinazione. lo stacco non potrebbe essere più netto: dalla macchia mediterranea ai verdi infiniti della val pusteria, dal romanico pugliese al barocco tirolese, ma soprattutto pioggia e circa venti gradi in meno. nonostante il maltempo però l’impatto con la struttura che ci ospita è fortemente suggestivo: l’ex grand hotel racconta non solo dei fasti del secolo scorso, quando era uno dei centri più rinomati d’europa e ospitava artisti e principesse, ma anche di una sapiente ristrutturazione che lo ha trasformato in uno dei più importanti punti di riferimento culturali della zona, comprendente una sala concerti, il museo del parco, un ostello ed un centro diocesano. a cena, prime presentazioni con gli altri ospiti dell’associazione. scopriamo così quant’è piccolo il mondo: in maniera del tutto casuale ci troviamo ad un tavolo composto interamente da pugliesi. Dopo cena, prima passeggiata esplorativa nel centro di Dobbiaco, ma ci ritiriamo subito, scoraggiati dal freddo e con la netta sensazione di aver sbagliato abbigliamento. il mattino dopo però ci risvegliamo col sole; scegliamo quindi di aggregarci ad un gruppo piuttosto nutrito con una meta presentata come “facile”: il rifugio tre scarperi, in val campo di Dentro. la lunga passeggiata permette di approfondire la conoscenza con i compagni di avventura: neo laureati e giovani all’inizio della loro carriera professionale, e persone che hanno seguito a villa nazareth la crescita di diverse generazioni e che con il loro impegno costituiscono ancora oggi dei pilastri per l’associazione. un’altra escursione che ci è rimasta impressa è stata quella al monte piana, che per circa due anni costituì terreno di scontro ravvicinato tra i soldati italiani e quelli austriaci. grazie anche alla guida di renato, profondo conoscitore di quei luoghi e ancor di più della immane tragedia vissuta in quegli anni, abbiamo ripercorso le trincee che furono la casa e la tomba per molti militari, i camminamenti, le postazioni; in una sorta di museo all’aperto realizzato da gruppi di volontari abbiamo visto anche scarpe, gavette e altri oggetti recentemente portati alla luce. non ci sono state solo escursioni e bei pa- norami. l’intera settimana è stata scandita al mattino dalle lodi e dalle riflessioni di mons. Claudio Celli sulla seconda lettera di s. paolo a timoteo, dolorosa e al tempo stesso piena di amore e di speranza. una sera poi è stata ricordata la figura di mons. Luigi Padovese, il vicario apostolico dell’anatolia ucciso a giugno in circostanze assai poco chiare. Dai ricordi dei membri dell’associazione che lo hanno conosciuto personalmente è emersa la figura di un pastore di grande carità che aveva però un presentimento di ciò che gli stava per accadere. infine i momenti di festa: la santa messa della domenica, presieduta dal card. Achille Silvestrini e animata dai tanti fanciulli presenti; e il commiato del lunedì sera, in cui hanno dato del loro meglio i bambini e i cori alpini. iNCoNtro iNterNazioNale degli sPazzaCaMiNi | di Margherita Elia Il 5 settembre 2010 il Gruppo Nord dell’Associazione si è ritrovato a Santa Maria Maggiore (VB) per il raduno internazionale degli spazzacamini. Abbiamo trascorso insieme una piacevole giornata in un clima di amicizia e condivisione che speriamo di poter ritrovare organizzando altre iniziative nel prossimo anno. 20 Villa Nazareth nel mondo Villa Nazareth | Dicembre 2010 bruxelles Il workshop dei collegi universitari Aperti all’Europa s [di NoeMi goldiNi e loreNzo taMa] iamo molto grati a villa nazareth per averci dato l'opportunità di partecipare al workshop svoltosi a bruxelles lo scorso 14 giugno. prendere parte all'evento ha rappresentato per noi vivere un confronto con un'atmosfera europea ed internazionale, fondamentale per i nostri studi; abbiamo avuto modo di confrontarci con studenti europei, di conoscere le loro esperienze formative all'estero, di