Anno scolastico 2009 2010
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Anno scolastico 2009 2010
Anno scolastico 2009 2010 1 Premessa Il Collegio dei Docenti della Scuola Media Statale “Via BOCCIONI”, nata dall’accorpamento tra la Scuola Media Statale “IPPPOLITO NIEVO” e la Scuola Media Statale “GUIDO ALESSI”, ha elaborato il proprio Piano dell’Offerta Formativa improntandolo, sperimentalmente e in continuità con il lavoro svolto negli anni scolastici INTEGRAZIONE, precedenti, RESPONSABILITA’ agli ed indicatori di FLESSIBILITÀ, AUTOVALUTAZIONE per la realizzazione del SUCCESSO FORMATIVO dei suoi alunni. Il Piano dell’Offerta Formativa è stato stilato sulla base delle indicazioni fornite dal Regolamento dell’Autonomia delle istituzioni scolastiche e assumendo come riferimento normativo i D.M. 179/99 e la Direttiva Ministeriale n° 180/99 di pari data. 2 PARTE PRIMA IDENTITÀ DELLA SCUOLA 3 1. Il piano dell’offerta 1.1. Che cosa è il P.O.F. Il P.O.F. o Piano dell’Offerta Formativa è la “carta d’identità” della scuola, in quanto consente a quest’ultima di: • evidenziare la propria specificità rispetto alle altre scuole dello stesso ordine e grado presenti sul territorio; • rendere trasparenti le finalità educative; • autovalutare il processo di insegnamento-apprendimento al fine di migliorarlo; • fornire agli studenti criteri di valutazione omogenei; • assumere impegni nei confronti dell’utenza. Esso illustra la politica educativa, le metodologie didattiche, i vari progetti attivati, gli obiettivi, le finalità da perseguire e le modalità di verifica dell’apprendimento. Il P.O.F. viene progettato dopo un’analisi dei bisogni formativi e del contesto socio-culturale in cui la scuola opera; viene redatto seguendo le indicazioni del Collegio dei docenti e diventa operativo dopo l’approvazione da parte del Consiglio di Istituto. A questo punto viene presentato alle famiglie per illustrare le attività della scuola. La Scuola Media, in ottemperanza sia delle linee direttrici stabilite negli articoli 3 e 34 della Costituzione Italiana (promozione dell’uguaglianza sia formale che sostanziale dei cittadini e caratteristiche specifiche della scuola), sia delle Indicazioni dei Programmi Ministeriali della Scuola Media stessa, pone come obiettivo finale della propria azione la realizzazione di se stessa come: • Scuola della formazione dell’uomo e del cittadino: è attenta alla dimensione formativa sia nella sfera socio affettiva che in quella cognitiva degli apprendimenti. 4 • Scuola che colloca nel mondo: assume ed educa alla diversità, come risorsa e stimolo per la crescita. • Scuola orientativa: quindi scuola che costruisce percorsi di apprendimento rispettosi di tempi, ritmi e stili cognitivi, anche attraverso l’individualizzazione dell’insegnamento, sviluppando in ciascuno la consapevolezza di sé e delle proprie capacità e potenzialità. • Scuola secondaria nell’ambito dell’istruzione dell’obbligo: nell’ottica della continuità educativa, a partire dalla valorizzazione delle esperienze precedenti, propone esperienze e contenuti nuovi, adeguati all’età degli alunni. Conseguentemente questa Scuola intende proporre alle comunità di pertinenza un’offerta formativa ricca ed articolata, le cui linee di indirizzo sono costituite insieme da un curricolo impostato nei suoi aspetti disciplinari, opzionali e facoltativi e da un sistema di valori da trasmettere ai ragazzi in maniera condivisa. Più in concreto la Scuola di “Via Boccioni” si propone come finalità prioritarie, per contribuire efficacemente alla formazione di futuri cittadini europei, di: • fornire agli alunni una buona formazione curriculare; • offrire stimoli culturali più vasti ed insieme rispondenti alle esigenze individuali. In questo quadro la scuola promuove un’educazione improntata ai seguenti valori: • la democrazia e l’uguaglianza fra i cittadini; • l’Unione Europea e l’uguaglianza fra popoli e paesi; • la consapevolezza della necessità e del rispetto delle regole; • la consapevolezza dei diritti individuali e sociali; • l’accettazione degli altri e dei diversi; • la capacità di scegliere, valutare ed autovalutare; 5 • la consapevolezza della parità degli individui relativamente al sesso, all’etnia, alla religione, alla classe sociale ecc.; • la compiuta formazione culturale della persona. Gli obiettivi, le priorità e più in generale le scelte educative, didattiche ed organizzative di questa Scuola sono stabiliti dal Collegio dei docenti, dal Consiglio d’Istituto e dai Consigli di classe e vengono raccolti e resi pubblici nel presente Piano dell’Offerta Formativa, che definisce l’identità della scuola. Le scelte operate in questi ambiti coinvolgono gli alunni, la scuola tutta, le famiglie ed in qualche misura la comunità locale, attraverso una collaborazione proficua e di reciproco aiuto tra Scuola, Comune ed altre istituzioni e/o organizzazioni locali. PIANO OFFERTA FORMATIVA RISORSE INTERNE ED ESTERNE ALL’ISTITUTO CONTESTO AMBIENTALE ECONOMICO-SOCIALE FINALITÀ GENERALI OBIETTIVI EDUCATIVI E FORMATIVI OBIETTIVI COGNITIVI OBIETTIVI DIDATTICI TRASVERSALI SAPERI DIDATTICA RICERCA E SPERIMENTAZIONE ORGANIZZAZIONE degli alunni Verifica, valutazione e autovalutazione dell’attività didattica (curricolare, recupero, attività integrative) del P.O.F. 6 RISORSE FINANZIARIE 2. Il dirigente collaboratori Scolastico e i suoi Dirigente Scolastico Prof.ssa ALESSANDRA SISTOPAOLI FUNZIONI STRUMENTALI QUALIFICA 7 NOMINATIVO Collaboratore vicario via Flaminia con delega alla firma Prof.ssa MARIELLA MORICCA Collaboratore vicario via Boccioni Prof.ssa NOVELLA SARTI Funzione strumentale POF Prof.ssa GIUSEPPINA LARA SANTANGELO Funzione strumentale informatica Prof.ssa CARLA FELLI Funzione strumentale alunni e famiglie Prof.ssa FRANCESCA ROMANA BALZANI Funzione strumentale integrazione Prof.ssa ROSARIA BROCATO IL COLLEGIO DOCENTI NOMINATIVO DOCENTE AGUIARO Patrizia ANGELINI Laura ANTONELLI Silvana ARSENI Enza BALZANI Francesca BARRESI Antonella BERLANDA Paolo BRILLANTINO (supp. CAROTENUTO) Placida BROCATO Rosaria CANO Maria Pia CAPALDI Giuseppina CARBONE Sabrina CATALANI Tiziana CICCONI Valentina CONIDI Caterina COPPOLA Antonietta D’AMICO Maria Antonia D’ANGELI Antonietta D’ANTONIO Maria DE SANTIS Anna DI DOMENICANTONIO Vincenza ESPOSITO Luisa FANTINI Simonetta FELLI Carla FULCO Maria Teresa GRECO Gabriella GRIECO NOBILE Renata GUGLIELMELLI( supp. PATACCHIOLA) Marcella IACOBONE Antonella MANNI Maria Paola MATERIA Fortunata MONTECCHIANI Carla MORICCA Mariella PANAIOLI Carla PAOLINO Gianna RENDACE Elvira RUSSO Angela Maria RUSSO Cinzia RUSSO Giovanna SALVATORE Sergio SANITA' Emilia SANTANGELO Lara SANTINI Giovanna ( supp.DI MARCO) SARTI Novella SFODERA Rita SNICHELOTTO Maria Teresa TOMASSINI Alberta TORO Maria TUDINI Anna VANNUCCI Flora 8 DISCIPLINA Sostegno Arte Scienze motorie Lettere Educazione Musicale Lettere Scienze mat., chim., fis., e naturali Sostegno Sostegno Lettere Tecnologia Sostegno Francese Lettere Religione Scienze motorie Scienze mat., chim., fis., e naturali Sostegno Scienze mat., chim., fis., e naturali Inglese Scienze mat., chim., fis., e naturali Inglese Lettere Educazione Musicale Educazione Musicale Scienze mat., chim., fis., e naturali Inglese Lettere Tecnologia Lettere Spagnolo Lettere Lettere Arte Arte Religione Scienze mat., chim., fis., e naturali Arte Lettere Tecnologia Arte Inglese Lettere Lettere Scienze mat., chim., fis., e naturali Sostegno Scienze mat., chim., fis., e naturali Francese Scienze motorie Lettere PERSONALE AMMINISTRATIVO E COLLABORATORI SCOLASTICI QUALIFICA Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Assistenti Amministrativi Collaboratori Scolastici Via Boccioni Collaboratori Scolastici Via Flaminia 9 NOMINATIVO MONICA GABRIELE ANTONELLA MOPRICO FRANCESCA GERVASIO EUGENIA MASTRECCHIA BIANCHI ANTONELLA BRANDINI LUANA DI LUCIANO CLAUDIO DI MARZO LUISA ORSINI BEATRICE PIERANNUNZIO MASSIMO ABATE CONCETTA DI SANTO ANNA URBINELLI SABRINA COORDINATORI DI CLASSE CLASSE 1A 2A 3A 1B 2B 3B 1C 2C 3C 1D 2D 3D 1E 3E 1F 2F 3F 1G 2G 3G 1H 3H 10 DOCENTE Anna De Santis Maria Antonia D’amico Marcella Guglielmelli Enza Arseni Rita sfodera( Iovinelli) Simonetta Fantini Flora Vannucci Vincenza Di Domenicantonio Antonella Barresi Giovanna Santini Gabriella Greco Giovanna Russo Carla Montecchiani Novella Sarti Valentina Cicconi Paolo Berlanda Mariella Moricca Lara Santangelo Angela Russo Maria Paola Manni Alberta Tomassini Maria Pia Cano 3. L’identità socio-ambientale 3.1. Il territorio e il suo contesto La nostra scuola è composta di due sedi: Via Boccioni, 2 e Via Flaminia, 227. La prima si trova nel quartiere Parioli , la seconda nel quartiere Flaminio. Entrambe le scuole sono ubicate in zone storiche della città e ambedue gli edifici scolastici, risalenti agli anni '30 del novecento, sono considerati monumenti architettonici. La recente costruzione dell'Auditorium ha di fatto saldato le due realtà e creato ulteriori occasioni di arricchimento culturale. Le due sedi godono di una posizione privilegiata nella città di Roma in quanto vicine a numerose istituzioni culturali come: la Galleria d’Arte Moderna, lo Stadio Flaminio, il Teatro Olimpico, Villa Glori, Villa Borghese, da sempre frequentate dalla nostra scolaresca in specifiche occasioni create dal corpo docente. La zona recentemente si è arricchita di costruzioni moderne, come la Moschea e il Palazzetto dello Sport . Nel suo complesso, la scuola è frequentata da gruppi eterogenei di alunni e finalizza i suoi interventi educativi alla valorizzazione, più ampia possibile, di tutte le diversità e all’effettivo inserimento di tutti i suoi studenti, favorendo la frequenza e l’integrazione di alunni stranieri e diversamente abili , adottando un modello flessibile e metodologie pluralistiche, cercando di soddisfare esigenze formative e culturali più ampie di quelle strettamente scolastiche. Accoglienza e servizi, progetti e percorsi interculturali hanno prodotto negli anni una sempre migliore integrazione tra tutte le componenti e un sicuro arricchimento. 11 4. L’utenza scolastica 4.1. Gli alunni La nostra scuola comprende la sede centrale e la succursale, in totale sono iscritti e frequentano circa 520 alunni. Nello specifico, la distribuzione degli alunni è la seguente: SEDE CENTRALE SUCCURSALE • Totale alunni iscritti: n° 342 • Totale alunni iscritti: n° 158 • Alunni: cl. 1^ :10 cl. 2^ :108 - cl. 3^: 128 • Alunni: cl.1^: 50 . cl. 2^ :46 - cl. 3^ : 62 • Portatori di handicap regolarmente segnalati: n°12 • Portatori di handicap regolarmente segnalati: n°8 • Classi funzionanti: 14 ( 5 prime, 4 seconde, 5 terze) • Classi funzionanti: 8 (3 prime, 2 seconde, 3 • Le sezioni A, B, C, D, E sono a tempo normale: 30 h. settimanali di lezione. • Corsi A, B, 3E – seconda lingua francese • Corsi C, D 1E – seconda lingua spagnolo terze) • Le sezioni A, B, C sono a tempo normale: 30 h. settimanali di lezione. • Corso A, e 3^C – seconda lingua francese • Corso B, e 2^C – seconda lingua spagnolo Le lezioni, per tutte le classi, dal lunedì al venerdì iniziano alle ore 8 e 15, e terminano alle ore 14 e 15. Le classi sono formate dalla Commissione eletta dal Collegio Docenti e approvate dal Dirigente Scolastico, secondo criteri stabiliti annualmente dal Consiglio d’Istituto. 