comune di sala consilina documento di valutazione dei rischi
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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI IN AMBIENTE LAVORATIVO ai sensi dell’art.17, c.1 lett. a) del D.Lgs. n. 81 del 09.04.2008 AZIENDA: COMUNE DI SALA CONSILINA Sede: Unità produttiva San Rocco: locali destinati a magazzino operai, deposito, laboratorio falegnameria – fabbro – riparazioni elettriche/idrauliche, autoparco aziendale Via San Rocco – Sala Consilina (SA) Oggetto: valutazione dei rischi presenti nell’unità produttiva San Rocco sita in Via San Rocco nel Comune di Sala Consilina (SA). Documento redatto ai sensi dell’art.17, c.1 lett. a) – D.Lgs. n.81 del 09.04.2008 Revisione Data Aggiornamento D.Lgs. 81/08 – Rev. 01/10 10/01/2011 Datore di Lavoro R.S.P.P. R.L.S. per presa visione Medico Comp. per presa visione Il Tecnico della Prevenzione Spazio riservato alla data certa art.28 c.2 del D.Lgs.81/08 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 2 di 84 STRUTTURA DEL DOCUMENTO Il presente documento è redatto ai sensi del decreto legislativo n.81 del 09 Aprile 2008. Esso sintetizza il complesso delle operazioni svolte ai fini della valutazione di cui all’art.17, c.1 lett. a) del predetto decreto. Il documento di valutazione dei rischi si articola nelle seguenti sezioni: PREMESSA 3 ANAGRAFICA DELL’AZIENDA 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI 6 IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (S.P.P.) 7 ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE DEI LAVORATORI 10 Considerazioni preliminari 11 Fase I: Identificazione delle sorgenti di rischio 15 o Descrizione degli ambienti di lavoro 15 o Analisi dell’attività lavorativa 18 o Elenco Attrezzatura e Macchinari 27 o Identificazione e partecipazione dei lavoratori esposti 28 o Classificazione e definizione dei rischi lavorativi 32 o Analisi di certificazioni e norme generali relative ai luoghi di lavoro 34 o Infortuni e malattie professionali degli ultimi 5 anni 37 II Fase: Individuazione dei rischi di esposizione 38 o Rischi per la Sicurezza (Infortunio) 38 o Rischi per la Salute 41 o Rischi Trasversali/Organizzativi 45 III Fase: Stima delle gravità e delle probabilità degli effetti 49 o Rischi per la sicurezza – la salute e di tipo trasversale/organizzativi 53 o Movimentazione manuale dei carichi 67 IV Fase: Piano di miglioramento e gestione della sicurezza 73 SORVEGLIANZA SANITARIA 78 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI D.P.I. 80 SEGNALETICA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO 82 ALLEGATI 84 Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 3 di 84 PREMESSA La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro costituisce parte integrante della gestione generale dell’azienda. La realizzazione degli obiettivi di salute e sicurezza non comporta l’obbligo né la necessità di adozione di sistemi di gestione della sicurezza. Il documento di valutazione dei rischi (ai sensi dell’art.17, c.1 lett. a) – D.Lgs. 81/08) definisce le modalità per individuare, all’interno della struttura organizzativa aziendale, le responsabilità, le procedure, i processi e le risorse per la realizzazione della politica aziendale di prevenzione, nel rispetto delle norme di salute e sicurezza vigenti. Il documento che segue è stato redatto per consentire al datore di lavoro di documentare che in azienda è stato attuato (naturalmente nei modi congruenti con l’entità dell’azienda stessa e dei corrispondenti fattori di rischio) un sistema per tenere sotto controllo i rischi. Ulteriore obiettivo conseguibile è quello di documentare che la valutazione dei rischi sia stata fatta nel rispetto dei criteri formali (coinvolgimento delle persone incaricate o associate, tempi di attuazione, consultazione delle parti interessate, ecc.) e sostanziali (concretezza, globalità, congruenza, programmazione delle misure, ecc.) che la legge prescrive a riguardo. La normativa esistente in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro (art.3 del D.Lgs. 81/08) prevede che le norme riportate sono da applicare a tutti i settori di attività, privati e pubblici, compresi gli Enti pubblici. Con il D.Lgs. 81/08, si è rafforzata l’esigenza di sicurezza, assegnando ad ogni figura professionale compiti e responsabilità. Scopo della suddetta normativa è quello di assicurare una tutela piena al lavoratore subordinato, ovvero di garantirne l’incolumità e la salubrità nello svolgimento delle attività lavorative, a prescindere dalla natura pubblica o privata dell’attività nel cui ambito il lavoratore presta la sua attività. Pertanto il D.Lgs. 81/08, meglio conosciuto come Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro, ha immediata applicazione anche per l’attività lavorativa espletata dai dipendenti delle Amministrazioni ed Enti Pubblici, ribadendo che le stesse sono del tutto equiparabili alle altre attività lavorative per quanto concerne i livelli di responsabilità, la partecipazione all’organizzazione ed attuazione del sistema di sicurezza, la definizione degli obiettivi di prevenzione da perseguire e le procedure e metodologie da adottare. Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 4 di 84 La valutazione dei rischi è stata condotta per monitorare le condizioni di sicurezza, le procedure ed i fattori di rischio presenti sul posto di lavoro, e quindi individuare eventuali misure correttive per tutelare al meglio la salute dei lavoratori esposti. A tal proposito, il presente documento è stato suddiviso in più sezioni, che sintetizzano rispettivamente: • Dati generali dell’azienda: anagrafica aziendale, identificazione dei soggetti coinvolti nella gestione della sicurezza in azienda. • Informazioni generali sulla gestione della sicurezza negli ambienti di lavoro: compiti e responsabilità delle figure previste dal D.Lgs.81/08, disposizioni di carattere generale per gli ambienti di lavoro, fattori di rischio presenti negli ambienti di lavoro. Questa sezione si pone l’obiettivo di fornire, in maniera non certamente esaustiva, informazioni riguardanti la gestione della sicurezza in azienda, l’ergonomia e le caratteristiche strutturali dell’ambiente di lavoro, la descrizione dei fattori di rischio presenti in azienda (caratteristiche, norme di prevenzione, effetti sulla salute dell’esposto). • Analisi e valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori: in questa sezione si riporta la mappa dei rischi presenti durante l’attività lavorativa a cui risultano esposti i lavoratori e le misure correttive per migliorare le condizioni di sicurezza. I rischi presenti in azienda vengono individuati ed analizzati come descritto al paragrafo ad essi dedicato, in particolare si tiene conto di: o o o o o o Caratteristiche strutturali dell’unità operativa o reparto Ciclo produttivo Esperienza, formazione, informazione, età, conoscenze linguistiche del lavoratore esposto Mansione svolta dall’operatore Orario/turni di lavoro Tempi e modalità di esposizione al rischio • Dispositivi di protezione individuali D.P.I.: con particolare riferimento alla mansione ed alla lavorazione per cui devono essere indossati. • Segnaletica di sicurezza Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 5 di 84 ANAGRAFICA DELL’AZIENDA ENTE/AZIENDA Comune di Sala Consilina DATORE DI LAVORO DE NIGRIS Attilio SEDE LEGALE/UFFICI Via Mezzacapo 84036 – Sala Consilina (SA) SEDE DI LAVORO Unità Produttiva: Via San Rocco 84036 – Sala Consilina (SA) TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ ESERCITATA NELL’UNITÀ PRODUTTIVA Attività di tipo artigianale: magazzino/deposito attrezzature e materiali, falegnameria, fabbro, riparazioni elettriche/idrauliche, autoparco aziendale. PERSONALE IMPIEGATO NELL’UNITÀ PRODUTTIVA NUMERO COMPLESSIVO DI LAVORATORI N° 14 Autista n° 03 Magazziniere n° 01 Manutentore generico n° 08 Manutentore elettricista n° 01 Manutentore falegname n° 01 TURNI DI LAVORO Categoria di lavoratori Mattina Pomeriggio Notte dal lunedì al venerdì dal martedì e giovedì dal lunedì al venerdì dalle ore alle ore dalle ore alle ore dalle ore alle ore Autista 08 : 00 14 : 00 15 : 00 18 : 00 ***** ***** Magazziniere 08 : 00 14 : 00 15 : 00 18 : 00 ***** ***** Manutentore generico 08 : 00 14 : 00 15 : 00 18 : 00 ***** ***** Manutentore elettricista 08 : 00 14 : 00 15 : 00 18 : 00 ***** ***** Manutentore falegname 08 : 00 14 : 00 15 : 00 18 : 00 ***** ***** DESCRIZIONE GENERALE DELL’UNITÀ OPERATIVA L’unità operativa è ubicata in via San Rocco nel Comune di Sala Consilina, presso il piano terra di un fabbricato artigianale accessibile dalla stessa via San Rocco percorrendo una piccola strada privata. Antistante il fabbricato è presente un ampio piazzale utilizzato per la sosta dei veicoli aziendali e per le operazioni di carico/scarico. L’intera superficie è interamente circoscritta da recinzione, con muretto in cemento e ringhiera in ferro, e risulta accessibile da un solo ingresso provvisto di cancello in ferro. L’unità produttiva ospita le attività connesse ai lavori da falegname, fabbro, riparazioni elettriche/idrauliche, nonché all’autoparco aziendale. La descrizione dettagliata degli ambienti di lavoro e delle attività lavorative si rimanda ai successivi paragrafi “Descrizione degli ambienti di lavoro” e “Analisi dell’attività lavorativa”. Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 6 di 84 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (ai sensi dell’art. 17, comma 1 lett. a) del D.Lgs.81/08) Il sottoscritto Ing. DE NIGRIS Attilio, in qualità di datore di lavoro dell’Ente Comune di Sala Consilina, con unità produttiva in Sala Consilina alla Via San Rocco, ha effettuato con la collaborazione del consulente esterno dott. Cafaro Gianpiero e del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Arch. TONTI Fabio, una serie di sopralluoghi per definire una mappa dei rischi presenti negli ambienti lavorativi dell’unità produttiva in oggetto e redigere il presente aggiornamento del documento di valutazione dei rischi: a) individuazione dei provvedimenti urgenti da attuare per proteggere la sicurezza e salute dei dipendenti e degli altri lavoratori; b) miglioramento del livello di protezione dei lavoratori, rispetto alle esigenze della sicurezza e della sanità; c) informazione e formazione dei lavoratori; d) miglioramento dell’organizzazione dei mezzi destinati alla prevenzione. La valutazione dei rischi è stata effettuata con la collaborazione di: Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione: Arch. TONTI Fabio Medico Competente nominato: dott.ssa DI STEFANO Chiara Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza: Sig. CATONE Nunzio Preposto alla sicurezza: Sig. CERVINO Michele Tecnico della Prevenzione e Protezione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro: dott. CAFARO Gianpiero Tutti i lavoratori in forza all’azienda, sono stati coinvolti nella valutazione mediante consultazione verbale e scritta (compilazione di uno specifico questionario), in merito alle condizioni dei luoghi di lavoro/attrezzatura impiegata ed ai pericoli da loro avvertiti nelle varie fasi lavorative. Per presa visione: ¬ Medico Competente Dott.ssa DI STEFANO Chiara Il sottoscritto CATONE Nunzio in qualità di RLS dell’Ente Comune di Sala Consilina dichiara di aver ricevuto copia del presente documento e di aver partecipato alle attività in conformità alle indicazioni dell’art.50 del D.Lgs.81/08. Il documento si compone di n°84 pagine ed è stato licenziato in data 10 Gennaio 2011. ¬ Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza R.L.S. Sig. CATONE Nunzio Il sottoscritto Ing. DE NIGRIS Attilio in qualità di datore di lavoro dell’azienda dell’Ente Comune di Sala Consilina dichiara che le informazioni fornite sono rispondenti al vero sottoscrivendo, contestualmente al Tecnico della Prevenzione ed al R.S.P.P., la presente relazione sulla valutazione dei rischi, costituita da n°84 pagine progressivamente numerate; inoltre, solleva il Tec. Dott. Cafaro Gianpiero da qualunque responsabilità per le informazioni fornite non corrispondenti al vero o errate. La stesura del presente documento è stata ultimata in data 10 Gennaio 2011, tale data, ai sensi dell’art.28 c.2 del D.Lgs.81/08, dovrà essere validata a cura del datore di lavoro. Datore di lavoro R.S.P.P. Ing. DE NIGRIS Attilio Arch. TONTI Fabio Il tecnico dott. Cafaro Gianpiero Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 7 di 84 IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (S.P.P.) Il Comune di Sala Consilina ha organizzato il Servizio di Prevenzione e Protezione, previsto dall’art.31 del D.Lgs. 81/08, il cui responsabile è l’Arch. TONTI Fabio, in possesso dei requisiti previsti dall’art. 32 del D.Lgs. 81/08. Il Servizio svolge i suoi compiti avvalendosi della collaborazione del Medico Competente dott.ssa DI STEFANO Chiara e del Tec. dott. CAFARO Gianpiero, in qualità di consulenti esterni all’azienda. I compiti affidati al Servizio sono quelli previsti dall’art. 33 del Decreto in argomento e qui di seguito citati: individuare i fattori di rischio, procedere alla valutazione dei rischi ed alla individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell’organizzazione aziendale; ad elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali; a proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori; a partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica di cui all’articolo 35; a fornire ai lavoratori le informazioni di cui all’articolo 36. elaborare i dati statistici riguardanti gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali; collaborare con il Medico Competente per l’attività di sorveglianza sanitaria. NOMINE E QUALIFICHE DEGLI ADDETTI E RESPONSABILI ALLA GESTIONE DELLA SICUREZZA - Medico del Lavoro Competente Indirizzo – recapiti telefonici Dott.ssa DI STEFANO Chiara Tel. 0975/520794 Cell. 392/1824151 - Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Indirizzo – recapiti telefonici Arch. TONTI Fabio Tel. interno n. 261 - Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Sig. CATONE Nunzio Indirizzo – recapiti telefonici Cell. 334/6007135 Tel. interno n. 273 - Preposto alla sicurezza Sig. CERVINO Michele Indirizzo – recapiti telefonici Cell. 334/6007119 - Coordinatore Addetti al Primo Soccorso Sig. GRANATA Nicola Indirizzo – recapiti telefonici Cell. 334/6007116 Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 - Addetto al Primo Soccorso Indirizzo – recapiti telefonici - Addetto al Primo Soccorso Indirizzo – recapiti telefonici - Addetto al Primo Soccorso Indirizzo – recapiti telefonici - Addetto al Primo Soccorso Indirizzo – recapiti telefonici Pag. 8 di 84 Sig. CHIRICHELLA Francesco Cell. 334/6007122 Sig. FERRICELLI Michele Cell. 334/6007131 Sig. PETRAZZUOLO Giuseppe Cell. 334/6007139 Sig. DE VITA Gaetano Cell. 334/6007123 - Coordinatore Addetti antincendio – emergenza/evacuazione Indirizzo – recapiti telefonici Cell. 334/6007139 - Addetto antincendio – emergenza/evacuazione Indirizzo – recapiti telefonici Sig. FERRICELLI Michele Cell. 334/6007131 - Addetto antincendio – emergenza/evacuazione Indirizzo – recapiti telefonici Sig. CERVINO Michele Cell. 334/6007119 - Addetto antincendio – emergenza/evacuazione Indirizzo – recapiti telefonici Sig. Petrazzuolo Giuseppe Sig. CHIRICHELLA Franco Cell. 334/6007122 Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 - Addetto antincendio – emergenza/evacuazione Indirizzo – recapiti telefonici Sig. DE VITA Gaetano Cell. 334/6007123 - Addetto antincendio – emergenza/evacuazione Indirizzo – recapiti telefonici Pag. 9 di 84 Sig. GRANATA Nicola Cell. 334/6007116 - Responsabile della manutenzione di macchine e attrezzature Sig. BARONE Francesco Indirizzo – recapiti telefonici Tel. interno n. 23428 Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 10 di 84 ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE DEI LAVORATORI sintetizza il complesso delle operazioni svolte ai fini della valutazione di cui all’art.17, c.1 lett. a) del D.Lgs. n. 81 del 09.04.2008 Ente/Azienda COMUNE DI SALA CONSILINA Sede luoghi di lavoro Unità Produttiva San Rocco “Operai”: Via San Rocco 84036 – Sala Consilina (SA) Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 11 di 84 CONSIDERAZIONI PRELIMINARI La valutazione dei rischi per la sicurezza e la tutela della salute dei lavoratori rappresenta il punto centrale dell’attività preventiva praticata all’interno di un’azienda. Il Datore di lavoro coadiuvato dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e dai consulenti esterni, si è attivato per giungere ad una conoscenza completa ed approfondita dei rischi presenti nella propria realtà aziendale. Per tutto il personale la valutazione dei rischi è stata considerata come il processo tendente a stimare la possibile entità del danno, intesa come conseguenza del rischio a cui ciascun lavoratore risulta esposto durante l’espletamento della propria mansione, scaturito dalle circostanze del verificarsi di un pericolo nell’ambiente di lavoro. La valutazione del rischio è un processo complesso che ha richiesto il pieno coinvolgimento di tutte le risorse aziendali, al fine di: - identificare le fonti di pericolo presenti nel ciclo lavorativo (mansione, posto di lavoro, luogo di lavoro); - individuare i rischi potenziali per la sicurezza e la salute conseguenti all’esposizione durante l’attività lavorativa; - stimare l’entità dei rischi di esposizione. Prima di analizzare in dettaglio il processo di valutazione, è opportuno fare alcune precisazioni riguardo i concetti destinati ad essere più volte richiamati nel presente documento. DEFINIZIONI • PERICOLO proprietà o qualità intrinseca di una determinata entità (sostanza, attrezzo, metodo) avente potenzialità di causare danni oppure • fonte di possibili lesioni o danni alla salute. Il termine pericolo è generalmente usato insieme ad altre parole che definiscono la sua origine o la natura della lesione o del danno alla salute previsti: pericolo di elettrocuzione, di schiacciamento, di cesoiamento, di intossicazione, etc SITUAZIONE PERICOLOSA • qualsiasi situazione in cui una persona è esposta ad uno o a più pericoli DANNO • lesione fisica o alterazione dello stato di salute, causata dal pericolo • RISCHIO probabilità che sia raggiunto il livello potenziale di danno nelle situazioni effettive di lavoro e nelle condizioni di impiego e/o di esposizione, nonché la dimensione possibile del danno stesso oppure • combinazione di probabilità e di gravità di potenziali lesioni o danni alla salute in una situazione pericolosa • Rischio residuo: rischio che permane dopo la bonifica ambientale • TIPOLOGIE DI • RISCHIO Rischi per la sicurezza: i rischi per la sicurezza, o rischi di natura infortunistica, sono quelli responsabili del potenziale verificarsi di incidenti o infortuni, ovvero di danni o menomazioni fisiche subite dalle persone addette alle varie attività lavorative, in conseguenza di un impatto fisico-traumatico di diversa natura (meccanica, elettrica, chimica, termica, etc.). Rischi igienico ambientali o per la salute: i rischi igienico ambientali per la salute dei lavoratori, sono quelli responsabili della potenziale compromissione dell’equilibrio biologico del personale addetto ad operazioni o a lavorazioni che comportano l’emissione nell’ambiente di agenti inquinanti ambientali, di natura chimica, fisica e biologica, con seguente esposizione degli addetti. • Rischi trasversali: rischi essenzialmente individuabili all’interno della complessa articolazione che caratterizza il rapporto tra l’operatore e l’organizzazione del lavoro in cui è inserito. Tale rapporto può comportare problemi di natura psicologica ed organizzativa che possono determinare eventi di natura infortunistica o problemi per la salute degli operatori. VALUTAZIONE • procedimento che consente di giungere ad una quantificazione (stima), in termini assoluti o relativi, della possibilità che sia raggiunto il limite di danno potenziale per la salute e la sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro, al fine di scegliere le eventuali e più adeguate misure preventive di sicurezza • il complesso delle disposizioni o misure adottate o previste in tutte le fasi dell’attività lavorativa per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell’integrità dell’ambiente di lavoro DEL RISCHIO PREVENZIONE Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 12 di 84 OBIETTIVI DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI L’obiettivo della valutazione dei rischi è stato quello di consentire al datore di lavoro/RSPP di individuare ed adottare i provvedimenti realmente necessari per salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori. Questi provvedimenti comprendono: - prevenzione dei rischi professionali informazione dei lavoratori formazione professionale dei lavoratori organizzazione e mezzi destinati a porre in atto i provvedimenti necessari L’art. 15 del D.Lgs. 81/08 elenca, in successione logica e concatenata, i provvedimenti che devono essere assunti dal datore di lavoro, quali “misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro”. Tra le misure indicate, la valutazione dei rischi è il primo atto previsto, dal quale derivano tutte le ulteriori misure, alla cui programmazione ed attuazione, la valutazione stessa è finalizzata. CRITERI GENERALI La metodologia della valutazione è stata individuata nel rispetto dei dettami del D.Lgs. 81/08, attraverso cui si evince chiaramente che in alcuni articoli si parla di “valutazione dei rischi” (Titolo VI “Movimentazione manuale dei carichi” – Titolo VII “Uso di attrezzature munite di videoterminali” – Titolo X “Protezione da agenti biologici”), mentre in altri si parla di “valutazione dell’esposizione” (Titolo VIII “Protezione da agenti fisici” – Titolo IX, Capo II “Protezione da agenti cancerogeni e mutageni”), pur facendo in ogni caso riferimento alla valutazione dei rischi disposta all’art. 17, c.1 lett. a); a tal proposito, durante l’analisi dei rischi, di cui al presente studio, si è tenuto conto di quanto anzidetto, considerando, a seconda dei casi, la tipologia di valutazione richiesta. Nel caso in esame, la realtà aziendale è stata suddivisa nelle diverse attività lavorative esercitate, dopodiché, sulla base dell’analisi del processo produttivo, dell’organizzazione del lavoro, nonché di tutta la documentazione e delle informazioni disponibili ed utili, per ognuna di esse si è proceduto all’identificazione delle fonti di pericolo. CRITERI SEGUITI PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI La valutazione, al fine di una sua corretta collocazione temporale e maggiore rappresentatività delle reali condizioni di lavoro, è stata fatta precedere da un’attenta ricognizione circa le caratteristiche dell’attività lavorativa (variabilità delle lavorazioni espetate da ciascun lavoratore) con particolare riferimento all’esistenza di attività di servizio alla produzione (pulizia, manutenzione...) od occasionali (guasti, riattivazione di impianti...). L’Ing. DE NIGRIS Attilio, in qualità di datore di lavoro, con la collaborazione del rappresentante dei lavoratori (RLS), del RSPP, dei Preposti alla sicurezza, del Medico Competente, del Tecnico della Prevenzione, nonché di tutto il personale dipendente, ha condotto la valutazione del rischio seguendo quanto previsto dalla vigente normativa, attraverso precisi criteri procedurali atti a consentire un omogeneo svolgimento delle varie fasi operative costituenti il processo di valutazione stesso. Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 13 di 84 SCHEMA RIEPILOGATIVO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI Per la corretta realizzazione della valutazione dei rischi, derivanti dal processo lavorativo, si è condotto uno studio attraverso diversi step, riportati nel seguente schema: I fase: identificazione delle sorgenti di rischio • • Descrizione dell’attività lavorativa (procedure sperimentali, processi lavorativi, sequenza ordinata delle lavorazioni nel ciclo produttivo, ambienti di lavoro, attrezzature, macchine ed impianti, modelli organizzativi e operativi, compiti assegnati ai lavoratori) Analisi delle fasi operative per il rilevamento dei fattori di rischio o Rischi per la sicurezza (rischi di natura infortunistica) strutture macchine impianti elettrici incendio sostanze pericolose o Rischi per la salute (rischi di natura igienico-ambientale) agenti biologici agenti chimici agenti fisici o Rischi trasversali e organizzativi (rischi di tipo trasversale o organizzativo) organizzazione del lavoro fattori psicologici fattori ergonomici condizioni di lavoro difficili Successivamente è stata effettuata l’acquisizione e l’organizzazione di tutte le informazioni e le conoscenze già disponibili su elementi utili a connotare i fattori di rischio e/o gli eventuali danni riferibili al lavoro. Di seguito è riportata la lista di informazioni e fonti informative acquisite in azienda: Informazioni e fonti informative caratteristiche degli ambienti di lavoro numero di addetti ripartito per mansioni o denunce di impianti e verifiche periodiche o registro delle manutenzioni ordinarie e straordinarie o schede di sicurezza di sostanze/prodotti pericolosi o schede tecniche e manuali operativi di macchine/apparecchiature ed impianti in uso o risultati collettivi anonimi dei controlli sanitari periodici o dati sugli infortuni (registro infortuni) e incidenti avvenuti o atti autorizzativi o procedure di lavoro scritte e verbali, ordini di servizio o elenco e caratteristiche dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori o modalità pratiche di distribuzione/ricambio dei dispositivi di protezione individuale o conoscenze ed esperienze dei lavoratori e dei preposti Classificazione e definizione dei rischi lavorativi o o • II fase: individuazione dei rischi di esposizione ¬ ¬ Quadro delle sorgenti di potenziali fattori di rischio Misure di sicurezza adottate Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 14 di 84 III fase: stima delle gravità e delle probabilità degli effetti ¬ ¬ ¬ ¬ ¬ ¬ Verifica del rispetto delle norme di legge e/o di buona tecnica prevenzionistica durante il funzionamento delle macchine Verifica dell’accettabilità delle condizioni igienico-ambientali Misura dei parametri di rischio e loro quantificazione nel caso di specifiche norme di legge o obiettive situazioni di elevato rischio potenziale Risultati della valutazione dei rischi residui Programma di prevenzione e protezione Stesura del documento sulla sicurezza in azienda IV fase: Piano di miglioramento e gestione della sicurezza (tecnico-organizzativo e procedurale) relativo alle misure di prevenzione da attuare Seguendo il suddetto percorso valutativo è stato possibile identificare le sorgenti di rischio, individuare i potenziali rischi di esposizione, in relazione alle modalità operative seguite, ed infine passare alla stima dei rischi di esposizione. La rilevazione dei rischi, e quindi la compilazione delle schede che fanno parte del presente documento, è stata effettuata in collaborazione con il consulente esterno e consultando il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, nonchè coinvolgendo tutti i lavoratori. Si è operato anche alla luce del fatto che è ormai pacifico in giurisprudenza il principio secondo il quale il datore di lavoro ha il diritto di “esigere” dal lavoratore l’osservanza della disciplina di sicurezza provvedendo, se necessario, anche con l’adozione di mezzi coercitivi e sanzioni disciplinari, compreso il licenziamento (Cassazione Penale 12 aprile 1991). Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 15 di 84 FASE I: IDENTIFICAZIONE DELLE SORGENTI DI RISCHIO DESCRIZIONE DEGLI AMBIENTI DI LAVORO Descrizione generale L’unità operativa è ubicata in via San Rocco nel Comune di Sala Consilina, presso il piano terra di un fabbricato artigianale accessibile dalla stessa via San Rocco percorrendo una piccola strada privata che conduce al cancello di ingresso. L’unità produttiva ospita le attività connesse ai lavori da falegname, fabbro, riparazioni elettriche/idrauliche, nonché all’autoparco aziendale. Strutturalmente si presenta in condizioni tali da rappresentare negativi pregiudizi per la salute dei lavoratori che abitualmente vi lavorano e che comunque la frequentano. L’edificio è ripartito in diversi vani, adibiti a: • Autoparco aziendale: ambiente di lavoro ricavato nella parte retrostante dell’unità produttiva, caratterizzato dalla presenza di piazzole per il ricovero dei veicoli aziendali. È provvisto di n.02 accessi carrabili provvisti di porta saracinesca che danno direttamente sul piazzale antistante. Si rileva la presenza di impianto elettrico non realizzato a regola d’arte, la pavimentazione non è uniforme e regolare, assenza di uscita di emergenza/impianto luci sussidiario (lampade emergenza), mancata applicazione della normativa antincendio ed assenza del Certificato di Prevenzione Incendi (rientra tra le autorimesse con capacità di parcamento superiore a n.09 posti auto). • Deposito materiale: ambiente di lavoro utilizzato per lo stoccaggio del materiale impiegato nei lavori di falegname, elettricista, idraulico, fabbro, manutentore del verde pubblico. È accessibile dal piazzale mediante una porta saracinesca, oppure dal magazzino/laboratorio operai mediante una porta a battente. L’ambiente di lavoro è caratterizzato da armadietti e scaffalature in ferro (non conformi alla normativa in materia di sicurezza sul lavoro), sulle quali vengono stoccati i materiali; è altresì prevista un’area di stoccaggio a terra. Si rileva la presenza di impianto elettrico non realizzato a regola d’arte, la pavimentazione non è uniforme/regolare, assenza di uscita di emergenza/impianto luci sussidiario (lampade emergenza), scarsa aerazione dei locali, scaffalature con evidenti segni di degrado/cedimento e comunque non conformi alla normativa in materia di sicurezza sul lavoro, stoccaggio scorretto del materiale con conseguente pericolo di intralci e corpi sporgenti dalle scaffalature, prodotti chimici stoccati in maniera non adeguata (assenza di schede di sicurezza). • Laboratorio operai: ambiente di lavoro all’interno del quale vengono espletati piccoli lavori artigianali. Il laboratorio operai è caratterizzato dalla presenza di banchi di lavoro, armadietti per il ricovero di utensili, banchi attrezzati con sega a nastro/taglia piastrelle ad acqua/sega a disco, areee di deposito attrezzature di lavoro (decespugliatore, badile, piccone, falce, ecc…), piccola scaffalatura per lo stoccaggio di sostanze chimiche (vernici/pitture, cemento/calce in polvere, ecc…). Si rileva la presenza di impianto elettrico non realizzato a regola d’arte, la pavimentazione non è uniforme/regolare, assenza di uscita di emergenza/impianto luci sussidiario (lampade emergenza), scarsa aerazione dei locali, scaffalature con evidenti segni di degrado/cedimento e comunque non conformi alla normativa in materia di sicurezza sul lavoro, prodotti chimici stoccati in maniera non adeguata (assenza di schede di sicurezza), postazioni di lavoro non ergonomiche, assenza di un sistema di aspirazione fumi di saldatura, banchi di lavoro non idonei. Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 16 di 84 • Laboratorio falegnameria: ambiente di lavoro destinato a piccoli lavori di falegnameria. È caratterizzato dalla presenza di materiali lignei, banchi di lavoro attrezzati (mola da banco, morsa, ecc...), macchinari per la lavorazione del legno (squadratrice, sega circolare, sega a nastro, pialla combinata), armadietti per lo stoccagio di materiale di consumo e prodotti chimici (colle, silicne, vernici). Si rileva la presenza di impianto elettrico non realizzato a regola d’arte, assenza di uscita di emergenza/impianto luci sussidiario (lampade emergenza), scarsa aerazione dei locali, scaffalature non conformi alla normativa in materia di sicurezza sul lavoro, stoccaggio scorretto del materiale con conseguente pericolo di intralci e corpi sporgenti dalle scaffalature, prodotti chimici stoccati in maniera non adeguata (assenza di schede di sicurezza), assenza di un sistema di aspirazione delle polveri prodotte durante la lavorazione del legno, banchi di lavoro non idonei. • Laboratorio riparazioni elettriche: ambiente di lavoro destinato alle piccole riparazioni elettriche. È caratterizzato dalla presenza di un piccolo soppalco artigianale, un scaffalatura in ferro, un banco attrezzato per le riparazioni/prove elettriche. Si rileva la presenza di impianto elettrico non realizzato a regola d’arte, assenza di uscita di emergenza/impianto luci sussidiario (lampade emergenza), scarsa aerazione dei locali, sopplaco e scaffalature non conformi alla normativa in materia di sicurezza sul lavoro, stoccaggio scorretto del materiale con conseguente pericolo di intralci e corpi sporgenti dalle scaffalature, banco di lavoro non idoneo. • Servizi igienici: non vengono garantite idonee misure igienico sanitarie. Analisi dei rischi per la sicurezza Ai fini della valutazione dei rischi dall’analisi dell’aspetto strutturale emergono le anzidette carenze che rappresentano i seguenti rischi per la sicurezza dei lavoratori: • Rischi strutturali - Non idoneità di lay-out e spazi destinati alle postazioni di lavoro - Intralci lungo i percorsi di esodo - Viabilità sul piazzale orizzontale/verticale) - Presenza di spigoli vivi non protetti - Pavimenti sconnessi - Illuminazione (normale e in emergenza) - Porte di accesso e di esodo - Pareti (semplici o attrezzate: scaffalatura non idonea) - Soppalchi (destinazione, praticabilità, tenuta, portata) antistante l’unità operativa (assenza di segnaletica • Rischi meccanici - Lesioni fisiche (urti, scottature, ferite, tagli, ecc.) - Proiezione di schegge - Pericolo di schiacciamento arti - Rischio macchine - Pulizia e manutenzione dei macchinari - Utilizzo di utensili/elementi taglienti ed appuntiti - Macchine prive di marchio ‘CE’. Riferimento all’ex D.P.R. 547/55 - Protezione dispositivi di avviamento Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 17 di 84 • Rischi elettrici - Stato e non conformità dell’impianto elettrico - Non conformità impianto di messa a terra - Impiego di prolunghe e ciabatte non conformi - Lavori su elementi o parti in tensione (riparazioni elettriche) • Rischio incendi - Presenza di prodotti combustibili (materiali in legno, pvc, carta, cartoni da imballaggio, ecc.) - Presenza di sostanze infiammabili (solventi, vernici, ecc.) scarsa ventilazione e ricambi d’aria - Non conformità dell’impianto elettrico - Carenza di segnaletica di sicurezza - Ubicazione non idonea dei sistemi antincendio - Fattori gestionali: Carenza di documentazione tecnica (CPI autoparco aziendale) - Carenza di dispositivi di protezione – presidi antincendio - Difficoltà di esodo (larghezza e lunghezza dei percorsi, intralci, numero ridotto di uscite, eccessivo affollamento), assenza uscite di emergenza e lampade di emergenza • Rischi da sostanze pericolose - Sostanze pericolose stoccate in locali non idonei ed in maniera non adeguata (scarsa ventilazione e ricambi d’aria) Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 18 di 84 ANALISI DELL’ATTIVITÀ LAVORATIVA Magazziniere: gestione magazzino, consegna e recupero utensili ed attrezzi di lavoro, piccole manutenzioni ordinarie alle attrezzature di lavoro. La mansione viene svolta presso l’unità operativa San Rocco. ELENCO RISCHI Magazziniere Sorveglianza Sanitaria Formazione specifica D.Lgs. 81/08 - art.28 c.2 lett. f) Esposizione1 Magnitudo2 Biologico NO ----- ------- ------- Caduta di materiali dall’alto NO ----- ------- ------- Occasionale Tollerabile NO NO Cadute e scivolamenti a livello SI Tollerabile NO NO Carichi sospesi NO ----- ------- ------- Cesoiamento – stritolamento NO ----- ------- ------- Occasionale Tollerabile SI SI Occasionale Tollerabile SI SI Chimico ingestione (Polveri, Liquidi, …) NO ----- ------- ------- Elettrocuzione SI Modesta NO NO SI Modesta SI NO Illuminazione SI Tollerabile NO NO Impiego di macchine operatrici complesse NO ----- ------- ------- Impiego di veicoli aziendali3 NO ----- ------- ------- Incendio SI Modesta NO NO Investimento NO ----- ------- ------- Lavori in altezza NO ----- ------- ------- Lavoro notturno NO ----- ------- ------- Lesioni fisiche: SI ----- ------- ------- Abrasioni SI Tollerabile NO NO Colpi SI Tollerabile NO NO Ferite SI Modesta NO NO Impatti NO ----- ------- ------- Proiezioni di schegge SI Modesta NO NO Punture NO ----- ------- ------- Schiacciamento arti SI Tollerabile NO NO Schiacciamento corpo intero NO ----- ------- ------- Cadute da scale fisse o portatili Chimico contatto (Polveri, Liquidi, Gas, Vapori, Aerosol, …) Chimico inalazione (Polveri, Gas, Vapori, Aerosol, …) Ergonomia posto di lavoro (per carenza e/o carico di lavoro) 1 2 3 Note Esposizione: SI/NO/Episodica (1) – Occasionale (2) – Abituale (3) – Continua (4) Magnitudo: Molto bassa (0) – Bassa (1) – Tollerabile (2) – Modesta (3) – Elevata (4) Veicoli aziendali: Autocarri/Autotreni Pesanti (AP) – Autocarri Leggeri (AL) – Autovetture (AV) – Carrelli Sollevatori (CS) – Altro (X) Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 ELENCO RISCHI Rev. N° 01/11 Pag. 19 di 84 Magazziniere Sorveglianza Sanitaria Formazione specifica D.Lgs. 81/08 - art.28 c.2 lett. f) Esposizione1 Magnitudo2 Scottature SI Tollerabile NO NO Tagli SI Tollerabile NO NO Urti contro corpi sporgenti, ecc. SI Tollerabile NO NO Microclima severo – Sollecitazioni termiche NO ----- ------- ------- Abituale Modesta SI NO Movimenti ripetitivi arti superiori NO ----- ------- ------- Radiazioni Elettromagnetiche NO ----- ------- ------- Radiazioni ottiche artificiali NO ----- ------- ------- Radiazioni ionizzanti NO ----- ------- ------- Radiazioni non ionizzanti UV – IR NO ----- ------- ------- Rischi per lavoratrici madri SI Modesta NO SI Occasionale Modesta NO SI SI Tollerabile SI NO Episodica Tollerabile SI NO NO ----- ------- ------- SI Modesta ------- ------- Stress lavoro correlato NO ----- ------- ------- VDT NO ----- ------- ------- Vibrazioni HAV Episodica Bassa SI NO Vibrazioni WBV NO ----- ------- ------- ALTRO da specificare _______________ NO ----- ------- ------- MMC Rischi connessi all’uso di macchinari Rischi posturali (eretta o seduta per lunghi periodi) Rumore Sostanze cancerogene Sostanze pericolose (rischi per la sicurezza) Note Manutentore generico: piccoli lavori edili (muratore, carpentiere, piastrellista, stuccatore, imbianchino), manutenzioni idrauliche, espurgo e manutenzione rete fognaria, piccoli lavori di edilizia stradale, moviere, aiuto nelle manutenzioni elettriche, aiuto nei lavori da falegname (manutenzione infissi ed arredi), operazioni di saldatura (lavoro occasionale), manutenzione del verde pubblico (è previsto l’impiego di macchine agricole). La mansione viene svolta prevalentemente nei cantieri temporanei e mobili dislocati sul territorio comunale, e presso l’unità operativa San Rocco. ELENCO RISCHI Biologico Caduta di materiali dall’alto 4 5 Manutentore generico Sorveglianza Sanitaria Formazione specifica D.Lgs. 81/08 - art.28 c.2 lett. f) Esposizione4 Magnitudo5 Abituale Modesta SI SI Occasionale Modesta NO NO Note Esposizione: SI/NO/Episodica (1) – Occasionale (2) – Abituale (3) – Continua (4) Magnitudo: Molto bassa (0) – Bassa (1) – Tollerabile (2) – Modesta (3) – Elevata (4) Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 ELENCO RISCHI Rev. N° 01/11 Pag. 20 di 84 Manutentore generico Sorveglianza Sanitaria Formazione specifica D.Lgs. 81/08 - art.28 c.2 lett. f) Esposizione4 Magnitudo5 Abituale Tollerabile NO NO Cadute e scivolamenti a livello SI Modesta NO NO Carichi sospesi NO ----- ------- ------- Occasionale Modesta NO NO Occasionale Modesta SI SI Occasionale Modesta SI SI Chimico ingestione (Polveri, Liquidi, …) NO ----- ------- ------- Elettrocuzione SI Modesta NO NO SI Tollerabile SI NO Illuminazione NO ----- ------- ------- Impiego di macchine operatrici complesse NO ----- ------- ------- Abituale (AL-AV-X) Tollerabile ------- ------- SI Tollerabile NO NO Abituale Modesta NO NO Lavori in altezza Episodica Modesta NO NO Lavoro notturno NO ----- ------- ------- Lesioni fisiche: SI ----- ------- ------- Abrasioni SI Tollerabile NO NO Colpi SI Tollerabile NO NO Ferite SI Modesta NO NO Impatti NO ----- ------- ------- Proiezioni di schegge SI Modesta NO NO Punture SI Tollerabile NO NO Schiacciamento arti SI Tollerabile NO NO Schiacciamento corpo intero SI Modesta NO NO Scottature SI Tollerabile NO NO Tagli SI Tollerabile NO NO Urti contro corpi sporgenti, ecc. SI Tollerabile NO NO Microclima severo – Sollecitazioni termiche Continua Modesta SI NO MMC Abituale Modesta SI NO Occasionale Tollerabile SI NO Cadute da scale fisse o portatili Cesoiamento – stritolamento Chimico contatto (Polveri, Liquidi, Gas, Vapori, Aerosol, …) Chimico inalazione (Polveri, Gas, Vapori, Aerosol, …) Ergonomia posto di lavoro (per carenza e/o carico di lavoro) Impiego di veicoli aziendali6 Incendio Investimento Movimenti ripetitivi arti superiori 6 Note Verifica assunzione sostanze stupefacenti ed alcoliche Veicoli aziendali: Autocarri/Autotreni Pesanti (AP) – Autocarri Leggeri (AL) – Autovetture (AV) – Carrelli Sollevatori (CS) – Altro (X) Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 ELENCO RISCHI Rev. N° 01/11 Pag. 21 di 84 Manutentore generico Sorveglianza Sanitaria Formazione specifica D.Lgs. 81/08 - art.28 c.2 lett. f) Esposizione4 Magnitudo5 NO ----- ------- ------- Occasionale Elevata SI SI Radiazioni ionizzanti NO ----- ------- ------- Radiazioni non ionizzanti UV – IR NO ----- ------- ------- Rischi per lavoratrici madri SI Modesta NO SI Abituale Modesta NO SI Continua Modesta SI NO Abituale Modesta SI NO NO ----- ------- ------- SI Tollerabile ------- ------- Stress lavoro correlato NO ----- ------- ------- VDT NO ----- ------- ------- Vibrazioni HAV Abituale Tollerabile SI NO Vibrazioni WBV Occasionale Bassa SI NO NO ----- ------- ------- Radiazioni Elettromagnetiche Radiazioni ottiche artificiali Rischi connessi all’uso di macchinari Rischi posturali (eretta o seduta per lunghi periodi) Rumore Sostanze cancerogene Sostanze pericolose (rischi per la sicurezza) ALTRO da specificare _______________ Note Manutentore falegname: manutenzione e riparazione di infissi, porte, arredi in genere presso tutti gli edifici comunali. La mansione viene svolta nei cantieri temporanei e mobili dislocati sul territorio comunale e presso l’unità operativa San Rocco, ove è ubicato il laboratorio falegnameria. ELENCO RISCHI Manutentore falegname Sorveglianza Sanitaria Formazione specifica D.Lgs. 81/08 - art.28 c.2 lett. f) Esposizione7 Magnitudo8 NO ----- ------- ------- Episodica Modesta NO NO Abituale Tollerabile NO NO Cadute e scivolamenti a livello SI Modesta NO NO Carichi sospesi NO ----- ------- ------- Cesoiamento – stritolamento Abituale Modesta NO NO Chimico contatto (Polveri, Liquidi, Gas, Abituale Modesta SI SI Abituale Modesta SI SI Chimico ingestione (Polveri, Liquidi, …) NO ----- ------- ------- Elettrocuzione SI Tollerabile NO NO Biologico Caduta di materiali dall’alto Cadute da scale fisse o portatili Vapori, Aerosol, …) Chimico inalazione (Polveri, Gas, Vapori, Aerosol, …) 7 8 Note Esposizione: SI/NO/Episodica (1) – Occasionale (2) – Abituale (3) – Continua (4) Magnitudo: Molto bassa (0) – Bassa (1) – Tollerabile (2) – Modesta (3) – Elevata (4) Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 ELENCO RISCHI Rev. N° 01/11 Pag. 22 di 84 Manutentore falegname Sorveglianza Sanitaria Formazione specifica D.Lgs. 81/08 - art.28 c.2 lett. f) Esposizione7 Magnitudo8 SI Modesta SI NO Illuminazione SI Tollerabile NO NO Impiego di macchine operatrici complesse NO ----- ------- ------- Abituale (AL-AV) Tollerabile ------- ------- SI Modesta NO NO Occasionale Modesta NO NO Lavori in altezza Episodica Modesta NO NO Lavoro notturno NO ----- ------- ------- Lesioni fisiche: SI ----- ------- ------- Abrasioni SI Tollerabile NO NO Colpi SI Tollerabile NO NO Ferite SI Modesta NO NO Impatti NO ----- ------- ------- Proiezioni di schegge SI Modesta NO NO Punture SI Tollerabile NO NO Schiacciamento arti SI Tollerabile NO NO Schiacciamento corpo intero SI Modesta NO NO Scottature SI Tollerabile NO NO Tagli SI Modesta NO NO Urti contro corpi sporgenti, ecc. SI Modesta NO NO Occasionale Tollerabile SI NO Abituale Modesta SI NO Occasionale Tollerabile SI NO Radiazioni Elettromagnetiche