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Boll. Farmacodip. e Alcoolis., XXIV (2) 2001
Contributo alla definizione di nuove droghe
Silvio Geninatti*, Filippo Bellavia**, Giovanna Chieppa***
Riassunto
Sono state esaminate le definizioni attualmente reperibili in letteratura che indicano i nuovi modelli di consumo e le
“nuove” sostanze disponibili: Designer drugs, Club drugs, Recreational drugs, Psicoattivi, Disco drugs, Nuove droghe, Nonopium, Smart drugs, Droghe entactogene, Droghe sintetiche, Date rape drugs. Contribuire ad una definizione più rigorosa
è l’obiettivo del presente lavoro. Sono presentate tre tabelle che consentono di tracciare una tassonomia delle 40 sostanze
più diffuse nella letteratura esaminata, i relativi dosaggi e modalità di assunzione ed infine gli effetti ricercati e le reazioni
avverse. L’utilizzo del lavoro si ritiene possa collocarsi nell’ambito della formazione degli operatori che a diverso titolo entrano in contatto con la materia (Servizi per le tossicodipendenze, Pronto Soccorso, Comunità terapeutiche, Medici di Medicina Generale). Si ritiene possa essere una utile base in tutte quelle attività di ricerca e/o intervento in cui si imponga la
necessità di chiarire in dettaglio l’oggetto del lavoro (definizione di caso).
Parole chiave: Definizione di caso, Tassonomia, Durata, Effetti, Designer drugs, Club drugs, Recreational drugs, Psicoattivi,
Disco drugs, Nuove droghe, Nonopium, Smart drugs, Droghe entactogene, Droghe sintetiche, Date rape drugs
Abstract
Contribution to the definition of “new drugs”
Definitions of new substance abuse patterns and of new substances currently available in the scientific literature have
been examined: Designer drugs, Club drugs, Recreational Drugs, Smart Drugs, Entactogenic Drugs, Date Rape Drugs and
others that are particularly widespread in Italy. The aim of this paper is to present a rigorous definition of generally called
“new drugs”. Three tables are included which outline a taxonomy of the 40 most commonly mentioned drugs in the examined literature, related dosages, ways of assumption and expected effects and adverse reactions. We believe this paper could
be used in the training of professionals involved in this matter. (Public Health Centers for Drug Abuse, Emergency Departments, Therapeutic Communities, General Practitioners). Moreover it could be used for all those purposes (research, study
or actions) where a detailed description of the matter is required (Case definition).
Keywords: Case definition, Taxonomy, Duration, Effects, Designer drugs, Club drugs, Recreational drugs, Psychoactive,
Disco drugs, New drugs, Nonopium, Smart drugs, Entactogenic drugs, Synthetic Drugs, Date rape drugs
Introduzione
La questione del consumo di cosiddette nuove droghe
da alcuni anni impegna studiosi, clinici ed epidemiologi
nel tentativo di:
a) determinare l’occorrenza del consumo nella popolazione;
b) individuare i patterns di consumo ricorrenti;
c) valutare l’entità dell’esposizione a rischi a breve e a
lungo termine;
d) sperimentare e mettere a punto efficaci modalità di
cura e trattamento.
La portata delle evidenze prodotte dei numerosi studi
disponibili presso la letteratura accreditata, rischia di essere indebolita dalla mancanza di nitidezza adottata nella descrizione dell’oggetto stesso della ricerca. Si allude qui a
quel momento cruciale nella preparazione di uno studio
che ha a che vedere con la cosiddetta “definizione di caso”
(Grisso J.A. 1993). Non si sta difatti qui parlando delle caratteristiche della diffusione, dei modelli di consumo, della
* Psicologo, Master in Metodologie Epidemiologiche, Sert ASL 4, Via Ghedini 6, Torino, tel. 0112402371, fax 0112485273, e-mail:
[email protected]
** Psicologo, Psicoterapeuta, Consulente Sert ASL 4 - Torino.
*** Farmacista, Consulente Sert ASL 4 - Torino.
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Articoli
pericolosità, del trattamento dell’addiction di una specifica
droga, ma ci si riferisce ad un panorama ampio e complesso (Schifano F. 2000) che qui di seguito tenteremo di esaminare attraverso la descrizione delle voci con le quali ciò
è stato rappresentato in letteratura.
Il lavoro nasce dall’esigenza di far luce su di un argomento assai dibattuto con l’obiettivo di produrre materiale
da far circolare per mezzo di attività di informazione-formazione nell’ambito di un progetto regionale in materia di
nuove droghe. L’iniziativa, denominata “.com”, coinvolge
parte del territorio della Regione Piemonte ed ha l’obiettivo ultimo di garantire l’accoglienza di consumatori problematici di “nuove droghe” in appositi centri gestiti dai Sert
(Servizi Tossicodipendenze) in collaborazione con il privato sociale e le risorse del territorio (Comuni, Circoscrizioni, Enti Ausiliari, Associazioni, Volontariato).
Classificazioni adottate
Qui di seguito si descriveranno le definizioni attualmente disponibili e maggiormente diffuse in letteratura con
l’obiettivo di sottolinearne le caratteristiche e i limiti.
Designer drugs
Il termine è stato adottato la prima volta in California
da Henderson all’inizio degli anni 80. Si intendeva con
questa definizione riferirsi ad un ventaglio di sostanze stupefacenti che nascevano attraverso l’utilizzo della “creatività” individuale del chimico che nel suo laboratorio manipolava molecole già note per gli effetti psicotropi producendone di nuove con effetti analoghi (Beck J. Morgan P.
A. 1986). La necessità di produrre via via sempre nuove
molecole nasceva dal tentativo di aggirare le normative che
regolavano l’uso di determinate sostanze che prevedeva
l’iscrizione in apposite tabelle di sostanze stupefacenti facendole rientrare in un ambito di illegalità. La modificazione di una ramificazione di una molecola già nota come sostanza stupefacente sottraeva questa da tutti quei rischi derivanti dall’appartenere agli elenchi delle sostanze proibite.
Emblematico è stato il caso di un giovane tossicodipendente che, dilettandosi in chimica, volle cimentarsi nella autoproduzione di oppiacei sintetici, ottenendo a sua insaputa
una molecola strutturalmente assai simile a quella ricercata, ma drammaticamente diversa per gli effetti, la MPTP
(Metilfeniltetraidropiridina) (Corsini G. U. 1994, Langston
J.W. 1983). Lo sfortunato studente non si limitò a sintetizzare la molecola ma la volle provare su di sé scatenando
una sintomatologia simile a quella osservabile nella sindrome di Parkinson. Studi successivi determinarono come la
MPTP possa causare danni cerebrali irreversibili e che
questa sarebbe stata la causa dello scatenarsi della sintomatologia di cui si trovò affetto il giovane tossicodipendente.
Ci sono tuttavia dei limiti nella applicazione della definizione (Buchanan J.F. Brown C.R. 1988). Innanzitutto occorre sottolineare come queste sostanze sarebbero in gran
parte prese in prestito dalla ricerca farmacologica. In secondo luogo non sarebbero da includere sostanze già note
delle quali sarebbero state sperimentate nuove forme di
somministrazione, così come sarebbero da escludere nuove
associazioni di sostanze note o specialità farmaceutiche o
semplicemente sostanze presenti sul mercato ordinario.