12 5. Alunni diversamente abili 5.1. Integrazione e accoglienza Gli alunni diversamente abili che frequentano la Scuola Media nella due sedi sono 20. La scuola realizza la piena integrazione degli alunni diversamente abili nell’ambito di un sistema formativo integrato, in cui tutte le risorse umane collaborano allo sviluppo globale della persona. Le finalità cui tende la scuola sono dunque la valorizzazione più ampia possibile delle diversità e l’istruzione degli alunni diversamente abili. Viene curato con particolare attenzione l’intervento formativo finalizzato all’effettivo inserimento sociale degli alunni diversamente abili tanto nel più ampio ambiente scolastico quanto nelle classi di appartenenza. L’organizzazione didattica flessibile consente lo svolgimento di attività collettive, di interventi in piccoli gruppi o di interventi individualizzati favorendo, attraverso “situazioni di apprendimento” privilegiate, la prassi del laboratorio e la didattica del “saper fare”. 13 PARTE SECONDA FORMAZIONE 14 1.Le esigenze formative degli alunni 1.1. Condivisione e responsabilità La nostra scuola è consapevole che sia gli allievi con problematiche socio familiari, sia quelli che vivono la pre-adolescenza in modo sereno e costruttivo hanno un bisogno “forte” di esperienze positive che possano favorire ,soprattutto in ambito scolastico,la strutturazione di personalità capaci di risolvere difficoltà, superare ostacoli e comunicare con l’ambiente, di maturare una serena affettività, di essere ricettivi e propositivi a livello culturale e umano. Tutto questo in ambito scolastico equivale ad essere disponibili e interessati alla comunicazione, alla relazione e all’apprendimento. Essere consapevoli che il processo di apprendimento–insegnamento coinvolge gli alunni, i genitori e gli insegnanti in un vincolo di doveri e responsabilità cui nessuno deve sottrarsi; che il successo scolastico della classe e del singolo alunno richiede il contributo e l’impegno dell’adulto, insegnante e genitore, e infine, e non per ultimo, l’assunzione di responsabilità del ragazzo stesso perché nessuno senta di essere rimasto solo a gestire il difficile processo della formazione, dell’istruzione, dell’educazione delle generazioni del futuro. Come recita la nostra Costituzione il fine ultimo della scuola media è “la formazione dell’uomo e del cittadino “ per cui è necessario l’impegno di tutte le componenti coinvolte, affinché gli alunni siano pronti a accettare nuove sfide, a gestire la complessità della vita contemporanea e, una volta usciti dalla scuola, possano contribuire al progresso della storia dell’uomo e costruire un mondo migliore. 15 LA DOMANDA FORMATIVA DOMANDA DEI GENITORI FORMAZIONE INFORMAZIONE 4.Sulla missione della scuola Sulle attività che si svolgono Sui criteri di valutazione Per migliorare la conoscenza delle problematiche adolescenziali Per conoscere le reali esigenze del ragazzo Per sapere come intervenire nelle diverse situazioni DOMANDA DELL’ALUNNO FORMATIVA Riconoscere la propria identità Conseguire autostima Rispettare se stesso, gli altri e l’ambiente Conoscere le regole e rispettarle Ipotizzare il proprio progetto di vita COGNITIVA Acquisire le abilità di base Apprendere ad apprendere Accrescimento culturale DOMANDA DELL’AMBIENTE Formare persone responsabili e capaci di apprendere Avere persone capaci di adattarsi ai cambiamenti Promuovere lo sviluppo della democrazia. 16 2. Il contratto formativo 2.1. Il patto di solidarietà Per redigere il Piano dell’Offerta Formativa di un Istituto scolastico effettivamente rispondente alle esigenza della propria utenza, è necessario il contributo di tutte le figure professionali e l’utenza medesima dell’istituto: Dirigente scolastico, docenti, alunni, personale di segreteria, collaboratori scolastici, genitori e comunità locale. Pertanto la Scuola Media Statale “Via Boccioni” prevede un impegno specifico tra le componenti sopra indicate interne ed esterne alla scuola, basato sulla condivisione degli obiettivi generali della scuola di base, delle linee progettuali e dei valori espressi dal P.O.F., che ciascuna componente è tenuta a rispettare. Tale impegno, o Contratto Formativo, è a disposizione di tutti i membri della comunità scolastica e locale. Se ne riporta di seguito il testo integrale. Nel rapporto tra : personale della scuola- alunni-genitori la scuola prevede un impegno reciproco basato sulla condivisione delle linee progettuali e dei valori espressi nel P.O.F., in un confronto di diritti-doveri che ciascun componente è tenuto a rispettare. In particolare: 17 Gli alunni hanno diritto • al rispetto della propria funzione da parte del personale dell’Istituto, delle famiglie e della comunità locale; • ad una scuola organizzata e gestita conformemente alle esigenze formative proprie dell’età; • alla tutela ed alla collaborazione della propria identità personale, culturale, etnica e religiosa; • ad un’educazione fondata sul rispetto dei diritti fondamentali delle persone per una convivenza civile, solidale e rispettosa della diversità; • alla qualità del servizio di istruzione in vista dell’autonomia personale e della cittadinanza; • ad essere formati in situazioni di trasparenza non solo delle proposte, ma dei criteri e delle forme della verifica e della valutazione. Ai docenti si chiede • di trattare con cortesia e disponibilità l’utenza, il personale dell’Istituto e la comunità locale; • di rispettare le funzioni e le competenze dell’utenza, del personale dell’Istituto e della comunità locale; • di esprimere l’offerta formativa, integrata dal proprio curricolo disciplinare; • di motivare il proprio intervento didattico; • di esplicitare le strategie, gli indicatori e gli strumenti della verifica dell’apprendimento, i criteri di valutazione. 18 Agli alunni si chiede • di partecipare alla vita della scuola nelle sue manifestazioni, evitando ogni forma di pregiudizio o emarginazione, rispettando il Regolamento interno, approvato dagli organi competenti. • di rispettare le funzioni e le competenze del personale dell’Istituto, delle famiglie e della comunità locale; • di trattare con cura e rispetto le aule, le palestre, i bagni, gli ambienti tutti dell’Istituto come se fossero propri, impegnandosi alla riparazione degli eventuali danni arrecati; • di rispettare e valorizzare la propria ed altrui personalità; • di rendersi disponibili e collaborare all’azione formativa loro rivolta mediante l’assidua frequenza e l’impegno alle attività di studio; • di sottoporsi alle verifiche ed alle valutazioni del processo formativo • di partecipare alla vita della scuola nelle sue manifestazioni, evitando ogni forma di pregiudizio o emarginazione, rispettando il Regolamento interno, approvato dagli organi competenti. I docenti hanno diritto (oltre ai diritti di natura contrattuale sanciti dal contratto collettivo nazionale di lavoro) • alla disponibilità ed alla cortesia da parte dell’utenza, del personale dell’Istituto e della comunità locale; • al rispetto delle proprie funzioni e competenze da parte dell’utenza, del personale dell’Istituto e della comunità locale; • alla libertà di insegnamento ed ad un aggiornamento periodico ed efficace; • alla tutela ed alla valorizzazione del proprio ruolo educativo e didattico. Il personale di segreteria ed il Direttore S.G.A. hanno diritto (oltre ai diritti di natura contrattuale sanciti dal contratto collettivo nazionale di lavoro) • alla disponibilità ed alla cortesia da parte dell’utenza, del personale dell’Istituto e della comunità locale; • al rispetto delle proprie funzioni e competenze da parte dell’utenza, del personale dell’Istituto e della comunità locale; • alla tutela ed alla valorizzazione del proprio ruolo. Il personale A.T.A. con funzione di collaboratore scolastico ha diritto (oltre ai diritti di natura contrattuale sanciti dal contratto collettivo nazionale di lavoro) • alla disponibilità ed alla cortesia da parte dell’utenza, del personale dell’Istituto e della comunità locale; • al rispetto delle proprie funzioni e competenze da parte dell’utenza, del personale dell’Istituto e della comunità locale; • alla tutela ed alla valorizzazione del proprio ruolo. Al personale di segreteria ed al Direttore S.G.A. si chiede • di trattare con cortesia e disponibilità l’utenza, il personale dell’Istituto e la comunità locale; • di rispettare le funzioni e le competenze dell’utenza, del personale dell’Istituto e della comunità locale; • di garantire la funzionalità, cioè l’efficienza e l’efficacia del proprio servizio; • l’esplicitazione e la trasparenza delle attività relative alle proprie funzioni. Al personale A.T.A. con funzione di collaboratore scolastico si chiede • di trattare con cortesia e disponibilità l’utenza, il personale dell’Istituto e la comunità locale; • di rispettare le funzioni e le competenze dell’utenza, del personale dell’Istituto e della comunità locale; • di garantire l’efficienza e l’efficacia del servizio (ordine ed igiene degli ambienti dell’Istituto, vigilanza, ecc.) I genitori hanno diritto Ai genitori si chiede • alla disponibilità ed alla cortesia da parte del personale dell’Istituto e della comunità locale; • al rispetto delle proprie funzioni e competenze da parte del personale dell’Istituto e della comunità locale; • di conoscere l’offerta formativa espressa dal P.O.F. e dagli altri atti della scuola; • di esprimere pareri e proposte in ambito culturale; • di partecipare attivamente alla vita dell’Istituto nell’ambito degli organi collegiale e delle forme assembleari previste. • di trattare con cortesia e disponibilità il personale dell’Istituto e la comunità locale; • di rispettare le funzioni e le competenze del personale dell’Istituto e della comunità locale; • di condividere l’ispirazione e le linee del progetto educativo di Istituto; • di condividere le responsabilità educative riguardanti il/la figlio/a ed il gruppo classe di inserimento; • di contribuire alla vita degli organi di rappresentanza democratica e delle associazioni rappresentative. 19 E’ essenziale che i contratto non sia considerato come ambito di reclami, ma di interesse condiviso, in quanto l’educazione è azione complessa ed integrata; la conoscenza e l’ascolto reciproci rappresentano le condizioni per un confronto utile e costruttivo. A tal fine si allega il “Patto di Corresponsabilità” che sarà sottoposto all’attenzione dei genitori e degli alunni e a loro sarà richiesto di firmarlo per accettazione. Mentre, per quanto riguarda le regole della vita scolastica della Scuola Media Statale “via Boccioni”, si fa riferimento al Regolamento d’Istituto, allegato al presente documento. 