Le testimonianze dai bambini della scuola primaria di Borghetto di

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Le testimonianze dai bambini della scuola primaria di Borghetto di
LA GAZZETTA DEL VARA
PAGINA 6
Le testimonianze dai bambini della scuola primaria di Borghetto di Vara
Nei giorni successivi all’alluvione
Viene allestita una tenda, dove i
bambini si recano sia al mattino che
al pomeriggio.
Le maestre della scuola dell’infanzia
e della scuola primaria si alternano
per far giocare, intrattenere, raccontare storie, fare qualche compito
insieme ai bambini.Il pranzo viene
servito in tenda dagli Alpini, i
bambini suscitano tanta tenerezza e
commozione.La merenda viene
preparata dalle maestre.
Alcuni bambini chiedono: “Quando
si torna a scuola?”
C’è il desiderio di tornare alla
normalità.
14 novembre
Si ritorna scuola. Ogni mattina, al
momento
dell’alzabandiera,
i
bambini cantano l’Inno d’Italia
insieme agli Alpini .
Quando gli Alpini se ne vanno dal
paese, regalano il Tricolore ai
bambini.In classe:un momento di
conversazione
sul
giorno
dell’alluvione. (Stralci di frasi
toccanti)
“Sai maestra che in casa mia è
entrato un albero, ma un albero
vero!”
“ Nella sala di mia zia c’era una
macchina!”
“ Si è salvato solo il mio gatto, sai lui
è riuscito ad arrampicarsi…”
“Sai che la signora……..per salvare
sua figlia piccolina, l’ha messa sopra
i mobili della cucina?”
“Mio papà ha salvato due persone!”
“Mia mamma mi ha preso e mi ha
portato sulle spalle, un poliziotto ha
detto ma signora dove va, rischia di
morire! Io piangevo.”
“Ciro (il bidello) ci ha preso in
braccio e ci ha portato in Comune.
C’era ……….che vomitava, poi la
………...piangeva,
voleva
sua
mamma”
“Era bello quando eravamo in tenda,
tutti ci portavano delle cose belle,
anche la Preside ci ha portato la
cioccolata”
21 novembre
Gli alunni di una scuola primaria di
Sestri Levante, colpiti dalle notizie
date in televisione, decidono di scriv
ere ai bambini di Borghetto per
chiedere notizie.
Gli alunni di Borghetto rispondono e
raccontano come hanno vissuto il
giorno dell’alluvione
Una bambina scrive: “ Scusate se vi
racconto queste cose tristi”
Un altro bambino scrive: “ Io non
avevo mai visto una disgrazia più
disgrazia di così”
Un altro ancora dice: “Io maestra,
non lo scrivo che è morto lo zio di
……..., è una cosa troppo brutta.
Scrivilo tu…”
22 novembre
Arrivano
libri
dalle
scuole
dell’Aquila e portano dediche di
incoraggiamento.
Un bambino scrive all’interno del
libro: “Stai tranquillo, vedrai che
tutto si sistemerà. Anch’io ho avuto
paura…”
23 novembre
Un falegname del Valico della Mola,
amico delle maestre, si offre per
costruire un mobiletto per la scuola,
atto a contenere i quaderni, le matite
e i pennarelli che arrivano in dono ai
bambini da parte di associazioni, enti
o semplici privati.
2 dicembre
Gli alunni della scuola primaria e
della scuola dell’infanzia preparano
addobbi per realizzare un gigantesco
albero di Natale.
L’albero arriva sulla piazza di
Borghetto, la Croce rossa di Chiavari
lo regala ai bambini, un elettricista di
Chiavari offre le luminare.
I bambini addobbano l’albero con
fiori e palline realizzate con bottiglie
di plastica.
Per questo Natale sono i bambini che
hanno l’impegnativo compito di
abbellire il caruggio. Non ci sono più
portoni, ma i bambini insieme alle
maestre porteranno in ogni angolo
del paese un ramoscello di abete con
un disegno realizzato da loro.
I bambini inventano filastrocche e
poesie
I bambini inventano filastrocche
sull’acqua (vedi fotocopia allegata)
Da una conversazione guidata con
queste domande, ne scaturisce una
sorta di poesia.
a che cosa serve l’acqua?
dove hai visto l’acqua il 25 ottobre?
cosa faceva l’acqua quel giorno?
com’era l’acqua quel giorno?
Conclusione:
ci sono due tipi di acqua una bella ed
una brutta.
I bambini preparano delle canzoni
Ascoltano la canzone “Ma l’amore
no” di Arisa, vincitrice del Festival di
San Remo e decidono di cambiare il
testo della canzone.
Il nuovo testo risulta così:
Può scoppiare in un attimo il fiume
tutto quanto potrebbe finire
Ma l’amore no!
25 ottobre pomeriggio:
nuvole pesanti
sopra un cielo grigio
tutti quanti sono a lavorare
sono andati per cercar di migliorare
sulla piazza resta solo chi non ce la
fa…
I bambini hanno capito che l’amore e
la solidarietà sono infiniti. Anche i
più piccoli sull’onda della canzone
“Volevo u gatto nero..” cantano
“Volevo un videogioco vero vero, mi
hai dato un bel sorriso e sto sempre
con te”
Babbo Natale
Quest’anno i bambini non sono
pretenziosi.
