ROTORWINGS FORMATION TEAM

pattuglie
Rotorwings
Formation
Team
Una formazione in autogiro?
Si, è la “Rotorwings Formation
Team”. Volo Sportivo è arrivato
in Austria per realizzare un
reportage aria-aria sulla prima
ed unica realtà al mondo di
questo tipo, nata soltanto
pochi mesi fa
Alberto Pericoli
P
eter Metzger, Otmar Zotter e Harald Kraschitzer, accomunati dalla passione per il volo e dal possedere ciascuno un autogiro, sono tre amici
con il “must” di ritrovarsi in occasione di air
show e raduni aeronautici. Poco alla volta
l’idea di costituire un team inizia a farsi stra-
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da. Discutendone a tavolino, si parte dalla
premessa che il livello di esperienza individuale certamente non manca, ma uno dei
primi problemi da affrontare è la difficoltà
nel mantenere la giusta separazione in volo
proprio per la specifica tipologia di macchina in uso. Un valore minimo, infatti, introdu-
ce un rischio notevole per la possibilità di
contatto tra i rotori, e uno troppo elevato vanifica il concetto di formazione (ricordiamo
che i piloti che fanno capo all’italiana Magni
Gyro hanno spesso realizzato formazioni
anche di 15 autogiro in gruppi di tre, ma con
separazioni molto elevate). Il primo requi-
sito sta quindi nella necessità di un addestramento costante, assolutamente indispensabile per portare avanti il progetto in
condizioni di totale sicurezza. Tra qualche
dubbio e altrettante perplessità, l’input definitivo a “decollare” arriva il 30 giugno 2012,
in occasione della “Flugplatzfest”, organiz-
zata per celebrare i 60 anni dell’aero club di
Timmersdorf (LOGT). A sbloccare le cose
ci pensa la carica di entusiasmo fornita da
un campione mondiale di acrobazia come
Hannes Arch, che proprio a Timmersdorf
ha fatto base per diversi anni prima del trasferimento a Salisburgo.
“Già, ma un momento, dove
troviamo uno sponsor?”
E qui viene in aiuto l’ottimo rapporto di conoscenza che Otmar vanta con i “piani alti”
della “Red Bull”: la proposta di creare quella che si propone come una compagine
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Tutti i tre autogiro sono dotati di anticollisione FLARM, lo vedete installato fra i
due contagiri rotore e motore
La prerotazione è del tipo ad albero fisso con tendicinghia di ingaggio sulla
flangia elica
unica nel suo genere e la presentazione di un
video con alcune riprese aeree ottiene dalla
“Motor Sport Division” del noto “impero” un
riscontro talmente positivo che l’accordo è
immediatamente definito. Addirittura non si
parla di alcuna scadenza e l’unica condizione posta è la sicurezza dei piloti e, naturalmente, degli spettatori.
I piloti
Peter Metzger, il Leader o “Frontmann”,
è un medico chirurgo con la passione per
tutto ciò che sfida la gravità. Nel 1981 inizia con i modelli radiocomandati, nel 1989
acquisisce il brevetto di volo come pilota di
aliante e poco tempo dopo scopre il mondo
L’autogiro utilizzato è l’MTO Sport,
caratterizzato da una grande
manovrabilità
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n Il vero problema da affrontare
per una formazione serrata di
autogiro è quello della distanza
minima, e in questo caso la Red
Bull ha imposto 25 metri come
parametro di sicurezza m
del parapendio e conosce Otmar Zotter. È
l’inizio di una lunga amicizia che nel 1997 li
porta al paramotore e nel 2006 all’autogiro.
Otmar Zotter è il right wingman o, per dirlo alla tedesca, il “Rechter Flügelmann”. Nel
1988 sente per la prima volta lo slogan “Red
Bull ti mette le ali” e capisce immediatamen-
te che la sua attività di parapendio si sposa
perfettamente con questo motto. Contattati
gli uffici salisburghesi della “Red Bull”, che
a quel tempo si trovano in un appartamento a cinque stanze, ottiene un colloquio con
l’imprenditore Dietrich “Didi” Mateschitz, oggi general manager del gruppo. In quel mo-
L’unico momento realmente serrato è il
rullaggio per entrare in pista con i rotori
allineati e frenati
mento iniziano 26 anni di collaborazione, un
traguardo difficilmente eguagliabile.
