Il marketing al Governo
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Il marketing al Governo
1994 STORIA DELLA PUBBLICITA’ Il marketing al Governo AGENZIE/AZIENDE Federazione al via Nasce la Federazione della comunicazione. Riunisce Anasp, Asp AssAP, Assirm, Assodirect, Aipas, Otep ed ha l’obiettivo di promuovere il polo della comunicazione all’interno del sistema sociale ed economico del Paese. Presidente è Alberto Contri. Marco Benatti viene riconfermato presidente Assomedia. Gavino Sanna lascia polemicamente Young & Rubicam e si unisce con Aldo Biasi in Dmb&b e nella Sanna & Biasi. Questa scelta dà il via a una serie di spostamenti: Maurizio D’Adda e Giampietro Vigorelli lasciano la Saatchi & Saatchi per Y&R, a loro volta sostituiti da Guido Cornara e Luca Albanese. Altri spostamenti: Umberto Galli Zugaro lascia Bmz per Publicis. Valeria Monti entra in Lintas. Sanna & Biasi contestano apertamente l’Assap. • All’Ata Tonic viene affidata la campagna di privatizzazione dell’Ina. L’agenzia studia una serie di serial-spot. • Tre manager provenienti da Nielsen, Luciano Gravini, Francesco Franceschini e Filippo Genzini, lanciano Iri Infoscan Italia. • Giulio Malgara è il nuovo presidente di Audipress. Succede a Giovanni Giovannini. • Presentato a Milano il primo pv Blockbuster. • In un anno di rassegnata depressione, è negativo il bilancio delle agenzie AssAP che vede calare il fatturato delle proprie associate dell’11,6%. L’Armando Testa guida la classifica con 79,7 miliardi di fatturato, seguita da McCann Erickson (45) e Young & Rubicam (34,2). Il numero di addetti cala del 10,6%. • Con il passaggio di Riccardo Lorenzini in Pirella, Fabrizio Caprara e Jonathan Grundy sono i nuovi direttori generali di Saatchi & Saatchi Italia. • Ibm concentra il budget di comunicazione mondiale in un’unica sigla: Ogilvy & Mather. • Claudio Maria Masi lascia la presidenza di Public.Fcb. • Nasce la Silvano Guidone e Associati. • Crisi del mercato: dopo Jwt, Saatchi, Bozell/Tpr, anche Y&R, Lintas e B Communications/Ggk operano drastici tagli di personale. Ma, in generale, tutte le agenzie sono costrette a ridurre i costi del personale. • Il governo dà il via libera alla convenzione per la concessione dei servizi di telefonia mobile Gsm a Telecom e al consorzio che fa capo a Olivetti. E' la nascita di Omnitel. • Nestlè rilancia il fresco Buitoni con Diego Abatantuono. • Barilla, dopo molte campagne tattiche (da quelle con la Piramide a ‘Barilla non c’è paragone’) e dopo un'offerta di 3x2, torna ai messaggi strategici. Claim: ‘Viva il blu’ a cui seguono uno spot natalizio con Zucchero e uno con Cindy Crawford. • Nielsen lancia Scantrack. • Una campagna Benetton/Toscani affronta il problema della guerra in Jugoslavia. Lo Iap, dopo una lunga seduta, condannerà il soggetto perché “in contrasto con l’art.1 del Codice”. E, contro la campagna, si scaglia anche il governo croato che minaccia un’azione legale contro l’azienda. • Bruno Ferlazzo apre una boutique in proprio, lo stesso fa Bruno Ballardini. • Marco Gualdi viene eletto presidente dell’Asp. Cesare Valli sostituisce Bellodi in Assorel. Pino Pilla subentra a Pasquale Barbella alla presidenza dell’Adci. Daniele Usellini è il presidente di Tp, Mauro Miccio di Ferpi. Ida Augusta Giuliano è riconfermata presidente di Assodirect. • Fusione tra Transatlantic e Conquest. • Esce lo spot della Diesel con la motosega. • Raimondo Boggia, direttore della comunicazione di Fiat, lascia l’azienda dopo tre anni. • Pirelli lascia Sharon Stone e prende Carl Lewis. La nuova campagna firmata dalla Y&R di Londra, che conta su un investimento ridotto rispetto al passato, mostra l’atleta in tacchi a spillo. • McCann realizza una campagna contro l’hard discount ‘Fidarsi è bene. Un prodotto di marca è meglio’. F O C U S Nuove elezioni: vince Silvio Berlusconi. La lunga campagna elettorale passerà alla storia per diversi motivi: sia per i toni di comunicazione più moderni, abilmente