20 MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “V IA B OCCIONI ” 00197 Roma – Via U. Boccioni, 12 0 6 8082153 II Municipio - Distretto 10° Codice Scuola RMMM478009 - Cod. Fisc. 97198470581 - [email protected] IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ Cari genitori e cari alunni, il DPR 235/2007, nel modificare in profondità il regolamento dello Statuto dello studente (DPR 249/1998), ha introdotto il “PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ “quale impegno congiunto scuola-famiglia, da formalizzare con la sottoscrizione di un apposito documento, che vincoli i principali attori del processo educativo su alcune condizioni-base per il successo formativo. 4. Pertanto vanno definiti gli impegni che ogni parte deve assumersi ed è necessario che tale patto sia firmato da ciascun genitore/affidatario, da ogni studente e dal docente delegato. La scuola ringrazia tutti, sicura di una fattiva collaborazione. Roma, il 12.09.2008 Dal DPR 235/2007: Art. 3. Patto educativo di corresponsabilità (e giornata della scuola) 1. Dopo l'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, è inserito il seguente: "Art. 5-bis (Patto educativo di corresponsabilità). - 1. Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie. 21 MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO 4. SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “V IA B OCCIONI ” 00197 Roma – Via U. Boccioni, 12 0 6 8082153 II Municipio - Distretto 10° Codice Scuola RMMM478009 - Cod. Fisc. 97198470581 - [email protected] PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ contratto formativo e dichiarazione esplicita e partecipata fra alunni, docenti e famiglia DPR235/2007 Art.3 Alunno_________________________________ Classe_________Sez_____ 1. I docenti si impegnano a : 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 22 conoscere ed applicare il Regolamento di Istituto rispettare gli orari di servizio promuovere un rapporto di collaborazione e dialogo con ogni singolo alunno rispettare la cultura, la religione e le diversità ideologiche delle famiglie e degli studenti educare al rispetto di sé e degli altri, cercando di prevenire qualsiasi forma di pregiudizio, intolleranza o emarginazione indicare con chiarezza gli obiettivi formativi e didattici da raggiungere utilizzare le verifiche come momento formativo di progressione individuale pianificare il proprio lavoro in modo da prevedere anche attività di recupero, sostegno e potenziamento lavorare in collaborazione con i colleghi della stessa disciplina e del consiglio di classe comunicare periodicamente alle famiglie l’andamento didattico, disciplinare degli alunni educare al rispetto della legalità e delle norme di comportamento previste dal Regolamento di Istituto, Art. 25, ispirandosi al principio che i provvedimenti disciplinari hanno finalità formative ritirare i cellulari, eventualmente usati dagli alunni a scuola, e consegnarli al Dirigente Scolastico valutare in modo collegiale la condotta dell’alunno attuare varie forme di arricchimento dell’offerta formativa in grado di rispondere alle nuove esigenze giovanili orientare gli studenti a scelte consapevoli, sia in vista della prosecuzione degli studi, sia per sostenerli nelle scelte del loro futuro. PARTE TERZA ORGANIZZAZIONE 23 1.Le risorse umane 1.1 Compiti ed incarichi Nel suo complesso la Scuola organizza le risorse umane in una gamma di opportunità e di mezzi, che sinteticamente si indicano di seguito: • riconoscimento della professionalità dei docenti nel programmare, nell’attuare e nel documentare il lavoro scolastico; • adozione di un calendario scolastico e di un orario delle lezioni in funzione didattica; • realizzazione di attività e laboratori pomeridiani; • realizzazione di attività relative all’orientamento formativo ed informativo; • realizzazione di visite e viaggi d’istruzione; • realizzazione di gruppi di lavoro e di commissioni; • adozione di progetti di continuità educativa e funzionalità della Scuola Media con le Scuole Elementari e gli Istituti Superiori; • utilizzo dei laboratori d’informatica, scienze, ecc. • gestione funzionale della biblioteca scolastica • adozione di un sistema valutativo coerente con lo strumento scheda; • utilizzo degli strumenti e dei materiali in dotazione alla scuola; • utilizzo dei mezzi di comunicazione di massa (quotidiani, riviste, video, internet); • organizzazione di attività integrative scolastiche e parascolastiche; • interattività con gli altri soggetti sociali e istituzionali del territorio; • collaborazione e presenza attiva dei genitori. I docenti della scuola sono integrative e/o progetti speciali viene incentivata attraverso la valorizzazione della professionalità e della competenza specifica di ciascuno. 24 I docenti svolgono prioritariamente i compiti educativi e didattici, come indicato dalla normativa vigente e definito annualmente dalle scelte dell’Istituto. Alcuni di essi svolgono inoltre funzioni particolari, quali quella di collaboratore del Dirigente Scolastico, di Funzione Strumentale, di Fiduciario presso la succursale, di coordinatore e segretario del Consiglio di Classe, e, nell’ambito dei progetti e dei laboratori quella di coordinatore e/o responsabile per la classe. L’orario settimanale di servizio per i docenti della scuola media, da prestare in non meno di cinque giorni, comprende ore 18 di cattedra (ad eccezione dei docenti in regime di ”part-time”), più tutte le ore necessarie allo svolgimento della funzione docente; sono invece aggiuntive le ore prestate per attività integrative, di collaborazione e/o di progetto. I collaboratori vari con le funzioni loro assegnate sono riassunti nel presente Funzionigramma. 25 FUNZIONIGRAMMA DIRIGENTE Vicario( fiduciario di plesso) Staff Comitato tecnico scientifico Collaboratore(fiduciario plesso) di Prof.ssa Alessandra Sistopaoli Prof.ssa Mariella Moricca Prof.ssa Novella Sarti Dirigente Staff Funzioni strumentali Area 1( POF) Prof.ssa Lara Santangelo Area 2 ( Informatica) Prof.ssa Carla Felli Area 3( Alunni e famiglie) Prof.ssa Francesca Balzani Area 4 ( Integrazione) Prof.ssa Rosaria Brocato Coordinatori d’area Linguistico/letterario-geostorico Prof.ssa Simona Di Marco Lingue straniere Prof.ssa Luisa Esposito Logico/mat/ scintifico Integrazione 26 Collaborano con Dirigente Scolastico nella fase di progettazione e di realizzazione dei processi organizzativi e comunicativi Redigono i verbali del collegio docenti tecnico- Prof.ssa Gabriella Greco Prof.ssa Antonietta D’Angeli Area 1 (POF) Confronto delle attività di ricerca e dei processi volti all’elaborazione del POF Promozione, indirizzo e valutazione delle attività e delle iniziative destinate ad armonizzare curricoli, laboratori e progetti Proposte per la formazione in servizio e aggiornamento docenti Orientamento e continuità con la Sc. Primaria e Sec. di II grado Area 2 (Informatica) Gestione del sito della Scuola con pubblicazione del POF e del materiale didattico prodotto dagli insegnanti e dagli alunni Coordinamento dei referenti dei laboratori e stesura regolamento per l’uso dei laboratori Assistenza ai docenti Migliorare la visibilità verso l’esterno dell’operato dell’istituto Area 3 (Alunni e Famiglie) Coordinamento delle attività relative alle scienze motorie e sportive, alla musica, al teatro, agli spettacoli di Natale e fine anno, al progetto KET-PET, alla partecipazione degli alunni alla vita della scuola (es. servizio d’ordine etc.) Organizzazione e coordinamento visite e viaggi di istruzione Rapporti con gli EE.LL. e gli agenti esterni per progetti e miglioramento del servizio Area 4 ( Integrazione) Verifica e redazione della modulistica relativa all’organizzazione ed ai servizi Rilevazione dei bisogni e individuazione interventi possibili per ridurre lo svantaggio scolastico Integrazione alunni portatori di handicap Integrazione alunni stranieri Coordinatori d’area: Presiedono le riunioni previste nell'ambito della programmazione annuale Curano: Programmazione annuale dell'attività didattica. Coordinamento dei programmi e elaborazione delle prove comuni , dei test di ingresso e di uscita anche in continuità con gli altri ordini di scuola Progettazione e attuazione di attività integrative Verifica. Commissione orario Commissione acquisti Commissione elettorale Segretario Collegio Coordinatori Consigli di Classe 27 Dirigente scolastico Docente V. Boccioni Docente V. Boccioni Docente V. Boccioni Docente V. Boccioni Docente V. Boccioni Docente V. Boccioni Docente V. Flaminia Prof.ssa Vincenza Di Domenicantonio Prof.ssa Maria D’Antonio Prof.ssa Novella Sarti Prof.ssa Carla. Panaioli Prof.ssa Maria Teresa. Fulco Prof.ssa Giuseppina.Capaldi Prof.ssa Patrizia Aguiaro Docente V. Boccioni Prof.ssa Novella Sarti 1A Prof.ssa Anna. De Santis 2°A 3A 1B Prof.ssa Maria Antonia. D’Amico Prof.ssa Marcella Guglielmelli Prof.ssa Enza Arseni 2B Prof.ssa Rita Sfodera 3B 1C 2C 3C 1D 2D 3D 1E 3E 1F 2F 3F 1G 2G 3G 1H Prof.ssa Simonetta Santini Prof.ssa Flora Vannucci Prof.ssa Vincenza Di Domenicantonio Prof.ssa Antonella Barresi Prof.ssa Giovanna Santini Prof.ssa Gabriella Greco Prof.ssa Giovanna Russo Prof.ssa Carla Montecchiani Prof.ssa Novella Sarti Prof.ssa Valentina Cecconi Prof.ssa Paolo Berlanda Prof.ssa Mariella Moricca Prof.ssa Lara Santangelo Prof.ssa Angela Russo Prof.ssa Paola Manni Prof.ssa Alberta Tomassini 3H Prop.ssa Maria Pia Cano Redige l’orario dei docenti per l’anno scolastico in corso; cura lo scambio di informazioni con le scuole che hanno docenti in comune con la nostra Analizza e compara i cataloghi dei fornitori per individuare la migliore offerta e/o il rapporto qualità/prezzo Cura le procedure connesse alle elezioni degli OO.CC. Cura la tempestiva ed accurata verbalizzazione dei collegi dei docenti - Presiede il consiglio di classe su delega del dirigente scolastico e predispone i dati informativi richiesti dall'ordine del giorno delle riunioni - Presiede le assemblee dei genitori, convocate per l'elezione dei rappresentanti nei consigli di classe; in tale occasione illustra ai presenti le linee fondamentali della programmazione definita dai docenti - Tiene sotto controllo lo sviluppo del processo formativo degli alunni. A questo scopo: - esamina periodicamente i libretti dei voti e il giornale di classe (note disciplinari) prende nota delle informazioni fornite dai colleghi in merito ad assenze e ritardi - tiene conto delle segnalazioni dei docenti del cdc. Su tale base - individua le situazioni particolarmente problematiche e i casi di marcata anomalia nel comportamento e nel profitto - riferisce