L’ultimo, ma solo in ordine di citazione, è
Harald Kraschitzer, il gregario sinistro o
“Linker Flügelmann”, ingegnere elettronico
e titolare di una società specializzata nel
settore video. Dal 1995 gira numerosi cortometraggi sul volo e nel 2008, dopo aver ottenuto l’attestato di pilotaggio, mette a punto
un sistema di stabilizzazione per filmare da
bordo di un autogiro.
Il programma
L’esordio avviene alle ore 14.00 dello scorso 1 maggio a Podersdorf am See, una
piccola frazione sul Neusiedler See, il lago
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bisce, chiaramente, in condizioni di pioggia
mentre, nel caso di vento, il discorso è diverso e l’effettuazione del display completo
dipende solo dall’intensità. I voli pianificati
per oggi sono sicuramente due, forse c’è
spazio per un terzo e, prima di tutto, Peter,
Otmar e Harald provano il programma a terra, muovendosi in quella che è una perfetta
simulazione del flying display. I tre piloti eseguono l’ultima serie di controlli dalla struttura al motore, ai fuochi d’artificio collocati
su entrambi i lati del carrello posteriore. In
questa stagione le salve sono tre, passeranno a cinque dal prossimo anno. Accensione sincronizzata della coppia di Rotax
914 UL2 Turbo e del singolo 912 ULS, sintonizzazione sulla frequenza radio “123.45”
e attesa delle disposizioni del Leader per il
rullaggio e la prerotazione. Entrata in pista,
la formazione assume la forma di un triangolo isoscele e il comando “Start!” segna
l’inizio della corsa. La salita, simultanea e di
sicuro effetto, porta all’altezza di display con
l’effettuazione di alcune formazioni con una
separazione fissa di 25 m tra le macchine,
un parametro standard in materia di sicurezza voluto espressamente da “Red Bull”.
Separazioni, incroci e ricongiungimenti si
susseguono a una velocità variabile tra 80
e 90 km/h e a un’altezza massima di 150 m.
su aeroporto, mentre su altre display line vi
è la possibilità di scendere, previa autorizzazione, fino a 80 m. Giunti al termine del
programma i tre autogiro rilasciano ognuno
un fumo denso di colore verde che è il preludio alla coreografia data dalle sei cascate
pirotecniche, emesse nel corso di una rapida cabrata collettiva. Questa figura, fatta
conoscere nel mondo dall’italiano Pioneer
Team come “apertura stellata” indubbiamente rende al meglio nel caso di un cielo molto nuvoloso o verso l’imbrunire. Già
nella corrente stagione si stanno poi valutando alcuni sottofondi musicali di accom-
pagnamento alla presentazione. L’aspetto
logistico è infine garantito dalla stessa “Red
Bull” che ha fornito tre rimorchi chiusi, veri e
propri hangar trasportabili dotati di pannelli
solari quale fonte di alimentazione elettrica
indipendente.
Fumogeni e fuochi pirotecnici sono
montati su piastre solidali con l’asse e con
la carena delle ruote principali
Prima di ogni volo i tre piloti “mimano” il
programma a terra
situato sul confine fra l’Austria e l’Ungheria
che, con una superficie di 315 km², è il secondo bacino endoreico più grande dell’Europa centrale. La folla che gremisce le rive
durante il “World Championship Surf Cup” è
in attesa del “trio” e si emoziona per lo spettacolo offerto e per il gran finale, con il lancio
“colorato” delle cariche pirotecniche. La seconda uscita è stata il 28 e 29 giugno ad “Air
Power 2013”, l’appuntamento biennale internazionale che si tiene presso la base aerea
di Zeltweg: in questa edizione è raggiunta la
cifra record di 300.000 persone, arrivate per
il richiamo dato da oltre 250 aeroplani provenienti da 20 nazioni, e desiderose di ammirare le evoluzioni delle più famose compagini
acrobatiche, ma anche di potentissimi jet e
velivoli storici. Il 3 agosto è la volta di “Seefest” in quel di Zell am See, e nel corrente
mese di settembre vi è l’impegno di sabato 7
a Kapfenberg per “Air Challenge Styria 2013”
e, il giorno seguente, nuovamente a Zell am
See durante “Air Expo Zell”.
In volo con VS
In una splendida giornata d’estate presso
l’aero club di Timmersdorf, il “Rotorwings
Formation Team” è tutto per “Volo Sportivo”
in occasione di un allenamento per studiare
la modifica di alcune manovre. Le condizioni
meteo sono eccezionali; il team non si esi904
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