Canzone - Associazione Succede solo a Bologna

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Canzone - Associazione Succede solo a Bologna
Bologna più che una città … è una famiglia!
Canzone
Di Paola Cavallari
Tu graffi la mia anima
spietato come sei.
M’illudo d’essere viva,
nei vuoti giorni miei.
Tendo la mano, ansiosa
di accarezzarti il viso,
miraggio tremolante,
scompari all’improvviso.
Brusii lontani odo, echi, sussurri
grida, di un mondo che si è perso,
che mai si arrende al peso
di gravità forzate, sudore mai deterso.
Inciampo nell’inganno,
anche se sono invano
rabbia e dolore insieme
in strida di gabbiano.
Bologna più che una città … è una famiglia!
Notte
Di Paola Cavallari
Quercia abbassò i rami
arrestando il fruscio delle foglie e
dopo poco si avvertì un lieve russare.
I fili d’erba si piegarono
le formiche rallentarono la corsa
gli insetti si ritirarono nei loro
alloggi sotterranei e la terra, la terra smise di vibrare.
Le margherite, ancora sveglie
non la smettevano di parlottare.
“Basta chiacchierare!” le rimbrottò il prato.
Allora si affrettarono a chiudere le corolle,
così ché il prato, dopo un sospiro,
poté riposare.
Le stelle si accesero
sbirciando nel buio.
Le creature ora dormivano tutte
accoccolate
in braccio alla notte.
Bologna più che una città … è una famiglia!
Radici
Di Paola Cavallari
Io sono cittadino del mondo!
Mento.
La verità corre a sorreggermi.
Essere umani comporta radici.
L’ostinazione è come facciata
una maschera copre la mimica
inganna gli sguardi, crea falsi miti.
Io sono cittadino del mondo.
Perché continuo a mentire
a me stesso?
Un salice, un salice a proteggermi.
Tu sei cittadino del mondo!
Cinque parole mi fanno sberleffi
ignoro lo scherno.
Ritrovo il sentiero.
Dal buio riecheggiano voci
beffarde. Ignoro la sfida
mi accuccio.
Io radice della terra.
Io, l’albero.