al dirigente scolastico e concorda le iniziative da intraprendere - convoca i genitori e, se necessario, il cdc Il coordinatore della classe prima ha i seguenti compiti connessi al contenimento della dispersione scolastica e al recupero: - operare, entro la metà del primo quadrimestre, per fornire al cdc gli elementi di valutazione delle condizioni della classe e per individuare gli studenti che presentano gravi rischi di insuccesso formativo - coordinare la compilazione prima dei consigli di classe di novembre, di una griglia che costituisce la base informativa utilizzata dal cdc per individuare gli alunni in particolare difficoltà - dialogare, su mandato del cdc, con gli studenti segnalati e con i genitori, in collaborazione con eventuali responsabili di progetto, ai fini di un eventuale recupero - predisporre i dati informativi riguardanti la classe richiesti dall'ordine del giorno delle riunioni - registrare, durante le sedute del cdc, le informazioni e le dichiarazioni da inserire nel verbale - procedere alla stesura del verbale in forma compiuta e definitiva e sottoporlo all'approvazione del c.d.c. - partecipare alle assemblee dei genitori, convocate per l'elezione dei rappresentanti nel consiglio di classe, - controllare periodicamente (almeno una volta al mese) le assenze e i ritardi degli alunni, le relative giustificazioni, - provvede al far regolarizzare situazioni sospese (eventuali assenze non giustificate e simili) Consiglio di Istituto Presidente Docenti Docenti ATA 28 Cicconetti Francesca Prof.ssa Rosaria Brocato Prof.ssa Mariella Moricca Prof.ssa Simonetta Fantini Prof.ssa Elvira Rendace Prof.ssa Flora Vannucci Prof.ssa Gabriella Greco Benedetta Laisi Susanna Sampietro Angela De Nicola Francesca Marchionne Maria Luisa Turchio Anna Di Santo Svolge le attività prevista dai decreti delegati 2.Il personale non docente 2.1. La segreteria e i servizi erogati Il personale di segreteria, che opera nella sede centrale, è composto dal Direttore dei Servizi Generali Amministrativi e da 3 assistenti amministrativi. La gestione dei servizi amministrativi prevede attenzione a quanto indicato nel Contratto Formativo e regolato dalla Carta dei Servizi della Scuola, in particolare alla disponibilità nel rapporto con l’utenza ed alla funzionalità dell’ufficio. In questo ambito sono rilevanti l’efficacia del servizio ed i tempi di rilascio delle certificazioni. Questi ultimi sono previsti come segue: • il rilascio dei certificati, relativi agli alunni, è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico, entro il tempo massimo di tre giorni per quelli di iscrizione e frequenza e di cinque giorni per quelli di votazione e/o giudizi; Di fatto i certificati di frequenza, promozione e licenza vengono rilasciato “a vista”; • il rilascio dei certificati di servizio è effettuato entro cinque giorni dalla richiesta e comunque entro 24 ore dalla data di scadenza delle ordinanze e concorsi. La segreteria riceve in giorni prestabiliti anche se l’orario di ricevimento non viene comunque applicato in forma rigida ed è data possibilità di accesso oltre l’orario fissato. Oltre alle funzioni specifiche, il personale amministrativo ed il direttore S.G.A., in relazione all’attuazione delle attività del P.O.F., danno un supporto tecnicoamministrativo nelle fasi di programmazione, realizzazione, verifica e pagamento degli impegni assunti. L’orario settimanale di servizio per il personale amministrativo e per il direttore S.G.A., da prestare in non meno di cinque giorni, comprende 36 ore. La 29 definizione della distribuzione delle ore nella singola giornata e nella settimana è determinata dall’accordo con il Dirigente Scolastico e la R.S.U., sulla base delle linee fissata dal Consiglio d’Istituto. Ricevimento segreteria Martedì e Giovedì: dalle 11.00 alle 13.00 Giovedì: dalle 8.00 alle 10.00 Sabato: dalle 9.00 alle 12.00 2.2. Il personale Ata e i collaboratori scolastici Il personale A.T.A. con qualifica di collaboratore scolastico è composto da 9 elementi, di cui sei nella sede centrale e tre nella succursale. Oltre alle funzioni specifiche, i collaboratori scolastici, in relazione all’attuazione del P.O.F., svolgono i compiti di seguito indicati: intensificazione del lavoro in termini di assistenza e sorveglianza durante lo svolgimento delle attività di laboratorio e di quanto altro programmato; maggior carico di lavoro per uso continuativo di spazi altrimenti non usati; maggiore impegno in attività svolte nella scuola a seguito di accordi con Enti Locali ed altre organizzazioni. L’orario settimanale di servizio per i collaboratori scolastici, da prestare in non meno di cinque giorni, comprende 36 ore. La definizione della distribuzione delle ore nella giornata e nella settimana è determinata dall’accordo con il Dirigente Scolastico e la R.S.U., sulla base delle linee fissate dal Consiglio d’Istituto. 30 3. Le risorse strutturali 3.1. I locali della scuola La Sede centrale dispone di un edificio proprio su 4 piani ed è dotata, oltre alle aule ordinarie, di: • Biblioteca • Aula di musica • Aula di educazione artistica • Aula d’informatica • Aula di scienze • Palestra con annessi gli spogliatoi • Aula insegnanti • Due aule di sostegno • Magazzino per materiale scolastico • Ambulatorio La succursale dispone di un edificio proprio su tre piani e circondato da uno spazio esterno con campo di basket. La sede è dotata, oltre alle aule ordinarie, di: • Biblioteca • Palestra con annessi spogliatoi • Laboratorio di scienze • Laboratorio d’informatica e aula video • Laboratorio di artistica • Laboratorio Musicale • Aula di sostegno • Aula docenti • Vice Presidenza 31 PARTE QUARTA DIDATTICA 32 1.Attivittà didattiche e metodologia 1.1 La programmazione curricolare Per la programmazione delle attività didattiche e metodologiche, i docenti operano su quattro livelli: • analisi della situazione di partenza di ciascun alunno; • definizione degli obiettivi generali e disciplinari; • definizione dei contenuti di studio e delle azioni necessarie all’ apprendimento; • verifiche in itinere e finali e valutazione complessiva. 1.2 Gli obiettivi generali I docenti, dall’analisi socioculturale dell’ambiente in cui operano, hanno individuato negli alunni bisogni formativi importanti, quali: • l’acquisizione di autonomia operativa e la consapevolezza delle proprie capacità; • lo sviluppo delle capacità relazionali; • la maturazione delle abilità espressive e comunicative; • l’approfondimento del dialogo con i coetanei e con gli adulti; hanno altresì individuato alcune problematiche quali: • modesta capacità di relazionarsi con modelli culturali diversi; • scarso rispetto delle regole; • carente senso del diritto e del dovere; • atteggiamento non sempre costruttivo nei confronti dell’istituzione scolastica; • difficoltà nell’uso del metodo di studio per carenze di base; • insufficiente padronanza della lingua italiana sia scritta che orale; • modesta capacità di calcolo e di astrazione 33 Coerentemente con quanto sopra esposto, i docenti, che hanno il compito di “elevare il livello d’educazione e di istruzione personale di ciascun discente per un buon inserimento nella società”, sono impegnati ad operare su due aree, quella educativa e quella cognitiva. 1.3 Gli obiettivi trasversali L’Area Educativa è obiettivo comune a tutte le discipline e, secondo quanto indicato nella Presentazione del P.O.F., i docenti sviluppano tematiche ed attività finalizzate alla ricerca ed all’approfondimento dei valori, con particolare riferimento a quelli indicati nella citata premessa: la democrazia e l’uguaglianza fra i cittadini; l’Unione Europea e l’eguaglianza fra popoli e paesi; la consapevolezza della necessità e del rispetto delle regole; la consapevolezza dei diritti individuali e sociali; l’accettazione degli altri e dei diversi; la capacità di scegliere, valutare ed auto-valutare; la consapevolezza della parità degli individui relativamente al sesso, all’etnia, alla religione, alla classe sociale; la compiuta formazione culturale della persona; Inoltre i docenti cureranno anche la promozione di altri valori, specificatamente relativi al territorio ed all’ambiente scolastico: • tutela dell’ambiente: dal territorio al gruppo sociale; • sviluppo di un atteggiamento costruttivo nei confronti della attività didattica ( eseguire il proprio lavoro con continuità e precisione; intervenire in modo coerente ed equilibrato, rispettando il proprio turno; collaborare attivamente con insegnanti e compagni); • maturazione dell’autonomia personale (essere in grado di risolvere problemi individuali e pianificare con ordine gli impegni scolastici). 34 Per l’area cognitiva, obiettivo sarà il raggiungimento di un apprendimento consapevole ed unitario nelle varie discipline, ed una buona formazione curriculare supportata da stimoli culturali adeguati. Il Collegio propone quindi gli obiettivi di massima, relativi ad ogni ambito dei saperi e ad ogni progetto di attività integrative. Stabilire obiettivi finali comuni a tutte le discipline, non comporta appiattimento od omologazione nell’azione didattica, in quanto i Consigli di classe, in fase di programmazione, fisseranno gli obiettivi educativo-didattici intermedi ed immediati secondo la realtà del contesto su cui dovranno operare. 2.Le azioni necessarie all’apprendimento 2.1. Saperi e strategie Nella scelta dei contenuti, che saranno definiti dai docenti nell’ambito della propria programmazione dei piani annuali di lavoro, saranno tenuti presenti i criteri di: • validità in funzione degli obiettivi; • essenzialità; • chiarezza; • interesse; • interdisciplinarietà. Le strategie e il metodo da utilizzare per il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla programmazione educativo-didattica debbono considerare: • l’uso del metodo della ricerca; • lo stimolo costante all’operatività; • l’educazione allo studio individuale ed alla memoria; • l’abitudine al confronto tra alunni e tra alunni ed insegnanti; • le verifiche puntuali e frequenti; • la flessibilità della programmazione; 35 • il coinvolgimento degli alunni più preparati a supporto dei meno preparati; • il dialogo costante con i genitori. 