Il mondo ci è entrato

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Il mondo ci è entrato
la storia
segnalazioni
Il mondo ci è entrato in Casa
(e abbiamo scoperto
che non voleva venire)
Da martedì 3 a sabato 7 maggio, la Casa
della carità ha accolto in emergenza
40 profughi africani partiti dalla Libia
e sbarcati a Lampedusa
“A
lcuni amici mi avevano detto che Gheddafi, dopo l’inizio
della guerra, permetteva agli
stranieri di partire gratis per lasciare la Libia. Sono andato al porto di Tripoli e lì ho
visto che era addirittura l’esercito a mettere
le persone sui barconi. Anch’io ho dovuto
salpare e così sono arrivato in Italia”. A raccontare questa storia è Frank, un nigeriano
di venticinque anni. Lavorava in Libia dal
2005 e, dopo essere sbarcato a Lampedusa
il 23 aprile ed essere passato per il centro di
accoglienza richiedenti asilo (Cara) di Bari,
la mattina del 3 maggio è giunto a Milano in
pullman dal capoluogo pugliese.
Lo abbiamo ospitato in emergenza per qualche giorno alla Casa della carità in attesa
che venisse trasferito in un’altra struttura.
Con lui altre 39 persone (nella foto, nel nostro auditorium), tra i diciotto e i trentacinque anni, originari di Nigeria, Niger, Burkina Faso, Guinea Conakry, Mali e Costa
d’Avorio. Tutti, dopo un periodo più o meno
lungo di lavoro in Libia, hanno dovuto lasciare il paese a causa della guerra e, tra
loro, molti hanno affermato che non avevano alcuna intenzione di venire in Italia.
“Nella testa di questi ragazzi”, spiega Emanuela Geromini, operatrice dell’area acco-
La curt de l’America
Film documentario di Francesco Cannito e Lemnaouer
Ahmine, prodotto da Villa Pallavicini, in collaborazione
con Diwan Film, nell’ambito del progetto Rane Volanti,
finanziato da Fondazione Cariplo. La Curt de l’America è
una delle corti storiche di Crescenzago, punto di accoglienza per quegli italiani che qui arrivavano per partire verso
l’America. Oggi la Curt de l’America è abitata da giovani
immigrati. Il documentario raccoglie le storie di tutte
queste persone, le memorie degli anziani si fondono nelle
testimonianze degli attuali residenti.
video
glienza che ha coordinato i colloqui con i
nuovi arrivati, “non c’è la voglia di venire
in Europa alla ricerca di condizioni migliore. Vogliono semplicemente un lavoro che
consenta loro di sopravvivere e mandare i
soldi a casa per mantenere la famiglia. É per
questo che, nonostante condizioni di vita
cattive, spesso pessime, la maggior parte ci
ha raccontato di trovarsi bene in Libia, fino
allo scoppio del conflitto, ovviamente”.
Chinedu, un altro ragazzo nigeriano che viveva a Zawaya, prima della guerra non aveva alcuna intenzione di attraversare il Mediterraneo. “La vita non era male”, spiega,
Esecutivo 125 x 192
“sentivo di altre
persone che volevano andare in Europa, ma io non volevo affrontare
ZITA DAZZI
un viaggio così pericoloso
e giocare in quel
modo con la mia vita”. Poi, i combattimenti,
le bombe e le violenze l’hanno spinto a cambiare idea. “Ho provato a raggiungere la Tunisia, ma non era possibile e così il viaggio
sui barconi è rimasta l’unica possibilità. È il
rischio più grande che abbia mai corso nella
mia vita, ma ho dovuto farlo e, grazie a Dio,
mi è andata bene. Ora spero di trovare un lavoro qui in Italia, così come l’avevo in Libia.
In Nigeria non voglio tornare: là ci sono i
miei fratelli minori che contano su di me. Se
tornassi non saprei come mantenerli”. (pr)
Non per me solo.
Vita di un uomo al servizio degli altri
In una fase ormai matura della vita, don Virginio Colmegna
traccia un bilancio della propria esperienza e delinea i principi che lo hanno ispirato come uomo e come sacerdote. In
questa “Autobiografia a più voci” si lascia interrogare dalle
esistenze difficili e coraggiose di italiani e di stranieri, ospiti
e operatori della Casa della carità, la casa di accoglienza
voluta da Carlo Maria Martini e presto diventata faro nella
nebbia per le persone in difficoltà nella metropoli milanese.
(il Saggiatore 2011). I diritti d’autore del libro saranno devoluti interamente alla fondazione Casa della carità ONLUS.
libri
IL VOLO DI ALICE
I nostri pomeriggi erano
un confronto per niente alla pari.
Io con le mie malinconie legate
a disagi impalpabili.
Lui con gli spiccioli contati in tasca.
ZITA D A ZZI
è giornalista de la
Repubblica e autrice di libri per bambini. Vive
e lavora a Milano. È madre di quattro figli;
questo racconto è ispirato a una storia vera.
Il volo di Alice
IL VOLO
DI ALICE
Quando l’amore viene
da lontano
www.rizzoli.eu
Rizzoli
€ 11,50
Il racconto della giornalista de la Repubblica, Zita Dazzi,
è ispirato a una storia vera e descrive la vita di due quindicenni, Alice e Jaime, iscritti a un liceo classico milanese.
