Vieni e Seguimi N.6 Marzo 2014

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Vieni e Seguimi N.6 Marzo 2014
NU M ERO 6 - M A RZO
ANNO 2 01 3/ 20 1 4
V
!
Benedizioni pasquali: incontro col Signore
S. Paolo— 1Corinzi 15, 10
Per grazia di Dio però sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana
Filo dire o….con S. Ambrogio
Nella nostra Parrocchia è una più
che cinquantennale tradizione che
nel periodo quaresimale si svolga la
“benedizione delle famiglie”. Questa è,senza dubbio, un’occasione di
notevole rilievo per suscitare, confermare, rafforzare (magari anche
per iniziare) quelle relazioni umane
auten.che che sono alla base della
costruzione della comunità cris.ana. Può anche essere l’occasione
per l’inizio di un “dialogo” tra la
Chiesa, rappresentata dal sacerdote, e le persone che vivono nel
quar.ere le più disparate situazioni:
giovani coppie senza figli oppure
anziani assis.. da badan. straniere, famiglie allargate con figli adolescen. e coppie la cui situazione
matrimoniale (o di fede) è problema.ca, single per scelta o perché
abbandona. a se stessi o vi5me di
tris. confli5 familiari...
Il più grande desiderio di ogni uomo
e di ogni donna è quello di amare
ed essere amato. Ognuno sogna un
amore grande e fedele, un amore
che non conosce limi. ed egoismi,
che fa sen.re importan., che riempie la vita.
Purtroppo l’esperienza quo.diana,
sopra9u9o per l’immaturità nell’amare, offre invece molte delusioni e
la distanza incolmabile fra desiderio
e realtà spinge alcuni a cercare la
sicurezza nel denaro, nello svago,
nell’evasione. La vita diventa sempre più vuota di senso perché è
l’amore che iden.fica la persona.
Questo vuoto non deve necessariamente essere riempito dal macigno
della solitudine e della miseria,
dell’odio e della disperazione, del
peccato. Come Cristo risorto, insieme con lui l’amore misericordioso e
potente di Dio ci aiuta ad uscire
dalla “nostra” tomba; ci corre incontro quasi senza troppo ragionare senza bisogno di tante stru9ure.
È il metodo con il quale Dio si rivela
al mondo. Lo s.le divino: non sopraffare con la potenza esteriore,
ma dare libertà, donare, suscitare
amore.
Solo l’amore è credibile.
Don Gino
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VIENI E SEGUIMI!
I sette Sacramenti: I’Unzione degli infermi
Il posto della Chiesa è accanto alle sofferenze e alle debolezze dei suoi figli: imitando
il Cristo, dedica par.colare cura e a9enzione ai mala. nel corpo e nello spirito. Con il
sacramento dell’Unzione degli infermi, la Chiesa porta la consolazione e il conforto
della Grazia di Dio a chi è gravemente sofferente. Mol. fedeli guardano con .more
“l’Estrema unzione”, considerando questo sacramento come un congedo da questo
mondo. Il concilio Va.cano II ha so9olineato come l’Estrema Unzione, che può essere
chiamata anche, e meglio, “Unzione degli infermi”, non è soltanto per coloro che si
trovano in fin di vita. Si tra9a infa5 di un sacramento di guarigione, toglie i residui del
peccato e reca sollievo e conforto all’anima di chi la riceve. Con la forza del sacramento, la Grazia dello Spirito Santo, suscita fiducia e aiuta il malato a sopportare meglio le
sofferenze e il travaglio dell’infermità.
L’Unzione degli infermi trova fondamento fin dall’inizio della Chiesa. Nella le9era di
San Giacomo Apostolo si legge: “Chi è malato, chiami a sé i presbiteri della Chiesa e
preghino su di lui, dopo averlo unto con olio, nel nome del Signore. E la preghiera fa a
con fede salverà il malato: il Signore lo rialzerà e se ha commesso pecca , gli saranno
perdona .” (Gc 5, 14-15). Il ministro proprio di questo sacramento è il sacerdote. L’unzione consiste nel cospargere un po’ di olio benede9o sulla fronte e sulle mani dell’infermo recitando un’apposita preghiera.
È possibile ricevere il sacramento più di una volta nella vita. Spesso sono proprio i familiari a dover richiedere il sacramento per la persona malata.
Cerchiamo di avere cura sia del corpo che dell'anima dei nostri cari.
Affidatevi alla preghiera e alla Parola di Dio per dare conforto, serenità e fiducia al
malato.
Don Jolly
ORARIO MESSE
Feriali
Festivi
08.00
08.30
18.00
10.00
11.00
12.15
18.00
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VIENI E SEGUIMI!
