5B Biotecnologie ambientali - ITI Copernico
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5B Biotecnologie ambientali - ITI Copernico
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ N. COPERNICO - A. CARPEGGIANI” ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “N. Copernico – A. Carpeggiani” Anno scolastico 2015/2016 a CLASSE 5 B INDIRIZZO “Chimica, Materiali e Biotecnologie” ARTICOLAZIONE: “Biotecnologie ambientali” Documento del Consiglio di Classe (“15 maggio”) INDICE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE PROFILO DEL DIPLOMATO IN “Chimica, Materiali e Biotecnologie” COMPETENZE DEL DIPLOMATO IN “Chimica, Materiali e Biotecnologie” METODOLOGIE UTILIZZATE MEZZI E STRUMENTI TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA PERIODICITÀ DELLE PROVE DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO ATTIVITA’ INTEGRATIVE CONFERENZE, TEATRO, CINEMA E VIAGGI DI ISTRUZIONE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL QUINTO ANNO 10. STAGES, ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E ALTRE ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO 11. CRITERI SEGUITI PER LA PROGRAMMAZIONE DELLE PROVE DI SIMULAZIONE DELL’ESAME DI STATO 12. DATE DELLE SIMULAZIONI DI ESAME 13. GRIGLIE DI CORREZIONE DELLE SIMULAZIONI Allegato 1: Schede individuali per materia 1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe è articolata con la 5 M (indirizzo di Meccanica) fin dal terzo anno; ciò non ha comportato particolari problemi, ma i due gruppi non si sono mai veramente integrati tra loro. La 5 B è formata da 16 alunni: 5 femmine e 11 maschi; un alunno si è aggiunto al quinto anno in quanto non ammesso all'esame di stato lo scorso A.S. I ragazzi sono ben amalgamati e hanno collaborato tra loro e con i docenti; la maggior parte ha mostrato interesse ed ha partecipato attivamente evidenziando una notevole disponibilità per le attività proposte dalla scuola, sia curricolari sia extracurricolari. Si è evidenziata una positiva evoluzione nell'autonomia sia pratica sia teorica per buona parte degli alunni; per alcuni invece sono stati necessari maggiori supporti nelle attività pratiche. Il profitto è risultato decisamente più che soddisfacente con punte di buon livello per un discreto gruppo di studenti. Pochi sono i casi che mostrano alcune difficoltà. Le assenze sono generalmente nella norma ad eccezione di qualche caso nel quale risultano numerose. La condotta è sempre stata buona e non ci sono mai stati casi da segnalare. Permanenza del corpo docente Il corpo docente ha subito notevoli variazioni nel corso del triennio: le materie che hanno mantenuto lo stesso docente per tutti e tre gli anni sono: “Italiano e storia”, “Chimica organica e biochimica”, “Scienze motorie” e “Religione”; è stata perciò richiesta agli alunni una capacità di adattamento a metodologie di lavoro diverse. Le materie di indirizzo “Chimica analitica”, “Biologia, microbiologia e tecniche di controllo ambientale” e “Fisica ambientale” sono state insegnate ogni anno da un docente teorico differente. L'insegnante di matematica del terzo e quarto anno ha effettuato numerose assenze, durante le quali non è stato sempre possibile assegnare un supplente. L'insegnante di inglese di quinta è cambiata dopo i primi due mesi. Nonostante la classe abbia sempre risposto positivamente, contribuendo al superamento delle difficoltà che di volta in volta si sono presentate, lo svolgimento regolare dei programmi, per le materie interessate è risultato comunque faticoso. disciplina Classe terza Classe quarta Classe quinta Religione Maran → → Italiano e storia Golinelli → → Inglese Vischi → Ramieri poi Salvati Matematica Dattilo → Soffritti Scienze motorie Bonora → Chimica analitica Carantoni/Forlani Chimica organica Mastellari/Piva Biologia, microbiologia, TCA Novi/Bertin Orsatti/Bertin Buono/Bertin Fisica ambientale Andreasi Berveglieri Ursino → Zamboni/Forlani → Conato/Forlani → 2. PROFILO DEL DIPLOMATO IN “Chimica, Materiali e Biotecnologie” Ha competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi chimico- biologiche, nei processi di produzione, in relazione alle esigenze delle realtà territoriali, negli ambiti chimico, merceologico, biologico, farmaceutico, tintorio e conciario. Ha competenze nel settore della prevenzione e della gestione di situazioni a rischio ambientale e sanitario. 3. COMPETENZE DEL DIPLOMATO IN “Chimica, Materiali e Biotecnologie” E’ in grado di: -collaborare, nei contesti produttivi di interesse, nella gestione e nel controllo dei processi, nella gestione e manutenzione di impianti chimici, tecnologici e biotecnologici, partecipando alla risoluzione delle problematiche relative agli stessi; ha competenze per l’analisi e il controllo dei reflui, nel rispetto delle normative per la tutela ambientale; -integrare competenze di chimica, di biologia e microbiologia, di impianti e di processi chimici e biotecnologici, di organizzazione e automazione industriale, per contribuire all’innovazione dei processi e delle relative procedure di gestione e di controllo, per il sistematico adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese; -applicare i principi e gli strumenti in merito alla gestione della sicurezza degli ambienti di lavoro, del miglioramento della qualità dei prodotti, dei processi e dei servizi; -collaborare nella pianificazione, gestione e controllo delle strumentazioni di laboratorio di analisi e nello sviluppo del processo e del prodotto; -verificare la corrispondenza del prodotto alle specifiche dichiarate, applicando le procedure e i protocolli dell’area di competenza; controllare il ciclo di produzione utilizzando software dedicati, sia alle tecniche di analisi di laboratorio sia al controllo e gestione degli impianti; -essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui sono applicate. Nell’articolazione “Biotecnologie ambientali” vengono identificate, acquisite e approfondite le competenze relative al governo e controllo di progetti, processi e attività, nel rispetto delle normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza degli ambienti di vita e di lavoro, e allo studio delle interazioni fra sistemi energetici e ambiente, specialmente riferite all’impatto ambientale degli impianti e delle relative emissioni inquinanti. 4. METODOLOGIE UTILIZZATE Lezione frontale e/o dialogica. Lezione multimediale. Studio e soluzione di problemi. Lavoro di gruppo. Discussione ed esposizione delle attività svolte. 5. MEZZI E STRUMENTI Libri di testo. Strumentazione specifica di laboratorio. Materiali integrativi (fotocopie, dispense, presentazioni multimediali, ecc…). Strumenti multimediali (LIM, computer, sistemi di proiezione) e relativi software. 6. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA Scritte Elaborazione di una traccia (testo argomentativo, testo espositivo, risoluzione di problemi, progettazioni di massima di semplici apparati). Prove strutturate (risposte chiuse, trattazione sintetica di argomenti, problemi a risoluzione rapida). Relazioni su esperienze di carattere tecnico o letterario. Orali Partendo da un argomento determinato scelto dall’insegnante, si punta alla verifica di conoscenze più ampie e si valuta la capacità di collegamento tra i vari temi e il possesso di strumenti linguistici adeguati. Pratiche Prove di laboratorio. 7. PERIODICITÀ DELLE PROVE DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE Il numero delle prove di verifica, compatibilmente con il monte ore a disposizione delle diverse discipline, è stato commisurato agli obiettivi prefissati e agli argomento trattati, così come previsto nelle progettazioni disciplinari di inizio anno. Le prove sono state finalizzate a verificare il possesso dei prerequisiti e l’acquisizione dei contenuti fondanti le discipline e inoltre a consentire di strutturare eventuali interventi di recupero. I criteri di valutazione sono stati fissati facendo riferimento, in generale, agli obiettivi comuni del consiglio di classe (ad esempio l’uso di un ampio spettro di valutazione) e, in particolare, agli obiettivi specifici delle singole discipline con attenzione anche alla coerenza e alla chiarezza espositiva. 8. ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO La valutazione del credito scolastico Il credito scolastico è stato introdotto con l’obiettivo di valutare l’andamento complessivo del percorso scolastico di ogni alunno. Si tratta di un punteggio che ogni studente accumula negli ultimi tre anni di corso e che, sommato al punteggio conseguito nelle prove dell’Esame di Stato, andrà a definire il voto finale espresso in centesimi. Ciascun alunno può conseguire infatti un credito scolastico, risultante dalla somma dei punti che anno per anno saranno assegnati dal Consiglio di Classe durante gli scrutini finali, in base alla media dei voti e a determinati parametri stabiliti dal DPR del 23 luglio 1998, n. 323, e successive modificazioni (D.M. del 22 maggio 2007 n. 42 I criteri per l'attribuzione del credito scolastico I criteri per l'attribuzione del credito scolastico sono stabiliti dall’articolo 11, comma 2, del DPR n.323 del 23.7.1998: - assiduità alle lezioni (verrà attribuito il minimo della fascia quando la media delle assenze saltuarie per ciascuna materia risulterà superiore al 15% del totale); - interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo; - partecipazione costruttiva alle attività complementari ed integrative organizzate dalla scuola; - eventuali crediti formativi documentati riconosciuti sulla base della coerenza con l’indirizzo di studio, della ricaduta positiva sullo sviluppo della personalità dello studente e sull’effettivo rendimento scolastico. In sede di scrutinio finale il Consiglio di Classe, cui partecipano tutti i docenti della classe, compresi gli insegnanti tecnico-pratici, i docenti di sostegno, nonché gli insegnanti di religione cattolica limitatamente agli alunni che si avvalgono di quest'ultimo insegnamento, attribuisce il punteggio per il credito. Tabella Di Attribuzione Del Credito Scolastico: Classi 3^-4^-5^ Tabella “A” (D.M.16 Dicembre 2009,N°99) MEDIA DEI VOTI PUNTEGGIO Classe 3^ Classe 4^ Classe 5^ M=6 3-4 3-4 4-5 6<M≤7 4-5 4-5 5-6 7<M≤8 5-6 5-6 6-7 8<M≤9 6-7 6-7 7-8 9<M≤10 7-8 7-8 8-9 Fascia M = 6 il punteggio superiore viene attribuito con almeno due criteri positivi. Fasce 6< M ≤ 7; 7< M ≤ 8; 8< M ≤ 9; 9 < M ≤ 10 il punteggio superiore viene attribuito se la media dei voti è uguale o superiore al valore medio della fascia (M ≥ 6,50, M ≥ 7,50, ecc.) e se almeno due criteri risultano positivi. il punteggio superiore viene altresì attribuito anche in assenza della precedente condizione, qualora tutti e quattro i criteri siano positivi. Se la media dei voti è nella fascia 9<M≤10 il punteggio superiore può essere attribuito anche in presenza di tre criteri positivi La valutazione del credito formativo Il credito formativo (articolo 12 del DPR n.323 del 23.7.1998) consiste in ogni qualificata esperienza maturata al di fuori della scuola, debitamente documentata dagli enti, associazioni, istituzioni presso cui lo studente ha operato. Con il D.M. n. 49 del 24.2.2000 articolo 1, vengono individuate le tipologie di esperienze che danno luogo al credito formativo: - partecipazione ad attività sportive e ricreative nel contesto di società ed associazioni regolarmente costituite; - frequenza positiva di corsi di lingue presso scuole di lingua legittimate ad emettere certificazioni ufficiali e riconosciute nel paese di riferimento, secondo le normative vigenti; - frequenza positiva di corsi di formazione professionale; - partecipazione a rappresentazioni teatrali ad attività artistiche e culturali debitamente documentate; pubblicazioni di testi, disegni, tavole o fotografie su periodici regolarmente registrati presso il Tribunale di competenza, purché vi sia attinenza con i contenuti del curricolo della scuola; - esperienze lavorative che abbiano attinenza con il corso di studi; - attività continuativa di volontariato, di solidarietà e di cooperazione presso enti, associazioni, parrocchie, adeguatamente documentata. 