NO ----- ------- ------- Radiazioni ottiche artificiali NO ----- ------- ------- Radiazioni ionizzanti NO ----- ------- ------- Radiazioni non ionizzanti UV – IR NO ----- ------- ------- Rischi per lavoratrici madri SI Modesta NO SI Abituale Modesta NO SI Continua Modesta SI NO Abituale Modesta SI NO Ergonomia posto di lavoro (per carenza e/o carico di lavoro) Impiego di veicoli aziendali9 Incendio Investimento Microclima severo – Sollecitazioni termiche MMC Movimenti ripetitivi arti superiori Rischi connessi all’uso di macchinari Rischi posturali (eretta o seduta per lunghi periodi) Rumore 9 Note Verifica assunzione sostanze stupefacenti ed alcoliche Veicoli aziendali: Autocarri/Autotreni Pesanti (AP) – Autocarri Leggeri (AL) – Autovetture (AV) – Carrelli Sollevatori (CS) – Altro (X) Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 ELENCO RISCHI Rev. N° 01/11 Pag. 23 di 84 Manutentore falegname Sorveglianza Sanitaria Formazione specifica D.Lgs. 81/08 - art.28 c.2 lett. f) Esposizione7 Magnitudo8 NO ----- ------- ------- SI Tollerabile ------- ------- Stress lavoro correlato NO ----- ------- ------- VDT NO ----- ------- ------- Vibrazioni HAV Abituale Modesta SI NO Vibrazioni WBV Occasionale Bassa SI NO NO ----- ------- ------- Sostanze cancerogene Sostanze pericolose (rischi per la sicurezza) ALTRO da specificare _______________ Note Manutentore elettricista: manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti elettrici di tutti i plessi scolastici ed edifici comunali, supervisione su impianti di pubblica illuminazione del territorio comunale; non sono previsti lavori su elementi/impianti sotto tensione. La mansione viene svolta prevalentemente nei cantieri temporanei e mobili dislocati sul territorio comunale, e presso l’unità operativa San Rocco (laboratorio riparazioni elettriche), il lavoratore elettricista talvolta espleta parte della giornata lavorativa alla postazione VDT, tempo di esposizione inferiore alle 20 ore settimanali. ELENCO RISCHI Manutentore elettricista Sorveglianza Sanitaria Formazione specifica D.Lgs. 81/08 - art.28 c.2 lett. f) Esposizione10 Magnitudo11 NO ----- ------- ------- Episodica Modesta NO NO Abituale Tollerabile NO NO Cadute e scivolamenti a livello SI Modesta NO NO Carichi sospesi NO ----- ------- ------- Cesoiamento – stritolamento Episodica Modesta NO NO Chimico contatto (Polveri, Liquidi, Gas, Episodica Tollerabile NO SI Episodica Bassa NO SI NO ----- ------- ------- Abituale Modesta NO NO SI Tollerabile SI NO Illuminazione NO ----- ------- ------- Impiego di macchine operatrici complesse NO ----- ------- ------- Abituale (AV) Tollerabile Biologico Caduta di materiali dall’alto Cadute da scale fisse o portatili Vapori, Aerosol, …) Chimico inalazione (Polveri, Gas, Vapori, Aerosol, …) Chimico ingestione (Polveri, Liquidi, …) Elettrocuzione Ergonomia posto di lavoro (per carenza e/o carico di lavoro) Impiego di veicoli 10 11 12 aziendali12 ------- ------- Note Verifica assunzione sostanze stupefacenti ed alcoliche Esposizione: SI/NO/Episodica (1) – Occasionale (2) – Abituale (3) – Continua (4) Magnitudo: Molto bassa (0) – Bassa (1) – Tollerabile (2) – Modesta (3) – Elevata (4) Veicoli aziendali: Autocarri/Autotreni Pesanti (AP) – Autocarri Leggeri (AL) – Autovetture (AV) – Carrelli Sollevatori (CS) – Altro (X) Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 ELENCO RISCHI Rev. N° 01/11 Pag. 24 di 84 Manutentore elettricista Sorveglianza Sanitaria Formazione specifica D.Lgs. 81/08 - art.28 c.2 lett. f) Esposizione10 Magnitudo11 SI Bassa NO NO Abituale Modesta NO NO Lavori in altezza Episodica Modesta NO NO Lavoro notturno NO ----- ------- ------- Lesioni fisiche: SI ----- ------- ------- Abrasioni SI Tollerabile NO NO Colpi SI Tollerabile NO NO Ferite SI Modesta NO NO Impatti NO ----- ------- ------- Proiezioni di schegge SI Modesta NO NO Punture SI Tollerabile NO NO Schiacciamento arti SI Tollerabile NO NO Schiacciamento corpo intero NO ----- ------- ------- Scottature SI Tollerabile NO NO Tagli SI Tollerabile NO NO Urti contro corpi sporgenti, ecc. SI Tollerabile NO NO Microclima severo – Sollecitazioni termiche Abituale Modesta SI NO MMC Abituale Tollerabile SI NO Episodica Bassa NO NO Radiazioni Elettromagnetiche NO ----- ------- ------- Radiazioni ottiche artificiali NO ----- ------- ------- Radiazioni ionizzanti NO ----- ------- ------- Radiazioni non ionizzanti UV – IR NO ----- ------- ------- Rischi per lavoratrici madri SI Modesta NO SI Occasionale Tollerabile NO NO Abituale Tollerabile SI NO Occasionale Modesta SI NO NO ----- ------- ------- NO ----- ------- ------- NO ----- ------- ------- VDT Occasionale Bassa NO SI Vibrazioni HAV Occasionale Modesta SI NO Vibrazioni WBV Episodica Bassa SI NO NO ----- ------- ------- Incendio Investimento Movimenti ripetitivi arti superiori Rischi connessi all’uso di macchinari Rischi posturali (eretta o seduta per lunghi periodi) Rumore Sostanze cancerogene Sostanze pericolose (rischi per la sicurezza) Stress lavoro correlato ALTRO da specificare _______________ Note Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 25 di 84 Autista: conduzione di veicoli aziendali per il trasporto di cose e persone. La mansione svolta sull’intero territorio comunale e presso l’unità operativa San Rocco (autoparco) consiste nella conduzione di autocarri per il trasporto di rifiuti (raccolta rifiuti e trasporto presso isola ecologica o discarica), nonché nella conduzione di veicoli adibiti al trasporto di persone (max 20posti). Autista ELENCO RISCHI Sorveglianza Sanitaria Formazione specifica D.Lgs. 81/08 - art.28 c.2 lett. f) Esposizione13 Magnitudo14 Biologico SI Bassa SI SI Caduta di materiali dall’alto NO ----- ------- ------- Cadute da scale fisse o portatili NO ----- ------- ------- Cadute e scivolamenti a livello SI Tollerabile NO NO Carichi sospesi NO ----- ------- ------- Cesoiamento – stritolamento NO ----- ------- ------- Chimico contatto (Polveri, Liquidi, Gas, NO ----- ------- ------- NO ----- ------- ------- NO ----- ------- ------- Episodica Modesta NO NO SI Modesta SI NO Illuminazione NO ----- ------- ------- Impiego di macchine operatrici complesse NO ----- ------- ------- SI (AP/AL/X) Modesta SI NO Incendio SI Bassa NO NO Investimento NO ----- ------- ------- Lavori in altezza NO ----- ------- ------- Lavoro notturno NO ----- ------- ------- Lesioni fisiche: SI ----- ------- ------- Abrasioni NO ----- ------- ------- Colpi SI Tollerabile NO NO Ferite SI Tollerabile NO NO Impatti NO ----- ------- ------- Proiezioni di schegge NO ----- ------- ------- Punture SI Tollerabile NO NO Schiacciamento arti SI Tollerabile NO NO Schiacciamento corpo intero SI Elevata NO NO Vapori, Aerosol, …) Chimico inalazione (Polveri, Gas, Vapori, Aerosol, …) Chimico ingestione (Polveri, Liquidi, …) Elettrocuzione Ergonomia posto di lavoro (per carenza e/o carico di lavoro) Impiego di veicoli aziendali15 13 14 15 Note Soltanto per gli autisti di mezzi N.U. Verifica assunzione sostanze stupefacenti ed alcoliche Esposizione: SI/NO/Episodica (1) – Occasionale (2) – Abituale (3) – Continua (4) Magnitudo: Molto bassa (0) – Bassa (1) – Tollerabile (2) – Modesta (3) – Elevata (4) Veicoli aziendali: Autocarri/Autotreni Pesanti (AP) – Autocarri Leggeri (AL) – Autovetture (AV) – Carrelli Sollevatori (CS) – Altro (X) Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 ELENCO RISCHI Rev. N° 01/11 Pag. 26 di 84 Autista Sorveglianza Sanitaria Formazione specifica D.Lgs. 81/08 - art.28 c.2 lett. f) Esposizione13 Magnitudo14 Scottature NO ----- ------- ------- Tagli SI Tollerabile NO NO Urti contro corpi sporgenti, ecc. SI Tollerabile NO NO Microclima severo – Sollecitazioni termiche NO ----- ------- ------- MMC NO ----- ------- ------- Movimenti ripetitivi arti superiori NO ----- ------- ------- Radiazioni Elettromagnetiche NO ----- ------- ------- Radiazioni ottiche artificiali NO ----- ------- ------- Radiazioni ionizzanti NO ----- ------- ------- Radiazioni non ionizzanti UV – IR NO ----- ------- ------- Rischi per lavoratrici madri SI Modesta NO SI Rischi connessi all’uso di macchinari NO ----- ------- ------- SI Modesta SI NO Episodica Tollerabile SI NO NO ----- ------- ------- NO ----- ------- ------- Stress lavoro correlato NO ----- ------- ------- VDT NO ----- ------- ------- Vibrazioni HAV SI Bassa SI NO Vibrazioni WBV SI Modesta SI NO ALTRO da specificare _______________ NO ----- ------- ------- Rischi posturali (eretta o seduta per lunghi periodi) Rumore Sostanze cancerogene Sostanze pericolose (rischi per la sicurezza) Note Solo per gli autisti di autocarri con compattatore rifiuti Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 27 di 84 ELENCO ATTREZZATURA E MACCHINARI L’elenco completo di macchinari/attrezzature dell’azienda in esame è riportato in allegato al presente documento di valutazione dei rischi. ATTREZZATURA MACCHINARIO TIPO/MATRICOLA “DENOMINAZIONE” ES. “MODELLO – MARCA – N° MATRICOLA” (*) LIVELLO DI PERICOLOSITÀ M RISCHI ASSOCIATI/NOTE Caduta di materiali dall’alto Cadute e scivolamenti a livello Cadute da scale fisse o portatili Cesoiamento - stritolamento Lesioni fisiche: - urti - colpi - impatti - punture - tagli - scottature - abrasioni - ferite - schiacciamento arti - schiacciamento corpo intero - proiezioni di schegge Incendio Interferenze con altri mezzi Investimento Oli minerali e derivati Ribaltamento del mezzo Rischio chimico Rumore Sforzi fisici Vibrazioni ANOMALIE RISCONTRATE (*) il livello di pericolosità assume valore indicativo ed è stato attribuito tenendo conto della probabilità che si manifesti l’evento dannoso, nonché dell’entità che può assumere l’infortunio a carico dell’esposto: ¬ ¬ ¬ ¬ ¬ AA: A: M: B: BB: livello livello livello livello livello di di di di di pericolosità pericolosità pericolosità pericolosità pericolosità molto alto; alto; medio; basso; molto basso. Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 28 di 84 IDENTIFICAZIONE E PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI ESPOSTI In relazione alle situazioni pericolose messe in luce durante la prima fase della valutazione, si è proceduto evidenziando il numero dei lavoratori che risulta esposto ai fattori di rischio, individualmente o come gruppo omogeneo. I lavoratori esposti sono stati identificati nominalmente, sia in funzione della eventuale segnalazione al medico competente per gli adempimenti in merito alla sorveglianza sanitaria, sia per la programmazione dei successivi interventi di informazione/formazione. L’identificazione dei lavoratori esposti è stata necessaria anche al fine di avvalersi della loro partecipazione nella raccolta delle informazioni in merito ai rischi presenti sul proprio posto di lavoro. A tal proposito, tenendo conto della reale attività svolta nell’arco della giornata lavorativa, i lavoratori sono stati classificati in gruppi omogenei di lavoratori: Gruppo A => Autista Gruppo B => Magazziniere Gruppo C => Manutentore elettricista Gruppo D => Manutentore falegname Gruppo E => Manutentore generico Elenco Addetti e rispettive mansioni LAVORATORE MANSIONE Gruppo Omogeneo Osservazioni “D” “Ore di formazione annue”/“Infortuni avvenuti” Attività principale Attività secondarie “COGNOME – NOME” “Autista” “Carico/scarico” AUTISTA Conduzione veicoli trasporto persone – merce – rifiuti -------------------- A MAGAZZINIERI Gestione magazzino operai Manutenzione ordinaria attrezzature di lavoro B Attività in postura seduta prolungata (per più di metà turno lavorativo) Movimentazione manuale carichi (occasionale) Lesioni fisiche: tagli – ferite – urti – ecc. Esposizione a vibrazioni corpo intero Esposizione occasionale a rischio biologico (solo per gli autisti di autocarri adibiti al trasporto rifiuti) Scivolamenti e cadute a livello/dal piano di carico Caduta di merce addosso Obbligo di sorveglianza sanitaria Attività in postura eretta prolungata (per più di metà turno lavorativo) Movimentazione manuale carichi Lesioni fisiche: tagli – ferite – urti – ecc. Caduta di merce addosso Rischi connessi alla manutenzione ordinaria delle attrezzature di lavoro Obbligo di sorveglianza sanitaria Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 LAVORATORE MANUTENTORE ELETTRICISTA Rev. N° 01/11 Pag. 29 di 84 MANSIONE Attività principale Manutenzione impianti elettrici Attività secondarie Gruppo Omogeneo -------------------- C Osservazioni Attività in postura eretta prolungata (per più di metà turno lavorativo) Movimentazione manuale carichi Lesioni fisiche: tagli – ferite – urti – ecc. Elettrocuzione Esposizione a livelli di rumore superiori a 80 dB(A) Esposizioni a vibrazioni meccaniche sistema mano-braccio Obbligo di sorveglianza sanitaria MANUTENTORE FALEGNAME Manutenzione arredi – porte – finestre – infissi -------------------- MANUTENTORE GENERICO Manutenzione macchine ed attrezzature ------------------------ D E Attività in postura eretta prolungata (per più di metà turno lavorativo) Movimentazione manuale carichi Lesioni fisiche: tagli – ferite – urti – ecc. Esposizione a sostanze chimiche – polveri di legno duro Esposizioni a vibrazioni meccaniche sistema mano-braccio Esposizione a livelli di rumore superiori a 80 dB(A) Obbligo di sorveglianza sanitaria Attività in postura eretta prolungata (per più di metà turno lavorativo) Movimentazione manuale carichi Lesioni fisiche: tagli – ferite – urti – ecc. Esposizione a sostanze chimiche Esposizione a rischio biologico Esposizioni a vibrazioni meccaniche Rischi da microclima Esposizione a livelli di rumore superiori a 80 dB(A) Obbligo di sorveglianza sanitaria In allegato si riporta l’elenco aggiornato (dimissioni e nuove assunzioni) dei lavoratori in forza all’azienda. Coinvolgimento del personale L’efficace gestione della sicurezza sul lavoro richiede il sostegno e l’impegno, non solo delle figure preposte, ma anche dei dipendenti esposti ai diversi rischi. Le conoscenze e l’esperienza dei lavoratori sono una risorsa necessaria allo sviluppo di una corretta valutazione dei rischi nell’ambiente di lavoro. In fase di valutazione sono state definite modalità adeguate per realizzare il coinvolgimento dei lavoratori e dei loro rappresentanti ed in particolare per attuare: • la consultazione preventiva in merito alla individuazione e valutazione dei rischi ed alla definizione delle misure preventive; • riunioni periodiche da effettuarsi con frequenza e modalità che tengano conto almeno delle richieste fissate dalla legislazione vigente. Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 30 di 84 Può essere utile, in relazione alle esigenze ed alla struttura aziendale, realizzare forme di coinvolgimento utilizzando prioritariamente le riunioni previste per la gestione aziendale o anche attraverso gruppi o comitati di analisi e discussioni su particolari temi di sicurezza sul lavoro. Altro ulteriore e possibile mezzo di coinvolgimento, può essere la raccolta di osservazioni e commenti sulle misure preventive adottate, sulle procedure ed i metodi di lavoro. In fase di valutazione dei rischi è stata presa in considerazione la collaborazione di tutti i lavoratori al fine di migliorarne i risultati. Pertanto, si è proceduto intervistando verbalmente i singoli lavoratori addetti alle diverse mansioni allo scopo di far emergere problematiche e possibili rimedi relativi ai fattori di rischio presenti, che rappresentano potenziali cause di infortuni. Inoltre, prima di procedere alla valutazione dei rischi, ciascun lavoratore ha fornito un ulteriore contributo compilando un questionario inerente la sicurezza sul proprio posto di lavoro. Quella delle interviste agli addetti è stata una fase fondamentale dell’attività di VdR. Lo scopo dell’intervista è stato quello di ottenere elementi utili alla definizione delle condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro dell’azienda, che soltanto attraverso il coinvolgimento dei soggetti direttamente interessati nelle linee produttive può essere raggiunto. L’uso di questionari è invece servito a definire particolari situazioni oggetto di indagini quali la conoscenza di singoli rischi o la percezione generale della gestione di SSL. Altresì l’uso dei questionari è stato adottato per la realizzazione di indagini sui fattori di rischio connessi alle diverse condizioni di lavoro ed allo stress lavoro correlato. In questo caso la ricerca è stata condotta servendosi di liste di controllo specifiche per le problematiche connesse allo stress lavoro correlato. Le interviste ed i questionari hanno fornito i seguenti risultati: Individuazione di lavorazioni particolari, manutenzioni e interventi saltuari che sfuggono a un’analisi superficiale del ciclo produttivo; Incremento del livello di consapevolezza dei lavoratori nei confronti della problematica della SSL; Inizio di un’efficace azione di formazione ed addestramento; Quadro preliminare del livello di formazione e informazione dei lavoratori e del loro possesso dei requisiti necessari per fronteggiare le eventuali situazioni di rischio connesse ai loro compiti. Formazione, addestramento, consapevolezza art. 37, c.1 del D.Lgs.81/08 L’azienda, tenuto conto degli artt. 36 e 37 del D.Lgs.81/08, si è impegnata e continua ad impegnarsi per fornire una formazione, sufficiente ed adeguata, in materia di salute e sicurezza sul lavoro, nonché definire e mantenere attive le modalità per assicurare che il personale sia ad ogni livello consapevole: Dell’importanza della conformità delle proprie azioni rispetto alla politica ed ai requisiti descritti nel piano di valutazione dei rischi; Delle conseguenze che la loro attività ha nei confronti della sicurezza sul lavoro; Delle possibili conseguenze dovute ad uno scostamento da quanto fissato in materia di sicurezza sul lavoro. Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 31 di 84 L’addestramento dei lavoratori viene effettuato ai sensi del comma 1 del citato art. 37, che sancisce la necessità di assicurare un’adeguata formazione a tutti i lavoratori, in modo particolare a coloro che comunicano soltanto in lingua straniera, o che comunque hanno difficoltà nel comprendere alcuni concetti specifici e fondamentali per la prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro. A tal prposito si precisa che, nel corso degli incontri fomativi con i lavoratori (artt. 36 e 37), non è emersa alcuna difficoltà da parte degli stessi nel comprendere i concetti illustratigli, pertanto non è stato necessario ricorrere a metodi alternativi (per es. in presenza di lavoratori stranieri sarebbe stato necessario ricorrere alla traduzione di tutte le disposizioni, procedure, rischi di esposizione, ecc., nella lingua parlata dal lavoratore). Nella gestione della sicurezza sono state nominate e formate le diverse figure per la gestione delle emergenze e lo svolgimento dei compiti previsti dal D.Lgs. 81/08 (in alcuni casi la formazione è stata programmata e sarà portata a termine in tempi brevi). Sono stati programmati degli incontri con i lavoratori ai sensi del nuovo testo legislativo, in conformità a quanto dettato dagli artt. 36 e 37 del D.Lgs.81/08, che avranno l’obiettivo di risolvere tempestivamente eventuali problemi di gestione della sicurezza, nonché di proporre idonee azioni correttive ed informare i lavoratori sui rischi a cui sono esposti e formarli sulle procedure da attuare durante lo svolgimento della propria mansione. Si riporta in allegato la documentazione riguardante l’informazione e la formazione dei lavoratori in forza all’azienda. Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 32 di 84 CLASSIFICAZIONE E DEFINIZIONE DEI RISCHI LAVORATIVI SITUAZIONE DEI RISCHI PRESENTI IN AZIENDA Nello schema che segue si evidenziano le fonti di pericolo che rappresentano i potenziali rischi di esposizione, sia di tipo infortunistico che igienico ambientale per i lavoratori; si rimanda alla fase successiva per il relativo approfondimento. RISCHI PER LA SALUTE RISCHI PER LA SICUREZZA STRUTTURALI (per eventuali carenze) AGENTI CHIMICI RISCHI TRASVERSALI/ORGANIZZATIVI FATTORI GESTIONALI X Manutenzione degli impianti, comprese le attrezzature di sicurezza X Aerosol, gas e vapori per inalazione X Gestione dell’emergenza procedure adeguate per far fronte agli incidenti e a situazioni di emergenza Percorsi interni all’ambiente di lavoro X Polveri per inalazione e contatto X Movimentazione manuale dei carichi X Presenza di spigoli vivi X Fumi X Segnaletica di sicurezza X Viabilità interna, esterna X Liquidi per contatto X Informazione e formazione X Pavimenti (lisci o sconnessi) X Movimenti ripetitivi arti superiori X Illuminazione (normale e in emergenza) X Porte di accesso e di esodo X Scale portatili X Soppalchi (destinazione, praticabilità, tenuta, portata) X Pareti (semplici o attrezzate: scaffalatura, apparecchiatura) X Lay-out e spazi destinati alle postazioni di lavoro X Contatto con preparati contenenti sostanze pericolose X Posizionamento ed installazione delle macchine, apparecchiature ed impianti X MECCANICI (per eventuali carenze) AGENTI FISICI X Macchine prive di marchio ‘CE’. Riferimento all’ex D.P.R. 547/55 X Rumore X Lesioni fisiche X Postura Videoterminali (VDT) X Utilizzo di utensili/elementi taglienti ed appuntiti X Ventilazione/Aerazione dei locali X Proiezione di schegge X Microclima X Pericolo di schiacciamento arti X Vibrazioni X Radiazioni Ottiche Artificiali ELETTRICI X Stato e conformità dell’impianto elettrico X Impiego di prolunghe e ciabatte non conformi INCENDIO X Presenza di prodotti combustibili X Carenza di segnaletica di sicurezza AGENTI BIOLOGICI X È prevista la manipolazione di materiale organico potenzialmente infetto AGENTI CANCEROGENI X Non si evidenzia la presenza di prodotti classificati come agenti cancerogeni FATTORI PSICOLOGICI X Reattività anomala a condizioni di emergenza FATTORI ERGONOMICI X Ergonomia delle attrezzature di protezione personale e del posto di lavoro X Norme di comportamento X Conoscenze e capacità del personale FATTORI PER ATTIVIÀ PARTICOLARI X Utilizzo di mezzi di trasporto aziendali X Rischi specifici per lavoratrici madri Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 RISCHI PER LA SICUREZZA Rev. N° 01/11 RISCHI PER LA SALUTE Pag. 33 di 84 RISCHI TRASVERSALI/ORGANIZZATIVI INCENDIO X Presenza di liquidi infiammabili (caratteristiche strutturali di ventilazione e di ricambi d’aria) X Ubicazione non idonea dei sistemi antincendio X Carenze di formazione e di esercitazione delle squadre d’emergenza X Difficoltà di esodo (larghezza e lunghezza dei percorsi, intralci, numero ridotto di uscite, eccessivo affollamento), assenza uscite di emergenza SOSTANZE PERICOLOSE X Presenza di sostanze pericolose stoccate in maniera non idonea. L’identificazione delle fonti di pericolo e dei rischi riportati nella precedente tabella ha costituito il primo passo del processo di valutazione, il cui obiettivo è stato quello di definire l’insieme dei rischi presenti nella specificità aziendale. Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 34 di 84 ANALISI DI CERTIFICAZIONI E NORME GENERALI RELATIVE AI LUOGHI DI LAVORO • Normativa urbanistica e regolamenti comunali di igiene CERTIFICATO si Concessione edilizia X Destinazione d’uso X no in corso Autorizzazione sanitaria non previsto X Agibilità - Abitabilità X Contratto di fitto con indicazione della destinazione d’uso, regolarmente registrato X • Normativa impianti e prevenzione CERTIFICATO si no in corso Certificato Prevenzione Incendi X Dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico (ex L. 46/90) X Impianto elettrico in luoghi pericolosi Domanda ISPESL messa a terra e Domanda ISPESL e scariche atmosferiche USL USL non previsto verifica X X verif. X Certificati di acquisto macchine e/o attrezzature a norma CE X Libretto di uso e manutenzione delle macchine/attrezzature X • Normativa scarico delle acque CERTIFICATO si no in corso non previsto Autorizzazione scarico acque di processo X Denuncia pozzi X Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 35 di 84 • Normativa gestione rifiuti CERTIFICATO si Registro di carico e scarico rifiuti no in corso non previsto X Registro carico e scarico oli esausti X Autorizzazione stocc. provvisorio tossici e nocivi X Dichiarazione annuale dei rifiuti prodotti X Contratti in essere con ditte autorizzate per raccolta e trasporto rifiuti X • Normativa inquinamento atmosferico D.Lgs.152/06 CERTIFICATO Domanda atmosfera autorizzazione si emissioni Condizione di impianto inquinamento atmosferico a no in corso in X ridotto X Analisi delle emissioni Schede tossicologiche utilizzate non previsto X delle sostanze X • Normativa medicina e igiene del lavoro CERTIFICATO si Certificazione visite mediche preventive X Certificazione visite mediche periodiche X Visite mediche apprendisti e minori X Cassetta di pronto soccorso e pacchetto medicazioni X Registro infortuni X no in corso non previsto Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 36 di 84 • Normativa rumore CERTIFICATO si Relazione tecnica ex D.Lgs.195/06 X Visite mediche periodiche (per lavoratori esposti) X D.P.I. per i lavoratori X Relazione tecnica DPCM 1.3.91 - rumore esterno no in corso non previsto in corso non previsto X • Attrezzature tecniche e impianti tecnologici ADEMPIMENTO si Schede tecniche e/o manuali operativi delle attrezzture munite di videoterminali X no Registro e/o schede di manutenzione ordinaria/straordinaria delle macchine X Documentazione tecnica degli impianti X Verbali delle ispezioni dei vari organi di controllo X Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 37 di 84 INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI DEGLI ULTIMI 5 ANNI Anno 2010 2009 2008 2007 2006 01 03 02 Nessuno Nessuno Malattie professionali Nessuna Nessuna Nessuna Nessuna Nessuna N° giornate lavorative ≈ 230 ≈ 230 ≈ 230 ≈ 230 ≈ 230 Evento dannoso Infortuni Dettaglio infortuni Data infortunio Tipologia infortunio/malattia professionale Area di lavoro Mansione del Lavoratore infortunato 10/04/2008 Distorsione collo piede sx Servizio raccolta rifiuti Conducente automezzi N.U. 04/09/2008 Ferita avambraccio sx Servizio tecnico esterno Operatore tecnico 26/06/2009 Ferita superficiale da taglio avambraccio sx Servizio tecnico esterno Operatore tecnico 12/11/2009 Lesione menisco ginocchio sx Servizio tecnico esterno Mastro muratore 15/09/2009 Trauma contusivo emitorace dx Servizio raccolta rifiuti Conducente automezzi N.U. 23/07/2010 Trauma cranico minore con F.L.C. Servizio tecnico esterno Operatore tecnico Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 38 di 84 II FASE: INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI DI ESPOSIZIONE RISCHI PER LA SICUREZZA (INFORTUNIO) In questa sezione vengono trattati i rischi per la sicurezza, o rischi di natura infortunistica, responsabili del potenziale verificarsi di incidenti o infortuni, ovvero di danni o menomazioni fisiche, ai soggetti addetti alle varie attività lavorative in conseguenza di un impatto fisicotraumatico di diversa natura (meccanica, elettrica, chimica, termica, etc.). Caratteristiche strutturali • Illuminazione: fattore di rischio non del tutto controllato, infatti nei locali dell’unità produttiva ove la presenza di luce naturale non è sufficiente, non sempre l’impianto di illuminazione artificiale compensa tale carenza; nel caso specifico gli addetti al laboratorio manutenzioni generiche e gli addetti al laboratorio riparazioni elettriche si trovano ad operare in un ambiente di lavoro non adeguatamente illuminato tenuto conto del lavoro da svolgere. • Aerazione dei locali: fattore di rischio non del tutto controllato, infatti seppur in quasi tutti i locali la presenza di finstre garantisce una buona ventilazione, nel laboratorio falegnameria e nel deposito materiali la ventilazione/aerazione non è sufficiente a garantire il corretto ricambio di aria, a maggior ragione che vi si trovano depositati prodotti pericolosi. • Altezza dei locali: fattore di rischio che non rappresenta un pericolo per i lavoratori in quanto l’altezza dei locali è superiore ai 3mt ed è idonea alla tipologia di lavorazione svolta; non sono presenti locali sotterranei e sottoscala la cui l’altezza (solitamente ridotta) costituisce un pericolo per la sicurezza dei lavoratori. Tuttavia talvolta i lavoratori addetti alla manutenzione si trovano ad operare in ambienti la cui altezza è alquanto limitata, a tal proposito è prevista l’adozione di idonei DPI. • Pareti attrezzate e scaffalatura: fattore di rischio rilevante e non controllato; infatti, sono presenti scaffalature e soppalchi che non rispettano quanto previsto dalle vigenti normative in materia di sicurezza sul lavoro, in alcuni casi tali strutture presentano evidenti segni di degrado/cedimento; inoltre, lo stoccaggio del materiale/attrezzature viene effettuato in maniera scorretta per cui dalle scaffalature fuoriescono corpi sporgenti ad altezza d’uomo. • Percorsi di esodo: fattore di rischio non del tutto controllato, infatti, non sempre i percorsi di esodo risultano agevoli e sgomberi da eventuali intralci (presenti soprattutto nel deposito materiale e nel laboratorio falegnameria). • Viabilità esterna: fattore di rischio non controllato che rappresenta un pericolo per i lavoratori che operano sul piazzale esterno, in quanto si registra una carenza di segnaletica di sicurezza. Inoltre, risulta di particolare rilievo il rischio di investimento, dovuto alla viabilità che interessa le arterie stradali, in prossimità delle quali l’operatore effettua interventi di riparazione/manutenzione; in merito a tale aspetto il rischio viene controllato mediante l’adozione di procedure che consentono al lavoratore di segnalare e proteggere l’area di intervento. • Porte di accesso e di esodo: fattore di rischio che non rappresenta pericoli per la sicurezza dei lavoratori, infatti, ciascun locale dell’unità produttiva è provvisto di un numero sufficiente di porte di accesso/uscita, tenuto conto della tipologia di attività esercitata e del numero di lavoratori presenti; tuttavia non sono presenti uscite di emergenza, in particolar modo nel locale che ospita l’autoparco aziendale, al quale l’accesso/uscita sono garantiti solatnto da porte tipo saracinesca (non è presente nessun altra tipologia di porta). • Lay-out e spazi destinati alle postazioni di lavoro: fattore di rischio molto rilevante ai fini della sicurezza dei lavoratori, infatti le postazioni non sempre risultano agevoli e talvolta interferiscono l’una con l’altra, in modo particolare nel laboratori manutenzioni generiche ed in falegnameria. Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 39 di 84 • Scale portatili: fattore di rischio presente nell’area deposito e durante le attività di manutenzione, tuttavia, considerata la frequenza di impiego, il rischio può considerarsi di tollerabile entità, la quale subisce un notevole incremento laddove vengono utilizzate scale a sfilo e di altezza superiore ai 2mt (addetti alla manutenzione). • Pavimentazione: fattore di rischio rilevante ai fini della sicurezza dei lavoratori e non controllato; infatti, la pavimentazione (compresa quella del piazzale esterno) risulta in più punti sconnessa e sdrucciolevole, a causa della presenza di pietrisco, con conseguente rischio di scivolamenti e cadute a livello per il lavoratore, nonostante l’adozione di calzature con suola antiscivolo. • Macchine ed attrezzature: nella realtà aziendale in esame vengono utilizzate diverse macchine ed attrezzature nel corso delle diverse attività di manutenzione. I macchinari sono provvisti di marchio “CE”, e quindi di idonee protezioni. Tuttavia l’impiego di macchine, attrezzature ed utensili rappresenta un potenziale fattore di rischio per la sicurezza dei lavoratori, per nulla trascurabile, in particolar modo per il gruppo di lavoratori che utilizzano troncatrici/sega a disco-nastro/pialla/flex estremamente pericolose. Inoltre, le operazioni di manutenzione e pulizia della macchina rappresentano un ulteriore pericolo di cui ciascun lavoratore è stato preventivamente edotto. Impianto elettrico: fattore di rischio decisamente rilevante e non controllato, infatti, l’impianto elettrico dell’intera unità produttiva si presenta in condizioni non idonee (non è realizzato a regola d’arte), inoltre, non viene effettuata la verifica periodica dell’impianto di messa a terra. Incendio: fattore di rischio legato alla presenza di materiale ligneo, prodotti infiammabili (stoccaggio di quantità poco rilevanti), locale adibito ad autoparco aziendale le cui caratteristiche non risultano conformi alla normativa antincendio (non è presente alcun CPI, nonostante la capacità di parcamento sia superiore a n.09 autoveicoli). QUADRO RIEPILOGATIVO RISCHI PER LA SICUREZZA RISCHI PER LA SICUREZZA ANOMALIA/PERICOLO RISCONTRATO Può provocare un potenziale rischio di esposizione sia esso di tipo infortunistico che igienico-ambientale? Presenza Esposizione rischio di controllata esposizione MISURE DI PREVENZIONE Presenza rischio residuo ADOTTATE STRUTTURALI Tutti gli ambienti di lavoro Lay-out e spazi destinati alle postazioni di lavoro SI NO SI Nessuna Percorsi interni all’ambiente di lavoro SI NO SI Nessuna Porte di accesso e di esodo SI NO SI Nessuna Indicazione e delimitazione dei percorsi carrabili e di quelli pedonali; SI NO SI Nessuna Segnaletica di sicurezza orizzontale e verticale SI NO SI Nessuna Presenza di spigoli vivi SI NO SI Nessuna La scaffalatura presenta alcune anomalie: assenza di indicazione della portata – segni di cedimento SI NO SI Nessuna Pavimenti (lisci o sconnessi) SI NO SI Nessuna Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 RISCHI PER LA SICUREZZA Tutti gli ambienti di lavoro Rev. N° 01/11 ANOMALIA/PERICOLO RISCONTRATO Illuminazione (normale e in emergenza) Pag. 40 di 84 Può provocare un potenziale rischio di esposizione sia esso di tipo infortunistico che igienico-ambientale? Presenza Esposizione rischio di controllata esposizione Presenza rischio residuo MISURE DI PREVENZIONE ADOTTATE SI SI NO SI NO SI Nessuna SI SI SI Installazione di presidi antincendio Presenza di superfici vetrate che consentono una illuminazione naturale adeguata alla tipologia di lavoro svolto in ciascun locale; a supporto un impianto di illuminazione artificiale ELETTRICI Tutti gli ambienti di lavoro Stato e conformità degli impianti INCENDIO Presenza di prodotti combustibili Tutti gli ambienti di lavoro (arredamenti e materiali in legno, materie prime da lavorare, materie plastiche normali e/o ignifughe, carta, cartoni da imballaggio, ecc.) Tutti gli ambienti di lavoro Carenza di segnaletica di sicurezza SI NO SI Nessuna Tutti gli ambienti di lavoro Ubicazione non idonea dei sistemi antincendio SI SI NO I mezzi di estinzione sono stati opportunamente dislocati in punti facilmente accessibili in tutti gli ambienti di lavoro SI SI NO Corsi di formazione per tutto il personale SI SI NO Esercitazioni pratiche per tutto il personale SI SI SI Il personale esterno autorizzato all’accesso in negli ambienti di lavoro, per eventuali operazioni di manutenzione straordinaria o altri interventi, viene informato sui rischi presenti nel reparto ed è tenuto a comunicare i rischi introdotti durante la sua attività SI NO SI Nessuna Carenze di informazione sul rischio incendio Carenze di formazione e di esercitazione delle squadre d’emergenza Formazione per gli addetti alla gestione delle emergenze Tutti gli ambienti di lavoro Presenza di persone estranee all’azienda Tutti gli ambienti di lavoro Difficoltà di esodo (larghezza e lunghezza (utenti, fornitori e manutentori) dei percorsi, intralci, numero ridotto di uscite, eccessivo affollamento) MECCANICI Manutenzioni generiche Attività magazziniere Manutenzioni elettriche Manutenzioni di falegnameria Presenza di idonei dispositivi di sicurezza Macchine prive di marchio ‘CE’ riferimento all’ex Dpr 547/55 SI SI SI Lesioni fisiche (ferite, tagli, schiacciamento arti, ecc.): Utilizzo di utensili/elementi taglienti ed appuntiti SI SI SI Informazione e formazione dei lavoratori – Fornitura di DPI Lesioni fisiche (ferite, tagli, schiacciamento arti, ecc.): Utilizzo di macchinari ed attrezzature SI SI SI Informazione e formazione dei lavoratori – Fornitura di DPI – Manutenzione ordinaria Lesioni fisiche (ferite, tagli, schiacciamento arti, ecc.): Assenza di procedure per la pulizia dei macchinari SI SI SI Informazione e formazione dei lavoratori – Fornitura di DPI Informazione e formazione dei lavoratori – Fornitura di DPI – Manutenzione ordinaria Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 41 di 84 RISCHI PER LA SALUTE In questa sezione sono stati valutati i rischi responsabili della potenziale compromissione dell’equilibrio biologico del personale addetto ad operazioni o a lavorazioni che comportano l’emissione, nell’ambiente di lavoro, di fattori ambientali di rischio di natura chimica, fisica e biologica. Nello specifico sono stati esaminati i rischi derivanti da: • Agenti chimici; • Agenti fisici; • Agenti biologici. Agenti chimici Sono stati analizzati i rischi di esposizione connessi all’impiego di sostanze chimiche tossiche o nocive in relazione a: • - ingestione; - contatto cutaneo; - inalazione per presenza di inquinanti aerodispersi sotto forma di: polveri, vapori, aerosol e fumi derivanti dall’attività lavorativa. Lavorazioni che comportano l’esposizione del lavoratore ad agenti chimici e tipo di pericolo Tipo di lavorazione Polveri Lavori di falegnameria XX Manutenzione rete fognaria (esposizione ad Vapori XX Nebbie Liquidi Ingestione X Contatto Inalazione X XX XX esalazioni di scarichi fognari) Riparazioni – manutenzioni edili Fumi XX X XX XX XX Agenti fisici • Rumore: nel ciclo lavorativo sono presenti lavorazioni che espongono il lavoratore con mansione di manutentore (generico – elettricista – falegname) a livelli compresi tra 85 ed 87 dB(A) – a tal proposito è stata elaborata una specifica valutazione sull’esposizione dei singoli lavoratori al rischio rumore. • Vibrazioni: nel ciclo lavorativo sono presenti lavorazioni che espongono il lavoratore, con mansione di manutentore (generico – elettricista – falegname) ad un livello di vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio superiore al limite di azione fissato a 2,5 m/s2; per quanto concerne i lavoratori con mansione di autista l’esposizione a vibrazioni trasmesse al corpo intero e superiore al limite di azione fissato a 1,0 m/s2. In merito al rischio vibrazioni è stata elaborata una specifica valutazione sull’esposizione dei singoli lavoratori. • ROA (Radiazioni ottiche artificiali): fattore di rischio a cui i lavoratori con mansione di manutentore generico risultano esposti occasionalmente, ovvero qualora vi è la necessità di effettuare piccoli interventi di saldatura elettrica ad arco. In merito non è stata effettuata alcuna misura strumentale, in quanto nel caso delle saldatrici ad arco, è noto che, con qualsiasi corrente di saldatura e su qualsiasi supporto, i tempi per cui si raggiunge una sovraesposizione per il lavoratore addetto risultano nell’ordine delle decine di secondi. Pertanto, pur essendo il rischio estremamente elevato, l’effettuazione delle misure e la determinazione esatta dei tempi di esposizione è del tutto superflua per l’operatore addetto. Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero X Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 42 di 84 • Microclima: i rischi connessi all’aspetto microclimatico riguardano prevalentemente i lavoratori con mansione di manutentore generico, in quanto prestano la propria attività lavorativa all’aperto. Per quanto concerne la mansione di magazziniere il rischio è connesso alle carenze strutturali che caratterizzano il deposito/magazzino, in quanto non garantiscono i requisiti minimi affinchè vi sia un microclima accettabile per la salute dei lavoratori (in modo particolare nei periodi invernali); in merito ciascun lavoratore viene fornito di idonei indumenti protettivi. Relativamente alle mansioni di manutentore elettricista/falegname ed autista il rischio è pressoché trascurabile. • Impiego di attrezzature munite di videoterminale (VDT): i lavoratori non sono esposti al rischio da VDT, ad eccezione del manutentore elettricista, il quale sporadicamente (per la consultazione di progetti ed altra documentazione tecnica) utilizza una postazione al VDT presso la sede comunale di Via Mezzacapo. L’utilizzo della postazione VDT è largamente inferiore alle 20 ore/settimana, pertanto il lavoratore non viene classificato viedoterminalista; la postazioni VDT è conforme a quanto specificato dalla vigente normativa, di seguito se ne riportano le principali caratteristiche: schermo Buona definizione dei caratteri Immagine stabile Regolazione del contrasto Schermo orientabile Regolazione piano appoggio o sostegno separ. per lo schermo Riflessi o riverberi dello schermo SI SI SI SI SI NO tastiera Tastiera inclinabile e dissociata dallo schermo Spazio sufficiente avanti alla tastiera Tastiera con superficie opaca Uso agevole della tastiera Tasti facilmente leggibili SI SI SI SI SI piano di lavoro Superficie poco riflettente Dimensioni del piano di lavoro sufficienti Permette una disposizione flessibile dello schermo Supporto per i documenti stabile Spazio della postazione sufficiente SI SI SI NO SI sedile di lavoro Sedile stabile Possibilità di movimento in libertà Altezza regolabile Schienale regolabile in altezza e in inclinazione Disponibilità di uno poggiapiedi SI SI SI SI NO ambiente Spazio sufficiente per cambiamenti di posizione Illuminazione generale e specifica sufficiente Riflessi fastidiosi sullo schermo Finestre con tendine regolabili Il rumore delle attrezzature disturba l’attenzione Il calore emesso dalle macchine è eccessivo Umidità sufficiente SI SI NO NO NO NO SI interfaccia elaboratore - uomo Software adeguato alle mansioni Software di facile uso Assistenza tecnica Principi di ergonomia applicati alla elaborazione dell’informazione SI SI SI SI Agenti biologici Nelle zone di lavorazione e comunque durante tutte le attività lavorative gli addetti con mansione di manutentore generico – autista trasporto rifiuti sono esposti al rischio biologico legato alla possibile manipolazione/contatto con materiale organico potenzialmente infetto (scarichi fognari – rifiuti). Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 43 di 84 Agenti cancerogeni Nelle zone di lavorazione e comunque durante tutte le attività lavorative non sono né presenti, né previsti materiali cancerogeni, ovvero agenti cancerogeni, tipo “R45 può provocare cancro”, “R49 può provocare cancro per inalazione”. Tuttavia, seppur in maniera limitata, la mansione di manutentore falegname espone il lavoratore al rischio di inalazione polveri di legno duro, classificate quale agente cancerogeno. A tal proposito il laboratorio falegnameria è provvisto di sistemi di abbattimento delle polveri in prossimità di ciascun banco di lavoro/macchinario, ove la lavorazione del legno comporta la produzione di polveri. QUADRO RIEPILOGATIVO RISCHI PER LA SALUTE RISCHI PER LA SALUTE ANOMALIA/PERICOLO RISCONTRATO Può provocare un potenziale rischio di esposizione sia esso di tipo infortunistico che igienico-ambientale? Presenza Esposizione rischio di controllata esposizione Presenza rischio residuo MISURE DI PREVENZIONE ADOTTATE AGENTI CHIMICI Manutentore generico Manutentore generico Manutentore falegname Inalazione e contatto con polveri, liquidi e vapori: utilizzo di prodotti chimici (pitture/smalti, cemento in polvere, colle per pavimenti, solventi, etc…) durante le manutenzioni e riparazioni edili SI Inalazione di polveri durante la manipolazione/lavorazione di manufatti edili SI SI SI Inalazione di esalazioni tossiche durante la manutenzione delle reti fognarie SI SI SI Inalazione di fumi durante le operazioni di saldatura SI SI SI Inalazione e Contatto con polveri di legno duro SI SI SI Inalazione e contatto con liquidi e vapori: utilizzo di prodotti chimici (pitture/smalti, colle, solventi, etc…) durante le manutenzioni e riparazioni di falegnameria SI SI SI Rumore: Presenza di lavorazioni con livelli di esposizione superiori ad 80 dB(A) SI SI SI Valutazione dei rischi da rumore Informazione e formazione dei lavoratori – Fornitura di DPI Valutazione dei rischi da vibrazioni meccaniche Informazione e formazione dei lavoratori SI SI Impiego di DPI durante l’esposizione a tali sostanze Informazione e formazione dei lavoratori Esposizione occasionale (riduzione del tempo di esposizione) Impiego di DPI durante l’esposizione a tali sostanze Informazione e formazione dei lavoratori Esposizione occasionale (riduzione del tempo di esposizione) Impiego di DPI durante l’esposizione a tali sostanze Installazione di sistemi di abbattimento nel laboratorio falegnameria Informazione e formazione dei lavoratori AGENTI FISICI Manutentore generico Manutentore elettricista Manutentore falegname Vibrazioni: Presenza di lavorazioni che espongono a vibrazioni meccaniche trasmesse al sistema mano-braccio SI SI SI Manutentore generico ROA: Fattore di rischio connesso all’impiego di saldatrici elettriche ad arco SI SI SI Vibrazioni: Presenza di lavorazioni che espongono a vibrazioni meccaniche trasmesse al corpo intero SI SI SI Lavori effettuati prevalentemente all’aperto, anche in periodi eccessivamente caldi o freddi SI SI SI Autisti Microclima: Manutentore generico Esposizione occasionale (riduzione del tempo di esposizione) Impiego di DPI durante l’esposizione a tali lavorazioni Informazione e formazione dei lavoratori Adozione di sedili ergonomici per gli autoveicoli; Valutazione dei rischi da vibrazioni meccaniche Informazione e formazione dei lavoratori Fornitura di indumenti protettivi dall’eccessivo caldo o freddo Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 RISCHI PER LA SALUTE Microclima: Magazziniere Impiego di VDT: Impiegati Rev. N° 01/11 ANOMALIA/PERICOLO RISCONTRATO Carenze strutturali che non garantiscono parametri microclimatici accettabili Pag. 44 di 84 Può provocare un potenziale rischio di esposizione sia esso di tipo infortunistico che igienico-ambientale? Presenza Esposizione rischio di controllata esposizione SI NO MISURE DI PREVENZIONE Presenza rischio residuo ADOTTATE SI Nessuna Esposizione occasionale (riduzione del tempo di esposizione) Informazione e formazione dei lavoratori Ergonomia della postazione VDT Utilizzo di postazione munita di videoterminale (VDT) SI SI NO Manutentore generico Manipolazione/contatto con materiale organico potenzialmente infetto durante la manutenzione delle reti fognarie SI SI SI Impiego di DPI durante l’esposizione a tali operazioni Informazione e formazione dei lavoratori Autista trasporto rifiuti Manipolazione/contatto con materiale organico potenzialmente infetto durante la manutenzione ordinaria dell’autocarro adibito al trasporto rifiuti SI SI NO Esposizione occasionale Impiego di DPI durante l’esposizione a tali operazioni Informazione e formazione dei lavoratori AGENTI BIOLOGICI Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 45 di 84 RISCHI TRASVERSALI/ORGANIZZATIVI Tali rischi sono individuabili all’interno del rapporto tra l’operatore e l’organizzazione del lavoro. Organizzazione del lavoro • Processi di lavori usuranti (turni di lavoro, lavoro notturno): durante l’attività non sono previsti turni di lavoro, nè lavoro notturno • Movimentazione manuale dei carichi: durante l’attività lavorativa la movimentazione manuale dei carichi risulta necessaria. Le caratteristiche del carico non risultano particolarmente gravose per il lavoratore, infatti il carico è di facile presa, solitamente abbastanza leggero (non superiore ai 15 Kg), ad eccezione dei sacchi di calce/cemento/colla per pavimenti etc… (la cui movimentazione è limitata), e poco ingombrante. CARATTERISTICHE DEL CARICO SFORZO FISICO RICHIESTO CARATTERISTICHE AMB. LAVORO ESIGENZE CONNESSE CON L’ATTIVITA’ Carico troppo pesante NO Carico eccessivo NO Spazio vertic. Insufficiente NO Sforzi fisici troppo frequenti NO Carico ingombrante a volte Movimento torsionale a volte Pavimento non in piano NO Sforzi fisici prolungati NO Carico difficile da afferrare a volte Movimento brusco NO Altezza di mov. incerta a volte Periodo di recupero insuff. NO Carico in equil. instabile Carico con cont. mobile (liquido) Carico tenuto a distanza Carico conduntente NO NO Distanze di sollev. troppo alte Distanze di trasp. troppo lunghe Ritmo di lavoro troppo alto NO NO Movimentaz.a livelli diversi Punto di appog./pav. inst. Temperatura non adatta NO Umidità non adatta NO Circolaz. aria inadeguata NO NO NO NO NO NO Fattori psicologici • Intensità, monotonia, solitudine, ripetitività del lavoro: nel corso dello svolgimento della propria mansione per i lavoratori non è previsto un carico di lavoro eccessivo, nè lavorazioni specifiche che richiedono l’isolamento dell’addetto o degli addetti. • Manutenzione degli impianti, comprese le attrezzature manutenzione degli impianti è affidata agli stessi manutentori. • Carenze di contributo al processo decisionale e situazioni di conflittualità: il tipo di attività non richiede ampie capacità decisionali autonome. • Complessità delle mansioni e carenza di controllo: le mansioni svolte sono di normale complessità, ciascuna lavorazione è assegnate ad addetti qualificati e formati per eseguire in sicurezza i propri compiti. di sicurezza: la Fattori ergonomici L’attività presenta scarsa complessità tecnologica e numero limitato di macchine, utensili ed attrezzature; le postazioni presentano diverse difformità, le cui carenze ergonomiche possono essere pregiudizievoli per la salute e sicurezza del lavoratore esposto. Condizioni di lavoro difficili Nel corso dello svolgimento dell’attività lavorativa non sono previsti lavori a contatto con animali vivi, nè lavori in atmosfera a pressione superiore o inferiore al normale, nè condizioni climatiche esasperate o lavori in acqua. Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 46 di 84 Utilizzo di mezzi di trasporto aziendali Le caratteristiche dell’attività lavorativa esercitata dall’azienda in esame comportano l’impiego di mezzi aziendali da parte dei lavoratori, con la conseguente esposizione di questi ultimi ai rischi che ne scaturiscono. I gruppi di lavoratori esposti a questo fattore di rischio sono gli autisti (per cui si parla di una vera e propria esposizione) e gli addetti al deposito che utilizzano autovetture, autocarri leggeri e mezzo agricolo (trattore). In proposito ciascun lavoratore esposto a tale fattore di rischio è stato edotto sul comportamento da tenere alla guida di un mezzo. Differenza di genere (lavoratrici madri) L’attività lavorativa espone il sesso femminile a rischi particolari che possono essere rilevanti in caso di sopravvenuta gravidanza; a tal proposito si è provveduto ad effettuare una specifica valutazione dei rischi per le lavoratrici adibite alle diverse mansioni proprie della realtà aziendale in esame, come previsto dal D.Lgs.151/01. Differenza di età tra i lavoratori Nella realtà aziendale in esame l’età dei lavoratori non grava in maniera significativa sull’esposizione ai rischi presenti durante l’attività lavorativa, tutavia, i lavoratori sono stati classificati secondo lo schema riportato nella seguente tabella, al fine di avere un quadro generale delle misure attuate in riferimento a questo apetto. CATEGORIA DI LAVORATORI Lavoratori inesperti nel settore (mansione assegnata) o alle prime esperienze lavorative Lavoratori con una maturata esperienza nel settore (mansione assegnata) Lavoratori con maturata esperienza nel settore (mansione assegnata) ed età superiore ai 50 anni MISURA DI PREVENZIONE ADOTTATA Accurata info-formazione (in merito a rischi e procedure operative) ed affiancamento ad un lavoratore esperto prima di affidargli responsabilità e compiti specifici. Attività di sensibilizzazioni (dal primo giorno di lavoro) alle tematiche riguardanti la sicurezza sul posto di lavoro. Verifica dell’idoneità alla mansione e continua info-formazione sui rischi e le procedure operative, in relazione al progresso tecnologico aziendale e/o ad altri cambiamenti nella realtà aziendale e/o nel processo produttivo. Maggiore oculatezza durante la sorveglianza sanitaria, anche in riferimento a norme specifiche (es. vedi VDT). Verifica dell’idoneità alla mansione e continua info-formazione sui rischi e le procedure operative, in relazione al progresso tecnologico aziendale e/o ad altri cambiamenti nella realtà aziendale e/o nel processo produttivo. Stress lavoro correlato Ai fini della individuazione dei problemi di stress lavoro correlato e delle sue conseguenze sulla salute è stato elaborato uno specifico piano di azione che riguarda tutti i lavoratori, l’attuazione di tale piano sarà completata nei tempi previsti dalla normativa vigente e prevede un’indagine preliminare mediante la somministrazione di check list. Le chek-list da proporre e quindi somministrare ai lavoratori, ai fini della valutazione dello stress lavoro correlato (art. 28 comma 1 D.Lgs. 81/2008 e accordo europeo del 8/10/2004), saranno elaborate in modo da tenere conto di: a) Fattori di natura psicosociale relativi alla progettazione, organizzazione e gestione del lavoro; b) Contesti ambientali e sociali che potenzialmente possono dar luogo a danni di tipo fisico, sociale, psicologico. Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 47 di 84 Ciascun questionario sarà successivamente sottoposto ad elaborazione ed analisi dei dati acquisiti ai fini della eventuale elaborazione delle misure correttive per il controllo dello stress. Il metodo di analisi sarà basato su cinque parametri: 1. “fonti di pressione”: indicano come le persone percepiscono i diversi ambienti lavorativi in termini di pressione nei propri confronti; 2. “le strategie di coping”: indicano come le persone siano in grado di mettere in atto strategie cognitive e comportamentali per adattarsi di volta in volta alle fonti di pressione presenti nell’ambiente lavorativo; 3. “disagio fisico”: indica come le persone evidenzino la presenza o l’assenza di sintomatologia fisica derivante da stress; 4. “disagio psichico”: indica come il personale evidenzi la presenza o l’assenza di benessere emozionale; 5. “soddisfazione lavorativa”: indica come il personale tragga soddisfazione dalle attività di lavoro che svolge quotidianamente, l'impostazione del lavoro, la struttura organizzativa e i processi organizzativi. Ad ognuno dei parametri sopraindicati sarà assegnato un punteggio da 1 a 6, dove 1 si riferisce ad un’opinione tipo: estremamente basso; estremamente inadeguata; mai; estremamente insoddisfacente; completamente in disaccordo; per niente. Mentre il valore 6 si riferisce ad un’opinione tipo: estremamente alto; estremamente adeguata; sempre; estremamente soddisfacente; completamente d’accordo; del tutto. QUADRO RIEPILOGATIVO RISCHI TRASVERSALI/ORGANIZZATIVI RISCHI ANOMALIA/PERICOLO TRASVERSALIORGANIZZATIVI RISCONTRATO Può provocare un potenziale rischio di esposizione sia esso di tipo infortunistico che igienico-ambientale? Presenza Esposizione rischio di controllata esposizione Presenza rischio residuo MISURE DI PREVENZIONE ADOTTATE FATTORI GESTIONALI Formazione per RSPP, RLS, Preposti, Addetti Antincendio ed Addetto Primo Soccorso SI SI SI Aggiornamento della formazione per tutti gli addetti e per le figure del Serv. Prev. Protez. Formazione specifica dei lavoratori SI SI SI Info-Formazione di base per tutti i lavoratori Programma di manutenzione degli impianti – macchine ed attrezzature SI NO SI Nessuna Formazione sulla gestione dell’emergenza SI SI SI Corsi di info-formazione per tutto il personale e per gli addetti alla gestione delle emergenze Segnaletica di sicurezza SI NO SI Nessuna Procedure per la corretta MMC SI NO SI Nessuna Formazione sulla gestione dell’emergenza SI SI SI Corsi di formazione per tutto il personale Nessuna anomalia riscontrata, anche se con il passare del tempo il lavoratore può accumulare uno stress psicologico SI SI NO Formazione dei lavoratori Informazione e formazione Manutenzione degli impianti, comprese le attrezzature di sicurezza Gestione dell’emergenza – procedure adeguate per far fronte agli incidenti e a situazioni di emergenza Tutti gli ambienti di lavoro Manutentore generico Manutentore elettricista Manutentore falegname Magazziniere FATTORI PSICOLOGICI Reattività anomala a condizioni di emergenza Conflittualità con fornitori colleghi di lavoro Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 RISCHI TRASVERSALIORGANIZZATIVI Rev. N° 01/11 ANOMALIA/PERICOLO RISCONTRATO Pag. 48 di 84 Può provocare un potenziale rischio di esposizione sia esso di tipo infortunistico che igienico-ambientale? Presenza Esposizione rischio di controllata esposizione Presenza rischio residuo MISURE DI PREVENZIONE ADOTTATE FATTORI PER ATTIVITÀ PARTICOLARI Pericoli connessi all’attività alla guida del mezzo aziendale Autisti Lavoratrici madri Rischi per lavoratrici in stato di gravidanza SI SI SI SI SI SI Informazione e formazione dei lavoratori – Fornitura di DPI – Manutenzione ordinaria Informazione e formazione delle lavoratrici Valutazione dei rischi ai sensi del D.Lgs. 151/01 Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 49 di 84 III FASE: STIMA DELLE GRAVITÀ E DELLE PROBABILITÀ DEGLI EFFETTI Questa fase di valutazione e controllo dei rischi, consiste nella definizione della probabilità del verificarsi di un evento dannoso e della gravità delle sue conseguenze, attraverso l’approccio semiqualitativo per la valutazione dei rischi. Secondo questo metodo, la probabilità di un evento è data non dalla frequenza del manifestarsi del fenomeno, ma dal grado di fiducia assegnato al verificarsi di esso. L’approccio semi-qualitativo è fondato sulla strutturazione di scale semi-qualitative della probabilità (P) e della gravità (G). Nel caso in esame la probabilità (P) è equiparata al “grado di fiducia”, il quale è stato attribuito sia attraverso il coinvolgimento diretto del personale, sia sulla base delle competenze del Datore di Lavoro, del R.S.P.P. e del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, in modo da affrontare il problema secondo un approccio multi-percettivo e interdisciplinare; inoltre, nello stimare tale parametro si è tenuto conto di: caratteristiche della postazione/ambiente di lavoro caratteristiche/modalità e frequenza di utilizzo delle attrezzature/macchine frequenza e modalità esposizione numero di esposti registro infrotuni interessamento dei lavoratori e dell’azienda nei confronti della sicurezza sul lavoro. La scala delle probabilità (P) è altresì legata ai dati statistici disponibili, relativi all’azienda stessa e/o allo specifico settore industriale, ed alla competenza professionale del valutatore. La scala della gravità (G) è legata alle conseguenze dell’evento che ne possono derivare, avendo cura di considerare il danno più elevato che il lavoratore potenzialmente può subire: G1 = gravità trascurabile lesioni e/o disturbi lievi, abrasioni, tagli, ecc. (rapidamente reversibili) G2 = gravità modesta lesioni o disturbi di modesta entità, ferite, lesioni, ecc. G3 = gravità notevole lesioni o patologie gravi, fratture, lesioni gravi, ecc. G4 = gravità ingente incidente mortale, lesioni gravissime, morte Attribuendo ad ogni rischio un probabilità ed una gravità è stata costruita una matrice di rischio dove, in ordinata è riportata la gravità del danno (G) ed in ascissa la probabilità (P) del verificarsi dell’evento. La matrice di rischio costruita può essere divisa in quattro aree corrispondenti ad un: • rischio tollerabile: condizioni che, nonostante il completo rispetto delle norme di legge e regolamentari vigenti, possono produrre al lavoratore, lesioni o disturbi lievi con inabilità ed effetti rapidamente reversibili con casistica (aziendale e/o ufficiale) bassa; • rischio modesto: condizioni che, nonostante il completo rispetto delle norme di legge e regolamentari vigenti, possono produrre al lavoratore lesioni o disturbi lievi con inabilità ed effetti rapidamente reversibili con casistica (aziendale e/o ufficiale) media; • rischio grave: condizioni che, nonostante il completo rispetto delle norme di legge e regolamentari vigenti, possono produrre al lavoratore un infortunio grave o un’esposizione i cui effetti risultano acuti o cronici con inabilità reversibile con casistica (aziendale e/o ufficiale) media. • rischio molto grave: condizioni che, nonostante il completo rispetto delle norme di legge e regolamentari vigenti, possono produrre al lavoratore un infortunio o un’esposizione i cui effetti risultano acuti o cronici con inabilità irreversibile ed invalidante con invalidità totale o conseguenze letali. La matrice così costruita rappresenterà la scala delle priorità delle misure di prevenzione e protezione dai rischi che devono essere adottate per eliminare/ridurre e controllare i rischi per ciascuna delle mansioni espletate dal personale dell’azienda. Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 50 di 84 Scala delle probabilità P Valore Livello Definizioni / criteri ¬ 4 Probabilità alta ¬ ¬ ¬ 3 Probabilità medio-alta ¬ ¬ ¬ 2 Probabilità medio-bassa 1 Probabilità bassissima ¬ ¬ ¬ ¬ ¬ Esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata ed il verificarsi del danno ipotizzato per i lavoratori; Si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevata nella stessa azienda o in azienda simili o in situazioni operative simili (consultare le fonti di dati su infortuni e malattie professionali, dell’azienda, della ussl, dell’ispesl, etc...); Il verificarsi del danno conseguente la mancanza rilevata non susciterebbe alcuno stupore in azienda; La mancanza rilevata può provocare un danno, anche se non in modo automatico o diretto; È noto qualche episodio in cui alla mancanza ha fatto seguito il danno; Il verificarsi del danno ipotizzato, susciterebbe una moderata sorpresa in azienda; La mancanza rilevata può provocare un danno solo in circostanze sfortunate di eventi; Sono noti solo rarissimi episodi già verificatisi; Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpresa; La mancanza rilevata può provocare un danno per la concomitanza di più eventi poco probabili indipendenti; Non sono noti episodi già verificatisi; Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità. Scala dell’entità del danno D Valore Livello Definizioni / criteri 4 Gravità ingente 3 Gravità notevole ¬ 2 Gravità modesta ¬ ¬ Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità reversibile; Esposizione cronica con effetti reversibili; 1 Gravità tollerabile ¬ Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile; Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili. ¬ ¬ ¬ ¬ Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità totale; Esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invalidanti; Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale; Esposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzialmente invalidanti; Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 51 di 84 Scelta delle priorità di intervento La valutazione numerica del rischio costituisce di per sé un punto di partenza per la definizione delle priorità e la programmazione temporale degli interventi di protezione e prevenzione da adottare e permette di identificare una scala di priorità degli interventi sulla base della successiva matrice probabilità-gravità: P1 P2 P3 P4 G1 G2 G3 G4 Area Rischio molto grave ¬ Interventi correttivi immediati e, comunque, interventi migliorativi delle condizioni di prevenzione e protezione da programmare nel breve termine ¬ Limitazione del ciclo produttivo fino alla predisposizione degli interventi correttivi Area Rischio grave ¬ Interventi correttivi immediati e, in ogni caso, interventi migliorativi delle condizioni di prevenzione e protezione da programmare nel medio termine ¬ Azioni per le quali sono applicate procedure consolidate Area Rischio moderato ¬ Interven54i correttivi da programmare immediatamente e in ogni caso interventi migliorativi delle condizioni di prevenzione e protezione da programmare nel medio termine ¬ Azioni da sottoporre a proceduralizzazione e da effettuare sotto sorveglianza Area ¬ Interventi di mantenimento delle condizioni di prevenzione e protezione mediante azioni da non sottoporre a proceduralizzazione ma da effettuare in autocontrollo Rischio tollerabile Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 52 di 84 Quadro riassuntivo dei potenziali danni alla salute del lavoratore Di seguito viene riportato un quadro riassuntivo delle parti del corpo e delle relative conseguenze per gli esposti, associate alle diverse tipologie di rischio; a ciascuna voce è stato assegnato un codice identificativo che sarà richiamato nelle successive tabelle relative alla stima delle gravità e delle probabilità degli effetti sulla salute dell’esposto. Parti del corpo dei soggetti potenzialmente esposti al pericolo PT1 PT2 Cranio, testa Apparato uditivo ARTI SUPERIORI ED INFERIORI PA1 Mani, dita PA2 Polso PT3 Occhi PA3 Braccio, gomito PV3 PT4 PT5 Apparato respiratorio Viso PA4 PA5 Gambe, ginocchia Caviglia PV4 PV5 PA6 Piede, dita PV6 PA7 Arti inferiori e superiori CAPO ALTRE PARTI DEL CORPO PV1 PV2 SISTEMA PSICO-FISICO Colonna vertebrale Tronco, addome Organi interni – apparato gastrointestinale Corpo intero Pelle Apparato muscoloscheletrico PP1 Sistema psicofisico Probabili conseguenze a carico dei soggetti esposti RISCHI FISICI MECCANICI ELETTRICI RISCHI CHIMICI GAS E VAPORI AEROSOL RISCHI BIOLOGICI RISCHI PSICO-FISICI BIOLOGICI Psico-fisici RM1 Ferita RE0 Nessuno RG0 Nessuno RA0 Nessuno RB0 Nessuno RP0 Nessun disturbo RM2 Trauma lieve RE1 Ustione RG1 Irritazione cutanea RA1 Irritazione cutanea RB1 Malessere RP1 Affatic. Psicofisico RM3 Trauma grave RE2 Elettrocuzione RG2 Irritazione mucose – vie respiratorie RA2 Irritazione mucose RB2 Infezione RP2 Stress RM4 Trauma molto grave RE3 Intossicazione da fumi RG3 Causticazione RA3 Vertigini, nausea, cefalea RB3 Malattia RP3 Ansia solitudine RM5 Ustione calda RADIAZIONI RG4 Intossicazione RA4 Intossicazione RR0 Nessuno RG5 Asfissia RA5 Causticazione RT1 TERMICI Ustione calda RR1 Danno visivo RG6 Ustione calda RA6 Asfissia RT2 Ustione fredda RR2 contaminazione RG7 Ustione fredda RA7 Malattia professionale RT3 Infiammazione vie respiratorie VIBRAZIONI RG8 Vertigini, nausea, cefalea RT4 Scottatura RV0 Nessuno RG9 Malattia professionale RUMORE RV1 Danno al sistema osteo-articolare RN0 Nessuno RV2 Insensibilità delle dita RN1 Danno uditivo RN2 Danno extrauditivo ATTIVITÀ PARTICOLARI ILLUMINAZIONE SOLIDI AERODISP. Nessuno RL1 Irritazione cutanea Irritazione RL2 Irritazione mucose RS2 Ustione calda