L`istituto - IC Via Cortina

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L`istituto - IC Via Cortina
Istituto Comprensivo “Luigi Di Liegro”
“Non si può amare a distanza, restando fuori dalla mischia,
senza sporcarsi le mani,
ma soprattutto non si può amare senza condividere"
Luigi Di Liegro
L’istituto comprensivo “Luigi di Liegro” nasce nel 2012, a seguito di un dimensionamento
che ha rivoluzionato l’assetto verticale delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I grado.
L’istituto riunisce le scuole dell’infanzia e primarie di via Sebastiano Satta e piazza
Balsamo Crivelli, la scuola primaria di piazza Tommaso De Cristoforis e le scuole secondarie di I
grado site in via Cipriano Facchinetti e via di Casal Bertone (già da diversi anni queste ultime unite
in un unico istituto) e il CTP, per l’istruzione degli adulti, sito in via Cortina.
I vari plessi sono ubicati su due quartieri: Casal Bruciato e Casal Bertone. Sebbene non
particolarmente distanti, si è evidenziata da subito una disomogeneità territoriale, ambientale,
sociale che ha creato un panorama quanto mai ampio e articolato. Inoltre, soprattutto per quel che
riguarda la primaria, si è trattato di un gruppo di scuole caratterizzato da storie, consuetudini, iter
diversi, perché diversi erano i circoli didattici ai quali appartenevano. Creare un’identità unitaria
all’interno di un tessuto così fortemente diversificato è apparsa un’operazione quanto mai
complessa.
Nonostante le profonde diversità che hanno contraddistinto i plessi, la centralità degli alunni
e dei loro interessi più profondi è divenuta il cardine su cui costruire l’unità, la nota che è riuscita ad
armonizzare e riunire più voci in un unico coro. La scuola cerca di farsi “interprete” dei bisogni
degli alunni e su questo si è fondata l’identità dell’istituto che, dunque, progetta ed organizza
attività in cui ciascuno, con i suoi interessi, i suoi tempi e modi di crescere e di apprendere, è al
centro del fare scuola. Acquisire tale ottica ha permesso di superare le barriere miopi della
frammentarietà per fare del confronto tra le diversità (territoriali, sociali, culturali, anche
anagrafiche) un motivo di crescita e di arricchimento continuo per tutti i soggetti in esso coinvolti.
L’istituto ha mantenuto durante il suo primo anno di vita il nome “Via Cortina”, ma via via che il
processo di unificazione ha trasformato questo gruppo di scuole in un istituto con una sua specifica
connotazione ed identità, il Collegio docenti, su proposta del D.S. Simonetta Caravita, lo ha
ribattezzato “Luigi Di Liegro”. «Luigi Di Liegro o Via Cortina?» scrive il nuovo D.S. Adalgisa
Maurizio «Quando mi chiedono come si chiama la scuola dove da qualche mese sono dirigente,
alterno la risposta: qualche volta rispondo che si chiama Di Liegro, altre do il nome di Via Cortina
70. In effetti, il doppio nome racconta la storia dell’istituto e la sua presenza nei quartieri di Casal
Bruciato e di Casal Bertone. Quando circa quindici anni fa conobbi per la prima volta la scuola
media di via Cortina, era appunto solo una scuola media, poi diventata istituto comprensivo e sede
di un Centro di istruzione per gli adulti, fino a comprendere le scuole di Casal Bertone, di piazza
Crivelli e di via Satta. I tanti cambiamenti avvenuti nel corso del tempo hanno trasformato l’assetto
della scuola senza alterarne la sua più profonda identità: una scuola accogliente e aperta, una scuola
dove la solidarietà non è un vago sentimento di compassione né si fonda su un sentimento di
altruismo ingenuo, ma nasce dall’analisi della complessità sociale, dai guasti del sistema sociale
disordinato, dal degrado morale e culturale, provocato dalla legge del più forte, dalla carenza di
etica collettiva (Luigi Di Liegro). In questi pochi mesi dall’inizio dell’anno scolastico, ho iniziato a
conoscere le persone che ogni giorno lavorano e si impegnano affinché tutti gli studenti dell’istituto
possano trovare e sentire quell’accoglienza e quello spirito di solidarietà di cui parlava Di Liegro e
dove sia garantito il diritto allo studio per tutti. Il cardine sul quale l’istituto ha costruito, sviluppato
e affermato la propria identità è senza dubbio la presenza costante, forte e propulsiva di Simonetta
Caravita. Ho l’onore e l’onere di guidare un istituto complesso e importante anche fuori dal
territorio, punto di riferimento culturale e sociale per molti, spazio di accoglienza e di discussione e
di contrasto a tutte le forme di discriminazione. C’è molto fare a scuola, per grandi e piccoli,
ognuno per la sua parte ma con un obiettivo comune che meglio di tutti ha espresso Malala
Yousafzai, la giovane pakistana premio Nobel per la pace per il 2014:
“Un bambino, un
insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo. L'istruzione è l'unica soluzione.
L'istruzione è la prima cosa". »
C'è chi insegna
guidando gli altri come cavalli
passo per passo:
forse c'è chi si sente soddisfatto
così guidato.
C'è chi insegna lodando
quanto trova di buono e divertendo:
c'è pure chi si sente soddisfatto
essendo incoraggiato.
C'è pure chi educa, senza nascondere
l'assurdo ch'è nel mondo, aperto ad ogni
sviluppo ma cercando
d'essere franco all'altro come a sé,
sognando gli altri come ora non sono:
ciascuno cresce solo se sognato.
D.Dolci