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LA GUERRA IMMAGINATA
- Testi d’inquadramento generale
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La sintesi più completa e stimolante sul tema del conflitto mondiale: M. Isnenghi, G. Rochat, La
Grande Guerra 1914-1918, La Nuova Italia, Firenze 2000; inoltre: M. Gilbert, La grande storia
della prima guerra mondiale, Mondadori, Milano 1998; J. Keegan, La prima guerra mondiale,
Carrocci, Roma 2000 (poco attento alla situazione del fronte italiano, il primo; caratterizzato da
alcuni giudizi troppo sbrigativi, il secondo) e D. Stevenson, 1914-1918. La Grande Guerra. Una
storia globale, Rizzoli, Milano 2004.
Quali ricostruzioni d’assieme della guerra italiana, l’ampia ma tradizionale ricostruzione di P.
Melograni, Storia politica della Grande Guerra. 1915-1918, Laterza, Bari 1969; e i più recenti e
aggiornati lavori di L. Tomassini, L’Italia nella Grande Guerra, La Fenice, Milano 1995; A. Gibelli,
La grande guerra degli italiani 1915-1918, Sansoni, Milano 1998; N. Tranfaglia, La prima guerra
mondiale e il fascismo, UTET, Torino 1995.
In un impiego didattico: M. Isnenghi, La Grande Guerra, Giunti, Firenze 1993; L. Fabi, Uomini,
armi e campi di battaglia della Grande Guerra. Fronte italiano 1915-1918, Mursia, Milano 1995;
Id., La prima guerra mondiale 1915-1918, Editori Riuniti, Roma 1998; A. Ventrone, Piccola storia
della grande guerra, Donzelli, Roma 2005.
[Angelo Visintin]
1. Prima della grande guerra - 2. I piani militari
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Sull’esercito italiano in età liberale, le sintesi generali di G. Rochat, G. Massobrio, Breve storia
dell’esercito italiano dal 1861 al 1943, Einaudi, Torino 1978; J. Whittam, Storia dell’esercito
italiano, Rizzoli, Milano 1979; L. Ceva, Le forze armate, UTET, Torino 1981; J. Gooch, Esercito,
stato e società in Italia 1870-1915, Franco Angeli, Milano 1994; spunti per un confronto con le
realtà militari del continente in: Id., Soldati e borghesi nell’Europa moderna, Laterza, Roma-Bari
1982.
La politica militare dell’Italia nella Triplice Alleanza: M. Mazzetti, L’esercito italiano nella
Triplice Alleanza, ESI, Napoli 1974; M. Ruffo, L’Italia nella triplice alleanza. I piani operativi
dello Stato Maggiore verso l’Austria Ungheria dal 1885 al 1915, Ufficio Storico Stato Maggiore
Esercito (USSME), Roma 1998.
Il dibattito prebellico sul ruolo dell’esercito nella società e nelle alleanze in: V. Ilari, Storia del
servizio militare in Italia, vol. II: La “Nazione Armata” (1871-1918), a cura del Centro militare di
studi strategici, Roma 1990; F. Stefani, Storia della dottrina e degli ordinamenti dell’esercito
italiano, vol. I: Dall’esercito piemontese all’esercito di Vittorio Veneto, USSME, Roma 1984; F.
Botti, Il pensiero militare e navale italiano dalla Rivoluzione francese alla prima guerra Mondiale,
vol. II, USSME, Roma 2000; Id., Note sul pensiero militare italiano dalla fine del secolo XIX
all’inizio della prima guerra mondiale, parte I, in: Studi storico militari, USSME, Roma 1985; parte
II, in: Studi storico militari, USSME, Roma 1986; inoltre: M. Montanari, Politica e strategia in cento
anni di guerre italiane, vol. II: Il periodo liberale, tomo II: La grande guerra, USSME, Roma 2000;
O. Bovio, Storia dell’Esercito italiano (1861-1990), USSME, Roma 1996. Ricco di implicazioni sul
rapporto tra esercito, territorio, società: Esercito e città dall’unità agli anni Trenta, a cura della
Deputazione di storia patria dell’Umbria, Perugia 1989 (Atti del Convegno di studi tenuto a Spoleto
nel maggio 1988).
