Sei donna?Ti pago meno

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Sei donna?Ti pago meno
R
LASTAMPA
SABATO 31 GENNAIO 2009
Inchiesta
FRANCESCA SCHIANCHI
ROMA
I conti in tasca Le lavoratrici
incassano circa quattromila
euro in meno all’anno
La sindacalista «Pur di fare
carriera, molte sono disposte
a ricevere compensi più bassi»
Sei donna? Ti pago meno
L’Eurispes: in Italia la retribuzione degli uomini è più alta del 16%
R
enata Polverini, con attenzione tutta femminile,
quando organizza una riunione del suo sindacato
non la fissa «mai dopo le
cinque-sei del pomeriggio, altrimenti
so di escludere le donne che hanno figli e famiglia». Perché, secondo lei, da
tre anni segretaria nazionale dell’Ugl,
tra i fattori che penalizzano le donne
sul lavoro c’è «un’organizzazione su
modelli maschili».
L'aspetto ancor più penalizzante, però, lo ha evidenziato ieri un rapporto
dell’Eurispes: differenza del 16% tra le
retribuzioni medie degli uomini e quelle
delle donne, 4.000 euro l’anno in meno
nelle tasche delle lavoratrici (28 mila
contro 24 mila). Con una forbice abbastanza piccola tra i dirigenti (per le signore il 3,3% in meno), che si allarga nelle attività commerciali (13,4%), aumenta tra le mansioni intellettuali (18,8%) e
sfonda il 20 per cento tra gli operai specializzati (20,8%).
«Il mercato del lavoro è strutturato
Denuncia radicale
«I sei romeni
picchiati
in caserma»
Un pestaggio nella caserma dei carabinieri di Guidonia, mentre fuori la gente
inveiva contro il branco. È il
racconto dei sei romeni, arrestati per lo stupro di una ragazza, alla parlamentare radicale Rita Bernardini. A due
romeni, accusati di favoreggiamento, sono stati concessi gli arresti domiciliari.
I
Il giovane scomparso
ucciso e bruciato
Era scomparso da casa
sabato, a Scauri, allontanandosi sulla Mini Cooper. Igor
Franchini, 19 anni, è stato
trovato ieri in campagna, ucciso a coltellate e bruciato.
Incensurato, insegnava danza in una scuola del paese.
I
Obama vuole la parità
ma l’America è diversa
Noi, nel nostro Paese,
in certi posti chiave
non ci arriveremo mai
Milano
«Non andare al wc»
E la cassiera sviene
Ritanna Armeni
giornalista
Malata di diabete e ipertensione, durante il turno di
lavoro ha chiesto alla responsabile di andare in bagno perché non si sentiva bene. Permesso negato: la donna ha
avuto un malore ed è finita al
pronto soccorso. Protagonista una cassiera di 58 anni
del supermercato Gs in viale
Monza, a Milano.
I
Tra chi svolge un lavoro
specializzato la differenza
arriva al venti per cento
Padova
Bisogna cambiare la legge
sulla maternità: è quella
che blocca il nostro
accesso agli incarichi
di maggiore responsabilità
Marina Salamon
imprenditrice
Intervista
ROMA
L’Università a due velocità
La sociologa Chiara Saraceno, d’altronde, brillante carriera universitaria «a
cui sono arrivata più tardi dei miei coetanei maschi: quando sono diventata ordinaria le donne erano il 10%», sottolinea: «Sulla carta la parità c’è già: la disparità si risolve in parte con norme antidiscriminazione, in parte redistribuendo il carico della famiglia, e poi con più
servizi e orari di lavoro diversi».
E’ la sola dirigente donna in un mondo maschile Carlamaria Tiburtini,
42enne direttore del personale dell’azienda di componentistica aerospaziale Microtecnica, 770 dipendenti, «e
proprio ieri ho confermato a tempo indeterminato due operaie». «Con lo stesso salario degli uomini», precisa, «perché da quando sono qui ho ristabilito le
curve di salario: prima, in effetti, c’era
abbastanza differenza». «Da responsabile del personale - aggiunge - l’assenza
per maternità non mi fa nessuna paura, anche perché ho avuto molti operai
maschi che hanno preso il congedo di
paternità». Un’eccezione virtuosa, però: spiega Eurispes che il 65,7% delle
donne è ancora certa che la carriera
porti a rinunciare ai figli.
In breve
Latina
LA FORBICE
per premiare il lavoro maschile - commenta la Polverini - e c’è un aspetto grave: le donne sono spesso disponibili a
guadagnare meno pur di raggiungere alte professionalità». E se in America il
neopresidente Obama ha firmato una
legge per garantire la parità di genere,
in Italia, secondo la sindacalista, «bisogna continuare a fare leggi che tutelino
le donne; ma il grande salto da fare per
creare una vera parità è culturale». Anche la giornalista Ritanna Armeni sottolinea le differenze con gli Stati Uniti:
«L’atto di Obama è importantissimo,
ma in Italia è una questione più ampia:
le donne in certi posti chiave non ci arrivano proprio».
Società 25
Lidia
Ravera
Questi sono dati indegni di
un Paese civile: bisogna organizzarsi, fare qualcosa,
non possiamo aspettare il
principe beige Obama che
ci salvi». Sbotta a sentire i risultati del
rapporto Eurispes la scrittrice Lidia
Ravera, due milioni e mezzo di copie
vendute con «Porci con le ali», seguito
da una ventina di altri romanzi dagli
anni Settanta ad oggi.
maternità vada cambiata l’imprenditrice
Marina Salamon, «perché blocca l’accesso alle posizioni superiori; e poi bisogna
incentivare una maggiore flessibilità in
entrata e uscita e sostenere il telelavoro».