Una descrizione indicativa delle designer drugs potrebbe comprendere: mescalina e i suoi analoghi inclusi MDMA, DOB, DOM e 2-CB; gli oppiacei di sintesi quali Fentanyl, derivati e Meperidina; Fenciclidina (PCP) e analoghi
(Beck J. Morgan P.A., 1986).
Club drugs
Si tratta di una delle definizioni più nuove ed accreditate in quanto descritte dal prestigioso National Institute of
Drug Abuse (N.I.D.A.) americano così come anche il Drug
Enforcement Agency (DEA).
Tale definizione raggruppa sostanze tra di loro assai
dissimili, ma accomunate da modelli prevalenti di consumo che eleggono come scenario privilegiato discoteche, rave e simili, spesso caratterizzati dalla dilatazione degli orari di ritrovo così da durare anche oltre la notte stessa (afterhours) (Shannon M. Quang L.S. 2000; Nicholson K.L. Balster R.L. 2001; Simmons M.M. Cupp M.J.,1998).
L’elenco di queste sostanze comprende: Ecstasy (MDMA), Rohypnol (Flunitrazepam), GHB e Ketamina.
Recreational drugs
Anche questa definizione è recente e non si discosta
granchè dalla precedente “club drugs” pur mantenendo un
carattere di minore specificità. L’accento viene posto sui
patterns di consumo e sulle situazioni in cui queste droghe
verrebbero consumate. Accanto ad Ecstasy ed analoghi una
posizione centrale è assegnata al GHB per via della sua
ampia e recente diffusione sul mercato attuale (Iven
V.G.1998; Ropero-Miller J.D. Goldberger B.A. 1998;
Boyce S.H. et alii 2000; Gouzoulis-Mayfrank E. et alii
2000; McCann U.D. et alii 1998; Pickering H. Stimson
G.V. 1994).
Psicoattivi
Troviamo questa definizione in particolare nella letteratura grigia specializzata ed è usata per alludere a tutto il panorama possibile di sostanze la cui assunzione comporta
delle ricadute sul piano comportamentale e percettivo nei
termini di alterazione degli stati di coscienza. Da un altro
punto di vista può essere ritenuto un sinonimo di “droghe”
o “sostanze stupefacenti”, ma rispetto al primo termine ha il
vantaggio di non possedere la carica emotiva e morale che
la connota; rispetto al secondo sembrerebbe più tecnica
(non tutte le sostanze hanno effettivamente un effetto stupefacente) e avrebbe il vantaggio di adattarsi a modelli di con-
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sumo di tipo sperimentale come quelli adottati dai cosiddetti psiconauti (Schifano) che fanno del consumo di queste
sostanze una attività sistematica, rigorosa, e condotta con
una modalità quasi scientifica sulla falsariga dell’esperienza
di chi è considerato uno dei precursori di questo stile, il farmacologo Alexander “Sasha” Shulgin (Shulgin A. 1991;
Shulgin A. 1997). Se, così come si è detto sopra, il termine
costituisce per certi versi un sinonimo di “droga”, è più ricorrente il suo utilizzo per tutte quelle sostanze che hanno
tra gli effetti caratteristiche psichedeliche.
Disco drugs
È una definizione analoga a “club drugs” ma rispetto a
questa ha lo svantaggio di stigmatizzare il contesto discoteca quale ambito elettivo di consumo rischiando per questo
di connotarlo negativamente. Risulta essere maggiormente
utilizzato in ambito nazionale (Schifano F. 1998).
Nuove droghe
Nuove droghe indica, nella più parte dei casi in modo
improprio, sostanze di recente scoperta o introduzione sul
mercato i cui effetti provocherebbero esiti sul piano comportamentale.
In realtà, ciò che spesso è inteso con questa definizione
è il panorama, estremamente articolato, che esula dai quadri conclamati di addiction da eroina. Si è dimostrata come
più pertinente una definizione che facesse leva più sui nuovi modelli di comportamento d’abuso che sulle sostanze di
nuova generazione. Sostanze quali ecstasy, mescalina, psylocibina e Lsd, sono state rivalutate da una storia di abuso
nata non certo in tempi recenti (Siliquini R. Faggiano F.
Renga G. 1999).
in modo del tutto simile a ciò che potrebbe fare un integratore dietetico. L’altro elemento che connota questa tendenza è l’origine naturale del prodotto che dovrà essere il
più possibile documentata. In particolare, se questi prodotti sono stati studiati per avere delle ricadute sul tono
dell’umore e sul comportamento, saranno definite “smart
drugs” oppure “ecodrugs” se prevale l’aspetto, per così dire, naturistico.
Il tempio del consumo delle ecodrugs si può collocare
al centro del Mediterraneo ed in particolare ad Ibiza dove
esiste ampia possibilità di scelta tra le droghe vegetali.
La ridefinizione del mercato degli psicoattivi ha comportato anche una ridefinizione delle categorie dei preparati
(la tassonomia in termini biomedici). In pratica sono state
coniate nuove categorie al fine di collocare sul mercato i diversi prodotti. Questi preparati hanno attinto abbondantemente dalla antropologia e dalla medicina alternativa etnica
riabilitando e riproponendo l’utilizzazione di sostanze vegetali ricavate da erbe e piante già al centro di tradizionali riti
e usanze celebrative (Vedi Etnofarmacologia). Shulgin stesso citava come già nel 1967 venne organizzato in San Francisco una conferenza nell’ambito della etnofarmacologia
dal titolo: “Ethnopharmacologic Search for Psychoactive
Drugs”, nel corso della quale vennero trattati temi inerenti
l’uso, tra le altre cose, di Ayahuasca, DMT, DOM e noce
moscata (miristicina e safrolo) (Shulgin A. 1991).
Le categorie con le quali sono presentate queste sostanze sono comunemente: stimolanti (“energizzanti”), afrodisiaci, rilassanti, curativi.
Ma il prodotto di gran lunga più diffuso è l’ “herbalXTC”, ecstasy vegetale. In questo caso non c’è traccia di
MDMA, la componente principale è una amfetamina,
l’efedrina, che viene dichiarato essere estratta dall’Ephedra
Sinica, pianta conosciuta in Cina da 5000 anni con il nome
di Ma-Huang. A seconda dei prodotti possono essere aggiunti Guarana, Caffeina, Tirosina. La si potrà trovare al
dettaglio sotto forma di compressa, di polvere solubile o,
ancora meglio, come erba essiccata.
Nonopium
Questa definizione nasce da una esperienza italiana di
ricerca che mirava ad indagare gli orizzonti del consumo di
droghe diverse dall’eroina (Geninatti S. 1998). Ha trovato
interesse nella misura in cui stava ad indicare modelli di
consumo non prevalenti secondo l’osservatorio consueto
dei presidi di trattamento e cura degli stati di tossicodipendenza. Erano citate: ecstasy, popper, funghi allucinogeni,
LSD, cocaina e crack.