3. La programmazione degli alunni diversamente abili 3.1. Integrazione e saperi Legge 517/1977; Legge 104/1992; Legge 9/99 art.2 in regime di autonomia scolastica. Finalità: la Repubblica garantisce il rispetto della dignità umana e i diritti di libertà e di autonomia delle persone handicappate e ne promuove la piena integrazione nelle famiglie, nelle scuole, nel lavoro e nella società. E’ consentito, a norma dell’articolo 110 comma 2 del D.L. n° 297/94, il co mpletamento dell’obbligo d’istruzione anche fino al diciottesimo anno di età. Nel rispetto della vigente legislazione scolastica, l’attività di sostegno realizzata nella nostra scuola intende favorire lo sviluppo delle abilità socio-relazionali, finalizzate al raggiungimento di un’adeguata comunicazione fra tutti gli alunni, prerequisito indispensabile per pianificare una corretta attività educativo-didattica nel contesto classe. Al tempo stesso, si propone di recuperare le abilità di base di ogni singolo alunno e di svilupparne al meglio le potenzialità. Pertanto, considerate le diversificazioni delle disabilità degli alunni, riferite sia alla sfera cognitiva che emotivo-relazionale e psicomotoria, le modalità di intervento sugli alunni sono individuate singolarmente ed esplicitate nel P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato). Tali interventi mirano sia al recupero delle abilità di base sia allo sviluppo di competenze socio-relazionale che sono costantemente verificate con prove mirate, rispettando i tempi di apprendimento di ciascun alunno. Ogni docente si avvale di mezzi e strumenti ritenuti i più adeguati, per rendere il più efficace possibile l’intervento didattico-educativo. 36 Ogni Consiglio di Classe interessato individua e definisce per ciascun alunno gli obiettivi della sfera cognitiva e non cognitiva, secondo le tipologie di riferimento. 3.2. I P.E.I. In collaborazione operativa con il docente specializzato, vengono quindi programmati specifici interventi individualizzati: i PEI che prevedono la strutturazione di contenuti diversi rispetto a quelli della classe o contenuti uguali ma diversamente organizzati per facilitare e favorire il processo di apprendimento, secondo i bisogni specifici. L’attività di rinforzo è la costante dell’intervento dell’insegnante specializzato che utilizza le strategie più idonee per mantenere nel tempo gli apprendimenti programmati. Al fine di favorire l’apprendimento vengono attivati laboratori pratico-operativi, intesi a stimolare la capacità di operare nel concreto e di acquisire una migliore conoscenza di sé,affinché, attraverso l’esperienza e l’attività pratica, l’alunno diversamente abile possa raggiungere così una maggiore sicurezza e autostima nelle proprie capacità e possibilità di riuscita scolastica. Gli alunni diversamente abili, al fine di raggiungere una più ampia integrazione, frequentano diversi laboratori proposti dal consiglio di classe. 3.3. Gli obiettivi specifici In particolare ci si riferirà ai seguenti OBIETTIVI: • motivazione all’apprendimento; • sviluppo delle potenzialità individuali; • crescita dell’autonomia: • potenziamento della comunicazione; • uso degli strumenti e miglioramento delle abilità pratico-manuali. Nel pieno rispetto della specifica normativa, la scuola si impegna inoltre a: • 37 acquisire le certificazioni e le diagnosi funzionali; • concorrere con le AASSLL. di provenienza di ciascun alunno alla stesura del Profilo Dinamico Funzionale; • formulare il Piano Educativo Individualizzato nell’ambito dei Consigli di Classe; • valutare periodicamente gli esiti del processo di inserimento e dei percorsi programmati; • realizzare il pieno diritto allo studio attraverso la partecipazione dell’alunno diversamente abile a tutte le attività scolastiche via via previste, anche quando queste prevedono l’attivazione di risorse supplementari (accompagnatori, assistenti, A.E.C.) 38 PARTE QUINTA VALUTAZIONE 39 1.La valutazione scolastico del sistema 1.1. Il sistema di controllo La scuola è un sistema autonomo in grado di gestire sia al suo interno che nei riguardi dell’ambiente esterno un sistema di relazioni tra i diversi attori: alunni, genitori, docenti, personale ATA, agenzie territoriali. Tutto ciò implica, da parte della scuola, la necessità di definire i processi scolastici, con particolare riferimento ai processi di insegnamento-apprendimento e attivare feed-back capaci di correggere “in itinere” il sistema organizzativo per conseguire gli obiettivi per la qualità. La Direzione intende perseguire i seguenti obiettivi: • Riduzione della dispersione scolastica e promozione del successo formativo • Incremento delle attività di accoglienza e di orientamento • Promozione della formazione del personale docente per favorire il processo di crescita professionale. Al fine di erogare servizi rispondenti ai bisogni dei clienti e creare un’elevata customer satisfaction, la Direzione tende a finalizzare lo sforzo di tutto il personale: • nell’interpretazione delle esigenze del cliente • nella flessibilità dell’offerta formativa • nel controllo dei processi e dei risultati • nel miglioramento continuo 40 CONTROLLO DELLA QUALITA’ DEL SERVIZIO VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEGLI ALUNNI 5 FORMATIVA o IN ITINERE VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI F DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA MONITORAGGIO 6 SOMMATIVA FINALE OBIETTIVI INNALZAMENTO DEL LIVELLO DI MOTIVAZIONE DEGLI ALUNNI AUMENTO DEL LIVELLO DI PARTECIPAZIONE ALLA VITA SCOLASTICA DELLE FAMIGLIE MIGLIORAMENTO DELLE PERFORMANCE INDIVIDUALI E DI GRUPPO DEGLI OPERATORI 41 1.2. La valutazione a livello d’Istituto L’Istituto verifica, alla fine di ogni anno scolastico, le proprie attività con le seguenti modalità: le relazioni finali dei docenti e dei coordinatori delle classi sviluppate tenendo conto dei seguenti indicatori: • ore di lezioni effettive; • frequenza degli alunni; • tempo dedicato alle attività non curricolari; • livello raggiunto dagli alunni; • attività di recupero effettuate; • accesso alle strutture e agli strumenti; • contatti con le famiglie e le relazioni dei docenti cui è stata attribuita la Funzione Strumentale. I Docenti sono tenuti, entro il mese di giugno, a relazionare per iscritto sulle attività del P.O.F., in sede di verifica delle stesse. 2.La valutazione degli alunni 2.1. Valutazione iniziale Per individuare la situazione di partenza degli alunni, oltre ai dati ricavati dalle notizie fornite dalla Scuola Elementare, nel caso di alunni di prima, il Collegio dei docenti concorda ogni anno le abilità e le capacità trasversali, comuni a tutte le discipline e a tutte le classi della scuola media, che devono essere valutate dal Consiglio di Classe all’inizio dell’anno scolastico e verificate successivamente in itinere. Le abilità e le capacità individuate sono di seguito riportate: • T1 – Grado di socializzazione • T2 – Senso di responsabilità ed impegno • T3 – Interesse e partecipazione 42 • T4 – Osservazione ed analisi • T5 – Sintesi e rielaborazione • T6 – Metodo di studio e di lavoro. In relazione alle abilità e capacità trasversali sono stati elaborati dei criteri per la valutazione, anche per favorire le valutazioni sintetiche del 1° e 2° quadrimestre relative all’andamento dell’allievo. Nei mesi di Dicembre ed Aprile sono stati stabiliti incontri pomeridiani con i genitori per un aggiornamento sull’andamento degli alunni. Per individuare le conoscenze e le abilità di base patrimonio di ogni allievo, i docenti hanno inoltre elaborato delle prove d’ingresso, specifiche per materia, a cui sottoporre gli alunni, soprattutto quelli delle prime classi. Dette prove consentiranno di verificare i requisiti relativi a: • potenziale di apprendimento; • correttezza ortografica; • abilità e comprensione della lettura; • abilità espressive e comunicative; • motivazione allo studio della lingua straniera; • abilità logico-matematiche; • abilità tecnico-operative; • abilità psicomotorie. Attraverso l’analisi dei descrittori trasversali e del possesso delle abilità di base, i docenti definiscono la situazione di partenza degli allievi e mettono a punto una progettazione ed una programmazione adeguate ai bisogni ed alle aspettative dei ragazzi. 43 3.Diverse tipologie di verifiche 3.1 Verifiche in ingresso, in itinere e finali Le verifiche in ingresso, in itinere e finali relative alle varie discipline debbono considerare tutti gli aspetti possibili, individuare gli approcci più opportuni per ciascuna competenza, e debbono quindi essere articolate e di diversa tipologia, come indicato di seguito a puro titolo di esempio: • questionari per il controllo della comprensione e/o della capacità di rielaborazione di un testo; • questionari per il controllo della conoscenza e della capacità di utilizzazione di una di una regola o di una procedura (matematica, tecnica, musicale, ecc…) • regola o di una procedura (matematica, tecnica, musicale, ecc…) • elaborati, relazioni, sintesi, progetti, schemi scritti su tematiche prefissate; • produzione di grafici, disegni, pannelli relativi all’illustrazione di un percorso o di un unità didattica studiata. 3.2 Le verifiche degli alunni diversamente abili Le verifiche, che il corpo docente prepara e sottopone agli alunni diversamente abili, sono periodiche e adeguate, per gli obiettivi scelti, a ciascun alunno, e la valutazione tiene conto dei livelli di partenza e delle potenzialità di ognuno. L’attività di rinforzo è la costante dell’intervento dell’insegnante specializzato che utilizza le strategie più idonee per mantenere nel tempo gli apprendimenti programmati. 3.3.Le prove comuni Al fine di garantire un livello comune di apprendimento e di valutazione, la scuola ha stabilito di effettuare prove comuni di verifica, basate su criteri di obiettività e scientificità, da svolgersi all’inizio dell’anno, in itinere e alla fine dell’anno scolastico. Poiché la somministrazione delle prove comuni rappresenta un momento di riflessione collettiva e di conoscenza delle potenzialità degli alunni e 44 dei loro bisogni formativi reali, il corpo docente ha ritenuto opportuno strutturare le prove su obiettivi: • concreti cioè non ambigui ma chiari, • operativi, perché si valuta ciò che gli alunni sanno e sanno fare, • uniformi nella scelta dei contenuti • oggettivi nella correzione. Poiché Il criterio di valutazione non può essere fissato in modo autoreferenziale, i docenti della stessa disciplina si riuniscono in gruppo per stabilire le conoscenze e le competenze di uno studente ideale dell’età e della classe di riferimento, fissando degli obiettivi ritenuti irrinunciabili. La fondatezza della valutazione oggettiva si basa sulla precisione, validità e attendibilità della prova poiché la correzione oggettiva è indipendente dal valutatore. Le risposte esatte sono predefinite dal gruppo dei docenti, punteggi predeterminati e i criteri di correzione non relativi, avulsi da condizionamenti e manipolazioni. Somministrare una prova oggettiva vuol dire stabilire dei contenuti coerenti al programma svolto, fissare i tempi e le condizioni di svolgimento, determinare la tipologia degli esercizi, creare una griglia e i parametri di correzione e valutazione. Somministrare una prova oggettiva significa migliorare il processo di apprendimento–insegnamento, superare gli ostacoli e i limiti che si innescano nel percorso didattico- educativo, verificare l’adeguatezza e l’efficacia del lavoro didattico e la necessità di una sua rimodulazione e, infine, accertare i requisiti su cui fondare gli apprendimenti. 