Corso ForTIC C2 Installare LINUX in modo permanente
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Corso ForTIC C2 Installare LINUX in modo permanente
Corso ForTIC C2 – IPC Falcone Gallarate Anno scolastico 2006/2007 Corso ForTIC C2 LEZIONE n. 2 ● ● ● ● ● Installare LINUX in modo permanente Partizionamento del disco fisso Il boot loader L'utente root e i suoi “poteri” Muoversi all'interno del file system I contenuti di questo documento, salvo diversa indicazione, sono rilasciati sotto una licenza Creative Commons License. Per prendere visioni dei termini della licenza visitare il sito http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.0/ o richiederne una copia a Creative Commons, 559 Nathan Abbott Way, Stanford, California 94305, USA Sandra Farnedi 1/9 Corso ForTIC C2 – IPC Falcone Gallarate Anno scolastico 2006/2007 INSTALLAZIONE DI LINUX (1) Raccolta dati Raccogliere i dati relativi all’h/w della macchina. In generale durante l’installazione quasi tutte le periferiche vengono riconosciute automaticamente, ma a volte è necessario fornirne manualmente le caratteristiche, per cui è opportuno prepararne una lista completa prima di partire con l’installazione. In particolare è importante conoscere: • Quantità di memoria RAM disponibile • Tipo di scheda video • Tipo di schermo (se possibile marca e modello o almeno se si tratta di un LCD o CRT) e relativa risoluzione (es. 1024X768) E’ inoltre necessario, se già non è così, far in modo che il lettore del CD sia inizializzante (entrare nel setup al momento del boot). Assicurarsi infine di avere sull’hard disc spazio sufficiente per l’installazione, le attuali versioni grafiche di LINUX richiedono almeno 10 Gb di spazio disco per lavorare in modo decoroso. Sandra Farnedi 2/9 Corso ForTIC C2 – IPC Falcone Gallarate Anno scolastico 2006/2007 INSTALLAZIONE DI LINUX (2) Premesse LINUX può essere installato su un PC in cui già esistono altri sistemi operativi. Attenzione però: se si vuole mantenere la coesistenza di Linux con altri sistemi operativi, è opportuno che Linux venga installato per ultimo, perché gli altri sistemi operativi, in generale, non si preoccupano della presenza di Linux e quindi non lo includono nell’elenco dei sistemi operativi su cui operare la scelta di avvio. Prima di procedere all'installazione, è opportuno partizionare il disco fisso su cui si intende installare LINUX: tutte le distribuzioni contengono al loro interno dei prodotti che consentono di effettuare il partizionamento, ma spesso non sono di facile utilizzo per cui si consiglia di effettuare il partizionamente prima di partire con l'installazione utilizzando prodotti come Partition Magic o Parted. La procedura di installazione può differire leggermente da una distribuzione all'altra, ma le fasi fondamentali rimangono invariate. Sandra Farnedi 3/9 Corso ForTIC C2 – IPC Falcone Gallarate Anno scolastico 2006/2007 INSTALLAZIONE DI LINUX (3) Passi da seguire: ● se si possiedono due o più dischi fissi è possibile dedicarne uno a Linux, altrimenti è necessario creare due nuove partizioni sul disco, utilizzando lo spazio disponibile ● creare sul disco fisso una partizione di tipo swap di dimensioni doppie rispetto a quelle della RAM ● creare una partizione di tipo ext3, di almeno 10 Gb, su cui verrà installato il sistema operativo ● fare in modo che il computer inizializzi da CD ● partire con l'installazione e procedere accettando le scelte consigliate. Bisognerà soltanto scegliere, la lingua, la password di root, il nome della macchina (se richiesto) e il nome di un utente non privilegiato (opzionale) ● alla fine dell'installazione viene installato il bootloader che è il programma che consente, in presenza di più sistemi operativi installati sulla stessa macchina, di scegliere quello da cui si vuole partire; i bootloader più diffusi sono LILO, GRUB e SYSLINUX che differiscono solo per l'aspetto grafico. In questa fase viene effettuata la scelta sulla priorità di partenza dei sistemi operativi installati, ma tale scelta può essere modificata in qualunque momento intervenendo sulla directory che porta il nome del bootloader e che si trova nella directory /boot (es. /boot/grub/grub.conf) Sandra Farnedi 4/9 