Smart drugs, ecodrugs, herbal XTC
Sostanze di nuova generazione, si caratterizzano per essere vicine alle esigenze del consumatore, facili da gestire,
dovranno dare degli effetti soddisfacenti, dovranno essere
“smart”.
L’aggettivo “smart” si accompagna nei paesi anglosassoni ad una serie di prodotti che aiutano a tenersi in forma
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Droghe entactogene
Viene con questa definizione sottolineata la proprietà in
particolare di Ecstasy (MDMA) e analoghi (tra questi il
2C-T-7) di indurre uno stato psicologico tale da aumentare
nel soggetto le capacità introspettive. Tutto dentro di sè risulta essere più chiaro, più nitido, domande che non riuscivano ad essere formulate appaiono definite, risposte a lungo ricercate sono prodigiosamente rintracciate. Queste sostanze sono state tra l’altro utilizzate nei trattamenti psicoterapeutici con l’obiettivo di aumentare i processi di simbolizzazione nel paziente garantendo alla cura margini
maggiori di successo.
Alexander Shulgin ce ne fornisce una delle descrizioni
più suggestive e al tempo stesso inquietante: “Ognuno di
noi, qualche volta in vita sua, si sente straniero nella terra
straniera della sua esistenza, con il bisogno di risposte a
domande originate dal profondo della sua anima, che non
Articoli
vuole andarsene. Sia le domande che le risposte hanno la
stessa sorgente: sè stessi. Questa fonte, questa parte di noi
stessi, è stata chiamata in molti modi nel corso della storia
dell’uomo, il più recente dei quali è “Inconscio”. I freudiani ne diffidano, gli junghiani ne sono affascinati. È la tua
parte interna che continua ad essere vigile quando la tua
mente cosciente è in balia delle onde, che ti da il senso di
cosa fare nei momenti di crisi, quando non c’e tempo disponibile per prendere delle decisioni logiche e ragionevoli. È il luogo dove sono stati trovati angeli e demoni e tutto
ciò che vi intercorre. Questa è una delle ragioni per cui ritengo che le droghe psichedeliche siano una ricchezza”
(Shulgin A. 1991), (trad. a cura degli autori).
Viene riferito come l’uso in particolare di MDMA possa dar luogo ad un altro effetto particolarmente ricercato, e
denominato “empatogeno”, in quanto permetterebbe un più
efficace contatto producendo una sensazione di vicinanza e
comprensione dell’altro nelle situazioni in cui si vanno sviluppando relazioni di tipo sociale e/o affettivo (Vendramin
A. Schiaccitano A.M. 1999; Velea D. et alii 1999).
Droghe sintetiche
In gran parte questa definizione ripercorre ciò che è stato descritto in “nuove droghe” e in “designer drugs” (Schifano F. 2000). Rimarrebbero, a pieno titolo, degli elementi
eterodossi quali il Fentanyl, che, pur essendo una droga di
origine non naturale, rientra nella famiglia degli oppiacei.
Date Rape drugs
È una definizione di recente acquisizione. Ha a che vedere con una serie di sostanze il cui consumo è stato associato a violenza o reati di tipo sessuale. Si tratta di GHB e
Flunitrazepam (Rohypnol) somministrati ad insaputa della
vittima che non potrà conservare il ricordo dell’accaduto e
permettendo, contestualmente, all’aggressore l’impunità.
Infatti ambedue le sostanze, a dosaggio opportuno, producono amnesia anterograda.
Materiali e metodi
Obiettivo del presente lavoro è contribuire alla “definizione di caso”, con il tentativo di delineare il panorama dei
nuovi comportamenti legati all’assunzione di droghe e dei
nuovi modelli di consumo.
Si sono utilizzate diverse fonti:
1) Lavori pubblicati su riviste e lavori pubblicati sul database MEDLINE con le seguenti parole di ricerca: “drug
abuse”, “Club drugs”, “MDMA” e relativa bibliografia;
2) Indagine su siti internet a carattere scientifico raggiungibili con vari motori di ricerca attivati dalle medesime parole chiave;
3) Revisione di materiale “grigio”, la cosidetta “letteratura grigia” sull’argomento, “hand searching”;
4) Elementi derivati dalle anamnesi e dal trattamento di
soggetti afferenti al presidio di cura.
Risultati
È stato reperito un numero considerevole di principi attivi dai quali sono state selezionate quelle sostanze che con
maggiore ricorrenza venivano citate dalle diverse fonti fino
a collezionarne una congrua quantità (40). Di queste sono
state descritte le caratteristiche attraverso l’ausilio di tre
macroindicatori:
1) Tassonomia;
2) Dosaggi;
3) Effetti.
Le tabelle
È stata elaborata una prima tabella esplicativa che consente di visualizzare graficamente (tramite una rappresentazione ad albero) la tassonomia delle sostanze psicoattive
più diffuse (Tabella 1).
Successivamente è stata elaborata una seconda tabella
dei dosaggi contenente le seguenti voci: famiglia, modalità
d’assunzione, soglia di attività, dose tipica, soglia di overdose/dose letale, esordio, durata e rientro alla normalità
(Tabella 2).
La terza tabella contiene gli effetti delle sostanze. Le
voci che si sono inserite sono: sostanza, famiglia, nome
commerciale e di strada, modalità d’assunzione, effetti, effetti avversi, addiction (Tabella 3).
Tassonomia
Il parametro scelto per le differenti ramificazioni ha
privilegiato la struttura chimica come comune denominatore piuttosto che la derivazione sintetica o naturale.
Sulla linea orizzontale sono indicate le famiglie di appartenenza delle sostanze individuate: per ognuna di queste
abbiamo tracciato delle linee verticali dalle quali si dipartono i vari principi attivi.
Nella ramificazione inerente la famiglia degli indolici si
individuano inoltre le varie sottofamiglie di appartenenza.
La famiglie delle fenetilamine è stata suddivisa in amfetamine e amfetamine psichedeliche in relazione alla gamma di differenti effetti prodotti.
In particolare, le amfetamine psichedeliche analoghe
all’MDMA sono state riportate sul lato destro della relativa
ramificazione.
Dosaggi
La numerazione progressiva dei principi attivi è in relazione all’ordine alfabetico della famiglia di appartenenza
di ciascuna sostanza.
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Per ciascuna di esse, segue in linea orizzontale la modalità d’assunzione e il dosaggio relativo.
Le tre colonne “soglia di attività”, “dose tipica” e “soglia di overdose/dose letale” si riferiscono a parametri
quantitativi.
La soglia di attività (“threshold”) indica il dosaggio minimo al quale vengono avvertiti gli effetti psicoattivi.
La dose tipica, (“common dosage”) si riferisce al “range” medio di consumo più diffuso.
La colonna denominata “soglia di overdose/dose letale”
comprende principalmente il dosaggio dell’overdose; talvolta, però, dove non sono stati reperiti dati sperimentali
più certi, si è inserito il cosiddetto LD/50, che indica la dose letale per il 50% degli animali testati. Inoltre per quanto
riguarda i dosaggi relativi alla Ketamina si è indicata la dose anestetica a seconda della via di somministrazione.
