e la tempra chimica del vetro

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e la tempra chimica del vetro
E
LA TEMPRA CHIMICA DEL VETRO
IN ESSA. UN AZIENDA, LEMA SrL ESPERTA DEL SETTORE, IN QUANTO UNA
DELLE PRIME AZIENDE AD AVER REALIZZATO FIN DAL 1972 IMPIANTI PER
L’APPLICAZIONE DI TALE PROCESSO, ILLUSTRA IN MODO RIASSUNTIVO TALE
PROCESSO
Causa l’affiorare dei limiti della tempra termica processabili come spessori minimi praticamente
2,8/3mm, curvatura del manufatto con curvature complesse caratterizzate da frecce particolarmente
profonde, scarsa qualità ottiche, notevoli deformazioni , ecc, fanno si che sempre più utilizzatori nei
più svariati settori come in campo aeronautico, aerospaziale, navale, militare, settore
automobilistico, elettronica, architettonico, settori che tendono, infatti, all’ottenimento di vetri con
forme particolarmente avvolgenti e spessori ridotti, richiedono vetri temprati chimicamente.
Data la fase evolutiva in cui si trovano oggi questi settori la tempra chimica è indicata per trovare
compromessi spesso ottimali tra spessori e forme.
Oggi lo sviluppo di nuovi sistemi di lavorazione dei vetri la tempra chimica permette di ottenere dei
vetri precedentemente curvati e poi temprati chimicamente anche a partire da spessori inferiori di
2mm.
La forma impressa alla lastra in vetro non viene infatti modificata durante la tempra, ottenendo
lastre perfettamente accoppiabili successivamente in fase di laminazione con PVB.
CHE COS’E’ LA TEMPRA CHIMICA?
La tempra chimica è un trattamento di superficie che avviene a temperatura al di sotto di quella di
transizione vetrosa.
I vetri da trattare, vengono immersi in un bagno di sali fusi di potassio a temperatura superiore ai
380°C, producendo per effetto dei gradienti dei rispettivi potenziali elettrochimici, uno scambio
ionico tra gli ioni sodio di superficie presenti nel vetro, e gli ioni potassio contenuti nel sale.
L’introduzione di ioni di potassio con dimensioni notevolmente superiori a quelle degli ioni di
sodio, comporta come conseguenza, l’instaurarsi di un sistema di sollecitazioni residue
caratterizzato da tensioni di compressione sulla superficie compensate da tensioni di trazione
all’interno del vetro.
LEMA SrL – Via E. Zacconi 5/A 43100Parma/Italy Fax 0039.0521.272824 E-mail [email protected]
www.lemaparma.it
LA TEMPRA CHIMICA DIVENTA INDISPENSABILE NELLE SEGUENTI SITUAZIONI:
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
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
Quando lo spessore del vetro da temprare, è inferiore ai 2,5mm. Sotto questo spessore, diventa
infatti molto difficile e quasi impraticabile, l’applicazione del processo di tempra termica
Nel caso di vetri con curvatura molto complesse o caratteristiche dimensionali che non
potrebbero essere in alcun modo prese in considerazione dagli impianti di tempra termica.
Necessità di resistenze meccaniche superiori a quelle normalmente ottenibili dalla tempra
termica, nel caso di applicazioni industriali o architettoniche particolari
Necessità di resistenze agli urti superiori a quelle ottenibili con la tempra tradizionale termica.
Necessità di ottenere oltre alla resistenza meccanica, elevati requisiti ottici o totale assenza di
deformazioni superficiali sul vetro, per applicazioni di tipo industriale o veicolare.
PROPRIETA’ DEL VETRO TEMPRATO CHIMICAMENTE
Proprietà fisiche
Tipo di vetro
 Vetro sodo-calcico
 Materiali vetrosi con composizioni chimiche speciali
Spessore vetro
 Da 0,5 mm
Dimensioni massime vetro
 3200x2200
Proprietà meccaniche
Profondità di penetrazione
 20-100 micron
Resistenza alla flessione
M:O:R: ASTM C 158-95:
 300-600 Mpa
Valori diversi (più spinti ) di quelli sopra riportati sono ottenibili in relazione alla durata ed alla
temperatura del ciclo; i valori vanno selezionati in base alle particolari esigenze progettuali e alle
condizioni di impiego dei manufatti
Lavorazione

Il vetro temprato chimicamente può essere successivamente tagliato, molato, forato, decorato e
sagomato
GLI IMPIANTI LEMA
E’ di fondamentale importanza che il trattamento si effettui su macchine dotate di sistemi di
sicurezza e protezione completamente automatici, per non rischiare di rovinare i vetri e il bagno.
Le unità LEMA, sono frutto d’anni di studio ed esperienza in collaborazione con le maggiori
industrie del vetro.
Prodotte sin dal 1972, raggiungono un elevato grado di perfezione, possibile solo grazie alla
profonda conoscenza del processo al quale le macchine si devono rigorosamente attenere.
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Tabella delle resistenze
Una tabella comparativa sui diversi requisiti della resistenza del vetro
trasformato può dare al progettista qualche elemento utile per la scelta della
tipologia di vetro più appropriata in rapporto ad una specifica applicazione.
Tipo di Vetro
Ricotto
Indurito
da 2.3 a 8
30/70
Temprato
termico
da 3.2 a 19
30/70
Temprato
chimico
da 0.7 a 19
300/400
Spessore (mm)
Compressione
superficiale
[N/mq]
Spessore zona
compressa
Resistenza alla
flessione
[N/mq]
Resistenza [ °C]
Frammentazione
da 2.3 a 19
0
0
20% spessore
del vetro
120/200
Fino a 100/120 micron
30/40
20% spessore
del vetro
50/100
30
Pezzi grandi
taglienti
40/100
Pezi medi in
Parte taglienti
110/180
Pezzi piccoli
Non taglienti *
Over 200
Pezzi grandi
taglienti
250/600
* Il vetro temperato termico è l'unico prodotto monolitico che può essere
considerato "Vetro di Sicurezza". Tutti gli altri vetri, per essere ritenuti tali,
devono essere stratificati.
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