L’unzione degli infermi secondo… Pietro Longhi
Nella camera da le9o di un palazzo vene- che spiccano su una superficie vivace fa9a
ziano, nel suo alles.mento originario, fa la di veloci tocchi di pennello. In questa scena
sua comparsa tu9'oggi la serie dei Sacra- quasi da palcoscenico, l'ar.sta dimostra la
men commissionata dal nobile Andrea sua simpa.a per l' ironia di un Carlo GoldoQuerini Stampalia a Pietro Falca, meglio ni che, non a caso, fu so9o la protezione
conosciuto come Pietro Longhi (1702- dello stesso Andrea. La scena dell'unzione
1785). Perché assegnare ad un ciclo di sog- manca di un sen.mento di disperazione,
ma descrive una commoge9o religioso una des.zione più composta, calinazione così insolita, una
brata, .pica di una borstanza solitamente decoghesia perbenista come
rata da immagini ero.quella
se9ecentesca.
che? Oltre al desiderio del
«[...] Longhi dipinse per i
commi9ente di soddisfare
veneziani appassiona di
la propria devozione in un
pi ura la loro stessa vita,
luogo in.mo, il nostro
in tu e le sue fasi quo patrizio decise di poter
diane, domes che e monammirare nella più remodane. Nelle scene riguarta delle stanze del suo
dan
l'acconciatura e
palazzo un gruppo di tele
l'abbigliamento della daprezioso in quanto fru9o
dell'ispirazione di un'al- Pietro Longhi , Estrema Unzione, 1755 ma, troviamo il pe egotra celebre serie, quella ca., olio su tela, Venezia, Collezione lezzo del barbiere imparQuerini-Stampalia
ruccato, le chiacchiere
di Giuseppe Maria Credella cameriera; nella
spi (vedi, Dicembre, III),
reinterpretata secondo un gusto .pica- scuola di danza, l'amabile suono del violimente veneziano di cui Longhi si fa porta- no. Non c'è nessuna nota tragica...Un senvoce. A questo ciclo appar.ene anche la so di profonda cortesia di costumi, di grantela dell'Estrema Unzione: Andrea doveva de raffinatezza, insieme con un onnipresenaver ben compreso l'importanza dei sacra- te buonumore dis ngue i dipin del Longhi
men. che segnano ogni fase della vita da quelli di Hogarth, a volte così spietato e
umana. Come nelle altre opere, qui, Longhi carico di presagi di mutamento» (Bernard
rappresenta un interno veneziano in ma- Berenson).
niera arguta e in.ma, ricca di par.colari
Patrizia
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VIENI E SEGUIMI!
Ti presento…il gruppo della
catechesi del giovedì
Una ci9à come Roma ha la capacità di offrire, per chiunque lo desideri, anche se non
più giovane, un numero infinito di opportunità, che vanno dallo sport al gioco, dagli incontri musicali a quelli le9erari e museali, dalle visite guidate so9o l’aspe9o laico a quelle so9o l’aspe9o religioso, e molte altre inizia.ve per soddisfare ogni desiderio.
Per quel che mi riguarda, ho superato da qualche anno la cinquan.na, ho fa9o diverse
esperienze di incontri di cui sopra, e ad un certo momento ho voluto fermarmi un a5mo
a rifle9ere in profondità dentro di me e, avendo conosciuto e incontrato il parroco della
mia parrocchia don Gino, ho deciso di frequentare la catechesi del giovedì da lui guidata.
Di questa scelta che porto avan. da diversi anni, devo dire che non mi sono mai pen.to,
anzi a volte mi meraviglio di aspe9are con impazienza il giovedì per incontrare gli amici e ascoltare, e anche diba9ere, la riflessione che don Gino ci propone di anno in anno.
Le tema.che dei nostri incontri sono le più diverse e vanno dalla filosofia e la fede alla
cultura e la fede, dalla morale del mondo biblico alla ques.one morale oggi, dal credo
apostolico al cammino della fede, ecc.
A tu9e le persone che hanno l’opportunità di leggere questo ar.colo, desidero rivolgere
l’invito a venire a ques. nostri incontri, che si tengono tu5 i giovedì alle ore 18,30, perché troveranno il compimento della loro ricerca.
Giancarlo
Il culto “sempre-verde” di San Patrizio
Patrono dell’Irlanda e festeggiato in tu9o il mondo il 17 marzo, San Patrizio ha origini
britanniche.