RL3 Ustione calda RO0 Nessuno RS3 Ustione fredda RL4 Ustione fredda RO1 Affaticamento visivo RS4 Malattie respiratorie RL5 Causticazione RO2 Danno alla vista RS5 Asfissia RL6 Malattia professionale Nessuno RD1 Disturbi oculovisivi RS6 Infiammazione vie respiratorie RD2 Disturbi muscoloscheletrici RS7 Malattia professionale RD3 Cefalea RS8 Allergia RD5 RL0 RS1 RD0 RD4 LIQUIDI Disordini cardiov., metabolici Disturbi osteoarticolari Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 53 di 84 RISCHI PER LA SICUREZZA – LA SALUTE E DI TIPO TRASVERSALE/ORGANIZZATIVI Rischi per la sicurezza: strutturali RISCHIO CAUSA Urti, colpi ed impatti contro elementi strutturali Presenza di spigoli vivi Cadute di oggetti o materiale dall’alto Materiale disposto sulla scaffalatura in equilibrio poco stabile Scaffalatura: presenza di corpi sporgenti ad altezza d’uomo Scaffalatura: assenza di indicazione della portata; struttura non conforme e poco stabile/robusta Scivolamenti, cadute in piano, piede in fallo inciampamenti Perdita di equilibrio durante la movimentazione dei carichi per la presenza di intralci lungo i percorsi e le vie di esodo Pavimentazione deposito irregolare: presenta buche ed è scivolosa Pavimentazione piazzale esterno irregolare Infortuni a persone non autorizzate Assenza di delimitazioni e cartelli di divieto di accesso all’unità produttiva Investimenti da parte di veicoli in manovra nel piazzale esterno Assenza di segnaletica relativa alle aree di transito, manovra, carico/scarico, parcheggio Parte del corpo interessata/possibile conseguenza PT1 RM2 D 2 P 2 R 4 PT5 RM1 2 1 2 PT1 RM2 2 2 4 PA6 RM2 2 2 4 PT1 RM2 2 2 4 PT1 RM2 2 2 4 PV4 RM3 3 2 6 PT1 RM2 2 1 2 PA7 RM2 2 1 2 PT1 RM2 2 2 4 PA7 RM2 2 2 4 PT1 RM2 2 2 4 PA7 RM2 2 2 4 PV4 PA7 RM2 RM2 2 2 1 1 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Segnalare e predisporre delle protezioni per le parti spigolose Disporre in maniera adeguata il materiale sulla scaffalatura Rimuovere i corpi sporgenti dalle scaffalature Evitarne di stoccare colli sciolti ad altezze troppo elevate Sostituire la scaffalatura presente con una conforme alla normativa ed idonea al carico da supportare Indicare in maniera ben visibile la portata della scaffalatura Delimitare e segnalare le zone di lavoro ed in particolare quelle destinate alle vie di esodo Controllare periodicamente la fluidità delle vie di esodo e rimuovere eventuali intralci Evitare lo spostamento di materiale che, seppure ha un peso limitato, risulta comunque di difficile presa; movimentare tali carichi con l’ausilio di mezzi meccanici oppure con l’aiuto di altri lavoratori Disporre il materiale e le attrezzature nelle apposite aree di stoccaggio Lasciare libere da intralci le aree in prossimità delle macchine e dei percorsi interni Rendere la pavimentazione dell’area deposito uniforme e non scivolosa Rendere uniforme la pavimentazione dell’intero piazzale 2 Interdire l’accesso all’interno dell’area produttiva a persone non autorizzate 2 Delimitare con segnaletica orizzontale le aree di transito, manovra, carico/scarico, parcheggio Indicare, inoltre, le diverse aree con segnaletica verticale OSSERVAZIONI LAVORATORI ESPOSTI MAGAZZINIERI MANUTENTORI MAGAZZINIERI MANUTENTORI MAGAZZINIERI MANUTENTORI ----------------------- MAGAZZINIERI MANUTENTORI AUTISTI Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 RISCHIO Investimenti da veicoli Rev. N° 01/11 CAUSA Interventi di manutenzione in prossimità di strade Pag. 54 di 84 Parte del corpo interessata/possibile conseguenza PA7 RM2 D P R 2 2 4 D P R MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Fornitura ed impiego di indumenti con bande rifrangenti Nei lavori in prossimità o sulla sede stradale delimitare e proteggere l’area di intervento prima di iniziare le operazioni, nonché segnalare con congruo anticipo agli utenti della strada la presenza di “uomini al lavoro” in prossimità e/o sulla sede stradale invitando gli stessi a ridurre la velocità e prestare maggiore attenzione OSSERVAZIONI LAVORATORI ESPOSTI MANUTENTORE GENERICO Rischi per la sicurezza: meccanici RISCHIO Lesioni fisiche: urti, colpi, impatti, compressioni, punture, tagli, abrasioni CAUSA Operazione che comportano l’impiego di macchine ed attrezzature Operazioni di manutenzione alle macchine ed attrezzature Operazioni di stoccaggio materiali Proiezione di schegge Parte del corpo interessata/possibile conseguenza MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PA1 RM1 2 2 4 Evitare il contatto con parti taglienti, appuntite, abrasive PA2 RM2 2 1 2 Valutare la presa più sicura e non lesiva PA3 RM2 2 1 2 PA1 RM1 2 2 4 Durante le operazioni, al banco o alla macchina, assicurare un equilibrio stabile al materiale semilavorato, prima di procedere con la lavorazione RM2 2 2 4 PA3 RM2 2 1 2 PA1 RM1 2 2 4 PA2 RM2 2 1 2 PA3 RM2 2 1 2 Far uso dei dispositivi di protezione individuale in dotazione (guanti – calzature antinfortunistiche) 4 Controllare periodicamente l’efficienza e l’uso corretto delle protezioni delle macchine PT3 Operazioni di falegnameria PT3 RM2 RM2 2 2 2 3 6 ESPOSTI Non lasciare improvvisamente la presa, in particolar modo se la movimentazione avviene in collaborazione con un altro lavoratore PA2 Operazioni di manutenzione con impiego del trapano elettrico, smerigliatrice OSSERVAZIONI LAVORATORI MANUTENTORI MAGAZZINIERI Seguire le corrette procedure (a macchinario spento) durante le operazioni di manutenzione Installare dove non sono presenti o sono stati rimossi i dispositivi di protezione Non rimuovere le protezioni, a meno che non si debba effettuare la manutenzione, esclusivamente a macchinario fermo MANUTENTORI MAGAZZINIERI MANUTENTORE FALEGNAME Per evitare la proiezione di schegge, durante le fasi di lavoro prestare la massima attenzione e seguire le giuste procedure Provvedere a sostituire e/o a dislocare le protezioni fisse in modo da eliminare il rischio di proiezione di oggetti; ove ciò non sia possibile, minimizzare il rischio e dotare il lavoratore di DPI Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 RISCHIO Lesioni fisiche: urti, colpi, impatti, compressioni, punture, tagli, abrasioni Disturbi muscolo scheletrici Rev. N° 01/11 CAUSA Pag. 55 di 84 Parte del corpo interessata/possibile conseguenza D P R MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE OSSERVAZIONI LAVORATORI ESPOSTI Operazioni che prevedono l’impiego di cutter, puntatrici, apri buste, levapunti, ecc PA1 RM1 2 1 2 Prestare attenzione durante le operazioni che prevedono l’impiego di cutter, puntatrici, apri buste, levapunti, ecc. Spostamenti all’interno dell’ambiente di lavoro PA7 RM2 2 1 2 Prestare attenzione quando le aree di lavoro presentano ostacoli o superfici spigolose MANUTENTORI Durante lo svolgimento della propria mansione, il lavoratore talvolta assume posture forzate PV6 Durante le fasi lavorative che richiedono posture forzate, programmare delle pause per sgranchire le gambe, le braccia e la schiena. MANUTENTORI RM3 2 2 4 MAGAZZINIERI MANUTENTORI MAGAZZINIERI AUTISTI Ridurre il più possibile l’esposizione a posture incongrue. Fare alcuni semplici esercizi di rilassamento, per pochi minuti durante le pause, eventualmente ripetendoli anche a casa. Rischi per la sicurezza: elettrici RISCHIO Contatto con parti in tensione CAUSA Non idoneità di utilizzo dovuta a: scarsa conoscenza sull’impiego di apparecchiature ed impianti elettrici, nonché mancata informazione sui rischi legati all’elettrocuzione Non idoneità del progetto – non idoneità dei materiali impiegati – usura dei vari componenti; macchinari danneggiati o difettosi Parte del corpo interessata/possibile conseguenza D P R PA1 RE1 2 2 4 PV4 RE2 3 1 3 PA1 RE1 2 2 4 PV4 RE2 3 1 3 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Formare ed informare gli addetti in merito al corretto uso: dell’impianto elettrico; di eventuali adattatori multipli; delle derivazioni a spina, in particolare assicurarsi che siano costruite ed utilizzate in modo che, per nessuna ragione, una spina (maschio) che non sia inserita nella propria sede (femmina) possa risultare sotto tensione; Verificare periodicamente l’efficienza dei sistemi di protezione attiva (interruttori differenziali) e passiva (impianto di terra) Effettuare periodicamente la manutenzione dell’impianto elettrico Non sovraccaricare la linea elettrica Ove è presente la possibilità di contatto con parti in tensione non effettuare registrazioni e manutenzioni se non dopo aver tolto la tensione dal circuito In caso di non integrità dell’isolante di qualche cavo o filo elettrico, spegnere il macchinario o la linea elettrica interessata e provvedere tempestivamente al suo ripristino OSSERVAZIONI LAVORATORI ESPOSTI MANUTENTORI MAGAZZINIERI Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 56 di 84 Rischi per la sicurezza: incendio RISCHIO Innesco di incendio fiamma - calore CAUSA Carenza di presidii antincendio Presenza di materiale combustibile per l’imballaggio dei prodotti finiti: fogli di cartone, rotoli di cellofan e tavole di legno Sorgenti di calore causate da attriti, dai macchinari e durante le operazioni di taglio Parte del corpo interessata/possibile conseguenza D P R PT4 RT3 2 1 2 PT4 RA6 3 1 3 PV5 RT1 2 1 2 PT4 RT3 2 2 4 PT4 RA6 3 1 3 PV5 RT1 2 2 4 PT4 RT3 2 1 2 PT4 RA6 3 1 3 PV5 RT1 2 1 2 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Mantenere sempre in efficienza i presidi antincendio, segnalarli con idonea segnaletica di sicurezza e provvedere a manutenzione, verifica e ricarica periodica Evitare eccessivi accumuli di materiale combustibile e di eventuali sostanze facilmente infiammabili (gettare i relativi rifiuti in appositi contenitori) Attenersi a quanto previsto dalla normativa antincendio Evitare di sovraccaricare i macchinari, rispettando i tempi di riposo di cui necessitano, affinché non si surriscaldino in modo eccessivo Evitare l’accumulo di imballaggi di cartone, in prossimità di fonti di calore Evitare l’utilizzo di fiamme libere e non fumare nei luoghi di lavoro Provedere al corretto stoccaggio delle sostanze pericolose, a maggior ragione se classificate infiammabili OSSERVAZIONI LAVORATORI ESPOSTI MAGAZZINIERI MANUTENTORI AUTISTI Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 57 di 84 Rischi per la salute: agenti chimici – fumi e vapori RISCHIO CAUSA Parte del corpo interessata/possibile conseguenza D P R PT3 RG2 3 1 3 PT4 RG2 3 1 3 PT4 RG2 2 2 4 Operazioni di saldatura Fumi e vapori Operazioni di sezionamento e smerigliatura con flex Contatto con polveri – liquidi ed inalazione di vapori pericolosi Impiego di prodotti chimici (solventi – colle – cemento – malta cementizia – vernici – ecc.) PT3 RS8 2 2 4 PT4 RS6 3 1 3 PV5 RS1 2 3 6 PT3 RL2 3 1 3 PT4 RL2 3 1 3 PV5 RL1 2 2 4 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Ove tecnicamente possibile installare un sistema di aspirazione Formare il personale addetto ed informarlo dei rischi derivanti dall’esposizione a vapori e fumi Garantire una buona aerazione, in particolar modo durante le operazioni di saldatura Evitare di mettere eventuali stracci impregnati all’interno delle tasche della tuta da lavoro indossata (le tasche possono veicolare eventuali sostanze pericolose alle parti intime con conseguenti problemi per la salute del lavoratore) Fornire e raccomandare ai lavoratori l’uso dei DPI (maschere filtranti, occhiali) ed informarli in merito al loro corretto utilizzo Formare il personale addetto ed informarlo sui rischi derivanti dall’esposizione ai vapori delle sostanze impiegate Acquisire le sechede di sicurezza mancanti. Consultare e conservare la scheda di sicurezza di ciascun prodotto Seguire le indicazioni di uso dettate dal produttore ed indicate nella scheda di sicurezza Evitare di versare i prodotti chimici in contenitori comuni (es. bottiglietta di acqua), se necessario segnalarne preventivamente ed in maniera ben visibile il contenuto Garantire una buona aerazione durante le operazioni di pulizia Fornire idonei DPI (maschere filtranti) ai lavoratori ed informarli in merito al loro corretto utilizzo In caso di sversamento, di ingestione, o di contatto con gli occhi accidentale di uno o più prodotti chimici attenersi a quanto specificato nelle rispettive schede di sicurezza Vietarne la conservazione in contenitori per cibo o bevande Prevedere attrezzi per la protezione personale adatti e della giusta misura (guanti in gomma, occhiali) Accertare che le attrezzature per la protezione personale vengano adoperati OSSERVAZIONI LAVORATORI ESPOSTI MANUTENTORI MANUTENTORI Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 RISCHIO Rev. N° 01/11 CAUSA Inalazione di polveri Presenza di polveri di legno Inalazione vapori ed esalazioni scarichi fognari Manutenzione rete fognaria Pag. 58 di 84 Parte del corpo interessata/possibile conseguenza PT4 PT4 RS7 RG4 D 3 P 2 R 6 3 2 6 D P R MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE OSSERVAZIONI LAVORATORI Per prevenire l’insorgere di patologie allergiche respiratorie da inalazione: - Ove tecnicamente possibile installare un sistema di aspirazione - Formare il personale addetto ed informarlo dei rischi derivanti dall’esposizione a polveri - Fornire agli addetti idonei DPI (maschere semi-facciali) ed informarli in merito al loro corretto utilizzo MANUTENTORE FALEGNAME Formare il personale addetto ed informarlo sui rischi derivanti dall’esposizione ai vapori ed esalazione presenti nella rete fognaria Fornire idonei DPI (maschere filtranti autorespiratore) ai lavoratori ed informarli in merito al loro corretto utilizzo Prevedere attrezzi per la protezione personale adatti e della giusta misura (guanti in gomma, occhiali) Accertare che le attrezzature per la protezione personale vengano adoperati Evitare operazioni all’interno della rete fognaria al singolo lavoratore, bensì metterlo al corrente che tali lavori devono essere effettuati con la collaborazione di una seconda persona, che sovrintenda le operazioni dall’esterno della rete fognaria e dia l’allarme in caso di malori di uno o più lavoratori ESPOSTI MANUTENTORI GENERICI Rischi per la salute: agenti fisici Rumore RISCHIO CAUSA Esposizioni a livelli di Rumore: pressione sonora elevati esposizione dei lavoratori a livelli di rumore superiori Scarso utilizzo dei D.P.I. agli 80 dBA obbligatori Parte del corpo interessata/possibile conseguenza PT2 RN1 2 2 4 PT2 RN1 2 2 4 Esposizioni prolungate nel tempo a livelli di pressione sonora elevati PT2 RN2 2 1 2 Mancato utilizzo dei necessari D.P.I. negli anni antecedenti alla manifestazione dell’effetto dannoso PT2 RN2 2 1 2 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Contenere il livello di rumore entro valori accettabili, in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico Programmare interventi di insonorizzazione per i macchinari particolarmente rumorosi Utilizzare correttamente l’attrezzatura più rumorosa; a tal proposito non effettuare lavorazioni su banchi scatolati e poco stabili; Fare uso dei dispositivi di protezione individuale previsti (tappi auricolari, cuffie otoprotettori) OSSERVAZIONI LAVORATORI ESPOSTI MANUTENTORI Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 59 di 84 Vibrazioni RISCHIO Vibrazioni: presenza di attrezzature che trasmettono sollecitazioni al corpo dell’operatore CAUSA WBV: Posture prolungate soggette a continue sollecitazioni, durante la guida del veicolo aziendale HAV: Utilizzo di utensili elettrici quali, trapano, avvitatore, smerigliatrice, demolitore elettrico, ecc. Parte del corpo interessata/possibile conseguenza D P R PV1 RV1 2 3 6 PV1 RV1 2 2 4 PA1 RV2 2 1 2 D P R MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE OSSERVAZIONI LAVORATORI Utilizzare sedili ergonomici che riducono le sollecitazioni alla schiena, gambe e braccia AUTISTI ESPOSTI MANUTENTORI GENERICI “TRATTORISTI” Evitare o minimizzare le vibrazioni meccaniche adottando sistemi correttivi sulla macchina Adottare dispositivi sulla macchina tali da diminuire l’esposizione del lavoratore alle vibrazioni trasmesse al corpo intero ed al sistema manobraccio; in mancanza di ciò provvedere a fornire al lavoratore di dispositivi protettivi Controllare periodicamente l’efficienza dell’attrezzatura utilizzata e provvedere alla sostituzione di eventuali accessori che presentano evidenti segni di usura responsabili di un’alterazione delle vibrazioni (cuscinetti, dischi danneggiati, ecc.) Ridurre l’uso delle attrezzature vibranti ottimizzando le fasi di lavoro Evitare il loro utilizzo su oggetti che non sono ben fissati ad un sostegno di sicurezza MANUTENTORI Microclima RISCHIO Microclima CAUSA Parte del corpo interessata/possibile conseguenza Sbalzi termici dovuti alla differenza di temperatura tra ambiente interno ed esterno PT4 RT3 2 2 4 Esposizione a freddo ed intemperie nei periodi stagionali più freddi, durante le operazioni effettuate all’esterno PT4 RT3 2 3 6 Presenza di correnti di aria calda/fredda, dovute all’apertura delle porte comunicanti con l’ambiente esterno PT4 2 1 2 Esposizione a calore eccessivo e raggi solari nei periodi stagionali più caldi, durante le operazioni all’esterno PT1 RT3 RD3 2 2 4 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE La temperatura dei locali di lavoro chiusi deve essere mantenuta entro i limiti convenienti alla buona esecuzione dei lavoro e ad evitare pregiudizio alla salute dei lavoratori; Evitare continui cambi di ambiente, pianificando le diverse fasi lavorative; Durante il periodo invernale dotare gli addetti che effettuano lavori all’ esterno, di indumenti protettivi contro il freddo; Prevedere una buona ventilazione generale cercando di tenere chiuse le porte durante le giornate più fredde ed in presenza di vento Migliorare le caratteristiche strutturali del deposito al fine di garantire i parametri microclimatici minimi per la tutela della salute dei lavoratori Ridurre il tempo di esposizione al calore ed ai raggi solari durante le giornate particolarmente calde; Dotare gli addetti che effettuano lavori all’ esterno, di idonei copricapo per prevenire insolazioni OSSERVAZIONI LAVORATORI ESPOSTI MAGAZZINIERI MANUTENTORI MANUTENTORI Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 60 di 84 Videoterminali RISCHIO Esposizione a VDT CAUSA Parte del corpo interessata/possibile conseguenza D P R Impegno visivo statico e ravvicinato PT4 Condizioni di illuminazione sfavorevoli PT4 RD1 2 1 2 Condizioni ambientali sfavorevoli PT1 RD3 2 1 2 Posizioni di lavoro fisse e mantenute per tempi prolungati PV6 RD2 2 1 2 Posizioni di lavoro inadeguate, per errata scelta o disposizione degli arredi e del VDT PV6 RD2 2 1 2 PA2 RD2 2 1 2 D P R Movimenti ripetitivi e rapidi delle mani senza appoggio degli avambracci (digitazione RD1 2 1 2 della tastiera e uso del mouse per lunghi periodi) MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Organizzare il proprio lavoro alternando periodi al VDT con periodi, anche di pochi minuti, in cui si svolgano compiti che non comportino la visione ravvicinata (schermo o giornale) e lo stare seduti. Organizzare il proprio lavoro alternando periodi al VDT con periodi, anche di pochi minuti, in cui si svolgano compiti che permettano di sgranchirsi le braccia e la schiena e non comportino lo stare seduti Fare alcuni semplici esercizi di rilassamento, per pochi minuti durante le pause, eventualmente ripeterli anche a casa OSSERVAZIONI LAVORATORI ESPOSTI MANUTENTORE ELETTRICISTA disturbi oculovisivi: - Senso di presenza di corpo estraneo nell’occhio - Bruciore - Ammiccamento frequente - Lacrimazione - Fastidio alla luce - Facile stancabilità alla lettura - Secchezza agli occhi - Diplopia (visione sdoppiata) - Vista annebbiata disturbi muscoloscheletrici: - Intorpidimento - Senso di peso - Rigidità - Dolore al livello degli arti superiori e/o della colonna vertebrale Radiazioni ottiche artificiali (ROA) RISCHIO Esposizione a ROA CAUSA Utilizzo di saldatrice elettrica Parte del corpo interessata/possibile conseguenza PT4 RD1 3 1 3 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Ove possibile, operare in condizioni di confinamento fisico; Rispetto delle istruzioni fornite dal costruttore; Segnalare il rischio con idonea cartellonistica Garantire il ricambio dell’aria (rimozione degli inquinanti aerodispersi prodotti); Ove possibile installare dei sistemi di aspirazione localizzata; Operare in assenza di superfici riflettenti, in alternativa rimuoverli dal cammino ottico del fascio radiante; Rimuovere materiali infiammabili o esplosivi; Istruire adeguatamente i lavoratori sui rischi connessi all’uso della saldatrice, sui comportamenti idonei e sulle misure di prevenzione e protezione; Fornire ai lavoratori idonei dispositivi di protezione individuale per l’occhio e per la cute (occhiali, guanti e tute in materiale ignifugo durante; Sottoporre i lavoratori esposti a ROA alla sorveglianza sanitaria OSSERVAZIONI LAVORATORI ESPOSTI MANUTENTORI Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 61 di 84 Rischi per la salute: agenti biologici RISCHIO Potenziale esposizione ad agenti biologici patogeni e non patogeni CAUSA Manipolazione di rifiuti (potenzialmente contaminati da agenti biologici) Operazioni di manutenzione rete fognaria Parte del corpo interessata/possibile conseguenza PV4 PV4 RB2 RB2 D 3 3 P 1 2 R 3 6 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Istruzioni comportamentali adeguate a tutti i lavoratori per prevenire: HBV, HCV, HIV, Tetano, Scabbia, Allergie Vaccinazioni per prevenire: HBV, Tetano Fornitura ed impiego di idonei dispositivi di protezione individuale monouso (guanti creme barriera – mascherine – tuta) Manipolare rifiuti, materiali della rete fognaria, e quant’altro possa essere potenzialmente contaminato, con la stessa accuratezza che si presta nel manipolare materiale infetto Durante la manutenzione alla rete fognaria indossare indumenti protettivi, da svestire al termine di tali operazioni riponendoli nello scomparto ad essi dedicato dell’armadietto in dotazione Prevedere un servizio di lavanderia (interno o esterno) per il lavaggio degli indumenti utilizzati durante le operazione di manutenzione rete fognaria OSSERVAZIONI LAVORATORI ESPOSTI AUTISTI MEZZI N.U. MANUTENTORI GENERICI Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 