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ACCORDO DI PROGRAMMA PER LO SVILUPPO ECONOMICO E
LA COMPETITIVITA’ DEL SISTEMA LOMBARDO
Programma d’Azione 2007
Indice
PREMESSA
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ASSE 1 – INNOVAZIONE
Linee strategiche
Azioni
ASSE 2 - INTERNAZIONALIZZAZIONE
Linee strategiche
Azioni
ASSE 3 – PROMOZIONE DEL TERRITORIO E AMBIENTE
Linee strategiche
Azioni
ASSE 4 – MODERNIZZAZIONE ED EFFICIENZA DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA
Linee strategiche
Azioni
ASSE 5 – INTERVENTI PER ARTIGIANATO E MICRO-IMPRESA
Linee strategiche
Azioni
ASSE 6 – PROMOZIONE DELL’ATTRATTIVITA’ DEL MERCATO LOMBARDO
Linee strategiche
Azioni
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QUADRO FINANZIARIO DI SINTESI
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PREMESSA
A quasi un anno dalla sottoscrizione dell’Accordo di Programma tra Regione Lombardia e
Sistema Camerale e prima di dare il via al secondo programma annuale di azioni congiunte
“per lo sviluppo economico e la competitività del sistema lombardo”, si impongono due
riflessioni: in primo luogo, un bilancio sugli esiti dell’attività 2006 che può essere sicuramente
considerata come una riuscita sperimentazione sul campo; in secondo luogo, alla luce di tale
bilancio, l’esplicitazione di una strategia operativa che non è “data” nell’AdP ma è il frutto di
quanto appreso nell’anno passato, dei bisogni (in continua evoluzione) espressi dalle
imprese, del dovere di utilizzare nel modo più efficace possibile una dotazione di risorse
pubbliche garantita dall’accordo, ma faticosamente ritagliata da una disponibilità finanziaria
complessiva sottoposta a limitazioni e vincoli crescenti.
L’accordo ha il fine di rilanciare le politiche di sostegno delle imprese lombarde attraverso la
messa a sistema e la gestione comune di un budget pari a oltre 206 M€ (per il triennio 20062008) in una logica di addizionalità di risorse che si è rivelata vincente ed ha stimolato anche
l’intervento aggiuntivo di alcune amministrazioni provinciali.
In fase di prima attuazione, l’obiettivo è stato quello di creare specifiche sinergie su interventi
in parte progettati ad hoc e in parte già sviluppati dai due partners: complessivamente, le
azioni selezionate e avviate a partire da luglio hanno assorbito in breve tempo oltre il 73%
delle risorse disponibili per il 2006, confermando il successo di questa collaborazione e
fornendo nel contempo alcuni spunti di miglioramento per i successivi interventi.
La programmazione per il 2007 punta a mettere a fuoco una visione strategica originale e
comune, dalla quale scaturiscono modalità attuative innovative e efficaci in termini di
rispondenza ai bisogni dei territori e dei settori produttivi, concentrate per incidere
positivamente sulle effettive priorità, trasparenti e con forme di accesso semplificate e
informatizzate.
La strumentazione operativa sarà definita in profonda coerenza con la nuova legge regionale
1/2007 e con gli obiettivi previsti dal Piano Operativo Regionale relativo ai programmi
operativi FESR e FSE.
Nel contempo è stato progettato un sistema di monitoraggio e valutazione degli interventi
finanziari che consenta sia di disporre in tempo reale dello stato di avanzamento fisico e
finanziario delle azioni, sia di costruire modalità di valutazione dei risultati in base alle quali
misurarne la reale efficacia.
Sarà inoltre potenziata ed affinata l’attività di comunicazione, intesa come strategia
complessiva di presentazione e riconoscimento all’esterno della parternship e dell’agire
comune ai due sistemi, e nel contempo, come strumento di conoscenza e di accesso alle
singole misure da parte delle imprese.
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La dotazione finanziaria complessiva per il 2007 è quella già prevista dall’Accordo di
programma, pari a 68,5 M€ di cui 38 M€ da parte di Regione Lombardia e 29 M€ a carico del
Sistema Camerale, a cui si aggiungono 1,5 M€ complessivi di altri sogetti.
La realizzazione del Programma 2007 è affidata ai Comitati Attuativi che, affiancati dalla
Segreteria Tecnica, dovranno perfezionare e avviare le singole misure e monitorarne
l’attuazione, nonché programmare ulteriori misure che nel corso dell’anno potranno arricchire
il Programma 2007.
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ASSE 1 - INNOVAZIONE
Referente regionale: Maria Pia Redaelli
Referente camerale: Enzo Rodeschini
Quadro finanziario
Soggetti
Regione Lombardia
Sistema Camerale
Altri soggetti
TOTALE
Risorse
19.500.000
10.500.000
30.000.000
Linee strategiche
Si propongono una serie di azioni/misure che possano rispondere a:
• garantire l’equilibrio fra azioni locali e azioni di sistema regionale
• diffondere i processi innovativi, con misure diverse, alla diversa tipologia di imprese (le
grandi, le PMI, imprese di servizi, ecc.)
• favorire processi innovativi correlati anche ai temi ambientali ed energetici
• favorire un più stretto e concreto collegamento fra mondo della conoscenza
(Università, Centri di ricerca, …) e mondo produttivo
• alla luce anche dei risultati del Bando Innovazione 2006, favorire i processi di
aggregazione, in particolare per quanto riguarda l’area del terziario, per la produzione
di servizi complessi “chiavi in mano” o “global service”.
Centrale nel 2007 sarà la capacità di coinvolgere in diverse iniziative e a diversi livelli le altre
partnership, in particolare:
• le Province (confermando la logica di addizionalità anche nei loro confronti sui progetti
che le coinvolgono con dotazione di risorse economiche)
• le Università e i Centri di Ricerca
• le Associazioni di categoria.
Azioni
1. Rifinanziamento del “Bando Innovazione 2006” e proposta di un “Bando Innovazione
2007”
Alla luce dei risultati del Bando Innovazione 2006 per i progetti a valutazione (Misura A),
chiuso lo scorso 25 gennaio con un numero di proposte progettuali e un’entità di richieste
superiore alle attese, in particolare per le aggregazioni fra imprese, confermando che i
progetti saranno sottoposti ad una rigorosa valutazione di merito e di ammissibilità, si
ritiene di incrementare di ulteriori 9 (nove) milioni di Euro le risorse disponibili sulla Misura
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A del Bando, portandole dai 16,260 milioni di Euro previsti nel Bando alla cifra di 25,260
milioni. La Segreteria Tecnica provvederà agli adempimenti necessari, compresa la
ripartizione territoriale delle risorse aggiuntive, ripartite pariteticamente fra Regione
Lombardia e Camere di Commercio. Contestualmente provvederà anche alla chiusura
delle Misure B1 e B2, con la possibilità di ridestinare sulle azioni dell’Asse 1 le risorse
eventualmente residuate, e alla proroga dei termini per la formulazione delle graduatorie
del Bando Innovazione 2006.
Nel corso del 2007 e sulla base dell’analisi dei risultati qualitativi del Bando 2006, sembra
opportuna la riproposizione di un nuovo Bando Innovazione con eventuali correttivi
suggeriti dall’esperienza in corso.
Da ritarare alla luce dell’esperienza possono essere:
• una differenziazione del livello dei contributi correlata alla dimensione d’impresa;
• una finalizzazione di filiera in alcuni contesti locali;
• risorse territoriali meglio proporzionate.
Temi ulteriori che potrebbero essere inseriti esplicitamente nel “Bando Unico” o trovare
strumenti specifici sono quelli relativi a:
• favorire progetti innovativi con elevato impatto ambientale, di recupero energetico, di
ricorso ad energie rinnovabili.
2. Bando metadistretti
Come già anticipato in sede di Segreteria Tecnica, alcune Camere sono interessate ad
integrare con risorse proprie i fondi attivati nel Bando Metadistretti, con l’obiettivo di agire
anche su filiere significative sia in termini di tipologia innovativa che di dimensioni
d’impresa.
Da verificare sono le modalità di integrazione delle risorse anche alla luce della rilevante
consistenza dei contributi previsti per i singoli progetti.