45 PARTE SESTA PROGETTUALITÀ INTEGRATIVA 46 1.Le attività e i progetti della scuola 1.1. Attività antimeridiane Oltre alle normali attività curriculari e ai progetti proposti dagli insegnanti, quest’anno, gli alunni di tutte le classi seconde, della sede di V. Boccioni, potranno seguire i corsi di nuoto, presso la piscina dell’Antico Tiro a Volo. Corsi di nuoto antimeridiani saranno attivati anche nella sede di V. Flaminia a partire dall’anno prossimo. 1.2. Attività pomeridiane I laboratori pomeridiani, che vengono attivati ogni anno per arricchire e ampliare il curricolo formativo, sono selezionati in base alle richieste delle famiglie degli alunni. Quest’anno la scuola offre la possibilità di scegliere tra una vasta gamma di opzioni che vanno dai corsi di strumento (pianoforte, flauto, chitarra, violino, musica di insieme e coro) alle attività sportive (pallavolo, difesa personale/karate e ginnastica per adulti), ai corsi di teatro in lingua italiana e di ceramica. I corsi si svolgeranno in entrambe le sedi, a decorrere dal mese di ottobre fino a maggio, e saranno gestiti da organizzazioni esterne alla scuola e da cooperative, il cui personale vanta una seria esperienza professionale. Il costo, che è stato contenuto il più possibile, è a carico delle famiglie. Nella sede di V. Flaminia, già dall’inizio dell’anno, sono stati organizzati corsi di studio assistito tutti i lunedì e i mercoledì, dalle ore 17.00 alle ore 20.00, mentre lezioni di recupero verranno istituite su richiesta degli insegnanti in base alle necessità riscontrate nella classe. 1.3. Campi scuola Tutti gli alunni delle classi prime parteciperanno al campo scuola di accoglienza a Policoro dal 5 ottobre aI 9 ottobre. La finalità del campo scuola è di creare un clima di coesione e condivisione di esperienze tra alunni che non si conoscono 47 ma che si accingono a cominciare un nuovo ciclo di studi a contatto con la natura e le sue bellezze . 2. I progetti 2.1. Che cosa sono I progetti approvati dal Collegio dei docenti ed elaborati dagli insegnanti costituiscono un ampliamento prezioso delle attività di studio e si sviluppano in coerenza con le finalità del P.O.F. di cui costituiscono parte integrante. Essi consentono di “mettere in gioco” abilità, attitudini e capacità altrimenti poco utilizzate o difficili da far emergere. Stimolano, quindi, negli alunni la maturazione di capacità e abilità, sviluppano le attitudini e, sul piano psicologico e comportamentale, rafforzano la motivazione allo studio e all’impegno operativo. Rivestono, in tal senso, un carattere fortemente orientativo. I progetti approvati appartengono a tipologie diverse: alcuni sono più mirati al raggiungimento di obiettivi cognitivi, altri, invece, tendono prevalentemente alla risoluzione di problematiche o di forme di disagio, individuali e sociali, sviluppando, in seconda istanza, abilità cognitive. Tutti, comunque, mirano al raggiungimento di risultati teorici e pratici, cognitivi e relazionali attraverso cui si conferma l’esperienza educativa dei docenti e l’utilità e l’efficacia dell’azione formativa. La progettualità della scuola, nel suo intento di ampliamento dell’offerta formativa, si ispira alle finalità principali dell’Istituto che sono : ◊ la formazione dell’uomo e del cittadino italiano ed europeo; ◊ la creazione di cultura e valori condivisi nell’ambito dell’attuazione dell’obbligo scolastico; ◊ 48 l’orientamento. I vari progetti sono caratterizzati da unità di metodo, strategie ed obiettivi, e ciò li rende reciprocamente correlati. Essi: • prevedono compiti disciplinari e investono obiettivi trasversali; • promuovono apprendimenti verificabili, saperi consolidati e interpretazioni di nuovi bisogni formativi; • sono prevalentemente finalizzati all’operatività, all’impegno sul territorio e all’acquisizione di valori. I progetti, così come le attività integrative, vista la ridotta disponibilità di fondi ministeriali, sono stati articolati in diverse categorie e si possono classificare in : A. Progetti ed attività finanziati con il Fondo di Istituto, per i quali non è prevista la partecipazione economica delle famiglie; B. Progetti ed attività per i quali è previsto un contributo economico delle famiglie, C Progetti ed attività finanziati direttamente da istituzioni nazionali o locali. 2.2. Schema progetti e attività TEATRO MUSICA Teatrando s’impara V Flaminia Antimeridiano Lettura espressiva V Boccioni V. Flaminia Antimeridiano e pomeridiano Lezioni concerto V.Boccioni V. Flaminia Pomeridiano Corsi di strumento e V. Boccioni V. Flaminia Pomeridiano V. Boccioni V. Flaminia Pomeridiano coro SPORT Pallavolo 49 Difesa personale/ V. Boccioni V. Flaminia Pomeridiano Ginnastica per adulti V. Boccioni V. Flaminia Pomeridiano Piscina V. Boccioni Antimeridiano MATEMATICA E SCIENZE AIRC: le arance della V. Boccioni V. Flaminia Pomeridiano V. Boccioni V. Flaminia Antimeridiano salute Kangaroo della matematica INTEGRAZIONE E RECUPERO Progetto Filippide V. Boccioni V. Flaminia Antimeridiano Studio assistito V. Flaminia V. Flaminia Pomeridiano Integrazione alunni neo V. Boccioni V. Flaminia Antimeridiano V. Boccioni V. Flaminia Antimeridiano comunitari Un mondo senza barriere ARTI E CREATIVITA' Concorso di fotografia V. Boccioni Antimeridiano Ceramica V. Flaminia Pomeridiano Alfabetizzatone V. Boccioni V. Flaminia Antimeridiano ESAMI KET/PET V. Boccioni V. Flaminia Pomeridiano ETWINNING V. Boccioni Antimeridiano Comenius V. Boccioni Antimeridiano Informatica LINGUA STRANIERA 50 City Camps V. Boccioni V. Flaminia Antimeridiano e pomeridiano ACCOGLIENZA E CONTINUITÀ' Campo scuola Policoro V.Boccioni V. Flaminia Viaggio d’istruzione Un ponte con la scuola V. Flaminia Antimeridiano elementare ORIENTAMENTO Prevenzione disagio V. Boccioni V. Antimeridiano e giovanile Flaminia pomeridiano Arianna non ti perdere il V. Flaminia V. Flaminia Pomeridiano V. V. Pomeridiano V. Antimeridiano filo La Bussola Boccioni Flaminia Metadidattica V. Boccioni Flaminia 3. Progetti interni della scuola 3.1.Alfabetizzazione informatica “Produttività individuale” Referente progetto: Carla Felli 51 FINALITA' L'utilizzo autonomo del computer è già da molto tempo una delle finalità primarie che la scuola vuole raggiungere sia come mezzo "tecnico" per lo svolgimento di ricerca e per la raccolta ragionata di dati, sia per permettere attraverso una pur semplice programmazione di prendere confidenza con il linguaggio del futuro. Gli alunni della scuola media conoscono e utilizzano molto il computer soprattutto per divertimento o per cercare in rete argomenti e notizie che li incuriosiscono e li interessano. Di fatto, tuttavia, solo pochi sono in grado di utilizzare nel modo più completo la videoscrittura nel senso più completo del termine. Il pc per definizione elabora il testo ma l’utilizzo della barra strumentale è ampio e poco applicato. Questo progetto prettamente didattico incentra l’attenzione sullo sviluppo della capacità di utilizzo strumentale del programma di scrittura Word 2007 incluso nel Microsoft Office ed è indirizzato agli alunni delle prime e seconde classi della scuola. OBIETTIVI GENERALI • Acquisire sicurezza nell’utilizzo del computer • Potenziare le capacità di comunicazione e di interazione. • Stimolare e potenziare alcuni prerequisiti fondamentali quali: attenzione, memoria, concentrazione, percezione, discriminazione, intuizione, logica. OBIETTIVI SPECIFICI • • • • • • Apprendimento dei fondamenti del sistema operativo Windows (gestione del mouse e delle finestre) Apprendere la tecnica del programma Word 2007 Potenziare le competenze dell’uso del pc Osservare e riprodurre i principali caratteri tipografici dopo osservazione. Organizzare un foglio di lavoro in base alle richieste Velocizzare e rendere funzionale l’utilizzo della tastiera attraverso esercizi appositi. METODOLOGIA Le lezioni si svolgeranno nel laboratorio di informatica dove ogni alunno sperimenterà seguito dall’insegnante le varie modalità di creazione di un foglio di lavoro e procederà nell’apprendimento della tecnica della videoscrittura. Gli alunni potranno così prendere confidenza con il mezzo informatico sperimentando ed esplorando le possibilità offerte dalle attrezzature e dal software disponibili. TEMPI DI REALIZZAZIONE 52 Le lezioni e si svolgeranno una volta a settimana e presumibilmente il Lunedì dalle 14.15 alle 15.15 presso il Laboratorio Informatico di Via Boccioni ed è rivolto agli alunni delle classi Prime e Seconde della scuola. Il periodo di realizzazione del progetto andrà dal 16/11/2009 al 24/05/2010 per un totale di 20 ore complessive. VERIFICA E VALUTAZIONE La verifica verrà effettuata in itinere attraverso l’osservazione del comportamento degli alunni durante le stesse attività didattiche. Ogni alunno realizzerà una raccolta personale di tutti i testi elaborati nel corso del progetto. ” PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009-2010 SINTESI PROGETTO Sezione 1-Descrittiva 1.1 Denominazione progetto Indicare Codice e denominazione del progetto PRODUTTIVITA’ INDIVIDUALE 1.2 Responsabile progetto Indicare il responsabile del progetto Prof.ssa Carla Felli ([email protected]) 1.3 Obiettivi Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni OBIETTIVI GENERALI • Acquisire sicurezza nell’utilizzo del computer • Potenziare le capacità di comunicazione e di interazione. • Stimolare e potenziare alcuni prerequisiti fondamentali quali: attenzione, memoria, concentrazione, percezione, discriminazione, intuizione, logica. OBIETTIVI SPECIFICI • Apprendimento dei fondamenti del sistema operativo Windows (gestione del mouse e delle finestre) • Apprendere la tecnica del programma Word 2007 • Potenziare le competenze dell’uso del pc 53 • • • Osservare e riprodurre i principali caratteri tipografici dopo osservazione. Organizzare un foglio di lavoro in base alle richieste Velocizzare e rendere funzionale l’utilizzo della tastiera attraverso esercizi appositi. 