9. ATTIVITA’ INTEGRATIVE, CONFERENZE, TEATRO, CINEMA E VIAGGI DI ISTRUZIONE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL QUINTO ANNO Partecipazione al convegno "Amianto, saperne di più", per iniziativa dell'assessorato all'Ambiente del Comune di Ferrara in collaborazione con ANMIL Ferrara (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) e AEAC (Associazione Esposti Amianto e altri Cancerogeni) Partecipazione ad Ecomondo – Fiera Internazionale del recupero di materie ed energia e dello sviluppo sostenibile Partecipazione ad una conferenza su "Alimentazione nella storia locale del XX secolo", organizzata dall'Associazione amici dell'ITI Copernico-Carpeggiani Partecipazione ad una conferenza di ARPAE su “Gli incendi della torba nelle Valli del Mezzano” Partecipazione ad una conferenza di HERA su "Il futuro delle biomasse" Partecipazione ad una conferenza su "Nuove sostanze psicotrope" organizzata dall'Università di Ferrara Visita ad una centralina di ARPAE di monitoraggio dell'inquinamento atmosferico Partecipazione alle attività di guida sicura Incontro informativo con operatori ADMO Incontro informativo con operatori AVIS Viaggio di istruzione a Rovereto con visita al Museo Storico Italiano della Guerra Partecipazione al progetto "Adopt Srebrenica tra memoria e impegno”, che prevede il viaggio di istruzione in Bosnia Erzegovina da parte di due studenti 10. STAGES, ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E ALTRE ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO STAGES Alcuni studenti della classe hanno svolto stages applicativi presso Enti pubblici e privati della durata media di tre settimane nel periodo giugno-luglio 2015. Detta esperienza ha costituito un arricchimento personale per gli studenti sia perché inseriti in attività produttive o di ricerca altamente qualificate, sia perché hanno potuto conoscere ed utilizzare tecniche analitiche, strumentazioni, metodi di caratterizzazione e finalità di ricerca che la scuola non è in grado di offrire. Inoltre per alcuni l’esperienza maturata ha costituito un momento di riflessione per una scelta futura in relazione al proseguimento degli studi o all’inserimento nel mondo del lavoro. alunno Beccati Alex Giunta Marika Zanzi Alessandro Punginelli silvia Ente/azienda CAT group (Copparo - FE) Basell (Ferrara) Unife – Fisica (Ferrara) C.N.R. (Bologna) ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Durante il quinto anno, agli alunni è stata anche proposta una attività di alternanza scuola – lavoro della durata di una settimana presso l'università o presso aziende che si è svolta articolando la partecipazione durante il corso del secondo quadrimestre per gruppi di alunni come riportato nella seguente tabella. alunni Ente/azienda Beccati Alex Mischiatti Lucrezia Pelati Raffaele Segala Agnese Unife - CTF (Ferrara) Bigoni Fabio Tassinari Fabio Toselli Fabio Zanzi Alessandro Basell (Ferrara) Gulinelli Lorenzo Pellati Leonardo Unife – Chimica (Ferrara) Donegà Simone Naldi Emanuele Unife – Farmacia (Ferara) Capatti Mattia Giunta Marika Lovo Morena Punginelli Silvia Unife – Scienze della Terra (Ferrara) ALTRE ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO Nei mesi di febbraio e marzo tutti gli studenti hanno partecipato a diverse attività e laboratori di orientamento universitario e lavorativo, sia presso la scuola che presso alcune strutture universitarie di Ferrara e Bologna. 11. CRITERI SEGUITI PER LA PROGRAMMAZIONE DELLE PROVE DI SIMULAZIONE DELL’ESAME DI STATO Il Consiglio di classe, tenuto conto del curricolo di studi e degli obiettivi generali e cognitivi della propria programmazione didattica, ha deciso di realizzare una serie di simulazioni delle prove scritte . Sono state programmate quattro simulazioni: due per il primo scritto, una per il secondo scritto ed una per il terzo scritto. Le date sono riportate al punto 12 in tabella. I testi delle simulazioni sono a disposizione della commissione. Simulazioni della prima prova di esame (Italiano) Nell’arco del triennio sono state proposte per le prove scritte le tipologie previste dalla riforma dell’esame di Stato: l’articolo di giornale, il saggio breve, a risposta multipla. Per le due simulazioni sono stati proposti insiemi di tracce, tratte dalle prove d’esame degli anni precedenti o del tutto simili, strutturati come nelle proposte del ministero. La griglia di valutazione è allegata al documento Durata della simulazione: 6 ore di 60 minuti. Simulazione della seconda prova di esame (Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale) Essendo solo il secondo anno in cui gli studenti di questa nuova articolazione sostengono l'esame di Stato, il testo fornito agli studenti per la simulazione della seconda prova è stato elaborato sul modello della simulazione di seconda prova fornita dal MIUR per lo scorso anno scolastico e la seconda prova scritta elaborata dal MIUR per l'esame di Stato dello scorso anno, adattandone i contenuti. Quest'anno il MIUR non ha ancora fornito delle simulazioni di secondo scritto per l’articolazione Biotecnologie ambientali. Si segnala che la simulazione di seconda prova fornita dal MIUR lo scorso anno, prevedeva un quesito obbligatorio vertente per un 50% su domande che esulano dal programma di microbiologia e che riguardano le tecniche analitiche di chimica e altre tecniche che non sono previste nemmeno dal programma di chimica. La griglia di valutazione è allegata al documento. Durata della simulazione: 6 ore di 60 minuti. Simulazione della terza prova di esame Viene individuata la tipologia che prevede tre quesiti a risposta aperta in forma breve per ciascuna delle quattro discipline. Le discipline coinvolte sono: inglese, scienze motorie, chimica analitica e chimica organica. La simulazione prevede complessivamente 12 quesiti. Per quanto riguarda la disciplina CLIL Chimica Analitica, un quesito della simulazione della terza prova viene formulato in lingua inglese. Il quesito è inerente agli argomenti svolti nel corso dell’anno in lingua inglese, come documentato nella scheda della materia. Durata 3 ore di 60 minuti. Per la valutazione si è utilizzata la griglia allegata. Dei risultati nelle quattro discipline si è fatta poi la media aritmetica con approssimazione per ottenere il risultato finale in quindicesimi. 12. DATE DELLE SIMULAZIONI DI ESAME PRIMA Simulazione prima prova Simulazione seconda prova Simulazione terza prova SECONDA Simulazione prima prova 17/05/16 27/04/16 05/05/16 15/05/16 13. GRIGLIE DI CORREZIONE DELLE SIMULAZIONI Simulazione Esame di Stato Griglia di correzione e valutazione per la prima prova scritta Candidato _____________________________________ Nullo ANALISI DEL TESTO Gravem. insufficiente Insuff Mediocre 4-6 7 8-9 Gravem. insufficiente Insuff Mediocre 4-6 7 8-9 Gravem. insufficiente Insuff Mediocre 4-6 7 8-9 Suffic Più che suffic Discreto /Buono Buono / Ottimo 11-12 12-14 14-15 Più che suffic Discreto /Buono Buono / Ottimo 11-12 12-14 14-15 Più che suffic Discreto /Buono Buono / Ottimo 11-12 12-14 14-15 PADRONANZA LINGUISTICO /ESPRESSIVA (correttezza ortografica, morfosintattica, lessicale, punteggiatura, uso del registro) CONOSCENZE (comprensione analitica, comprensione globale, riferimenti al contesto, tecniche di analisi) ORGANIZZAZIO DEL TESTO (coerenza argomentazione, intertestuali, sintesi, completezza) riferimenti LIVELLO CRITICO –VALUTATIVO (approfondimento, interpretazione, valutazione critica) PUNTEGGIO 1-3 Nullo SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE 10 Suffic PADRONANZA LINGUISTICO /ESPRESSIVA (correttezza ortografica, morfosintattica, lessicale, punteggiatura,) INFORMAZIONI (utilizzo documentazione, analisi/sintesi delle informazioni, integrazione con informazioni congruenti) ORGANIZZAZIO DEL TESTO (registro adeguato, titolazione, coerenza rispetto consegne) destinatario, LIVELLO CRITICO –VALUTATIVO (approfondimento, interpretazione, valutazione critica) PUNTEGGIO 1-3 Nullo TEMA 10 Suffic PADRONANZA LINGUISTICO /ESPRESSIVA (correttezza ortografica, morfosintattica, lessicale, punteggiatura, uso del registro) CONTENUTO (comprensione argomentativa, pertinenza, livello delle informazioni) ORGANIZZAZIO DEL TESTO (sviluppo logico e coerente delle argomentazioni, qualità delle argomentazioni) LIVELLO CRITICO –VALUTATIVO (approfondimenti, interpretazione, valutazione critica, originalità, creatività, pluralità delle prospettive) PUNTEGGIO 1-3 PUNTEGGIO FINALE: 10 ___/15 Simulazione Esame di Stato Griglia di correzione e valutazione per la seconda prova scritta: Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale Candidato _____________________________________ Punti 1° quesito Punti 2° quesito Punti 3° quesito Quesito non svolto 0 0 0 Gravissime lacune 1 1 1 Gravi lacune 2 2 2 Insufficiente 3 3 3 Quasi sufficiente 4 4 4 Sufficiente 5 5 5 Buono 6 6 6 Ottimo 7 7 7 Non risponde ad alcuna richiesta L’espressione presenta gravi e numerose scorrettezze linguistiche ed ortografiche che ne compromettono la comprensione. L’espressione presenta diverse scorrettezze linguistiche ed ortografiche e non viene usata la terminologia appropriata. Si esprime in modo abbastanza corretto, con lessico essenziale, ma sufficientemente appropriato. Si esprime in modo sostanzialmente corretto, dimostrando di saper utilizzare la terminologia specifica Si esprime in modo corretto, con proprietà linguistica, dimostrando di aver acquisito la terminologia specifica in modo competente Quesito non svolto 0 0 0 Gravemente insufficiente 1 1 1 Insufficiente 2 2 2 Sufficiente 3 3 3 Buono 4 4 4 Ottimo 5 5 5 Non risponde ad alcuna richiesta Elaborazione incoerente e disorganica Riesce ad esporre in modo logico, anche se poco