Fondazione AVSI

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Sostegno a distanza – Adozioni a distanza – Cooperazione allo sviluppo
Sostegno a distanza in Etiopia – Un regalo speciale per i
100 anni del sig. Niceforo
avsi · Friday, January 13th, 2012
Chi viaggia senza incontrare l’altro, non viaggia, si
sposta. – Alexandra David-Néel
E certamente il sig. Niceforo Pevere, cent’anni lo scorso settembre, può ben
dire di aver viaggiato e incontrato. Soprattutto una terra, quella d’Africa, che
lo ha portato a scegliere come regalo di compleanno, un sostegno a distanza
con AVSI direttamente là: Getu Selam, una bimba etiope.
Etiope, perché di quel paese lontano ha conosciuto la bellezza dei paesaggi e il calore
del popolo attraverso tanti incontri fatti durante la seconda guerra mondiale. E gli è
rimasto nel cuore.
Nato in un paese nel cuore del Friuli Venezia Giulia, quinto di dodici fratelli,
ingegnoso e spirito libero, il sig. Niceforo è uno di quei personaggi sulla cui vita si
potrebbe davvero scrivere la sceneggiatura di un film.
Sempre in movimento, a soli 17 anni partì alla volta dalla Francia dove lavorò
come operaio per alcuni anni partecipando alla intensa vita politica del primo
novecento. Raggiunta in visita la famiglia, che nel frattempo si era trasferita in
Sardegna, il regime gli impedì di ripartire e gli impose l’obbligo di firma tre volte alla
settimana sul registro dei Carabinieri. Ma era difficile fermare il sig. Niceforo che
riuscì comunque, con una fuga ben pianificata, a lasciare la Sardegna e tornare nella
Penisola, dove però fu raggiunto dal richiamo alle armi e spedito in Africa: Etiopia.
Vi rimase diversi anni tra battaglie, assedi e fughe. Fu condotto anche nei campi
di prigionia inglesi e americani, posti dei quali ricorda soprattutto il caldo. Racconta
infatti: “quando arrivai lì faceva così caldo che morirono subito tutti i pidocchi. Ma la
contentezza non è durata a lungo perché poco dopo sono arrivati i pidocchi locali,
molto più resistenti…”.
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Lavorò alla costruzione di strade e ponti, fuggendo spesso dai campi di lavoro
ma… rientrandovi ogni volta perché, ricorda, “nel campo si mangiava più che fuori”.
Quando venne promulgata la legge per la quale chi aveva un lavoro poteva essere
liberato, un connazionale, conoscendone la tempra, andò subito a cercarlo
proponendogli di lavorare per lui, in Etiopia, come camionista in una ditta di
autotrasporti.
Le persone che incontrava si affezionavano a questo italiano dalle mille
risorse e sempre positivo: il sig. Niceforo riporta ancora oggi mille aneddoti
sui compagni di prigionia, gli americani, gli autoctoni, i connazionali, che
testimoniano un’infinità di incontri e rapporti umani.
Verso la fine degli anni 40 il fratello Efrem, in Etiopia pure lui, torna in Italia e poco
dopo gli invia un telegramma, in cui lo invita a rientrare perché in Italia “è tutto da
ricostruire”. E così torna anche il sig. Niceforo, si sposa, e apre una ditta di
autotrasporti con i fratelli, che diviene ben presto grande e che ancora oggi esiste,
gestita da figli e nipoti.
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Una vita straordinaria quella del sig. Niceforo. Ne danno testimonianza le diverse
onorificenze di cui è stato insignito: nel 1977 Cavaliere al merito della Repubblica
Italiana, nel 1983 La Croix du Combattant de l’Europe e infine nel 2006 il titolo di
Cavaliere della Patria.
E ancora oggi, a 100 anni, il desiderio di costruire, di realizzare, di aiutare
rimane vivo e così, per festeggiare l’anniversario, ha accolto subito con
grande gioia la proposta dei familiari di sostenere a distanza una bambina in
Etiopia. E non ha voluto alcun regalo materiale, ma solo donazioni in favore di
questa sua nuova avventura, quella di permettere a Getu Salam di studiare,
crescere e realizzare il suo sogno: divenire medico per aiutare gli altri, così
come ora è lei ad esser aiutata. Perché non si può far a meno di donare
quando se ne è fatta esperienza.
I migliori auguri al sig. Niceforo, ringraziandolo per questa sua testimonianza
di amore verso il prossimo che nasce da uno sguardo profondamente positivo sulla
realtà.
Sostieni anche tu un bambino a distanza
This entry was posted on Friday, January 13th, 2012 at 11:33 am and is filed under I
nostri sostenitori raccontano: viaggi ed esperienze
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