Variante 2015-2020 - Comune di Passirano

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Variante 2015-2020 - Comune di Passirano
Assessorato all’Urbanistica e Opere Pubbliche
LINEE STRATEGICHE PER LA REVISIONE DEL PGT DI PASSIRANO
VARIANTE 2015-2020
SOMMARIO
SOMMARIO ......................................................................................................................... 1
A - PREMESSA: I PERCHE’ DELLA REVISIONE DEL PGT IN VIGORE.......................... 2
1- adempimento normativo ................................................................................................... 2
2- adeguamento della pianificazione comunale al nuovo contesto socio-economico........... 2
3- adeguamento della pianificazione comunale alla pianificazione sovracomunale della
Franciacorta. ........................................................................................................................ 3
B – OBIETTIVI GENERALI DELLA REVISIONE ................................................................ 4
−
OBIETTIVO 1: SVILUPPO SOSTENIBILE..................................................................... 4
−
OBIETTIVO 2: MINIMIZZAZIONE DEL CONSUMO DEL SUOLO AGRICOLO ............. 4
− OBIETTIVO 3: INCENTIVAZIONE AL RECUPERO DEL PATRIMONIO EDILIZIO
ESISTENTE ......................................................................................................................... 4
−
OBIETTIVO 4: ESIGENZE DEL MONDO PRODUTTIVO .............................................. 4
−
OBIETTIVO 5: LA MOBILITA’ COMUNALE ................................................................... 4
−
OBIETTIVO 6: REVISIONE DEL PIANO DEI SERVIZI.................................................. 4
−
OBIETTIVO 7: REVISIONE DEGLI AMBITI DI TRASFORMAZIONE ............................ 5
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OBIETTIVO 8: TUTELA DELLA SALUTE. ..................................................................... 5
−
OBIETTIVO 9: TURISMO E ATTIVITA’ COMMERCIALI ............................................... 5
C – SOGGETTI E TEMPI E MODALITA’ DELLA REVISIONE ........................................... 5
SOGGETTI:.......................................................................................................................... 5
METODO DI LAVORO: ........................................................................................................ 6
TEMPI REVISIONE: ............................................................................................................. 6
Fase 1 - GESTIONE DELL’EREDITA’ DEL VIGENTE PGT ............................................. 6
Fase 2- REDAZIONE DELLA REVISIONE DEL PGT – VARIANTE 2015-2020 ............... 6
URBAN CENTER PER LA CITTA’ DEL FUTURO ............................................................... 6
Linee strategiche della revisione del PGT di Passirano – Variante 2015/2020
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A - PREMESSA: I PERCHE’ DELLA REVISIONE DEL PGT IN VIGORE
1- ADEMPIMENTO NORMATIVO: la RL 12/05, impone la revisione del Documento di Piano
dopo 5 anni dalla sua approvazione, pena la decadenza degli Ambiti di Trasformazione.
Restano invece in vigore il Piano delle Regole ed il Piano dei Servizi.
Atti di cui si compone il Piano di Governo del Territorio (PGT)
− DOCUMENTO DI PIANO: atto strategico delle politiche territoriali, legato al mandato del
sindaco, che definisce anzitutto gli ambiti di significativa espansione insediativa (residenziale,
commerciale e produttiva).
− PIANO DELLE REGOLE: atto che definisce le regole degli interventi all’interno del tessuto
urbano consolidato (edificato esistente e piccole aree di completamento)
− PIANO DEI SERVIZI: atto che individua le dotazioni minime dei servizi (opere pubbliche)
supporto alle funzioni insediative.
2- ADEGUAMENTO DELLA PIANIFICAZIONE COMUNALE AL NUOVO CONTESTO
SOCIO-ECONOMICO.
Nel clima di estrema incertezza in cui una profonda crisi economica sta minando i
fondamentali della nostra economia e i principi che stanno alla base del nostro stato sociale,
affrontare un nuovo PGT con l’idea che esso debba diventare la base per la ripartenza del
tessuto economico, culturale, sociale di Passirano e rappresenti quell’idea di speranza e di
rilancio per la comunità intera è affascinante e coinvolgente oltre naturalmente a
rappresentare una responsabilità a cui è necessario non sottrarsi.
L’azione di redazione di un piano richiede una condivisione della volontà stessa di
pianificare, ovvero di prefigurare uno scenario futuro possibile per una comunità insediata in
un territorio. Ma definire “uno scenario” richiede competenze in merito ai possibili assetti: è il
compito del tecnico. Definire “un futuro possibile” richiede una certa dose di fiducia nella
possibilità stessa che un futuro esisterà: è un compito diffuso a tutta la società e delegato alla
classe politica di turno. Dare al piano una “possibilità” significa costruire la condivisione della
popolazione insediata sullo scenario dello spazio fisico e sulle conseguenze, ambientali,
sociali ed economiche.