organico Elaborazione coerente ed organica, con apporti personali Quesito non svolto 0 0 0 Insufficiente 1 1 1 Sufficiente 2 2 2 Buono 3 3 3 ABILITA’ LIVELLI DI PRESTAZIONE ADERENZA ALLA TRACCIA E CONOSCENZA DEI CONTENUTI (max 7 punti) Non conosce alcun contenuto e non risponde ad alcuna richiesta Abbozza una risposta inconsistente Non ha capito le richieste della traccia e risponde in modo non pertinente, limitato, errato e confuso Conosce solo alcuni contenuti e risponde in modo superficiale ed impreciso, commettendo vari errori Risponde in modo sufficientemente esteso, ma talora confuso, commettendo alcuni errori / Risponde solo parzialmente al quesito, sebbene senza commettere errori rilevanti Conosce i contenuti essenziali, risponde con pertinenza alle richieste, con qualche errore non rilevante Conosce i contenuti principali per rispondere in modo adeguato e corretto alle richieste Conosce i vari contenuti in modo corretto, appropriato ed approfondito CORRETTEZZA E PROPRIETA’ LINGUISTICA (max 5 punti) CAPACITA’ LOGICOARGOMENTATIVA (max 3 punti) VALUTAZIONE TOTALE MASSIMO PUNTEGGIO FINALE: media dei punteggi ottenuti nelle domande ....... / 15 ....... / 15 ....... / 15 ....... / 15 Simulazione Esame di Stato Griglia di correzione e valutazione per la terza prova scritta Candidato _____________________________________ Materia : ………………………………….. VALUTAZIONE _________/15 FINALE Quesito n°1 Indicatore Punteggio Punteggio massimo assegnato Individuazione della problematica 0-3 Sviluppo dei contenuti 0-10 Linguaggio specifico 0-2 Quesito n°2 Indicatore Punteggio Punteggio massimo assegnato Individuazione della problematica 0-3 Sviluppo dei contenuti 0-10 Linguaggio specifico 0-2 Quesito n°3 Indicatore Punteggio Punteggio massimo assegnato Individuazione della problematica 0-3 Sviluppo dei contenuti 0-10 Linguaggio specifico e padronanza della lingua straniera (per la disciplina CLIL) 0-2 Allegato 1: schede individuali per materia MATERIA: BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E TECNOLOGIE DI CONTROLLO AMBIENTALE (teoria) INSEGNANTE: Prof.ssa Valentina Buono n° ORE SETTIMANALI: 2 (+ 4 di laboratorio in copresenza) TESTO: Biologia, microbiologia e biotecnologie : tecnologie di controllo ambientale / Fabio Fanti. - Zanichelli, 2013. Profilo della classe La classe, nella quale ho insegnato solamente in quest'ultimo anno scolastico, ha mantenuto costantemente un atteggiamento corretto e disponibile. L'interesse per la disciplina e il profitto variano tra i diversi studenti, ma sono sempre risultati essere almeno sufficienti. Alcuni studenti, particolarmente partecipi e motivati, hanno potuto raggiungere risultati buoni e ottimi. L'atteggiamento collaborativo ha permesso di compensare in buona parte le difficoltà derivanti da una penalizzante discontinuità didattica (tre insegnanti teorici differenti nei tre anni). Sono stati perseguiti i seguenti obiettivi disciplinari in termini di: - competenze La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di Classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, relativi all’indirizzo, espressi in termini di competenza: - acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate; - individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali; - elaborare progetti biotecnologici e gestire attività di laboratorio; - controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza; - redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali - abilità Analizzare lo schema di processo di un impianto di depurazione biologico e i principali parametri chimici, fisici e biologici. Stabilire quali sono le tecniche di smaltimento e di recupero dei rifiuti. Individuare le tecniche di rimozione dei composti organici, dei composti di zolfo e azoto dai fumi di scarico. Individuare le tecniche di monitoraggio, per la protezione e tutela dell’ambiente e la sicurezza negli ambienti di lavoro - conoscenze Tecnologie utilizzate per il trattamento chimico, fisico e biologico delle acque, smaltimento dei fanghi e produzione di biogas. Trattamento di fitodepurazione. Trattamento chimico, fisico e biologico del suolo, biorisanamento e recupero dei siti contaminati. Origine, classificazione, produzione, smaltimento, recupero e riciclaggio dei rifiuti solidi. Tecnologie di recupero energetico dei rifiuti e loro utilizzo nella produzione di energia e nel riciclaggio. Trattamento chimico, fisico e biologico dei rifiuti gassosi. I metodi, i mezzi e gli strumenti di valutazione usati sono stati: Metodi: in considerazione della particolare situazione legata alla discontinuità didattica ed alla natura interdisciplinare della materia, ho ritenuto più idoneo prediligere lezioni di tipo frontale, dialogiche e multimediali. Ho anche proposto attività di approfondimento di tematiche ambientali a scala locale, in collaborazione con ARPAE Ferrara. Partecipazione a conferenze. Mezzi e strumenti: libro di testo, dispense, presentazioni multimediali (sempre rese disponibili agli studenti), filmati. Il libro di testo presenta numerosi errori ed una trattazione degli argomenti molto settoriale, ripetitiva, in certi casi superficiale ed in altri troppo specifica. Strumenti di verifica e valutazione: interrogazione orali approfondite, verifiche scritte di differenti tipologie. Vista la mancanza di abitudine, negli scorsi anni, alla redazione di relazioni di laboratorio, ho preferito non procedere a questo tipo di valutazione che, per risultare adeguata, avrebbe richiesto una preparazione triennale. I criteri di valutazione sono quelli stabiliti dal Collegio dei Docenti e dal Dipartimento di Scienze. PROGRAMMA SVOLTO: • • • • • • • • • • • • • • • Ripasso sul metabolismo cellulare, sulle matrici ambientali, sulla genetica. Ciclo integrato dell’acqua Tecnologie per la depurazione delle acque reflue Impianti di depurazione delle acque reflue Tecnologie naturali per la depurazione dei reflui Il compost: produzione e utilizzi Trattamento dei suoli inquinati e biorisanamento Biodegradabilità e recalcitranza: biodegradazione dei composti organici naturali e di sintesi Microrganismi geneticamente modificati e biorisanamento Le emissioni inquinanti in atmosfera Rimozione delle emissioni inquinanti gassose Rifiuti solidi urbani: riciclo, raccolta differenziata, smaltimento Tecnologie di smaltimento dei rifiuti solidi urbani: discariche controllate, termovalorizzatori Mutagenesi ambientale di tipo fisico e chimico I principali effetti dei diversi inquinanti sull'organismo umano Prof.ssa Valentina Buono MATERIA: BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E TECNOLOGIE DI CONTROLLO AMBIENTALE (laboratorio) INSEGNANTE: Prof.ssa Paola Bertin n° ORE SETTIMANALI: 4 PROGRAMMA SVOLTO: • controllo microbiologico di acqua di pozzo con preparazione, sterilizzazione e semina secondo metodica tratta da gazzetta ufficiale. • lettura delle semine del 19-9, preparazione di vetrini con colorazione di Gram. Verifica del grado di funzionalità delle cappe a flusso laminare. • semina su terreno per coltivazione di batteri sporigeni. Preparazione di terreni e materiale per semina con la tecnica delle MF e delle dil. multiple. • preparazione di diluizioni scalari per semina su piastre, semina per spatolamento, semine con la tecnica MF di volumi diversi di acqua di scolo. • preparazione di terreni e semine per l'isolamento e l'identificazione di salmonelle e clostridium solfito riduttori in acque di scarico. • lettura dati delle colture del 24 e prove di conferma per salmonelle. Semina e incubazione in anaerobiosi per identificazione di bacillus e clostridium. • prova della catalasi per identificazione di clostridium e bacillus. Prova biochimica di conferma con terreno TSI per salmonelle. Preparazione, colorazione di spore e di Gram per osservazione di vetrini al microscopio • Analisi del suolo. Prelievo di terreno per preparazione di estratto e per conservazione campione. Preparazione di estratto di suolo, soluzione di Winogradsky, soluzione di oligoelementi. • filtrazione dell'estratto, preparazione dei terreni per l'analisi del suolo sterilizzazione degli stessi e di tutto il materiale necessario per le semine. • Analisi delle crescite sui terreni di coltura. Preparazione di nuovi estratti di terra. Osservazione ed identificazione dei microrganismi cresciuti nei semenzai. Preparazione di vetrini per osservazioni di muffe. Preparazione di terreni per alghe. • preparazione e sterilizzazione dei terreni per alghe, lettura delle colture della settimana scorsa, preparazione e osservazione di vetrini • semine su terreni per controllo delle alghe sul suolo. Preparazione di terreni per azoto fissatori e per nitrosanti e nitrificanti nel suolo. • preparazione dei terreni per identificazione dei batteri cellulosolitici. Semine per nitrosanti, nitrificanti, cellulosolitici, azotofissatori sia in aerobiosi che in anaerobiosi. • controllo colture del 10/01,vetrini con colorazione di Gram e verde malachite con relative osservazioni al microscopio. • lettura su colture per nitrosanti nitrificanti e cellulosolitici. preparazione di terreni e semine per controllo azotofissatori sul terreno del semenzaio. • semine per ricerca azotofissatori nei semenzai. preparazione e sterilizzazione di terreni selettivi per isolamento ceppi batterici (mannite sale agar,MacConkey agar, Slanetz-Bartley medium, Saboraud dextrose agar). • preparazione e semina su terreni selettivi per isolamento di staffilcocchi, streptococchi, candida ed enterococchi. Osservazione di azotofissatori prelevati da semine in terreni specifici e da semenzai. • trapianti su terreni selettivi per enterococchi,streptococchi e staffilococchi. Vetrini e Gram per identificazione dei microorganismi da seminare. • semine per isolare ceppi puri e controllo microscopico. • preparazione dello standard turbidimetrico per conc. microbiche, colorazione di Gram, preparazione di terreni per antibiogramma. • preparazione sospensioni batteriche a conc. standard per antibiogramma. Semine su M.H.Hagar e deposizione antibiotici test. Determinazione della conc. minima inibente( MIC) di un antibiotico. • Controllo degli antibiogrammi e del MIC preparati il 19/03. Preparazione e semina di terreni per isolamento di coliformi. • preparazione delle sospensioni batteriche per antibiogramma, antibiogramma sia su sosp. batterica che su colture in acqua peptonata. • controllo antibiogrammi, prove biochimiche con enterotube. Preparazione sterilizzazione e semina di ceppi batterici per crioconservazione. • preparazione, sterilizzazione e semina di terreni per il controllo microbiologico dell'inquinamento ambientale e dell'efficacia dei detergenti e disinfettanti in uso. • controllo e dosaggio della flora totale, mesofila e termofila nel latte con confronto tra latte UHT, pastorizzato e fresco di mungitura Prof.ssa Paola Bertin MATERIA: CHIMICA ANALITICA INSEGNANTI: Prof.ssa Chiara Conato (teoria), Prof.ssa Isabella Forlani (laboratorio) Profilo della classe La classe si è dimostrata per lo più attenta e partecipe al dialogo educativo e la maggior parte degli alunni ha avuto un atteggiamento costante di impegno ed interesse. Il numero relativamente esiguo di studenti ha permesso il coinvolgimento di tutti. Sono stati perseguiti i seguenti obiettivi disciplinari in termini di competenze, abilità e conoscenze: Competenze Acquisire dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi e le loro trasformazioni Elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio Controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali Abilità Spiegare i principi teorici, le leggi su cui si basano le tecniche strumentali cromatografiche Descrivere in modo semplificato la strumentazione impiegate nelle varie tecniche cromatografiche Gestire le diverse strumentazioni nella esecuzione di analisi applicate a matrici reali di interesse ambientale come acque e suolo Classificare le diverse matrici reali, definirne le caratteristiche e gli standard di qualità Descrivere le fasi del campionamento di acqua, aria e suolo Individuare i principali inquinanti e il loro impatto ambientale Eseguire analisi su matrici reali utilizzando metodiche di analisi e protocolli desunti dalla letteratura tradizionale e dalle normative del settore valutando i dati rispetto alle soglie previste dalla legge In tutte le attività di laboratorio, applicare con consapevolezza le norme sulla sicurezza, sulla prevenzione degli infortuni e sulla protezione ambientale Analizzare il testo delle normative di riferimento Elaborare i dati acquisiti secondo metodi statistici e analizzare criticamente i risultati Documentare e presentare i risultati individuali e di gruppo Conoscenze Metodi cromatografici strumentali: HPLC, cromatografia ionica IC, gascromatografia Analisi chimica applicata: - studio di matrici reali di tipo ambientale, (acque, suolo) - pesticidi, fitofarmaci Elaborazione statistica dei dati analitici I metodi, i mezzi e gli strumenti di valutazione usati sono stati: Metodi: ◊ Lezione frontale, per inquadrare l'argomento e presentare gli obiettivi formativi e didattici. ◊ Lezione interattiva, coinvolgendo tutta la classe per verificare e confrontare i risultati delle prove di laboratorio, discuterli e giungere a conclusioni comuni, per favorire lo scambio di informazioni ed esperienze tra gli alunni. ◊ "Problem solving", per favorire un approccio alla conoscenza che porti alla realizzazione dei compiti assegnati o all’organizzazione migliore delle attività ◊ Attività laboratoriale. ◊ Lavoro individuale e di gruppo, per lo svolgimento delle attività pratiche. Mezzi e strumenti: ◊ libro di testo; ◊ schede di approfondimento e dispense fornite dall’insegnante; ◊ schede di lavoro per le attività pratiche. Strumenti di verifica e valutazione: ◊ verifiche orali ◊ prove scritte, con quesiti a risposta aperta ◊ prove pratiche di laboratorio La valutazione finale, non è scaturita solo dall’accertamento dei fattori cognitivi, in termini di raggiungimento degli obiettivi fissati, ma ha anche tenuto conto di fattori extracognitivi quali la progressione nell’apprendimento, l’impegno mostrato, la partecipazione, le capacità organizzative in classe, a casa e nelle attività di laboratorio. La valutazione finale, perciò, non si risolve unicamente della media aritmetica dei voti, che costituisce piuttosto il suo punto di partenza. La disciplina richiede una valutazione della parte teorica ed una valutazione della pratica di laboratorio; per tali valutazioni sono necessarie osservazioni diversificate in relazione al raggiungimento degli obiettivi teorici e del lavoro sperimentale, sopra declinati. Attività CLIL La disciplina “Chimica Analitica e Strumentale” è stata scelta dal dipartimento disciplinare (seduta del 14/09/2015) come DNL da veicolare in lingua inglese. Uno degli scopi dell’insegnamento veicolare è quello di aiutare gli studenti a comprendere che la lingua è uno strumento di comunicazione, acquisizione e trasmissione del sapere e non un’astratta entità di regole grammaticali, infatti gli obiettivi dell’attività CLIL sono sempre primariamente della disciplina e solo in secondo ordine sono di natura linguistica. L’approccio CLIL è stato applicato alla presente disciplina nello sviluppo del modulo introduttivo alla cromatografia in lingua inglese: “Chromatographic separations”; sono stati inoltre effettuati altri interventi, mirati alla creazione di un glossario in inglese inerente alle metodiche di analisi delle acque, nel campo delle titolazioni. Il lavoro è stato distribuito principalmente nell’arco del secondo quadrimestre ed ha occupato in totale circa 12 ore. Le attività svolte e le strategie didattiche utilizzate sono state quelle tipiche dell’apprendimento della disciplina specifica, rivolgendo particolare attenzione al fornire supporto verbale, formulando domande aperte che prevedano risposte secondo il modello fornito, e richiedono più autonomia da parte dello studente. Sono state utilizzate varie tipologie di materiali e di metodologie: slides, interactive exercises, lezioni frontali. Le forme di verifica hanno privilegiato domande aperte sugli argomenti trattati, simili alle modalità proposte per lo svolgimento della terza prova d’esame, per lo scritto, e semplici domande o commento di slides, precedentemente discusse in classe, per la valutazione orale. Le maggiori difficoltà incontrate sono state quelle di vincere le esitazioni e le incertezze nell’affrontare, in una lingua diversa dall’italiano, la trattazione di un argomento disciplinare specifico. Si sottolinea inoltre che, nel corso dell’intero triennio, per la classe si è verificata una situazione di discontinuità didattica, proprio nell’insegnamento della lingua inglese. A tal proposito, una delle domande della simulazione della terza prova effettuata, inerenti la disciplina Chimica Analitica e strumentale, è stata formulata in lingua inglese (relativamente agli argomenti trattati con approccio CLIL). Nella valutazione della risposta a tale domanda è stata data particolare importanza all'aspetto contenutistico/comunicativo, in accordo con i principi del CLIL, piuttosto che all’aspetto puramente grammaticale. La tipologia è stata di domanda aperta, che richiede l’organizzazione dei contenuti supportati dalla lingua veicolare. Nella griglia di valutazione utilizzata in simulazione per la disciplina, uno dei descrittori è stato “Padronanza del linguaggio specifico e della lingua straniera” (0-2 punti). Programma svolto CHIMICA ANALITICA STRUMENTALE SPETTROFOTOMETRIA UV-VIS E DI ASSORBIMENTO ATOMICO Richiami dei concetti fondamentali dellE tecnicHE, legge di Lambert-Beer, metodo di analisi della retta di taratura. CROMATOGRAFIA Introduction to chromatographic separations Classification of chromatographic methods Chromatogram: dead or void time, retention time, distribution constant, retention factor. Selectivity; column resolution. Column efficiency: plate height and plate number. Variables that effect column efficiency and Van Deemter equation. Cromatografia in fase liquida ad elevate prestazioni HPLC Considerazioni generali sulla tecnica. Il processo cromatografico. Le fasi di riempimento delle colonne. Fase mobile e forza eluotropa. Tecniche di separazione in HPLC: separazione in modalità isocratica e a gradiente di concentrazione. Strumentazione: pompe, iniettori, colonne, rivelatori. Analisi in HPLC: aspetto quantitativo. Cromatografia di scambio ionico: DIONEX Considerazioni generali sulla tecnica. Il processo cromatografico di separazione degli ioni inorganici. Sistemi a doppia colonna, il soppressore. Metodi di lavoro in cromatografia strumentale: taratura diretta, standard esterno, standard interno. Gascromatografia Considerazioni generali sulla tecnica. Fasi mobili. Sistema di iniezione. Colonne. Rivelatori (FID, ECD). Analisi in isoterma e in programmata di temperatura. ELABORAZIONE STATISTICA DEI DATI Esattezza, accuratezza e precisione – Errore assoluto, relativo e relativo percentuale – Varianza, devianza, deviazione standard, coefficiente di variazione, deviazione standard del valore medio – Media aritmetica, mediana, moda – Test di Dixon – Distribuzione gaussiana – t di Student e intervallo di fiducia . ANALISI CHIMICA APPLICATA ANALISI DELLE ACQUE Classificazione idrologica e normativa. Classificazione chimica e di utenza. Parametri che caratterizzano le acque. Attuale normativa di riferimento. Parametri aspecifici di un acqua: BOD, COD, IOD e TOC; parametri aspecifici di un'acqua relativi a equilibri acido-base: acidità, alcalinità, pH; residuo fisso; durezza totale, permanente e temporanea. Parametri specifici relativi a componenti indesiderabili: azoto, fosforo e oligoelementi. Parametri specifici relativi a componenti ordinari: metalli alcalini, solfati, cloruri; parametri specifici riconducibili a componenti tossici. Determinazioni quantitative relative all'acqua in esame: ◊ parametri aspecifici e specifici associati all' O 2 : OD, BOD5, IOD. ◊ ◊ ◊ ◊ parametri aspecifici e specifici associati a equilibri acido-base : pH e alcalinità. parametri aspecifici relativi a sostanze in soluzione : durezza. parametri specifici relativi alla presenza di composti ordinari: metalli alcalini e alcalino-terrosi, solfati, e fosfati. parametri specifici relativi a composti indesiderabili e tossici: nitrati, fosfati. FERTILIZZANTI Suolo e fertilizzanti. Fertilità ed elementi biogeni della fertilità. Fertilizzanti azotati, fosfatici, potassici e organici. Metodi analitici per la determinazione del titolo di un fertilizzante. Analisi dei fertilizzanti azotati: determinazione dell’azoto ammoniacale; determinazione del biureto nell'urea. Analisi dei fertilizzanti fosfatici: determinazione di P2O5 Analisi dei fertilizzanti potassici: determinazione di K2O Analisi del suolo: determinazione del contenuto di azoto prima e dopo la coltivazione di legumi FITOFARMACI - PESTICIDI Definizione, costituzione, grafico di degradazione. Fungicidi, insetticidi, erbicidi. Analisi di fitofarmaci: determinazione del propham nelle patate in HPLC. Prof.ssa Chiara Conato Prof.ssa Isabella Forlani MATERIA: CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA INSEGNANTI: Prof.ssa Anna Rosa Mastellari (teoria), Prof.ssa Patrizia Piva (laboratorio) n° ORE SETTIMANALI: 4 (3 di laboratorio) TESTO: Chimica organica, biochimica e laboratorio 14. Profilo della classe La classe si presenta ben amalgamata e collaborativa, disponibile all'apprendimento ed interessata; alcuni alunni vanno stimolati nell'attività pratica (dove tendono a diradare la partecipazione). Complessivamente le capacità sono buone e le conoscenze acquisite appaiono mediamente soddisfacenti. 