3. Premio eccellenza innovativa
Istituzione di un “Premio eccellenza innovativa” da assegnare ad un’impresa per provincia
ed eventualmente ad una per settore, finalizzato a mettere in evidenza le esperienze più
significative di innovazione nel territorio lombardo nel corso del 2007.
4. “Borse Impresa”
In risposta all’obiettivo di connettere sempre più anche la piccola impresa al mondo della
“conoscenza”, favorendo al contempo l’inserimento nelle imprese di giovani laureati, si
propone di sperimentare modalità diverse di approccio a questo tema, con l’obiettivo di
individuare anche sulla base di esperienze diverse le modalità più efficaci.
Due elementi sono comunque comuni alle diverse sperimentazioni:
a) una domanda esplicita dell’impresa, in risposta ad esigenze reali
b) una garanzia di tutoraggio effettivo e reale che consenta al neolaureato di muoversi
con conoscenze e supporti adeguati e all’impresa di avere interlocutori affidabili.
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4.1 Borse per laureati stranieri a supporto delle imprese lombarde
Questo intervento ha un duplice obiettivo:
• attrarre laureati stranieri nel sistema produttivi lombardo
• supportare le imprese nella loro presenza su mercati ad elevata complessità e
scarsa conoscenza, attraverso la presenza in azienda di laureati provenienti da tali
mercati (Cina, India, Russia, Brasile, Vietnam, Cambogia,…)
• l’azione richiede la collaborazione di Università lombarde (e/o altre strutture idonee)
che abbiano collegamenti efficaci con le Università dei Paesi interessati
• con la medesima finalità potrebbe essere inseriti nelle imprese anche neo-laureati
italiani, adeguatamente formati per assistere l’impresa nei progetti di
immissione/rafforzamento in mercati internazionali (ricalcando in parte la modalità
4.1)
4.2 Borse e dottorati su progetti aziendali
A fronte di accordi/convenzioni con le Università lombarde, favorire il rapporto
“domanda/offerta” di neolaureati, garantendo che alla domanda delle imprese
corrisponda un’offerta adeguata alle esigenze ed in linea con i progetti aziendali. Il
contributo economico per ogni “borsa” è finalizzato a garantire, da parte dell’Università e
dell’impresa, quelle attività che rendono efficace la selezione e la permanenza
nell’impresa in relazione al progetto/obiettivo indicato dall’impresa stessa.
In quest’ambito si potranno sperimentare progetti che su alcune tematiche specifiche
(innovazione tecnologica, recupero energetico ed utilizzo di energie alternative, ecc.)
portino, sempre su esplicito interesse dell’impresa, ad inserire in azienda un “borsista”
neo-laureato che, assistito da un efficace e reale sistema di tutoraggio garantito da
adeguate professionalità, consenta di analizzare con uno specifico “protocollo” le
problematiche dell’azienda e le possibile soluzioni, con la consegna all’azienda di report
condivisi dal tutor
5. Interventi di Seed capital a favore delle PMI lombarde e azioni sul versante finanziario
Gli strumenti di finanziamento che focalizzano la propria attività sulle prime fasi di
sviluppo dell’impresa sono pochi e non riescono a incontrare con efficienza le richieste di
capitali provenienti dalle neoimprese più promettenti.
L’investimento nelle imprese “seed” è considerato molto rischioso in ragione della
mancanza di “track record” significativi da parte dei neoimprenditori innovativi. Inoltre,
l’inadeguatezza del debito bancario come strumento di finanziamento delle “start up” e
l’inidoneità dei tradizionali operatori finanziari di valutare nuovi “business” spesso ad alto
contenuto tecnologico hanno accentuato le limitazioni esistenti, soprattutto di carattere
finanziario, all’emergenza di ‘nuovi imprenditori’. Si tratta di quello che viene
comunemente definito “finance gap” delle imprese “seed”.
Tuttavia, il fenomeno relativo alla creazione di nuove imprese manifatturiere o di servizi,
generalmente ad alto contenuto tecnologico, rappresenta, come dimostrato anche in un
contesto internazionale, un fattore abilitante nello sviluppo dei contesti economici locali e
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nazionali. La competitività del sistema lombardo dipende così dalle capacità del tessuto
produttivo, da sempre motore dello sviluppo dell’economia nazionale, di generare nuove
imprese tecnologiche dotate delle potenzialità per diventare “high growth company”.
Data l’insufficienza del mercato finanziario privato nell’offerta di capitale di rischio,
emerge la necessità da parte degli Attori Pubblici locali di prevedere strumenti di finanza
innovativa per favorire lo start up di imprese.
La presente proposta indica ipotesi operative di lavoro per la costituzione di strumenti di
seed capital, a carattere locale, destinati a sostenere progetti imprenditoriali ad elevato
potenziale innovativo, nelle delicate fasi preliminari all’avvio d’impresa:
a. fondo rotativo di seed capital (con la finalità di creare le condizioni necessarie allo
sviluppo di idee imprenditoriali ancora alla iniziale fase embrionale seppure
tecnicamente già validate, in modo da renderle interessanti per il successivo
intervento di altri investitori di capitale (business angels, venture capitalists) e del
sistema finanziario ordinario;
b. premio per le migliori iniziative di seed capital (con la finalità di riconoscere un
PREMIO
alle imprese che hanno avviato un negoziato finalizzato alla copartecipazione del capitale di rischio con partner finanziari).
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ASSE 2 - INTERNAZIONALIZZAZIONE
Referente regionale: Paolo Baccolo
Referente camerale: Maria Pia Marini
Quadro finanziario
Soggetti
Regione Lombardia
Sistema Camerale
Altri soggetti
TOTALE
Risorse
7.500.000
7.500.000
1.500.000
16.500.000
Linee strategiche
Facilitare e supportare i processi di internazionalizzazione delle imprese lombarde, a beneficio
della crescita e del posizionamento competitivo del sistema regionale nello scenario
internazionale, attuale e di medio-lungo periodo .
Tale obiettivo strategico generale si articola in:
- obiettivi di livello macro-economico: focalizzazione su combinazioni di Paesi/mercati
obiettivo in quanto funzionali alla crescita delle imprese lombarde, nell’ottica della
qualità, innovazione, sostenibilità ambientale e sociale;
- obiettivi di livello micro-economico: supporto alle imprese nel progettare e gestire un
corretto processo di internazionalizzazione, a partire dalla individuazione degli obiettivi
aziendali fino all’utilizzo di strumenti operativi adeguati.
In questa prospettiva, anche per quest’Asse, servono azioni per:
- rafforzare le competenze e le capacità del capitale umano,
- attivare adeguati strumenti di supporto nella gestione dei processi di
internazionalizzazione, sia nella definizione delle politiche che nel supporto diretto delle
imprese;
- fornire strumenti di supporto per le imprese mirati, in funzione delle dimensioni e del
grado di competenza delle imprese a cui si rivolgono.
Azioni
Sulla base delle linee strategiche espresse, si propone un insieme di azioni classificabili nelle
seguenti misure strategiche:
A. costruzione di un programma strategico per la presenza sui mercati esteri
B. Supporto alla diplomazia economica
C. Azioni dirette a favore delle imprese
D. Azioni per rafforzare e diffondere la cultura per l’internazionalizzazione.
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In dettaglio:
A. Costruzione di un programma strategico per la presenza sui mercati esteri
A.1. scelta dei Paesi/mercati obiettivo in base a:
- considerazioni di tipo economico (crescita potenziale per le imprese lombarde),
ricorrendo anche alla costruzione di un sistema che consenta
- di disporre di un’informazione strutturata e organica (Osservatorio per
l’internazionalizzazione);
- verifiche con altri soggetti istituzionali e del sistema delle imprese come, in primo luogo,
il Tavolo per l’Internazionalizzazione;
A.2 informazione, selezione e preparazione delle imprese, attraverso azioni di sistema:
- rete di servizi informativi, formativi, di orientamento e prima assistenza in Lombardia,
attraverso la rete locale dei Lombardia Point;
- rete di servizi informativi, di orientamento e prima assistenza nei Paesi esteri,
attraverso la rete estera dei Lombardia Point;
- progetti mirati in collaborazione con il mondo della conoscenza (Università, società di
servizi specialistici, …)
A.3 azioni di accompagnamento delle iniziative:
- missioni commerciali e ricerca partner
A.4 progetti su ambiti strategici:
- sviluppo di programmi specifici e di cluster indicati dal sistema delle imprese e dal
Tavolo per l’internazionalizzazione
B. Supporto alla diplomazia economica, in Paesi eventualmente diversi da quelli già
rientranti nei Paesi obiettivo (di cui al precedente punto A).
