Il Dipartimento di Storia, Scienze dell`Uomo e della Formazione ed il
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Il Dipartimento di Storia, Scienze dell`Uomo e della Formazione ed il
Il Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione ed il Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali, che sono nati dalla trasformazione dalle Ex Facoltà di Lettere e di Lingue e Filosofia, in applicazione della legge n. 240/2010, sono ubicati nel Polo Umanistico, che si situa fra via Roma, piazza Conte di Moriana e via Zanfarino. In immediata adiacenza c’è l’area dell’ex Mattatoio, in cui si sta realizzando, per provvida iniziativa del Comune, il Polo della Cultura, il quale — in virtù della presenza dei due Dipartimenti, dell’Accademia delle Belle Arti e del Centro Linguistico d’Ateneo, nonché della fruizione aperta ai cittadini della Biblioteca Umanistica (che consta di oltre novantamila volumi — costituisce, e sempre più costituirà in futuro il grande polmone culturale della città, incastonato com’è nel tessuto vivo di essa. E’ bene ricordare, a questo proposito, che alcuni anni fa la Commissione Cultura del Comune e lo stesso Sindaco della città si erano espressi unanimemente contro il ventilato trasferimento delle due ex-Facoltà, chiedendo che esse rimanessero nelle sedi storiche proprio per la sinergia feconda con l’istituendo Polo della Cultura e con l’altro — in fase progettuale — che si configura come Polo delle Identità. E' utile anche richiamare alla memoria che, per la centralità della loro ubicazione, le due Facoltà in passato, ed i due Dipartimenti nel presente, hanno realizzato nel corso degli ultimi anni una sequenza intensiva di seminari, conferenze, proiezioni filmiche, eventi culturali, tutti aperti alla fruizione della città (come la stessa Biblioteca) e, dunque, esercitando un ruolo fondamentale in tal senso; e che con i tremila studenti, i cento docenti e le cinquanta unità di personale tecnico-amministrativo il Polo Umanistico dell’ateneo sassarese muove un indotto economico di notevole entità, quantificabile in quindici-venti milioni di euro. Il Comune ha utilmente concorso a tale prospettiva strategica, coadiuvando l’espansione dei due attuali Dipartimenti, nella zona in cui sono ubicati, attraverso la realizzazione del parcheggio di via Diaz, la futura (pur se parziale) fruizione di qualcuna delle strutture realizzate nell’ex-Mattatoio e la vendita all’Ateneo del dismesso Istituto dei Ciechi, che consentirà il recupero di un edificio cittadino di grande pregio, oggi molto degradato, evitando di creare ulteriori volumetrie. L’acquisizione dei fondi FAS ha privilegiato i progetti relativi al Polo Umanistico, in cui, nel prossimo triennio, andranno ad essere investiti ben quindici milioni di euro, oltre i quattro già spesi dall’Ateneo per l’acquisto rappresentanoo il cofianziamento d’ateneo alla realizzazione di un Polo Umanistico che può costituire una delle strutture più innovative, funzionali e vitali dell’intero panorama nazionale, essendo esso integrato dalla presenza attiva del Polo della Cultura, del Centro Linguistico e dell’Accademia delle Belle Arti, che a sua volta avrà a disposizione quattro milioni e mezzo dei fondi FAS per poter essere ripensata e ristrutturata sanando le sua antiche carenze. Le schede di cantierabilità dei sette macrointerventi previsti dai fondi FAS sono state consegnate secondo le modalità richieste dalla Regione e nel rispetto dei cronoprogrammi. A questo punto si può davvero considerare concluso l’iter non facile, irto di difficoltà, che ha portato l’Ateneo ad un risultato eclatante, ovvero l’ormai sicura acquisizione di oltre centocinquanta milioni di euro. Tale cospicua somma, destinata a mutare sostanzialmente il volto della città nel prossimo futuro, assicurando la creazione di un notevole numero di nuovi posti di lavoro, oltre che una implementazione dell’indotto economico assicurato dall’Ateneo (di gran lunga la prima industria della città), consentirà la costruzione del nuovo ospedale e sette interventi di notevole consistenza, i quali permetteranno all’Università di risolvere i propri problemi edilizi per almeno un ventennio, pur se non sarà facile trovare i fondi necessari a gestire i nuovi spazi e le nuove esigenze, quali si configurano dalle richieste, destinate ad avere piena soddisfazione, dei nuovi dipartimenti. E’ da rimarcare, a questo proposito, che gli adempimenti edilizi richiesti dalla legge 240, in molti casi distruttivi per altre realtà universitarie, potranno per l’ateneo turritano essere portati a termine, in una prospettiva a medio termine, senza