Eolo ai tempi della green revolution | Rinnovabili

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Eolo ai tempi della green revolution | Rinnovabili
26 giugno 2012 - - ore 15.03
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Roma, 15 giugno 2012
Speciale Global Wind Day
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Daily News
Eolo ai tempi della green revolution
Zurigo, 26 giugno 2012
Eolico: da turbine più grandi una
produzione più verde...
di Stefania del Bianco
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Aerogeneratori giganti e turbine microscopiche, materiali radar assorbenti e batterie incorporate. La
tecnologia eolica continua ad evolversi accettando nuove sfide
Raleigh, 26 giugno 2012
Il fotovoltaico si fa sottile… come un
“sandwich”...
Dall’invenzione del primo mulino a vento in Persia
Londra, 26 giugno 2012
quasi 3.000 anni prima di Cristo in poi, l’evoluzione
Friends of the Earth Uk: “Bisogna
abbandonare il gas”...
tecnologica dello sfruttamento delle correnti d’aria è
stata estremamente lenta.
Poi,
ecco arrivare
Charles F. Brush, classe 1800 e una forte
Roma, 26 giugno 2012
ambizione visionaria, e il gioco è fatto. Ma dalla
Quarto Conto Energia: aggiornamento
delle Regole applicative...
prima turbina degna di questo nome (1888) ad oggi
si sono compiuti veri e propri passi da giganti. La
Irvine, 25 giugno 2012
spinta dell’innovazione ha contagiato tutta la filiera
Arriva la lampadina LED che si accende
con l’iPhone...
dell’eolico che in pochi anni è riuscita rivoluzionare
gli aerogeneratori in termini di prestazioni, estetica
Roma, 25 giugno 2012
e costi. E se nell’immaginario comune la classica
Conto Energia Termico, si lavora sulla
bozza...
turbina ad asse orizzontale è, e forse rimarrà
ancora a lungo, un simbolo iconico della produzione
Boston, 25 giugno 2012
eolica, nel mondo reale la tensione verso la
Dal MIT la cella “all-carbon” che cattura
l’infrarosso...
perfezione tecnologica ha lanciato una forsennata
corsa evolutiva partorendo, in alcuni giganti eolici, in altri funzionali gadget dalle dimensioni lillipuziane, oggi
Washington DC, 25 giugno 2012
ibridi tecnologici, domani sistemi simbiotici capaci di relazionarsi positivamente con la natura.
USA-Canada: pronto il nuovo Piano
d’Azione per le Clean Energy...
LOTTA FRA TITANI L’inizio del decennio ha dato il via alla “febbre del vento”, una vera e propria corsa tra le
maggiori case di produzione eoliche alla realizzazione di mega turbine da capacità a sei zeri. L’obiettivo è
Roma, 25 giugno 2012
semplice: realizzare l’aerogeneratore più potente al mondo per le aree off-shore ed aggiudicarsi un primato
Traguardo storico: in Italia il solare
supera l’eolico...
unico al mondo. Ecco allora che spuntano Eolo (Norvegia), Britannia (Regno Unito), Aerogenerator X
(Stati Uniti) e Azimut (Spagna), colossi in alcuni casi anche da 10 MW di potenza e con altezze superiori ai
Rio de Janeiro, 22 giugno 2012
150 metri e pale dal peso di oltre 30 tonnellate. In realtà per vedere questi titani in un impianto commerciale
Brasile e Italia investono nelle
economie minori...
bisognerà aspettare ancora qualche anno, dal momento che istallazioni così possenti impongono
inevitabilmente problemi ingegneresti e logistici non da poco.
VENTO IN TASCA Ma non sempre le dimensioni sono tutto. A dimostrarlo sono le nuove leve del design
industriale che stanno adattando la tecnologia eolica al necessità prettamentedomestiche. Nasce così Aero
E, il minidispositivo progettato da Lance Cassidy per generare elettricità dal vento senza dover affrontare
alcun problema d’istallazione. Il concept è stato disegnato per essere “incastrato” magneticamente nelle
finestre e per poter ricaricare in modalità wireless i piccoli oggetti elettronici come cellulari e mp3. Non è da
meno Wind Cube, il progetto dei designer Liao-Hsun Chen e Wen-Chih Chang, divertitisi ad immaginare un
perfetto connubio tra edilizia e soluzioni green nel contesto metropolitano. Si tratta di un mini aerogeneratore
a tre pale modulare e dalla capacità di 100 W e dall’altezza di soli 68 cm che grazie alla sua forma a Y e al
ridotto peso può essere istallato sulle mura esterne di casa con l’aiuto di soli tre vit,i fino a realizzare una
vera e propria parete rampicante dell’eolico.