A.
Azioni dirette a favore delle imprese
C.1 Contributi diretti alle imprese, attraverso bandi, con premialità per i Paesi/mercati
obiettivo e le aggregazioni di imprese;
C.2 Attrazione Buyers esteri sui mercati lombardi, attraverso progetti locali che, in
collegamento con il progetto strategico complessivo (di cui la punto A), diano particolare
attenzione e coinvolgano i soggetti locali.
B.
Rafforzare e diffondere la cultura per l’internazionalizzazione:
-
-
nelle PMI: temporary export manager; borse di studio; In particolare per quanto
riguarda le borse di studio, va ricordato che è un’azione da considerare in
connessione con l’Asse 1, curando che i borsisti esteri vengano inseriti in imprese che
operano con i Paesi da cui essi provengono.
nella P.A. (sia nell’ambito della attività promozionali che in quelle amministrative, sia a
livello centrale che locale);
Prime proposte per il 2007
Queste misure strategiche potrebbero essere considerate per ridefinire in chiave strategica le
misure dell’Asse 2.
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Tuttavia, anche a struttura dell’Asse 2 invariata, alcune azioni già prefigurate per il 2007
risultano riconducibili a tali misure strategiche; in dettaglio:
2.1 Rete Lombardia Point
2.1.1. Rete Lombardia Point in Lombardia
Si tratta di un’azione congiunta volta ad offrire al sistema delle imprese servizi a supporto dei
percorsi di internazionalizzazione attraverso l’attività della rete dei punti operativi Lombardia
Point operanti dal 2004 presso le Camere di Commercio lombarde in base all’Intesa
istituzionale tra l’allora Ministero delle Attività produttive, Regione Lombardia e sistema
camerale.
Il portafoglio servizi della rete, e le stesse modalità di lavoro della rete, integrano servizi
prodotti dal sistema camerale, da ICE, SACE, SIMEST e Regione Lombardia
Per il 2007 l’obiettivo per la rete è il rafforzamento della propria capacità di servizio alle
imprese, attraverso:
- implementazione del portafoglio servizi, sulla base di un’organica portfolio analisys;
- ottimizzazione dei processi di coordinamento e co-produzione tra i partner;
- contatto diretto delle imprese, attraverso i sistema di CRM - Customer relationship
Management delle Camere di Commercio e la creazione di uno sportello virtuale nel
sito internet della rete;
- formazione specifica agli addetti della rete per sviluppare e coordinare la funzione di
“antenne” e “terminali” delle azioni dell’Asse 2 sul territorio;
- monitorare le attività della rete per eventuali azioni correttive..
2.1.2. Rete Lombardia Point all’estero
E’ in corso la revisione della Rete dei Lombardia Point all’estero (le cosiddette “Antenne
regionali”), anche alla luce delle previsioni e dei vincoli posti dalla legge Finanziaria 2007 che
limita la possibilità di spesa delle Regioni per l’istituzione all’estero di sedi di rappresentanza e
di uffici o strutture per la promozione economica, commerciale e turistica.
Già nel 2006 si è passati da un sistema di sostegno “forfettario” all’azione delle Antenne da
parte della Regione alla qualificazione e riconoscimento di servizi specificatamente prodotti
dalle sedi operative estere.
La proposta di revisione definitiva potrebbe prevedere:
- la preventiva definizione dei paesi e/o regioni da presidiare con la rete dei Lombardia
Point;
- una fase di accreditamento di tutti i soggetti interessati ed in grado di fornire servizi di
internazionalizzazione alle imprese lombarde, attraverso una procedura di evidenza
pubblica e nel rispetto della Carta dei Servizi dei Point; l’accreditamento dovrà essere
a titolo non oneroso per la Regione;
- la titolarità di tali soggetti a presentare, tramite apposite call for proposal, progetti di
internazionalizzazione delle imprese lombarde, che potranno essere co-finanziati in
funzione della loro coerenza con le priorità regionali e dell’AdP;
- la titolarità dei tali soggetti a partecipare alla realizzazione dei programmi paese
individuati nell’ambito dell’AdP, fornendo attività e servizi specifici.
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2.2 / 2.3 Diplomazia economica regionale e Programmi Paese
I programmi paese sono lo strumento per approcciare in maniera organica e sistematica
mercati di particolare interesse e/o complessità per il sistema lombardo.
Sono pertanto dei “contenitori” al cui interno rientrano pluralità di azioni, tra loro sinergiche e
coordinate per avviare/rafforzare la presenza stabile delle imprese lombarde.
In linea generale prevedono almeno le seguenti attività:
- incontri istituzionali,
- seminari economici per le imprese, di presentazione del Paese, della sua struttura
economico-sociale e produttiva, dei suoi mercati;
- incontri tra operatori (B2B) in Italia e/o all’estero;
- partecipazione a fiere.
Ciascun programma Paese è poi declinato in base a opportunità / esigenze specifiche, in
particolare di tipo settoriale.
a. India
Obiettivo è rafforzare le relazioni economiche bilaterali e di promuovere una presenza stabile
delle imprese lombarde in India, mercato di proporzioni rilevanti e in crescita sia quantitativa
che qualitativa, dando continuità alle iniziative sviluppate nel corso degli ultimi anni da
Regione Lombardia, sistema camerale (in particolare Camera di Milano) e governo centrale.
Gli elementi di caratterizzazione specifica sono:
- settori: agroalimentare, cinema e produzioni audiovisive, infrastrutture e ambiente,
meccanica e automotive, mobili e arredamento, orafo-gioielleria; pharma-biotechnanotecnologie ed healthcare, IT;
- accordi tra Università lombarde (Politecnico e Cattolica) e locali per lo sviluppo di
iniziative di ricerca congiunte e lo scambio di studenti.
b. Brasile
Obiettivo è rafforzare le relazioni economiche bilaterali e di promuovere una presenza stabile
delle imprese lombarde in Brasile, mercato di proporzioni rilevanti e in crescita sia quantitativa
che qualitativa, dando continuità alle iniziative sviluppate nel corso degli ultimi anni da
Regione Lombardia e sistema camerale.
Gli elementi di caratterizzazione specifica sono:
- settori: ambiente ed energie alternative, agroalimentare, meccanica e distretti
industriali, design, moda e cosmetica.
c. Russia
Obiettivo è rafforzare e mettere a sistema iniziative e relazioni economiche attivate nel corso
degli ultimi anni da Regione Lombardia e sistema camerale in un’area di grande rilevanza per
la sua collocazione geografica e le sue dimensioni economiche.
Gli elementi di caratterizzazione specifica sono:
- settori: meccanica e distretti industriali, legno arredo, design, moda e cosmetica.
d. Mediterraneo
Obiettivo è rafforzare e mettere a sistema iniziative e relazioni economiche attivate nel corso
degli ultimi anni da Regione Lombardia e sistema camerale in un’area di grande rilevanza per
la sua collocazione geografica e sociale, anche in relazione alle dinamiche migratorie che
interessano direttamente anche la Lombardia.
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Gli elementi di caratterizzazione specifica sono:
- settori: tessile-abbigliamento, agroalimentare, meccanica, plastica e chimica
- quinta Conferenza annuale del Laboratorio Euromediterraneo
- progetto “Arbitrato per il Mediterraneo”
- Master in materie economiche della scuola Euromediterranea e scambio di laureati
- Azioni di comunicazione mirata: sito dedicato e sviluppo di relazioni con i media.
2.4 Progetti su ambiti strategici
2.4.1. Metadistretti: sviluppo reti di collaborazione tra imprese in ottica di sostegno
all’innovazione metadistrettuale;
2.4.2. Progetto Moda, avviato nel 2006 in collaborazione con Tessilvari/ModaIn e destinato a
sviluppare le proprie potenzialità nell’ambito delle manifestazioni fieristiche nazionali di
rilievo internazionale (MilanoUnica);
2.4.3 Progetti di cluster, a partire da un progetto dedicato al comparto bio-tecnologico.
2.5. Attrazione Buyers esteri e sviluppo relazioni B2B in Italia
La misura è relativa a progetti di valenza sia regionale, sia locale attraverso progetti proposti
dalle singole Camere e si conferma di grande interesse anche per il 2007.
