notiziario parrocchiale
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PARROCCHIE DI BESENELLO E CALLIANO Foglio delle Comunità – 4 gennaio 2015 Il segno del Natale. Quando gli angeli annunciarono ai pastori la nascita del Redentore, lo fecero con queste parole: «Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia» (Lc 2,12). Il “segno” è proprio l’umiltà di Dio, l’umiltà di Dio portata all’estremo; è l’amore con cui, quella notte, Egli ha assunto la nostra fragilità, la nostra sofferenza, le nostre angosce, i nostri desideri e i nostri limiti. Il messaggio che tutti aspettavano, quello che tutti cercavano nel profondo della propria anima, non era altro che la tenerezza di Dio: Dio che ci guarda con occhi colmi di affetto, che accetta la nostra miseria, Dio innamorato della nostra piccolezza. In questa santa notte, mentre contempliamo il Bambino Gesù appena nato e deposto in una mangiatoia, siamo invitati a riflettere. Come accogliamo la tenerezza di Dio? Mi lascio raggiungere da Lui, mi lascio abbracciare, oppure gli impedisco di avvicinarsi? “Ma io cerco il Signore” – potremmo ribattere. Tuttavia, la cosa più importante non è cercarlo, bensì lasciare che sia Lui a cercarmi, a trovarmi e ad accarezzarmi con amorevolezza. Questa è la domanda che il Bambino ci pone con la sua sola presenza: permetto a Dio di volermi bene? [...] La risposta del cristiano non può essere diversa da quella che Dio dà alla nostra piccolezza. La vita va affrontata con bontà, con mansuetudine. Quando ci rendiamo conto che Dio è innamorato della nostra piccolezza, che Egli stesso si fa piccolo per incontrarci meglio, non possiamo non aprirgli il nostro cuore, e supplicarlo: “Signore, aiutami ad essere come te, donami la grazia della tenerezza nelle circostanze più dure della vita, donami la grazia della prossimità di fronte ad ogni necessità, della mitezza in qualsiasi conflitto”. Cari fratelli e sorelle, in questa notte santa contempliamo il presepe: lì «il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce» (Is 9,1). La vide la gente semplice, la gente disposta ad accogliere il dono di Dio. Al contrario, non la videro gli arroganti, i superbi, coloro che stabiliscono le leggi secondo i propri criteri personali, quelli che assumono atteggiamenti di chiusura. Guardiamo il presepe e preghiamo, chiedendo alla Vergine Madre: “O Maria, mostraci Gesù!”. Papa Francesco, dall'omelia della Notte di Natale. AGENDA PARROCCHIALE PARROCCHIA S. AGATA – BESENELLO Domenica 4: Alle ore 20 concerto della corale parrocchiale e del coro Amicizia di Volano (vedi locandina). Martedì 6: Alle ore 14 Benedizione dei bambini in chiesa. PARROCCHIA S. LORENZO – CALLIANO Martedì 6: Alle ore 15.30 Benedizione dei bambini in chiesa. Giovedì 8: Alle ore 14.30 in canonica incontro sul Vangelo a cura dell'Azione Cattolica. Venerdì 9: Ricorre l'anniversario di Giulio Cench. Sabato 10: Ad ore 12 in chiesa Mauro Guglielmo e Dorota Burdyl formeranno una nuova famiglia cristiana. Nota liturgica: il cappello in chiesa. Togliersi il cappello è segno di rispetto e quindi è buona educazione farlo anche in chiesa davanti al Signore. Molti però sono incuriositi dal fatto che gli alpini, i bandisti ed altri ancora, il cappello lo tengano. Come mai? La cosa deriva dal galateo già presente ai tempi dell'Impero Romano: è atto di rispetto che l'inferiore si tolga il cappello di fronte al superiore, ma segno di insubordinazione che l'inferiore si tolga il cappello di fronte al capo del superiore, sarebbe infatti come ritenersi al pari del proprio comandante. Quindi in chiesa il capo degli alpini o il maestro della banda si tolgono il cappello (come segno di rispetto verso il loro superiore Dio), ma non lo fanno gli altri alpini o gli altri bandisti in quanto il loro capo diretto è il capogruppo o il maestro di banda e non Dio. E la donna? Non si toglie il cappello perchè il suo capo diretto non è Dio, ma l'uomo. Questa ultima regola però è sempre più caduta in disuso. Pare infatti sempre più difficile trovare donne che ubbidiscano al proprio uomo. don Roberto INTENZIONI NELLE S. MESSE DI CALLIANO Domenica 4: ore 10.30: S. Messa II di Natale ore 19: S. Messa Lunedì 5: ore 8: S. Messa. Martedì 6: ore 10.30: S. Messa dell'Epifania ore 15.30: Benedizione dei bambini Mercoledì 7: ore 8: S. Messa. Venerdì 9: ore 19: S. Messa Domenica 11: ore 10.30: S. Messa del Battesimo di Gesù ore 19: S. Messa Ricordiamo che a Besenello è aperto l'ufficio parrocchiale con il seguente orario: lunedì mattina dalle 9 alle 11 mercoledì sera dalle 19 alle 20 venerdì mattina dalle ore 9 alle 11. a Calliano è aperto: mercoledì mattina dalle ore 9 alle 11. venerdì sera dalle 18 alle 19. Anche fuori da questi orari è comunque sempre possibile suonare alla porta, se ci sono vi aprirò! Altrimenti telefonarmi allo 0464 834126. don Roberto INTENZIONI NELLE S. MESSE DI BESENELLO Domenica 4: ore 9: S. Messa II di Natale Def.ta Irene Pasquali Def.to Rino Dorigatti Def.to Ermanno Tambosi Martedì 6: ore 9: S. Messa dell'Epifania ore 14: Benedizione dei bambini Giovedì 8: ore 8: S. Messa Def.ta Vilma Noriller Sabato 10: ore 18: S. Messa del Battesimo di Gesù Def.to Sergio Fedrozzi Def.ti fam. Luchetta Def.ti fam. Renzo Ferrari Domenica 11: ore 9: S. Messa del Battesimo di Gesù Def.to Luciano Feller Def.ti Afra ed Adelmo Battisti Sia don Roberto sia il diacono Alberto, compatibilmente con i loro impegni, andrebbero volentieri a benedire le famiglie e le case di coloro che lo desiderano. Chi vuole una visita lo faccia presente senza tema di disturbare. Telefonare in canonica (0464 834126)