1.4 Durata Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro Dal 16/11/2009 al 24/05/2010 tutti i Lunedì dalle 14.15 alle 15.15. TOTALE ORE 20 1.5 Risorse umane Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario Prof. ssa Carla Felli (Figura strumentale Informatica e responsabile laboratorio informatica) 1.6 Beni e servizi Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario Laboratorio Informatico Via Boccioni Roma, 9 ottobre 2009 IL RESPONSABILE DEL PROGETTO 3.2:”Teatrando”s’impara Scuola Alessi di Via Flaminia Anno scolastico 2009-10 “TEATRANDO” S’IMPARA (classici con lifting) storie antiche ma moderne…classiche ma rivisitate raccontate da parole, suoni e immagini RESPONSABILI: Prof.ssa Santangelo, Prof.ssa Balzani, Prof.ssa Paolino, Prof.ssa Aguiaro DESTINATARI: Classi IIF – IIG – IIIF – IIIG - IIIH Finalità generali del progetto Il progetto nasce come prosecuzione di un percorso formativo già portato avanti nello scorso anno scolastico quello cioè di mettere in stretta relazione i linguaggi verbali e non verbali fornendo così ai ragazzi quei mezzi espressivi già efficaci per condurli verso 54 un’autonomia espressiva in tutte le sue forme fino a giungere ad una penetrazione estetica del mondo della cultura, che implica ovviamente l'arricchimento della personalità e l'affinamento dei gusto. Obiettivi formativi generali - Sapersi inserire in un diverso contesto in modo positivo ed attivo; migliorare le proprie capacità di relazione, di autocontrollo, di lavorare in gruppo; acquisire consapevolezza dei diritti e dei doveri di ciascuno; acquisire consapevolezza e rafforzare le motivazioni allo studio; raggiungere autonomia intellettiva ed affettiva; scoprire le varie forme di comunicazione verbale e non verbale: capacità di far interagire tra loro il linguaggio verbale, musicale e grafico pittorico. controllare il proprio corpo, il sé, lo spazio, l'attenzione; comunicare esperienze, emozioni, stati d'animo in modo efficace e creativo; sviluppare la creatività, la socializzazione, la disponibilità ad una partecipazione attiva all’apprendimento; Promuovere la conoscenza/accettazione delle diversità presenti in classe e favorire l'inclusione di tutte le componenti; sviluppare le abilità espositive/verbali in un contesto di gruppo, migliorare la conoscenza di se e l'autostima; rappresentare, utilizzando simboli, oggetti, materiale multimediale, strumenti musicali una messa in scena Modalità e criteri Le finalità del progetto sono quelle di approfondire le conoscenze, degli studenti , in lingua inglese, in musica e in arte, rappresentando in forma rielaborata e rivisitata due classici della letteratura inglese: “Il Canto di Natale” di C. Dickens e “Romeo e Giulietta” di W. Shakespeare. Gli studenti dovranno riadattare i testi delle due opere in un contesto più moderno e contemporaneo, interpretarlo, recitando sia in lingua straniera che in italiano , dovranno ,inoltre, scegliere brani musicali per creare la “colonna sonora” adattando i testi di alcune canzoni note in forma di parodia per rendere lo spettacolo più interessante e divertente. Dovranno, perciò, recitare, suonare e ballare ma soprattutto reinventare l’opera secondo la loro capacità di reinterpretazione. Le lezioni, organizzate dai professori, guideranno gli alunni nella scelta musicale e nella messa in atto della performance. Il progetto coinvolge alunni in un processo formativo in cui, ogni studente, è attore e produttore della conoscenza, artefice di un processo creativo che mescola e fa interagire le conoscenze di ogni disciplina, spingendo ognuno a mettersi in gioco in un contesto nuovo e diverso. Ogni ragazzo parteciperà alla riuscita dello spettacolo con il suo apporto individuale, in base alla sua capacità di contributo, sarà tenuto a condividere le proprie esperienze con i compagni, a migliorare le proprie capacità di 55 relazione e di autocontrollo, ma soprattutto rafforzerà le proprie motivazioni allo studio, scoprendo quanto può essere piacevole imparare e andare e a scuola. E’ previsto l’utilizzo di materiali artistici vari; di strumenti musicali sia ritmici che melodici; del computer per elaborazioni audio - video; ascolto di musiche originali con supporto visivo. Percorso metodologico Il progetto sarà realizzato durante le ore curriculari, attraverso lezioni frontali, lezioni a classi aperte, lezioni in copresenza tra due o tre docenti. Saranno organizzate dalle docenti visioni di spettacoli teatrali dal vivo e dvd (le innumerevoli realizzazioni di “Romeo e Giulietta” in forma di film e spettacoli teatrali) al fine di dare una visione a tutto tondo dell’opera di Shakespeare. In campo artistico sarà sviluppato il tema della passione sia come passione politica che come passione amorosa attraverso quelle opere e quegli artisti che di esse hanno parlato in alcune loro produzioni ad es. Gli amanti di Parigi di Chagall –IL bacio di Klimt –Il bacio di Hayez Queste tematiche rientrano nella sfera dell’affettività, in quell’attenzione verso le problematiche della preadolescenza, periodo in cui sono prioritarie le trasformazioni fisiche e psicologiche portando con sé tutto il fascino e insieme le incertezze delle situazioni di cambiamento. Questa condizione appunto non definitiva è stata ampiamente utilizzata nella produzione artistica sia del passato che nell’arte moderna. A fine novembre, a dicembre, ad aprile e maggio saranno utilizzate delle ore aggiuntive per le prove e lezioni individuali e a piccoli gruppi per allestire lo spettacolo Fasi di articolazione del progetto Il progetto prevede una realizzazione in due tempi: 1 ottobre-dicembre per la realizzazione di “Canto di Natale” con le classi IIF e IIG; 2 Gennaio-maggio per la realizzazione di “Romeo e Giulietta” con le classi IIIF, IIIG, IIIH. La prima fase del progetto, (ottobre-dicembre) servirà come ulteriore consolidamento al progetto continuità con la scuola elementare. La seconda fase sarà realizzata nel corso secondo quadrimestre in orario curricolare ed extra-curriculare per 2 ore settimanali da gennaio alla fine di maggio con performance di fine corso in data da stabilirsi entro la prima settimana di giugno. La prima parte dell’anno prevederà momenti di progettazione e di confronto (5 ore) tra i docenti coinvolti. Materiali N° 1 Video proiettore N° 1 Schermo bianco con piede N° 1 PC portatile Per i costi delle attrezzature richieste si rimanda al preventivi delle ditte specializzate. Occorrono inoltre: 56 - cartoncini e cartone pressato da montare per le scene colori acrilici e pennelli per colorare scotch, puntine, pennarelli, matite colorate eventuali costumi ed oggetti di scena; tessuti elastici materiali artistici: cartelloni colorati, carta da pacchi altro materiale simile che può servire all’occorrenza. Ore previste per la realizzazione Prof.ssa spalmare nel progettazione Prof.ssa spalmare nel progettazione Prof.ssa nel progettazione Prof.ssa nel progettazione Francesca Romana Balzani Gianna Paolino Lara Santangelo Patrizia Aguiaro 25 ore extra-curricolari da corso dell’anno, 5 ore di (tot 30 ore) 25 ore extra-curricolari da corso dell’anno, 5 ore di (tot 30 ore) 25 ore extra-curricolari da spalmare corso dell’anno, 5 ore di (tot 30 ore) 15 ore extra-curricolari da spalmare corso dell’anno, 5 ore di (tot 20 ore) Le prof.sse coinvolte Francesca Romana Balzani Gianna Paolino Lara Santangelo Patrizia Aguiaro 3.3 Arte musica inglese: un ponte con la scuola elementare Scuola Alessi di Via Flaminia Anno scolastico 2009-10 Arte musica inglese un ponte con la Scuola Elementare Finalità generali del progetto Le finalità del progetto sono quelle di lavorare sulla continuità scuola elementare –scuola media ,tenendo un ciclo di lezione di musica, arte e inglese nelle classi quinte della S.E. Alessi al fine di presentare la scuola media Alessi ,con le sue attività , la sua organizzazione, agli alunni delle quinte elementari che presto si accingeranno a fare una scelta di iscrizione alla scuola media inferiore. 57 Le lezioni, organizzate dai professori delle tre discipline e da un gruppo di alunni ,preparate prima in classe , verranno poi ripetute al cospetto degli alunni delle quinte per dare loro un assaggio di lezione di scuola media. Per non annoiare, ogni lezione dovrà essere dinamica, stimolante, accattivante, dovrà svolgersi in un clima di distensione e di serenità in cui gli studenti più piccoli si possano sentire a loro agio ma allo stesso tempo dovrà essere stimolante, attirando la curiosità e l’ interesse verso il mondo della scuola media. Arte, musica e spettacolo sono discipline che già i bambini delle elementari conoscono perché le studiano a scuola , ma a livello di scuola media lo studio di queste materie diventa più strutturato e le conoscenze vengono organizzate in maniera differente, gli orizzonti del sapere si allargano e le informazioni sono più dettagliate e precise. Questo breve ciclo di lezioni si propone anche una doppia finalità: quella di fare sentire gli alunni della S.M. protagonisti di un processo formativo in cui loro sono gli attori e i produttori della conoscenza insieme ai loro insegnanti, e quella di fare sentire i più piccini protagonisti partecipanti di un percorso che da li a breve dovranno iniziare. Lavorare sulla continuità verticale scuola elementare – scuola media significa tenere presente lo sviluppo dei ragazzi, il loro passaggio dalla fase infantile a quella adolescenziale, la loro trasformazione a livello cognitivo ma anche fisico e intellettuale, considerare che questi momenti non sono separati, staccati, ma sono fasi indivisibile della vita di ognuno. Considerare la crescita di un ragazzo significa operare e mettere a punto degli insegnamenti misurati e adatti ai tre anni di scuola media e assicurare il successo scolastico dei nostri alunni . Obiettivi formativi generali Gli alunni della scuola media ,che parteciperanno e terranno le lezioni, avranno l’occasione di : migliorare le proprie capacità di relazione, di autocontrollo, imparare a gestire e condurre gruppo; acquisire consapevolezza dei ruoli di tutti e di ciascuno; rafforzare le motivazioni allo studio; raggiungere autonomia intellettiva e organizzativa ; gestire una lezione e presentarla a degli utenti di età inferiore alla loro far interagire tra loro il linguaggio verbale, musicale e grafico pittorico comunicare esperienze, emozioni, stati d'animo in modo efficace e creativo; sviluppare creatività, socializzazione,disponibilità ad una partecipazione attiva all’apprendimento; 58 Obiettivi operativi - verificare le abilità acquisite a scuola in una realtà operativa diversamente strutturata: acquisire operatività e competenze specifiche. Percorso metodologico Il ciclo di lezioni di cui si è parlato sarà tenuto in tutte le classi terminali della S.E. per la durata massima di un ‘ora e mezza in totale ( mezz’ora a materia) in ogni classe quinta, da effettuarsi prima dello scadere delle iscrizioni degli alunni della scuola elementare alla media inferiore . Destinatari Una rappresentanza di tutta la scuola parteciperà al progetto, classi: I II III sez. F I II III sez. G I III sez. H Fasi di articolazione del progetto Il progetto sarà realizzato durante le ore curricolari attraverso lezioni frontali, lezioni a classi aperte, lezioni in copresenza tra due o tre docenti entro gennaio , prima dello scadere della domanda di iscrizione . Saranno utilizzate delle ore aggiuntive per la trasferta alla scuola elementare e lo svolgimento delle lezioni nelle classi quinte. Docenti coinvolti nel progetto ed ore previste per la realizzazione eccedenti all’orario curricolare Prof.ssa Prof.ssa Prof.ssa 59 Francesca