Lei, racconta, «a parità di livello ho sempre privilegiato le donne: per dare una testimonianza, ma anche perché sono più
fedeli all’azienda. E da me nessuna retribuzione più alta agli uomini». Quella de-
“Smettiamola
di fare le belle
addormentate”
«Obama è una benedizione, ma noi
non lo abbiamo: da noi c'è un anziano
signore il cui rapporto con le donne si
può immaginare dalle battute che fa,
l'ultima quella sugli stupri. Per questo
serve un partito trasversale delle donne per combattere tutte le disuguaglianze: se la sinistra non esiste più, i
riferimenti politici sono esplosi, forse
allora bisogna ripartire dall’ingiustizia di genere. A la guerre comme à la
guerre...».
Ha sentito? Le donne nel nostro Paese sono pagate in media il 16 per cento in meno degli uomini, circa 4.000 euro l'anno
LA PROPOSTA
«Fondiamo un partito
tutto nostro, è ora di
rimettersi in marcia»
L’ostacolo dei figli
di differenza.
Tiburtini, dell’Associazione italiana
per la direzione del personale, ammette che tra i suoi omologhi maschi «c’è
ancora chi chiede ai colloqui Ma lei ha
intenzione di avere figli?...», ma c’è anche «a volte nelle donne un atteggiamento da vittime, a volte ci discriminiamo noi stesse: mentre ci vuole il coraggio di denunciare i soprusi se siamo
davvero convinte di valere».
E’ convinta che proprio la legge sulla
«Bisognerebbe che le donne ricominciassero a comportarsi come un soggetto politico, cosa che non fanno più
da trent’anni. Perché il poco che in questo Paese abbiamo ottenuto, dalla maternità pagata all’interruzione di gravidanza, all’abolizione del carcere per il
reato di adulterio, tutto questo è stato
ottenuto marciando sulle gambe delle
donne».
Bisognerebbe organizzarsi...
nunciata da Eurispes: la scrittrice Dacia
Maraini ascolta e sospira: «Dipende anche molto dalle donne, che devono allearsi. Vedo invece molta resa di fronte alle ingiustizie». Si è mai sentita discriminata?
«Mille volte. Ancora adesso, quando si
fanno le panoramiche degli scrittori del
900, non c’è mai un nome di donna. L’unica cosa che non discrimina è il mercato:
forse perché leggono di più le donne...».
Lei sarebbe pronta a impegnarsi in questo partito delle donne?
La scrittrice Lidia Ravera
«Sì: la sinistra in questo momento è
evaporata, il femminismo come un fiume carsico si è inabissato, almeno per
ora, e le donne continuano a vivere un
trattamento di ineguaglianza. Quando
in realtà dovrebbe bastare applicare la
Costituzione, e il datore di lavoro che
paga meno una donna rispetto a un uomo dovrebbe essere fuori legge».
Negli Stati Uniti il presidente Obama ha
appena firmato una legge per garantire
la parità tra generi sul lavoro.
«Se ci fosse collaborerei: io non faccio
politica, ma a questo punto penso sia
necessario, sono stufa di ripetere sempre le stesse cose, da trent’anni, di
quando ne avevo venti. Le ideologie sono morte, ma ci sono delle emergenze:
questa dell’ingiustizia di genere, quella
ecologica... Bisogna organizzarsi per
lavorare».
C’è anche chi sostiene che sono le donne
stesse ad essere troppo adagiate, non lottano, fanno un po’ le vittime...
«Siamo tutti adagiati, l’Italia è una società in sonno. Ma quando c’era
l’Apartheid, non si diceva ai neri che
se erano segregati era colpa loro che
sono neri».
[F. SCH.]
Multa da 500 euro
per la dose in strada
Padova ancora capofila
in tema di sicurezza: stavolta
è l’ordinanza antidroga che
punisce con multe da 500 euro chiunque consumi o acquisti stupefacenti in strade o
piazze che ricadono in aree
residenziali. L’ordinanza del
sindaco Zanonato (Pd) ha fatto la prima vittima: un uomo
di 46 anni che vicino alla stazione si preparava una dose
di cocaina.
I
Varese
Ammazza il padre
e s’impicca
Tragedia familiare a Busto Arsizio. Un cinquantenne ha ucciso il padre di 82 anni con due coltellate alla gola, poi si è impiccato. L’omicida, autista di bus, aveva sempre vissuto coi genitori. Da
due settimane doveva occuparsi del padre malato, la madre è in ospedale.
I
Como
Preso il pirata
della strada
«Avevo paura di perdere il posto, per questo non mi
sono fermato o costituito».
Salvatore Caputo, 58 anni,
ha ammesso di essere il pirata della strada che mercoledì
ha ucciso una pensionata a
Fino Mornasco. Guidava un
autocarro aziendale, a incastrarlo il filmato di un impianto di videosorveglianza e
la testimonianza di un camionista tedesco. È in stato di
fermo.
I
Trento
Usavano i cani
per girare film porno
Due giovani usavano i
cani dell’allevamento che
gestivano nel Trentino per
girare scene di film a luci
rosse con un’attrice inglese.
I