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Boll. Farmacodip. e Alcoolis., XXIV (2) 2001 Contributo alla definizione di nuove droghe Silvio Geninatti*, Filippo Bellavia**, Giovanna Chieppa*** Riassunto Sono state esaminate le definizioni attualmente reperibili in letteratura che indicano i nuovi modelli di consumo e le “nuove” sostanze disponibili: Designer drugs, Club drugs, Recreational drugs, Psicoattivi, Disco drugs, Nuove droghe, Nonopium, Smart drugs, Droghe entactogene, Droghe sintetiche, Date rape drugs. Contribuire ad una definizione più rigorosa è l’obiettivo del presente lavoro. Sono presentate tre tabelle che consentono di tracciare una tassonomia delle 40 sostanze più diffuse nella letteratura esaminata, i relativi dosaggi e modalità di assunzione ed infine gli effetti ricercati e le reazioni avverse. L’utilizzo del lavoro si ritiene possa collocarsi nell’ambito della formazione degli operatori che a diverso titolo entrano in contatto con la materia (Servizi per le tossicodipendenze, Pronto Soccorso, Comunità terapeutiche, Medici di Medicina Generale). Si ritiene possa essere una utile base in tutte quelle attività di ricerca e/o intervento in cui si imponga la necessità di chiarire in dettaglio l’oggetto del lavoro (definizione di caso). Parole chiave: Definizione di caso, Tassonomia, Durata, Effetti, Designer drugs, Club drugs, Recreational drugs, Psicoattivi, Disco drugs, Nuove droghe, Nonopium, Smart drugs, Droghe entactogene, Droghe sintetiche, Date rape drugs Abstract Contribution to the definition of “new drugs” Definitions of new substance abuse patterns and of new substances currently available in the scientific literature have been examined: Designer drugs, Club drugs, Recreational Drugs, Smart Drugs, Entactogenic Drugs, Date Rape Drugs and others that are particularly widespread in Italy. The aim of this paper is to present a rigorous definition of generally called “new drugs”. Three tables are included which outline a taxonomy of the 40 most commonly mentioned drugs in the examined literature, related dosages, ways of assumption and expected effects and adverse reactions. We believe this paper could be used in the training of professionals involved in this matter. (Public Health Centers for Drug Abuse, Emergency Departments, Therapeutic Communities, General Practitioners). Moreover it could be used for all those purposes (research, study or actions) where a detailed description of the matter is required (Case definition). Keywords: Case definition, Taxonomy, Duration, Effects, Designer drugs, Club drugs, Recreational drugs, Psychoactive, Disco drugs, New drugs, Nonopium, Smart drugs, Entactogenic drugs, Synthetic Drugs, Date rape drugs Introduzione La questione del consumo di cosiddette nuove droghe da alcuni anni impegna studiosi, clinici ed epidemiologi nel tentativo di: a) determinare l’occorrenza del consumo nella popolazione; b) individuare i patterns di consumo ricorrenti; c) valutare l’entità dell’esposizione a rischi a breve e a lungo termine; d) sperimentare e mettere a punto efficaci modalità di cura e trattamento. La portata delle evidenze prodotte dei numerosi studi disponibili presso la letteratura accreditata, rischia di essere indebolita dalla mancanza di nitidezza adottata nella descrizione dell’oggetto stesso della ricerca. Si allude qui a quel momento cruciale nella preparazione di uno studio che ha a che vedere con la cosiddetta “definizione di caso” (Grisso J.A. 1993). Non si sta difatti qui parlando delle caratteristiche della diffusione, dei modelli di consumo, della * Psicologo, Master in Metodologie Epidemiologiche, Sert ASL 4, Via Ghedini 6, Torino, tel. 0112402371, fax 0112485273, e-mail: [email protected] ** Psicologo, Psicoterapeuta, Consulente Sert ASL 4 - Torino. *** Farmacista, Consulente Sert ASL 4 - Torino. 16 Articoli pericolosità, del trattamento dell’addiction di una specifica droga, ma ci si riferisce ad un panorama ampio e complesso (Schifano F. 2000) che qui di seguito tenteremo di esaminare attraverso la descrizione delle voci con le quali ciò è stato rappresentato in letteratura. Il lavoro nasce dall’esigenza di far luce su di un argomento assai dibattuto con l’obiettivo di produrre materiale da far circolare per mezzo di attività di informazione-formazione nell’ambito di un progetto regionale in materia di nuove droghe. L’iniziativa, denominata “.com”, coinvolge parte del territorio della Regione Piemonte ed ha l’obiettivo ultimo di garantire l’accoglienza di consumatori problematici di “nuove droghe” in appositi centri gestiti dai Sert (Servizi Tossicodipendenze) in collaborazione con il privato sociale e le risorse del territorio (Comuni, Circoscrizioni, Enti Ausiliari, Associazioni, Volontariato). Classificazioni adottate Qui di seguito si descriveranno le definizioni attualmente disponibili e maggiormente diffuse in letteratura con l’obiettivo di sottolinearne le caratteristiche e i limiti. Designer drugs Il termine è stato adottato la prima volta in California da Henderson all’inizio degli anni 80. Si intendeva con questa definizione riferirsi ad un ventaglio di sostanze stupefacenti che nascevano attraverso l’utilizzo della “creatività” individuale del chimico che nel suo laboratorio manipolava molecole già note per gli effetti psicotropi producendone di nuove con effetti analoghi (Beck J. Morgan P. A. 1986). La necessità di produrre via via sempre nuove molecole nasceva dal tentativo di aggirare le normative che regolavano l’uso di determinate sostanze che prevedeva l’iscrizione in apposite tabelle di sostanze stupefacenti facendole rientrare in un ambito di illegalità. La modificazione