Diapositiva 1 - Confindustria Genova

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Diapositiva 1 - Confindustria Genova
Quali infrastrutture per quale sviluppo?
I progetti per Genova tra mito e realtà
Genova, 22 aprile 2008
Questioni di metodo
Genova nel contesto internazionale
Oliviero Baccelli
Vice direttore CERTeT – Università Bocconi
www.certet/unibocconi.it
e MEMIT – Master in Economia dei Trasporti
www.memit.unibocconi.it
1
CERTET
Centro di Economia
regionale, dei trasporti
e del turismo
Piazza Sraffa 11
20136 Milano
tel +39 025836.5436
fax +39 025836.6612
Sommario
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2
Quale sviluppo per Genova?
Le scelte di altre città portuali: Barcellona, Marsiglia, Anversa
Le scelte del Nord Ovest
Il problema di Genova: passare dalla progettualità ai cantieri
I macroscenari socio - economici e trasportistici nel 2015
Quali infrastrutture di trasporto per Genova?
Gli effetti attesi: la congruità fra scelte di sviluppo e scelte
infrastrutturali
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Quale sviluppo per Genova?
Due aspetti chiave:
Necessità di un riposizionamento
strategico dell’area genovese
attraverso:
localizzazione delle funzioni di
più alto pregio in aree
altamente accessibili, in
ragione dell’elevata
competizione esercitata dalle
altre metropoli del Nord Italia
Incremento del bacino del
mercato del lavoro di
riferimento e compensazione
delle dinamiche occupazionali
e demografiche liguri
Tre settori strategici:
Porto e logistica: non solo traffici, ma anche
professionalità di alto livello (assicurazioni, broker,
sedi di compagnie di navigazione), recuperando il
ruolo leader nel settore migliorando l’attrattività della
città nei confronti di realtà concorrenti per la
localizzazione di imprese ed eventi del settore
(Milano, Napoli, Marsiglia)
Alta Tecnologia: industrie e centri di ricerca di eccellenza
in settori di avanguardia (aeronautica, cantieristica,
elettronica e robotica di alto livello)
Turismo culturale e business: volano per la transizione
definitiva verso un’economia postindustriale
Tre settori che necessitano di reti infrastrutturali
moderne per cooperare e per competere
(scelta strategica del territorio: cooperare e/o
competere con chi e per che cosa?)
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Le relazioni fra infrastrutture di
trasporto e sviluppo economico
Miglioramento accessibilità:
• apertura a nuovi mercati, maggiore
concorrenza, raggiungimento nuove economie
di scala/differenziazione/specializzazione;
• più mobilità per i lavoratori, riduzione mismatch
domanda-offerta di lavoro, arricchimento
mercati professionali
Sviluppo economico,
demografico, tecnologico e
interventi di governance del
territorio
Scelte insediative imprese
e famiglie e volumi di
attività
Mobilità passeggeri e
merci
Produttività delle imprese e
delle famiglie
Costo
generalizzato
del trasporto
Accessibilità degli
insediamenti
Sistemi di trasporto efficienti come
strumenti di marketing territoriale:
Bisogni di
mobilità
Infrastruttura di trasporto
Il verificarsi congiunto di questi due circuiti
positivi può portare a:
• più elevato benessere economico,
• nuova domanda di beni e servizi,
• stimolo alla creazione (o all’attrazione
dall’esterno) di nuove imprese,
• rafforzamento del tessuto economicoproduttivo nel suo insieme.
Politiche di governance
delle infrastrutture
magneti nei confronti di iniziative di carattere
commerciale e industriale e in grado di costituire
un significativo asset strategico per una regione.
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Il problema di Genova: passare dalla
progettualità ai cantieri
I problemi orografici, le difficoltà nelle scelte dei tracciati, gli alti costi delle opere
e le conseguenti difficoltà nel coinvolgere i privati nelle iniziative, sono
esemplificati dall’arresto degli iter di completamento di tutte le necessarie grandi
opere a Genova
•
Nessuna delle opere principali prevista nel piano regolatore portuale del 2001 è
attualmente in fase di cantiere (Calata Bettolo, completamento del tombamento
Ronco - Canepa, estensione ad ovest di Voltri)
•
Il Terzo Valico è stato approvato ed è inserito anche nel Contratto di Programma
2007 – 2011 fra RFI e Ministeri, ma non risulta ancora finanziato se non per il
3%
•
Il Passante autostradale di Genova è l’unica delle opere del IV atto aggiuntivo
della Convenzione fra Anas ed Autostrade del 2002 che non ha ancora superato
la fase approvativa
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Le scelte di altre città portuali:
Marsiglia, progetto EuroMéditerranée nell’area fra il porto e la
stazione AV
Shopping mall
Museum
Cultural Head quarters
equipments
Tourism
Training
Congress &
Business district
Real estate
exhibitions
Multimedia center
Hotels
Concert hall
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Marsiglia, progetto EuroMéditerranée nell’area fra il porto e la
stazione AV
Euroméditerranée by 2012
4.000
Nuovi
appartamenti
MUCEM
500.000 m²
di nuovi edifici
per
uffici
Pôle Media
Extension
10.000
Nuovi
appartamenti
200.000 m²
di negozi e
servizi
alle persone
Terrasses du Port
Euromed Center
Silo
200.000 m²
di negozi e
servizi
alle persone
Hotels
Cultural
equipment
Archives
500.000 m²
di nuovi edifici
per uffici
International
school
Congress
center
Health center
Centre Régional de la Medit.