Per tutte le scelte di piano, quindi, lo strumento della compartecipazione dei cittadini alle
proposte ed alle decisioni (pianificazione compartecipata) sarà il metodo adottato.
Il Governo generale del territorio implica una visione “etica” e “culturale” dell’ambiente come
elemento sostanziale per la Comunità, dove qualità della vita e sviluppo economico devono
trovare il loro equilibrio in una programmazione urbanistica che abbia come obiettivo il bene
comune.
Il Piano di Governo del territorio non è quindi un semplice strumento urbanistico per la
gestione corretta dell’oggi, ma uno strumento di pianificazione che traccia le linee per uno
sviluppo sostenibile della Città che guarda al futuro con scelte lungimiranti, trasparenti e
partecipate, che tengano in debito conto:
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l’identità e l’idea sociale;
la relazione tra città e territorio;
le legittime aspirazioni dei singoli;
il bene comune;
le specificità del territorio.
Il vigente PGT entrò in vigore nel 2009, seguito di una elaborazione svolta fra il 2005/2008
(gli anni della speculazione immobiliare) con obiettivi di forte e corretta protezione del
territorio dalle pressioni insediative.
Oggi il contesto è radicalmente cambiato: la crisi economica e finanziaria, il crollo del
mercato immobiliare, le difficoltà profonde del sistema produttivo, esigono uno strumento
urbanistico che, pur tutelando rigorosamente il territorio, rimetta in moto gli investimenti e non
deprima le esigenze abitative.
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3- ADEGUAMENTO DELLA PIANIFICAZIONE COMUNALE ALLA PIANIFICAZIONE
SOVRACOMUNALE DELLA FRANCIACORTA. Il nuovo piano riserverà un
approfondimento al contesto territoriale di area vasta in cui il comune di Passirano è inserito;
ossia la Franciacorta. Questa premessa sottolinea la partecipazione ad un percorso
sovracomunale, avviato ormai da diversi anni, con l’obiettivo di definire un assetto
geografico/”istituzionale” entro il quale concertare le scelte di pianificazione urbanistica
comunale sotto i profili della tutela/valorizzazione del territorio allo scopo di rilanciarne la
valenza turistica, ambientale e storico culturale.
Le azioni coordinate tra comuni, soprattutto quelli di piccole e medie dimensioni, sono anche
il prototipo di un futuro assetto del territorio prefigurato dalla riforma delle provincie (Legge n.
56 del 7 aprile 2014 c.d. Legge Delrio). In questo senso le azioni da tempo avviate in
Franciacorta costituiscono un laboratorio di estremo interesse, da tempo riconosciuto anche
a livello regionale.
In questo contesto dovranno essere perseguiti i filoni delle politiche territoriali e ambientali di
livello sovracomunale riferiti a:
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Progetto Franciacorta Sostenibile (partner Fondazione Cogeme Onlus) - imperniato sul
monitoraggio della qualità della matrice ambientale;
Progetto Terra della Franciacorta in condivisione con i Comuni aderenti all’Accordo di
Collaborazione “Terra della Franciacorta” (partner Regione Lombardia) - avente lo scopo di
istituire un piano territoriale d’area vasta della Franciacorta;
Associazione dei Comuni Virtuosi – iniziativa volta ad affermare attraverso politiche comunali un
forte impegno verso la sostenibilità ambientale
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B – OBIETTIVI GENERALI DELLA REVISIONE
PREMESSA OBIETTIVO “0”: il nuovo strumento urbanistico si porrà in stretta continuità con
l’assetto urbanistico consolidato di Passirano, figlio di lungimiranti politiche urbanistiche di
protezione del suolo agricolo.
Il termine ‘revisione’ allude volutamente non ad una modifica dell’assetto urbanistico, ma
alla volontà di controllo del piano in vigore, finalizzato a correggerne gli aspetti più
“problematici” ed inadeguati.
− OBIETTIVO 1: SVILUPPO SOSTENIBILE: il piano perseguirà in primis la tutela del
territorio, inteso come bene non illimitato da preservare per le future generazioni, sotto
i punti di vista ambientale, paesaggistico, dei beni storico culturali. In questo contesto
dovranno essere attuate in tutti i settori (privato, pubblico, mobilità) politiche di
efficienza energetica come descritte nel Piano di Azione per l’Energia Sostenibile
(PAES – allegato energetico).