di una ramificazione di una molecola già nota come sostanza stupefacente sottraeva questa da tutti quei rischi derivanti dall’appartenere agli elenchi delle sostanze proibite. Emblematico è stato il caso di un giovane tossicodipendente che, dilettandosi in chimica, volle cimentarsi nella autoproduzione di oppiacei sintetici, ottenendo a sua insaputa una molecola strutturalmente assai simile a quella ricercata, ma drammaticamente diversa per gli effetti, la MPTP (Metilfeniltetraidropiridina) (Corsini G. U. 1994, Langston J.W. 1983). Lo sfortunato studente non si limitò a sintetizzare la molecola ma la volle provare su di sé scatenando una sintomatologia simile a quella osservabile nella sindrome di Parkinson. Studi successivi determinarono come la MPTP possa causare danni cerebrali irreversibili e che questa sarebbe stata la causa dello scatenarsi della sintomatologia di cui si trovò affetto il giovane tossicodipendente. Ci sono tuttavia dei limiti nella applicazione della definizione (Buchanan J.F. Brown C.R. 1988). Innanzitutto occorre sottolineare come queste sostanze sarebbero in gran parte prese in prestito dalla ricerca farmacologica. In secondo luogo non sarebbero da includere sostanze già note delle quali sarebbero state sperimentate nuove forme di somministrazione, così come sarebbero da escludere nuove associazioni di sostanze note o specialità farmaceutiche o semplicemente sostanze presenti sul mercato ordinario. Una descrizione indicativa delle designer drugs potrebbe comprendere: mescalina e i suoi analoghi inclusi MDMA, DOB, DOM e 2-CB; gli oppiacei di sintesi quali Fentanyl, derivati e Meperidina; Fenciclidina (PCP) e analoghi (Beck J. Morgan P.A., 1986). Club drugs Si tratta di una delle definizioni più nuove ed accreditate in quanto descritte dal prestigioso National Institute of Drug Abuse (N.I.D.A.) americano così come anche il Drug Enforcement Agency (DEA). Tale definizione raggruppa sostanze tra di loro assai dissimili, ma accomunate da modelli prevalenti di consumo che eleggono come scenario privilegiato discoteche, rave e simili, spesso caratterizzati dalla dilatazione degli orari di ritrovo così da durare anche oltre la notte stessa (afterhours) (Shannon M. Quang L.S. 2000; Nicholson K.L. Balster R.L. 2001; Simmons M.M. Cupp M.J.,1998). L’elenco di queste sostanze comprende: Ecstasy (MDMA), Rohypnol (Flunitrazepam), GHB e Ketamina. Recreational drugs Anche questa definizione è recente e non si discosta granchè dalla precedente “club drugs” pur mantenendo un carattere di minore specificità. L’accento viene posto sui patterns di consumo e sulle situazioni in cui queste droghe verrebbero consumate. Accanto ad Ecstasy ed analoghi una posizione centrale è assegnata al GHB per via della sua ampia e recente diffusione sul mercato attuale (Iven V.G.1998; Ropero-Miller J.D. Goldberger B.A. 1998; Boyce S.H. et alii 2000; Gouzoulis-Mayfrank E. et alii 2000; McCann U.D. et alii 1998; Pickering H. Stimson G.V. 1994). Psicoattivi Troviamo questa definizione in particolare nella letteratura grigia specializzata ed è usata per alludere a tutto il panorama possibile di sostanze la cui assunzione comporta delle ricadute sul piano comportamentale e percettivo nei termini di alterazione degli stati di coscienza. Da un altro punto di vista può essere ritenuto un sinonimo di “droghe” o “sostanze stupefacenti”, ma rispetto al primo termine ha il vantaggio di non possedere la carica emotiva e morale che la connota; rispetto al secondo sembrerebbe più tecnica (non tutte le sostanze hanno effettivamente un effetto stupefacente) e avrebbe il vantaggio di adattarsi a modelli di con- Contributo alla definizione di nuove droghe 17 Boll. Farmacodip. e Alcoolis., XXIV (2) 2001 sumo di tipo sperimentale come quelli adottati dai cosiddetti psiconauti (Schifano) che fanno del consumo di queste sostanze una attività sistematica, rigorosa, e condotta con una modalità quasi scientifica sulla falsariga dell’esperienza di chi è considerato uno dei precursori di questo stile, il farmacologo Alexander “Sasha” Shulgin (Shulgin A. 1991; Shulgin A. 1997). Se, così come si è detto sopra, il termine costituisce per certi versi un sinonimo di “droga”, è più ricorrente il suo utilizzo per tutte quelle sostanze che hanno tra gli effetti caratteristiche psichedeliche. Disco drugs È una definizione analoga a “club drugs” ma rispetto a questa ha lo svantaggio di stigmatizzare il contesto discoteca quale ambito elettivo di consumo rischiando per questo di connotarlo negativamente. Risulta essere maggiormente utilizzato in ambito nazionale (Schifano F. 1998). Nuove droghe Nuove droghe indica, nella più parte dei casi in modo improprio, sostanze di recente scoperta o introduzione sul mercato i cui effetti provocherebbero esiti sul piano comportamentale. In realtà, ciò che spesso è inteso con questa definizione è il panorama, estremamente articolato, che esula dai quadri conclamati di addiction da eroina. Si è dimostrata come più pertinente una definizione che facesse leva più sui nuovi modelli di comportamento d’abuso che sulle sostanze di nuova generazione. Sostanze quali ecstasy, mescalina, psylocibina e Lsd, sono state rivalutate da una storia di abuso nata non certo in tempi recenti (Siliquini R. Faggiano F. Renga G. 1999). in modo del tutto simile a ciò che potrebbe fare un integratore dietetico. L’altro elemento che connota questa tendenza è l’origine naturale del prodotto che dovrà essere il più possibile documentata. In particolare, se questi prodotti sono stati studiati per avere delle ricadute sul tono dell’umore e sul comportamento, saranno definite “smart drugs” oppure “ecodrugs” se prevale