Si prevede di sviluppare in corso d’anno:
- almeno n. 3 iniziative di rilevanza regionale, specificatamente focalizzate in ottica
settoriale; si andrà così ad ampliare, integrando, le diverse iniziative già realizzate
(anche al di fuori dell’AdP) in particolare per i settori chimico-farmaceutico,
biotecnologico ed aerospaziale;
- alcune iniziative di rilevanza locale (di territori singoli o di aggregazioni di territori)
proposte dalle singole Camere.
2.6 Azioni di sistema per lo sviluppo e la partecipazione ad attività fieristiche e
convegnistiche di rilievo internazionale
Gli esiti del primo bando realizzato nel secondo semestre 2006, ed in particolare la verifica
della funzionalità e dell’efficacia della proposta alle imprese, hanno indotto la Segreteria
tecnica a decidere di non disporre la riapertura del bando 2006, che ha utilizzato circa il 50%
delle risorse messe a disposizione, bensì di accelerare la revisione delle misure proposte
puntando ad un nuovo bando da approvare entro il marzo 2007, assommante le risorse
residue 2006 e la dotazione 2007.
In attuazione di tale decisione, si è lavorato alla definizione di un nuovo bando che conferma
l’erogazione dei contributi nella forma di voucher assegnato direttamente all’impresa.
Il bando sostiene due misure:
- la partecipazione a fiere internazionali all’estero (in linea di continuità con il bando
2006); questa misura corrisponde all’acquisto, in nome e per conto dell’impresa
assegnataria del voucher, di spazi espositivi presso l’ente fieristico organizzatore della
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-
manifestazione prescelta dall’impresa; il voucher viene speso a scomputo del costo del
plateatico a carico dell’impresa; .
la realizzazione di missioni commerciali all’estero delle PMI (misura nuova); la
missione, che può essere mono o plurisettoriale, è tipicamente composta da due fasi:
una prima fase preparatoria - nella quale, sulla scorta dei profili delle aziende
partecipanti, si organizza la missione, si individuano i contatti esteri e si prepara il
materiale occorrente ad ottimizzare tempo e contatti - e la missione vera e propria,
durante la quale si ha la presa di contatto all’estero con la realtà locale e si sviluppano
i contatti d’affari B2B.
Relativamente alla strutturazione del bando, il sistema camerale ritiene che le iniziative
previste dall’ADP debbano riconoscere il ruolo attuativo centrale del sistema stesso; Regione
Lombardia a sua volta ritiene fondamentale sostenere anche l’azione che associazioni e
consorzi rivolgono alle imprese associate e punta ad unire l’azione storicamente condotta in
tal senso con le azioni omologhe sviluppate nell’ambito dell’ADP, al fine di rivolgersi alle
imprese con offerta integrata ed efficace.
Pertanto, sulla scorta della valida esperienza 2006, si intende sviluppare un bando
informatizzato con unica interfaccia utente, che dia accesso a due sotto-procedure, una
relativa alle iniziative condivise con il sistema camerale nell’ambito dell’AdP ed una relativa
all’azione che Regione Lombardia rivolge ad associazioni e consorzi. Le imprese avranno in
tal modo accesso ad una unica offerta senza la percezione della diversificazione delle
modalità applicative.
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ASSE 3 – PROMOZIONE DEL TERRITORIO E AMBIENTE
Referente regionale: Danilo Maiocchi
Referente camerale: Maria Pia Marini
Quadro finanziario
Soggetti
Regione Lombardia
Sistema Camerale
Altri soggetti
TOTALE
Risorse
4.000.000,00
4.000.000,00
8.000.000,00
Linee strategiche
L’Asse 3 si basa sull’assunto che la competitività si sviluppa in stretta connessione con la
sostenibilità, intesa come capacità di promuovere interventi in grado di integrarsi con il
tessuto socio-economico del territorio lombardo.
Saranno quindi sostenute, all’interno di questo Asse, tutte quelle azioni che sapranno
valorizzare:
• le reti presenti sul territorio a partire dalle reti distributive commerciali,
• l’utilizzo consapevole e efficiente delle risorse, in un contesto di qualità e sostenibilità
ambientale,
• una pianificazione territoriale ottimale.
Su questa base l’Asse si articola in tre linee strategiche di lavoro.
Linea 1 – Promozione e qualificazione del territorio lombardo
La prima linea strategica del presente Asse 3 individua nello sviluppo e nella crescita
qualitativa delle reti commerciali un fattore chiave per la promozione del territorio lombardo, in
termini di miglior offerta di servizi alla popolazione, di rivitalizzazione di borghi e aggregati
urbani, di rafforzamento dell’integrazione e sinergia tra reti distributive e risorse del sistema
produttivo e lombardo, principalmente nei comparti agro-alimentare, artigianale e turistico.
Nell’attuale fase economica, nazionale ed internazionale, il sistema locale del commercio può
infatti aiutare a realizzare una azione di rilancio della competitività dell’economia lombarda,
valorizzando le eccellenze ed il recupero di efficienza ed efficacia del sistema nel suo
complesso, anche in considerazione delle esigenze dei cittadini consumatori.
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Questo ruolo verrà giocato con l’attenzione ad uno sviluppo equilibrato sul territorio,
valorizzando le iniziative nelle aree di maggiore sviluppo e maggiore presenza di insediamenti
commerciali ma salvaguardando anche le zone ancora deboli.
Gli interventi saranno sempre condotti favorendo la libera iniziativa, in un’ottica di
sussidiarietà orizzontale, vale a dire in raccordo con i cittadini singoli e tutti i soggetti presenti
sul territorio in forma associata (associazioni di categoria).
Un ruolo essenziale viene così svolto dalle singole CCIAA presenti sul territorio lombardo,
valorizzando in questo modo il loro ruolo di impulso all’iniziativa e di riferimento per l’intero
comparto economico e commerciale del territorio di competenza.
Le misure previste si focalizzeranno sulla sperimentazione di alcuni interventi pilota a livello
locale o provinciale che, in modo integrato (abbracciando quindi diversi settori di attività e
campi di azione) possano costituire esempi replicabili e sostenibili di innovazione.
Nell’elenco degli interventi pilota, selezionati in base alla qualità dell’intervento proposto, ai
risultati che si prefigge ed inoltre alle risorse disponibili e che sono messe in movimento, una
particolare menzione spetta alle iniziative di riconoscimento e valorizzazione dei cosiddetti
“negozi storici” e di nuova progettualità a sostegno delle politiche per i consumatori.
Linea 2 – Uno sviluppo ambientale compatibile
Nel territorio lombardo, lo sviluppo economico e la mobilità di persone e merci, indispensabili
al rilancio della nostra economia, devono andare di pari passo al miglioramento dell’ambiente
e la valorizzazione del suo territorio. Il miglioramento dell’ambiente prevede interventi che
mettano a sistema le politiche di riduzione delle emissioni in atmosfera, anche mediante la
sperimentazione di tecnologie innovative e il miglioramento della qualità dei servizi.
Le azioni favorite in passato da Regione Lombardia e dal Sistema Camerale sono già state
consistenti. L’azione futura deve venire rimodellata alla luce di nuove esigenze, di
compatibilità ambientale, di incremento di efficienza energetica del sistema produttivo
regionale, e dell’opportunità, anche economico-finanziaria, di un’azione comune.
Per quanto riguarda i servizi, la loro progressiva liberalizzazione favorita in questi anni deve
tradursi quanto prima nel miglioramento della loro gestione e nel contenimento dei costi.
In una Regione come la Lombardia, dove il consumo energetico è in costante crescita, è
importante il contenimento degli impatti ambientali connessi ai processi di generazione
elettrica e di combustione in generale. All’interno del presente accordo troveranno quindi
sostegno iniziative rivolte soprattutto ad aumentare la capacità di generazione energetica e
approvare misure generali per incentivare l’uso delle fonti rinnovabili e dei combustibili a
basso impatto ambientale, nonché l’incentivare la realizzazione delle reti di teleriscaldamento
e l’utilizzo di impianti solari su tutto il territorio regionale.