Sull’atteggiamento delle autorità militari e civili allo scoppio del conflitto mondiale e nel periodo
della neutralità, il classico studio di P. Pieri, L’Italia nella prima guerra mondiale (1915-1918),
Einaudi, Torino 1965; B. Vigezzi, L’Italia di fronte alla prima guerra mondiale, vol. I: L’Italia
neutrale, Ricciardi, Milano-Napoli 1966; A. Repaci, Da Sarajevo al maggio radioso. L’Italia verso
la Prima Guerra Mondiale, Mursia, Milano 1985; nello specifico militare, il pionieristico saggio di
G. Rochat, L’esercito italiano nell’estate 1914, “Nuova rivista storica”, n. 2, 1961 (ora in:
L’esercito italiano in pace e in guerra, RARA, Milano 1991). Non si può non rammentare lo
stimolante saggio di G.E. Rusconi, Rischio 1914: come si decide una guerra, Il Mulino, Bologna
1987, sui processi politici e sui meccanismi che portarono al conflitto.
[Angelo Visintin]
3. Il giudizio dei militari
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In generale, M. Howard, Uomini di fronte al fuoco: la dottrina dell’offensiva nel 1914, in: Guerra
e strategia nell’età contemporanea, a cura di P. Paret e N. Labanca, Marietti, Genova 1992.
Le riflessioni dell’ambiente militare nazionale sulle esperienze belliche del primo anno di
conflitto: A. Visintin, Gli echi della guerra europea nel pensiero militare dell’Italia neutrale
(1914-1915), in: 1914-1915. À l’aube d’une guerre nouvelle, Mémorial de Verdun, Verdun 1995.
Tra i molti pareri dell’epoca, a titolo indicativo: La guerra senza confini: i primi cinque mesi
(agosto-dicembre 1914) osservati e commentati da Angelo Gatti, Treves, Milano 1915. Sui dettami
di Cadorna in materia di tattica, si veda la relazione ufficiale L’esercito italiano nella grande
guerra, vol. VI, tomo I, Le istruzioni tattiche del capo di stato maggiore dell’esercito degli anni
1914-1915-1916, Roma 1932; in particolare: Comando Supremo, Ufficio del capo di stato maggiore,
Attacco frontale e ammaestramento tattico, Circolare del 25 febbraio 1915.
[Angelo Visintin]
4. Il clima culturale dell’attesa
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Per un quadro generale sul clima culturale in Italia precedente la Grande Guerra: M. Isnenghi, Il
mito della grande guerra, Laterza, Bari, 1970; L. Mangoni, L’interventismo della cultura, Laterza,
Bari, 1974; G. Procacci, Appunti in tema di crisi dello Stato liberale e di origini del fascismo in
“Studi storici”, VI, 1965; L. Martinelli, Guerra e cultura, in “Problemi”, nn.15-16, maggio-agosto
1969.
Per un inquadramento storico del giornalismo si segnala il profilo: V. Castronovo, La stampa
italiana dall’Unità al fascismo, Laterza, Bari, 1970.