parlare con loro in una lingua diversa dall'italiano e ampliare la nostra rete di contatti. la conferenza, tenutasi al comitato economico e sociale europeo é iniziata con un messaggio di benvenuto e un'introduzione, seguiti da vari interventi che hanno visto in prima battuta protagonisti come Tomasz Czajkowski, membro del comitato economico e sociale europeo, e Cecile Le Clercq, membro della commissione europea, i quali hanno spiegato il significato e l'importanza per l'ue della costruzione di una responsabile cittadinanza europea, che passa in modo particolare dall'impegno dei giovani. poi la parola è passata all'attuale presidente dell'euca, Gian Luca Giovannucci, il quale ha illustrato obiettivi e attività svolte dall'associazione e introdotto la presentazione della carta della cit- tadinanza europea responsabile. prima di pranzo c'è stata una breve presentazione delle delegazioni presenti per poi riprendere con una Data analysis svolta da Manuel Villalobos, intermedia consulting, seguita dalla presentazione della carta da parte di due rappresentati dell'euca, Maria D’Alessandro e Eric Blomquist. prima della conclusione, avvenuta con l'assegnazione del premio al miglior cortometraggio per sponsorizzare la responsabile cittadinanza europea (vinto dal collegio einaudi di torino), è intervenuta invece Maria Cinque, della fondazione rui, per affrontare il tema della creatività in relazione alla rete di talenti per l’europa. vorremmo sottolineare l'impegno dell' euca nel coinvolgimento degli studenti in attività di alto livello dal punto di vista culturale ed istituzionale, quali gli eventi finalizzati alla promozione di una cittadinanza europea responsabile, in modo tale da rendere gli stessi parte attiva di un progetto comune per la creazione di una europa unita, fondata su valori culturali e storici prima che economici. D'altra parte è apparso in modo chiaro come l'ue creda nei giovani europei, la cui formazione e partecipazione è fondamentale per il futuro dell'europa. vorremmo sottolineare come la guiNea bissau CertiFiCazioNe di qualità Un’esperienza di crescita Toccare con mano n i l 12 novembre la dott.ssa Laura Londrillo e l’ing Giovanni Ponte, del cermet, hanno svolto a villa nazareth l’ispezione annuale di vigilanza del sistema di Qualità della fondazione “comunità Domenico tardini”. per la fondazione sono intervenuti: il cardinale Achille Silvestrini, la prof.ssa Angela Groppelli, Giuseppe Tonizzo, il dott. Placido Putzolu, don Sergio Bertocchi, il dott Fabio Punzo, responsabile della gestione del sistema qualità. gli ispettori confermano la validità della certificazione, che riguarda le attività formative e culturali offerte agli studenti universitari, esprimendo un giudizio molto positivo sulla applicazione delle procedure previste dal sistema di qualità nelle attività svolte nell’anno accademico 2009/10. di Fabio PuNzo carta della responsabile cittadinanza europea sia stata frutto anche del lavoro degli studenti più competenti e preparati, ed è stata presentata durante la conferenza da una studentessa italiana e da uno studente britannico. notevole è stata la partecipazione dei collegi italiani (provenienti da roma, palermo, pavia, torino e padova) dei quali alcuni hanno partecipato in modo maggiore al progetto per la cittadinanza con incontri a roma, varsavia e londra. al termine dell'incontro Francesca Nocini ha espresso gradimento per la partecipazione del nostro collegio e l'auspicio per una maggiore collaborazione in futuro, che sarebbe molto importante e proficua sia per villa nazareth che per gli studenti. [di giaNNi alighieri] el periodo tra il 18 agosto e il 2 settembre della scorsa estate ho avuto la possibilità di vivere un’esperienza di crescita umana e professionale in guinea bissau, uno stato dell’africa occidentale bagnato dall’oceano atlantico e confinante a nord con il senegal e a sud con