− OBIETTIVO 2: MINIMIZZAZIONE DEL CONSUMO DEL SUOLO AGRICOLO: il
piano avrà l’ambizione di evitare, in linea di massima, un consumo si suolo superiore a
quello previsto dalla pianificazione in essere e di valorizzare il territorio agricolo quale
luogo di produzioni di eccellenza, di qualificazione paesistica e di attrattività turistica.
− OBIETTIVO 3: INCENTIVAZIONE AL RECUPERO DEL PATRIMONIO EDILIZIO
ESISTENTE. Il piano dovrà incentivare il soddisfacimento delle esigenze abitative
all’interno del tessuto urbano consolidato, favorendone un suo rinnovamento e
ammodernamento (riduzione dei proventi -standard urbanistici, standard di qualità, ..derivanti dalle autorizzazioni edilizie).
− OBIETTIVO 4: ESIGENZE DEL MONDO PRODUTTIVO. Il piano dovrà essere in
grado di recepire, in modo particolare in un contesto di difficoltà
produttive/occupazionali, le istanze del mondo che produce lavoro anche e soprattutto
sotto i profili della semplificazione delle procedure, della riduzione degli oneri per
investimenti finalizzati al miglioramento della produttività aziendale.
− OBIETTIVO 5: LA MOBILITA’ COMUNALE. Il piano indicherà, anche attrverso
specifici approfondimenti, le criticità e le possibili soluzioni legate all’assetto della
mobilità sotto i profili della viabilità veicolare e pedonale-ciclabile.
Verranno approfondite le principali criticità del traffico veicolare con particolare
attenzione a: via Libertà (Passirano), via Europa (Camignone) e via S.Pellico
(Monterotondo).
Particolare attenzione andrà inoltre riservata ai percorsi ciclo-pedonali con valenza
turistica sovracomunale e ai percorsi urbani interni ai centri abitati e di raccordo fra gli
stessi al fine di elaborare una carta di sintesi di tutti gli itinerari (legati, in primis, ai
servizi di quartiere, allo sport e al turismo ..).
− OBIETTIVO 6: REVISIONE DEL PIANO DEI SERVIZI. Dalla redazione del
programma delle opere pubbliche del quinquennio 2005-10 discenderanno gli oneri
derivanti dalle trasformazioni edilizie ed urbanistiche dei prossimi anni. Quindi al fine
di definire un’adeguata perequazione urbanistica, risulterà opportuno indicare un
realistico e economicamente sostenibile programma di interventi pubblici realizzabili
entro i prossimi 5 anni (a titolo indicativo: interventi per la manutenzione e
riqualificazione energetica del patrimonio pubblico esistente, interventi per
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l’ampliamento delle scuole, interventi sulle reti fognarie, interventi a favore degli spazi
culturali – biblioteca, auditorium -, interventi per la mobilità e parcheggi, ecc..).
− OBIETTIVO 7: REVISIONE DEGLI AMBITI DI TRASFORMAZIONE. Il piano dovrà
fare il punto sullo stato di attuazione degli ambiti di trasformazione, cercando di
renderne più efficace la fattibilità.
− OBIETTIVO 8: TUTELA DELLA SALUTE. Il piano dovrà affrontare il tema della
prevenzione/protezione della salute dei cittadini in relazione ad alcuni temi principali:
messa in sicurezza/bonifica della ex cava Vallosa, fasce di rispetto per la limitazione
dell’uso degli agrofarmaci per la coltivazione della vite, monitoraggio delle acque ad
uso potabile.
− OBIETTIVO 9: TURISMO E ATTIVITA’ COMMERCIALI. Questi temi rappresentano
un’opportunità di sviluppo ed investimento. Compito della pianificazione sarà verificare
gli strumenti per creare opportunità di turismo (ad es. favorendo il recupero con fine
eno-gastronomico delle cascine dismesse) e per creare le condizioni per il
mantenimento di una solida rete di attività commerciali di vicinato.
C – SOGGETTI E TEMPI E MODALITA’ DELLA REVISIONE
SOGGETTI:
Vengono di seguito evidenziati i soggetti principali coinvolti nel processo di revisione del
piano:
Partecipazione tecnico-politica:
nomina dell’Osservatorio per il governo del territorio e la tutela dell’ambiente
(8 membri in rappresentanza dei gruppi consiliari di maggioranza e
minoranza,di ass. ambientaliste, delle realtà economiche e professionali –
art.2 c.a Regolamento dell’Osservatorio),
Funzione operativa (sintesi fra scelte politiche e valutazioni tecniche):
istituzione dell’Ufficio di Piano composto da Ass. all’Urbanistica, Ass.
all’Ambiente, Resp. Area tecnica, autorità competente VAS e Urbanista.