l’aspetto, per così dire, naturistico. Il tempio del consumo delle ecodrugs si può collocare al centro del Mediterraneo ed in particolare ad Ibiza dove esiste ampia possibilità di scelta tra le droghe vegetali. La ridefinizione del mercato degli psicoattivi ha comportato anche una ridefinizione delle categorie dei preparati (la tassonomia in termini biomedici). In pratica sono state coniate nuove categorie al fine di collocare sul mercato i diversi prodotti. Questi preparati hanno attinto abbondantemente dalla antropologia e dalla medicina alternativa etnica riabilitando e riproponendo l’utilizzazione di sostanze vegetali ricavate da erbe e piante già al centro di tradizionali riti e usanze celebrative (Vedi Etnofarmacologia). Shulgin stesso citava come già nel 1967 venne organizzato in San Francisco una conferenza nell’ambito della etnofarmacologia dal titolo: “Ethnopharmacologic Search for Psychoactive Drugs”, nel corso della quale vennero trattati temi inerenti l’uso, tra le altre cose, di Ayahuasca, DMT, DOM e noce moscata (miristicina e safrolo) (Shulgin A. 1991). Le categorie con le quali sono presentate queste sostanze sono comunemente: stimolanti (“energizzanti”), afrodisiaci, rilassanti, curativi. Ma il prodotto di gran lunga più diffuso è l’ “herbalXTC”, ecstasy vegetale. In questo caso non c’è traccia di MDMA, la componente principale è una amfetamina, l’efedrina, che viene dichiarato essere estratta dall’Ephedra Sinica, pianta conosciuta in Cina da 5000 anni con il nome di Ma-Huang. A seconda dei prodotti possono essere aggiunti Guarana, Caffeina, Tirosina. La si potrà trovare al dettaglio sotto forma di compressa, di polvere solubile o, ancora meglio, come erba essiccata. Nonopium Questa definizione nasce da una esperienza italiana di ricerca che mirava ad indagare gli orizzonti del consumo di droghe diverse dall’eroina (Geninatti S. 1998). Ha trovato interesse nella misura in cui stava ad indicare modelli di consumo non prevalenti secondo l’osservatorio consueto dei presidi di trattamento e cura degli stati di tossicodipendenza. Erano citate: ecstasy, popper, funghi allucinogeni, LSD, cocaina e crack. Smart drugs, ecodrugs, herbal XTC Sostanze di nuova generazione, si caratterizzano per essere vicine alle esigenze del consumatore, facili da gestire, dovranno dare degli effetti soddisfacenti, dovranno essere “smart”. L’aggettivo “smart” si accompagna nei paesi anglosassoni ad una serie di prodotti che aiutano a tenersi in forma 18 Contributo alla definizione di nuove droghe Droghe entactogene Viene con questa definizione sottolineata la proprietà in particolare di Ecstasy (MDMA) e analoghi (tra questi il 2C-T-7) di indurre uno stato psicologico tale da aumentare nel soggetto le capacità introspettive. Tutto dentro di sè risulta essere più chiaro, più nitido, domande che non riuscivano ad essere formulate appaiono definite, risposte a lungo ricercate sono prodigiosamente rintracciate. Queste sostanze sono state tra l’altro utilizzate nei trattamenti psicoterapeutici con l’obiettivo di aumentare i processi di simbolizzazione nel paziente garantendo alla cura margini maggiori di successo. Alexander Shulgin ce ne fornisce una delle descrizioni più suggestive e al tempo stesso inquietante: “Ognuno di noi, qualche volta in vita sua, si sente straniero nella terra straniera della sua esistenza, con il bisogno di risposte a domande originate dal profondo della sua anima, che non Articoli vuole andarsene. Sia le domande che le risposte hanno la stessa sorgente: sè stessi. Questa fonte, questa parte di noi stessi, è stata chiamata in molti modi nel corso della storia dell’uomo, il più recente dei quali è “Inconscio”. I freudiani ne diffidano, gli junghiani ne sono affascinati. È la tua parte interna che continua ad essere vigile quando la tua mente cosciente è in balia delle onde, che ti da il senso di cosa fare nei momenti di crisi, quando non c’e tempo disponibile per prendere delle decisioni logiche e ragionevoli. È il luogo dove sono stati trovati angeli e demoni e tutto ciò che vi intercorre. Questa è una delle ragioni per cui ritengo che le droghe psichedeliche siano una ricchezza” (Shulgin A. 1991), (trad. a cura degli autori). Viene riferito come l’uso in particolare di MDMA possa dar luogo ad un altro effetto particolarmente ricercato, e denominato “empatogeno”, in quanto permetterebbe un più efficace contatto producendo una sensazione di vicinanza e comprensione dell’altro nelle situazioni in cui si vanno sviluppando relazioni di tipo sociale e/o affettivo (Vendramin A. Schiaccitano A.M. 1999; Velea D. et alii 1999). Droghe sintetiche In gran parte questa definizione ripercorre ciò che è stato descritto in “nuove droghe” e in “designer drugs” (Schifano F. 2000). Rimarrebbero, a pieno titolo, degli elementi eterodossi quali il Fentanyl, che, pur essendo una droga di origine non naturale, rientra nella famiglia degli oppiacei. Date Rape drugs È una definizione di recente acquisizione. Ha a che vedere con una serie di sostanze il cui consumo è stato associato a violenza o reati di tipo sessuale. Si tratta di GHB e Flunitrazepam (Rohypnol) somministrati ad insaputa della vittima che non potrà conservare il ricordo dell’accaduto e permettendo, contestualmente, all’aggressore l’impunità. Infatti ambedue le sostanze, a dosaggio opportuno, producono amnesia anterograda. Materiali e metodi Obiettivo del presente lavoro è contribuire alla “definizione di caso”, con il tentativo di delineare il panorama dei nuovi comportamenti legati all’assunzione di droghe e dei nuovi modelli di consumo. Si sono utilizzate diverse fonti: 1) Lavori pubblicati su riviste e lavori