Buratti: tre generazioni tra cuoio, pelle e plastica
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Buratti: tre generazioni tra cuoio, pelle e plastica
20 Bolzano ALTO ADIGE DOMENICA 9 MARZO 2014 un negozio » una storia di Valeria Frangipane ◗ BOLZANO Sembrava immutabile. Quasi aver fatto voto di restare uguale a se stesso in un mondo che vortica per nascondere il vuoto. E invece anche Buratti ha cambiato aspetto. Via la vecchia vetrina a scomparti che i bolzanini ricordavano così da sempre, che vedevi e non vedevi la merce, che inciampavi nel gradino quando entravi, che suonava il campanellino quando chiudevi la porta e nuovi lavori anche all’interno. Un pezzo di storia della città, commerciale e non solo, il negozio di via Grappoli - scarpe, cuoio e pellami e poi l'intuizione di puntare sul Vibram - ha cambiato aspetto. Buratti è via Grappoli ma soprattutto gli spazi di via Galilei. L'azienda - che ha anche l’ingrosso di materie plastiche fondata nel 1945 da Josef Buratti - la bellezza di 94 anni - insieme al fratello Rudy, continua a fiorire nelle mani di Roland Buratti e del figlio Simone. E in tanti - nei giorni in cui il negozio è rimasto chiuso per lavori - hanno temuto di rivedere all’inaugurazione l’interno stravolto, senza più i vecchi banconi e la vecchia cassa. «Tranquilli - racconta Roland - non sono stati toccati. Non avremmo mai potuto. Questi mobili sono appartenuti alla Banca d’Austria prima ed alla Banca d’Italia poi. Avete mai fatto caso agli inserti in marmo? Servivano per batterci sopra le monete per controllare che fossero d’argento». Come mai la ristrutturazione? «Be... s’imponeva. La vetrina così non andava più, non riuscivamo ad esporre la merce, si vedeva male e poi andavano eliminate le barriere architettoniche e la vecchia porta perchè le persone, tutte, devono poter entrare agevolmente. Adesso l’accesso è comodo, arioso e agevole. La vetrina è ampia e non nasconde la merce esposta. Almeno, così sembra a noi». E dentro cos’avete cambiato? «Abbiamo ritinteggiato, ampliato le scale, sistemato dei nuovi mobili... non erano più proponibili quelle pile di scatole da scarpe. Troppo disordinate». Sì è vero, c’era disordine, ma il Buratti “del piano di sotto” è sempre stato anche un mondo affascinante e tranquillizzante proprio perchè immutabile. «Certo, ma abbiamo tanta merce e prima l’esposizione non le rendeva merito. Diciamo che abbiamo fatto un po’ d’ordine, non lo abbiamo trasformato». Il papà sarà ancora alla cassa? «Certo, è qui con noi quasi sempre». Era il 1932 quando Josef Buratti, a soli 13 anni abbandonò la scuola per entrare come apprendista nella bottega della zia che si trovava allora in Piazza Domenicani. Dopo lunghi anni di esperienza, durante i quali imparò i segreti della lavorazione del cuoio, fondò nel 1945 la ditta nell'edificio di via Grappoli dove tutt'ora l'azienda ha la sua sede. Oggi lui si trova ancora lì, dietro al bancone. Ogni mattina la sua sveglia suona alle 7, una veloce colazione al bar e poi via, ad aprire le serrande. E' il commerciante più longevo di Bolzano e per questo nel 2012 il sindaco Spagnolli lo ha premiato con una medaglia. E intanto Buratti rilancia. L’anno scorso ha inaugurato un negozio di scarpe a Cavale- Buratti: tre generazioni tra cuoio, pelle e plastica Lo storico negozio di via Grappoli ha appena riaperto dopo la ristrutturazione «I mobili e la cassa della Banca d’Austria e della Banca d’Italia sono al loro posto» Josef Buratti e Ladinser al taglio del nastro con Roland e Simone Lo staff dello storico negozio di via Grappoli (Foto Minisini/Groppo) se, in via fratelli Bronzetti, la strada del passeggio. «Riteniamo che il centro principale della Val di Fiemme sia il posto ideale per questa nuova avventura. A Cavalese c'è un giusto mix Buratti pensa anche al centro commerciale di via Alto Adige. Dopo la proposta del tycoon austriaco Renè Benko la cordata altoatesina "Emozioni Alto Adige" - nata attorno agli imprendi- di residenti e turisti, negozi di scarpe ce ne sono soltanto un paio». Buratti sta già pensando anche ad una prossima apertura oltre confine. La scelta potrebbe cadere su Innsbruck. E tori Georg Oberrauch, Pietro Tosolini e Roland Buratti - continua infatti a tessere le fila di