Il tema della qualità dell’aria è un altro tema sempre più all’attenzione dell’opinione pubblica
per le note implicazioni di carattere sanitario, economico e sociale.
15
Il raggiungimento degli obiettivi posti dalle normative nazionali ed europee richiede interventi
con ricadute immediate in termini di risultati, anche nell’ottica dell’attuazione, in
collaborazione con il Sistema Camerale ed altri soggetti territoriali, del Programma Strutturale
per la Qualità dell’Aria 2005-2010, della LR 24/2006 per la prevenzione e la riduzione delle
emissioni in atmosfera.
In particolare, nel campo della riduzione dell’inquinamento atmosferico da fonte
industriale, si dovrà agire attraverso provvedimenti destinati ad incidere sulle emissioni
attraverso la maggiore efficienza degli impianti, l’adozione delle migliori tecnologie da parte
delle imprese, il coordinamento degli interventi resi necessari dall’applicazione delle norme
nazionali e comunitarie, la ricerca di accordi volontari con le categorie interessate.
Il supporto alle attività produttive d’impresa includerà azioni per l’utilizzo dei Meccanismi
Flessibili di Kyoto, specie nel campo del “trading” delle emissioni e per l’innovazione
tecnologica (in sintonia con l’azione dello Stato).
Un altro campo di intervento sarà nel settore della mobilità pubblica e privata, valorizzando
le iniziative per la ricerca, commercializzazione e distribuzione di combustibili a basso impatto
ambientale, agendo sulla rete distributiva e promuovendo il rinnovo del parco autoveicolare
verso la bassa emissione.
Infine, lo sviluppo sostenibile si sviluppa e fortifica anche attraverso una maggiore
consapevolezza e cultura. Va quindi incoraggiato un modello lombardo attraverso:
- Il sostegno e promozione degli strumenti volontari per le imprese (Certificazioni EMAS,
Ecolabel etc.), anche attraverso la programmazione dei fondi strutturali comunitari.
Occorre diffondere la consapevolezza che la via della riduzione dei costi è oggi sempre
più la via del risparmio di energia, di materie prime, di acqua.
- La promozione e diffusione dei concetti di sostenibilità presso le scuole, il pubblico, le
famiglie gli enti. La funzione di educazione ambientale deve raggiungere categorie
potenzialmente vaste e ricettive, anche in sinergia con il mondo delle associazioni di
consumatori, ma finora orientate solo dal sistema delle comunicazioni di massa.
Linea 3 - La conoscenza del territorio per una migliore pianificazione degli interventi
Regione Lombardia ed il Sistema camerale hanno creato, nel corso degli ultimi anni, una
piattaforma, integrata nelle reti informatiche pubbliche e private, di raccolta, condivisione e
messa a disposizione delle informazioni che attengono al territorio ed alla sua gestione.
L’utilizzo in chiave di pianificazione degli interventi di queste informazioni fa parte del ruolo di
governo regionale, secondo criteri di sussidiarietà, trasparenza e supporto agli enti locali e
insieme di concorso alla salvaguardia dei valori territoriali.
Verranno quindi favorite le iniziative volte:
- allo sviluppo dell’infrastruttura delle informazioni territoriali (SIT), in raccordo con la
normativa europea e nazionale e la nuova legge regionale 12/2005;
- alla definizione, in raccordo con gli Enti locali, dei criteri per l’informatizzazione e la messa
in rete degli strumenti urbanistici, promozione dell’acquisizione di basi comuni di
riferimento geografico e attività di sensibilizzazione e supporto all’attività locale;
16
-
alla realizzazione di progetti di e-government, di ricerca e sperimentazione, nel settore
dell’informazione territoriale a livello europeo, nazionale e interregionale.
Azioni
Prime proposte per il 2007
Con riferimento alle linee strategiche citate, sono state finora individuate le seguenti azioni nel
2007:
3.1
Sistema economico del territorio
3.1
3.2
Progetti integrati per la promozione del territorio (PIPT)
Azioni di promozione dell’ambiente e per l’efficienza e innovazione energetica
nelle imprese
3.2 A Bando per concessione contributi alle imprese per sostenere la realizzazione di
impianti solari per la produzione di acqua e/o aria calda
3.2 B Altre iniziative finalizzate al risparmio energetico delle imprese
3.2 C Progetto Scuola Emas e Ecolabel
3.2 D Piano di comunicazione per la promozione delle certificazioni ambientali delle
imprese
3.2 E Progetto Kyoto Desk
3.3
Conoscenza e pianificazione del territorio
3.3A S.I.T. Integrato - Costruzione di un quadro delle conoscenze territoriali condivise
a supporto di servizi di promozione
3.3B Azioni per la qualificazione della nuova pianificazione comunale in rapporto
all’esercizio delle attività economiche
17
ASSE 4 – MODERNIZZAZIONE ED EFFICIENZA DELL’AZIONE
AMMINISTRATIVA
Referente regionale: Paolo Baccolo
Referente camerale: Enzo Rodeschini
Quadro finanziario
Soggetti
Regione Lombardia
Sistema Camerale
Altri soggetti
TOTALE
Risorse
800.000
800.000
1.600.000
Linee strategiche
La positiva esperienza del 2006 ha portato a due risultati di rilievo:
1) I due sistemi informatici camerale e regionale possono concretamente integrarsi
favorendo un’effettiva semplificazione dei rapporti fra imprese e pubblica
amministrazione (gestione dei bandi con modalità telematica integrando i due sistemi
ed evitando alle imprese, alle Camere e alla Regione la duplicazione di informazioni
già esistenti negli archivi interconnessi)
2) Le imprese, anche le piccole e l’artigianato, confermano la non problematicità
nell’accedere a procedure telematiche anziché cartacee.
La nuova Legge Regionale sulla Competitività e il recente decreto Bersani confermano
l’orientamento strategico della pubblica amministrazione verso la semplificazione delle
procedure e la loro telematizzazione.
Il programma 2007 per l’asse 4 “Modernizzazione ed efficienza dell’azione amministrativa”
mira a recuperare gli obiettivi strategici declinati nell’Adp, in particolare favorire la
competitività del sistema attraverso adeguati processi di modernizzazione dei rapporti tra
Pubblica Amministrazione e imprese-utenti e in particolare:
•
attivare azioni congiunte per una significativa semplificazione delle procedure
amministrative sia proprie delle due amministrazioni, sia facenti capo ad altre
Amministrazioni Pubbliche locali (messa a regime degli Sportelli Unici);
• attuazione e rivisitazione del quadro normativo in tema di semplificazione
amministrativa;
• estensione della telematizzazione e ricorso a procedure telematiche per la
trasmissione di documenti.
18
A ciò si aggiunge la consapevolezza che istituzioni moderne devono disporre di strumenti di
conoscenza che consentano un monitoraggio costante dell’evoluzione del quadro economico,
presupposto indispensabile per il governo e l’indirizzo del sistema produttivo. Allo stesso
modo, la disseminazione delle conoscenze e delle informazioni acquisite fornisce preziosi
elementi per l’aggiornamento continuo del sistema imprenditoriale lombardo. A tale scopo
viene posta particolare attenzione a:
•
razionalizzazione del sistema degli osservatori congiunturali e tematici;
•
informazione in materia economico-statistica;
•
pubblicazione e diffusione dei rapporti sulla competitività lombarda
•
costruzione di sistemi informativi in grado di misurare gli effetti delle politiche messe in
atto.
Azioni
In coerenza con gli obiettivi strategici si propone di attivare le azioni seguenti:
1) Progetto portale unico impresa.lombardia
Valorizzando l’esperienza di integrazione fra sistemi informatici camerale e regionale e
la non duplicazione degli archivi fondamentali, e allargando l’integrazione ad altri
soggetti della pubblica amministrazione (Province e Comuni in primis) si propone lo
sviluppo di un progetto che consenta alle imprese lombarde di accedere ai servizi
amministrativi che le riguardano attraverso un unico “portale” con due funzioni
integrate:
a) Una modalità semplificata per adempiere a comunicazioni/atti verso le diverse
P.A., con indicazioni adeguate sul “cosa” e “come” fare, con trasmissione
telematica della modulistica e firma digitale della stessa e senza duplicazioni di
informazioni nei casi in cui la stessa comunicazione debba essere indirizzata a
soggetti diversi (estendendo ad altri soggetti pubblici l’esperienza avviata in
sede nazionale dal portale impresa.gov che consente di interagire con Camere
di Commercio, INPS e INAIL)
b) Diventare in prospettiva lo “sportello unico telematico”, che consenta alle
imprese non solo di indirizzare comunicazioni a diversi soggetti pubblici, ma
anche di avviare le procedure oggi in carico agli sportelli unici con gestione
telematica che assolve anche alla gestione dei flussi informativi e autorizzativi in
capo ai diversi soggetti coinvolti.