pubblicati sul database MEDLINE con le seguenti parole di ricerca: “drug abuse”, “Club drugs”, “MDMA” e relativa bibliografia; 2) Indagine su siti internet a carattere scientifico raggiungibili con vari motori di ricerca attivati dalle medesime parole chiave; 3) Revisione di materiale “grigio”, la cosidetta “letteratura grigia” sull’argomento, “hand searching”; 4) Elementi derivati dalle anamnesi e dal trattamento di soggetti afferenti al presidio di cura. Risultati È stato reperito un numero considerevole di principi attivi dai quali sono state selezionate quelle sostanze che con maggiore ricorrenza venivano citate dalle diverse fonti fino a collezionarne una congrua quantità (40). Di queste sono state descritte le caratteristiche attraverso l’ausilio di tre macroindicatori: 1) Tassonomia; 2) Dosaggi; 3) Effetti. Le tabelle È stata elaborata una prima tabella esplicativa che consente di visualizzare graficamente (tramite una rappresentazione ad albero) la tassonomia delle sostanze psicoattive più diffuse (Tabella 1). Successivamente è stata elaborata una seconda tabella dei dosaggi contenente le seguenti voci: famiglia, modalità d’assunzione, soglia di attività, dose tipica, soglia di overdose/dose letale, esordio, durata e rientro alla normalità (Tabella 2). La terza tabella contiene gli effetti delle sostanze. Le voci che si sono inserite sono: sostanza, famiglia, nome commerciale e di strada, modalità d’assunzione, effetti, effetti avversi, addiction (Tabella 3). Tassonomia Il parametro scelto per le differenti ramificazioni ha privilegiato la struttura chimica come comune denominatore piuttosto che la derivazione sintetica o naturale. Sulla linea orizzontale sono indicate le famiglie di appartenenza delle sostanze individuate: per ognuna di queste abbiamo tracciato delle linee verticali dalle quali si dipartono i vari principi attivi. Nella ramificazione inerente la famiglia degli indolici si individuano inoltre le varie sottofamiglie di appartenenza. La famiglie delle fenetilamine è stata suddivisa in amfetamine e amfetamine psichedeliche in relazione alla gamma di differenti effetti prodotti. In particolare, le amfetamine psichedeliche analoghe all’MDMA sono state riportate sul lato destro della relativa ramificazione. Dosaggi La numerazione progressiva dei principi attivi è in relazione all’ordine alfabetico della famiglia di appartenenza di ciascuna sostanza. Contributo alla definizione di nuove droghe 19 Boll. Farmacodip. e Alcoolis., XXIV (2) 2001 Per ciascuna di esse, segue in linea orizzontale la modalità d’assunzione e il dosaggio relativo. Le tre colonne “soglia di attività”, “dose tipica” e “soglia di overdose/dose letale” si riferiscono a parametri quantitativi. La soglia di attività (“threshold”) indica il dosaggio minimo al quale vengono avvertiti gli effetti psicoattivi. La dose tipica, (“common dosage”) si riferisce al “range” medio di consumo più diffuso. La colonna denominata “soglia di overdose/dose letale” comprende principalmente il dosaggio dell’overdose; talvolta, però, dove non sono stati reperiti dati sperimentali più certi, si è inserito il cosiddetto LD/50, che indica la dose letale per il 50% degli animali testati. Inoltre per quanto riguarda i dosaggi relativi alla Ketamina si è indicata la dose anestetica a seconda della via di somministrazione. Le colonne “esordio” (“onset”), “durata” (“duration”) e “rientro alla normalità” (“back to the baseline”) si riferiscono a parametri temporali. L’”esordio” indica il tempo intercorso tra la somministrazione e i primi effetti avvertiti. La “durata” ha a che vedere con il tempo intercorso dal picco (“plateau”) al “rientro alla normalità”. Il “rientro alla normalità” indica a sua volta il tempo necessario per il ritorno alla condizione iniziale prima dell’assunzione (“baseline”). Effetti La numerazione progressiva dei principi attivi è, anche in questa tabella, in relazione all’ordine alfabetico della famiglia di appartenenza di ciascuna sostanza. Per ciascuna di esse è stato indicato il nome chimico, la struttura molecolare e la “famiglia” di appartenenza. Il “nome commerciale” è stato indicato con il “corsivo”, per differenziarlo dal “nome di strada”, inteso come nome che più spesso viene usato dai consumatori. Il più delle volte il nome di strada segnalato è in lingua inglese. Nella colonna successiva si evidenziano gli “effetti” ricercati tenendo conto dei diversi dosaggi assunti. Alcune volte è indicato l’effetto nella clinica medica. La colonna “effetti avversi” indica i possibili rischi legati all’assunzione. Per ciò che concerne l’”addiction” abbiamo segnalato gli aspetti sia biologici che psicologici. Concordiamo con chi ritiene opportuna la necessità di una ridefinizione del termine “dipendenza” che indichi tanto la sua molteplicità che la sua complessa articolazione (Bignamini E. Burroni P. 2001). Alcune voci, nelle tabelle “dosaggi” ed “effetti”, risultano mancanti perchè non sono stai reperiti dati sufficientemente accreditati: Tassonomia, Dosaggi, Effetti. Conclusioni A titolo conclusivo si riportano qui di seguito alcune considerazioni. 20 Contributo alla definizione di nuove droghe 1. Come è stato descritto sopra, numerose sono, e sono state le definizioni proposte per rappresentare questa area di interesse nel campo del consumo di droghe. Questo lavoro ci sembra che contribuisca a fare chiarezza sull’argomento sgombrando al tempo stesso il campo da definizioni fuorvianti. 2. Questo lavoro può facilitare la promozione di opportune iniziative di formazione e aggiornamento, necessità che si impone presso gli operatori del settore a fronte di un panorama in costante evoluzione. Gli elementi offerti si ritiene che possano aiutare l’operatore a districarsi nel campo articolato e molteplice delle nuove droghe nell’ambito, che sembra quest’oggi prevalente, del policonsumo. 