L`Italia va a Rio con l`obiettivo di essere tra i big

Martedì 2
Febbraio 2016
DELL’UMBRIA
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CORRIERE
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Sport
SCI NORDICO
Federico Pellegrino, speranza azzurra nella missione in Norvegia
A DRAMNEN
Dopo un fine settimana di riposo, torna la Coppa
del mondo di sci di fondo sulla pista di Drammen, in
Norvegia, dove è in programma domani una sprint
a tecnica classica (qualificazioni ore 12, finali dalle
14.30). Per Federico Pellegrino, leader della classifica
di specialità con 400 punti, comincia un mese decisivo per le sue aspirazioni di primo posto. Il poliziotto
valdostano è la punta di diamante della missione
azzurra e ha messo da parte nella prima fase della
stagione un discreto vantaggio nei confronti della
concorrenza grazie ai quattro successi ottenuto a Davos, Dobbiaco, Lenzerheide e Planica: il norvegese
Fossli è l’avversario che lo insegue più da vicino con
204 punti, seguito dal francese Baptiste Gros con
176, mentre Finn Hagen Krogh è quarto con 152.
Da qui alla fine del calendario di coppa mancano,
oltre alla prova di Drammen, le tappe di Stoccolma
dell’11 febbraio (in classico), Lahti del 20 febbraio
(in pattinato), a cui sia aggiungono le tre gare in
pattinato in Canada di Gatineau dell’1 marzo, Quebec City del 4 e Canmore dell’8. Il prossimo fine
settimana sarà invece dedicato alle mitiche prove sulla collina di Holmenkollen, nei pressi di Oslo.
B
Al Coni fatto il punto a 6 mesi dall’inizio delle Olimpiadi 2016
L’Italia va a Rio
con l’obiettivo
di essere tra i big
Malagò: “Resteremo nella top ten mondiale”
Intanto la candidatura di Roma 2024 acquista forza
A ROMA
«Partiamo dal presupposto di fare
come a Londra, meno quelle medaglie che non sono nel programma.
Nel programma di Rio mancheranno infatti il fioretto femminile e la
sciabola maschile a squadre». Lo dice il presidente del Coni, Giovanni
Malagò, parlando, in un evento organizzato nella sede Coni di Roma a
6 mesi dalle Olimpiadi, dell’obiettivo medaglie per l’Italia ai Giochi di
Rio 2016. A Londra furono 28 otto
delle quali d’oro. In Brasile il numero uno dello sport italiano crede che
i riconoscimenti possano arrivare da
sport differenti. «Penso che resteremo nelle top ten mondiale, però devo ricordare che è sì importante pesare le medaglie ma dobbiamo metterci d’accordo se conta di più il numero degli ori o il numero delle meda-
glie», aggiunge.
«L’epidemia di virus Zika in Brasile?
La situazione - aggiunge rispondendo a una domanda specifica dei giornalisti - al momento è tranquilla. Siamo in contatto con luminari della
materia e non ci sono elementi di preoccupazione da parte nostra». Poi
stronca le voci sulla questione portabandiera dove la grande favorita è
Federica Pellegrini. «Una donna
bionda e bella che ha a che fare con
l’acqua? Sono tante potrebbe non essere un indizio - risponde sorridendo
- lo decideremo nella Giunta di fine
aprile. Abbiate ancora un po’ di pazienza».
Poi, accennando alla candidatura
italiana per riportare nel nostro Paese in futuro le Olimpiadi (che mancano in Italia dalla leggendaria edizione del 1960), ha detto: «Roma 2024
Ieri
a Roma
Giovanni
Malagò
(Foto Alfredo
Falcone/
LaPresse)
è un sogno, il massimo per chi si occupa di sport. Mi fa piacere vedere
che giorno dopo giorno la candidatura acquisisce credibilità in Italia ed
all’estero. Io l’ho sempre detto per il
modo di lavorare del Coni e le carte
che abbiamo in meno poi da qui a
dire cosa succederà nel 2017 servirebbe qualcuno che sa prevedere il futu-
MOTOCICLISMO Il campione del mondo in carica il più veloce alle prove di Sepang
ro». Quindi, tornando a Rio 2016,
ha rivelato che a «Casa Italia a Rio
de Janeiro verrà organizzata la sera
del 3 agosto con un concerto di Gigi
D’Alessio». «Abbiamo preparato
questo quadriennio con grande dedizione destinando tutte le risorse possibili. Ci sono state delle complessità
ma intorno alla squadra italiana c’è
una buona atmosfera». Per quanto
riguarda la spedizione italiana: «Abbiamo ancora il preolimpico di pallanuoto maschile e femminile, del
basket e della pallavolo femminile.
Con almeno tre di queste squadre
qualificate la nostra spedizione
avrebbe un connotato importante»,
ha concluso Malagò.
B
Il caso dell’atleta belga che partecipava a una competizione di ciclocross con un mezzo assistito
Davide Cassani, ct azzurro: “Io sono stato uno dei primi a lanciare l’allarme”
Lorenzo dà un secondo a Rossi In gara col trucco della bici elettrica
A SEPANG
Jorge Lorenzo è stato il pilota più veloce in pista a Sepang, nel primo test ufficiale
di MotoGp in vista della stagione 2016. Il campione del
mondo in carica ha fatto segnare il tempo di 2’00’’684
precedendo il compagno di
squadra Valentino Rossi, secondo, di oltre un secondo
(2’01’’717). Dietro i due piloti Yamaha si è piazzato Dani
Pedrosa, con la prima delle
Honda. Quarto Danilo Petrucci su Ducati, a +1.127 secondi da Lorenzo. L’italiano
su Ducati ha preceduto Andrea Iannone, pilota ufficiale
della scuderia di Borgo Panigale, attardato di 0.101 secondi dal corridore satellite. Sotto Iannone Scott Redding
che nel 2016 sarà in sella ad
un GP15 del team Ducati Paramarc. Hector Barbera è stato il terzo ducatista nei primi
sei piloti più veloci; dietro di
A ROMA
«Il caso dell’atleta belga del ciclocross trovata con un motorino nella bicicletta? Io sono
stato uno dei primi a lanciare l’allarme dicendo di stare attenti perché la bici elettrica esiste. Purtroppo siamo arrivati al giorno che è
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Pilota della Yamaha Jorge Lorenzo
lui e settimo Marc Marquez
che ha stabilito un 2’02.278
come miglior giro a circa un
secondo e mezzo da Lorenzo. Scott Redding, Aleix
Espargaró e Cal Crutchlow
hanno completato la top ten
tutti a due secondi dal più veloce. «Il divario con Lorenzo
è ampio, ma è anche vero che
lui è stato il più forte di tutti,
perciò è riuscito ad avere un
ritmo migliore - ha sottolineato Rossi commentando questa giornata di test - D’altronde la mia posizione non era
così male, abbiamo lavorato
molto sulla moto».
B
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stata scovata». Lo ha detto il Ct dell’Italbici,
Davide Cassani, a margine dell’evento organizzato ieri dal Coni a 6 mesi dai Giochi di
Rio. «Rischio anche per le gare su strada?
Penso di no, oggi ci sono gli strumenti per
individuare qualsiasi manipolazione».
B
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