Nato nel 385 fu rapito a 16 anni dai pira. irlandesi e fu venduto come schiavo al re
dell’Irlanda del Nord; nel Paese Verde imparò la lingua gaelica e la religione cel.ca, ma
ben presto si converW al cris.anesimo. Fu papa Celes.no I ad affidare a Patrizio l’evangelizzazione delle isole britanniche e sopra9u9o dell’Irlanda, terra che lui aveva conosciuto molto bene. Nello svolgere questo compito, il Santo u.lizzò la metafora del trifoglio per illustrare ai cel. il conce9o della trinità: le tre foglie originante da un unico stelo
simboleggiavano il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Il trifoglio è tu9’oggi uno dei simboli
della repubblica irlandese ed erroneamente, spesso, è scambiato per un quadrifoglio,
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VIENI E SEGUIMI!
simbolo di fortuna.
Predicò in modo i.nerante per alcuni anni, sforzandosi di
formare un clero locale; infa5, le ordinazioni sacerdotali
furono numerose e non pochi discepoli divennero vescovi. Patrizio morì il 17 marzo del 461 nell’Ulster, a Down,
che prenderà poi il nome di Downpatrick. Durante l’o9avo secolo fu riconosciuto come apostolo nazionale dell’Irlanda intera e la sua festa fu stabilita nel giorno del 17
marzo.
Intorno al 650 le reliquie del Santo furono portate in
Francia e da lì il culto si diffuse in varie regioni d’Europa;
in tempi moderni la devozione del Santo è stata introdo9a in America e in Australia dagli emigran. ca9olici
irlandesi.
Nel giorno della sua ricorrenza, infa5, le strade di tu9e
le ci9à dell’Irlanda, ma anche degli Sta. Uni., del Canada, del Regno Unito, dell’Australia e di alcune ci9à d’Italia, si riempiono di gente in festa e il colore verde, simbolo dell'isola e del Santo, invade tu9e le case. In questo giorno, si mangia cibo di quel
colore e ci si veste con abi. verdi.
Ogni anno, in occasione del St. Paddy’s Day, anche le acque del fiume Chicago (che
scorre nell'omonima ci9à) vengono .nte di verde: un modo per sen.rsi irlandesi per
un giorno!
Elisa e Nicola
Preghiera del viaggiatore
May the road rise to meet you,
may the wind be always at your back,
may the sun shine warm upon your face,
and the rains fall so6 upon your fields and,
un l we meet again,
may God hold you in the palm of His hand.
Sia la strada al tuo fianco,
il vento sempre alle tue spalle,
che il sole splenda caldo sul tuo viso,
e la pioggia cada dolce nei campi a9orno e,
finché non ci incontreremo di nuovo, Iddio
. protegga nel palmo della sua mano.
San Patrizio
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In ascolto di Papa Francesco
VIENI
Anche il Santo Padre durante le sue udienze del mercoledì
porta avan un percorso sui sacramen . Durante l’udienza
del 26 febbraio ha parlato proprio dell’Unzione degli infermi, so olineando ancora una volta il ruolo importante della
comunità cris ana nell'assistenza ai mala .
“Il sacramento dell’Unzione
degli infermi ci perme9e di
toccare con mano la compassione di Dio per l’uomo.
In passato veniva chiamato
“Estrema unzione”, perché
era inteso come conforto
spirituale nell’imminenza
della morte. Parlare invece
di “Unzione degli infermi” ci
aiuta ad allargare lo sguardo
all’esperienza della mala5a
e della sofferenza, nell’orizzonte della misericordia di
Dio. C’è un’icona biblica
che esprime in tu9a la sua
profondità il mistero che
traspare nell’Unzione degli
infermi: è la parabola del
«buon samaritano» (Luca
10,30-35). Ogni volta che
celebriamo tale Sacramento, il Signore Gesù, nella
persona del sacerdote, si fa
vicino a chi soffre ed è gravemente malato, o anziano.
Dice la parabola che il buon
samaritano si prende cura
dell’uomo sofferente versando sulle sue ferite olio e
vino. L’olio ci fa pensare a
quello che viene benede9o
dal Vescovo ogni anno, nella
Messa crismale del Giovedì
Santo, proprio in vista
dell’Unzione degli infermi. Il
vino, invece, è segno dell’amore e della grazia di Cristo
che scaturiscono dal dono
della sua vita per noi e si
esprimono in tu9a la loro
ricchezza nella vita sacramentale della Chiesa. Infine,
la persona sofferente viene
affidata a un albergatore,
affinché possa con.nuare a
prendersi cura di lei, senza
badare a spese. Ora, chi è
questo albergatore? È la
Chiesa, la comunità cris.ana, siamo noi, ai quali ogni
giorno il Signore Gesù affida
coloro che sono affli5, nel
corpo e nello spirito, perché
possiamo con.nuare a riversare su di loro, senza misura, tu9a la sua misericordia
e la salvezza.”
Zuppa spagnola di Quaresima
Per prepararsi alle celebrazioni di Pasqua si
effe9ua un cammino fa9o di preghiere più intense, di carità, di digiuno, e as.nenza dalle carni. I
pia5 .pici quaresimali, sono pia5 molto semplici.
n questo numero vi proponiamo una rice9a .pica della tradizione spagnola, in cui trova ampio
spazio l’uso del baccalà.