3. Si potrebbero delineare di qui degli sviluppi di ricerca con l’obiettivo di descrivere patterns di consumo e tipologie di consumatore (psicologiche e sociali). 4.Un approccio analitico nello studio del consumo di psicoattivi come quella qui presentata potrebbe contribuire a sviluppare maggiore sensibilità sull’argomento presso i Pronto Soccorso ospedalieri. Le strutture di Emergenza e Accettazione potrebbero essere invogliate a predisporre e/o sperimentare opportuni strumenti di diagnostica rapida e management a fronte dell’osservazione di quadri di intossicazione acuta quali effetti avversi secondari all’uso di psicoattivi. 5. Un aspetto che meriterebbe un serio approfondimento è il processo di modificazione del quadro degli effetti a fronte della variabilità nella predisposizione individuale all’uso di determinate sostanze, ma anche alla luce della assunzione in associazione. È noto, tra l’altro, come sia diffuso il consumo di alcol (etanolo) e hashish (THC) in particolare tra i giovani e come questo possa costituire una solida base di partenza per la sperimentazione dell’uso di altre droghe quali quelle qui sopra descritte. Alcune delle possibili associazioni tra droghe e farmaci sono state oggetto di interessanti lavori: LSD e antidepressivi SSRi, MAOi, Triciclici e litio (Bonson K.R. et alii 1996; Bonson K.R., Murphy D.L., 1996, Markel H. et alii, 1994), fenetilamine e SSRi. In particolare è noto come l’associazione tra farmaci stimolanti e MAOi innalzi il rischio di effetti avversi o addirittura letali (Keltner N. Harris C.P. 1994; Hilton S.E. et alii, 1997). 6. Questo lavoro contribuisce a descrivere un ventaglio di sostanze chimiche drammaticamente ampio. Sostanze tra di loro molto simili possono produrre effetti molto diversi, così come sostanze molte diverse possono produrre effetti molto simili. La metodologia analitica adottata potrebbe costituire un limite a fronte della necessità di individuare tendenze prevalenti nel consumo. 7. Un altro limite del nostro lavoro potrebbe essere legato alla scelta delle fonti che sono state attinte quasi esclusivamente dal panorama internazionale, soprattutto statunitense. L’effettivo quadro delle sostanze presenti in Italia potrebbe discostarsi in maniera anche rilevante. Si ribadisce, a tale proposito, l’utilità di una fitta collaborazione tra gli studiosi della materia e le Forze dell’ordine con l’obiettivo di comporre una mappa del consumo il più possibile dettagliata. Articoli Bibliografia 1) Beck J., Morgan P.A.: Designer drug confusion:a focus on MDMA. J. Drug Education, Vol. 16(3), 1986. 2) Bignamini E., Burroni P.: Per una ridefinizione del concetto di tossicodipendenza. Dal fare al dire, 1/2001. 3) Bonson K.R., Buckholtz J.W., Murphy D.L.: Chronic administration of serotonergic antidepressant attenuates the subjective effects of LSD in humans. 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Ketamina FAMIGLIA MODALITÀ DI ASSUNZIONE SOGLIA DI ATTIVITÀ DOSE TIPICA SOGLIA DI OVERDOSE / DOSE LETALE ESORDIO DURATA RIENTRO ALLA NORMALITÀ Arilcicloexilamine Per Os rettale I.M. 40 - 50 mg 40 - 50 mg 10 - 15 mg Anest: > 500 mg Anest: > 500 mg Anest: 100 - 200 mg 5 - 20 min 5 - 10 min 1 - 5 min 1,5 ore 2 - 3 ore 30 - 60 min 4- 8 ore 4 - 8 ore 2 - 5 ore Inal. 10 - 15 mg 75 - 300 mg 75 - 300 mg 25 - 50 mg; Kh: 60 - 125 mg 30 - 75 mg Kh: 100 - 250 mg 5 - 15 min 45 - 60 min 2 - 4 ore 5 - 10 mg > 10 mg 4 -6 ore > 24 ore 10 min 8 ore > 24 ore immediato 1 - 2 min 2 min. ~ 2 sec 3 - 4 minuti 10 - 20 min. 1 - 3 ore 2 - 4 ore 20 - 60 sec 20 - 40 min > 40 min 2. Tiletamina Arilcicloexilamine Per Os 3. PCP Arilcicloexilamine Per Os smoked 4. Flunitrazepam (roipnol) Benzodiazepine Per Os 1 - 2 mg 5. Metaqualone Chinazoline Per Os Smoked 150 mg 6. Nitrite di amile, (popper) Composti alchilici Inal. 0.3 ml 7. Protossido d’azoto (gas esilarante) Composti semplici Inal. 8. GBL Derivati del GHB 9. GHB Derivati del GHB Per Os Derivati Salvinorin Smoked, (dipende dalla concentrazione) Per Os Inal 10. Salvinorin - A 11. Amfetamina 12. Efedrina Fenetilamine Fenetilamine 3 - 5 mg 0,5 - 1,5g 0,5 - 1,5 g LD 326 mg /kg LD50 1000 1800mg/kg 1 - 2,5 g 5 - 10 g 1/2 mg 100 mcg 200 - 500 mcg Per Os Smoked E.V. Inal. 30 - 50 mg 25 -30 min. > 24 ore Per Os 30 - 60 mg Inal 13. Metacatinone Fenetilamine Per Os Inal. Smoked E.V. 20 mg 14. Miristicina Fenetilamine Per Os ~ 300 mg 15. PMA Fenetilamine Per Os 16. Safrolo Fenetilamine 17. DOB Fenetilamine Per Os 18. DOM Fenetilamine Per Os LD501250mg/kg 400 mg ~ 30 min 3 - 4 ore 50 mg 60 - 80 mg 0,2 mg 0,75 - 1,75 mg > 3,5 mg 1 mg 3 - 10 mg 1 - 2 ore 9 - 12 ore > 36 breve > 5 ore 8 - 24 ore > 8 ore 10 - 20 ore segue Contributo alla definizione di nuove droghe 23 Boll. Farmacodip. e Alcoolis., XXIV (2) 2001 Segue Tabella 2 SOSTANZA FAMIGLIA MODALITÀ DI ASSUNZIONE SOGLIA DI ATTIVITÀ DOSE TIPICA SOGLIA DI OVERDOSE / DOSE LETALE 19. MDA Fenetilamine Per Os 30-50 mg 100-150 mg 8 - 12 ore 20. MDE Fenetilamine Per Os 30-50 mg 120-150 mg 2 - 4 ore 3 - 6 ore 21. MDMA Fenetilamine Per Os, rett. 30 mg 75 - 125 mg 25 - 30 min 3 -5 ore > 24 ore 22. MTA Fenetilamine Per Os ~ 62 mg 100 - 150 mg 1 - 2 ore 4 ore ~ 12 ore 23. 2 C - B Fenetilamine Per Os Inal. 2 - 5 mg 10 - 25 mg > 50 mg 20 - 90 min 2 - 5 ore 2 - 4 ore 24. 