nuove proposte. ©RIPRODUZIONE RISERVATA La Artioli: troppe case Ipes assegnate a stranieri extra Ue Elena Artioli, consigliere provinciale Team Autonomie, spiega in una nota che - in merito alle case Ipes - sono ancora troppe le assegnazioni ai cittadini extra Ue deliberate dalla giunta per il 2014. «La Giunta provinciale, durante la seduta del 18 febbraio ha deciso di assegnare il 14,05% delle case Ipes ai cittadini extracomunitari che rappresentano solo il 6,08% della totalità della popolazione residente nel territorio provinciale. Un valore che va oltre al doppio, rispetto alla proporzione di cittadini extra Ue residenti. Sbilanciata anche la proporzione di domande per l’assegnazione di un alloggio con almeno 26 punti anche secondo i dati rilevati al 31 dicembre 2012 e su cui si basa la delibera provinciale per le assegnazioni di case Ipes per il 2014. I cittadini extracomunitari ne chiedono di più. Così non va». L’INSOLITa camminata IL METEO Nuova impresa di Balducci: «Porterò doni ai bambini poveri» Anticipo di primavera e maniche corte sul Talvera A Parigi a piedi vestito da brigante ◗ BOLZANO Sempre a piedi. Sempre per amore. La prima volta l’ha fatto per una donna. Stavolta camminerà per i bambini. Mario Balducci, conosciuto in mezza Bolzano come "il veneziano", 65 anni portati con ironia, artigiano decoratore tra i più apprezzati, pittore, attore, e molto altre cose a fine marzo partirà a piedi per Parigi. Quanti chilometri al giorno? «Vedrò». E quale sarà il percorso? «Parto dalla pianura padana, almeno non c’è salita». «Lo faccio per portare regali ai bambini poveri. Tra le mie mete l’ospedale pediatrico Necker, al ritorno passerò anche per il San Maurizio». Giura che farà tutto il percorso a piedi - vestito da eccentrico brigante rosa - «ho delle scarpe meravigliose, le ha fatte il mio amico Martin Hilpold» - e si farà accompagnare da altri due amici che lo seguiranno a bordo di un furgone sul quale con i regali: Davide Ferrazzi e Osmany Chinea. Balducci che ieri s’aggirava per piazza Erbe tra lo stupore stupito dei passanti che scrutavano l’ insolito signore agghindato così forse per un insolito Carnevale - vestito che sembrava un moschettiere rosa con enorme cappello in tinta - non è nuovo ad imprese di questo genere. La domenica di Pasqua del 2007 era partito a piedi per Roma, trascinando con le corde un carro allegorico. Una penitenza «perché - aveva detto cerco il perdono per tutto il male che ho fatto ad una donna». Un percorso di espiazione e redenzione da pellegrino medioevale. Della faccenda però oggi preferisce non parlare. La storia d’amore è archiviata e la vita scorre guardando avanti. «Acqua passata. E poi oggi mi muovo per i bambini poveri e malati. Tutt’altra causa. Tra il resto ri- Anticipo di primavera, maniche corte sui prati del Talvera ◗ BOLZANO Dopo una pioggia che sembrava non finire mai un'alta pressione molto stabile continua a garantire tempo buono con clima primaverile. Su tutta la provincia anche oggi splenderà il sole con cielo sereno, aria tersa ed ottima visibilità. Ieri a Bolzano massima di 18 gradi, prati del Talvera e gelaterie prese d’assalto. Oggi temperature minime comprese fra -5˚ e +3˚, massime tra 10˚ e 19˚. Sole e temperature miti continueranno indisturbati anche per la nuova settimana. Il cielo si presenterà privo di nubi e le temperature saranno ancora in lieve aumento. Mario Balducci in piazza Erbe, riceve un dono da Caterina (Foto Minisini) 8 marzo a villa serena Lo Zonta pianta la rosa gialla E qui al suo arrivo a Roma nel 2007 col carretto allegorico... per amore cordo che i prossimi sabato del mese sarò in Piazza Erbe, sempre sotto la statua del Nettuno, sempre vestito da “Brigante rosa” dalle 10.30 per raccogliere regali. Chiedo ai bolzanini un favore... non portate doni vecchi o malconci. I bimbi meritano rispetto». Scusi ma perchè proprio i bambini? «Perchè - per parafrasare Saint Exupery - tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi se lo ricordano». ©RIPRODUZIONE RISERVATA ■ ■ Lo Zonta Club Bolzano ha festeggiato l’8 marzo piantando nel giardino della Casa di riposo "Villa Serena" di Via Fago al posto della classica mimosa una pianta di rosa gialla, per ricordare tutte le donne e la loro storia.