Parco storico di Monte Sole

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Parco storico di Monte Sole
Parco storico di Monte Sole
(provincia di Bologna)
Il Parco è situato nell'area circondata il 29
settembre 1944 dalle truppe tedesche e fatta
oggetto del più grande massacro di civili
perpetrato dai nazisti nell'Europa occidentale
occupata. Nell'eccidio di Monte Sole (la cima
che oggi per estensione designa l'intera area),
più noto come eccidio di Marzabotto (il
comune più colpito), morirono 770 persone in
gran parte donne, vecchi e bambini.
Quando, nell'estate del 1944 ,gli Alleati
sfondarono la Linea Gotica e si avvicinarono a
pochi chilometri da Bologna, il Monte Sole
rimase l'ultimo baluardo naturale prima del capoluogo emiliano. La sua
importanza strategica si accrebbe fino a divenire decisiva per le sorti
della campagna d'Italia e pertanto gli alti comandi tedeschi impartirono
l'ordine di ripulire tutta l'area dai "ribelli". Non diversamente da quanto
era accaduto in altre parti dell'Italia centrale l'operazione si risolse nel
massacro della popolazione: dal 29 settembre al 5 ottobre i nazisti
batterono la zona, anche grazie alla collaborazione dei fascisti locali,
uccidendo, saccheggiando e bruciando le abitazioni. La maggioranza
delle vittime di questo massacro erano donne, anziani e bambini. Vennero
uccisi anche cinque sacerdoti. Le comunità insediate a Monte Sole da
secoli, famiglie di piccoli proprietari e mezzadri, sparse in casolari e
borghi, vennero cancellate in pochi giorni. In alcune località la vita fu del
tutto
cancellata.
Durante tutto il periodo del conflitto furono uccisi dai nazifascisti 955
cittadini dei comuni di Marzabotto, Monzuno e Grizzana, dei quali 817
civili e 138 partigiani della brigata "Stella Rossa". Di queste vittime, 216
erano i bambini con meno di dodici anni, 316 le donne, 142 gli
ultrasessantenni.
ll ritorno a Monte Sole venne ostacolato da motivazioni di ordine
psicologico e materiale: la difficoltà per molti sopravvissuti a tornare sui
luoghi pieni di strazianti memorie, la distruzione dei borghi e delle case
sparse, la scarsa viabilità, la mancanza di infrastrutture, la pericolosità dei
luoghi disseminati di ordigni inesplosi che provocarono morti anche dopo
la
Liberazione.
Nel 1961 a Marzabotto fu inaugurato il Sacrario ai caduti. A partire dagli
anni settanta sul piano politico e culturale si apri un'ampia riflessione
sulle potenzialità educative e formative insite nella creazione a Monte
Sole di un parco dedicato alla memoria della Resistenza e degli eccidi,
riflessione non disgiunta dalla volontà di un più generale recupero
produttivo
ed
ambientale
del
territorio.
Su proposta del Consiglio Provinciale di Bologna, il 27 maggio 1989 la
Regione Emilia Romagna approvò l'istituzione del Parco storico di Monte
Sole. Ad esso la legge regionale affida il compito di conservare e
diffondere la memoria degli eccidi di Monte Sole e di promuovere a
partire dagli alti valori di democrazia e libertà che animarono la
Resistenza una Scuola di Pace per le giovani generazioni, senza
prescindere dalla conservazione e dalla valorizzazione del patrimonio
ambientale e paesaggistico della zona di particolare pregio. Nel 1994 per
la realizzazione e la gestione del Parco si è costituito il Consorzio di
gestione del Parco storico di Monte Sole, di cui fanno parte i comuni di
Marzabotto, Grizzana Morandi, Monzuno, Bologna, la Provincia di
Bologna, le comunità montane delle Valli del Reno e del Savena e Idice.
Il Provveditorato agli studi di Bologna, in occasione del 50o anniversario
degli eccidi , ha inteso partecipare alle celebrazioni attraverso un
impegno non solo limitato al momento commemorativo, ma con un
impegno strutturalmente inserito nella progettazione educativa. In
particolare ha colto il nesso tra i tragici avvenimenti di allora, che hanno
colpito così duramente anche la scuola con l'uccisione di 5 maestre e 216
bambini, e gli attuali momenti storici segnati ancora da brutali conflitti
che non risparmiano ugualmente bambini e giovani. L'educazione alla
pace, alla solidarietà e alla tolleranza verso gli altri sono strumenti
fondamentali per la formazione dei giovani e come tali vanno potenziati e
fatti vivere a partire proprio dagli avvenimenti che hanno più
direttamente segnato la storia locale. Queste motivazioni hanno portato
alla attivazione di una particolare iniziativa denominata "Progetto Aula
didattica di Monte Sole". Dall'anno scolastico 1995-96 è stata avviata,
d'intesa con il Parco storico, l'attuazione di tale progetto con l'utilizzo di
un docente a tempo pieno. L'Aula didattica, situata nel Centro visite del
Parco al "Poggiolo" di San Martino, è rivolta ai vari ordini di scuole, con
particolare attenzione alla Provincia di Bologna nonché a tutto il territorio
nazionale e alle scuole straniere, che in numero sempre più crescente
visitano i luoghi della strage di Marzabotto. Il 19 gennaio 1997 l'Aula
didattica di Monte Sole è stata intitolata a don Giuseppe Dossetti,
fondatore della comunità religiosa "Piccola Famiglia dell'Annunziata",
che
ha
una
delle
sue
sedi
a
Monte
Sole.
Le finalità dell'Aula didattica sono essenzialmente: programmare,
organizzare, assistere le scolaresche in visita al Parco; svolgere attività
didattiche di educazione civica, storica, ambientale in relazione al Parco;
raccogliere gli elaborati, prodotti dalle scuole, relativi ai fatti e al periodo
storico individuato; produrre materiale ad uso didattico per le classi in
visita; organizzare e supportare corsi specifici di aggiornamento e stages
residenziali o semiresidenziali per docenti e capi d'istituto.
Le proposte di attività possono comprendere: l'accoglimento delle
scolaresche a Marzabotto con visita al Sacrario dei caduti con eventuali
testimoni dei fatti; raggiungimento della sede dell'Aula (circa venti
minuti di pullman), inquadramento storico e geografico, proiezione
video; approfondimenti storici ed ambientali; analisi di cartine e testi,
illustrazione di itinerari didattici nel Parco; riflessioni e discussioni.
Per ulteriori informazioni: tel. 051-932525; fax 051-6780056; e mail
[email protected]