2C - T - 7 Fenetilamine Per Os Inal. 3-5 mg 1-3 mg 15-30 mg 5-10 mg > 60 mg > 25 mg 1-2,5 ore 5 - 7 ore 1 - 4 ore 25. MBDB Fenetilamine Per os Smoked ~210mg 300 - 350 mg 26. Mescalina Fenetilamine Per Os I.M. 100 mg 200 - 400 mg 400 - 700 mg 45 - 60 min 4 - 8 ore > 4 ore 27. Harmalina Indolici E.V. Per Os ~ 150mg 150 - 300 mg 1 ora 5 - 8 ore > 5 ore 5,4 - 16,2 mg ~ 2 ore 6 - 14 ore > 24 ore > 106 mg/kg ESORDIO DURATA RIENTRO ALLA NORMALITÀ 20 - 30 min > 700 mg LD 370mg/kg 28. Yohimbina * Indolici Per Os 29. LSA Indolici Per Os I.M. 550 ug - 1 mg 2 - 5 mg 500 ug 30. LSD Indolici Per Os 20 ug 50 - 150 ug 31. Ibogaina Indolici Per Os 200 mg 400 mg 2,5 g 32. 5 - MeO - DIPT Indolici Per Os 3 mg 8-15 mg > 30 mg 20 - 45 min 4 - 5 ore ~1-2 ore 33. 5 - MeO -DMT Indolici Smoked 1-2 mg 5-10 mg > 20 mg 0 -30 sec ~ 30 min ~1 ora 34. DMT Indolici Smoked I.M Inal. Per Os 5 - 10 mg 20 - 40 mg 15 - 60 sec. 5 - 20 min 15 - 60 min 35. DPT Indolici Per Os Inal. I.M. Smoked Rettale 75 mg 5 - 20 mg 10 mg 10 mg 150 - 250 mg 25 - 100 mg 15 - 75 mg 20 50 mg 20 - 60 min 5 - 20 min 2 - 10 min immediato 2 - 4 ore 3 - 4 ore 3 - 4 ore 30 -60 min 2 - 3 ore 2 - 4 ore 2 - 4 ore 2 - 4 ore 36. Psilocina Indolici Per Os 0,25 g 1 - 2,5 g 10 min 2 - 6 ore 8 ore 37. Psilocibina Indolici Per Os 2 mg 4 - 8 mg LD250 mg/kg or ~17 g 15 min 2 - 6 ore 8 ore 38. Metisticina Kavalactoni Per Os 39. DXM Oppiacei Per Os 80-90 mg 200 - 400 mg > 2500 mg 40. Caffeina Xantine Per Os 20 mg 50 - 150 mg LD 75 mg/kg LD 12000 ug 30 - 90 min. 30 - 60 min > 24 ore 4 - 8 ore 15 - 45 min. 6 - 14 ore > 24 ore Legenda: Per Os: via orale; I.M.: iniezione intramuscolare; Smoked: fumata; Inal: inalata, “sniffata”; E.V.: endovena; OD: overdose; LD/50: dose letale per il 50% degli animali testati; Anest.: dose anestetica; Kh: Key hole * dosaggio riferito all’uso medico 24 Contributo alla definizione di nuove droghe Articoli Tabella 3. Effetti SOSTANZA FAMIGLIA NOME COMMERCIALE E DI STRADA MODALITÀ D’ASSUNZIONE EFFETTI EFFETTI AVVERSI ADDICTION 1. Ketamina (clorofenil metilamino cicloesanone cloridrato) Arilcicloexilamine Ketalar, Special K, K, Obi Wuan, Cadaverina, Super K. Per os, rettale, I.M. (intramusc.), Inal A basso - medio dosaggio: allucinazioni, dissociazione tra mente e corpo. A dosaggio medio alto: NDE (near death experience) sensazione di esser fuori dal proprio corpo, di essere realmente morti; K - hole: sensazione di fluttuare nell’ambiente circostante per poi tornare alla vita e alla luce attraverso un tunnel. Egocentrismo, paranoia Secchezza fauci, difficoltà respiratoria, nausea, vomito. Psicologica 2. Tiletamina (etilamino tienilcicloesanone) Arilcicloexilamine Zoletic, Telazol, Zoletil Per Os Prodotto anestetico veterinario, effetti simili alla ketamina, venduta come ecstasy In combinazione con il zolazepam può esser mortale 3. PCP (fenciclidina) Arilcicloexilamine PCP, Phencyclidine, Crystal, Angel Dust, Rocket Fuel, Wet, Water, Fry, Amp, Embalming Fluid, Formaldehyde, Hog Per Os, smoked A seconda del dosaggio: Anestetico, allucinazioni, estraniazioni dall’ambiente, sensazioni di forza e invulnerabilità Difficoltà a parlare a volte, quadro clinico simil - schizofrenico. Violenza improvvisa etero e autodiretta, difficoltà di gestione nei reparti di emergenza 4. Flunitrazepam (fluorofenil diidrometil nitro benzodiazepin one) Benzodiazepine Roipnol, Darkene, Valsera, Roofies, Rophies, Roche, Forget-me Pill, Circles, Mexican Valium, Rib, Roach-2, Roopies, Rope, Ropies, Ruffies, Roaches Per Os Nell’uso medico: sedativo/ ipnotico, cura l’insonnia. Nell’uso ricreazionale è stato utilizzato in alcuni casi di violenza sessuale per stordire la vittima, è difatti è stato catalogato come “date rape drug” (droga per stupro premeditato). Si osservano effetti simili all’alcool Amnesia, disturbi visivi, abbassamento della pressione, ritenzione urinaria Sviluppa tolleranza, dipendenza fisica e psicologica 5. Metaqualone (Metil tolil chinazolin one) Chinazoline Mandrax, Quaalude, Ludes Smoked, per Os Allucinogeno, specie se assunto con alcool. Sedativo, ipnotico. Distorsione spazio temporale. Altamente diffuso in Sud Africa Ansia, depressione, insonnia, affaticabilità, delirio, convulsioni. Altera la funzionalità epatica. Ad alte dosi può essere letale. Sviluppa dipendenza sia fisica che psicologica 6. Nitrito di amile Composti alchilici Popper, Rush, Jolt, Locker Room, Jack Hammer. Inalazione Sensazione di benessere diffuso, lieve euforia. Rilassamento muscolatura liscia, ipotensione. Nelle pratiche sessuali è usato per gli effetti di rilassamento della muscolatura liscia Mal di testa, vertigini, stordimento, possibili attacchi di panico. Non si conoscono effetti di dipendenza fisica, probabile dipendenza psicologica segue Contributo alla definizione di nuove droghe 25 Boll. Farmacodip. e Alcoolis., XXIV (2) 2001 Segue Tabella 3 SOSTANZA FAMIGLIA NOME COMMERCIALE E DI STRADA MODALITÀ D’ASSUNZIONE EFFETTI EFFETTI AVVERSI ADDICTION 7. Protossido d’azoto Composti semplici Gas esilarante, hippy crack, N2O Inalazione Stato mentale onirico, leggere allucinazioni audio e visive, euforia, risate. Perdita del controllo motorio, dissociazione, lieve anestesia ai nervi terminali, abbassamento dei livelli di vitamina b12 Probabile dipendenza psicologica 8. GBL (γ butirrolattone) Derivati del GHB Blue nitro, midnight blue Per Os A dosi minori effetti simili al GHB; viene metabolizzato in GHB; sedativo, ipnotico. Rischi di overdose, blocco respiratorio, rallentamento cardiaco, sono stati descritti casi letali. 9. GHB (γ idrossibutirrato) Derivati del GHB Alcover, Ecstasy liquida, GHB, G, liquid X, liquid E, Gamma-oh, Blue Verve, Grievous Bodily Harm, Georgia home boy, Goop, EZL Per Os Euforia simile all’alcool, rilassamento, socievolezza,. È stato utilizzato in alcuni casi di violenza sessuale contro la vittima (date rape drug). Ad alte dosi sonnolenza, vomito, perdita di coscienza, rallentamento dell’attività respiratoria, coma. Può dare dipendenza fisica e psicologica. 