Esempi delle posizioni di vari intellettuali in testi pubblicati a ridosso degli avvenimenti: G. Boine,
Discorsi militari, Edizioni della “Voce”, 1915; G. Papini, La vita non è sacra, in “Lacerba”, I, 20,
1913; G. Papini, Il dovere dell’Italia, in “Lacerba”, II, 16, 1914; A. Soffici, Per la guerra, in
“Lacerba”, II, 20, 1914; G. D’Annunzio, Per la più grande Italia. Orazioni e messaggi, Treves,
Milano 1915; G. Prezzolini, La rivoluzione antigiolittiana, in “La Voce”, VII, 2, 1915; A. Panzini, Il
romanzo della guerra nell’anno 1914, Studio Editoriale Lombardo, Milano 1915; F. Agnoletti, Dal
giardino all’Isonzo, Libreria della Voce, Firenze 1917; A. Rossato, L’elmo di Scipio, Corbaccio,
Milano, s.a. (il testo porta la data del 1917); G. Rocca, L’uragano, Sonzogno, Milano, s.a. (il testo
porta la data 1916-18); F.T. Marinetti, L’alcova d’acciaio, Vitagliano, Milano 1921; G.A. Borgese,
La guerra delle idee, Milano 1916; G.A. Borghese, Rubè, Treves, Milano 1921; R. Serra, L’esame di
coscienza di un letterato, “La Voce”, 1915, poi Studio Tesi, Pordenone 1994.
Pubblicazioni riguardanti in particolare la situazione tra gli sloveni: J. Pirjevec, Quando Cankar
malediva la guerra, in “Il Territorio”, IX, 18, 1986; J. Pirjevec, Ivan Cankar e Gabriele
D’Annunzio, in D’Annunzio nella cultura dei paesi slavi, Venezia 1979; S. Gregorčič, Poezije,
Lubiana 1964; I. Cankar, Immagini dal sogno, Casale Monferrato 1983.
Testi significativi del clima culturale e spirituale, elaborati agli autori in epoca più recente: S.
Zweig, Il mondo di ieri. Ricordi di un europeo, Mondadori, Milano 1946; T. Mann, Pensieri di
guerra, in Scritti storici e politici, Mondadori, Milano 1957.
Nel quadro di una generale trattazione sul clima a Trieste prima e durante la guerra si segnalano:
S. Benco, Gli ultimi anni della dominazione austriaca a Triere, Milano 1919, in particolare si
richiama il volume I: L’attesa; ancora sui volontari giuliani vedi B. Astori-B. Coceancig, I volontari
di Trieste e della Venezia Giulia, Bologna, 1919, in cui si collegano le vicende dei singoli con il
fenomeno generale dell’entusiasmo e del senso del dovere da compiere, vivo in un’intera
generazione.
Opere su figure rappresentative della cultura all’indomani dell’intervento: R. Luperini, Rivolta e
ideologia in Jahier, in “Giovane Critica”, n. 13, 1966; G. Comisso, Giorni di guerra, Longanesi,
Milano 1960 (La 1a ediz. è del 1930, Mondadori); F: Todero, Da Vivante a Timeus: ideologie e
identità a confronto nel tramonto di un’epoca, in “Il Territorio”, n. 10, n. s., 1998.
[Massimo Palmieri]
5. La disillusione
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Un quadro critico sulla conduzione militare italiana è possibile a partire dagli storici studi di Piero
Pieri (raccolti in P. Pieri, La prima guerra mondiale 1914-1918. Problemi di storia militare, Torino
1947; poi USSME, Roma 1986 e ora Gaspari, Udine 1998) e Roberto Bencivenga (Saggio critico sulla
nostra guerra, V voll., Roma 1930-1938: una ricostruzione che si staglia per equilibrio e rigore
nell’acritico, conformistico quadro della produzione storiografica militare del periodo fascista).
Inoltre: P. Pieri, La Venezia Giulia nella strategia della prima guerra mondiale, in: Problemi del
Risorgimento triestino, Università di Trieste, Trieste 1953; e il già rammentato L’Italia nella
prima guerra mondiale, cit.
Difende invece l’operato di Cadorna: E. Faldella, La Grande Guerra ( 1915-1917), II voll.,
Longanesi, Milano 1965.
Significativi esempi, nel vasto panorama della diaristica, dello sfiorire delle attese: il polemico
testo di G. Douhet, Diario critico di guerra 1915-1916, Torino 1922 e le intimistiche notazioni di G.
Stuparich, Diario del ’15: dal taccuino di un volontario, Treves, Milano 1931 (poi Garzanti, Milano
1943 ed Einaudi, Torino 1978).
[Angelo Visintin]