Vedo un altro lato dello sport e non guardo molto al passato
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Vedo un altro lato dello sport e non guardo molto al passato
IL CAFFÈ 18 dicembre 2011 19 L’intervista SILVANO BELT RAME TTI L’8 dicembre 2001 in Val d’Isère si interrompeva bruscamente la carriera agonistica del promettente discesista 22enne. Che oggi è attivissimo nello sci “Vedo un altro lato dello sport e non guardo molto al passato” La “seconda vita” del grigionese a 10 anni dall’incidente DANIELA BLEEKE SOLLBERGER L’ Reuters Il salto SIMON AMMANN Il saltatore del Toggenburgo sta cercando la forma migliore Bardal re di Engelberg, Simi Ammann insegue L e condizioni meteorologiche hanno disturbato, ma non fermato la prima delle prove di salto sul trampolino di Engelberg. Nonostante la neve ieri, sabato, gli atleti si sono lanciati sulla Titlis Schanze, dove ad imporsi è stato il norvegese Anders Bardal, che - approfittando anche della caduta (senza conseguenze) nel secondo salto di Gregor Schlierenzauer - ha ottenuto la sua seconda vittoria della carriera in Coppa del Mondo. Il 29enne norvegese ha avuto la meglio sugli austriaci Martin Koch e Thomas Morgenstern, che confermano la potenza della squadra austriaca. Per la prima volta in stagione, invece, Simon Ammann - unico elvetico qualificato per la gara - è entrato nella “top-10” di una prova di coppa. Un bilancio finora non certamente esaltante per il saltatore del Toggenburgo, che ha però fissato il suo principale obiettivo della stagione nella Tournée dei quattro trampolini, in cartellone tra fine e inizio anno. Ammann non è lontanissimo dai migliori, ma sembra stia ancora digerendo i cambiamenti regolamentari che, come previsto, lo stanno leggermente penalizzando. Quest’oggi, domenica, nella seconda prova sul trampolino di Engelberg, Ammanna ha comunque la possibilità di lottare per una posizione ancora migliore rispetto al nono posto nella gara di ieri. Magari lottando per quello che sarebbe il primo podio di una stagione finora tutta all’inseguimento. m.s. Gold Center Ritiro oro e gioielli Paghiamo il massimo 9LDGHOOD3DFHE3DOD]]R&LW\/RFDUQR&+ 8 dicembre 2001 ha cambiato radicalmente la vita di Silvano Beltrametti. L’allora 22enne, grande talento rossocrociato dello sci alpino nelle discipline veloci, aveva appena festeggiato il suo secondo podio in Coppa del Mondo il giorno precedente, quando durante la discesa di Val d’Isère rimase gravemente ferito in seguito a una terribile caduta che gli avevo fatto sbattere sulle pietre oltre alle reti di protezione. Da allora Silvano Beltrametti è costretto a vivere in sedia a rotelle, ma non per questo si è lasciato abbattere. Oggi è più impegnato che mai, dirige l’albergo Tgantieni insieme alla moglie Edwina, è presidente del comitato organizzatore delle finali di Coppa del Mondo a Lenzerheide, è nel consiglio d’amministrazione del sito skionline.ch dove si occupa della parte strategica, s’impegna nella promozione del turismo della sua regione, tiene conferenze, è testimonial e ambasciatore e pratica il monosci: “Le giornate sono lunghe, è importante riuscire ad organizzarsi. L’attività principale è la gestione dell’hotel, nelle stagioni invernali ed estive le settimane lavorative sono di sette giorni. Le finali di Coppa del Mondo tornano nel 2013, per cui ora è abbastanza tranquillo, si tratta solo di partecipare ad alcune riunioni durante l’anno. Anche per il sito il tempo da investire non è troppo. Sono una persona a cui piace impegnarsi al massimo e sempre motivata”. Quale attività le piace di più? “Ci sono parti di ognuna che danno soddisfazioni. L’aspetto