Universities
+ 15 000 posti di lavoro
+ 10 000 nuovi residenti
+ 3,5 miliardi € di investimenti
Sport
equipments
Parks
Leisure
equipments
+ 10 000 nuovi posti di lavoro
+ 30 000 nuovi residenti
+ 3,5 miliardi € di investimenti
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Le scelte di altre città portuali: Anversa
Nuova stazione ferroviaria di Anversa
Ridisegno del quartiere adiacente alla stazione
La stazione di Anversa è un esempio di pianificazione e sviluppo cittadino a seguito
della costruzione di una nuova stazione ad Alta Capacità
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Le scelte degli altri: Barcellona
Nuova Stazione Barcelona Sancts,
per l’alta velocità (AVE) e stazione La Sagrera
Nuovo business center di livello internazionale
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Le scelte infrastrutturali delle città del
Nord Ovest:
Nuove stazioni e nuovi servizi ferroviari entro il 2010
Stazioni
Progetti di integrazioni stazioni - territorio
T or ino P o rta Susa nuo va staz ione p rog ettata a fianco d ell’esisten te co n caratter istic he per esse re la nuo va
stazio ne cen tra le d i T or in o (prog etto Stud io AR EP, S. d’Ascia e A. Magnaghi), c on un a
(com pletam ento
galleria
in vetro di 385 me tr i, lar ga 30 a cop ertura d ei bin ari interrati. In te graz io ne c on la
prev ist o per il 2 009)
nuo va linea metrop olitan a (attiva già dal 2006) e c on il nuovo passan te ferro viario (dal
2009). L’area circo stante è oggetto di un p iano di recup ero m olto amp io c he com pren de la
nuo va sed e di I ntesa San Paolo (p alazzo di oltre 150 m etr i disegnato d a R enzo Piano),
Albe rgh i, M use o d’arte con tem po rane a.
N ovara
(com pletam ento
parziale per il 2 009)
R ho – Fiera
(com pletam ento
parziale per il 2 009)
nuo va ferm ata fu ori d el cen tr o di N ovara, solo pe r l’AV e integrata co n la linea delle FNM
che pro lun gh erann o i b in ari in m odo da garantir e una conn essione fra N O e MX P
nuo va ferm ata situata all’intern o d el nuo vo com plesso della F ie ra, integr ata c on il sistem a
passan te ferroviario e con la lin ea della m etrop olitana a ser vizio dell’area Expo 2015
Nu ova stazione di por ta dell’ AV p er le linee verso B O e G E, valor iz zazio ne della stazion e
esistente, integrata con il sistem a p assante f erroviario e c on la linea me tro po litana. L ’ar ea
(da com pletare ent ro
nei p ressi della staz ione è oggetto di un a riqualificazion e mo lto amp ia (1,2 milion i d i mq),
giugno 200 8)
inserito nel pr ogetto San ta G iulia di No rman Foster (nu ove residenz e, centro c ongressi,
centro com me rciale)
M ilano Ro goredo
R eggio E m ilia
Nu ova stazion e p rogettata d a San tiago Calatrava, situata 4 km a n ord del centro di Re ggio
Em ilia, co n p rogram mi di recuper o ur banistico per 2 kmq. L 'ope ra ha una lun gh ezza di 480
(da
com pletare
me tri, una largh ezza m assima di 50 me tri ed un'altez za m edia di 20 m etr i. Nell'ar ea
en tr o il 2013)
antistante la Stazio ne vien e realizzato un g rand e par cheg gio di scam bio ed una delle ferm ate
della m etr opo litana d i sup erficie R egg io - B ag nolo, attualm en te in cantiere.