utilizzati dal fondatore del gruppo Fininvest sia per una sorta di isterismo dilagante e violento che caratterizza le parti (tendenza questa inaugurata con Tangentopoli ma acquisita con queste elezioni). La sinistra accusa Berlusconi di avvantaggiarsi con le sue tv: tg schierati e star del video che annunciano che voteranno per Forza Italia (dal futuro deputato Vittorio Sgarbi a Iva Zanicchi, Mike Bongiorno, Giorgio Medail e Davide Mengacci). La destra replica accusando di faziosità i tg Rai e alcuni programmi (in particolare Blob, Tunnel, Milano Italia, Mixer). Dopo la vittoria elettorale, si infittiscono le discussioni sul conflitto di interessi: si parla di blind trust, soluzione poi bocciata. Il passaggio di consegne del gruppo da Berlusconi a Fedele Confalonieri non serve a far cessare le polemiche. Bob Lasagna, ex vicepresidente europeo di Saatchi & Saatchi, che ha curato le campagne del nuovo premier, diventa sottosegretario all’Ambiente. STAMPA La Voce di Indro • L’Unità si rinnova e si sdoppia: l’Unità dedicata all’attualità e alla cronaca e l’Unità 2 alla cultura, allo sport e allo spettacolo. L’obiettivo è ringiovanire e ampliare i lettori. • Dopo una lotta con Repubblica a colpi di allegati sui corsi d’inglese, Corriere della Sera lancia il nuovo supplemento Corriere Lavoro. • Nuove testate, nuovi posizionamenti politici. Mentre il Corriere sorpassa Repubblica, parte con successo La Voce di Indro Montanelli (con la raccolta della Manzoni), che ha lasciato la direzione de Il Giornale, da lui fondato, per dissensi con l’ingresso in politica di Silvio Berlusconi. Al via anche L’Informazione di Mario Pendinelli (con Seat, subito accusata di aver concesso alla testata un minimo garantito di 20 miliardi). Al Giornale arriva Vittorio Feltri, il cui passaggio dall’Indipendente metterà nei guai la testata. La direzione di Pialuisa Bianco sarà fallimentare. Quella seguente, di Gianfranco Funari, non andrà meglio. Positivo il momento per il Manifesto, forte della campagna ‘La Rivoluzione non russa’ vincitrice a SpotItalia, che affida il restyling a Piergiorgio Maoloni. Per il quotidiano comunista e per La Voce si parla di un collocamento azionario verso i lettori. Tra i valzer delle poltrone, invece, Sergio Zavoli lascia quella del Mattino. • Via libera dell’Antitrust all’unione tra Arnoldo Mondadori e Sbe. Mondadori acquisisce così le titolarità di Sorrisi e Canzoni Tv, Telepiù, Tutto Musica e Spettacolo, Ciak, Noi, Fininvest News e Forza Milan. Il tutto costerà a Mondadori, che debutterà in Borsa con la campagna di Y&R, 420 miliardi di lire. ESTERNA • Arrivano i valori qualitativi attribuiti da Inpe e i listini legati alle stellette. • Spopolano le nuove vetture a decorazione integrale. TV/RADIO Tra telesogni e interattività • Tv locali: nasce la syndication Reti Televisive Associate con Odeon, Tv Italia e Cinquestelle. La concessionaria è guidata da Mauro Gardenghi (ex Tmc Pubblicità). Sull’areale tattica punta invece la Daps con Italia 7, Amica 8 e Amica 9. • Gli spot televisivi, su Rai e Fininvest, superano il milione. • In marzo nasce la nuova RadioRai di Aldo Grasso. Rinnovati i palinsesti, ogni canale avrà una precisa fisionomia: Radiouno canale di news, Radiodue di intrattenimento, Radiotre di cultura. Arrivano ai microfoni personaggi come Piero Chiambretti, Fabio Fazio, Lella Costa e Gianni Ippoliti. Grand Prix a Bozell Usa con grand Jeep Cherokee Chrysler La voglia di natura di Barilla anche in città 41° FESTIVAL DI CANNES • Il ministero delle Poste vara un provvedimento più restrittivo per gli sponsor tv, radio, per telepromozioni e televendite. CAMPAGNA DELL’ANNO Il Grand Prix va alla campagna di Bozell North America prodotta dalla cdp Plum per Jeep Cherokee. Un oro per l’Italia con il condannato a morte Sip dell’Armando Testa (cdp FilmMaster) e un bronzo per il culturista di Sanna & Biasi per l’Associazione italiana editori a favore della lettura (cdp Bbe Politecne). I