Si propone alla ST di approvare l’elaborazione di un primo progetto di fattibilità di
massima, coinvolgendo altri soggetti della P.A., che individui anche prime aree
sperimentali da attivare nel corso del 2007.
19
2) Diffusione della firma digitale e dei lettori di card con firma digitale (CRS,…)
Una strategia di sviluppo dei rapporti telematici fra imprese e P.A. presuppone una
diffusione massiccia (in prospettiva generalizzata) dello strumento della firma digitale,
oggi utilizzata dalle società, ma scarsamente dalla piccole imprese individuali.
L’accordo Regione Lombardia-Sistema Camerale per il caricamento della firma digitale
sulle CRS, la Legge Regionale sulla Competitività, il recente “Decreto Bersani” (che
prevede che i rapporti impresa-P.A. siano “di norma” telematici) spingono verso la
diffusione generalizzata di questo strumento.
Indubbiamente sembra necessaria una forte azione “promozionale” verso le piccole
imprese, coinvolgendo le loro Associazioni e i loro consulenti.
Si propone pertanto una forte azione promozionale per dotare un numero significativo
di imprese lombarde della firma digitale e del lettore che ne consente l’utilizzo sul
proprio personal computer.
Il Sistema camerale potrebbe supportare il caricamento gratuito della firma digitale
sulla CRS, consegnando contestualmente il lettore di card finanziato dalla Regione.
Destinari potrebbero essere 50.000/100.000 imprese, secondo diverse ipotesi di
selezione:
• Le prime che lo richiedono, fino ad esaurimento
• Tutte le nuove imprese
• Tutte le imprese che presentano domande sui bandi regionali e camerali
Il costo “vivo” per ogni operazione è stimabile nell’ordine dei 20 euro (5/7 per il
caricamento della firma, 13/15 per il lettore), con un investimento complessivo
nell’ordine di 1 o 2 milioni di euro a seconda del numero di imprese.
3) Valutazione d’impatto e soddisfazione delle imprese
Un apposito Gruppo di Lavoro fornirà alla Segreteria Tecnica e al Collegio di Indirizzo
e Sorveglianza metodologie e analisi atte a poter disporre da un lato di una valutazione
oggettiva dell’impatto delle iniziative attivate, dall’altro di una verifica del livello di
soddisfazione delle imprese verso i contenuti e le modalità di gestione delle iniziative
stesse.
4) Sistematizzazione degli Osservatori economici e rapporto sulla competitività
Regione e Sistema camerale lombardo già collaborano efficacemente (fra loro e con
altri soggetti come ISTAT, Associazioni,…) in materia di analisi congiunturali (industria,
artigianato, commercio, cooperazione,…) e documentazione statistico-economica
(Annuario Statistico Regionale, Dossier Commercio, Dossier Artigianato, Dossier
Cooperazione,…). L’attenzione al monitoraggio dello sviluppo si sta estendendo
anche ad altri settori (turismo, agricoltura, servizi,…), al punto che si è indubbiamente
vicino al completamento del quadro di analisi sia in termini settoriali che territoriali.
Emergono due necessità rilevanti:
• un efficace coordinamento delle attività dei vari “Osservatori”, evitando
duplicazioni di attività e valorizzando concrete e possibili “economie di
scala” nella metodologia e nella raccolta ed elaborazione delle informazioni
20
•
di base, consentendo ad ogni settore e/o realtà territoriale di utilizzare le
risorse per affondi qualitativi propri e specifici
la produzione di un quadro di sintesi (un “rapporto” organico) che valorizzi i
risultati raccolti nei diversi settori e consenta di monitorare efficacemente la
competitività del “sistema lombardo”, evidenziandone punti di forza,
debolezze, evoluzioni.
Si propone pertanto alla ST di dare mandato ai responsabili dell’Asse 4 per la
presentazione entro luglio 2007 di un “progetto di coordinamento delle attività di
monitoraggio dell’economia lombarda”, coinvolgendo tutti i soggetti, interni o esterni ai
due sistemi, in grado di fornire contributi efficaci.
Il progetto dovrà prevedere anche un’analisi di massima dei costi aggiuntivi rispetto
alla situazione in essere e una proposta precisa per la produzione di un “Rapporto
annuale sulla competitiià lombarda”.
Come anticipato in premessa, nel corso del 2007 sarà potenziata ed affinata anche
l’attività di comunicazione, intesa come strategia complessiva di presentazione e
riconoscimento all’esterno della parternship e dell’agire comune ai due sistemi, e nel
contempo, come strumento di conoscenza e di accesso alle singole misure da parte
delle imprese.
In questo Asse è prevista anche un’azione di supporto e assistenza metodologica
all’attività della Segreteria Tecnica, per ottimizzarne l’attività, sviluppare
approfondimenti adeguati sulle strategie di intervento e favorire l’integrazione fra
componente camerale e componente regionale.
Le attività saranno programmate e gestite d’intesa con lREF e Scuola Superiore di Alta
Amministrazione.
21
ASSE 5 – INTERVENTI PER ARTIGIANATO E MICRO-IMPRESA
Referente regionale: Francesca Borgato
Referente camerale: Renato Montalbetti
Quadro finanziario
Soggetti
Regione Lombardia
Sistema Camerale
Altri soggetti
TOTALE
Risorse
4.200.000,00
4.200.000,00
8.400.000,00
Linee strategiche
Il punto di partenza può essere rappresentato dai buoni risultati ottenuti nel 2006 e dal
consolidamento di alcune iniziative che hanno introdotto significativi elementi di innovazione
nell’operatività della Convenzione, quali, ad esempio, il bando fiere e l’inserimento di risorse
riservate ad imprese artigiane nei bandi previsti da altri assi dell’Accordo di programma. La
ricerca di strumenti innovativi ed il continuo operare per il miglioramento della qualità degli
interventi devono rappresentare un impegno costante nella gestione della Convenzione
Artigianato, perché il bisogno di innovazione non è solamente una necessità del mondo delle
imprese, ma anche dei sistemi regionale e camerale che operano a sostegno del mondo
imprenditoriale.
Azioni
a) Aggregazioni
Sulla scorta degli approfondimenti svolti dal Comitato Tecnico di Gestione anche attraverso
un primo confronto con le Associazioni si conferma la valenza strategica del tema
dell’aggregazione per le piccole imprese.
Non si tratta di stimolare processi di fusione o di aggregazione formale che non
corrispondono alle necessità delle imprese, quanto piuttosto di creare reti di imprese che
possano affrontare tematiche complesse che le singole imprese non saprebbero gestire con
la stessa efficacia. La forma con cui queste reti si organizzano dipenderà unicamente dagli
effettivi bisogni e necessità. L’obiettivo concreto è di proporre attraverso un processo
partecipato con le imprese un avviso pubblico, rivolto sia ai Consorzi artigiani costituiti, sia ad
imprese artigiane aggregate in forma di ATI od anche di semplice Accordo di progetto, per la
presentazione di progetti che abbiano per oggetto lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi o di
nuovi processi organizzativi e produttivi riguardanti varie aree tematiche.