organizzativo dell’evento sciistico porta con sé molto divertimento: la preparazione, il concetto, la pianificazione. In albergo sono piacevoli la gestione dei 25 dipendenti, il delegare, il portare nuove idee”. Come vive il suo coinvolgimento nel mondo dello sci? “È bello poter essere ancora parte della famiglia. Per me non è un problema, non ho dei sentimenti negativi e non affronto in modo emozionale il fatto di non poter più partecipare. Se mi toccasse troppo non lo farei. Ho la possibilità di vedere un altro lato di questo sport, di capire cosa ci sta intorno. Per me è una bella sfida”. Quali sono stati gli aspetti più importanti per tornare a una quotidianità dopo l’incidente? “Innanzitutto un buon ambiente, persone che ti sostengono. Poi è stato fondamentale saper lasciare indietro il passato, guardare avanti, porsi sempre nuovi traguardi. All’inizio gli obiettivi erano piccoli, prima per tornare ad essere indipendenti, poi di lavoro e in- fine il trovarsi degli hobby”. Ci sono momenti in cui pensa a come sarebbe la sua vita se non avesse avuto quell’incidente? “Solo in giorni speciali, ad esempio durante le Olimpiadi. Ma sono solo degli attimi e comunque non si ha una risposta. Ho accettato in fretta quanto è successo”. Come segue oggi la Coppa del Mondo? “Principalmente in televisione. Non ho molto tempo, per cui raramente sono presente sul posto, anche perché quando ho dei giorni liberi vado con gli amici a praticare il monosci”. Come vede la stagione attuale? “Soprattutto in campo maschile la sensazione è molto positiva. L’inizio è andato molto bene, ci sono due o tre giovani promettenti che hanno già mostrato ottime prestazioni. Sono contento per il team svizzero ed è bello che ci siano diversi atleti capaci di fare risultato. Spero che possano Chi è Silvano Beltrametti, nato il 22 marzo 1979 a Valbella (GR), è un ex sciatore alpino. Ai Mondiali del 2001 a St. Anton ha conquistato il quarto posto in discesa e in Coppa del Mondo il suo miglior piazzamento è stato un secondo posto a Lake Louise. L’8 dicembre 2001 è rimasto paralizzato nella parte inferiore del corpo in seguito a una caduta in gara a Val d’Isère. Carpentiere di mestiere, dopo la riabilitazione ha conseguito l’attestato professionale federale come agente tecnicocommerciale. Oggi guida l’albergo Tgantieni a Lenzerheide insieme alla moglie Edwina, è presidente del comitato organizzatore delle finali di Coppa del Mondo ed è nel consiglio d’amministrazione del sito skionline.ch, che ha contribuito a creare. ‘ continuare come in America”. Com’è cambiato lo sci negli ultimi anni secondo lei? “Ci sono costanti innovazioni tecniche, ma nulla di particolarmente marcante. Il salto più grande si è visto con il passaggio ai carving, se si guarda oggi rispetto a 15 o 20 anni fa è completamente diverso. L’evoluzione comunque è continua, oggi i ragazzi devono essere terribilmente pronti per la stagione, devono essere fisicamente al massimo”. Come valuta gli standard di sicurezza attuali? “È importante continuare a lavorare per migliorarli costantemente. Bisogna ascoltare gli esperti, il nuovo materiale servirà sicuramente a prevenire infortuni e anche se gli atleti oggi sono contrari, sono certo che si adatteranno presto. A mio avviso è la scelta giusta, ma è necessario trovare soluzioni anche in altri ambiti, ad esempio nella preparazione delle gare”. LA SICUREZZA E GLI ESPERTI È importante continuare a lavorare per migliorare costantemente. Ascoltare gli esperti e prevenire ‘ TRA PASSATO E FUTURO Solo in giorni speciali, come quando ci sono le gare olimpiche, penso a cosa avrei potuto fare. Ma la risposta non c’è