Ingredien per 4 persone
♦ 320 gr di ceci
♦ 200 gr di baccalà
♦ 100 gr di spinaci
♦ 2 spicchi di aglio
♦ 1 foglia di alloro
♦ 1 porro e 1/2 cipolla pelata
♦ 2 cucchiai di olio
♦ uova
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VIENI E SEGUIMI!
L’Associazione Eùmenos in ascolto dell’altro
È presente da tre anni nei locali parrocchiali un consultorio psicologico del privato sociale creato dall’Associazione Eùmenos Onlus, associazione senza fini di
lucro, che promuove il benessere psicologico dell’individuo e della famiglia.
Può capitare a tu5, nel corso della propria vita, di
avere bisogno di aiuto. Quell’aiuto io l’ho trovato nel
consultorio psicologico Eùmenos, di cui posso tes.moniare prima di tu9o la serietà nella ges.one, in
quanto sono stata seguita per quasi un anno sempre
dalla stessa persona, una volta alla se5mana. Tu5 gli incontri sono sta. regolarmente fa9ura..
Inoltre, la psicologa che mi ha seguito è veramente brava e competente, mi ha aiutato
tan.ssimo e le sarò sempre grata.
Non posso quindi fare altro che consigliarvi di rivolgervi al centro Eùmenos.
Chi desidera avere informazioni o prendere un appuntamento può telefonare al numero 06 99925515 il mercoledì dalle 13:00 alle 14:30, oppure lasciare un messaggio in
segreteria, scrivere una mail a [email protected] o visitare il sito:
www.consultoriopsicologicoeumenos.it
Federica e Stefania
Porre a bagno tu9a la no9e i ceci e il baccalà per due giorni. Dopodiché porre in una
pentola acqua, alloro, aglio, porro, cipolla e portare ad ebollizione. Quando bolle,
aggiungere i ceci e farli cuocere per circa 2 ore, aggiungendo acqua calda se necessario. Prendere il baccalà, tagliarlo a pezze5ni e cuocerlo in padella con olio e aglio
assieme agli spinaci precedentemente lessa., strizza. e spezze9a.. A co9ura della
zuppa aggiungere il baccalà e gli spinaci, regolando di sale e mescolando il tu9o.
Servire caldo.
Secondo la tradizione si accompagna la zuppa con uova fresche bollite.
Francesca
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Gli Appuntamenti del MESE!
6 marzo - Incontro mensile della Caritas dopo il servizio
9 marzo (dopo le SS messe) - Colazione di beneficienza del Centro Caritas
14 marzo, ore 19 - Incontro di formazione dei catechisti di prefettura presso il
Seminario minore
16 marzo (dopo la messa delle 10) - Incontro con i genitori dei ragazzi del catechismo
28 marzo, ore 18.45 - Incontro di formazione dei catechisti della parrocchia
Consiglio ECOLOGICO “Benvenuta primavera”
Questo mese ci impegneremo a rendere le nostre case un po' più verdi... Del resto è in arrivo la primavera!
Materiale: bara9oli di la9a, vernici per metalli,
terra e semi o piccole pian.ne, vase9o
Come fare:
1. prendete i bara9oli e verniciateli (se volete potete stroppicciarli un po')! Colori chiari come il celeste, il giallo o il verde pastello si ada9ano molto
allo scopo, specie se opachi! Potete inoltre riprodurre mo.vi come righe, pois e fiori!
2. Prendete una piccola pianta con il suo vaso di
origine (con un diametro tale da ada9arsi al bara9olo) oppure un piccolo vaso
vuoto (da riempire di terra con qualche seme o bulbo); inseritelo all'interno del
bara9olo.
Hans
Gli orari di apertura dell’Ufficio Parrocchiale sono dal lunedì al venerdì dalle
16.30 alle 19.30. Il giovedì l’ufficio è aperto anche di ma5na dalle 10.00 alle
12.00. Durante l’apertura degli uffici, è possibile anche confessarsi.
Il centro d’ascolto Caritas è aperto il lunedì e il giovedì dalle 17.00 alle 18.30.
Ringraziamen : hanno collaborato alla realizzazione di questo numeroDon Gino, Don Jolly, Annalisa, Elisa, Federica, Francesca, Giancarlo, Giulia, Hans,
Luca, Nicola, Patrizia e Stefania
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LO SAI CHE?
Se sei impossibilitato a muover. e vuoi ricevere il sacramento dell’Eucaris a, i
sacerdo. della Parrocchia sono disponibili a venire a casa tua per somministrar.
la Comunione. Per info chiama: 06 6620067