10. Salvinorin - A Derivati Salvinorin Salvia, La Pastora. Yerba Maria. Per Os Effetti diversificati a seconda dei dosaggi: euforia, processo di pensiero alterato, allucinazioni visive, esperienze simil -oniriche e mistiche. Pregiudica la coordinazione e l’abilità a guidare, a dosi elevate perdita di coscienza, sonnambulismo. Non da dipendenza. 11. Amfetamina (metilfenetilamina) Fenetilamine Amfetamina, Speed Per Os, Inal. Smoked, E.V. Stimolante del SNC, eccitazione, aumento della loquacità, senso di superiorità, sensazione di benessere. Incrementa l’aggressività e l’ostilità, paranoia, secchezza delle fauci, ipertensione, insonnia, febbre. L’uso prolungato può portare un disturbo simile a schizofrenia e paranoia. Può dare dipendenza. 12. Efedrina Fenetilamine Efedrina Per Os, Inal Agisce come adrenalina, ma con un’azione prolungata e di minore intensità. Sensazione di aumento di energia. Effetti simili all’amfetamina ma di minore intensità. Nella clinica medica è usata per attacchi di asma e per la congestione nasale. Tachicardia; ad alte dosi produce ansia, allucinazioni stanchezza, insonnia. Si usa spesso anche con la caffeina. Può essere letale. Può dare dipendenza 13. Metacatinone Fenetilamine Cat, Jeff, Mulka, Per Os, Inal. Ephedrone, Crystal Meth, Smoked, E.V. Burn, Khat, Miraa, Crank Stimolante, leggera euforia, simile all’amfetamina. Rende leggermente nervosi, con movimenti a scatti, eloquio “spastico”, paranoia. Aumento della P.A., insonnia. 14. Miristicina (metossi metilendiossi allilbenzene) Fenetilamine Miristicina Contenuta nella noce moscata. Lievi effetti allucinogeni, equivalenti ad una sigaretta di marijuana, rilassamento, incrementa la confidenza con gli altri. Alcuni effetti sono simili all’ubriachezza. È documentato l’uso tra i detenuti e studenti. Panico, secchezza fauci, temporanea difficoltà ad urinare, aumento del battito cardiaco, nausea. Per Os segue 26 Contributo alla definizione di nuove droghe Articoli Segue Tabella 3 SOSTANZA FAMIGLIA NOME COMMERCIALE E DI STRADA MODALITÀ D’ASSUNZIONE EFFETTI EFFETTI AVVERSI ADDICTION 15. Safrolo (metilendiossi allilbenzene) Fenetilamine Safrolo Per Os Contenuto nella noce moscata, come la miristicina. Può provocare cancro epatico. 16. PMA (parametossiamfetamina) Fenetilamine Chicken Yellow, Chicken Powder, Red mitsubishi, killer Per Os Venduta come ecstasy, più stimolante, aumento della P.A. a seconda del dosaggio effetti simili all’alcool. Ipertermia, pericolosa per i differenti dosaggi rispetto all’MDMA. Sono descritti casi letali. 17. DOB (dimetossi bromo amfetamina) Fenetilamine DOB, Golden eagle Per Os Simile al 2c B. Variano a seconda del dosaggio: Stimolante, sentimento di maggiore chiarezza mentale, allucinogeno, riduzione dell’emotività, assai più potente dell’MDMA, effetti allucinogeni Ad alte dosi può avere effetti dissociativi, perdita di memoria, aggressività, insensibilità al dolore, gravi danni a carico del sistema circolatorio. L’uso con i MAOI è pericoloso. 18. DOM Fenetilamine (dimetossi metilamfetamina) DOM Per Os Effetti differenti a seconda del dosaggio: aumenta il tono dell’umore, nitidezza dei colori, empatogeno, acutezza nell’osservazione. Allucinazioni, insonnia. 19. MDA Fenetilamine (metilen diossiamfetamina) MDA, Love drug Per Os, Inalazione Analogo dell’MDMA con effetti aumentati rispetto all’MDMA; euforia, aumento della sensibilità tattile e della libido, sensazione di aumento di energia. Insonnia. Può dare dipendenza psicologica e sviluppa una leggera tolleranza. 20. MDE - MDEA Fenetilamine (metilen diossi etil amfetamina) MDE, Eve, MDEA Per Os, Inalazione Analogo dell’MDMA con effetti simili di minore intensità. Euforia, desiderio di parlare con gli altri, stato d’animo piacevole, calore. Quadro di gravità minore dell’MDMA, si descrive soprattutto cefalea. Può dare dipendenza psicologica e sviluppa una leggera tolleranza. 21. MDMA (metilen diossi meta amfetamina) Fenetilamine Ecstasy, Caramella, giuggiola, Adam, MDMA, X, XTC, E, M, bean, roll, cala, pasta. Per Os, rettale Effetto entactogeno ed empatogeno, rilassamento, euforia, autoaccetazione, sensazione di accettare e capire gli altri. Depressione, tendenza a dire cose di cui pentirsi in seguito, mal di testa, vertigini, nausea, vomito ipertermia. Può dare dipendenza psicologica e sviluppa una leggera tolleranza. 22. MTA (metil - tio amfetamina) Fenetilamine Flatiners, Golden eagle Analogo dell’MDMA con effetti più blandi Ad alto dosaggio reazioni più acute dell’MDMA, può essere letale. Sotto sorveglianza dell’EMCDDA (European Center for Drug and Drug Abuse). Può dare dipendenza psicologica e sviluppa una leggera tolleranza. segue Contributo alla definizione di nuove droghe 27 Boll. Farmacodip. e Alcoolis., XXIV (2) 2001 Segue Tabella 3 SOSTANZA FAMIGLIA NOME COMMERCIALE E DI STRADA MODALITÀ D’ASSUNZIONE EFFETTI EFFETTI AVVERSI ADDICTION 23. 2 C - B (bromo dimetossi fenetilamina) Fenetilamine 2C-B, Nexus, Bees. Per Os, Inal. Tra MDMA e LSD. Favorisce l’eloquio. Sensazione erotica di vicinanza con l’altro. A basse dosi: entactogeno, contatto con le proprie emozioni, lievi allucinazioni; a dosi più elevate: allucinazioni visive, “trailing” (oggetti che lasciano la scia dietro), musica “visualizzata”; effetti maggiori dell’LSD. Paranoia, nausea, vomito. Non da dipendenza. 24. 2C - T - 7 (propil - tio dimetossi fenetilamina) Fenetilamine 2C-T-7, T7, Beautiful. Smoked, Per Os. Senso di benessere, incrementa la socievolezza, empatogeno, aumento della lucidità, sensazione di pace interiore, allucinazioni visive. Ad alte dosi ansia, perdita di memoria, delirio, nausea, vomito. Inalata aumenta i rischi di OD. Tre casi di morte segnalato tra l’ott. 2000 e l’aprile 2001 in USA. Non da dipendenza. 