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Perché la proposta per un Seminario di Studio dell’Ordine Nazionale dei Biologi dal titolo “Etna: la vita su un vulcano attivo”? Il vulcano Etna nel mese di Giugno compie il primo anno dal suo inserimento nella lista tra i beni naturali come Patrimonio dell’Umanità: è uno dei riconoscimenti più importanti per la Sicilia, da lungo tempo atteso e fortemente voluto dagli ambienti scientifici e soprattutto dal Parco dell’Etna. L’Etna è un vero laboratorio naturalistico, dove l’aspetto scientifico maggiormente studiato è il vulcanismo in tutte le sue principali componenti, dai fenomeni sismici ai minerali contenuti nelle lave; tuttavia ha sempre avuto anche un ruolo interessante dal punto di vista scientifico anche la vita animale e vegetale, che con sorprendenti attitudini riesce a superare le avversità derivanti dall’attività vulcanica e dai fattori ecologici, che talvolta si presentano estremi. Nel giro di poche ore le zone sommitali sono coperti da uno spesso strato di lapilli e talune piante devono riuscire a superare questa difficoltà, modificando il loro stato vegetale, allungando le parti aeree e approfondendo l’apparato radicale; al contrario talune specie animali sono costrette a migrare su un altro versante del vulcano perché quello precedente è stato interessato da un fenomeno eruttivo molto violento, che ha mutato l’habitat di origine. Questo continuo cambiamento delle condizioni ecologiche e quindi degli habitat di ciascuna specie ha contribuito, nel corso dell’evoluzione geologica del vulcano, ad avere un ricco contingente di specie floristiche e faunistiche di interesse scientifico, proprio per il loro peculiare e spiccato carattere di adattamento alle difficili ed estreme condizioni ambientali. Obiettivo del Seminario di Studio “Etna: la vita su un vulcano attivo” È assolutamente opportuno organizzare questo evento scientifico, per mettere in risalto i particolari aspetti biologici del vulcano Etna e per fornire qualche spunto per la ricerca dei futuri ricercatori che vorranno approfondire il ciclo biologico di talune specie o trovare il meccanismo biochimico che sta alla base della risposta di una data specie in seno al cambiamento ecologico. Oltre a questo, vi sono anche numerosi altri spunti per approfondimenti scientifici, per fare un esempio: lo studio sui principi attivi di talune specie vegetali che prediligono i suoli vulcanici, la risposta biomeccanica di talune specie vegetali alle sollecitazioni esterne, il monitoraggio delle emissioni gassose vulcaniche attraverso l’uso dei licheni, l’accumulo di sostanze assorbite dai funghi nel substrato di crescita, e molti altri ancora. Non è da tralasciare anche il ruolo dei biologi e di altre figure professionali come divulgatori e comunicatori scientifici degli aspetti floristici e faunistici del vulcano più alto d’Europa Per i motivi sopra citati propongo alla Delegazione di Catania dell’Ordine Nazionale dei Biologi la giornata di studio con indirizzo botanico e faunistico, il cui programma è allegato alla presente comunicazione. La partecipazione è gratuita e pubblica, ma si propone di fornire agli uditori/partecipanti che lo richiedono i CFU (crediti formativi universitari) e ai relatori gli ECM. Il programma delle relazioni di mattina vertono prevalentemente sugli aspetti floristici endemici dell’Etna, a cura della prof.ssa Poli storica botanica del Parco dell’Etna, e con approfondimenti su taluni argomenti di carattere applicativo a cura del dott. Fabrizio Meli, della dott.ssa Angela Finocchiaro e della dott.ssa Giovanna Marletta. Nel pomeriggio interverrà il prof. Giorgio Sabella che illustrerà la fauna endemica dell’Etna e le specie di vertebrati presenti sul vulcano, conclude l’incontro la relazione del dott. Nicolò Longo con una interessante esperienza di monitoraggio e di educazione ambientale sul gatto selvatico. Si propone come data del Seminario di Studio il giorno Sabato 11 Ottobre 2014, di cui la partecipazione è gratuita, ma con iscrizione entro il 10 Settembre con l’avvio del Seminario con un numero minimo di 25 partecipanti; il luogo di svolgimento è la Sala Conferenze dell’Ente Parco dell’Etna, che nel corso della settimana mette a disposizione i locali a titolo gratuito. Il Seminario impegna tutta la mattina e il pomeriggio, con inizio dei lavori alle ore 9,00 e termina alle ore 18,00. La pausa pranzo è a carico di ciascuno dei partecipanti e dei relatori, che sceglierà autonomamente il pranzo a sacco in un area attrezzata annessa alla sede del parco oppure in trattoria/ristorante presso Nicolosi. La sede istituzionale dell’Ente Parco dell’Etna è l’edificio dell’Ex Convento dei Benedettini di San Nicolò la Rena, splendido complesso architettonico restaurato e reso funzionale, posto in una pregevole località di interesse paesaggistico del Comune di Nicolosi (CT). Catania, 19 Giugno 2014 dott. biol. Fabrizio Meli