Una bambina di classe prima
riferisce: << Maestra, Babbo Natale
è rimasto infangato anche lui, non
credo che possa venire quest’anno>>
I bambini non sanno che Babbo
Natale arriverà ugualmente, grazie ai
Volontari della protezione Civile di
Levanto, la sera del 22 dicembre il
vecchio arriverà a Borghetto con
tanti regalini per i bimbi della scuola
materna e della scuola primaria. La
protezione civile di Chiavari porterà
il 19 dicembre a scuola altri regali
per i bimbi.
16 dicembre
Il primo circolo didattico di Carrara
offre ai bambini di Borghetto una
gita di un giorno con visita alle cave
di marmo. Il Sindaco e la direttrice
delle scuole saluteranno i bambini,
offriranno il pranzo, alcuni regali e
tante decorazioni per abbellire la
scuola di Borghetto. Nel pomeriggio
i nostri alunni assisteranno allo
spettacolo natalizio degli amici
carraresi.
22 dicembre ore 20.30
Nel salone parrocchiale, messo a
disposizione da don Tommaso
Fasoli, la banda musicale di Sesta
Godano e la Vorale val di Vara,
dirette dal maestro Cesare Garibaldi,
offriranno un concerto di canti e
musiche natalizie.
I due gruppi hanno raccolto una
somma di denaro che andrà a beneficio dei bambini.
Gli alunni delle scuole dell’infanzia e
primaria canteranno le loro canzoni e
alla fine del concerto i coristi
prenderanno per mano i nostri
bambini per eseguire insieme un
canto di speranza.
Subito dopo… sorpresa … arriva
Babbo Natale con tanti regalini.
“Ma l’amore no” di Arisia
(rivisitata dai bambini della scuola
primaria)
Può scoppiare in un attimo il FIUME
Tutto quanto potrebbe finire
Ma l’amore, ma l’amore no
25 ottobre pomeriggio
Nuvole pesanti dentro un cielo
GRIGIO
Tutti quanti sono a lavorare
sono andati per
cercar di migliorare
Sulla PIAZZA resta solo
chi non ce la fa
Ascoltando tante finte verità
Può scoppiare in un attimo il fiume
Tutto quanto potrebbe finire
Ma l’amore, ma l’amore no
Anche i prati rinunciano ai fiori
Perché i fiori hanno perso i colori
Ma l’amore, ma l’amore no
Resta la speranza di cambiare
Come la paura di dover restare
Mio cugino è sempre qui vicino
Dice che ritornerà
di nuovo il sole
Poi la notte prega per paura che
anche Dio
Scappi e lasci tutto quanto nell’oblio
Può scoppiare in un attimo il fiume
Tutto quanto potrebbe finire
Ma l’amore, ma l’amore no
Anche i prati rinunciano ai fiori
Perché i fiori hanno perso i colori
Ma l’amore, ma l’amore no
E a volte basta che sei qui vicino
A volte basta che ci sei
Perché a me basta che sei qui vicino
Perché a me basta che ci sei
Il dolore può farci cadere
La speranza potrebbe sparire
Ma l’amore, ma l’amore può
Far a sorridere ancora
Imboccare una strada sicura
Sì l’amore, sì l’amore può
E se scoppia in un attimo il fiume
Tutto quanto potrebbe finire
Ma l’amore, ma l’amore no
Anche i prati rinunciano ai fiori
Perché i fiori hanno perso i colori
Ma l’amore, ma l’amore no
Ma l’amore, ma l’amore…
Acqua bella
Acqua trasparente,
dolce o salata,
oppure gassata,
che si trasforma dove la
metti,
che scorre veloce,
che esce dalla fontana,
che serve per cucinare,
per i fiori bagnare
per lavare le mani, i denti
e la faccia,
per fare la doccia,
e per far crescere le
piante.
Acqua bella!
25 ottobre 2011
Acqua
nelle case,
nelle strade,
nei caruggi,
nelle piazze,
nei paesi,
nella valle,
nei fondi,
in chiesa,
dentro casa,
nella banca,
nei negozi,
sotto il ponte,
nei bar,
nella posta,
nel campo di calcio,
nell’oreficeria,
nella pizzeria,
nella gelateria,
nel ristorante,
nel panificio,
nel mio giardino,
nel nostro orto,
nel muro della scuola.
Acqua
che scorre,
che porta via,
che allaga,
che distrugge,
che sporca,
che spacca,
che rompe,
che fa piangere,
che spaventa.
Acqua
forte,
sporca,
torbida,
veloce,
impetuosa,
spaventosa.
Acqua brutta!
Alcuni dati: n. alunni scuola dell’
infanzia: 22; n. alunni scuola primaria: 50; nomi delle insegnanti della
scuola dell’infanzia: Laura e
Caterina; nomi delle insegnanti
della scuola primaria: Gabriella,
Enrica, Catia, Paola, Gianna, Rosanna, Monica, Tamara
Dediche da parte dei bambini de L’ Aquila