15. Sono stati perseguiti i seguenti obiettivi disciplinari in termini di Competenze I risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale costituiscono il riferimento delle attività didattiche delle discipline del secondo biennio e quinto anno. La disciplina, nell'ambito della programmazione del Consiglio di classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, relativi all'indirizzo, espressi in termini di competenza: acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi e le loro trasformazioni elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali. Abilità Utilizzare le tecniche di sterilizzazione e di laboratorio di microbiologia. Riconoscere i principali microrganismi, le condizioni per il loro sviluppo e l'utilizzo a livello produttivo. Valutare i parametri che incidono sulla cinetica enzimatica delle reazioni. Spiegare le principali vie metaboliche. Individuare i principali componenti dei terreni colturali e le relative funzioni. Conoscenze Caratteristiche strutturali e funzionali delle molecole organiche e biorganiche. Struttura di amminoacidi, peptidi e proteine, enzimi, glucidi, lipidi, acidi nucleici (RNA e DNA). Struttura primaria, secondaria, terziaria e quaternaria delle proteine. Nomenclatura, classificazione e meccanismo di azione degli enzimi. Gruppi microbici e virus di interesse biotecnologico. Morfologia e osservazione al microscopio, crescita microbica, cicli e vie metaboliche. Metodi chimici e fisici della sterilizzazione. Rischio chimico e biologico. Energia e processi metabolici. ATP, sintesi proteica. Cinetica enzimatica. Fondamentali processi metabolici. Metodi della conta microbica. 16. I metodi, i mezzi e gli strumenti di valutazione usati sono stati: Metodi: lezione frontale, lavori a coppie, attività di laboratorio uso di fotocopie, uso del libro di testo, discussione con la classe. Mezzi e strumenti: libro di testo, esperienze di laboratorio, fotocopi e dispense. Strumenti di verifica e valutazione: interrogazione orale e scritta, relazioni e prove pratiche di laboratorio. 17. PROGRAMMA SVOLTO: Derivati acidi: Alogenuri acilici Anidridi Esteri Ammidi Nitrili -Caratteristiche, generalità, alcune nomenclature e meccanismo di esterificazione di Fischer, cenni sulla reazione di idrolisi. Stereoisomeria: Isomeri ottici R ed S, enantiomeri, diastereoisomeri, composti meso. Regola di Van't Hoff. Potere ottico rotatorio specifico. Polarimetro. Risoluzione di un racemo. Carboidrati: Funzioni biologiche, classificazione, nomenclature, epimeri, anomeri, forme emiacetaliche di Haworth, mutarotazione. Reazioni di riconoscimento. Reazioni. Potere ottico rotatorio specifico. Disaccaridi, polisaccaridi. Lipidi: Funzioni biologiche, classificazione, acidi grassi e gliceridi neutri, nomenclature. La reazione di saponificazione. Lipidi saponificabili e insaponificabili. Amminoacidi e proteine: Amminoacidi naturali, nomenclatura di alcuni, punto isoelettrico ed influenza del pH. Peptidi e proteine. Funzioni biologiche. Strutture delle proteine. Denaturazione di strutture proteiche. Enzimi: struttura, nomenclatura, meccanismi di azione, numero di turnover, fattori che influenzano l'attività enzimatica. Sequenze metaboliche. Acidi nucleici: Strutture di DNA ed RNA. Basi azotate. Nucleosidi e nucleotidi. Duplicazione del DNA. Sintesi proteica. Metabolismo: generalità e suddivisioni. Metabolismo energetico di glucidi: glicolisi, ciclo di Krebs, Ciclo di Cori, Ciclo del gliossilato, Ciclo di Calvin. Cenni sulla catena respiratoria. Metabolismo dei lipidi: catabolismo e anabolismo (cenni). Cenni sul metabolismo dei protidi. Terreni di coltura: caratteristiche generali. Terreni solidi, liquidi e speciali. Semina e sterilizzazione di terreni. Curva di crescita microbica in un terreno che non viene rinnovato. Sterilizzazione: Tecniche di sterilizzazione in laboratorio: metodi fisici e metodi chimici. Le fermentazioni industriali: alcolica e metanica. LABORATORIO: Inversione del saccarosio al polarimetro. Determinazione del potere otico rotatorio specifico di zuccheri. Determinazione del glutine nelle farine. Osservazione dei granuli di amido in sostanze alimentari. Determinazione di zuccheri negli alimenti. Caratteristiche dei lipidi. Analisi di oli. La reazione di saponificazione. Estrazione quantitativa della caseina dl latte. Caratteristiche degli enzimi: catalasi, bromellina, pepsina, ecc. Immobilizzazione di enzimi. Estrazione del DNA da cellule animali. Fotosintesi. Tecniche di sterilizzazione, semina ed incubazione di terreni. Curve di taratura allo spettrofotometro. Problem solving, teorici e pratici. Fermentazione alcolica, con lievito e con enzimi immobilizzati. Biodegradabilità di plastiche. I docenti: Prof.ssa Annarosa Mastellari Prof.ssa Patrizia Piva MATERIA: FISICA AMBIENTALE DOCENTE : Prof.ssa Maria Gabriella Ursino Profilo della classe La classe, composta da 16 allievi, ha seguito l'attività didattica con atteggiamento complessivamente positivo e costruttivo. Il comportamento è sempre stato del tutto corretto; attenzione e partecipazione alle lezioni e impegno nello studio sono stati apprezzabili per la maggioranza e non adeguati solo per pochi allievi. Il profitto, nonostante l'assenza di continuità didattica nella disciplina e competenze nell'area logico matematica non sempre adeguate o sufficientemente consolidate, è stato complessivamente soddisfacente: più che discreto – ottimo in diversi casi – per circa metà classe e per nessuno scarso o gravemente insufficiente. Sono stati perseguiti i seguenti obiettivi disciplinari in termini di : Competenze ⁻ ⁻ ⁻ ⁻ ⁻ Analizzare dati ed esprimere quantitativamente e qualitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fisiche. Individuare e gestire le informazioni per eventuale organizzazione di attività sperimentali. Conoscere e applicare le norme relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro, alla tutele della persona, dell’ambiente e del territorio. Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi e le loro trasformazioni. Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare. Abilità ⁻ ⁻ Analizzare l’inquinamento acustico e il meccanismo di propagazione delle onde sonore. Studiare il campo elettrico e il campo magnetico. ⁻ ⁻ Analizzare l’inquinamento elettromagnetico e i fattori di rischio ambientale. Studiare la struttura della materia. ⁻ ⁻ Valutare la dose di radioattività e il rischio conseguente all'esposizione Analizzare il funzionamento di una centrale nucleare e i fattori di rischio ambientale. Conoscenze ⁻ Conoscere le definizioni e il significato delle principali grandezze fisiche ⁻ ⁻ Conoscere gli elementi principali della normativa sulla sicurezza relative agli ambiti studiati. Conoscere i principi generali della radioprotezione. I metodi, i mezzi e gli strumenti di valutazione usati sono stati: Metodi: ⁻ Lezione frontale ⁻ ⁻ Lezione interattiva Lezione multimediale ⁻ Studio e soluzione di problemi. Mezzi e strumenti: ⁻ ⁻ Libro di testo Materiale integrativo in formato digitale (condiviso sul registro elettronico) ⁻ ⁻ Presentazioni multimediali LIM Strumenti di verifica e valutazione: ⁻ Verifiche scritte (quesiti a risposta aperta e chiusa, problemi) ⁻ Verifiche orali (verifica delle conoscenze e delle capacità di collegamento; risoluzione di problemi. Programma svolto 1. IL RUMORE - Suono e rumore: caratteristiche e scala dei decibel - Livello sonoro totale e livello equivalente - Audiogramma e misura del rumore - Effetti del rumore sulla salute - Propagazione del rumore in campo aperto ▪ Sorgenti di rumore ▪ Attenuazioni dovute alla distanza, ai fattori ambientali, alle barriere ▪ La riduzione del rumore in ambiente urbano - Propagazione del rumore in campo chiuso ▪ Riflessione, assorbimento e trasmissione del suono ▪ La riverberazione ▪ Requisiti acustici e correzione acustica degli ambienti ▪ Isolamento acustico - La normativa italiana sull'inquinamento acustico 2. LE RADIAZIONI NON IONIZZANTI - Elementi di elettromagnetismo: campi elettrico e magnetico; onde elettromagnetiche - Sorgenti di campo elettromagnetico - Classificazione dei campi e.m. - Effetti dei campi e.m. sulla salute (alta e bassa frequenza) - La radiazione ultravioletta ▪ Classificazione ed energia dei raggi uv ▪ Effetti biologici e utilizzo medico e cosmetico 3. LE RADIAZIONI IONIZZANTI - Il nucleo ▪ La struttura del nucleo e il difetto di massa ▪ Decadimenti radioattivi - Dosimetria ▪ Le grandezze dosimetriche ▪ Effetti biologici delle radiazioni ionizzanti ▪ Principi di radioprotezione, la normativa - Le centrali nucleari ▪ Fissione nucleare ▪ Schema di una centrale termonucleare ▪ Fusione nucleare, prospettive e problemi legati al suo utilizzo per la produzione di energia. MATERIA: INGLESE INSEGNANTE: Prof.ssa Francesca Romana Salvati Profilo della classe La classe si compone di 16 alunni, di cui 11 maschi e 5 femmine. Il grado di socializzazione ed integrazione della classe è risultato soddisfacente. Sono stati perseguiti i seguenti obiettivi disciplinari in termini di (fare riferimento a quanto riportato nel piano di lavoro individuale): Competenze - Leggere, comprendere testi tecnici e rispondere a domande / questionari - Reperire e schematizzare le informazioni principali - Riassumere oralmente le informazioni chiave - Utilizzare un lessico specifico Abilità READING B1/2- Comprendere articoli su temi attuali o professionali B1/2- Desumere dal contesto il significato di parole sconosciute B1/2- Scorrere velocemente brevi testi per trovare le informazioni chiave richieste INTERACTION B1/2- Esprimersi su argomenti relativi ai propri interessi, esperienze e progetti per il futuro B1/2- Interagire in conversazioni di carattere tecnico- lavorativo WRITING B1/2- Redigere relazioni tecniche B1/2- Documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni anche professionali. Conoscenze Strutture base della lingua inglese, le regole grammaticali e lessico fino al livello B1/B2 I metodi, i mezzi e gli strumenti di valutazione usati sono stati: Metodi: Lezione frontale e partecipata Uso del libro di testo e fotocopie Schemi, mappe concettuali Breve sunto scritto da parte degli studenti degli argomenti trattati da studiare previa divisione in gruppi Presentazione di argomenti da parte degli studenti, seguita da domande poste dai compagni Mezzi e strumenti: LIBRO DI TESTO: M.L. Pozzi Lolli, M. Stagi Scarpa IDEAS AND EMOTIONS Understanding and sharing six pathways Edizioni: LOESCHER Fotocopie varie Strumenti di verifica e valutazione: Intervento breve dal posto Compiti assegnati per casa Interrogazione orale e/o verifica scritta Esercizi alla lavagna Elaborato scritto – sintesi – relazioni Prove strutturate / semistrutturate Programma svolto 1. SCIENCE 1a WHERE ARE WE GOING TO? DNA – A Biological identity card Cloning How science can save the world’s poor 1b WHERE DO WE COME FROM? The theory of evolution Darwin’s vision of nature 1c BRAIN AND EVOLUTION 2. Science proves that love is blind Smiles ENVIRONMENT 2a THE EARTH NOW The heat