Le colonne “esordio” (“onset”), “durata” (“duration”) e
“rientro alla normalità” (“back to the baseline”) si riferiscono a parametri temporali.
L’”esordio” indica il tempo intercorso tra la somministrazione e i primi effetti avvertiti.
La “durata” ha a che vedere con il tempo intercorso dal
picco (“plateau”) al “rientro alla normalità”.
Il “rientro alla normalità” indica a sua volta il tempo
necessario per il ritorno alla condizione iniziale prima
dell’assunzione (“baseline”).
Effetti
La numerazione progressiva dei principi attivi è, anche
in questa tabella, in relazione all’ordine alfabetico della famiglia di appartenenza di ciascuna sostanza.
Per ciascuna di esse è stato indicato il nome chimico, la
struttura molecolare e la “famiglia” di appartenenza.
Il “nome commerciale” è stato indicato con il “corsivo”, per differenziarlo dal “nome di strada”, inteso come
nome che più spesso viene usato dai consumatori. Il più
delle volte il nome di strada segnalato è in lingua inglese.
Nella colonna successiva si evidenziano gli “effetti” ricercati tenendo conto dei diversi dosaggi assunti. Alcune
volte è indicato l’effetto nella clinica medica.
La colonna “effetti avversi” indica i possibili rischi legati all’assunzione.
Per ciò che concerne l’”addiction” abbiamo segnalato gli
aspetti sia biologici che psicologici. Concordiamo con chi ritiene opportuna la necessità di una ridefinizione del termine
“dipendenza” che indichi tanto la sua molteplicità che la sua
complessa articolazione (Bignamini E. Burroni P. 2001).
Alcune voci, nelle tabelle “dosaggi” ed “effetti”, risultano mancanti perchè non sono stai reperiti dati sufficientemente accreditati: Tassonomia, Dosaggi, Effetti.
Conclusioni
A titolo conclusivo si riportano qui di seguito alcune
considerazioni.
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1. Come è stato descritto sopra, numerose sono, e sono
state le definizioni proposte per rappresentare questa area
di interesse nel campo del consumo di droghe. Questo lavoro ci sembra che contribuisca a fare chiarezza sull’argomento sgombrando al tempo stesso il campo da definizioni
fuorvianti.
2. Questo lavoro può facilitare la promozione di opportune iniziative di formazione e aggiornamento, necessità
che si impone presso gli operatori del settore a fronte di un
panorama in costante evoluzione.
Gli elementi offerti si ritiene che possano aiutare l’operatore a districarsi nel campo articolato e molteplice delle
nuove droghe nell’ambito, che sembra quest’oggi prevalente, del policonsumo.
3. Si potrebbero delineare di qui degli sviluppi di ricerca con l’obiettivo di descrivere patterns di consumo e tipologie di consumatore (psicologiche e sociali).
4.Un approccio analitico nello studio del consumo di psicoattivi come quella qui presentata potrebbe contribuire a
sviluppare maggiore sensibilità sull’argomento presso i Pronto Soccorso ospedalieri. Le strutture di Emergenza e Accettazione potrebbero essere invogliate a predisporre e/o sperimentare opportuni strumenti di diagnostica rapida e management a fronte dell’osservazione di quadri di intossicazione
acuta quali effetti avversi secondari all’uso di psicoattivi.
5. Un aspetto che meriterebbe un serio approfondimento è il processo di modificazione del quadro degli effetti a
fronte della variabilità nella predisposizione individuale
all’uso di determinate sostanze, ma anche alla luce della
assunzione in associazione. È noto, tra l’altro, come sia
diffuso il consumo di alcol (etanolo) e hashish (THC) in
particolare tra i giovani e come questo possa costituire una
solida base di partenza per la sperimentazione dell’uso di
altre droghe quali quelle qui sopra descritte. Alcune delle
possibili associazioni tra droghe e farmaci sono state oggetto di interessanti lavori: LSD e antidepressivi SSRi,
MAOi, Triciclici e litio (Bonson K.R. et alii 1996; Bonson
K.R., Murphy D.L., 1996, Markel H. et alii, 1994), fenetilamine e SSRi. In particolare è noto come l’associazione
tra farmaci stimolanti e MAOi innalzi il rischio di effetti
avversi o addirittura letali (Keltner N. Harris C.P. 1994;
Hilton S.E. et alii, 1997).
6. Questo lavoro contribuisce a descrivere un ventaglio
di sostanze chimiche drammaticamente ampio. Sostanze
tra di loro molto simili possono produrre effetti molto diversi, così come sostanze molte diverse possono produrre
effetti molto simili. La metodologia analitica adottata potrebbe costituire un limite a fronte della necessità di individuare tendenze prevalenti nel consumo.
7. Un altro limite del nostro lavoro potrebbe essere legato alla scelta delle fonti che sono state attinte quasi
esclusivamente dal panorama internazionale, soprattutto
statunitense. L’effettivo quadro delle sostanze presenti in
Italia potrebbe discostarsi in maniera anche rilevante. Si ribadisce, a tale proposito, l’utilità di una fitta collaborazione tra gli studiosi della materia e le Forze dell’ordine con
l’obiettivo di comporre una mappa del consumo il più possibile dettagliata.
Articoli
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MDMA (‘ecstasy’) consumption in the context of polydrug
abuse: a report on 150 patients. Drug Alcohol Depend 1998
Sep 1; 52(1): 85-90.
30) Shannon M., Quang LS.: Gamma - hydroxybutyrate, gamma
- butyrolactone, and 1,4 - butanediol: a case report and review of the literature. Pediatr Emerg Care 2000 Dec; 16 (6):
435-40.
31) Shulgin A., Shulgin A.: Pihkal - A chemical love story.
Transform Press, Berkeley, CA, 1991
32) Shulgin A., Shulgin A.: Tihkal. Transform Press, Berkeley,
CA, 1997.
33) Siliquini R., Faggiano F., Renga G.: Ecstasy: stima aggiornata sui danni alla salute. MTD, It. J. Addict. 22-23 MarzoGiugno 1999.
34) Siliquini R., Faggiano F., Geninatti S., Versino E., Mitola B.,
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35) Simmons M.M. Cupp M.J.: Use and abuse of flunitrazepam.
Ann Pharmacoter 1998 Jan; 32(1):117-9
36) Velea D., et alii: New Synthesis Empathogenic agents. Encephale, 1999 Sep-Oct; 25(5):508-14;
37) Vendramin A., Sciacchitano A.M.: MDMA ed ecstasy: breve
viaggio tra falsi miti e preoccupazioni reali. MTD, It. J. Addict. 22-23 Marzo-Giugno 1999.