la guinea (detta anche francese). ex colonia portoghese, è stato riconosciuto come stato indipendente dalla assemblea generale dell’ onu nel novembre 1973, attualmente è repubblica presidenziale. Durante la prima settimana di permanenza nella capitale, bissau, ho potuto collaborare con un gruppo di medici dell’ospedale pediatrico san José em bôr, e durante la seconda settimana ho svolto attività di assistenza pediatrica ambulatoriale presso la missione diocesana veronese a bafatà. ho imparato tanto ed ho visto tanto. le precarie condizioni socio-economiche sono risultato di anni di lotte civili e abusi di potere a cui la popolazione è stata ed è tuttora esposta anche, e forse soprattutto, dopo il periodo coloniale. toccare con mano i disagi e vedere in prima persona quanto non sia scontato il diritto alla vita per la maggior parte dei bambini di quella terra, non può non essere occasione di crescita umana e di riflessione su quello che a noi occidentali è dato di vivere nella nostra quotidiana ricerca di “qualcosa di più”. Notiziario 21 Villa Nazareth | Dicembre 2010 uNiVersità I titoli conseguiti nell’ultimo semestre e le esperienze di studio all’estero lauree sPeCialistiChe e Magistrali auguri sPeCiali Donatella Chiarappa – politiche della cooperazione allo sviluppo – tesi: Islam in Asia centrale – prof. fabio bettanin – università di napoli “orientale” – 10/03/2010 Emanuela Ruffo – giurisprudenza (c.u.) – tesi: L’eccessiva onerosità del rimedio della sostituzione nella vendita di beni di consumo: riflessioni alla luce della dottrina tedesca – prof. stefano troiano – università di verona – 30/06/2010 dario impalà e Jvan Mastrotaro Chiara Moriconi Francesca Piscopiello – psicologia della comunicazione e del marketing – tesi: Le parole della pubblicità. Un confronto tra il lessico della pubblicità e l’attribuzione di significati nel pubblico – prof. renata metastasio – università di roma “la sapienza” – 12/07/2010 Stefano Pepe – scienze storico-religiose – tesi: L’histoire n’est jamais sûre. Il viaggiare di Michel de Certau attraverso la frammentarietà delle storie – prof. gaetano lettieri – università di roma “la sapienza” – 14/07/2010 Fabrizia Aralla – storia della filosofia – tesi: “Verità, senso, linguaggio. Ermeneutica e nuovi media” – prof. antonio Quarta – università del salento – 15/07/2010 Federica Del Ponte –Design dei sistemi – tesi: Gluteat – Sistema alimentare basato sulla componibilità morfologica e degustativa per celiaci – prof. alessandro spalletta – isia di roma – 16/07/2010 angelo suardi Marco Dalla Valle - ingegneria edile-architettura – tesi: MiXX Attitude: centro per le arti e lo spettacolo per il XX arrondissement di Parigi – prof. marco imperadori - università “politecnico” di milano – 22/07/2010 Ilaria Tosetto –medicina – tesi: Il disturbo disfagico nel paziente affetto da Morbo di Parkinson – prof. marco fusetti – università dell’aquila – 28/07/2010 Elisabetta Schena lingue straniere per la comunicazione internazionale – tesi: “L’animation du réseau ‘Ambassadeurs Clusters de Rhone-Alpes’: un atout pour le dévéloppement économique de la region” – prof.ssa pascale Di felice – università di torino – 10/09/2010 Gabriele Tucciarone – ingegneria delle comunicazioni – tesi: SPinV: A Dynamic Indoor 3D Wayfinding Platform – prof. maria-gabriella Di benedetto – università di roma “la sapienza” – 15/09/2010 Chiara Moriconi biotecnologie mediche – tesi: Terapia cellulo-mediata per il trattamento di lesioni vertebrali: trapianto autologo di fibroblasti cutanei di capra esprimenti BMP2 – prof. Wanda lattanzi – ucsc di roma – 14/10/2010 Valentina Sivero - medicina – tesi: Alterazioni elettrocardiografiche ed elettrolitiche nell’intossicazione acuta da alcool – prof. alessandro lechi – università di verona – 15/10/2010 Michela Pilotto – biotecnologie mediche – tesi: Studio dell’interazione tra nanoparticelle di