Corso ForTIC C2 – IPC Falcone Gallarate Anno scolastico 2006/2007 CASI PARTICOLARI KNOPPIX Normalmente le varie distribuzioni forniscono CD distinti per la versione live e per quella installabile, nel caso di Knoppix invece, il CD live può essere utilizzato anche per effettuare l'installazione vera e propria. Per installare Knoppix in maniera permanente occorre partire col CD-live, entrare nel menù “Teminale” e digitare: sudo su knoppix-installer UBUNTU Normalmente, le versioni live consento di abilitare l'utente root senza dover fornire una password, per la versione live di UBUNTU non è così, ma per abilitare l'utente root bisogna digitare il comando: sudo passwd root in questo modo si assegna una password a root e quindi si può lavorare come super user Sandra Farnedi 5/9 Corso ForTIC C2 – IPC Falcone Gallarate Anno scolastico 2006/2007 L’UTENTE root e gli utenti “non privilegiati” LINUX è un sistema operativo multiutente cioè più utenti possono lavorare contemporaneamente. Esiste un utente privilegiato con pieni poteri sul sistema, tale utente deve avere come username root e svolge le funzioni di amministratore del sistema stesso. Gli altri utenti, che possono essere creati solo da root, hanno privilegi di vario genere, decisi dall’utente root stesso. Ciascun utente, compreso l'utente root, possiede una home directory di cui è il legittimo proprietario. Sandra Farnedi 6/9 Corso ForTIC C2 – IPC Falcone Gallarate Anno scolastico 2006/2007 STRUTTURA DEL FILE SYSTEM L’insieme dei file di LINUX è strutturato ad albero tramite un sistema di directory (=file contenenti altri file, noti, in ambiente Windows, come cartelle) e sottodirectory (sottocartelle) all’interno delle quali si trovano i file propriamente detti. L’origine dell’albero è la directory root che viene indicata col simbolo / Indicando le directory col simbolo e i file col simbolo possiamo immaginare la struttura del file system di LINUX nel modo seguente: Figura 1 Sandra Farnedi 7/9 Corso ForTIC C2 – IPC Falcone Gallarate Anno scolastico 2006/2007 PATH NAME ASSOLUTO e PATH NAME RELATIVO Dal momento che noi, durante il corso, useremo quasi sempre l'interfaccia a riga di comando, è importante che impariamo ad utilizzare le due tipologie di nomi di file • Ogni file (comprese le directory) ha un nome univoco costituito da tutto il percorso completo per raggiungere il file stesso a partire dalla root ( / ). Tale nome viene detto path name assoluto. Per esempio il path name assoluto del file F14 di Figura 1 è /D1/D4/D7/F14 • Ad ogni file si può fare riferimento anche col path name relativo che è composto dal percorso necessario per raggiungere il file partendo dalla directory in cui si è posizionati. Per esempio, se ci si trova in D4, il path name relativo del file F14 è D7/F14 mentre il suo path name assoluto rimane invariato. • All’interno di ciascuna directory si trovano anche i riferimenti ad altre due directory i cui nomi simbolici sono . e .. che indicano rispettivamente la directory corrente (quella in cui ci si trova) e la directory immediatamente superiore. • Tali nomi simbolici possono essere utilizzati per comporre i path name relativi dei file e delle directory. Per esempio, se ci si trova in D6, il path name relativo del file F14 è ../D7/F14 • Anche se un file è sempre raggiungibile tramite il suo path name assoluto, nella pratica quotidiana si utilizzano quasi sempre path name relativi che sono di solito più brevi e più semplici da ricordare. Sandra Farnedi 8/9 Corso ForTIC C2 – IPC Falcone Gallarate Anno scolastico 2006/2007 ESERCIZI (fare riferimento alla Figura 1) 1. Scrivere i path name assoluti di tutti i file e le directory in essa presenti. 2. Supponendo di essere posizionati in D6, scrivere i path name relativi di tutti i file che si trovano nella directory D7 3. Supponendo di essere posizionati in D1, scrivere i path name relativi di tutte le sue sottodirectory 4. Supponendo di essere posizionati in D3, scrivere i path name sia relativi che assoluti di tutti i file in essa presenti 5. Supponendo di essere posizionati in D5, scrivere i path name relativi di tutti i file e le directory che si trovano nel sottoalbero facente capo alla directory D4 Sandra Farnedi 9/9