Siti internet consultati:
http://www.drugtext.org/
http://www.kataweb.it/kwlex/cdrom/stupefacenti.html
http://ramindy.sghms.ac.uk/~ltg/index.html
http://www.pcb.co.za/users/ravesafe/drugs.htm
http://www.a1b2c3.com/drugs/
http://www.kocaine.net/
http://www.urban75.com/Drugs/index.html
http://www.electroniclabs.net/events.htm
http://www.emcdda.org/home.shtml
http://www.iss.it/
http://www.nlm.nih.gov/medlineplus/substanceabuse.html
http://www.nida.nih.gov/NIDAHome2.html
http://www.qed.org.uk/
http://www.dart.on.ca/
http://www.ecstasy.org
Contributo alla definizione di nuove droghe
21
Tabella 1. Tassonomia delle sostanze psicoattive più diffuse. Contributo alla definizione di nuove droghe
Articoli
Tabella 2. Dosaggi
SOSTANZA
1. Ketamina
FAMIGLIA
MODALITÀ
DI
ASSUNZIONE
SOGLIA DI
ATTIVITÀ
DOSE TIPICA
SOGLIA DI
OVERDOSE /
DOSE LETALE
ESORDIO
DURATA
RIENTRO
ALLA
NORMALITÀ
Arilcicloexilamine
Per Os
rettale
I.M.
40 - 50 mg
40 - 50 mg
10 - 15 mg
Anest: > 500 mg
Anest: > 500 mg
Anest: 100 - 200 mg
5 - 20 min
5 - 10 min
1 - 5 min
1,5 ore
2 - 3 ore
30 - 60 min
4- 8 ore
4 - 8 ore
2 - 5 ore
Inal.
10 - 15 mg
75 - 300 mg
75 - 300 mg
25 - 50 mg;
Kh: 60 - 125 mg
30 - 75 mg
Kh: 100 - 250 mg
5 - 15 min
45 - 60 min
2 - 4 ore
5 - 10 mg
> 10 mg
4 -6 ore
> 24 ore
10 min
8 ore
> 24 ore
immediato
1 - 2 min
2 min.
~ 2 sec
3 - 4 minuti
10 - 20 min.
1 - 3 ore
2 - 4 ore
20 - 60 sec
20 - 40 min
> 40 min
2. Tiletamina
Arilcicloexilamine
Per Os
3. PCP
Arilcicloexilamine
Per Os
smoked
4. Flunitrazepam
(roipnol)
Benzodiazepine
Per Os
1 - 2 mg
5. Metaqualone
Chinazoline
Per Os Smoked
150 mg
6. Nitrite di amile,
(popper)
Composti alchilici
Inal.
0.3 ml
7. Protossido
d’azoto (gas
esilarante)
Composti semplici
Inal.
8. GBL
Derivati del GHB
9. GHB
Derivati del GHB
Per Os
Derivati Salvinorin
Smoked,
(dipende dalla
concentrazione)
Per Os
Inal
10. Salvinorin - A
11. Amfetamina
12. Efedrina
Fenetilamine
Fenetilamine
3 - 5 mg
0,5 - 1,5g
0,5 - 1,5 g
LD 326 mg /kg
LD50 1000 1800mg/kg
1 - 2,5 g
5 - 10 g
1/2 mg
100 mcg
200 - 500 mcg
Per Os
Smoked
E.V.
Inal.
30 - 50 mg
25 -30 min.
> 24 ore
Per Os
30 - 60 mg
Inal
13. Metacatinone
Fenetilamine
Per Os
Inal.
Smoked
E.V.
20 mg
14. Miristicina
Fenetilamine
Per Os
~ 300 mg
15. PMA
Fenetilamine
Per Os
16. Safrolo
Fenetilamine
17. DOB
Fenetilamine
Per Os
18. DOM
Fenetilamine
Per Os
LD501250mg/kg
400 mg
~ 30 min
3 - 4 ore
50 mg
60 - 80 mg
0,2 mg
0,75 - 1,75 mg
> 3,5 mg
1 mg
3 - 10 mg
1 - 2 ore
9 - 12 ore
> 36
breve
> 5 ore
8 - 24 ore
> 8 ore
10 - 20 ore
segue
Contributo alla definizione di nuove droghe
23
Boll. Farmacodip. e Alcoolis., XXIV (2) 2001
Segue Tabella 2
SOSTANZA
FAMIGLIA
MODALITÀ
DI
ASSUNZIONE
SOGLIA DI
ATTIVITÀ
DOSE TIPICA
SOGLIA DI
OVERDOSE /
DOSE LETALE
19. MDA
Fenetilamine
Per Os
30-50 mg
100-150 mg
8 - 12 ore
20. MDE
Fenetilamine
Per Os
30-50 mg
120-150 mg
2 - 4 ore
3 - 6 ore
21. MDMA
Fenetilamine
Per Os, rett.
30 mg
75 - 125 mg
25 - 30 min
3 -5 ore
> 24 ore
22. MTA
Fenetilamine
Per Os
~ 62 mg
100 - 150 mg
1 - 2 ore
4 ore
~ 12 ore
23. 2 C - B
Fenetilamine
Per Os
Inal.
2 - 5 mg
10 - 25 mg
> 50 mg
20 - 90 min
2 - 5 ore
2 - 4 ore
24. 2C - T - 7
Fenetilamine
Per Os
Inal.
3-5 mg
1-3 mg
15-30 mg
5-10 mg
> 60 mg
> 25 mg
1-2,5 ore
5 - 7 ore
1 - 4 ore
25. MBDB
Fenetilamine
Per os
Smoked
~210mg
300 - 350 mg
26. Mescalina
Fenetilamine
Per Os
I.M.
100 mg
200 - 400 mg
400 - 700 mg
45 - 60 min
4 - 8 ore
> 4 ore
27. Harmalina
Indolici
E.V.
Per Os
~ 150mg
150 - 300 mg
1 ora
5 - 8 ore
> 5 ore
5,4 - 16,2 mg
~ 2 ore
6 - 14 ore
> 24 ore
> 106 mg/kg
ESORDIO
DURATA
RIENTRO
ALLA
NORMALITÀ
20 - 30 min
> 700 mg
LD 370mg/kg
28. Yohimbina *
Indolici
Per Os
29. LSA
Indolici
Per Os
I.M.
550 ug - 1 mg
2 - 5 mg
500 ug
30. LSD
Indolici
Per Os
20 ug
50 - 150 ug
31. Ibogaina
Indolici
Per Os
200 mg 400 mg
2,5 g
32. 5 - MeO - DIPT
Indolici
Per Os
3 mg
8-15 mg
> 30 mg
20 - 45 min
4 - 5 ore
~1-2 ore
33. 5 - MeO -DMT
Indolici
Smoked
1-2 mg
5-10 mg
> 20 mg
0 -30 sec
~ 30 min
~1 ora
34. DMT
Indolici
Smoked
I.M
Inal.
Per Os
5 - 10 mg
20 - 40 mg
15 - 60 sec.
5 - 20 min
15 - 60 min
35. DPT
Indolici
Per Os
Inal.
I.M.
