Virus letale - Consiglio regionale della Toscana, Regione Toscana

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Virus letale - Consiglio regionale della Toscana, Regione Toscana
VIRUS LETALE
OutBreak; Anno:1995; Regia: Wolfgang Petersen; Sceneggiatura: Laurence Dworet, Robert Roy
Pool; Fotografia: Michael Ballhaus; Musica: James Newton Howard; Montaggio: William Hoy,
Lynzee Klingman, Stephen E. Rivkin, Neil Travis; Scenografia: William Sandell; Costumi: Erica
Edell Philips; Effetti speciali: Boss Film Studios, Cinesite (Hollywood), John Frazier, Illusion Arts
Inc., Neil Krepela, Makeup Effetcs Laboratories Inc., The Optical House, Neo Digital Imaging;
Interpreti: Dustin Hoffman (Sam Daniels), Rene Russo (Robby Keough), Kevin Spacy (Casey
Schuler), Morgan Freeman (Generale Billy Ford), Cuba Gooding Jr. (Maggiore Salt), Donald
Sutherland (Genrale Mc Clintock), Patrick Dempsey (Jimbo Scott), Malick Bowens (Dr. Raswani),
Daniel Chodos (Rudy Alvarez), Dale Dye (Colonnello Briggs), Donald Forrest (Mack Mauldin),
Leland Hayward III (Henry Steward), Bruce Jarchow (Dr. Mascelli), Micelle Joyner (Sherry
Mauldin), Cara Keough (Kate Keffries), Susan Lee Hoffman (Dr. Lisa Aronson), Benito Martinez
(Dr. Julio Ruiz), Gina Menza (Mrs. Jeffries), Michelle M. Miller (Darla Hull), Zake Mokae (Dr.
Iwabi), Julie Pierce (Erica Mauldin), Tim Ransom (Tommy Hull); Formato: Panoramica a colori;
Produzione: Arnold Kopelson, Wolfgang Petersen, Gail Katz; Distribuzione: Warner Bros Italia,
Warner Home Video; Durata:127’; Origine: USA; Genere: Drammatico- Azione.
I coniugi Sam Daniels e Robby Keough, ambedue medici (lui ufficiale medico in forza all'Istituto
Sanitario di Ricerca per le Malattie Infettive dell'Esercito degli Stati Uniti, lei fortemente impegnata
al Centro di Medicina Preventiva statunitense) hanno deciso di avviare la procedura per la
separazione consensuale e stanno per dividersi. Mentre fra loro è in corso l'ennesima lite, Sam
riceve una comunicazione urgente dal suo diretto superiore, il generale Bill Ford: è scoppiata una
misteriosa epidemia nella cittadina di Cedar Creek, in California. Il virus è più micidiale di quanti
finora conosciuti ed assai contagioso: se non individuato e circoscritto, potrebbe diffondersi in tutta
la California, non solo, ma mettere a rischio gli Stati Uniti e l'intera umanità. Pertanto Daniels deve
recarsi in Africa. Nel cuore della foresta s'imbatte in un villaggio i cui abitanti, preda del virus
Motaba, sono quasi tutti morti o morenti. Ciò che vede lo inorridisce e lo sprona a impegnarsi
immediatamente per trovare un rimedio. Ma proprio quando è sulle tracce di una misteriosa
scimmietta, fuggita non si sa come dalle cavie di un laboratorio di ricerca, il generale Ford gli
revoca il mandato, senza spiegazioni. Sam e Robby, consapevoli del rischio è che permane, temono
il peggio, come di fatto avviene. L'epidemia scoppiata a Cedar Creek infuria e si diffonde in modo
pauroso. Accantonati i loro dissapori coniugali, decidono di lavorare per individuare insieme un
siero in grado di arrestare l'epidemia.
Fra enormi difficoltà, e contro gli ordini del generale Donald Mc Lintock il quale, deciso ad
impedire che la notizia della stessa esistenza del virus Motaba trapeli, ha già dato l'ordine, come in
Africa, di bombardare la città infetta, a rischio della vita il dottor Daniels con l'aiuto del maggiore
Salt impedisce la distruzione di Cedar Creek. Poi, con il siero anti-virus sperimentato sulla moglie
Robby, l'intrepido Sam riesce a debellare il virus Motaba salvando la popolazione.
“Lo scontro tra le due mentalità si traduce in una corsa con il tempo, che la regia di Wolfgang
Petersen (La storia infinita, Nel centro del mirino) sa bene enfatizzare con un montaggio ad effetto,
una colonna sonora roboante, un paio di citazioni dal Dr. Stranamore di Kubrick e un uso degli
elicotteri degno dei film sulla guerra del Vietnam. (Aldo Vigano, Il Secolo XIX, 15/4/95)
“Il film affronta con alcune allusioni all'uso delle armi biologiche da parte dell'esercito americano
nel passato e nel presente. Paesaggi esotici, fantastiche riprese e la fotografia perfetta di Michael
Ballhaus si uniscono alla tensione del thriller catastrofico-sanitario.” (Lietta Tornabuoni, La Stampa,
14/4/95).
“Da ricordare l'elaborata sequenza del contagio ambientata ironicamente in un cinema: questa ha lo
scopo di ricordarci che certi film possono fare molto male.” (Michele Anselmi, L'Unità, 14/4/95).