giurati italiani sono Emanuele Pirella e Aldo Biasi. Al Press & Poster l’Italia vince un oro con i tre soggetti Vw Golf Range della Verba Ddb Needham. Il Grand Prix è Shark dell’agenzia Andromeda di Sidney. • Firmata la convenzione che regola i rapporti tra Stato e Rai. All’azienda di viale Mazzini viene concesso per altri 20 anni il diritto di ‘servizio pubblico’ radiotelevisivo italiano. • Nasce Stream (Stet e Bell Atlantic), dovrà sperimentare il video on demand in Italia. Di interattività si era già iniziato a parlare nell’ottobre dell’anno precedente con la trasmissione televisiva di Mike Bongiorno ‘Quizzy’, tentativo di tv interattiva primordiale già messo in pratica l’anno prima in Spagna con Telecinco senza successo. Gli albori della tv interattiva non sono incoraggianti per nessuno. La partenza di una trasmissione-pilota Rai con Alba Parietti, ‘Decidi tu’, viene continuamente rimandata perché non registra buoni risultati in test. Anche Pippo Baudo con Tutti a Casa, che dovrebbe fronteggiare Quizzy, decide di cancellare il programma. Nel mondo della pubblicità si inizia a discutere su come la tv interattiva cambierà la creatività. Esce la nuova campagna Mulino Bianco Barilla dell’Armando Testa. Vengono realizzati 18 film dal costo minimo di produzione di 500 milioni ciascuno. L’idea strategica è quella di abbandonare il famoso mulino per portare i valori della campagna e della natura in città. Tra i registi c’è anche una nuova promessa dell’advertising mondiale, l’indiano Tarsim. EPICA D’OR • Nasce (ma muore abbastanza rapidamente) il tentativo di creare Telesogno, una nuova tv costituita da un gruppo di artisti riuniti che fa leva sull’azionariato diffuso. E’ l’ennesimo tentativo di creare un Terzo Polo che affianchi Rai e Fininvest. Di fatto è un segno dei tempi: una sorta di Seconda Repubblica televisiva (che si colloca tra la voglia di cambiamento di Tangentopoli e la stagione ‘imminente’ dei ribaltoni). A guidare la ‘rivolta’ Maurizio Costanzo e Michele Santoro. ‘Dream team’ di Nike non ha rivali a Parigi • Letizia Moratti è il nuovo presidente della Rai. I dati di bilancio parlano di una perdita di 550 miliardi per il ’93 (e di 180 per il ’94). Conti in rosso anche per le consociate: Sipra meno 120 miliardi, Sacis meno 5 miliardi e Nuova Fonit meno 8 miliardi. Il Grand Prix va alla campagna The Wall della Nike (Wieden & Kennedy) con testimonial Maldini, Bebeto e Romario. A contendere il massimo riconoscimento è Il Mulino Bianco dell’Armando Testa. Oltre a questo spot, altre quattro campagne italiane si aggiudicano il premio di categoria: Telecom Italia ‘Traffico residenziale’ (Armando Testa), Bic Rasoi ‘palloncino’ (Baldoni Dal Borgo), Noxzema (Universal) e Pompe Funebri Fabozzi (Reggio Del Bravo). • Il tormentone televisivo dell’anno è: chi comprerà Telemontecarlo dal Gruppo Ferruzzi? Interessati, a parole, sono la Lega Nord, la banca d’affari Morgan Greenfell, Sandro Parenzo e Luciano Consoli (ex amministratore della Piemmei), il Gruppo Marcucci, Benetton, Viacom, la Nbc. • In una conferenza stampa organizzata congiuntamente da Anipa, Tp, Aipas, Assap e Otep, le associazioni di settore puntano l’indice contro il gruppo Fininvest. L’accusa è quella di regalare spot, attraverso ‘società fantasma’ legate a Publitalia, compresi di servizio creativo in cambio di spazi pianificati. Giuliano Adreani, ad della concessionaria, replica: «Non abbiamo mai fatto concorrenza alle cdp e mai la faremo. Ci è capitato di fare campagne per alcuni nostri clienti sprovvisti di agenzia, ma è successo a livello sporadico». Esterna vincente per Reggio Del Bravo con Pompe Funebri Fabozzi L’INVESTIMENTO PUBBLICITARIO 13 in miliardi di lire (netti) 11.267 11 10.188 10 9.362 9 8 7 12.620 6.514 8.505 8.151 8.074 8.058 1992 1993 1994 7.002 6 Fonte: AcNielsen Media Int. 1990 1991 © RIPRODUZIONE RISERVATA. Copyright Pubblico - Edizioni Flormedia 1995 1996 1997 1998 1999 Direttore responsabile Valeria Scrivani