22
I beneficiari sopra menzionati potranno costituire partenariati con altri soggetti, quali, ad
esempio, Associazioni di categoria, Camere di Commercio, Università e Centri di ricerca,
imprese di maggiore dimensione leaders della filiera, con comprovata esperienza e
competenza professionale concernente gli interventi proposti, in grado di portare nel progetto
conoscenze, ma anche le esperienze migliori e più interessanti. Come peraltro già avvenuto
nell’esperienza del concorso di idee, promosso nella Convenzione 2003-2005, si prevede di
individuare e sostenere un numero limitato di progetti, rivolti ad una platea ben identificata di
imprese, destinati a trasferire effettivo valore ai partecipanti ed a costruire qualcosa di
duraturo che continui anche dopo la fine del progetto finanziato. Si ritiene importante
valorizzare ulteriormente questa esperienza introducendo innovative modalità di gestione e
coinvolgendo, in affiancamento a Regione ed Unioncamere, qualificati esperti in grado di
apportare nell’iniziativa competenze scientifiche e conoscenza delle esperienze migliori già
realizzate.
b) Consolidamento iniziative di sistema
Nel corso dell’anno 2006 si sono avviate iniziative più propriamente di sistema, con l’obiettivo
di valorizzare le eccellenze e le specificità che l’artigianato esprime ed il ruolo fondamentale
da esso svolto per la promozione del territorio e delle sue peculiari caratteristiche.
Ci si riferisce in particolare al progetto relativo alla comunicazione ed a quello per la
promozione di eventi fieristici, attualmente in preparazione, che si svolgeranno nel mese di
maggio 2007 nelle diverse province lombarde, ma promossi con un unico marchio e con una
comunicazione coordinata e impostata per valorizzare in modo unitario la ricchezza
dell’artigianato lombardo. Fatta salva la necessità di una puntuale valutazione dei risultati
ottenuti da effettuarsi al termine delle varie iniziative, si ritiene che per garantire efficacia a
questa tipologia d’interventi occorra prevederne la continuità nel tempo e sostenerne il
consolidamento almeno per i primi anni di vita.
a) Logistica
Il settore dei trasporti e della logistica è un volano fondamentale per la crescita economica. La
Lombardia, con i suoi 400 milioni di tonnellate di trasporto merci annui, rappresenta la
principale area di origine/destinazione italiana e una delle più importanti a livello europeo.
Le infrastrutture intermodali e logistiche lombarde sono insufficienti rispetto alle richieste delle
imprese e ai livelli di domanda attratta e generata dal territorio regionale. Vi sono carenze
infrastrutturali (una rete stradale con snodi viabilistici saturi o al limite della capacità di traffico,
un'offerta ferroviaria limitata e rigida) e gestionali (un’offerta di servizi logistici privati
polverizzata e debole, scarsa innovazione organizzativa, ecc..).
Il settore della logistica è molto articolato e complesso (da non trascurare la presenza di una
regolamentazione comunitaria sempre più stringente) e richiede un approccio integrato e
multisettoriale, oltre al coinvolgimento e alla partecipazione attiva di tutti gli attori. Non è
infatti possibile avvicinarsi alle problematiche delle imprese che operano nel comparto della
logistica senza considerare le necessità di natura infrastrutturale, ambientale o della tutela
degli interessi collettivi legati alla distribuzione commerciale.
Si propone quindi di avviare un lavoro di analisi affinché, in collaborazione con i diversi attori
del sistema, possano essere definite le scelte strategiche una politica di modernizzazione del
23
settore in grado di conferire maggior efficienza al sistema logistico e quindi maggior
competitività all’intero sistema economico produttivo.
Inoltre, un intervento a sostegno di progetti sperimentali miranti ad incentivare l’utilizzo di
tecnologie informatiche e di modelli organizzativi logistici per ottimizzare la distribuzione delle
merci delle zone A della qualità dell’aria potrebbe contribuire ad aiutare le imprese di minori
dimensioni ad introdurre elementi di innovazione e di efficienza nei loro processi gestionali e
contemporaneamente aiutare a ridurre l’impatto ambientale dell’attività.
d) Credito
Nell’anno 2007 è entrata in vigore la normativa internazionale di Basilea 2 ed anche se le
banche italiane intendono avvalersi della possibilità, prevista dalla normativa stessa, di
spostarne al 2008 la piena applicazione, si ritiene che la gran parte delle imprese ne abbia
ormai sufficientemente compreso il significato e si sia adeguatamente preparata.
In questa direzione un ruolo fondamentale hanno svolto e svolgono i Consorzi di garanzia fidi
promossi dalle Associazioni di categoria. Le proposte sviluppate da Regione e UCL
nell’ambito della precedente Convenzione hanno indicato la necessità di una trasformazione
di queste strutture per meglio rispondere all’evoluzione della normativa, ma anche per
mettersi in condizione di soddisfare meglio le richieste delle imprese, principalmente
attraverso processi di fusione e di crescita dimensionale e qualitativa.
Si deve rilevare che su questa strada, mentre altri comparti produttivi hanno posto in essere
concrete iniziative di concentrazione e fusione di strutture, superando la dimensione
strettamente provinciale, il settore dell’Artigianato registra ancora ritardi ed incertezze.
Sicuramente il rilevante numero di Consorzi fidi artigiani esistenti e la mancanza di una
normativa definita di riferimento, che dovrebbe essere quanto prima emanata dalla Banca
d’Italia, rendono difficoltoso il percorso della concentrazione.
Si ritiene comunque che, a normativa definita, sia particolarmente importante sostenere i
processi di consolidamento e rafforzamento di queste strutture.
Nell’ambito della Convenzione Artigianato sono stati numerosi i progetti finanziati per studiare
l’impatto di Basilea 2 sugli artigiani e le prospettive dei Confidi. Si tratta ora di accompagnare
la concreta realizzazione ed il completamento di processi di consolidamento già approvati e
definiti, che portino ad un risultato concreto, finalizzando gli eventuali interventi all’effettivo
raggiungimento di questo risultato.
e) Integrazione con altre iniziative previste nell’Accordo di Programma
Nel corso dell’anno 2006 si sono destinate risorse provenienti dalla Convenzione al
finanziamento del Bando innovazione promosso nell’ambito dell’Asse 1 dell’Accordo di
programma, riservando la quota stanziata pari ad € 1.000.000 alle imprese artigiane
partecipanti al bando.
Si ritiene questa modalità d’intervento utile ed importante per favorire una migliore
integrazione delle politiche a favore dell’Artigianato con gli interventi previsti per la generalità
delle imprese e quindi da riproporre con altri interventi previsti dall’AdP anche per l’anno
2007.
24
Il fatto poi che le risorse provenienti dalla Convenzione siano riservate esclusivamente alle
imprese artigiane, al di là degli aspetti più strettamente formali, vuole rappresentare un forte
incoraggiamento per l’impresa artigiana a confrontarsi con pari dignità su temi e problemi
comuni a tutto il mondo imprenditoriale e non ha certo il significato di prevedere un recinto od
una riserva all’interno della quale le imprese artigiane possono muoversi con minore qualità
ed impegno sul terreno dell’innovazione.
f) Monitoraggio e studio fenomeni in atto
L’esperienza della Convenzione ha consolidato nel tempo una serie di strumenti volti a
monitorare ed osservare lo sviluppo dell’Artigianato lombardo. Si ritiene questa attività
fondamentale per consentire di conoscere i problemi e le esigenze del comparto e quindi
orientare in maniera corretta gli interventi previsti. Per l’anno 2007 si ritiene di portare a
completamento l’iniziativa della creazione dell’Osservatorio Regionale dell’Artigianato,
integrando e completando strumenti già ampiamente sperimentati, quali l’Osservatorio credito
e l’indagine congiunturale, con nuove rilevazioni ed approfondimenti che l’evoluzione del
comparto rende necessarie. Particolarmente importanti sono i contributi che, nella messa a
disposizione e nella valutazione dei dati disponibili possono dare il Sistema camerale e gli
Enti Bilaterali dell’Artigianato. Particolarmente importante risulta essere l’attività di
monitoraggio sull’andamento dei progetti cofinanziati dalla Convenzione, coordinata da IReR,
soprattutto per trasferire ai soggetti proponenti le valutazioni e le analisi sui prodotti presentati
e sui risultati conseguiti, per attivare un processo condiviso di miglioramento continuo.
g) Progetti territoriali e di filiera
Il sostegno ai progetti provenienti dai vari territori e dalle diverse filiere produttive resta un
intervento prioritario e centrale della Convenzione. La ricchezza e varietà delle produzioni e
delle attività artigiane, lo stretto legame con il territorio di riferimento possono essere
pienamente valorizzati proprio attraverso una progettualità che nasce dal basso , attenta a
cogliere i bisogni delle imprese e pronta ad organizzare le risposte a questi bisogni.
h) Partecipazione di imprese artigiane ad eventi fieristici in Italia e all’estero
Il buon risultato conseguito con il bando 2006 per la partecipazione di imprese artigiane ad
eventi fieristici in Italia ed all’estero, con circa 400 imprese e vari Consorzi che hanno
usufruito dei contributi, induce a ritenere che questa modalità sia da riproporre nel 2007. Il
bando 2007 costituirà l’occasione per sperimentare anche con le imprese artigiane la
modalità di presentazione delle domande unicamente per via telematica.
i)
Supporto al riordino della normativa regionale in materia di artigianato
I processi di riorganizzazione delle azioni in materia di credito e di razionalizzazione del
sistema degli organismi del mondo artigiano operanti in tale settore di cui si è detto, il
rinnovato quadro costituzionale e la recente approvazione della legge regionale in materia di
competitività, rappresentano i principali elementi di contesto da cui potrà prendere le mosse
un processo di riordino della normativa regionale in materia di artigianato.