Smoked
Rettale
75 mg
5 - 20 mg
10 mg
10 mg
150 - 250 mg
25 - 100 mg
15 - 75 mg
20 50 mg
20 - 60 min
5 - 20 min
2 - 10 min
immediato
2 - 4 ore
3 - 4 ore
3 - 4 ore
30 -60 min
2 - 3 ore
2 - 4 ore
2 - 4 ore
2 - 4 ore
36. Psilocina
Indolici
Per Os
0,25 g
1 - 2,5 g
10 min
2 - 6 ore
8 ore
37. Psilocibina
Indolici
Per Os
2 mg
4 - 8 mg
LD250 mg/kg
or ~17 g
15 min
2 - 6 ore
8 ore
38. Metisticina
Kavalactoni
Per Os
39. DXM
Oppiacei
Per Os
80-90 mg
200 - 400 mg
> 2500 mg
40. Caffeina
Xantine
Per Os
20 mg
50 - 150 mg
LD 75 mg/kg
LD 12000 ug
30 - 90 min.
30 - 60 min
> 24 ore
4 - 8 ore
15 - 45 min.
6 - 14 ore
> 24 ore
Legenda: Per Os: via orale; I.M.: iniezione intramuscolare; Smoked: fumata; Inal: inalata, “sniffata”; E.V.: endovena; OD: overdose; LD/50:
dose letale per il 50% degli animali testati; Anest.: dose anestetica; Kh: Key hole
* dosaggio riferito all’uso medico
24
Contributo alla definizione di nuove droghe
Articoli
Tabella 3. Effetti
SOSTANZA
FAMIGLIA
NOME
COMMERCIALE
E DI STRADA
MODALITÀ
D’ASSUNZIONE
EFFETTI
EFFETTI
AVVERSI
ADDICTION
1. Ketamina
(clorofenil
metilamino
cicloesanone
cloridrato)
Arilcicloexilamine
Ketalar, Special K, K,
Obi Wuan,
Cadaverina,
Super K.
Per os, rettale,
I.M. (intramusc.),
Inal
A basso - medio
dosaggio:
allucinazioni,
dissociazione tra
mente e corpo.
A dosaggio medio alto: NDE (near death
experience) sensazione
di esser fuori dal proprio
corpo, di essere
realmente morti; K - hole:
sensazione di fluttuare
nell’ambiente circostante
per poi tornare alla vita
e alla luce attraverso
un tunnel.
Egocentrismo,
paranoia
Secchezza fauci,
difficoltà respiratoria,
nausea, vomito.
Psicologica
2. Tiletamina
(etilamino
tienilcicloesanone)
Arilcicloexilamine
Zoletic, Telazol, Zoletil
Per Os
Prodotto anestetico
veterinario, effetti simili
alla ketamina, venduta
come ecstasy
In combinazione con
il zolazepam può
esser mortale
3. PCP
(fenciclidina)
Arilcicloexilamine
PCP, Phencyclidine,
Crystal, Angel Dust,
Rocket Fuel, Wet,
Water, Fry, Amp,
Embalming Fluid,
Formaldehyde, Hog
Per Os, smoked
A seconda del dosaggio:
Anestetico, allucinazioni,
estraniazioni
dall’ambiente,
sensazioni di forza
e invulnerabilità
Difficoltà a parlare a
volte, quadro clinico
simil - schizofrenico.
Violenza improvvisa
etero e autodiretta,
difficoltà di gestione nei
reparti di emergenza
4. Flunitrazepam
(fluorofenil diidrometil nitro benzodiazepin
one)
Benzodiazepine
Roipnol, Darkene,
Valsera, Roofies,
Rophies, Roche,
Forget-me Pill, Circles,
Mexican Valium, Rib,
Roach-2, Roopies,
Rope, Ropies, Ruffies,
Roaches
Per Os
Nell’uso medico: sedativo/
ipnotico, cura l’insonnia.
Nell’uso ricreazionale è
stato utilizzato in alcuni
casi di violenza sessuale
per stordire la vittima, è
difatti è stato catalogato
come “date rape drug”
(droga per stupro
premeditato).
Si osservano effetti
simili all’alcool
Amnesia, disturbi visivi,
abbassamento della
pressione, ritenzione
urinaria
Sviluppa
tolleranza,
dipendenza fisica
e psicologica
5. Metaqualone
(Metil tolil
chinazolin one)
Chinazoline
Mandrax, Quaalude,
Ludes
Smoked, per Os
Allucinogeno, specie se
assunto con alcool.
Sedativo, ipnotico.
Distorsione spazio temporale. Altamente
diffuso in Sud Africa
Ansia, depressione,
insonnia, affaticabilità,
delirio, convulsioni.
Altera la funzionalità
epatica. Ad alte dosi
può essere letale.
Sviluppa
dipendenza sia
fisica che
psicologica
6. Nitrito di amile
Composti alchilici
Popper, Rush, Jolt,
Locker Room,
Jack Hammer.
Inalazione
Sensazione di benessere
diffuso, lieve euforia.
Rilassamento muscolatura
liscia, ipotensione. Nelle
pratiche sessuali è usato
per gli effetti di rilassamento
della muscolatura liscia
Mal di testa, vertigini,
stordimento, possibili
attacchi di panico.
Non si
conoscono effetti
di dipendenza
fisica, probabile
dipendenza
psicologica
segue
Contributo alla definizione di nuove droghe
25
Boll. Farmacodip. e Alcoolis., XXIV (2) 2001
Segue Tabella 3
SOSTANZA
FAMIGLIA
NOME
COMMERCIALE
E DI STRADA
MODALITÀ
D’ASSUNZIONE
EFFETTI
EFFETTI
AVVERSI
ADDICTION
7. Protossido
d’azoto
Composti semplici
Gas esilarante,
hippy crack, N2O
Inalazione
Stato mentale onirico,
leggere allucinazioni audio
e visive, euforia, risate.
Perdita del controllo
motorio, dissociazione,
lieve anestesia ai nervi
terminali, abbassamento
dei livelli di vitamina b12
Probabile
dipendenza
psicologica
8. GBL
(γ butirrolattone)
Derivati del GHB
Blue nitro, midnight blue
Per Os
A dosi minori effetti simili
al GHB; viene metabolizzato
in GHB; sedativo, ipnotico.
Rischi di overdose,
blocco respiratorio,
rallentamento cardiaco,
sono stati descritti casi
letali.
9. GHB
(γ idrossibutirrato)
Derivati del GHB
Alcover, Ecstasy liquida,
GHB, G, liquid X, liquid
E, Gamma-oh, Blue
Verve, Grievous Bodily
Harm, Georgia home
boy, Goop, EZL
Per Os
Euforia simile all’alcool,
rilassamento, socievolezza,.
È stato utilizzato in alcuni
casi di violenza sessuale
contro la vittima
(date rape drug).
Ad alte dosi sonnolenza,
vomito, perdita
di coscienza,
rallentamento
dell’attività respiratoria,
coma.
Può dare
dipendenza
fisica e
psicologica.
10. Salvinorin - A
Derivati Salvinorin
Salvia, La Pastora.
Yerba Maria.
Per Os
Effetti diversificati a seconda
dei dosaggi: euforia,
processo di pensiero alterato,
allucinazioni visive, esperienze
simil -oniriche e mistiche.
Pregiudica la
coordinazione e l’abilità
a guidare, a dosi elevate
perdita di coscienza,
sonnambulismo.
Non da
dipendenza.
11. Amfetamina
(metilfenetilamina)
Fenetilamine
Amfetamina, Speed
Per Os, Inal.
Smoked, E.V.