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archivio Daily News
Il Sondaggio
ANIMAL FRIENDLY L’accusa che più spesso viene rivolta alle grandi wind farm è di essere tra i fattori
responsabili dei danni all’avifauna, soprattutto quando una progettazione poco attenta istalla parchi eolici
sulle rotte migratorie. Per le turbine si avvicina il giorno del riscatto e un passo avanti potrebbero averlo
compiuto alcuni ricercatori dello Zoo di San Diego (Usa) alle prese con la realizzazione di un sistema di
telemetria capace di individuare la presenza di grandi volatili, disattivando all’occorrenza il movimento
delle pale eoliche. La sperimentazione è già stata avviata e il sistema sta registrando altitudine e velocità di
alcuni Condor californiani provvisti di trasmettitore, nella speranza di poter ottenere un giorno un dispositivo
distinguere le varie specie tra loro e funzionare in maniera più performante. D’altra parte le fattorie eoliche
sembrano vadano perfettamente d’accordo con la fauna marina. I ricercatori del DTU Aqua, l’Istituto
danese delle risorse acquatiche, hanno avviato uno studio sulle specie ittiche che popolano i fondali attorno a
Horns Rev 1, wind fram danese istallata a largo della costa di Anholt. Dopo sette anni di studi ed analisi
hanno scoperto che i pesci non solo convivono senza alcun problema con gli 80 aerogeneratori del parco, ma
che le particolari caratteristiche strutturali (profondi ancoraggi e barriere di pietra circolari a protezione)
dell’istallazione off-shore hanno dato una mano alla biodiversità del luogo, aumentando la fauna locale di
numero e specie.
I SUPER POTERI DELLE TURBINE Invisibili e silenziose, questo
si chiede agli aerogeneratori del 2012. E questo è quello che la
ricerca di settore sta cercando di ottenere. E se da un lato già si
moltiplicano le sperimentazioni per rendere le turbine impercettibili
alla lettura dei radar degli aerei, all’orizzonte appaiono anche le
prime sperimentazioni di rotori “muti”. Nel primo caso fa scuola il
progetto RAM (Radar Absorbent Material) della Vesats in cui
sono state adattate con successo le tecnologie militari “stealth”
alle turbine della casa danese. Fa voto di silenzio invece Eco
Whisper, progetto della Renewable Energy Solutions Australia
(RESA) grazie al quale è stata realizzato un aerogeneratore da 20
kW in grado di produrre energia ma ben poco rumore. Il merito
ovviamente è del suo particolare design che ricorda da vicino il
rotore di aereo e che è in grado di fornire all’istallazione un 30% in
più di efficienza rispetto ad una tradizionale tre pale.
COMODITA’ 2.0 Cosa manca ad una turbina moderna? Magari la
capacità di stoccare l’elettricità prodotta e rendere il vento una
Turbina Eco Whisper
fonte un po’ più affidabile. O forse la possibilità di facilitare le
operazioni di manutenzione e controllo. Per la società olandese 2-B Energy una delle sfide odierne è
rappresentata dal fatto che molti design di turbine off-shore si basano attualmente su una tecnologia studiata
e progettata per gli impianti a terra, dove sussistono vincoli e condizioni ambientali profondamente diversi.
L’azienda ha deciso di tentare un nuovo approccio progettuale, disegnando una turbina da 6 MW
bielica dotata sulla cima di eliporto. Il progetto si è già conquistato la fiducia del governo scozzese che ha
approvato i piani per la costruzione di un primo aerogeneratore a 20 metri a largo della costa di Methil nel
Fife. Si chiama invece SeaTwirl l’ultimo prodotto hi-tech, in tema eolico, partorito dalla Svezia. Un team di
università e società svedesi hanno collaborato per dar vita ad una turbina galleggiante che impiega l‘acqua del
mare come un cuscinetto a strisciamento, rendendosi così in grado di utilizzare la sua parte sommersa
come un grande volano a bassa velocità. In questo modo è in grado di memorizzare grandi quantità di energia
a bassa velocità ed erogarla a più alte velocità di rotazione quando la domanda energetica cresce. Tempo di
sperimentazione 4-6 anni.
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