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Gli scenari socio - economici e
trasportistici nel 2015:
rischi ed opportunità
Demografia: il trend demografico negativo genovese
(-17% delle persone in età da lavoro fra il 2001 e
il 2021) potrà essere interrotto solo da trend
migratori importanti
Polarizzazione della crescita verso Milano,
oggetto di investimenti molto consistenti per
infrastrutture di trasporto e ridisegno di vaste
aree urbane a Sud (Santa Giulia) a Nord Est
(Aree ex Falck) a Nord ovest (aree Expo 2015)
di larga portata in grado di modificare l’assetto
economico e le gerarchie urbane dell’intero Nord
ovest
Rischio di riduzione del ruolo centrale di Genova
nella portualità sud - europea: gigantismo
navale e concentrazione della capacità di
mercato in poche compagnie (fra le prime 50
compagnie container al mondo nessuna ha la
sede principale in Liguria), lo sviluppo dell’arco
ligure sembra essere in grado di favorire
soprattutto i porti di La Spezia e Savona
Ferrovia merci: ingresso sul mercato
di nuovi operatori ferroviari
specializzati, i principali dei quali
avranno come focus i mercati
internazionali di media e lunga
distanza (rafforzando così la
concorrenza dei porti del Centro e
Nord Europa)
Ferrovia passeggeri: nel mercato
italiano, la liberalizzazione dei traffici
passeggeri sarà completata nel 2010,
ma i nuovi entranti fra cui alcuni privati
(NTV ed altri internazionali) , si
focalizzeranno sulle tratte più redditizie
(nessuno di questi sembra intenzionato
a servire Genova)
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L’integrazione della programmazione
infrastrutturale con le politiche territoriali
Il miglioramento dell’accessibilità
è un acceleratore dello sviluppo metropolitano di Genova
Le opportunità economiche non avvengono in modo spontaneo, ma necessitano di policies di
accompagnamento di ampio respiro per poter conseguire obiettivi di riqualificazione urbanistica,
territoriale e produttiva.
I progetti strategici di alto livello:
• Lo sviluppo di quartieri d’affari di moderna concezione ben collegati alla rete dei trasporti (progetto
Erzelli, IIT)
•La valorizzazione di aree centrali attualmente destinate a supporto delle operazioni ferroviarie e poco
utilizzate (es. Val Polcevera)
• Il rinforzo della funzione di fiere, congressi ed eventi pubblici, puntando sulla specializzazione del
territorio (Mare e Shipping, Arte, etc)
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Quali infrastrutture di trasporto per la
città di Genova?
Una nuova linea AV/AC verso Milano e Torino: strumento essenziale
per il rilancio del porto e della città
Considerando il contesto urbanistico dei due principali scali genovesi, andrebbe analizzata
l’opportunità di una nuova stazione ferroviaria dedicata ai servizi ad alta velocità (ben
interconnessa alle linee regionali e metropolitane) allo scopo di innescare un processo di sviluppo
volto a ripensare la città in termini di land use e di attrazione di nuove funzioni di rango elevato,
come accaduto in alcune esperienze internazionali, soprattutto francesi, olandesi e spagnole, ma
anche in tutte le città italiane interessate al programma AV.
L’area potrebbe essere quella di Sampierdarena-Campasso, inserita nel network nazionale,
regionale e metropolitano attraverso una stazione ponte di connessione fra le diverse linee.
Una nuova linea metropolitana (sbinamento della linea esistente anche a servizio delle aree
di Cornigliano e Sestri Ponente)
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Quali infrastrutture di trasporto per il
porto di Genova?
L’ottimizzazione degli spazi portuali esistenti è la prima risposta da dare, anche alla luce
dell’evoluzione della normativa in merito all’autonomia finanziaria e alla gestione degli extragettiti
IVA ed accise
I progetti già approvati per i nuovi terminal di Calata Bettolo, di Ronco Canepa e della Maersk a
Vado Ligure e del Terzo bacino a La Spezia non rendono ancora urgente la programmazione di
nuovi spazi (saturazione dei nuovi spazi nel 2018 circa).
Tuttavia saranno necessari nuovi spazi in ambito portuale nel lungo periodo
Ma considerando i tempi necessari per arrivare ai cantieri è rilevante fornire risposta alle seguenti
alternative:
Spostare l’aeroporto su di un’isola artificiale e convertire l’attuale sedime aeroportuale
come previsto dal progetto Waterfront o riproporre l’estensione ad Ovest del Terminal di
Voltri, come previsto dal PRGP del 2001?
Quale è il trade - off socioeconomico ed ambientale fra spazi dedicati ai traffici e spazi
dedicati alle industrie?
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