Nell’ambito della Convenzione andranno pertanto sviluppate opportune azioni di sostegno a
tale processo al fine di consolidare, anche sotto il profilo normativo, l’integrazione delle azioni
tra Regione e Sistema camerale. Risulta poi, particolarmente importante, così come proposto
dal Comitato tecnico di gestione della Convenzione, la condivisione tra Regione e Sistema
camerale di iniziative ed interventi volti a dare applicazione alle misure di semplificazione
contenute sia nella legge regionale sulla competitività sia nella normativa nazionale di recente
emanazione.
25
ASSE 6 – PROMOZIONE DELL’ATTRATTIVITA’ DEL MERCATO
LOMBARDO
Referenti regionali: Rosangela Morana – Danilo Maiocchi
Referenti camerali: Gisella Introzzi – Maria Pia Marini
Quadro finanziario
Soggetti
Regione Lombardia
Sistema Camerale
Altri soggetti
TOTALE
Risorse
€ 2.000.000,00
€ 2.000.000,00
€ 4.000.000,00
Linee strategiche
L’ambito d’intervento dell’asse è finalizzato alla valorizzazione delle risorse e delle
potenzialità del territorio, quale volano di sviluppo economico della Lombardia.
A tal fine verrà supportato lo sviluppo della cultura di sistema, in quanto le sinergie tra i
diversi attori presenti sul territorio e la messa in rete di conoscenze e servizi costituisce
l’elemento di successo per le strategie e le conseguenti azioni per un rilancio di competitività
del territorio.
Le strategie su cui articolare gli interventi dell’Asse sono:
- promozione e valorizzazione integrata delle risorse ambientali, culturali e produttive
anche ai fini dell’insediamento di nuove imprese e dell’attrazione di nuovi investimenti.
- sviluppo ed attuazione di iniziative a supporto di potenziali imprenditori/investitori
- sviluppo della capacità di accoglienza del territorio regionale e rafforzamento
qualitativo e quantitativo dell’offerta turistica lombarda.
Per rispondere ai bisogni emergenti del mercato occorrerà porre particolare attenzione
all’attivazione di strumenti flessibili ed efficaci, in questo senso si opererà anche per il
rafforzamento di reti , di strumenti di partneriato, e di progetti di sistema, senza trascurare il
coinvolgimento diretto degli operatori economici.
Particolare attenzione verrà inoltre posta nel coinvolgimento di provincie e comuni, soprattutto
capoluogo, confermando la logica di addizionalità anche nei loro confronti sui progetti che li
coinvolgono con dotazione di risorse economiche.
26
Azioni
Viene di seguito proposta una prima sintesi delle linee di lavoro previste per l’Asse nel 2007,
rispetto alle quali verrà definita progettazione operativa specifica, da sottoporre a valutazione
ed approvazione della Segreteria Tecnica in corso d’anno.
Azioni per la promozione del Sistema Lombardia
Le azioni che si ipotizzano sono volte ad acquisire un quadro conoscitivo aggiornato e
completo del sistema Lombardia e a promuoverne le opportunità agli imprenditori/investitori
potenzialmente interessati a insediarsi sul territorio regionale.
Gli ambiti di intervento di maggiore interesse risultano:
-
lo sviluppo di un Osservatorio funzionale a raccogliere i dati e le analisi inerenti il
sistema dell’offerta (opportunità di attrazione di persone, flussi turistici, imprese e
investimenti esteri), considerando il complesso dei fattori attrattivi del territorio
(consistenze ricettive, servizi, risorse culturali, sistema fieristico, patrimonio naturale e
paesaggistico…); la domanda internazionale di investimenti cross-border, i fattori critici
e di successo per l’attrattività della Regione Lombardia; attenzione specifica verrà
posta al raccordo anche con gli osservatori di livello nazionale laddove previsti o
esistenti;
-
il potenziamento e la messa a sistema dei servizi di individuazione, contatto e
accompagnamento a potenziali nuovi imprenditori/investitori per l’insediamento delle
imprese offerti dalla Regione, dal Sistema Camerale e dagli Enti Locali;
-
la comunicazione, da parte della Regione e degli enti e dei soggetti territoriali, delle
opportunità offerte dal territorio regionale, agevolando lo sviluppo di strumenti ad hoc e
piani di comunicazione focalizzati sugli investitori/imprenditori potenzialmente
interessati al “prodotto Lombardia”.
Azioni per la realizzazione di nuove opportunità imprenditoriali e di mercato sul
territorio lombardo
Gli ambiti di intervento di maggiore interesse risultano:
-
sostegno alla realizzazione di spin off di imprese straniere disponibili ad investire in
Lombardia
-
supporto agli investimenti di imprese estere per lo sviluppo diretto o attraverso Joint
venture di nuove iniziative imprenditoriali in Lombardia
-
sostegno al rientro in Lombardia di attività delocalizzate
Azioni per lo sviluppo dell’attrattività turistica
Azioni finalizzate allo sviluppo dell’economia, delle imprese turistiche e dei servizi di
accoglienza turistica.
Gli ambiti di intervento di maggiore interesse risultano:
27
-
promozione e commercializzazione dell’offerta
potenziamento dei servizi di accoglienza
turistica,
anche
attraverso
il
-
valorizzazione dell’immagine della Lombardia con particolare riferimento al settore
cine-visuale e allo spettacolo dal vivo
-
sostegno all’innovazione e qualità del prodotto turistico
-
partecipazione a Grandi Eventi a rilevanza internazionale.
Sviluppo di iniziative collegate al sistema fieristico e congressuale
Avvio e sostegno di iniziative pubblico – private per l’integrazione di sistemi di servizi quali
trasporti (taxi, tram, ferrovia ecc.), la ricettività alberghiera e la ristorazione (convenzioni ecc.),
il turismo, gli eventi culturali, etc., rendendoli funzionali ed attrattivi rispetto alle esigenze degli
operatori e utenti delle manifestazioni fieristiche, in particolare nell’area di gravitazione del
Polo interno/esterno di Fiera Milano.
Sistemi turistici
Creazione e rafforzamento di reti e partenariato per la messa a sistema dei diversi operatori
del settore turistico e delle diverse risorse quali fattori di attrattività per il territorio regionale.
Gli ambiti di intervento di maggiore interesse risultano:
-
formazione e accompagnamento a soggetti pubblici e privati che partecipano ai ST
-
valorizzazione delle risorse ambientali e culturali nell’ambito dei programmi di sviluppo
dei sistemi turistici, con particolare riferimento agli eventi di grande impatto e finalizzati
all’incremento dell’attrattività del territorio.
28
QUADRO FINANZIARIO DI SINTESI
PROGRAMMA D’AZIONE 2007
Regione Lombardia
Sistema Camerale
Altri Soggetti
TOTALI
Asse 1
Innovazione
19,50
10,50
Asse 2
Internazionalizzazione
7,50
7,50
Asse 3
Promozione del territorio e
dell’ambiente
4,00
4,00
8,00
Asse 4
Modernizzazione ed efficienza
dell’azione amministrativa
0,80
0,80
1,60
Asse 5
Interventi per l’artigianato e la
Microimpresa
4,20
4,20
8,40
Asse 6
Promozione dell’attrattività del
mercato lombardo
2,00
2,00
4,00
38,00
29,00
TOTALI
30,00
1,50
1,50
16,50
68,50
29