is on Disrupted ecosystems Overpopulation The world’s rubbish dump 2b FUTURE SCENARIOS Global warming Cities at risk 2c SUSTAINABLE DEVELOPMENT Renewable energy sources Let’s not waste water Recycling 4 . THE GLOBAL VILLAGE 4a THE MANY FACETS OF GLOBALIZATION Globalization then and now? Does global culture make us all equal? Is business the real Big Brother? MATERIA: ITALIANO INSEGNANTE: Prof. Sergio Golinelli Profilo della classe La classe risulta composta da 16 alunni, 11 maschi e 5 femmine, in quanto articolata con la VM Meccanica. L'elevato numero di alunni (la VM ne conta 11) e il diverso atteggiamento delle due classi (più interessati e partecipi quelli della VB) ha penalizzato lo svolgimento dell'attività didattica, che in altre condizioni, date le buone capacità, avrebbe potuto portare risultati certamente migliori. Più che soddisfacente risulta comunque la preparazione raggiunta dalla maggioranza degli alunni. Sono stati perseguiti i seguenti obiettivi disciplinari in termini di Competenze • padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l'interazione comunicativa verbale in vari contesti • leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo • produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi • utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente. Abilità Utilizzare registri comunicativi adeguati ai diversi ambiti specialistici Consultare dizionari e altre fonti informative per l’approfondimento e la produzione linguistica. Produrre testi scritti di diversa tipologia e complessità. Riconoscere i caratteri stilistici e strutturali dei testi letterari. Riconoscere e identificare i principali periodi e linee di sviluppo della cultura letteraria ed artistica italiana. Riconoscere i caratteri stilistici e strutturali di testi letterari. Utilizzare registri comunicativi adeguati ai diversi ambiti specialistici Consultare dizionari e altre fonti informative per l’approfondimento e la produzione linguistica. Produrre testi scritti di diversa tipologia e complessità. Conoscenze Fonti dell’informazione e della documentazione. Caratteristiche e struttura di testi scritti e repertori di testi specialistici. Linee di evoluzione della cultura e del sistema letterario italiano dalla fine dell'Ottocento ai giorni nostri. Testi ed autori fondamentali che caratterizzano il periodo considerato. I metodi, i mezzi e gli strumenti di valutazione usati sono stati: Metodi: Il lavoro è stato impostato principalmente sulla lettura diretta dei testi letterari, condizione ritenuta indispensabile per avvicinarsi alla comprensione delle tematiche proprie di un autore o di un movimento. Particolare importanza è stata data alla dimensione storica dei fenomeni letterari, sia come presupposto per una loro corretta valutazione, sia, procedendo in senso opposto, per connotare il fatto letterario come elemento fondamentale per la ricostruzione dell'evoluzione di una civiltà. Proprio questo riferimento alla dimensione storica ha portato ad affrontare lo studio degli autori prendendo in considerazione solo una parte o un particolare momento della loro produzione letteraria. Dal punto di vista delle metodologie didattiche è stata privilegia la lezione frontale per la definizione del contesto storico e storico-letterario in cui inquadrare autori e fenomeni letterari, accompagnata, quando necessario, dalla preparazione di schemi riassuntivi; altri strumenti fondamentali del lavoro didattico sono stati la lettura ed il commento collettivo dei testi, per cercare di favorire, per quanto possibile, la discussione sulle tematiche affrontate, oltre alla lettura e alla ricerca individuali. Mezzi e strumenti: Il libro di testo in adozione, fotocopie e schemi riassuntivi, visite guidate, supporti video-audio. Libro di testo: Guido Armellini, Adriano Colombo, Antologia e guida storica della Letteratura italiana, 3.1. Il secondo Ottocento, 3.2. Il Novecento, Zanichelli (edizione compatta) Strumenti di verifica e valutazione: La tipologia delle prove di verifica è stata commisurata alle richieste dell'esame di stato. Nel corso dell'anno, in preparazione all'analisi e al commento di testi diversi, si è proceduto alla verifica delle capacità di riassumere e parafrasare testi letterari, e della capacità di rispondere a domande di comprensione e analisi. La griglia di valutazione per la prova scritta fa riferimento alla padronanza linguistico/espressiva, alle conoscenze, alle informazioni, al contenuto, all’organizzazione del testo e al livello critico-valutativo. Programma svolto I° Periodo 1. Il secondo Ottocento 1.1. Il dibattito sulla scienza H. Spencer, La società industriale, p.4, vol.3.1. H. Taine, Razza, ambiente, periodo, p.5, vol.3.1. F. Nietzsche, La scienza come pregiudizio, p.7, vol.3.1. F. Nietzsche, “Dio è morto”, p. 9, vol. 3.1. 1.2. Gli scrittori e la società borghese C. Baudelaire, L’albatro, p.13, vol.3.1. C. Baudelaire, Corrispondenze, p.23, vol.3.1. 1.3. L’estetismo O. Wilde, Un nuovo edonismo (da Il ritratto di Dorian Gray), p. 61, vol. 3.1. J-K Huysmans, La pupilla squisita, p.60, vol. 3.1. 1.4. Simbolismo e naturalismo C. Baudelaire, Corrispondenze, p.23, vol.3.1. A. Rimbaud, “Bisogna essere veggente”, p.24, vol.3.1. E. Zola, Romanzo sperimentale, p.29, vol.3.1. E. Zola, La stireria, p.44, vol.3.1. 2. G. Verga G. Verga, Rosso Malpelo, p. 180, vol. 3.1. G. Verga, I Malavoglia, descrizione dell’opera G. Verga, I Malavoglia, “La famiglia Malavoglia”, p. 208 vol. 3.1. G. Verga, I Malavoglia, “Ora è tempo di andarsene”, p. 216, vol. 3.1. G. Verga, “L’ideale dell’ostrica”, p.167, vol.3.1. G.Verga, La fiumana del progresso (prefazione a I Malavoglia), p.172, vol.3.1. 3. G. Pascoli G. Pascoli, La Grande proletaria si è mossa, p.246, vol.3.1. G. Pascoli, “E’ dentro noi un fanciullino”, p.248, vol.3.1. G. Pascoli, “Un soave freno all’instancabile desiderio”, p.250, vol.3.1. G. Pascoli, “Sembra mancare la lingua”, p.252, vol.3.1. G. Pascoli, Arano, p.254, vol.3.1. G. Pascoli, Novembre, p.255, vol.3.1. G. Pascoli, Lavandare, p. 256, vol. 3.1. G. Pascoli, Il gelsomino notturno, p.273, vol.3.1. II° Periodo 1. Il primo Novecento S. Freud. L’indagine psicoanalitica, p.7, vol.3.2. 1.1. Il Futurismo italiano F.T. Marinetti, Manifesto del Futurismo, p.23, vol.3.2. 2. I. Svevo I. Svevo, La coscienza di Zeno, descrizione dell’opera I. Svevo, La coscienza di Zeno, Preambolo, p.235, vol.3.2. I. Svevo, Il fumo, p.237, vol.3.2. I. Svevo, La salute di Augusta, p. 243, vol. 3.2. I. Svevo, La vita è sempre mortale. Non sopporta cure, p.47, vol.3.2. 3. L. Pirandello L.Pirandello, “Il sentimento del contrario” (da L’umorismo), p. 183, vol. 3.2. L.Pirandello, La “vita” e la “forma” (da L’umorismo), p. 187, vol. 3.2. L. Pirandello, la carriola, p.190, vol.3.2. L. Pirandello, Un caso “strano e diverso” (Premessa a Il fu mattia Pascal), p.197, vol.3.2. L. Pirandello, “Siamo qui in cerca di un autore”, p.205, vol.3.1. 4. G. Ungaretti G. Ungaretti, Commiato, p.258, vol.3.2. G. Ungaretti, Italia, p.259, vol.3.2. G. Ungaretti, Ritrovare un ordine, p.260, vol.3.2. G. Ungaretti, la missione della poesia, p.261, vol.3.2. G. Ungaretti, I fiumi, p.262, vol.3.2. G. Ungaretti, Pellegrinaggio, p.264, vol.3.2. 5. E. Montale E. Montale, Racconto di uno sconosciuto, p. 280, vol. 3.2. E. Montale, “Una totale disarmonia con la realtà”, p. 282, vol. 3.2. E. Montale, La poesia come oggetto, p. 286, vol. 3.2. E. Montale, E’ ancora possibile la poesia, p. 288, vol. 3.2. E. Montale, Non chiederci la parola, p. 285, vol. 3.2. E. Montale, I limoni, p.290, vol. 3.2. E. Montale, Spesso il male di vivere ho incontrato, p. 293, vol. 3.2. 6. Il secondo Novecento 6.1. P. Levi, Se questo è un uomo, Il sistema periodico. 6.2. I. Calvino, “Che cosa è stato il neorealismo” p. 351, vol. 3.2. 6.3. I. Calvino, I nostri antenati (Il barone rampante, Il visconte dimezzato, Il cavaliere inesistente), Il sentiero dei nidi di ragno, descrizione delle opere. Nel corso dell’anno scolastico gli alunni della VB hanno letto i seguenti libri: - Primo Levi, La chiave a stella (Beccati, Gulinelli) - Giorgio Bassani, Cinque storie ferraresi (Bigoni, Tassinari) - Emilio Lussu, Un anno sull’altopiano (Capatti) - Italo Calvino, Il barone rampante (Donegà, Lovo) - Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal (Guida) - Italo Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno (Mischiatti) - Italo Calvino, Il cavaliere inesistente (Naldi, Pellati, Zanzi) - Primo Levi, Il sistema periodico (Pelati, Segala) - Andrea Camilleri, La banda Sacco (Punginelli) - Ray Bradbury, Fahrenheit 451 (Giunta, Bigoni, Naldi, Tassinari, Gulinelli) - Geoege Orwell, 1984 (Donegà) - Valerio Evangelisti, Il sole dell’avvenire:chi ha del ferro ha del pane (Pelati) - Primo Levi, Se non ora, quando? (Toselli) - Joseph Conrad, Cuore di tenebra (Lovo, Mischiatti, Zanzi) - Ernst Hemingway, Addio alle armi (Capatti) - Jack Kerouac, Sulla Strada (Punginelli) - Erich Maria Remarque, Niente di nuovo sul fronte occidentale (Segala) - Giulio Bedeschi, Centomila gavette di ghiaccio (Pellati) - Paolo Rumiz, Come cavalli che dormono in piedi (Beccati) MATERIA: STORIA INSEGNANTE: Prof. Sergio Golinelli Profilo della classe La classe risulta composta da 16 alunni, 11 maschi e 5 femmine, in quanto articolata con la VM Meccanica. L'elevato numero di alunni (la VM ne conta 11) e il diverso atteggiamento delle due classi (più interessati e partecipi quelli della VB) ha penalizzato lo svolgimento dell'attività didattica, che in altre condizioni, date le buone capacità, avrebbe potuto portare risultati certamente migliori. Più che soddisfacente risulta comunque la preparazione raggiunta dalla maggioranza degli alunni. Sono stati perseguiti i seguenti obiettivi disciplinari in termini di Competenze • comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali • collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona della collettività e dell’ambiente • riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territori • riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. Abilità Ricostruire processi di trasformazione individuando elementi di persistenza e discontinuità. Riconoscere la varietà e lo sviluppo storico dei sistemi economici e politici e individuarne i nessi con i contesti internazionali e gli intrecci con le variabili ambientali, demografiche, sociali e culturali. Individuare i cambiamenti culturali, socioeconomici e politico — istituzionali. Analizzare correnti di pensiero, contesti, fattori e strumenti che hanno favorito le innovazioni scientifiche e tecnologiche. Utilizzare il lessico delle scienze storico-sociali. Conoscenze I principali fenomeni storici e le coordinate spazio — temporali che li determinano, i modelli culturali caratterizzanti l'epoca, con riferimento al periodo che va dalla fine dell'Ottocento ai giorni nostri. I metodi, i mezzi e gli strumenti di valutazione usati sono stati: Metodi: Si è cercato di facilitare lo studio della disciplina fornendo, quando necessario, degli schemi di riferimento; talvolta si sono effettuati approfondimenti utilizzando sussidi alternativi al testo in uso: per esempio proiezioni cinematografiche, lettura parziale o totale di documenti, stralci di testi letterari. In particolare, per lo svolgimento dell'azione didattica , le metodologie sono state lezioni frontali, ricerche personali e di gruppo, discussioni. Mezzi e strumenti: Libro di testo: Vittore Riccardi, Centri e periferie, La storia di un sistema globale, vol. 3 La classe ha inoltre partecipato ad incontri di approfondimento e ha assistito alla proiezione di registrazioni di trasmissioni televisive, in particolare sulla grande guerra. Strumenti di verifica e valutazione: Nel corso dell'anno si sono adeguate le prove alle richieste dell'esame di stato. Pertanto, oltre alle verifiche orali, gli alunni sono stati sottoposti a test di verifica scritta con domande strutturate secondo le indicazioni ministeriali. Per quanto riguarda i criteri di valutazione ci si è riferiti a quanto stabilito dal Collegio dei Docenti e dal Dipartimento. Programma svolto Primo periodo 1. 