Lei vive in centro, in una bella casa, con una madre intellettuale e poco presente. Anche a lui è mancato l’amore della
madre per tanti anni, ma dopo che la mamma ha ottenuto il
permesso di soggiorno la famiglia si è potuta ricongiungere.
I due ragazzi si innamorano, nessuno sembra disposto ad
accettarlo, ma la storia è più forte di ostacoli e pregiudizi.
(Rizzoli 2011).
quindicenni iscritti a un liceo classico milanese,
non potrebbero essere più diverse. Alice vive
in centro, in una bella casa con una madre
intellettuale e troppo concentrata su se stessa per
costruire un rapporto d’amore con la figlia.
A Jaime l’amore di sua madre è mancato per tanti
anni, ma ora che lei ha un permesso di soggiorno
e un lavoro, ha potuto raggiungerla nel quartiere
di periferia dove condividono un minuscolo
appartamento.
Quando Alice e Jaime si innamorano, nessuno
sembra disposto ad accettarlo. Ma la loro storia è
più forte degli ostacoli, più tenace dei pregiudizi.
Una storia di sentimenti e di integrazione, una
coraggiosa battaglia quotidiana fondata sul valore
del dialogo e del confronto.
libri
Sofferenze urbana, diritti e buongoverno
incontri
15/04/2011
Due giorni di seminario all’università
Bicocca con il servizio “diritti e rovesci”
della Casa della carità e l’associazione
Avvocati per niente per costituire un laboratorio di ricerca interdisciplinare, che
calcoli i costi economici e sociali delle
politiche securitarie.
La Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del
Senato e la fondazione Casa della carità
hanno presentato il Rapporto conclusivo
dell’indagine sulla condizione di Rom,
Sinti e Caminanti in Italia. Sono intervenuti il senatore Pietro Marcenaro e il
giornalista Gad Lerner.
I costi della paura
e della sicurezza
Rapporto del Senato sulla
condizione dei rom
05/04/2011
Poesia è rifare il mondo
Le Cinque giornate
del sociale
Era dedicata all’universo giovanile, in
particolare al disagio minorile nelle
periferie, la prima delle Cinque giornate
del sociale, organizzate dalla Triennale in
collaborazione con Identità Plurali e Una
casa anche per te. Tra gli altri è intervenuto il filosofo e psicanalista di fama
internazionale Miguel Benasayag.
Rassegna su padre David Maria Turoldo
e il suo rapporto con Milano attraverso
poesie, testimonianze, video, musica e
teatro proposta dalla Casa della carità e
dall’associazione Corsia dei servi.
03/03/2011
On line il portale Bibliorete
LE VITE DI ALICE E JAIME,
ZITA D A ZZI
In copertina:
fotografia di © Getty Images
progetto grafico di Erica Heitman-Ford per Mucca Design
ISBN 978-88-17-04710-4
13-14/05/2011
4-10-17-31/05/2011
CYAN MAGENTA GIALLO NERO
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notizie Casa della carità
Il primo Forum scientifico internazionale del Souq-Centro
studi sofferenza urbana della Casa della carità, si tiene al
Conservatorio di Milano, dal 23 al 25 maggio. Numerosi e
prestigiosi i relatori che intervengono, a cominciare da Laura
Boldrini, portavoce dell’Alto commissariato delle Nazioni
unite per i rifugiati. Sono presenti anche numerosi docenti e
studiosi provenienti da vari paesi, tra cui India, Sud Africa,
Brasilie, Marocco e Giapppone. Nei tre giorni del Forum
vengono affrontati vari temi, dalla marginalità giovanile a
quella psicosociale fino ai problemi legati all’immigrazione. Il
programma su: www.souqonline.it
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20/04/2011
Firmato accordo internazionale sulla salute mentale
La Casa della carità, attraverso il Centro
studi-Souq, ha siglato un accordo con
la Conferenza permanente per la salute
mentale nel mondo “Franco Basaglia”. I
due enti si impegnano a promuovere azioni comuni, tra cui una rete di servizi di
tipo comunitario a favore dell’inclusione
sociale dei sofferenti di disagio psichico.
La Biblioteca del confine della Casa della
carità è tra i fondatori di Bibliorete
(www.bibliorete.org), un nuovo punto
di raccolta testi e documentazione sul
sociale, con un catalogo online gratuito di
160mila titoli e 500 periodici.
14/02/2011
Romano Prodi e le parole
nuove per la politica
17/04/2011
Ecco SpaZzi aperti
SpaZzi aperti è un luogo di incontri che
ospiterà, da aprile a ottobre, decine di
eventi, spettacoli, concerti, rassegne
culturali. Si trova a Pioltello, nel suggestivo scenario del parco della Besozza,
in località Malaspina, ed è gestito da
Identità Plurali, in collaborazione con Mr
Katering.
Romano Prodi ha presentato all’Umanitaria di Milano, con Giovanni Bianchi e
Massimo Toschi, il volume “Parole nuove
per la politica” (Il Saggiatore 2011), testo
a cura di don Virginio Colmegna e Maria
Grazia Guida.
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