affanni, consentendo una ridelineazione complessiva, organica e coerente dei poli didattici e scientifici in cui si articolerà l’università di Sassari, eliminando — sulla base del censimento capillare, che è stato effettuato, delle attuali disponibilità edilizie incongruenze e storture e rafforzando la produttività delle nostre strutture. Nello specifico, ora che la disponibilità dei fondi è ormai assicurata, si sta procedendo velocemente alla progettazione preliminare (sta per divenire esecutiva — ed è un grande risultato per la città di Sassari — quella del completamento integrale dell’Orto Botanico). Tra marzo e giugno del 2014 si dovrà giungere alla progettazione esecutiva di tutti i macrointerventi previsti dall’acquisizione dei FAS 2013, per poi procedere ai relativi capitolati d’appalto ed all’aggiudicazione dei lavori alle imprese. Sarà un risultato importante, se riusciremo a tener fede al cronoprogramma inviato alla Regione ed a dare un riscontro concreto alle attese dei tredici Dipartimenti. Quasi tutti gli interventi, data la loro unitaria rilevanza economica, dovranno percorrere un iter complesso ma soprattutto, come nel caso di via del Fiore Bianco o del Polo Umanistico, dovranno preventivamente fruire di una intesa con il Comune, al fine di concordare le linee d’intervento o di risolvere i problemi che impediscono, come nel primo caso, la concessione del visto comunale al progetto. La chiusura dei pilotis, al pianterreno della ex Facoltà di Lingue, oltre a contribuire alla riqualificazione estetica, permetterà al Polo Umanistico di creare nuove e importanti strutture didattiche multimediali e multifunzionali. Inoltre, data l’attuale configurazione di piccolo campus del Polo Umanistico, che ha già al suo interno un giardino ed una cavea aperta (dove gli studenti hanno modo di sostare tra una lezione e l’altra e di usare Internet per wireless), attraverso la chiusura della stradina di collegamento fra la piazza e via Zanfarino (pochissimo frequentata, se non per posteggio) potrebbero essere utilmente annessi a questo piccolo campus i giardinetti di piazza Conte di Moriana, che di notte — e di frequente anche di giorno — sono sede di spaccio di droga e di ubriacature e versano in uno stato quotidiano di spaventoso degrado, rendendo pericoloso il transito dei cittadini, così come attestato da numerosi interventi delle forze dell’ordine. L’eventuale — ed auspicabile — chiusura del piccolo tratto iniziale di via Zanfarino consentirebbe poi di creare una unica isola pedonale, congiungendo e fondendo il Polo Umanistico con il Polo della Cultura: una realizzazione di enorme valenza, destinata a divenire un autentico polmone (culturale ed economico) della vita cittadina, implementando tra l’altro la scarsa affluenza al parcheggio di via Diaz, mentre il traffico verrebbe spostato su via Dante, per poi risalire a destra verso via Zanfarino, senza nuocere ai negozianti della zona, anzi dando loro nuove e proficue possibilità di incrementare il fatturato grazie alla capacità esponenziale di attrazione che i due Poli eserciterebbero congiuntamente. E una prospettiva strategica di grande valenza: grazie all’impiego dei fondi FAS sarà possibile progettare e realizzare unitariamente una recinzione complessiva dell’isola pedonale e dei Poli (Umanistico; della Cultura; delle Identità), la chiusura dei piotis, la -ristrutturazione degli edifici di via Zanfarino e di piazza Conte di Moriana e dell’Istituto dei Ciechi; e tutto questo dovrà andare a compenetrarsi armoniosamente con gli interventi già realizzati nell’ex Mattatoio, con le sue strutture per grandi eventi culturali e rappresentativi, con le ubicazioni bibliotecarie e museali e multimeditli, avendo inoltre a contatto il Centro Linguistico e l’Accademia delle Belle Arti (che potrebbe a sua volta essere congiunta attraverso un semplice sottopasso), in piena armonia con una dimensione urbanistica rispettosa dell’esistente. Il problema degli spazi e la mancanza di laboratori attrezzati penalizza, al momento, i Dipartimenti del Polo Umanistico in modo notevole, mentre invece gli indicatori ministeriali richiedono una implementazione notevole di qualità e di efficienza nella didattica ed una spinta decisa verso l’informatizzazione avanzata e la internazionalizzazione. Su tale prospettiva, strategica per la città di Sassari nel prossimo ventennio, è necessario che il Sindaco, la Giunta ed il Consiglio Comunale diano al più presto il loro parere di fattibilità ed il loro assenso, con le eventuali integrazioni e correzioni, al fine di poter procedere celermente con i capitolati di progettazione.