1848: la primavera dei popoli 2. Il Secondo impero francese e il Reich tedesco 3. L’unità d’Italia e l’Europa 4. Stato e società nel regno d’Italia 5. L’età dell’imperialismo 6. L’Europa tra sviluppo e tensioni 7. L’Italia nell’età giolittiana 8. La grande guerra 9. La rivoluzione in Russia 10. L’Europa nel dopoguerra 11. Il dopoguerra in Italia e il fascismo 12. La crisi del 1929 negli USA e i Europa Secondo periodo 1. Il regime fascista 2. Il Terzo Reich 3. L’Unione Sovietica negli anni Trenta 4. L’Europa verso la guerra 5. La Seconda guerra mondiale 6. URSS e Stati Uniti nel dopoguerra 7. Il crollo del Grand Design di Roosevelt 8. 1961-1968. Nuove tensioni e distensione 9. L’Italia dalla liberazione agli anni Sessanta 10. La decolonizzazione e il movimento dei non allineati 11. Il crollo del comunismo 12. La guerra nella ex Jugoslavia MATERIA: MATEMATICA INSEGNANTE: Prof.ssa Barbara Soffritti Profilo della classe Ho conosciuto gli alunni solo nel presente anno scolastico e quindi al termine del loro percorso scolastico. La classe, composta da 16 alunni, è articolata con 11 alunni di 5M . Durante l’anno non hanno creato particolari problemi disciplinari anche se, da parte di alcuni alunni di 5M, si è rilevata una certa tendenza alla distrazione ed a creare situazioni di confusione durante le lezioni. Dal punto di vista della preparazione si devono segnalare alcune lacune presenti nelle conoscenze ed abilità pregresse accompagnate da una scarsa autonomia. A fronte di tali difficoltà, gli alunni di 5B hanno manifestato comunque un atteggiamento di disponibilità alle attività svolte in classe e di attenzione nei confronti della disciplina. E’ stato necessario ridurre e semplificare il programma, rallentare i ritmi di lavoro ed insistere oltre i tempi stabiliti e talora recuperare argomenti svolti in precedenza e spesso dimenticati o non compresi compiutamente. Inoltre si fa presente che, all’ inizio dell’anno, ho dovuto completare parte del programma non svolto lo scorso anno . Livelli di acquisizione. Gli obiettivi programmati ad inizio anno sono stati ovviamente raggiunti in maniera differenziata e tenuto conto di quanto precedentemente sottolineato, l’andamento didattico della classe può essere così sintetizza to: le conoscenze acquisite risultano complessivamente accettabili , solo pochi studenti denotano di possedere competenze e capacità più complete anche se molto scolastiche. Sono stati perseguiti i seguenti obiettivi disciplinari COMPETENZE ABILITA’ CONOSCENZE Utilizzare le tecniche e le pro- Definire una derivata prima Definizione di derivata prima e suo significato cedure del calcolo infinitesi- Calcolare la derivata prima di una funzione applicando le geometrico male proprietà delle operazioni Derivabilità di una funzione (recupero programma dello Calcolare la derivata prima di funzioni composte Derivabilità e continuità scorso anno) Definire e determinare l'andamento di una funzione Derivate di funzioni elementari Classificare i punti stazionari Operazioni con le derivate Definire e determinare la concavità di una funzione Derivata di funzioni composte Rappresentare il grafico di una funzione note alcune sue Derivate di ordine superiore caratteristiche Definizione di funzione crescente e funzione decrescente Determinazione degli intervalli di monotonia Determinazione dei punti stazionari Definizione di funzione concava e funzione convessa Determinazione degli intervalli di concavità/convessità Determinazione dei punti di flesso Utilizzare le tecniche e le Determinare primitive di una funzione Primitiva di una funzione procedure del calcolo Calcolare l’integrale indefinito di funzioni elementari Integrali immediati integrale applicando le proprietà Proprietà degli integrali indefiniti Utilizzare tecniche d’integrazione Integrali indefiniti di funzioni la cui primitiva è una Calcolare l’integrale definito funzione composta di funzioni elementari applicando le proprietà Integrazione per parti Integrazione per sostituzione Integrali di funzioni razionali Integrale definito e sue proprietà Teorema fondamentale del calcolo integrale Calcolare aree di figure piane Calcolo area di un trapezoide Calcolare volumi di solidi di rotazione Calcolo area di una porzione di piano Calcolo di un volume di un solido di rotazione. Determinare convergenza /divergenza di integrali impropri Integrali impropri Risolvere modelli deterministici non Definire un'equazione differenziale Classificare un'equazione differenziale Risolvere un'equazione differenziale Definizione di equazione differenziale Equazioni differenziali del primo ordine a variabili separabili e lineari Equazioni differenziali del secondo ordine lineari a coefficienti costanti I metodi, i mezzi e gli strumenti di valutazione usati sono stati: Metodi Ho cercato di limitare per quanto possibile la lezione frontale a favore di una lezione dialogata, affiancando momenti di esposizione a momenti di discussione, cercando di coinvolgere gli alunni. Nella presentazione dei contenuti ho operato con gradualità, seguendo linee di concettualizzazione non eccessivamente formalizzate, ma che fossero al contempo rigorose, focalizzando l’attenzione anche sull’acquisizione di un’efficace metodologia di studio. La trattazione è stata accompagnata da esempi ed esercizi scelti in modo tale che la loro risoluzione non rappresentasse una semplice applicazione di formule e procedure apprese, ma costituisse una parte integrante del processo di apprendimento. In consid erazione di quanto detto precedentemente, ho pensato di limitare, per quanto possibile, la trattazione dei contenuti evitando dimostrazioni di teoremi e svolgendo esercizi appropriati per una migliore coordinazione degli elementi teorici con le fasi operative della materia. Mezzi e strumenti Testo in adozione: MATEMATICA.verde vol. 5 M.Bergamini, A.Trifone, G. Barozzi – Ed. Zanichelli Strumenti di verifica e valutazione Le verifiche si sono articolate in prove individuali scritte ed orali ed hanno saggiato attraverso esercizi di tipo tradizionale, domande a risposta aperta o chiusa, questionari l’acquisizione dei contenuti proposti, il grado di appli cazione e la proprietà terminologica. La valutazione complessiva ha tenuto conto di quanto prodotto dall’alunno, dell’atteggiamento mostrato, dell’impegno e dei progressi compiuti. Programma svolto Ripasso e recupero argomenti svolti lo scorso anno, derivate fondamentali e regole di derivazione. Studio di funzioni razionali intere, razionali fratte. CAPITOLO 19: Gli integrali L’integrale indefinito e le sue proprietà: primitiva di una funzione, definizione di integrale indefinito, le proprietà dell’integrale indefinito. Gli integrali indefiniti immediati: l’integrale di x elevato a esponente intero positivo, l’integrale di x elevato a esponente reale qualunque (purché diverso da –1), l’integrale di 1 , l’integrale della funzione esponenx ziale, l’integrale delle funzioni seno e coseno, l’integrale delle funzioni le cui primitive sono le funzioni inverse circolari, l’integrale delle funzioni la cui primitiva è una funzione composta. Regole di integrazione: integrazione per sostituzione, integrazione per parti. Integrazione di funzioni razionali fratte , numeratore derivata del denominatore, denominatore è di primo grado. L’in tegrale definito e le sue proprietà. Il trapezoide. L’area di un trapezoide. L’integrale definito di una funzione positiva o nulla. Proprietà dell’integrale definito. Teorema della media (senza dimostrazione). La formula del calcolo dell’inte grale definito. Il valore medio di una funzione. Le applicazioni dell’integrale definito: le aree di figure piane. Area della superficie delimitata da due funzioni. Il calcolo dei volumi dei solidi di rotazione .Gli integrali impropri. CAPITOLO 20: Le equazioni differenziali Le equazioni differenziali del primo ordine. Teorema di Cauchy (senza dimostrazione).Le equazioni differenziali del tipo y ' f ( x) . Le equazioni differenziali a variabili separabili. Le equazioni differenziali lineari del primo ordine : l’equazione lineare è omogenea, l’equazione lineare è completa. Equazioni differenziali lineari del secondo ordine: l’equazione è omogenea. MATERIA: RELIGIONE CATTOLICA INSEGNANTE: Prof.ssa Francesca Maran Profilo della classe 5 B biotecnologie ambientali La classe è composta da 16 allievi, di cui 7 si avvalgono dell’insegnamento di Religione cattolica. La classe è stata articolata, fin dalla terza, con la classe 5 M. Gli allievi hanno dimostrato un buon interesse per le problematiche svolte, con particolare riferimento ai problemi etici e attuali. Il comportamento è stato sempre corretto e la partecipazione al dialogo educativo buona ottenendo un profitto complessivamente ottimo. Sono stati perseguiti i seguenti obiettivi disciplinari in termini di: conoscenza: · Riconoscere il ruolo della religione nella società contemporanea: secolarizzazione, pluralismo, globalizzazione. · Conoscere gli orientamenti della Chiesa sull’etica personale e sociale, anche a confronto con altri sistemi di pensiero. · Approfondire l’ecumenismo e il dialogo interreligioso. · Conoscere il rapporto tra la storia umana e la storia della salvezza, ricavandone il modo cristiano di comprendere l’esistenza dell’uomo nel tempo. competenza: · Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all’esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale. · Acquisire consapevolezza della propria individualità nel rispetto dell’altro e della vita come valore universale. · Rilettura in chiave cattolica delle principali tematiche di attualità, sempre nel rispetto del dialogo interreligioso. capacità: · Motivare, in un contesto multiculturale, le