Stimolante del SNC,
eccitazione, aumento della
loquacità, senso di superiorità,
sensazione di benessere.
Incrementa l’aggressività
e l’ostilità, paranoia,
secchezza delle fauci,
ipertensione, insonnia,
febbre. L’uso prolungato
può portare un disturbo
simile a schizofrenia
e paranoia.
Può dare
dipendenza.
12. Efedrina
Fenetilamine
Efedrina
Per Os, Inal
Agisce come adrenalina, ma
con un’azione prolungata e di
minore intensità. Sensazione
di aumento di energia. Effetti
simili all’amfetamina ma di
minore intensità. Nella clinica
medica è usata per attacchi
di asma e per la congestione
nasale.
Tachicardia; ad alte dosi
produce ansia,
allucinazioni stanchezza,
insonnia. Si usa spesso
anche con la caffeina.
Può essere letale.
Può dare
dipendenza
13. Metacatinone
Fenetilamine
Cat, Jeff, Mulka,
Per Os, Inal.
Ephedrone, Crystal Meth, Smoked, E.V.
Burn, Khat, Miraa, Crank
Stimolante, leggera euforia,
simile all’amfetamina.
Rende leggermente
nervosi, con movimenti
a scatti, eloquio “spastico”,
paranoia. Aumento della
P.A., insonnia.
14. Miristicina
(metossi
metilendiossi allilbenzene)
Fenetilamine
Miristicina
Contenuta nella noce moscata.
Lievi effetti allucinogeni,
equivalenti ad una sigaretta
di marijuana, rilassamento,
incrementa la confidenza con
gli altri. Alcuni effetti sono
simili all’ubriachezza.
È documentato l’uso tra
i detenuti e studenti.
Panico, secchezza fauci,
temporanea difficoltà ad
urinare, aumento del
battito cardiaco, nausea.
Per Os
segue
26
Contributo alla definizione di nuove droghe
Articoli
Segue Tabella 3
SOSTANZA
FAMIGLIA
NOME
COMMERCIALE
E DI STRADA
MODALITÀ
D’ASSUNZIONE
EFFETTI
EFFETTI
AVVERSI
ADDICTION
15. Safrolo
(metilendiossi allilbenzene)
Fenetilamine
Safrolo
Per Os
Contenuto nella noce moscata,
come la miristicina.
Può provocare cancro
epatico.
16. PMA
(parametossiamfetamina)
Fenetilamine
Chicken Yellow, Chicken
Powder, Red mitsubishi,
killer
Per Os
Venduta come ecstasy, più
stimolante, aumento della
P.A. a seconda del dosaggio
effetti simili all’alcool.
Ipertermia, pericolosa
per i differenti dosaggi
rispetto all’MDMA.
Sono descritti casi letali.
17. DOB
(dimetossi
bromo
amfetamina)
Fenetilamine
DOB, Golden eagle
Per Os
Simile al 2c B. Variano a
seconda del dosaggio:
Stimolante, sentimento di
maggiore chiarezza mentale,
allucinogeno, riduzione
dell’emotività, assai più
potente dell’MDMA,
effetti allucinogeni
Ad alte dosi può avere
effetti dissociativi, perdita
di memoria, aggressività,
insensibilità al dolore,
gravi danni a carico del
sistema circolatorio.
L’uso con i MAOI è
pericoloso.
18. DOM
Fenetilamine
(dimetossi
metilamfetamina)
DOM
Per Os
Effetti differenti a seconda del
dosaggio: aumenta il tono
dell’umore, nitidezza dei colori,
empatogeno, acutezza
nell’osservazione.
Allucinazioni, insonnia.
19. MDA
Fenetilamine
(metilen
diossiamfetamina)
MDA, Love drug
Per Os,
Inalazione
Analogo dell’MDMA con effetti
aumentati rispetto all’MDMA;
euforia, aumento della
sensibilità tattile e della libido,
sensazione di aumento
di energia.
Insonnia.
Può dare
dipendenza
psicologica e
sviluppa una
leggera
tolleranza.
20. MDE - MDEA
Fenetilamine
(metilen diossi
etil amfetamina)
MDE, Eve, MDEA
Per Os,
Inalazione
Analogo dell’MDMA con effetti
simili di minore intensità.
Euforia, desiderio di parlare
con gli altri, stato d’animo
piacevole, calore.
Quadro di gravità minore
dell’MDMA, si descrive
soprattutto cefalea.
Può dare
dipendenza
psicologica e
sviluppa una
leggera
tolleranza.
21. MDMA
(metilen diossi
meta
amfetamina)
Fenetilamine
Ecstasy, Caramella,
giuggiola, Adam, MDMA,
X, XTC, E, M, bean,
roll, cala, pasta.
Per Os, rettale
Effetto entactogeno ed
empatogeno, rilassamento,
euforia, autoaccetazione,
sensazione di accettare e
capire gli altri.
Depressione, tendenza
a dire cose di cui pentirsi
in seguito, mal di testa,
vertigini, nausea,
vomito ipertermia.
Può dare
dipendenza
psicologica e
sviluppa una
leggera
tolleranza.
22. MTA
(metil - tio
amfetamina)
Fenetilamine
Flatiners, Golden eagle
Analogo dell’MDMA con
effetti più blandi
Ad alto dosaggio reazioni
più acute dell’MDMA,
può essere letale.
Sotto sorveglianza
dell’EMCDDA (European
Center for Drug and
Drug Abuse).
Può dare
dipendenza
psicologica e
sviluppa una
leggera
tolleranza.
segue
Contributo alla definizione di nuove droghe
27
Boll. Farmacodip. e Alcoolis., XXIV (2) 2001
Segue Tabella 3
SOSTANZA
FAMIGLIA
NOME
COMMERCIALE
E DI STRADA
MODALITÀ
D’ASSUNZIONE
EFFETTI
EFFETTI
AVVERSI
ADDICTION
23. 2 C - B
(bromo dimetossi fenetilamina)
Fenetilamine
2C-B, Nexus, Bees.
Per Os, Inal.
Tra MDMA e LSD. Favorisce
l’eloquio. Sensazione erotica di
vicinanza con l’altro. A basse
dosi: entactogeno, contatto con
le proprie emozioni, lievi
allucinazioni; a dosi più elevate:
allucinazioni visive, “trailing”
(oggetti che lasciano la scia
dietro), musica “visualizzata”;
effetti maggiori dell’LSD.
Paranoia, nausea, vomito.
Non da
dipendenza.
24. 2C - T - 7
(propil - tio dimetossi fenetilamina)
Fenetilamine
2C-T-7, T7, Beautiful.
Smoked, Per Os.
Senso di benessere, incrementa
la socievolezza, empatogeno,
aumento della lucidità,
sensazione di pace interiore,
allucinazioni visive.
Ad alte dosi ansia, perdita
di memoria, delirio,
nausea, vomito. Inalata
aumenta i rischi di OD.
Tre casi di morte
segnalato tra l’ott. 2000 e
l’aprile 2001 in USA.
Non da
dipendenza.
25. MBDB
Fenetilamine
(metil benzo
diossi
butanamina,
fenilbutanamina,)
Superman, Fido, Fido
Dido, I love you, X.