25. MBDB Fenetilamine (metil benzo diossi butanamina, fenilbutanamina,) Superman, Fido, Fido Dido, I love you, X. Smoked Analogo dell’MDMA, ma senza allucinazioni. Effetti simili all’alcool senza confusione ed ebbrezza, euforia. Si trova come composto nelle compressi di 2C B. Associato con l’MDMA ne potenzia gli effetti. Sotto sorveglianza dell’ EMCDDA (European Center for Drug and Drug Abuse). Può dare dipendenza psicologica e sviluppa una leggera tolleranza. 26. Mescalina (Trimetossi fenetilamina) Peyote. Per Os, I.M. Contenuto in varie specie di cactus (peyote). Allucinazioni visive. Nausea, vomito. Sviluppa tolleranza. 27. Harmalina Indolici (diidrometossi metil b carbolina) Harmalina E.V Per Os A basse dosi: leggero stordimento e inappetenza; a dosi medie: allucinazioni visive. A dosi medie: nausea, diarrea, amnesia. 28. Yohimbina Yocon Per Os Effetti afrodisiaci ed euforizzanti, usata nella terapia dell’impotenza, aumenta la sensibilità tattile. Ad alte dosi può causare ansia, panico, nausea e vomito. 29. LSA Indolici (amide dell’acido lisergico) LSA, Ergine, Morning glory Per Os, I.M. Effetti simili all’LSD, ma molto meno stimolante e più sedativo 30. LSD (dietilamide dell’acido lisergico) Boomer, cubo, acid, cid, L, blotter, tabs, LAD, doses, trips, microdots (small pills) Per Os L’esperienza è comunemente conosciuta come “trip”, inteso come viaggio. Si distinguono quattro fasi: 1 - colori nitidi, “trailing”; 2 - visioni e sensazioni più intense; 3 - sensazioni di esser in un mondo differente; 4 - discesa degli effetti. Fenetilamine Indolici Indolici Può sviluppare tolleranza e dipendenza psicologica Insorgenza di panico, non consapevolezza dei pericoli, ipertermia, tachicardia, insonnia, perdita di appetito, rischio di psicosi. Può sviluppare tolleranza e dipendenza psicologica. segue 28 Contributo alla definizione di nuove droghe Articoli Segue Tabella 3 SOSTANZA FAMIGLIA NOME COMMERCIALE E DI STRADA MODALITÀ D’ASSUNZIONE EFFETTI EFFETTI AVVERSI ADDICTION 31. Ibogaina (metossi ibogamina) Indolici Ibogaina Per Os Effetti simili all’harmalina, allucinazioni visive, sensazioni di maggiore contatto con il proprio mondo emotivo, spesso inerente al passato (proprietà entactogena). Usata per la disassuefazione dagli oppiacei Ansia, estrema apprensione, accentuata disforia. Non da dipendenza. 32. 5 - MeO-DIPT (metossi diisopropil triptamina) Indolici Foxy Methoxy, Foxy Per Os Apertura emotiva, proprietà empatogene, aumento della libido, euforia, aumento della sensibilità tattile, olfattiva. Disturbi gastro - enterici (gas, vomito). Può sviluppare tolleranza e dipendenza psicologica. 33. 5 - MeO-DMT (metossi dimetil triptamina) Indolici 5MEO, 5 MEO DMT Smoked Effetti brevi ma intensi, esperienza spirituale di poter cambiare la propria vita, sensazione di sintonia cosmica. Ansia, difficoltà di Può sviluppare concentrazione, difficoltà tolleranza e di addormentamento. dipendenza Confusa spesso con il DMT psicologica. con risultati pericolosi a causa del differente dosaggio. 34. DMT (dimetil triptamina) Indolici DMT, dimitri, Goa Smoked, I.M., E.V. per Os, Inal. Effetti simili al 5 - MeO DMT. Cambiano a seconda del soggetto: intense visioni psichedeliche, allucinazioni. Ansia, difficoltà di addormentamento. 35. DPT (dipropil triptamina) Indolici DPT Per Os, Inalazione, I.M., E.V. Smoked, rettale Allucinazioni visive, sensazione di maggiore contatto con le proprie emozioni, effetto empatogeno. Difficoltà respiratoria, Può sviluppare sensazione di poter morire. tolleranza e dipendenza psicologica 36. Psilocina (idrossi dimetil triptamina) Indolici Magic mushroom Per Os Intensità varia a seconda dei dosaggi: indifferenza, allucinazioni, brillantezza delle luci, maggiore sensibilità emotiva, sensazione di dilatazione o rallentamento temporale. Nausea, vomito. Magic mushroom, Shrooms, mushies, Mexican magic mushroom. Per Os Effetti simili alla Psilocina. Per Os Sedativo, rilassamento e facilità di comunicazione Lieve nausea. Per Os Si trova nei prodotti sedativi della la tosse. A bassi dosaggi: stimolante, simile all’MDA. A dosaggi medi, sensazione simile all’ubriachezza. A dosi elevate produce Leggera bizzarrie, dissociazioni dipendenza comportamentali simili alla ketamina, iper attività, allucinazioni, disfunzioni erettili “Near death experience”, allucinazioni di entità aliene, crisi psicotica, danni cerebrali irreversibili. Da non usare con MAOI, può causare morte 37. Psilocibina Indolici (fosforil ossi dimetil triptamina) 38. Metisticina Kavalattoni Piper methysticum, Kava kava, kawa, Awa 39. DXM Oppiacei (destrometorfano) Green triangle Può sviluppare tolleranza e dipendenza psicologica segue Contributo alla definizione di nuove droghe 29 Boll. Farmacodip. e Alcoolis., XXIV (2) 2001 Segue Tabella 3 SOSTANZA FAMIGLIA 40. Caffeina (Trimetil xantina) Xantine NOME COMMERCIALE E DI STRADA MODALITÀ D’ASSUNZIONE EFFETTI EFFETTI AVVERSI Per Os Contenuta nella cioccolata, nel the e nel caffè. Incremento delle capacità intellettive, rilassamento della muscolatura liscia. Diminuisce il senso di affaticamento. Riduce il tempo di reazione visiva ed auditiva, aumento del battito cardiaco. A dosi elevate procura delirio, insonnia, ansia, panico, gastrite, diarrea, costipazione (dovuta alla alta concentrazione di tannino nel the). ADDICTION Legenda: Per Os: via orale; I.M.: iniezione intramuscolare; Smoked: fumata; Inal: inalata, “sniffata”; E.V.: endovena; OD: overdose 30 Contributo alla definizione di nuove droghe