ossido di ferro e proteine – prof. fabio vianello – università di padova – 20/10/2010 Debora Hussain – politica delle relazioni internazionali – tesi: Le relazioni franco-tedesche nell’età di De Gaulle, 1958-1969 – prof. giampaolo malgeri – lumsa di roma – 03/11/2010 Angelo Suardi - psicologia sperimentale e neuroscienze cognitivo-comportamentale tesi: La codifica dell’ordine in memoria di lavoro: due esperimenti in paradigma dual-taskprof. cesare cornoldi - università di padova 27/10/2010 Jvan Giuseppe Mastrototaro - economia e management - tesi: Gruppi quotati con patrimonio netto negativo - prof. alessandro giosi - università di tor vergata - 26/11/2010 Dario Impalà’ - economia e managementtesi: I modelli decisionali d’impresa- prof. giampaolo abatecola - università tor vergata - 26/11/2010 Siamo lieti di esprimere affettuosi auguri a don Sergio Bertocchi che lo scorso 18 luglio ha conseguito il Master in “Business Administration” alla St. John’s University of Rome . lauree trieNNali Francesca Mansi - scienze del turismo – tesi: Food and beverage management: analisi dei costi della ristorazione di lusso. Il caso Rossellini’s, ristorante con due stelle Michelin – prof. marco maffei – università di napoli “federico ii” – 10/12/2009 Angela Rita Degno - ingegneria delle telecomunicazioni – tesi: Analisi approfondita di tutte le TV di terza generazione – prof. roberto gaudino - università “politecnico” di torino – 20/09/2010 dottorati e esPerieNze all’estero Simone Ugolini, già studente non residente ha conseguito ad aprile il dottorato di ricerca in matematica presso l’università di trento. Alessia Bove, nel mese di giugno ha preso parte allo scavo archeologico di ebla (tell mardick - siria) diretto dal prof. paolo matthiae della sapienza. Gabriele Ganci, negli usa, a Dayton, per lavorare alla tesi di laurea in ingegneria aerospaziale. gabriele tucciarone 22 Notiziario Villa Nazareth | Dicembre 2010 CaleNdario 2011 Il “Monsignore nostro” i [di MiChele guastaFerro] l calendario 2011 di villa nazareth ha come soggetto il fondatore, il cardinale Domenico Tardini, nella ricorrenza dei cinquanta anni dalla morte. le foto lo ritraggono in vari momenti della sua vita: il prete romano, il fine diplomatico, l’insegnante e l’educatore di grandi e piccoli. Questo calendario, però, non vuole essere celebrativo ma propositivo per tutti noi. tardini ha creato villa nazareth nel 1946 ed ha avuto la possibilità di vederla crescere per soli quindici anni. Dal 1961 villa nazareth ha continuato a sviluppare i suoi ideali per altri cinquanta anni: prima con il cardinale antonio samoré ed adesso con il cardinale Achille Silvestrini; sempre con il preziosissimo aiuto della prof.ssa Angela Groppelli e di molti amici e benefattori, ai quali si sono aggiunti quanti da ex alunni e fruitori sono diventati proponenti. ciò significa che gli ideali di tardini sono sempre at- tuali e questo lungo tempo ci dà garanzia della continuità e bontà della sua opera. a seguito dell’evolversi della situazione economica e sociale del paese, infatti, sono cambiati soltanto alcuni aspetti di villa nazareth: non più bambini di 5 anni ma giovani diplomati che vengono accompagnati nel loro percorso universitario e di specializzazione, non più solo ragazzi ma anche ragazze, non più prevalenza di benefattori americani ma sempre più amici italiani. inoltre, al principio ispiratore della parabola dei talenti (“Domine, alia quinque talenta superlucratus sum”) si è aggiunto ed abbiamo fatto nostro l’insegnamento della lavanda dei piedi (“ita et vos faciatis”) e della Diaconia della cultura (“intellegis quae legis?”). la vitalità di villa nazareth è dimostrata dal numero sempre crescente di studenti e laureati che non hanno mai conosciuto personalmente il cardinale tardini rispetto a coloro che hanno avuto la fortuna di godere del suo affetto e che chiamavano “monsignore nostro”. Da