Smoked
Analogo dell’MDMA, ma senza
allucinazioni. Effetti simili
all’alcool senza confusione ed
ebbrezza, euforia. Si trova come
composto nelle compressi
di 2C B. Associato con l’MDMA
ne potenzia gli effetti.
Sotto sorveglianza dell’
EMCDDA (European
Center for Drug and
Drug Abuse).
Può dare
dipendenza
psicologica e
sviluppa una
leggera
tolleranza.
26. Mescalina
(Trimetossi
fenetilamina)
Peyote.
Per Os, I.M.
Contenuto in varie specie di
cactus (peyote).
Allucinazioni visive.
Nausea, vomito.
Sviluppa
tolleranza.
27. Harmalina
Indolici
(diidrometossi metil b carbolina)
Harmalina
E.V Per Os
A basse dosi: leggero
stordimento e inappetenza; a
dosi medie: allucinazioni visive.
A dosi medie: nausea,
diarrea, amnesia.
28. Yohimbina
Yocon
Per Os
Effetti afrodisiaci ed euforizzanti,
usata nella terapia
dell’impotenza, aumenta la
sensibilità tattile.
Ad alte dosi può causare
ansia, panico, nausea e
vomito.
29. LSA
Indolici
(amide dell’acido
lisergico)
LSA, Ergine,
Morning glory
Per Os, I.M.
Effetti simili all’LSD, ma molto
meno stimolante e più sedativo
30. LSD
(dietilamide
dell’acido
lisergico)
Boomer, cubo, acid, cid,
L, blotter, tabs, LAD,
doses, trips, microdots
(small pills)
Per Os
L’esperienza è comunemente
conosciuta come “trip”, inteso
come viaggio. Si distinguono
quattro fasi: 1 - colori nitidi,
“trailing”; 2 - visioni e sensazioni
più intense; 3 - sensazioni di
esser in un mondo differente;
4 - discesa degli effetti.
Fenetilamine
Indolici
Indolici
Può sviluppare
tolleranza e
dipendenza
psicologica
Insorgenza di panico, non
consapevolezza dei
pericoli, ipertermia,
tachicardia, insonnia,
perdita di appetito,
rischio di psicosi.
Può sviluppare
tolleranza e
dipendenza
psicologica.
segue
28
Contributo alla definizione di nuove droghe
Articoli
Segue Tabella 3
SOSTANZA
FAMIGLIA
NOME
COMMERCIALE
E DI STRADA
MODALITÀ
D’ASSUNZIONE
EFFETTI
EFFETTI
AVVERSI
ADDICTION
31. Ibogaina
(metossi
ibogamina)
Indolici
Ibogaina
Per Os
Effetti simili all’harmalina,
allucinazioni visive, sensazioni
di maggiore contatto con il proprio
mondo emotivo, spesso inerente
al passato (proprietà entactogena).
Usata per la disassuefazione
dagli oppiacei
Ansia, estrema
apprensione, accentuata
disforia.
Non da
dipendenza.
32. 5 - MeO-DIPT
(metossi
diisopropil
triptamina)
Indolici
Foxy Methoxy, Foxy
Per Os
Apertura emotiva, proprietà
empatogene, aumento
della libido, euforia, aumento
della sensibilità tattile, olfattiva.
Disturbi gastro - enterici
(gas, vomito).
Può sviluppare
tolleranza e
dipendenza
psicologica.
33. 5 - MeO-DMT
(metossi dimetil
triptamina)
Indolici
5MEO, 5 MEO DMT
Smoked
Effetti brevi ma intensi,
esperienza spirituale di poter
cambiare la propria vita,
sensazione di sintonia cosmica.
Ansia, difficoltà di
Può sviluppare
concentrazione, difficoltà
tolleranza e
di addormentamento.
dipendenza
Confusa spesso con il DMT psicologica.
con risultati pericolosi a
causa del differente dosaggio.
34. DMT
(dimetil
triptamina)
Indolici
DMT, dimitri, Goa
Smoked, I.M.,
E.V. per Os, Inal.
Effetti simili al 5 - MeO DMT.
Cambiano a seconda del
soggetto: intense visioni
psichedeliche, allucinazioni.
Ansia, difficoltà di
addormentamento.
35. DPT
(dipropil
triptamina)
Indolici
DPT
Per Os, Inalazione,
I.M., E.V. Smoked,
rettale
Allucinazioni visive, sensazione
di maggiore contatto con le
proprie emozioni, effetto
empatogeno.
Difficoltà respiratoria,
Può sviluppare
sensazione di poter morire. tolleranza e
dipendenza
psicologica
36. Psilocina
(idrossi dimetil
triptamina)
Indolici
Magic mushroom
Per Os
Intensità varia a seconda dei
dosaggi: indifferenza, allucinazioni,
brillantezza delle luci, maggiore
sensibilità emotiva, sensazione
di dilatazione o rallentamento
temporale.
Nausea, vomito.
Magic mushroom,
Shrooms, mushies,
Mexican magic
mushroom.
Per Os
Effetti simili alla Psilocina.
Per Os
Sedativo, rilassamento e facilità
di comunicazione
Lieve nausea.
Per Os
Si trova nei prodotti sedativi
della la tosse. A bassi dosaggi:
stimolante, simile all’MDA.
A dosaggi medi, sensazione
simile all’ubriachezza.
A dosi elevate produce
Leggera
bizzarrie, dissociazioni
dipendenza
comportamentali simili alla
ketamina, iper attività,
allucinazioni, disfunzioni
erettili “Near death
experience”, allucinazioni di
entità aliene, crisi psicotica,
danni cerebrali irreversibili.
Da non usare con MAOI,
può causare morte
37. Psilocibina
Indolici
(fosforil ossi
dimetil triptamina)
38. Metisticina
Kavalattoni Piper methysticum,
Kava kava, kawa, Awa
39. DXM
Oppiacei
(destrometorfano)
Green triangle
Può sviluppare
tolleranza e
dipendenza
psicologica
segue
Contributo alla definizione di nuove droghe
29
Boll. Farmacodip. e Alcoolis., XXIV (2) 2001
Segue Tabella 3
SOSTANZA
FAMIGLIA
40. Caffeina
(Trimetil xantina)
Xantine
NOME
COMMERCIALE
E DI STRADA
MODALITÀ
D’ASSUNZIONE
EFFETTI
EFFETTI
AVVERSI
Per Os
Contenuta nella cioccolata, nel the
e nel caffè. Incremento delle
capacità intellettive, rilassamento
della muscolatura liscia. Diminuisce
il senso di affaticamento.
Riduce il tempo di reazione
visiva ed auditiva, aumento
del battito cardiaco. A dosi
elevate procura delirio,
insonnia, ansia, panico,
gastrite, diarrea, costipazione
(dovuta alla alta concentrazione
di tannino nel the).
ADDICTION
Legenda: Per Os: via orale; I.M.: iniezione intramuscolare; Smoked: fumata; Inal: inalata, “sniffata”; E.V.: endovena; OD: overdose
30
Contributo alla definizione di nuove droghe