Partecipazione dei cittadini:
FASE INIZIALE:
− n.3 incontri pubblici ognuno dei quali avente un tema specifico inerente la
pianificazione urbanistica (a titolo di esempio: la pianificazione urbanistica
ed l’efficienza energetica, sostegno dell’economia e tutela del paesaggio,
pianificazione urbanistica e mobilità sostenibile, ..) svolti nel capoluogo e
nelle frazioni;
FASE DI REDAZIONE DEL PGT:
− incontro pubblico di presentazione della prima bozza del piano: riscontro
delle proposte e aspettative dei cittadini;
− incontro pubblico di presentazione dello nuovo piano urbanistico approvato
dal consiglio comunale.
Si specifica che in aggiunta a quanto qui descritto vi saranno i momenti
istituzionali del processo partecipativo, previsti dalla procedura di Valutazione
Ambientale Strategica (V.A.S.).
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METODO DI LAVORO:
La revisione del pgt vedrà tre momenti fondamentali:
1- indicazione degli obiettivi della revisione (2 livelli di approfondimento: griglia di
primo livello (set2014) – obiettivi generali; griglia di secondo livello – obiettivi più
specifici (dic2014) dopo incontri con la cittadinanza e portatori di interessi);
2- definizione della prima bozza del piano (apr-mag2015);
3- definizione della bozza definitiva per adozione (dic2015). Gli atti di ogni fase di
confronto saranno oggetto di preventiva valutazione/approvazione del gruppo di
maggioranza e successiva discussione con Osservatorio e parti politiche (gruppo
lavoro PD). Ogni fase di confronto sarà preceduta da una fase di elaborazione
formale da parte dell’Ufficio di piano e terminerà con fase di sintesi ad opera
dell’Ufficio di piano.
TEMPI REVISIONE:
FASE 1 - GESTIONE DELL’EREDITA’ DEL VIGENTE PGT
Approvazione in giunta delle Linee strategiche della programmazione
urbanistica (obiettivi della revisione 2015-20). Sono lo strumento attraverso il
quale valutare la coerenza, rispetto agli obiettivi posti dalla Revisione 2015-20,
delle modifiche della pianificazione vigente, che si intendono sostenere.
Si tratta di quelle modifiche di dettaglio (legate in special modo a esigenze del
mondo produttivo) già in parte presenti nella pianificazione in vigore, alle quali si
intende dar corso (se in coerenza con gli obiettivi della Revisione) per
abbreviare i tempi di realizzazione degli interventi.
Casi noti alla data odierna:
1- Az. Agricola Demetra loc. Bettolino,
2- Oleomec Camignone-Noccole
3- Iniziativa CGT/Marchina area produttiva autostrada
4- Omal Brognolo
5- Donati area produttiva Autostrada
6- Feinrohren magazzini verticali area produttiva autostrada
FASE 2- REDAZIONE DELLA REVISIONE DEL PGT – VARIANTE 2015-2020
− Avvio del procedimento (ottobre 2014)
− Ascolto delle ‘aspettative’ della comunità: 3 incontri tematici (ottobrenovembre 2014)
− Definizione degli obiettivi di II livello (dicembre 2014)
− Prima bozza (aprile-maggio 2015)
− Confronto politico/amministrativo (giugno 2015)
− Seconda bozza finale (adozione dicembre 2015 - dopo 60giorni per parere
motivato VAS)
− Approvazione: Primavera 2016 – dopo 150giorni per parere Prov. Di
Brescia)
URBAN CENTER PER LA CITTA’ DEL FUTURO
Al fine di favorire la compartecipazione dei cittadini alle proposte ed alle
decisioni (pianificazione compartecipata) si istituirà un ‘urban center’, ossia:
− un luogo in cui innanzitutto l’Amministrazione comunale mette in mostra i
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progetti sulla città e per la città, a partire dagli elaborati del PGT;
un luogo in cui tutti gli attori che determinano lo sviluppo urbanistico
possono incontrarsi e manifestare le loro proposte;
un luogo in cui i giovani possano avvicinarsi alla gestione della “polis”;
un luogo in cui i visitatori possano essere introdotti alle bellezze del
territorio;
un luogo in cui gli amministratori e le consulte possano incontrarsi per
disegnare insieme il futuro urbano.
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