parte di noi ex alunni di villa nazareth c’è la volontà e la convinzione di continuare la sua opera, cioè di dare gratuitamente ad altri giovani quanto altrettanto gratuitamente abbiamo ricevuto, con la fiducia di avere sempre al nostro fianco vecchi e nuovi amici. ma lui è stato il motore di tutto. la copertina del calendario albuM di FaMiglia | I lieti eventi MatriMoNi Rita Fedrigo con Davide Ortolan, chiesa di san tommaso, caneva (pn) (1/05/2010) Giulia Avesani con Maurizio D’Ischia, santa maria in stelle, (ve) (15/05/2010) Marco Castrovillari con Elisabetta Mele, chiesa madre assunzione della beata vergine maria, rocca imperiale (cs) (05/06/2010) Elena Turcato con Paolo Frigo, Duomo di san martino di lupari (pD) (12/06/2010) Giuseppina Rosato con Adriano Santi, santuario di maria santissima del colle di lenola (lt) (03/07/2010) Marco Del Romano con Tiziana Perseo, chiesa di s. silvestro e s. rocco di pennapiedimonte (ch) (04/07/2010) Eufemia Tesoro con Nicola Fraccalvieri, santuario maria santissima buoncammino, altamura (ba)(08/09/2010) Angela Forte con Nicola Abressa, chiesa di s. michele arcangelo di altamura (ba)(22/07/2010) Sara Pennatini con Roberto Paglialonga, chiesa di s. francesco di grosseto (24/07/2010) andrea Polito e roberta genta Daniele Primavera con Sarah Elizabeth Robbat, Chiara Putzolu con Giovanni Di Virgilio, chiesa di santa maria maggiore, guardiaroma (15/05/2010) grele (ch) (12/08/2010) Andrea Polito con Roberta Genta, badia Ottavio Abeille con Alessia Giordano, tedalta (ar) (1/06/2010) basilica di s. maria maggiore di siponto (fg) (01/09/2010) il matrimonio di daniele Primavera e sarah elizabeth robbat ProMozioNi esprimiamo cordiali rallegramenti per il dott. Luigi D’Orazio, nominato consigliere di corte di appello presso il Distretto dell’aquila, già nostro alunno. presentiamo la sua ultima pubblicazione dal titolo “nuove forme di responsabilità e risarcimento in materia di appalti” Notiziario 23 Villa Nazareth | Dicembre 2010 albuM di FaMiglia | I lieti eventi NasCite Sofia, figlia di rossella salvatori e marco vari (16 marzo) Giulia Maria, figlia di maria De santis e nicasio mancini (28 aprile) Sara, figlia di anna pepe e emanuele alberti (21 maggio) Lavinia, figlia di luigi D’orazio e sarah sulmona (30 maggio) lavinia d’orazio NoMiNe Edoardo, figlio di francesca vanti e stefano lappa (27 giugno) Luca, figlio di nicola vicenti e manuela reali (12 luglio) Giacomo, figlio di alfredo e grazia scioli (16 agosto) Antonio Maria, figlio di renato e caterina pisanti (10 settembre) Giovanni, figlio di erika il battesimo di benedetta telesca a grottaferrata basile ed emanuele bar(30/05/2010) buto (5 settembre) Lavinia, figlia di sarah e luigi D’orazio, Edoardo, figlio di rosarita Digregorio e napoli (26/09/2010) alessandro sacchetti (3 ottobre) Benedetta, figlia di Domenico e tiziana teTeresa, figlia di giancarlo Dilauro e chiara lesca, san giuseppe sposo della beata verDinoi (24 ottobre) Matteo, figlio di andrea e alessia pozzi, ni- gine maria, grottaferrata (12/06/2010) Luca, figlio di nicola vicenti e manuela pote di lidia e pier silverio (11 novembre) reali, cappella di v. n. (09/10/2010) battesiMi Marta, figlia di ettore e simona nosè, parDaniele Luca Antonio, figlio di piera mi- rocchia san francesco in cesate (mi) gale e marco santarelli, cappella di v. n. (10/10/2010) i Nostri Cari uNa tragiCa sCoMParsa in questi mesi sono venuti a mancare alcuni cari amici. li ricordiamo con affetto nella preghiera e con cordoglio alle famiglie. Salvatore Saracino (02/06/2010) padre della studentessa roberta saracino. Rosalia Grieco Venosa (10/06/2010) madre di emanuela grieco. Antonino Valenza (16/06/2010) padre del prof. pierluigi valenza, amico e collaboratore di villa nazareth. Antonio Cristofari (25/08/2010) carissimo amico, fondatore della “comunità Domenico tardini” e sostenitore di villa nazareth. valente professionista ci è stato vicino per molti anni con la sua collaborazione professionale, sempre pronto a sostenere il nostro cammino. Thomas Detre (09/09/2010)m.D. psichiatra senior vice-cancelliere dell’università di pittsburgh, che ha curato il centro trapianti multi-organo ismett a palermo (upmc), visitava spesso villa nazareth. Mons. Donald William Wuerl (nella foto), già arcivescovo di Pittsburgh dal 2006, promosso arcivescovo di Washington. Il 20 ottobre 2010 Papa Benedetto XVI lo ha creato Cardinale nel concistoro del 20 novembre. A Pittsburgh, Mons. Wuerl aveva sostenuto e incoraggiato concretamente gli studenti di Villa Nazareth che avevano vissuto un periodo dei loro studi all’università Duquesne. antonio Cristofari E’ il 9 Settembre 2010 e una terribile alluvione si abbatte sulla Costiera Amalfitana, nella cittadina di Atrani. Il fango e i detriti, provocati dall’esondazione del fiume Dragone, trascinano via Francesca Mansi, 25 anni, studentessa della nostra comunità. Il suo corpo sarà ritrovato soltanto dopo 23 giorni al largo delle Isole Eolie. Nei lunghi giorni di ricerca tutti abbiamo sperato di poterla ritrovare viva, interrogandoci sul perché di tali avvenimenti. Come non pensare, in queste situazioni, al Salmo 22: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” La vera testimonianza di fede ci proviene dalla famiglia Mansi, che, in un dolore di grande dignità, sorretta dalla fede e riunita nella preghiera, ha affrontato la dura prova. L’immagine del sorriso di Francesca e la testimonianza di fede della famiglia possano essere i ricordi legati a questa tragedia, che ciascuno di noi porterà sempre nel proprio cuore. di rosaNNa PiNizzotto Villa Nazareth F O N D A Z I O N E C O M U N I Tà D O M E N I C O TA R D I N I O N LU S via Domenico Tardini, 35 – 00167 Roma Website www.villanazareth.org tel 06 666971 beNeFiCi e-Mail [email protected] Fax 06 6621754 F i s C a l i a FaV o r e d e i s o s t e N i t o r i d e l l e o Nlus Le donazioni effettuate con qualsiasi mezzo di pagamento, ad esclusione di quelle per contanti, godono dei seguenti benefici fiscali, nei limiti e alle condizioni previste dalle vigenti normative e prassi. Per le PersoNe FisiChe Sono detraibili dall’imposta lorda per un importo pari al 19% del loro ammontare fino ad un massimo di 2.065,83 € (art. 15 lettera i-bis del D.P.R. 917/86). Sono deducibili nel limite del 10% del proprio reddito fino a un massimo di 70.000 € (art. 14 D.L. 35/2005). I benefici non sono cumulabili tra loro. Per le iMPrese Sono deducibili per un importo non superiore a 2.065,83 € o al 2% del reddito di impresa dichiarato (art. 100 c. 2 lettera h del D.P.R. 917/86). Sono deducibili nel limite del 10% del reddito dichiarato fino a un massimo di 70.000 € (art. 14 D.L. 35/2005). I benefici non sono cumulabili tra loro. M o d a l i tà di doNazioNe Il versamento tramite bonifico su C/C bancario deve essere intestato a: Fondazione Comunità Domenico Tardini ONLUS Banca Popolare di Novara, Filiale Roma 10 Via Ludovisi 46, 00186 Roma Codice IBAN: IT 64 N 05608 03210 000000021009 Il versamento tramite accredito su C/C postale deve essere intestato a: Fondazione Comunità Domenico Tardini ONLUS specificando nella causale “offerta per le attività della fondazione” C/C postale n. 58186008 uN grazie ai Nostri sPoNsor alPha Cse alViero MartiNi s.P.a. baNCa d’italia baNCa PoPolare di NoVara Cassa di risParMio di raVeNNa CooPsette s.C.r.l. FoNd. baNCa saN Paolo di bresCia FoNdazioNe baNCo aliMeNtare FoNdazioNe baNCo di sardegNa FoNd. baNCa del MoNte e Cassa di risP. di FaeNza FoNdazioNe bPN Per il territorio FoNdazioNe CariChieti FoNdazioNe CariPlo FoNdazioNe CattoliCa assiCurazioNi iNgegNeria bioMediCa s.luCia iNtesa saNPaolo la MiCroMeCCaNiCa s.P.a. NoViserViCe s.r.l. PoliFarMa s.P.a. rader s.P.a. s.g.M. distribuzioNe s.r.l. tiesse holdiNg s.r.l. uNiCredit baNCa zaNNoNi s.r.l.