proprie scelte di vita, confrontandole con la visione cristiana nel quadro di un dialogo aperto, libero e costruttivo. · Riconoscere il valore delle relazioni interpersonali e dell’affettività e la lettura che ne dà il cristianesimo. · Riconoscere il rilievo morale delle azioni umane con particolare riferimento alle relazioni interpersonali, alla vita pubblica e allo sviluppo scientifico e tecnologico. I metodi, i mezzi e gli strumenti di valutazione usati sono stati: metodi: Le metodologie utilizzate sono state le seguenti: Apprendimento cooperativo; Brain storming; Lezioni frontali. mezzi e strumenti: Libro di testo integrato da films, documentari, giornali e sussidi multimediali. strumenti di verifica e valutazione: Le verifiche verranno effettuate attraverso la compilazione di schede di consolidamento per valutare l’ascolto, la partecipazione e la capacità di rielaborazione dei contenuti. Per valutare gli alunni si è tenuto conto dei seguenti criteri: partecipazione, interesse, conoscenza dei contenuti, capacità di riconoscere i valori religiosi, comprensione e uso del linguaggio specifico, capacità di rielaborazione. Programma svolto L’uomo e la morale: Il rispetto umana: della Il vocabolario dell’etica; I diversi tipi di morale; I fondamenti della morale cristiana; La coscienza. vita La vita è un valore; Il suicidio; L’aborto; L’eutanasia; La pena di morte; Le biotecnologie; Il bene comune: I valori che stanno alla base del bene pubblico; La politica; L’ecologia. La pace: La pace: realtà o utopia; Non esiste pace senza giustizia; La scelta non-violenta; Responsabilità. MATERIA: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE INSEGNANTE: Prof. Daniele Bonora Testo in adozione: “Nuovo Praticamente Sport” (consigliato) Luogo di svolgimento delle lezioni: palestra 1 e 2, impianti sportivi e naturali adiacenti all’istituto. La classe che è composta da 16 studenti di cui 6 femmine, ha sempre avuto un atteggiamento abbastanza positivo verso la materia. Il profitto è buono con diversi elementi di spicco che durante l’anno hanno dimostrato particolare interesse per le attività svolte. Tutti gli alunni hanno raggiunto gli obiettivi prefissati. Il programma è stato svolto regolarmente. Il comportamento degli alunni è stato vivace ma corretto. COMPETENZE MINIME IRRINUNCIABILI (che l’allievo deve avere acquisito al termine dell’anno scolastico). a) Cognitive: essere in grado di - ascoltare e comprendere le consegne ricevute; - controllare il proprio corpo, nel tempo e nello spazio, in relazione a se stesso, ai compagni ed agli attrezzi, rispetto al lavoro da svolgere; - riconoscere le peculiarità delle discipline sportive trattate - utilizzare i contenuti conosciuti per raggiungere l’obiettivo prefissato; - comportarsi in modo tale da prevenire situazioni a rischio di procurare infortuni a se stesso ed agli altri durante le esercitazioni; - organizzarsi sia individualmente che in gruppo cercando la partecipazione e offrendo collaborazione. b) Comportamentali: essere in grado di - integrarsi nel gruppo di cui condivide e rispetta le regole, dimostrando di accettare e rispettare l’altro oltre alle “cose”; - assumersi responsabilità nei confronti delle proprie azioni e d’impegnarsi per il bene comune; - comportarsi in modo tale da prevenire situazioni a rischio di procurare infortuni a se stesso ed agli altri Per quanto riguarda gli obiettivi specifici della disciplina ed ai contenuti si rimanda al programma didattico esemplificato in moduli di lavoro. Considerato che la classe ha una fisionomia eterogenea e che, gli obiettivi sono stati individualizzati a seconda dei bisogni di ognuno, si prevede di adottare le seguenti strategie di lavoro: OBIETTIVI DIDATTICI ED EDUCATIVI Il programma, pratico e teorico, è stato sviluppato e approfondito in base alle capacità degli allievi, al loro livello di partenza, allo spazio-palestra a disposizione e all’interesse che è manifestato. L’obiettivo è stato quello di stimolare nei ragazzi la partecipazione alle attività motorie in generale e a quelle sportive in particolare, per un completo e più globale sviluppo della loro personalità, facendo riscoprire il piacere di muoversi e di fare attività fisica, con piena coscienza delle proprie capacità, dei propri limiti e quindi dei propri miglioramenti. Sono stati svolti anche argomenti teorici, verificati mediante domande a risposta multipla. CONTENUTI, STRUMENTI, MEZZI Per realizzare gli obiettivi prefissati, per dare la possibilità ad ogni allievo di conoscere il proprio corpo e le proprie potenzialità e limitazioni motorie, per migliorare le proprie abilità e capacità, si sono utilizzati esercitazioni a corpo libero, con piccoli e grandi attrezzi, e soprattutto esercitazioni a circuito in modo che gli allievi possano eseguire un elevato numero di ripetizioni dell’esercizio prefissato; Particolare importanza è stata data, come sempre, alla palla, intesa come attrezzo dalle diverse caratteristiche di forma, dimensione, peso, materiali; dalle imprevedibili possibilità di rimbalzo, rotolamento, volo. La palla rappresenta per la persona di ogni età e soprattutto per i ragazzi un attrezzo dal fascino irresistibile, può essere calciata, afferrata, lanciata, respinta. La palla permette in modo ottimale di sviluppare le percezioni propriocettive, tattili e pressorie, la coordinazione occhio-mano ed occhio-piede, e di lavorare sul miglioramento dell’organizzazione spazio-temporale, obiettivi questi fondamentali per il consolidamento dello schema corporeo e motorio dell’alunno. Con la palla l’individuo si mette in relazione con i compagni (il passaggio), con l’ambiente esterno (il tiro), con se stesso (il controllo). Nei giochi sportivi di squadra il ragazzo vive un’esperienza di quella vita sociale che incontrerà da adulto: si rapporterà con dei compagni e degli avversari, elaborerà delle tattiche, avrà il successo, troverà il fallimento, si renderà conto delle proprie possibilità, incanalerà la propria aggressività ed agonismo, imparando a controllare le emozioni positive e negative, rispetterà delle regole che non sempre egli comprenderà. La lezione di educazione fisica è stata svolta in diverse fasi: 1) Presentazione e chiarificazione delle modalità di lavoro con introduzione delle attività da svolgere con riscaldamento generale preparatorio e propedeutico all’argomento centrale della lezione; 2) Sviluppo graduale delle attività programmate, con didattica dei singoli gesti motori e/o sportivi da trattare nell’unità, mediante esercitazioni individuali, in coppia, ed in gruppo. Rilevazione degli errori più comuni e loro correzione 3) Momento applicativo di quanto svolto con fase di gioco di squadra che vede coinvolti tutti quegli aspetti che contribuiranno alla formazione globale della personalità dell’alunno. Nelle fasi uno e due, tutti gli alunni della classe hanno partecipato contemporaneamente alle attività, mentre nella fase tre si sono alternati nella pratica, per motivi di spazio e di numero di allievi, seguendo la propria predisposizione fisica ed il proprio interesse sportivo. Allo scopo di mantenere vivo l’interesse e la partecipazione si sono adottate le seguenti strategie per motivare gli alunni: ◊ Ridurre la tendenza dei ragazzi alla delega ◊ Sviluppare la capacità di autonomia e di scelta ◊ Dare informazioni necessarie e proporre vie orientative di soluzione ◊ Puntualizzazione e maggior osservazione, nei limiti possibili, dei processi di apprendimento e agli aspetti psicologici dell’autostima e della sicurezza di sé. Strategie per favorire la piena integrazione dell’allievo/gruppo/classe: Promuovere situazioni di successo e di gratificazione costruendo un clima di cooperazione Individuazione e valorizzazione delle particolari attitudini e conoscenze degli studenti mediante il loro intervento diretto nella gestione di alcune parti della lezione. Esercitazioni in gruppi di lavoro Per quanto riguarda gli interventi di recupero, rinforzo e potenziamento, si è prevista la seguente organizzazione di lavoro: Richieste mirate Ripetizione del gesto tecnico nelle forme più facilitanti Divisione della classe per livelli di apprendimento Lavoro in coppia con il compagno più preparato Intervenire nella prima fase di lavoro per verificare che il compito sia stato compreso PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PRIMO PERIODO: INTRODUZIONE/AMBIENTAMENTO settembre–ottobre Modulo uno Imparare A Conoscere Il Proprio Corpo: Le abilità motorie di base; i principi del movimento; i principali organi del corpo e le loro principali funzioni. Il sistema senso-percettivo: circuito a stazioni con uso di palloni di diverso tipo, peso, materiale e caratteristiche tecniche. SECONDO PERIODO: GLI SPORTS DI SQUADRA - ottobre– dicembre Modulo uno Calcio: coordinazione oculo-podalica; esercitazioni individuali, in coppia, in gruppo; tecnica di controllo della palla con i piedi, con la testa, con il petto; regole del gioco; caratteristiche dello sport; i giochi presportivi; valutazione del livello di apprendimento acquisito. Modulo due Pallacanestro: coordinazione oculo-manuale; esercitazioni individuali, in coppia, in gruppo; i fondamentali individuali con la palla (palleggio, cambio di mano, il giro, l’arresto ad uno ed a due tempi, passaggio, tiro, dai e vai); regole generali, falli e infrazioni caratteristiche dello sport; i giochi pre-sportivi; valutazione del livello di apprendimento acquisito. Modulo tre Pallavolo: esercitazioni individuali, in coppia, in gruppo; i fondamentali di gioco (palleggio frontale, bagher frontale, battuta); regole di gioco; caratteristiche dello sport; i giochi pre-sportivi; valutazione del livello di apprendimento acquisito. TERZO PERIODO: ATTIVITÀ’ SPORTIVE INDIVIDUALI – gennaio - marzo Cenni di atletica leggera: Le gare di corsa 100 metri piani (partenza dai blocchi, comandi dello starter, giusto assetto di corsa); caratteristiche della specialità. Staffetta 4 X 100; regolamento, tecnica del cambio stile alternato (zona di cambio, di precambio, punto handicap). Corsa Ad Ostacoli: didattica della tecnica di passaggio, azione della prima gamba di attacco e della seconda di richiamo. Cenni di atletica Leggera: i concorsi Salto In Lungo: didattica della tecnica dello stile raccolta (rincorsa, caricamento-stacco, fase di volo, arrivo in buca). Pedana di gara. Salto in alto: conoscenza della disciplina e delle varie fasi di gara; tecnica Ventrale e Fosbury; caratteristiche fisiche necessarie. Pedana di gara. Getto Del Peso: regolamento; didattica della tecnica del lancio con traslocazione completa (preliminari, doppio appoggio, macinamento ed uscita dell’attrezzo). Pedana di gara; QUARTO PERIODO: APRILE–MAGGIO: approfondimenti Il corpo umano, sistemi e apparati Teoria del movimento e della motricità Badminton: regolamento e gioco 1x1 e 2x2 Frisbee e gioco dell’ultimate. l’insegnante Prof. Daniele Bonora