62 di 84 Rischi di tipo trasversale/organizzativi: organizzazione del lavoro Movimentazione manuale dei carichi RISCHIO Inciampi e/o cadute in ambiente di lavoro CAUSA D P R RM2 2 2 1 2 2 4 PT1 RM2 2 1 2 PA7 RM2 2 1 2 PT1 RM2 2 1 2 PA7 RM2 2 2 4 Il carico è ingombrante o difficile da afferrare PV6 RD2 2 2 4 Posizioni di lavoro fisse e mantenute per tempi prolungati PV6 RD2 2 2 4 Il carico troppo pesante PV6 RM3 3 1 3 Errata movimentazione dei carichi PV6 RM2 2 2 4 Carico in equilibrio instabile Talvolta il carico è collocato in una posizione che costringe chi lo deve maneggiare ad effettuare torsioni o piegamenti Presenza di corpi sporgenti, propri del carico, con conseguente possibilità di urto contro mezzi o persone in transito Sforzi fisici Parte del corpo interessata/possibile conseguenza PT1 RM2 PA7 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Assicurarsi che il carico prima della presa sia in equilibrio stabile; Organizzare le operazioni di movimentazione carichi liberando il percorso da effettuare da eventuali intralci; Rimuovere dal carico eventuali corpi sporgenti che possono urtare contro parti fisse, persone, ecc.; qualora ciò non risultasse possibile prestare la massima attenzione durante la movimentazione OSSERVAZIONI LAVORATORI ESPOSTI MAGAZZINIERI MANUTENTORI Evitare di mantenere per tempi prolungati posizioni che richiedono sforzi fisici, se il MAGAZZINIERI carico è ingombrante e difficile da afferrare chiedere l’aiuto di MANUTENTORI un collega o impiegare mezzi meccanici Disturbi all’apparato Evitare di sollevare carichi aventi peso superiore ai 25Kg, muscoloscheletrico: se non aiutati da un altro rigidità, lombalgie, lavoratore; ernie, strappi, ecc. Rispettare le pause per il recupero fisiologico tra movimentazioni dei carichi consecutive o prolungate; Per sollevare correttamente un carico pesante, senza intercorrere in eccessivo sforzo fisico e subire eventuali lesioni, è necessario attenersi a quanto previsto dalla norma relativa alla procedura di sollevamento manuale dei carichi; Occorre evitare ove possibile la movimentazione manuale dei carichi adottando misure organizzative e mezzi appropriati, quali le attrezzature meccaniche Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 63 di 84 Lavori al videoterminale RISCHIO Esposizione a VDT CAUSA Monotonia e ripetitività Parte del corpo interessata/possibile conseguenza PP1 RP1 D 2 P 1 R MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE OSSERVAZIONI LAVORATORI ESPOSTI 2 MANUTENTORE Rapporto conflittuale uomo-macchina PP1 RP1 2 1 Capacità non adeguata rispetto al carico di lavoro o carico di lavoro troppo scarso PP1 RP2 3 1 3 Fattori ambientali: rumore, spazi inadeguati PP1 RP1 2 1 2 Contenuto e complessità del lavoro: dall’eccessiva facilità all’eccessiva complessità PP1 RP1 2 1 ELETTRICISTA 2 Applicazione di principi ergonomici Comportamenti idonei da parte dei lavoratori disturbi da stress: - Tensione nervosa - Irritabilità - Cefalea - Stanchezza - Ansia - Insonnia - Burn out 2 Rischi di tipo trasversale/organizzativi: fattori psicologici RISCHIO Rapporto uomoambiente di lavoro CAUSA Parte del corpo interessata/possibile conseguenza Intensità, monotonia e ripetitività del lavoro PP1 Situazioni di conflittualità PP1 Carenza di controllo Reattività anomala a situazioni di emergenza PP1 PP1 RP1 RP1 RP1 RP1 D P R 2 1 2 2 1 2 2 2 1 1 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Effettuare pause intermedie qualora si effettuino operazioni che richiedono particolari sforzi fisici e mentali 2 Provvedere al controllo delle diverse fasi lavorative ed al rispetto delle norme in materia di sicurezza 2 Informare gli addetti sui rischi cui sono soggetti ed assisterli in caso di attacchi di panico in situazioni di emergenza OSSERVAZIONI LAVORATORI ESPOSTI AUTISTI MAGAZZINIERI MANUTENTORI disturbi da stress: - Tensione nervosa - Irritabilità - Cefalea - Stanchezza - Ansia - Insonnia - Burn out Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 64 di 84 Rischi derivanti dall’attività di autista RISCHIO Cadute e scivolamenti CAUSA Per pavimenti non uniformi, bagnati, scivolosi (sia nelle aree di sosta e rifornimento, che nei luoghi di carico/scarico) Parte del corpo interessata/possibile conseguenza PT1 P R MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE 4 Prestare attenzione durante la salita e discesa dall’automezzo; Rimuovere eventuali sostanze liquide (olio, acqua, liquidi vari) versatesi a terra, in prossimità della postazione di carico/scarico, se possibile, altrimenti spostarsi in spazi più sicuri 4 Prestare la massima attenzione durante gli spostamenti a ridosso dei piani di carico, movimentando carichi di facile presa e di peso proporzionato alla lunghezza del tragitto ed alle condizioni del percorso da fare RM2 2 PA7 RM2 PT1 RM2 Cratteristiche del mezzo di trasporto Investimenti D 2 2 2 PA7 RM2 Durante le operazioni di rifornimento carburante PV4 RM3 3 1 3 In fase di salita e discesa dall’automezzo PV4 RM3 3 1 3 Durante le soste in parcheggi e/o aree attrezzate PV4 RM3 3 1 3 In caso di soste di emergenza in punti critici della strada PV4 RM3 3 1 3 Sforzi fisici Durante le operazioni di movimentazione manuale dei carichi PV6 RD2 2 1 2 Durante l’ancoraggio e bloccaggio del carico (fissaggio delle cinture di ancoraggio) PV6 RD2 2 1 2 PT1 RD3 2 2 4 PT4 RD1 2 2 4 Disturbi visivi dovuti alla concentrazione che richiede la giuda di un autocarro, in particolare se si effettuano lunghi tragitti senza soste intermedie Durante la sosta, rifornimento e carico/scarico posizionarsi in spazi con circolazione dei veicoli ristretta; Prestare la massima attenzione durante la salita e discesa controllando prima se transita qualche veicolo per poi aprire lo sportello e scendere o salire; In caso di soste forzate in punti critici, non scendere dal veicolo se non in casi di assoluta emergenza o per segnalare la propria presenza (solo se indispensabile ed avendo cura di scegliere un giusto percorso che non comprometta la salute propria ed altrui) in altri casi chiamare ed aspettare i soccorsi OSSERVAZIONI LAVORATORI ESPOSTI AUTISTI Assicurarsi che il carico prima della presa sia in equilibrio stabile; Non effettuare manovre brusche ed in posizioni scorrette; Organizzare le operazioni di movimentazione carichi liberando il percorso da eventuali intralci; Fare uso di leve per il fissaggio delle cinture; Utilizzare scarpe e guanti previsti Effettuare soste per rilassare il corpo e la vista, un buon esercizio per defaticare i nervi ottici è quello di guardare lontano ed in punti diversi con tranquillità e senza concentrarsi su oggetti; Evitare la conduzione del veicolo se si accusano disturbi visivi Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 65 di 84 Rischi derivanti dall’attività di autista RISCHIO Lesioni fisiche tagli, punture, schiacciamenti, abrasioni, scottature CAUSA Parte del corpo interessata/possibile conseguenza D P R Manipolazione del carico e dell’attrezzatura impiegata PA7 RM2 2 1 2 Sostituzione di un pneumatico (in caso di necessità) PA7 RM2 2 1 2 PA4 RM2 PA5 RM2 2 2 4 PA6 RM2 Salita e discesa dall’automezzo In caso di incidente stradale PV4 RM3 3 1 Condizioni dell’automezzo di trasporto Non corretta sistemazione ed ancoraggio del carico trasportato Circostanze non prevedibili (condizioni della strada, del traffico, fisiche dell’autista [malore improvviso] ed al senso civico di ogni utente della strada) PV4 PV4 PV4 PV4 RM3 RM3 RM3 RM3 3 3 2 2 1 1 1 1 OSSERVAZIONI LAVORATORI ESPOSTI Durante la manipolazione di attrezzatura di carico/scarico, cambio pneumatico fare uso di molta attenzione senza compiere manovre scorrette; Utilizzare guanti, scarpe ed indumenti come DPI; Effettuare la salita e discesa dall’automezzo senza compiere salti, ma utilizzando gli appositi gradini con estrema calma onde evitare distorsioni e strappi muscolari 3 Aspettare i soccorsi (in caso di lesioni gravi), se la propria posizione e stato fisico lo permettono; Prima di rimettersi in viaggio sottoporsi ad eventuale visita di controllo (presso il pronto soccorso) 3 Assicurarsi che l’autista abbia le capacità professionali, provvedere alla sua formazione; Individuare (se possibile il rapporto che lo stesso ha con la strada); Seguire le prime uscite di nuovi autisti Incidenti stradali Esperienza e formazione dell’autista MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE 3 Effettuare sempre un controllo generale del mezzo prima di intraprendere un viaggio, assicurarsi che sia presente la dotazione di prima emergenza (estintore, cassetta di medicazione, pneumatico di scorta, kit di smontaggio pneumatico); Effettuare una manutenzione periodica e programmata del mezzo e della sua attrezzatura 2 Formare l’autista sulle corrette procedure di carico/scarico e ancoraggio del carico; Non effettuare alcun spostamento se prima il carico non è stato messo in sicurezza 2 Prestare la massima attenzione durante la guida di un autoveicolo senza lasciarsi distrarre da nulla e soprattutto usare l’esperienza e la giusta premura senza sottovalutare alcuna situazione AUTISTI Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 66 di 84 Rischi derivanti dall’attività di autista RISCHIO CAUSA Posture incongrue Parte del corpo interessata/possibile conseguenza PV1 Fattori psico-fisici stress, stati d’ansia, tensione nervosa, depressione, irritabilità, stanchezza Assenza di dialogo per diverse ore della giornata 2 PV6 RD2 PV1 RM2 2 PV6 PP1 P R MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE 4 Durante la sistemazione del carico e l’ancoraggio dello stesso utilizzare metodi di lavoro che evitano l’esposizione a posture scorrette, chiedendo anche l’aiuto di un collega o ricorrendo a mezzi meccanici (ove possibile) 4 Durante un viaggio programmare delle pause per sgranchirsi le gambe e la schiena, eventualmente facendo alcuni semplici esercizi di rilassamento, per pochi minuti RM2 Assunzioni di posture scorrete durante le fasi di carco/scarico con Dovuti alla posizione di guida dell’autocarro, mantenuta per tempi prolungati. D 2 2 RD2 RS3 2 1 OSSERVAZIONI LAVORATORI ESPOSTI AUTISTI 2 Situazioni di conflittualità con utenti della strada indisciplinati PP1 RS1 2 2 4 Lontananza dal nucleo familiare (mancanza dei valori affettivi) PP1 RS3 1 1 1 Situazioni avverse e preoccupazioni (ritardi, incidenti, lunghe code, scoppio di un pneumatico, ecc) PP1 RS1 2 1 2 Organizzare il lavoro in maniera tale da avere tempi di riposo e tranquillità nella guida; Sensibilizzare gli autisti affinché assumano un comportamento responsabile e buon senso civico anche nei confronti di utenti della strada molto indisciplinati Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 67 di 84 MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Attività interessate Tutte le attività che comportano operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano tra l’altro rischi di lesioni dorso lombari (per lesioni dorso lombari si intendono le lesioni a carico delle strutture osteomiotendinee e nerveovascolari a livello dorso lombare). I carichi costituiscono un rischio nei casi in cui ricorrano una o più delle seguenti condizioni: Caratteristiche del carico - troppo pesanti (superiori a 25 – 20 Kg, rispettivamente per uomini e donne adulti) - ingombranti o difficili da afferrare - in equilibrio instabile o con il contenuto che rischia di spostarsi - collocati in posizione tale per cui devono essere tenuti e maneggiati ad una certa distanza dal tronco o con una torsione o inclinazione del tronco Sforzo fisico richiesto - eccessivo - effettuato soltanto con un movimento di torsione del tronco - comporta un movimento brusco del carico - compiuto con il corpo in posizione instabile Caratteristiche dell’ambiente di lavoro - spazio libero, in particolare verticale, insufficiente per lo svolgimento dell’attività - pavimento ineguale, con rischi di inciampo o scivolamento per le scarpe calzate dal lavoratore - posto o ambiente di lavoro che non consentono al lavoratore la movimentazione manuale di carichi ad una altezza di sicurezza o in buona posizione - pavimento o piano di lavoro con dislivelli che implicano la movimentazione del carico a livelli diversi - pavimento o punto d’appoggio instabili - temperatura, umidità o circolazione dell’aria inadeguate Esigenze connesse all’attività - sforzi fisici che sollecitano in particolare la colonna vertebrale, troppo frequenti o troppo prolungati - periodo di riposo fisiologico o di recupero insufficiente - distanze troppo grandi di sollevamento, di abbassamento o di trasporto - ritmo imposto da un processo che il lavoratore non può modulare Fattori individuali di rischio - inidoneità fisica al compito da svolgere - indumenti calzature o altri effetti personali inadeguati portati dal lavoratore - insufficienza o inadeguatezza delle conoscenze o della formazione Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 68 di 84 Misure di prevenzione e protezione per gli addetti PRIMA DELL’ATTIVITA’: Le lavorazioni devono essere organizzate al fine di ridurre al minimo la movimentazione manuale dei carichi anche attraverso l’impiego di idonee attrezzature meccaniche per il trasporto ed il sollevamento DURANTE L’ATTIVITA’: Per i carichi che non possono essere movimentati meccanicamente occorre utilizzare strumenti per la movimentazione ausiliata (transpallet, carrelli manuali, carrelli sollevatori elettrici) e ricorrere ad accorgimenti organizzativi quali la riduzione del peso del carico e dei cicli di sollevamento e la ripartizione del carico tra più addetti Tutti gli addetti devono essere informati e formati in particolar modo su: il peso dei carichi, il centro di gravità o il lato più pesante, le modalità di lavoro corrette ed i rischi in caso di inosservanza. D.P.I. guanti calzature di sicurezza Sorveglianza Sanitaria La sorveglianza sanitaria è obbligatoria per tutti gli addetti. La periodicità delle visite mediche viene stabilita dal medico competente. Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 69 di 84 Movimentazione manuale dei carichi: Tabelle NIOSH CALCOLO DEL PESO LIMITE RACCOMANDATO CON LA FORMULA del NIOSH Mansione: Manutentore Generico Fascia di età Maschi Femmine Valore 25 20 20 15 25 Superiore a 18 anni tra 15 e 18 anni X Distanza tra le mani e la terra all'inizio del sollevamento Altezza (cm) Fattore 50 0,93 75 1,00 100 0,93 125 0,85 0 0,77 25 0,85 25 1,00 Distanza verticale di spostamento (di quanto è sollevato il peso) 40 50 100 30 70 0,93 0,87 0,97 0,88 0,91 150 0,78 > 175 0,00 0,85 X Dislocazione (cm) Fattore 170 0,86 >175 0,00 0,91 X Distanza del peso dal corpo (distanza orizzontale massima, durante il sollevamento, tra le mani e le caviglie) Dislocazione (cm) 40 50 60 > 63 25 30 55 Fattore 0,63 0,50 0,42 0,00 0,83 0,45 1,00 1 X Distanza angolare del peso (di quanto si deve torcere il busto) Dislocazione angolare (gradi) Fattore 0° 30 ° 60 ° 90 ° 120 ° 135 ° > 135 ° 1,00 0,90 0,81 0,71 0,52 0,57 0,00 1 X Giudizio sulla presa del carico Giudizio Fattore Buono 1,00 Discreto 0,95 Scarso 0,90 0,95 X Giudizio sulla presa del carico in relazione alla durata (n° di atti al minuto) 4 6 9 0,2 1 12 Frequenza Continuo inferiore ad 1 ora Continuo compreso tra 1 ora e 2 ore Continuo compreso tra 8 ore e 2 ore > 15 1,00 0,94 0,84 0,75 0,52 0,37 0,00 0,95 0,88 0,72 0,50 0,30 0,21 0,00 0,85 0,75 0,45 0,27 0,15 0,00 0,00 1 = 15 Peso limite raccomandato (Kg) Peso max effettivamente sollevato (Kg) Peso sollevato 15 = Peso limite raccomandato 18,37 Indice di sollevamento 0,82 Rischio moderato 18 CONSIDERAZIONI: OBBLIGO DI SORVEGLIANZA SANITARIA L'accettabilità non è per tutti i lavoratori, è consigliabile intervenire sui mezzi, sull'organizzazione del lavoro e sul controllo sanitario Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 70 di 84 CALCOLO DEL PESO LIMITE RACCOMANDATO CON LA FORMULA del NIOSH Mansione: Manutentore Elettricista Fascia di età Maschi Femmine Valore 25 20 20 15 25 Superiore a 18 anni tra 15 e 18 anni X Distanza tra le mani e la terra all'inizio del sollevamento Altezza (cm) Fattore 0 0,77 25 0,85 25 1,00 Distanza verticale di spostamento (di quanto è sollevato il peso) 30 70 40 50 100 0,88 0,93 0,91 0,87 0,97 50 0,93 100 0,93 75 1,00 125 0,85 150 0,78 > 175 0,00 0,93 X Dislocazione (cm) Fattore 170 0,86 >175 0,00 0,97 X Distanza del peso dal corpo (distanza orizzontale massima, durante il sollevamento, tra le mani e le caviglie) 25 30 55 Dislocazione (cm) 40 50 60 > 63 0,83 0,45 0,00 Fattore 0,63 0,50 0,42 1,00 1 X Distanza angolare del peso (di quanto si deve torcere il busto) Dislocazione angolare (gradi) Fattore 0° 30 ° 60 ° 90 ° 120 ° 135 ° > 135 ° 1,00 0,90 0,81 0,71 0,52 0,57 0,00 1 X Giudizio sulla presa del carico Giudizio Fattore Buono 1,00 Discreto 0,95 Scarso 0,90 1 X Giudizio sulla presa del carico in relazione alla durata (n° di atti al minuto) 0,2 1 12 4 6 9 Frequenza Continuo inferiore ad 1 ora Continuo compreso tra 1 ora e 2 ore Continuo compreso tra 8 ore e 2 ore > 15 1,00 0,94 0,84 0,75 0,52 0,37 0,00 0,95 0,88 0,72 0,50 0,30 0,21 0,00 0,85 0,75 0,45 0,27 0,15 0,00 0,00 1 = 15 Peso limite raccomandato (Kg) Peso max effettivamente sollevato (Kg) Peso sollevato 15 = Peso limite raccomandato 22,55 Indice di sollevamento 0,67 Rischio accettabile 23 CONSIDERAZIONI: Non è rischiesto alcun tipo di intervento Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 71 di 84 CALCOLO DEL PESO LIMITE RACCOMANDATO CON LA FORMULA del NIOSH Mansione: Manutentore Falengame Fascia di età Maschi Femmine Valore 25 20 20 15 25 Superiore a 18 anni tra 15 e 18 anni X Distanza tra le mani e la terra all'inizio del sollevamento Altezza (cm) Fattore 0 0,77 25 0,85 25 1,00 Distanza verticale di spostamento (di quanto è sollevato il peso) 30 70 40 50 100 0,97 0,88 0,91 0,87 0,93 50 0,93 100 0,93 75 1,00 125 0,85 150 0,78 > 175 0,00 0,93 X Dislocazione (cm) Fattore 170 0,86 >175 0,00 0,93 X Distanza del peso dal corpo (distanza orizzontale massima, durante il sollevamento, tra le mani e le caviglie) 25 30 55 Dislocazione (cm) 40 50 60 > 63 0,83 0,45 0,00 Fattore 0,63 0,50 0,42 1,00 1 X Distanza angolare del peso (di quanto si deve torcere il busto) Dislocazione angolare (gradi) Fattore 0° 30 ° 60 ° 90 ° 120 ° 135 ° > 135 ° 1,00 0,90 0,81 0,71 0,52 0,57 0,00 1 X Giudizio sulla presa del carico Giudizio Fattore Buono 1,00 Discreto 0,95 Scarso 0,90 0,95 X Giudizio sulla presa del carico in relazione alla durata (n° di atti al minuto) 0,2 1 12 4 6 9 Frequenza Continuo inferiore ad 1 ora Continuo compreso tra 1 ora e 2 ore Continuo compreso tra 8 ore e 2 ore > 15 1,00 0,94 0,84 0,75 0,52 0,37 0,00 0,95 0,88 0,72 0,50 0,30 0,21 0,00 0,85 0,75 0,45 0,27 0,15 0,00 0,00 1 = 15 Peso limite raccomandato (Kg) Peso max effettivamente sollevato (Kg) Peso sollevato 15 = Peso limite raccomandato 20,54 Indice di sollevamento 0,73 Rischio accettabile 21 CONSIDERAZIONI: Non è rischiesto alcun tipo di intervento OBBLIGO DI SORVEGLIANZA SANITARIA Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 72 di 84 CALCOLO DEL PESO LIMITE RACCOMANDATO CON LA FORMULA del NIOSH Mansione: Magazziniere Fascia di età Maschi Femmine Valore 25 20 20 15 25 Superiore a 18 anni tra 15 e 18 anni X Distanza tra le mani e la terra all'inizio del sollevamento Altezza (cm) Fattore 100 0,93 0 0,77 25 0,85 25 1,00 Distanza verticale di spostamento (di quanto è sollevato il peso) 30 70 40 50 100 0,97 0,88 0,93 0,87 0,91 50 0,93 75 1,00 125 0,85 150 0,78 > 175 0,00 0,85 X Dislocazione (cm) Fattore 170 0,86 >175 0,00 0,91 X Distanza del peso dal corpo (distanza orizzontale massima, durante il sollevamento, tra le mani e le caviglie) 25 30 55 Dislocazione (cm) 40 50 60 > 63 0,83 0,45 0,00 Fattore 0,63 0,50 0,42 1,00 1 X Distanza angolare del peso (di quanto si deve torcere il busto) Dislocazione angolare (gradi) Fattore 0° 30 ° 60 ° 90 ° 120 ° 135 ° > 135 ° 1,00 0,90 0,81 0,71 0,52 0,57 0,00 1 X Giudizio sulla presa del carico Giudizio Fattore Buono 1,00 Discreto 0,95 Scarso 0,90 0,95 X Giudizio sulla presa del carico in relazione alla durata (n° di atti al minuto) 0,2 1 12 4 6 9 Frequenza Continuo inferiore ad 1 ora Continuo compreso tra 1 ora e 2 ore Continuo compreso tra 8 ore e 2 ore > 15 1,00 0,94 0,84 0,75 0,52 0,37 0,00 0,95 0,88 0,72 0,50 0,30 0,21 0,00 0,85 0,75 0,45 0,27 0,15 0,00 0,00 1 = 15 Peso limite raccomandato (Kg) Peso max effettivamente sollevato (Kg) Peso sollevato 15 = Peso limite raccomandato 18,37 Indice di sollevamento 0,82 Rischio moderato 18 CONSIDERAZIONI: OBBLIGO DI SORVEGLIANZA SANITARIA L'accettabilità non è per tutti i lavoratori, è consigliabile intervenire sui mezzi, sull'organizzazione del lavoro e sul controllo sanitario Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 73 di 84 IV FASE: PIANO DI MIGLIORAMENTO E GESTIONE DELLA SICUREZZA Il processo di valutazione consente, generalmente, sia di stimare il rischio presente nell’ambiente di lavoro che di individuare le eventuali azioni da attuare successivamente. In estrema sintesi la valutazione dei rischi ha evidenziato l’esistenza di un adeguato controllo del rischio, nei casi di possibile miglioramento, le scelte per eliminare o ridurre il rischio, l’eventuale possibilità di adottare altri provvedimenti in grado di migliorare il livello di protezione ed, infine, ha evidenziato le priorità di intervento per eliminare o ridurre i rischi in funzione della loro gravità e probabilità. Per tutte le entità di rischio individuate sono state attuate azioni immediate affinché l’esposizione al rischio stesso non subisca un peggioramento. Azioni atte a mantenere o migliorare le condizioni di sicurezza e salute dei lavoratori Esercizio e manutenzione dei luoghi di lavoro Sono stati adottati i necessari provvedimenti affinché all’interno dell’unità produttiva: le vie di circolazione che conducono ad uscite o ad uscite di emergenza siano sempre sgombre ed utilizzabili in ogni evenienza; le uscite e le uscite di emergenza siano sempre sgombre ed utilizzabili in ogni evenienza; i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi esistenti siano sottoposti a regolare manutenzione tecnica e siano eliminati, quanto più rapidamente possibile, i malfunzionamenti che si manifestano e che possono pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori; i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi esistenti siano sottoposti a regolare pulizia, onde assicurare condizioni igieniche adeguate; gli impianti e i dispositivi di sicurezza esistenti, destinati alla prevenzione o alla eliminazione dei pericoli, siano sottoposti a regolare manutenzione e al controllo del loro funzionamento. Tutti i controlli ed i collaudi periodici previsti dalle disposizioni vigenti a cura di terzi (AUSL, VVF, Comuni, ecc.), con particolare riferimento all’impianto di messa a terra sono stati inseriti a scadenzario dal Servizio di Prevenzione e Protezione, che provvederà a sollecitarne il rinnovo. Copia della documentazione relativa ai controlli e verifiche già effettuati è custodita presso lo stesso Servizio. Oltre ai suddetti controlli e collaudi obbligatori, sono state adottate le seguenti misure per la manutenzione e l’igiene dei luoghi di lavoro, degli impianti e dei dispositivi. Manutenzioni edili dei locali - aree esterne - impianto idraulico Ogni qual volta viene evidenziata la necessità di provvedere ad interventi straordinari di manutenzione edile del fabbricato, il Datore di Lavoro provvede a stipulare uno specifico contratto per l’effettuazione dell’intervento, conservando la relativa documentazione; negli altri casi sono gli stessi lavoratori con mansione di manutentore che provvedono alla manutenzione ordinaria di locali (compreso porte, finestre ed infissi) ed arredamenti. Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 74 di 84 Gestione rifiuti Esistono dei contratti sottoscritti con imprese autorizzate, per garantire nei termini di legge la gestione dei rifiuti non conferibili al servizio pubblico. Copia dei contratti, nonché la documentazione obbligatoria per legge, sono custoditi presso gli uffici amministrativi. Manutenzione attrezzature ed impianti di rilevazione e spegnimento incendi Esiste un contratto sottoscritto con una impresa specializzata, per garantire gli interventi di manutenzione periodica e per controllare la piena efficienza delle attrezzature e degli impianti per la rilevazione e spegnimento incendi. Copia del contratto è custodito presso gli uffici amministrativi. Inoltre, gli incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi, indicati nel documento prevenzione e lotta incendi, effettuano una verifica periodica “a vista” di tutti i presidi antincendio. Manutenzione vie ed uscite di emergenza È stata stabilita la verifica periodica di tutte le vie ed uscite di emergenza, in modo da controllare che risultino sgombre, agibili e perfettamente funzionanti. La responsabilità di tale verifica è espressamente affidata agli incaricati indicati nel presente documento. Manutenzione impianto di terra, elettrico e di illuminazione Ogni qual volta viene evidenziata la necessità di provvedere ad interventi di manutenzione degli impianti è compito dei lavoratori con mansione di manutentore elettricista provvedere ad effettuare l’intervento, conservando la relativa documentazione. Viene inoltre verificato periodicamente l’impianto di illuminazione, per garantire la costanza del livello fissato. Ogniqualvolta si rende necessario affidare a ditte esterne l’esecuzione di un determinato intervento la ditta esecutrice dei lavori sarà opportunamente informata sui rischi derivanti dall’attività lavorativa, nonché sulle misure di prevenzione da adottare. La ditta esecutrice dovrà prendere atto di quanto anzidetto e provvedere ad informare i propri dipendenti. In riferimento ai rischi introdotti dalla ditta esecutrice dell’intervento, e le misure di prevenzione da adottare, a quest’ultima sarà richiesta una nota informativa da consegnare al Resp. del Servizio di Prevenzione e Protezione. Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 75 di 84 PIANO DI MIGLIORAMENTO E GESTIONE DELLA SICUREZZA Anno 2011 Responsabile del procedimento Tempi attuativi 9 Adeguamento dei servizi igienici, prevedere anche la presenza di almeno una doccia Adeguamento del locale adibito a spogliatoio Datore di Lavoro 4 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Pavimentazione sconnessa/non uniforme 6 Controllare periodicamente la fluidità delle vie di esodo e rimuovere eventuali intralci Rendere la pavimentazione del deposito e del piazzale esterno uniforme in ogni suo punto Datore di Lavoro 4 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Assenza di segnaletica di sicurezza indicante i rischi presenti nell’ambiente di lavoro, i DPI obbligatori, il carico massimo ammissibile su ciascun ripiano della scaffalatura 6 Affiggere idonea cartellonistica di sicurezza in tutti gli ambienti di lavoro Datore di Lavoro 3 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Assenza di segnaletica di sicurezza orizzontale e verticale sul piazzale esterno 6 Delimitare con segnaletica orizzontale e/o verticale le aree di transito, manovra, carico/scarico, parcheggio ed i percorsi pedonali Datore di Lavoro 3 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Livello di illuminamento non idoneo all’attività espletata 4 Datore di Lavoro 4 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Assenza di luci di emergenza 4 Datore di Lavoro 4 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Datore di Lavoro 2 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Fattore di rischio Priorità Azione/misura correttiva Note Strutturali Assenza di spogliatoi e di servizi igienici con caratteristiche igienico/sanitarie adeguate Installazione punti luce aggiuntivi e luci di emergenza in ciascun locale Installare idonea scaffalatura nel magazzino Verificare la portata max ammissibile del soppalco presente nel laboratorio lavori elettrici Verificare la portata max ammissibile dei ripiani presenti nel deposito e nel magazzino Presenza di scaffalature, soppalchi e ripiani non conformi alla normativa vigente 4 Presenza di spigoli vivi 4 Segnalare e predisporre delle protezioni per le parti spigolose Datore di Lavoro 4 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi 6 Informare e sensibilizzare il personale in merito ai rischi di esposizione e i DPI da utilizzare durante le operazioni alla macchina Datore di Lavoro 4 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Proiezione di schegge 4 Informare e sensibilizzare il personale in merito ai rischi di esposizione e i DPI da utilizzare durante le operazioni alla macchina Datore di Lavoro 4 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Lesioni fisiche per impiego di utensili/elementi taglienti ed appuntiti 4 Info/formazione dei lavoratori Fornitura DPI Datore di Lavoro 4 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Meccanici Macchine prive di marchio ‘CE’ riferimento all’ex Dpr 547/55 Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 76 di 84 PIANO DI MIGLIORAMENTO E GESTIONE DELLA SICUREZZA Anno 2011 Responsabile del procedimento Tempi attuativi Stabilire delle procedure per la corretta manutenzione ordinaria delle macchine/attrezzature Datore di Lavoro 2 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi 6 Adeguamento impianto elettrico Datore di Lavoro 4 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi 4 Verifica dell’impianto di messa a terra Datore di Lavoro 4 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Presidii per il primo soccorso con contenuto non del tutto conforme alla normativa vigente (diversi prodotti risultano scaduti) 6 Verifica ed aggiornamento del contenuto delle cassette di primo soccorso Datore di Lavoro 2 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Non conformità delle uscite di emergenza alla normativa antincendio 6 Predisposizione di uscite di emergenza conformi alla normativa antincendio Datore di Lavoro 4 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi All’interno dell’autoparco è stata rilevata la presenza di n°05 autoveicoli aziendali, ma un numero di posti auto superiore a n°09 6 Evitare la contemporanea presenza di autoveicoli in numero superiore alle 09 unità in attesa della definizione della pratica ai fini del rilascio del CPI Evitare il ricovero di veicoli adibiti al servizio ecologia, data l’adiacenza all’asilo nido Datore di Lavoro 6 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Assenza di percorsi di esodo da seguire in caso di emergenza 6 Datore di Lavoro 4 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Assenza di segnaletica di sicurezza indicante i presidi antincendio e di primo soccorso 6 Datore di Lavoro 2 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Datore di Lavoro 4 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Datore di Lavoro 2 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Fattore di rischio Priorità Manutenzione a macchine ed attrezzature 4 Impianto elettrico non conforme alla normativa vigente Protezione dell’impianto elettrico Azione/misura correttiva Note Elettrici All’atto del sopralluogo non è stata esibita la documentazione comprovante la conformità dello stesso Incendio – Primo Soccorso Informazione e formazione sul rischio incendi 4 Individuare e segnalare con idonea segnaletica di sicurezza i percorsi di esodo ed i presidi antincendio e di primo soccorso Elaborare il lay-out di evacuazione indicante tra l’altro i presidi antincendio e di primo soccorso Aggiornamento della formazione ed informazione per tutti i lavoratori in merito alle misure da adottare in caso di emergenza e/o evacuazione – primo soccorso Agenti chimici Presenza di prodotti chimici stoccati in maniera non adeguata 6 Predisporre un locale aerato per lo stoccaggio esclusivo dei prodotti chimici pericolosi. Nel caso specifico, trattandosi di esigue quantità, si ritiene sufficiente anche l’utilizzo di un apposito armadietto, corredato di idonea segnaletica di sicurezza, da installarsi in ambiente aerato Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 77 di 84 PIANO DI MIGLIORAMENTO E GESTIONE DELLA SICUREZZA Anno 2011 Responsabile del procedimento Tempi attuativi 4 Installazione di idoneo aspiratore centralizzato per polveri (collegato a ciascuna macchina) Datore di Lavoro 4 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi 4 Addestramento dei lavoratori sull’utilizzo dei DPI di terza categoria Datore di Lavoro 4 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Operazioni di manutenzione rete fognaria 4 Addestramento sull’impiego dell’autorespiratore (DPI 3° cat.) Datore di Lavoro 4 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Inalazione fumi e vapori di saldatura 4 Installare dei sistemi di aspirazione in prossimità dei banchi di lavoro adibiti alle operazioni di saldatura Datore di Lavoro 3 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi 4 Info/formazione dei lavoratori esposti ad un livello sonoro superiore agli 80 dB(A) Datore di Lavoro 4 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Vibrazioni 4 Info/formazione dei lavoratori esposti alle vibrazioni meccaniche trasmesse al corpo intero ed al sistema mano-braccio Datore di Lavoro 2 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Microclima 4 Datore di Lavoro 2 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Datore di Lavoro 1 mese dalla firma del Doc.Val.Rischi Datore di Lavoro 4 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Fattore di rischio All’interno del laboratorio falegnameria viene rilevata l’assenza di aspiratori per le polveri, nonché i DPI per il rischio connesso alla inalazione delle polveri Priorità Azione/misura correttiva Note Agenti fisici Rumore Sensibilizzazione e formazione dei lavoratori in merito all’organizzazione del lavoro all’aperto Dotare gli addetti che effettuano lavori all’esterno di indumenti protettivi contro il freddo e contro il caldo Aspetti organizzativi Protezione individuale dei lavoratori 4 Informazione e Formazione del personale 4 Fornitura dei DPI previsti a tutti i lavoratori Programmazione di incontri informativi per il personale dipendente, neoassunto, interinale, ecc., relativamente a: - Informaz./Sensibilizz. D.Lgs. 81/08 - Gestione emergenza incendi e primo soccorso - Piano di emergenza - Movimentazione manuale dei carichi - Rischio Elettrico - Rischio ROA - Rischio Rumore - Utilizzo macchine agricole (trattore) - Rischi per lavoratrici madri - Rischi da VDT - Addestramento DPI 3° cat. - Tutti i rischi presenti nell’ambiente di lavoro Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 78 di 84 SORVEGLIANZA SANITARIA Di seguito vengono riportati i fattori di rischio a cui è esposto ciacun gruppo omogeneo di lavoratori, per i quali vige l’obbligo della sorveglianza sanitaria da parte del medico competente (così come definito dal D.Lgs.81/08 e s.m.i.) Mansione: MANUTENTORE GENERICO - Esposizione a movimentazione manuale dei carichi Esposizione a sovraccarico biomeccanico arti superiori Esposizione ad agenti chimici Esposizione ad agenti biologici Esposizione a vibrazioni corpo intero (trattorista) Esposizione a vibrazioni mano braccio Esposizione a rumore Esposizione al rischio di cadute dall’alto Esposizione a radiazioni ottiche artificiali Esposizione a microclima severo Verifica dell’assunzione di sostanze stupefacenti/alcoliche, come previsto dai rispettivi provvedimenti 16 Marzo 2006 ai sensi della Legge 125/01 e 30 Ottobre 2007 ai sensi del D.P.R. 309/90 Esposizione a rischi posturali (postura eretta per più di metà turno di lavoro) Mansione: MANUTENTORE ELETTRICISTA - Esposizione a vibrazioni mano braccio Esposizione a rumore Esposizione al rischio di cadute dall’alto Esposizione a microclima severo Verifica dell’assunzione di sostanze stupefacenti/alcoliche, come previsto dai rispettivi provvedimenti 16 Marzo 2006 ai sensi della Legge 125/01 e 30 Ottobre 2007 ai sensi del D.P.R. 309/90 Esposizione a rischi posturali (postura eretta per più di metà turno di lavoro) Mansione: MANUTENTORE FALEGNAME - Esposizione a movimentazione manuale dei carichi Esposizione a sovraccarico biomeccanico arti superiori Esposizione ad agenti chimici: polveri Esposizione a vibrazioni mano braccio Esposizione a rumore Esposizione a microclima severo Verifica dell’assunzione di sostanze stupefacenti/alcoliche, come previsto dai rispettivi provvedimenti 16 Marzo 2006 ai sensi della Legge 125/01 e 30 Ottobre 2007 ai sensi del D.P.R. 309/90 Esposizione a rischi posturali (postura eretta per più di metà turno di lavoro) Mansione: MAGAZZINIERE - Esposizione Esposizione Esposizione Esposizione Esposizione Esposizione a movimentazione manuale dei carichi a sovraccarico biomeccanico arti superiori ad agenti chimici a rumore a radiazioni ottiche artificiali a microclima severo Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 79 di 84 Mansione: AUTISTA MEZZI N.U. - Esposizione a movimentazione manuale dei carichi Esposizione ad agenti biologici Esposizione a vibrazioni corpo intero Verifica dell’assunzione di sostanze stupefacenti/alcoliche, come previsto dai rispettivi provvedimenti 16 Marzo 2006 ai sensi della Legge 125/01 e 30 Ottobre 2007 ai sensi del D.P.R. 309/90 Esposizione a rischi posturali (postura seduta per più di metà turno di lavoro) Mansione: AUTISTA MEZZI TRASPORTO PERSONE - Esposizione a vibrazioni corpo intero Verifica dell’assunzione di sostanze stupefacenti/alcoliche, come previsto dai rispettivi provvedimenti 16 Marzo 2006 ai sensi della Legge 125/01 e 30 Ottobre 2007 ai sensi del D.P.R. 309/90 Esposizione a rischi posturali (postura seduta per più di metà turno di lavoro) Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 80 di 84 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI D.P.I. Modalità di scelta e di approvvigionamento delle attrezzature e dei DPI Le attrezzature utilizzate per l’esecuzione dei lavori ed in particolare i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), sono stati scelti ed approvvigionati dopo averne controllato la rispondenza alle norme nazionali ed internazionali, oltre che alle esigenze aziendali, in conformità con le specifiche procedure per il controllo e la distribuzione dei DPI ed attrezzature per la sicurezza, per la gestione degli approvvigionamenti e per la valutazione dei fornitori. Nelle schede di valutazione dei rischi sono indicati anche i dispositivi di protezione individuale e le principali attrezzature da lavoro da impiegare nelle singole attività. Modalità di assegnazione delle attrezzature e dei dispositivi di protezione individuale I Dispositivi di protezione individuale sono stati forniti come dotazione personale ad ogni singolo lavoratore chiamato a svolgere attività operative, con le modalità definite nell’ambito delle specifiche procedure ed istruzioni operative previste dal Sistema Gestione Sicurezza. Anche le attrezzature minute, tipo pinze, giraviti, martelli, scalpelli, ecc. vengono date in dotazione ad ogni singolo lavoratore, mentre le attrezzature più consistenti fanno parte della cosiddetta dotazione di squadra. Verifiche e controlli delle attrezzature e dei dispositivi di protezione individuale Le attrezzature ed i dispositivi di protezione individuale in dotazione ai singoli lavoratori, oltre ai controlli previsti per legge, a carico dell’azienda, vengono anche sottoposti a controlli a vista prima dell’impiego, da eseguirsi da parte del lavoratore, secondo le indicazioni contenute nelle apposite schede di impiego, in conformità con quanto indicato nelle specifiche procedure ed istruzioni operative previste. PROTEZIONE DI DPI INDIVIDUATO Rif Guanti per la protezione da rischi meccanici - Norma rif. EN388 A Guanti lattice naturale a perdere con marchio per rischio chimico e biologico - Norma rif. EN374 B Maschera leggera a perdere per vapori, gas ed aerosol di natura chimica - Norma rif. EN405 C Autorespiratore - Norma rif. EN137:2006 D Facciali filtranti per polveri – esalazioni fognarie – fumi di saldatura - Norma rif. EN149:2001 E UDITO Cuffia antirumore (EN352.1) - inserti auricolari (EN352.2) protettore semiauricolare (EN352.2) F VISTA E CAPO Casco - elmetto Norma rif. EN397 G Schermo a mano protettivo per operazioni di saldatura - Norma rif. EN175 H MANI VIE RESPIRATORIE PIEDI Occhiali protettivi – visiera - Norma rif. EN166 1F I Scarpe con suola antiscivolo, puntale rinforzato e talloncino anatomico - Norma rif. EN 345 L Scarpe antistatiche con suola antiscivolo, puntale rinforzato e talloncino anatomico - Norma rif. EN 345 M Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 PROTEZIONE DI CORPO INTERO Abbigliamento di protezione DPI MANSIONE Pag. 81 di 84 DPI INDIVIDUATO Rif Camice in tessuto – giubbotto – tuta – divisa da lavoro N Giubbotto – Abbigliamento pesante per i lavori all’esterno nei periodi invernali O Indumenti traspiranti – copricapo per il lavori all’esterno nei periodi estivi P Camice per operazioni di saldatura Q Cintura di sicurezza – Imbracatura di sicurezza - Norma rif. EN 795 – EN 360 – EN 1496 R Giubbotto – Pettorina ad alta visibilità S A B C D E F G H I L M N O P Q R S z z z z MAGAZZINIERE z z z MANUTENTORE GENERICI z z z z z z z z z z MANUTENTORE FALEGNAME z z z z z z z z MANUTENTORE ELETTRICISTA z z z z z z AUTISTA z z z Note z z z z z z z z z z z z Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 82 di 84 SEGNALETICA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Lo scopo della segnalazione di sicurezza è quello di attirare in modo rapido e facilmente comprensibile l’attenzione su oggetti e situazioni che possono determinare pericoli. La segnaletica di sicurezza non sostituisce in alcun caso le necessarie misure di protezione; essa deve essere impiegata esclusivamente per quelle indicazioni che hanno rapporto con la sicurezza. L’efficacia della segnaletica dipende da un’estesa e ripetuta informazione di tutte le persone per le quali essa può risultare utile. Nei luoghi di lavoro che possono comportare, per un lavoratore che vi svolga la propria mansione per l’intera giornata lavorativa, una esposizione quotidiana personale superiore a 87 dBA oppure un valore della pressione acustica istantanea non ponderata superiore a 140 dB (200 Pa), è esposta una “segnaletica appropriata”. In conformità a quanto disposto dal D.Lgs. n. 81/08 devono essere utilizzati colori di sicurezza e di contrasto, nonchè i colori del simbolo, riportati nella seguente tabella. Tabella 1 Colore Forma Significato o Scopo Indicazioni e precisazioni Segnali di Divieto Atteggiamenti Pericolosi Pericolo-Allarme Alt, arresto dispositivi di interruzione di emergenza Sgombero Materiali o Attrezzature Antincendio Identificazione e ubicazione Giallo o Giallo-Arancio Segnali di Avvertimento Attenzione Cautela, Verifica Azzurro Segnali di prescrizione Rosso Verde Comportamento o azione specifica - obbligo di portare un mezzo di sicurezza personale Segnali di salvataggio o di soccorso Porte, uscite, percorsi, materiali, postazioni, locali Situazione di Sicurezza Ritorno alla normalità In ogni caso la dimensione di un segnale dovrà rispettare la formula: A ≥ L2 /2000, dove: A rappresenta la superficie del segnale espressa in m2 ed L la distanza in metri alla quale il segnale deve essere riconoscibile. Il cartello deve risultare visibile e, se del caso, illuminato. I cartelli da utilizzare sono quelli riportati nell’allegato XXIV del D.Lgs. n. 81/08. Le caratteristiche intrinseche dei cartelli variano a seconda che si tratti di: Cartelli di divieto 1. - forma rotonda 2. - pittogramma nero su fondo bianco, bordo e banda rossa Cartelli antincendio 1. - forma quadrata o rettangolare 2. - pittogramma bianco su fondo rosso Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Cartelli di avvertimento 1. - forma triangolare 2. - pittogramma nero su fondo giallo, bordo nero Pag. 83 di 84 Cartelli di prescrizione 1. - forma rotonda 2. - pittogramma bianco su fondo azzurro Cartelli di salvataggio 1. - forma quadrata o rettangolare 2. - pittogramma bianco su fondo verde Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva San Rocco Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 84 di 84 ALLEGATI valutazione dei rischi presenti durante l’attività lavorativa presso l’Unità Produttiva San Rocco Via San Rocco – Sala Consilina (SA). Redatto ai sensi dell’art.17, c.1 lett. a) – D.Lgs.81 del 09.04.2008 Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero