Metodo Terzi® L`Organizzazione Spazio-Temporale di

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Metodo Terzi® L`Organizzazione Spazio-Temporale di
A.I.R.M.T. - Metodo Terzi®
L’Organizzazione Spazio-Temporale di Ida Terzi
APS - Associazione Italiana Ricerche Metodo Terzi
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Il Metodo di Organizzazione Spazio Temporale di Ida Terzi
L’ideatrice Ida Terzi
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Nasce a Parma nel 1905.
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Diplomata in tiflologia iniziò la sua carriera di insegnante presso l’Istituto dei Ciechi di Reggio Emilia.
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Il Metodo Spazio Temporale Terzi nacque sotto la spinta emotiva di educare il cieco al senso e alla nozione di
spazio attraverso la pratica controllata dell’attività deambulatoria.
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L’ideatrice, successivamente, ne approfondì le basi teoriche presso l’Istituto di Anatomia Funzionale
dell’Università di Milano.
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Il Metodo è stato in seguito applicato in soggetti vedenti, in età evolutiva a scopo didattico e terapeutico e in
età adulta, soprattutto in pazienti con esiti di coma e lesione cerebrale destra.
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Oggi le nuove acquisizioni delle neuroscienze (in particolare embodied cognition e neuroni specchio) hanno
permesso di approfondire le ragioni neurocognitive del Metodo ribadendone l’attualità.
Caratteristiche generali del Metodo Terzi
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E’ una tecnica cognitivo-motoria che utilizza primariamente il corpo in movimento e che, attraverso
l’integrazione delle informazioni propriocettive ed esterocettive, favorisce l’organizzazione e la
rappresentazione dello spazio personale (schema corporeo) ed extrapersonale.
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Prevede sempre la rappresentazione visuo-spaziale di quanto si è vissuto.
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Tutti gli esercizi del Metodo si “appoggiano” su una organizzazione temporale ritmica che è fondamentale
per l’apprendimento.
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La comunicazione non verbale, particolarmente aptica (di contatto) e prossemica (gestione della distanza
fra soggetto in formazione e operatore) è il punto di forza nella relazione fra educatore e soggetto in
formazione.
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L’errore non viene comunicato al soggetto, ma viene utilizzato dall’operatore per capire perché il soggetto
ha sbagliato (logica dell’errore) ed aiutarlo a superare la difficoltà.
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Il Metodo viene utilizzato nella Scuola dell’Infanzia per lo sviluppo dei prerequisiti dell’apprendimento, nella
Scuola Primaria per l’apprendimento della Letto-scrittura, della Matematica e della Geografia, nella Scuola
Secondaria di Primo Grado per il potenziamento dell’apprendimento nell’area scientifica.
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Il Metodo di Organizzazione Spazio Temporale di Ida Terzi nella Scuola dell’Infanzia
Nella Scuola dell’Infanzia i bambini devono acquisire le abilità cognitive di base (prerequisiti dell’apprendimento)
che permettono l’apprendimento della Letto-scrittura e della Matematica. In questo livello di scuola il Metodo
propone attività che potenziano le funzioni cognitive e le funzioni esecutive e sviluppano adeguatamente queste
abilità, tenendo conto dei ritmi di apprendimento e degli stili cognitivi individuali.
Nella tabella vengono esplicitati gli obiettivi in relazione agli apprendimenti.
Abilità cognitive
Motivazione
Attenzione
Memoria
Percezione, motricità, organizzazione
spazio-temporale
Abilità percettive
Cosa fa il Metodo Terzi
-Propone esercitazioni motorie (giochi motori) che stimolano
l’interesse dei soggetti.
-Non evidenzia mai l’errore al soggetto, evitando l’insorgere di
frustrazioni, paure, ansie.
-Utilizza rinforzi positivi verbali e non per aiutare i soggetti a
migliorare e ad acquisire autostima di sé.
-Utilizza, in massima parte, la comunicazione non verbale (aptica-di
contatto e prossemica-di vicinanza) che favorisce l’instaurarsi della
relazione educativa fra soggetto ed educatore e crea un clima di
fiducia reciproca.
-Prevede per gli esercizi particolari condizioni soggettive (utilizzo
della mascherina per inibire le percezioni visive che sono dominanti,
abbigliamento comodo, calze antiscivolo) e d’ambiente (spazio
ampio, silenzioso, sgombro, con luci soffuse) che aiutano i soggetti a
mantenere maggiormente la concentrazione.
-Tutti gli esercizi sviluppano, in particolare, l’attenzione selettiva,
facendo portare a livello di consapevolezza le informazioni analitiche
che provengono dal movimento del corpo (informazioni muscolari e
tendinee) e dall’esterno (tattili, uditive, visive).
-Prevede, per ogni esercizio tre fasi (consegna, vissuto attivo,
rappresentazione visuo-spaziale del vissuto) così da esercitare, nella
ripetizione dei movimenti, la memoria di lavoro basilare per il
mantenimento temporaneo e la manipolazione dell’informazione.
Cosa fa il Metodo Terzi
-Propone esercizi in cui si esercita costantemente l’integrazione di
informazioni propriocettive che derivano dal movimento del corpo
(muscolari, tendinee, vestibolari) ed esterocettive che provengono
dall’esterno (tattili, uditive, visive) e la capacità di utilizzarle e
organizzarle per svolgere compiti diversi (abilità visuo-spaziali).
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Motricità grosso e fino-motoria
Organizzazione spazio-temporale
-Propone esercizi sensomotori elementari (ritmo, striscio,
atteggiamenti, tocchi) che partono dal corpo e si sviluppano
successivamente nello spazio extrapersonale vicino (peripersonale)
e lontano (metrico) con attività di deambulazione e rotazione
sull’asse di gravità.
-Sviluppa la percezione di sé, degli assi e dei piani del corpo, il
controllo corporeo e la coordinazione grosso e fino-motoria
finalizzata al benessere psico-fisico del bambino e allo sviluppo delle
abilità grafo-motorie indispensabili per i processi di scrittura (aspetti
ergonomici della scrittura a mano, come postura, impugnatura,
organizzazione nello spazio del foglio).
-Propone esercizi che intervengono sull’organizzazione e sulla
rappresentazione dello spazio personale (schema corporeo di tipo
spaziale) ed extrapersonale vicino e lontano e sull’organizzazione
temporale (ritmo, successione, durata, sincronia).
-Partendo dai ritmi biologici della vita (respirazione, battito cardiaco)
sviluppa un modello temporale ritmico, spaziale e sostanziale entro
cui le informazioni in arrivo dal mondo esterno possono inserirsi e
assumere significato.
-Utilizza il ritmo degli arti superiori ed inferiori per sviluppare i
prerequisiti spazio-temporali dell’aritmetica (es. nel gioco del
numero) e della letto-scrittura (es. esercizi per l’acquisizione della
consapevolezza fonologica globale e analitica ed esercizi per
esercitare la postura e l’impugnatura nell’attività di scrittura).
Gli esercizi
Setting formativo
Fasi
Tipologia
Ambiente sgombro, tranquillo,
con luci soffuse, utilizzo di una
mascherina da parte dell’alunno e
dell’educatore.
Consegna: l’educatore induce
l’esercizio.
Esercizi senso motori elementari.
Esercizi di deambulazione.
Vissuto: l’alunno ripete l’esercizio
in autonomia.
Rappresentazione: l’alunno,
attraverso lo scambio dei ruoli,
ripete l’esercizio sul corpo
dell’educatore o usando appositi
“strumenti” (squadretta e
tavolozza negli esercizi di
deambulazione, pennellessa e
tempera negli esercizi per i
prerequisiti dell’aritmetica e della
letto-scrittura).
Esercizi di manipolazione
(modellatura, ritaglio, etc.).
Esercizi specifici per i prerequisiti
della matematica e della lettoscrittura.
Per far eseguire gli esercizi si possono usare:
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-la consegna guidata (l’educatore guida il bambino nell’esecuzione di un determinato esercizio)
-la consegna imitativa (l’educatore esegue l’esercizio per mostrare al bambino come si fa e il soggetto ripete
l’esercizio)
-la consegna verbale (l’educatore chiede al bambino di eseguire un determinato esercizio).
I prerequisiti della matematica e della letto-scrittura
Obiettivo generale:
-far prendere coscienza dei prerequisiti spazio-temporali che sono alla base dell’apprendimento della matematica e
della letto-scrittura.
Obiettivi specifici:
-acquisire la consapevolezza degli aspetti spaziali e temporali del numero (aspetto cardinale e ordinale)
-esercitare i processi fonologici globali (consapevolezza sillabica) e analitici (consapevolezza fonemica) che sono
fondamentali per imparare a leggere e a scrivere
-esercitare la motricità fine con particolare riferimento agli aspetti ergonomici della scrittura a mano (postura e
impugnatura).
Attività
1)Per i prerequisiti dell’aritmetica
Esercizi ritmici per la costruzione dei numeri fino a 10 (partendo dal numero 2).
Costruzione del numero 2.
-con il corpo (sedendosi due volte sulla sedia pronunciando ad alta voce la prima volta 1 e la seconda volta 2), con il
piede preferito (battendolo a terra due volte pronunciando ad alta voce la prima volta 1 e la seconda volta 2), con la
mano preferita (battendola sul tavolo due volte pronunciando ad alta voce la prima volta 1 e la seconda volta 2)
-con gli oggetti ( fare due buchi nella plastilina, staccare due pezzi dal cordone di plastilina, ritagliare due striscioline
da un pezzo di cartoncino, mettendo due palline in un contenitore, prendendo due oggetti dal materiale di recupero a
disposizione)
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-con la rappresentazione simbolica delle operazioni compiute (eseguita prima battendo due volte la mano sul foglio di
quotidiano e poi battendo due volte la pennellessa intinta nella tempera sullo stesso foglio). Si circonda la
rappresentazione con una linea curva chiusa e si scrive il numero corrispondente alla quantità costruita).
2)Per i prerequisiti della letto-scrittura
-Esercizi ritmici con l’aggiunta della voce per sostenere la segmentazione e la fusione sillabica di parole bisillabiche/
trisillabiche piane e rappresentazione simbolica delle operazioni compiute (come per il gioco del numero, quindi con il
corpo, con il piede preferito, con la mano preferita, con la plastilina, con le palline e con la rappresentazione simbolica
delle operazioni compiute).
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ME
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LA
-Attività di delezione della sillaba iniziale e/o finale (se tolgo questo pezzettone cosa resta?)
-Attività di ricerca (produzione) di parole con due/tre sillabe (trovare e pronunciare ad alta voce parole con un
determinato numero di sillabe).
-Attività di discriminazione uditiva di parole in base al numero di sillabe (gioco del sacco pieno-sacco vuoto).
-Attività di ricerca (produzione) di parole che iniziano/finiscono con la stessa sillaba (trovare e pronunciare ad alta
voce parole che iniziano/finiscono con la stessa sillaba)
-Attività di discriminazione uditiva di parole in base alla sillaba iniziale/finale (gioco del sacco pieno-sacco vuoto).
3)Per i prerequisiti della scrittura a mano
-Attività per esercitare la motricità fine attraverso attività di modellatura della plastilina:
-giochi con le dita
-gioco della pioggia
-rimpasto e modellatura della sfera
-modellatura della “base” di plastilina
-buchi con tutte le dita nella base di plastilina
-buchi con le dita rappresentativi dell’opposizione pollice-mignolo
-buchi con le dita rappresentativi dell’opposizione pollice- altre dita della mano (mano a piacere o entrambe)
-modellatura del “bastone” di plastilina
-spezzatura del bastone.
Materiale occorrente per gli esercizi legati ai prerequisiti dell’aritmetica e della letto-scrittura
-Plastilina, cartoncino, forbici, pennellesse, tempera, palline da ping pong, contenitore tipo quelli per la pellicola di
alluminio (lungo e stretto), fogli di quotidiano, fogli A3, fogli A4, pennarelli grossi, pennarelli sottili, pastelli, matite,
schede.
Valutazione delle “risposte”
La valutazione, fondamentale per capire il livello raggiunto da ogni bambino, è costante proprio per tenere monitorata
la situazione del gruppo (o della classe). Le “risposte” si raccolgono in apposite tabelle.
Dispensa a cura di Adriana Marenzi
[email protected]
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