MENU DI CLASSE ALL`OSTERIA BERGESE
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34 IL SECOLO XIX la scuola MERCOLEDÌ 8 FEBBRAIO 2012 LEZIONE IN CUCINA L’INTERVENTO SICUREZZA STRADALE LEZIONE DI PRUDENZA MENU DI CLASSE ALL’OSTERIA BERGESE PAOLO SALA La riforma Gelmini ha tagliato molte ore di laboratorio. L’incontro con i rappresentanti di Ascom come opportunità per guardare al futuro GENOVA. A pranzo si beve nebbio lo per commentare ravioli con sugo dicarne,tagliataconsalsabernesee millefoglie allo zabaione. Menu preparato dagli studenti del corso di ristorazione (IIIB) con il docente Massimo Napoli, mentre sotto la guida del professor Francesco De Pau,volteggianonellasalaconivas soi dell’aperitivo. C’è il gelo fuori, ma i fuochi delle cucine sono al massimo per scaldare l’atmosfera di un pranzo speciale. A dire il vero all’istituto turisticoalberghiero Bergese di Sestri Ponente sono abi tuatiallegrandioccasioni, leultime in ordine di tempo le cene con i ri storatori e con i presidi delle scuole medie, conlaprovveditoraSaraPa gano.Eil14febbraiosiconcederan no anche una cena romantica per san Valentino con inviti allargati. Ma oggi al ta volo d’onore c’è ilpresideWladi miro Jozzi, la suavicariaEnri ca Fredduselli,il direttore ammi nistrativo Co stantino Bar bieri e tre “esterni” che in Il preside Jozzi qualche modo, per qualche ora, sono diventati docenti. Sono Giacomo Rossi gnotti, respon sabile del setto re turismo della CameradiCom mercio di cui è anche vicepre sidente, e fra le Seghi e Rossignotti numerose atti vità proprieta rio del bar Mangini a Genova e di al tri due antichi caffè in riviera di Le vante, Silvio Seghi vicepresidente FepagAscom e Aldo Benvenuto che possiede una storica attività ar tigianale di cioccolato a San Marti no. Hanno spiegato alle classi dei ra gazzi che fra qualche mese affron terannolamaturitàequindiilmon do del lavoro che cosa vuol dire cer care di trasferire le competenze ac quisite sui banchi di scuola, dentro un negozio, un laboratorio, un al bergo, un bar, una discoteca, una cucina di un ristorante. Ecco che si rimedia così, per una mattina, ai danni della riforma Gelmini, che con un colpo di mano ha tagliato le ore di laboratorio proprio agli isti tuti professionali che sulla pratica fondano la loro eccellenza. Diventa fondamentalefarincontrareesper ti ed esperienze con i ragazzi: inol tre proprio in questi giorni il diret tore regionale Giuliana Pupazzoni ha inviato una circolare a tutte le scuole in cui invita i presidi a forni re i curriculum dei ragazzi alle aziende. Rossignotti dirà più volte nelcorsodell’incontro«Moltidico lorochegiàoperanoinsettoricome barristorantialberghiaspettanoda sempre un incontro con i ragazzi checontinuinoillavorocheogginoi facciamo». Questo passaggio scuo lalavoro che è al centro da anni di convegni, progetti, sperimentazio ni, anche di assessorati dedicati in realtà non conosce in Italia una ve ra realizzazione Incontro spumeg giante, con alcuni dei ragazzi e ra gazze in divisa da maitre o commis di sala, anche perché i tre interlocu tori sviluppano empatia. Toccano le corde dei sentimenti e degli inte SCUOLA-LAVORO Curriculum degli studenti inviati alle aziende: è la nuova disposizione del Provveditorato che magari non vi sembra il massi mo tuttavia può essere formativa». E sempre Rossignotti ricorda che quarant’annifaneilaboratoridipa sticceria gli artigiani «tiravano su i cartoni per non far vedere come ESPERIENZE DI VITA Rossignotti, Seghi e Benvenuto raccontano la loro gavetta fra rinunce e soddisfazioni confezionavano i loro prodotti, in somma non volevano tramandare ricette segrete; oggi abbiamo biso gno delle nuove generazioni quali ficateperchétroppodiquestomon do è andato perso». Lezione di stile, ma anche di eco nomia, lezione di relazione con pubblico. Seghi parla anche della sua lontana esperienza come bar man in Italia Navigazione e ci tiene a ricordare ai ragazzi che gli italiani «erano invidiati anche dagli ameri cani per la professionalità e la com petenza». Come dire: torniamo ai fasti di un tempo, ce la possiamo fa re. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL GIORNALE IN CLASSE ALLA RIBALTA UN RISTORATORE DA IMITARE E’ IL MOMENTO della presentazio ne in sala dei piatti preparati du rante la mattinata. Frisceu, ana nas con stuzzichini di salame, pa tatine di panissa. Alle spalle della studentessa che sta servendo si intravvede il professor De Pau che a sua volta è stato studente al l’istituto Bergese. Che prende il nome da quel Nino Bergese risto ratore che gestiva una trattoria semplice ma ricercatissima: si at tendeva un posto a tavola anche per tre mesi. Mantenendo nel “piccolo” il massimo della qualità NON SOLO PASTA, PARTITO IL CORSO DI ENOLOGIA ECCO GLI STUDENTI delle prime classi che imparano a impastare e a tirare la pasta. All’istituto Berge se continua ad andare molto bene anche il corso serale frequentato con entusiasmo da “studenti” di ogni età e professione. Quindi adulti appassionati al tema. E re centemente si è aperto un corso di enologia per ora frequentato solo dagli insegnanti che sta dando ot timi risultati e potrebbe essere al largato anche ad altri utenti FOTO DI GRUPPO A UN PASSO DAL DIPLOMA GLI STUDENTI delle ultime classi dell’istituto Bergese insieme a Giacomo Rossignotti, Silvio Seghi e Aldo Benvenuto nella fotografia di Silvia Ambrosi che ha immorta lato tutte le fasi della mattinata trascorsa all’istituto professionale di Sestri Ponente. Presente all’in contro anche Wladimiro Jozzi che dirige fino alla fine di febbraio, in delega, la popolosa scuola supe riore. In attesa della dirigente cui è stato assegnato il Bergese che ar riva dal Sudamerica Partner istituzionale: Il Giornale in classe 2011-2012 è realizzato con ressi di questi studenti. Giacomo Rossignotti racconta come, poco più che ragazzo, ha rilevato e rilan ciato il bar Mangini di Corvetto, ac quistato da suo nonno ma in com pleta decadenza. Oggi caffè di char me e moderno riferimento turisti co. Rossignotti racconta la sua gavetta, l’aver rinunciato, allora, magari anche alle buone letture, per lavorare sodo. Li sprona all’im pegno personale, all’accettare an che lavori che possono sembrare mortificanti agli inizi, per tenere duro e raggiungere un obiettivo. Quello che ognuno di loro si prefig ge.«Fateimpresamanonimmedia tamente, una esperienza di lavoro Con il patrocinio di A nche quest’anno scolastico si è pro posto in alcuni istituti cittadini il Progetto di Edu cazione alla Sicurezza Stradale “Sulla Strada Sicura in: … Liguria 4 ”, ormai attivo da quattro anni e gestito dal Liceo D’Oria, coin volgendo una decina di scuole medie e istituti superiori di Ge nova e provincia. L’attività, che negli anni pas sati ha visto partecipare oltre 2000 ragazzi, almeno nella fase di sensibilizzazione all’argomen to con un questionario di auto valutazione, ha dovuto subire un inevitabile ridimensionamento per le comuni difficoltà econo miche. Nonostante ciò si sono potuti raggiungere con i questio nari oltre 1200 ragazzi (Liceo D’Oria, Fermi) di cui almeno 400 della scuola dell’obbligo (Istituto comprensivo Marassi – scuola Lomellini Cantore e San Gottardo scuola Da Passano) e quindi non ancora entrati in contatto con le nozioni riguar danti la strada e le sue regole, co me possono fare i loro compagni più grandi conseguendo il “pa tentino” per ciclomotore o pa tenti A per i motocicli o B per autovetture. Il dato più impor tante che si evidenzia è che le ri sposte alle 5 domande sono ri sultate sufficienti (almeno 3 giu ste su 5) nelle classi dove, pur nella complessità delle diverse situazioni, si è intervenuti negli anni precedenti con le attività previste in progetto. In alcune classi si è riusciti ad ottenere percentuali totali di risposte giu ste o comunque superiori al 90% dove, per precisa programma zione, si è potuto proporre l’ar gomento con, oltre il questiona rio, lezioni specifiche di sensibi lizzazione con la partecipazione di atleti paralimpici portatori di handicap a seguito d’incidente stradale, attraverso dimostrazio ni e prove pratiche di sport adat tati (basket in carrozzina, touch ball per ipovedenti con palla so nora) e attività riabilitative (per corsi a vista oscurata), visite gui date a centri didattici specifici come “La Motor Oasi” di guida sicura, della Regione Piemonte a Susa (To) con prove simulate di ribaltamento, produzione di componimenti, temi, cd fotogra fici sull’argomento. Viceversa è oltremodo indica tivo che le “nuove” classi che si affacciano per la prima volta al problema, in particolare le pri me, sia nella scuola media sia nelle superiori, dimostrano una maggiore incidenza d’insuffi cienze, con percentuali di rispo ste esatte dal 70 all’ 80 %. Per tradurre in pratica di comporta menti e conoscenze questi nu meri, facendo riferimento alle domande proposte, si vede come un ragazzo su quattro non consi dera che: per il pedone non è si curo girare con dispositivi di ri produzione musicale e “cuffiet te” nelle orecchie, in bicicletta il casco è obbligatorio fino a 14 an ni ma è essenziale a ogni età, in ciclomotore con la pioggia au menta molto il rischio d’inciden te, in moto o in auto per i neopa tentati l’alcoltest deve essere 0,0 mg/lt nel sangue e che infine, purtroppo, siamo ancora a una media superiore alla decina di decessi al giorno sulle strade ita liane. e la collaborazione di