il fascino della barca a vela : l`esperienza di angelo soraci, il
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il fascino della barca a vela : l`esperienza di angelo soraci, il
IL FASCINO DELLA BARCA A VELA: L’ESPERIENZA DI ANGELO SORACI, IL CAMPIONE LAUREATO ALL’UNIVERSITÀ DI MESSINA L a scorsa estate si è aggiudicato, assieme a tutto l’equipaggio italiano di “Scugnizza” dell’armatore napoletano Vincenzo Di Blasio, la regata “Orc International World Championship” (Mondiale di Vela d’Altura), alla quale avevano partecipato ben sedici Paesi. Prima di approdare nel team che già nel 2012, a Helsinki, aveva conquistato il titolo di campione del mondo nell’ambito della stessa manifestazione, Angelo Soraci è stato uno studente dell’Università di Messina, presso la quale ha conseguito la laurea triennale in Ingegneria Navale. «La passione per la vela mi è stata tramandata da mio padre» conoscere questo mondo. Poi ho proseguito per conto mio». Per il Mondiale che si è svolto ad Ancona, Angelo e i suoi compagni si sono avvalsi del sistema “Easy Sailing Assistance”: «Si tratta di un programma che viene utilizzato su barche da regata. È configurato su tutti gli strumenti della barca, e tramite un software ci si può connettere ai dispositivi Apple (come iPad e iPhone) scaricando tutti i dati dell'imbarcazione. Il sistema ESA ti aiuta molto nell'allenamento e nella configurazione della barca, soprattutto grazie alla lettura delle polari, cioè le curve che rappresentano le sue prestazioni». Un gioco di squadra, coordinamento, distribuzione dei ruoli. Che regala tante emozioni. Anche paura? «Assolutamente no», spiega Angelo. «Andare in barca a vela è una cosa stupenda. È meraviglioso andare solo col vento, ti senti libero da tutti i gingilli meccanici. È da inizio settembre che sono a stretto contatto col mare. Anche in questo preciso momento, mentre parlo con te, mi trovo sopra una barca, a Napoli, e ci dormo pure!» «Andare in barca a vela è una cosa stupenda. È meraviglioso andare solo col vento» Angelo Soraci (a sinistra) prima del varo della deriva Cariddi Per tre edizioni consecutive è stato prodiere dell’equipaggio degli skiff “Cariddi” e “Scilla”, durante le regate interuniversitarie del progetto "1001 vela cup", costruite dagli allievi dell’Ateneo peloritano sotto la guida del prof. Eugenio Guglielmino. Un’attività, questa, che Angelo ha conosciuto sin da bambino: «La passione per la vela mi è stata tramandata da mio padre», racconta il giovane velista messinese. «È stato lui a farmi Dopo la vittoria del Mondiale, però, non c’è tempo per cullarsi sugli allori: «Ci stiamo già preparando per la prossima stagione, che avrà inizio a gennaio. Spero di partecipare ancora con la 'Scugnizza', ma, oltre agli impegni sportivi, ci sono anche quelli universitari». Sì, perché Angelo, dopo il percorso triennale avviato a Messina, non ha abbandonato i libri: «Sto frequentando il corso magistrale in Ingegneria Navale presso l’Università degli Studi di Napoli. Tra qualche mese conseguirò la laurea specialistica e concluderò il ciclo che ho iniziato a Messi- na». E nella città partenopea Angelo ha avuto la possibilità di continuare a coltivare la sua passione di sempre: «Qui ho conosciuto dei ragazzi che mi hanno offerto di andare in barca con loro». «All'Università di Messina ho ricevuto un'ottima preparazione, che mi è servita molto anche nel prosieguo degli studi qui a Napoli» Soraci impegnato in una manovra durante una regata Senza dimenticare il ruolo fondamentale, però, che ha avuto l’Ateneo peloritano: «All'Università di Messina ho ricevuto un'ottima preparazione, che mi è servita molto anche nel prosieguo degli studi qui a Napoli. Messina, però, dal punto di vista della cantieristica navale non offre più granché. Sarei comunque dovuto partire per lavoro». Un peccato, naturalmente, ma è altrettanto vero che andare via dal proprio nido, anche solo temporaneamente, non può che giovare ad un arricchimento della propria esperienza. Nel frattempo, prima di riprendere in mano i libri, Angelo continua a lavorare in barca. E a dormirci, prima di riprendere il viaggio che lo porterà verso nuovi orizzonti.