La «Bronte Jeans» mette 177 operai in mobilità
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La «Bronte Jeans» mette 177 operai in mobilità
LA SICILIA © L' utilizzazione o la riproduzione, anche parziale - con qualunque mezzo e a qualsivoglia titolo - degli articoli e di quant'altro pubblicato in questo giornale sono assolutamente riservate, e quindi vietate se non espressamente autorizzate. Per qualunque controversia il Foro competente è quello di Catania e provincia Redazione: viale O. da Pordenone, 50 tel. 095 330544 [email protected] 34 sabato 14 settembre 2013 ACI TREZZA. L’Ic «R. Rimini» ACIREALE. Zucchero filato CALTAGIRONE. Rubate le grate ritinteggiato da alunni-pittori per il primo giorno di scuola di due tombini vicino la Curia Ieri festa d’inaugurazione nel plesso di Ficarazzi, rimesso a nuovo da studenti e volontari premiati per il loro impegno LA LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE 35 I nuovi iscritti nell’istituto Vigo Fuccio La Spina accolti festosamente dalla preside e dagli insegnanti 37 Ennesimo furto di ferro per un valore di poche decine di euro. Più gravi i disagi e i pericoli causati nella zona PATERNÒ: MICRODISCARICHE NELLA ZONA DELLE SALINELLE Ercolano denunciato per false fatture nel settore trasporti Pa s c o l o t ra i r i f i u t i Beni per circa 3.300.000 euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza a due titolari di altrettante società di trasporti, la “Sud Trasporti Srl”, di Angelo Ercolano e della sorella Maria e la «Europa Trans Srl», nell’ambito di due distinte indagini su reati fiscali. I provvedimenti cautelari sono stati disposti dal gip su richiesta della Procura. La Sud Trasporti aveva emesso fatture false per 5 milioni di euro. L’indagine a carico della Europa Trans ha accertato che nel 2009 e 2010 la società aveva omesso il versamento di 840.659 eurodi imposte e contributi previdenziali ed assistenziali. CARMEN GRECO PAG. 27 Carabinieri, il comandante La Gala saluta la città Ha parlato dei problemi della città e dei progressi della lotta alla mafia SALVO SPAMPINATO PAG. 38 PAG. 27 TRASPORTI PUBBLICI DDL CONTESTATO. La macroarea di Catania ingloba 19 Comuni e prevede un bacino di oltre 600mila abitanti Città metropolitana, sindaci in trincea Sono diciannove i Comuni che, trasformati in Municipi metropolitani, costituirebbero la città metropolitana di Catania in base al disegno di legge varato ieri dalla Giunta regionale di governo. Comuni, si legge nel ddl, «caratterizzati da contiguità territoriale e integrazione funzionale con il Comune di Catania». Si tratta di Aci Bonaccorsi, Aci Castello, Acireale, Aci S. Antonio, Camporotondo Etneo, Gravina di Catania, Mascalucia, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, Nicolosi, Pedara, San Giovanni la Punta, San Gregorio di Catania, San Pietro Clarenza, Sant’Agata li Battiati, Trecastagni, Tremestieri Etneo, Valverde e Viagrande: un bacino di oltre 600mila abitanti (considerati i 300mila dell’attuale capoluogo). Molto critiche, com’era facile prevedere, le reazioDi Guardo ni dei sindaci. «La notizia del disegno di legge del governo Crocetta - scrive Nino Di Guardo, sindaco di (Misterbianco) Misterbianco - ha dell’inverosimile. Da dove viene e Drago (Aci fuori la proposta allucinante che Misterbianco, Comune con 50mila abitanti, con una sua economia, Castello): «Così con la sua tradizione e cultura debba liquefarsi in un si cancellano ennesimo anonimo quartiere di Catania? Noi ci opporremo con ogni mezzo. Misterbianco, il secondo storia, cultura Comune più popoloso della provincia, non può e tradizioni» scomparire per effetto di una cervellotica, fantasiosa e irrealistica idea». Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di Aci Castello, Filippo Drago: «Rimango alquanto esterrefatto - si legge in una nota - di fronte a una scelta operata dal governo regionale che mira a declassare anche la nostra antica istituzione comunale a semplice municipio metropolitano, senza tenere alcun conto della ricca tradizione, della cultura e della storia della nostra comunità. Non appena potrò valutare attentamente il testo presentato comunicherò le iniziative che intraprenderò a nome della cittadinanza, a tutela della storia di questo territorio, chiedendo anche un confronto pubblico in piazza con il governo della Regione». Brt, sfida vincente e già si pensa a realizzare una nuova linea Vanno nella direzione sperata i “numeri” del Brt, il bus rapido che ha superato brillantemente la fase di rodaggio. Il parcheggio scambiatore di via Due Obelischi è sempre più affollato e cresce il numero dei viaggiatori. Allo studio un nuovo percorso. Licodia e Mazzarrone nel Consorzio di Ragusa «Si aprono nuove prospettive per i produttori» LUCY GULLOTTA PAG. 26 MARIANO MESSINEO E NELLO GANDOLFO PAG. 37 «PERCORSI D’AUTUNNO» SIGLATO L’ACCORDO ALL’UFFICIO PROVINCIALE DEL LAVORO La «Bronte Jeans» mette 177 operai in mobilità La notizia era già stata annunciata l’8 agosto scor- soccupazione certa e di un ritardo di tre mesi nei so, ora è diventata amara realtà. pagamenti, l’unica chance per un reddito almeno I sindacati hanno firmato l’accordo per la mobi- a medio termine per gli operai restano le indenlità dei 177 lavoratori del gruppo industriale cui fa nità». parte la «Bronte Jeans», l’impresa simAlla firma dell’accordo, siglato nelbolo del polo tessile di Bronte capace, l’Ufficio provinciale del lavoro, erano I sindacati: presenti per la Filctem Cgil, Peppe D’anei tempi d’oro, di produrre anche 10mila capi al giorno per Levi’s, Armaquila e Gino Mavica, per la Femca Cisl, «Ma non ni, Benetton, Diesel e Zegna, ovvero i Giuseppe Coco, per la Uiltec Uil, Saro possiamo marchi più in voga del tempo. Laurini e Salvino Luca, mentre per l’aOggi, a causa del calo delle comrassegnarci zienda era presente Mario Catania. messe, sfociate anche in controversie «E’ un accordo firmato con grande giudiziarie, come nel caso della Diesel, alla scomparsa rammarico - commentano i sindacati quei tempi sembrano lontanissimi e che arriva al termine di settimane dudel polo così i lavoratori sono finiti in mobilità. re, fatte di verifiche, incontri, confrontessile» «Così potranno almeno contare suti a volte drammatici. Eppure non posgli ammortizzatori sociali», recita un siamo, né i sindacati, né i lavoratori, malinconico comunicato stampa diffuso dalle or- rassegnarci alla scomparsa del polo tessile. Da ganizzazioni sindacali che ritengono si tratti di lunedì saremo alla riunione prevista in Prefettuuna «scelta obbligata a tutela di chi per anni ha fat- ra e al Comune di Bronte per capire se esistano to grande il gruppo, visto che, a fronte di una di- possibilità di rilancio dell’azienda, magari puntan- do al recupero delle commesse con la Diesel. Se la mossa risultasse vincente, la “Bronte Jeans” potrebbe ripartire e i lavoratori oggi in mobilità avrebbero un corridoio privilegiato per il rientro al lavoro». E anche l’azienda non intende gettare la spugna. «La Bronte Jeans sta operando in regime provvisorio, ma può ancora salvarsi - dice il fondatore del Consorzio manifatturiero di Bronte, Franco Catania - Anzi farà di tutto per farlo. Adesso, però, cambierà strategia nei confronti della Diesel. Per riprendere il ciclo produttivo le aziende brontesi hanno quasi supplicato la Diesel ad anticipare la restituzione delle commesse stabilite dal giudice. Loro non le hanno ascoltate. Di conseguenza, adesso lasceremo il fioretto e impugneremo l’ascia, coinvolgendo anche la stampa nazionale. La mobilità - conclude - era un atto dovuto per permettere alle famiglie dei lavoratori di ricevere un sussidio». GAETANO GUIDOTTO Teatro Antico, stasera e domani passeggiata tra storia e cultura SERGIO SCIACCA PAG. 33