Romana Balzani curricolari Gianna Paolino Lara Santangelo 4 ore 4 ore extracurricolari 4 ore extracurricolari extra- Le prof.sse referenti Francesca Romana Balzani Gianna Paolino Lara Santangelo 3.4 Certificazioni esterne in lingua inglese (Livello A2 e B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento) Tempi: gennaio- giugno 2010 Classi coinvolte: Al progetto parteciperanno gli alunni delle classi 3° che ne faranno richiesta, selezionati mediante la somministrazione di un test per accertarne il livello di competenza (CLASS – Cambridge Level Assessment). Attività: Gli alunni seguiranno un corso di preparazione che si svolgerà in orario extracurriculare con cadenza settimanale. Gli esami si terranno a fine maggio-inizio giugno. Il costo del corso è a carico della scuola, la tassa di iscrizione all’esame è a carico delle famiglie (74€ per il Ket, 80€ per Pet). Finalità: Potenziamento delle conoscenze linguistiche nell’ambito delle quattro abilità di lettura, scrittura, ascolto e conversazione, in base agli standard stabiliti dal Consiglio d’Europa nel Quadro Comune Europeo di Riferimento (1996 – 98). Le certificazioni conseguite costituiscono prove di accertamento linguistico riconosciute nell’ambito del sistema dei crediti formativi a livello internazionale. Obiettivi specifici KET–Key English Test. Livello. Comprendere frasi ed espressioni di uso comune relative ad aree di interesse dello studente (semplici informazioni personali, familiari, shopping etc.). Comunicare semplici messaggi che richiedono lo scambio diretto di informazioni su argomenti noti e di routine. Descrivere con un linguaggio semplice il proprio ambiente. Obiettivi specifici PET–Preliminary English Test. Comprendere le informazioni principali concernenti situazioni quotidiane. Interagire con molte situazioni che possono presentarsi quando si viaggia in un’area in cui si parla la lingua straniera. Produrre semplici testi su argomenti noti o di interesse personale. Descrivere esperienze, avvenimenti, sogni, speranze e ambizioni motivando e spiegando brevemente opinioni e piani. 60 Partner: A conclusione del corso gli esami saranno tenuti da insegnanti dell’Accademia Britannica- International House. Referenti: Luisa Esposito 3.5 Etwinning: gemellaggio elettronico sul portale Europeo (www.etwinning.net) Tempi: anno scolastico 2009/2010 Classi coinvolte: 1°C, 2°A, 2°B, 2°D, 3°B, 3°E Attività: scambio di e-mail in lingua inglese con scuole europee. Finalità: Migliorare le competenze linguistiche, sviluppare la creatività e la capacità di lavorare in gruppo in un contesto multiculturale attraverso lo scambio di e-mail con coetanei stranieri. Partner: • The Gleed Girls’ Technology College , Spalding , UK. • College Saint Michel, Liffrey, Francia Referenti: • Anna De Santis • Luisa Esposito 3.6 Comenius : YOUNG EXPLORERS Premessa: sviluppo di un partenariato bilaterale incentrato sull’apprendimento della lingua inglese, volto ad attivare uno scambio di classi. Il partenariato dura 2 anni e prevede l’erogazione di un contributo di 20.000 Euro per la mobilità di 20 studenti e 4 accompagnatori. Tempi: anno scolastico 2010-2012 61 Classi coinvolte: 1°C Attività: gli studenti visiteranno il paese partner allo scopo di produrre informazioni turistiche in inglese e in italiano sulle città visitate. Durante la permanenza e nel corso del progetto scopriranno la cultura del paese partner e sperimenteranno la vita scolastica degli altri studenti. Durante la loro visita comunicheranno in inglese in modo da migliorare le loro competenze linguistiche. Finalità: • Migliorare le strategie comunicative nella lingua madre e nella lingua straniera; • Sviluppare la comprensione delle diversità culturali e linguistiche; • Ricercare e produrre risorse; Partner: The Gleed Girl technology College, Spalding, UK Referenti: Luisa Esposito 3.7 Concorso di Fotografia II Edizione “UNO SCATTO PER COMUNICARE”. Concorso di fotografia II EDIZIONE “UNO SCATTO PER comunicare” Progetto trasversale ed interdisciplinare di didattica integrata RESPONSABILI DEL PROGETTO PROFF. SIMONA DI MARCO SNICHELOTTO ANTONELLA IACOBONE MARIA TERESA OBIETTIVI Il Progetto concorso fotografico II Edizione ha sperimentato con successo la sua valenza innovativa nell’ambito della didattica disciplinare, ponendosi come strumento di mediazione e di attrazione efficace tra gli alunni .e il mondo da conoscere. Previsto come uno strumento in Working Progress, è finalizzato a 62 rendere più vivace ed attiva la partecipazione dei ragazzi alle attività scolastiche e più interessante e ricca la didattica. Si estrinseca in tre Macro Aree Tematiche:“Paesaggio e Ambiente”, “Siti Artistici e Culturali, opere d’Arte, Aree di interesse storico”, “Integrazione multietnica, usi e costumi di altri popoli”. Ogni insegnante, all’interno delle varie attività previste nella propria programmazione disciplinare, può coinvolgere la propria classe nella raccolta di immagini significative che documentino, testimonino e rappresentino l’argomento trattato. Gli alunni, trasformati in piccoli reporter, potendo contribuire personalmente con le loro foto all’arricchimento didattico, troveranno maggiore interesse negli argomenti trattati. La fotografia può essere proposta anche come un mezzo di approfondimento, ricerca, descrizione, narrazione e denuncia di fenomeni sociali. Gli alunni in difficoltà, gli alunni diversamente abili e quelli che, provenienti da altri paesi, hanno difficoltà linguistiche, possono trovare in questo approccio didattico la possibilità di esprimersi pienamente e partecipare attivamente e in modo incisivo alle attività didattiche, superando barriere, difficoltà e diversità. Il mezzo fotografico si presta anche come efficace strumento di recupero delle conoscenze e delle competenze e come strumento di valorizzazione delle abilità e della personalità di ciascuno, permettendo una adeguata evoluzione del processo formativo Gli obiettivi che si perseguono sono: sviluppo delle capacità di osservazione, di lettura critica e personale della realtà, della capacità di analisi, di ricerca, di approfondimento, sviluppo della curiosità, delle capacità creative, operative, esecutive, sviluppo della capacita di cogliere il nocciolo del problema ed il particolare significativo tramite l’obiettivo. Sviluppo delle capacità logiche e dell’uso consapevole dell’incisività dell’immagine nella comunicazione. DURATA Dalla metà di ottobre 2009 all’inizio di maggio 2010. durante le ore curriculari ed extracurriculari durante le uscite culturali e sportive sul territorio,come ulteriore attività di approfondimento e documentazione didattica. Suddivisione degli alunni per Argomenti o Aree Tematiche OTTOBRE Fase da indagare, approfondire e documentare per ciascuna 2009 1 disciplina o per Aree interdisciplinari. Progettazione delle AREE TEMATICHE TRASVERSALI E NOVEMBRE Fase INTERDISCIPLINARI nelle quali far convergere il materiale DICEMBRE 2 fotografico prodotto da ciascuna classe e dalle varie 2009 discipline coinvolte nel progetto. Fase Produzione , raccolta e selezione e catalogazione del GENN/FEBB 3 materiale fotografico. 2010 63 Fase 4 Fase 5 Fase 6 Progettazione dei supporti logistici necessari (aula informatica e pc per Power Point) Progettazione e realizzazione dei supporti espositivi. Gestione ed organizzazione del Concorso: Selezione e stampa delle foto, comunicazione, inviti, Giuria del Concorso, composta da alunni ed insegnanti, presieduta dal Dirigente Scolastico. Ultima fase organizzativa dell’evento. Allestimento della Mostra. Attività di comunicazione attraverso il Sito della scuola, le locandine e, eventualmente, il giornalino on-line. Sono previsti 6 premi, I e II premio per ogni Area Tematica, consistenti in premi da definire. Smontaggio della mostra e raccolta e catalogazione e conservazione del materiale finalizzato a rielaborazioni di vario tipo e a un prodotto editoriale pluriennale. MARZO 2010 APRILE 2010 MAGGIO 2010 RISORSE UMANE Il Progetto è trasversale e interdisciplinare. L’ampiezza dei maxxi contenitori delle tre Aree Tematiche, consente la sua applicazione disciplinare a qualsiasi argomento didattico trattato, rappresenta un approccio diverso, più stimolante e coinvolgente per i ragazzi. Insegnanti di ogni disciplina durante le ore curriculari ed extracurriculari ( uscite didattiche, settimana velica, ecc….) Prof. Simona Di Marco- Prof.Antonella Iacobone- Prof. Maria Teresa Snichelotto. BENI E SERVIZI Aula di tecnologia, tutte le aule delle classi che aderiscono al progetto, aula di Informatica, Spazi della suola per l’allestimento della mostra e della sua breve permanenza per essere visitata Previste 25 ore per la progettazione, selezione, catalogazione e stampa delle foto, preparazione e comunicazione dell’evento, allestimento e smontaggio della mostra, per ciascuno dei tre Docenti Responsabili del Progetto , Simona Di Marco e M.Teresa Snichelotto, da retribuirsi attingendo al F.I.S. Spesa prevista per l’approvvigionamento di materiali di lavoro, materiale di consumo, attrezzi, supporti e premi Euro. 500,00.. per l’anno 2009 Euro 1000,00. per l’anno 2010. E’ prevista la collaborazione del personale ATA sia nella fase di allestimento della mostra, che nella fase di smontaggio. ROMA, 08/10/09 PROF.SSA SIMONA DI MARCO……………………………………………… PROF.SSA ANTONELLA IACOBONE……………………………………………. PROF.SSA MARIA TERESA SNICHELOTTO 64 3.8 Progetto Filippide SCHEDA RIASSUNTIVA DEL PROGETTO REGIONE LAZIO per finanziamento ‘Promozione e diffusione della sicurezza nello sport e per l’educazione ad una pratica sportiva sana e sicura – Integrazione di tutte le componenti’ Prof.ssa Rosaria BROCATO Prof.ssa Patrizia AGUIARO 1 2 3 Proponente Istituto d’Istruzione secondaria di 1° grado S.M.S. Via Boccioni/ sede di Via Flaminia Partner/Collaborazione esterna Coordinatore progetto Progetto Filippide www.progettofilippide.cnr.it Associazione Sport e società – Associazione Sportiva e Dilettantistica – Presidente Prof. Nicola PINTUS. del Prof.ssa Rosaria Brocato – Funzione Strumentale per l’Integrazione c/o le sedi proponenti. 4 Titolo del progetto INSIEME CORRENDO 5 Destinatari Alunni delle classi 3H – 2G – 2F delle sedi scolastiche – alunni stranieri e in situazione di disabilità. 6 Sintesi del contenuto del progetto 7 Tempi di svolgimento Novembre 2009 - Maggio 2010 8 Luogo di svolgimento Sedi scolastiche (palestre e spazi esterni). 65 1. Promuovere attività sportive nella scuola secondaria di primo grado e finalizzarle alla conoscenza e all’accettazione di tutte le diversità. 2. Attivare collaborazioni con organismi ed esperti esterni. Spazi territoriali locali (Villa Glori nel 2^ Municipio) – sedi di allenamento degli atleti del Progetto Filippide (Stadio Paolo Rosi, altri) – Maratonine 2010 per le classi aderenti. 9 Personale coinvolto Docenti specializzate di sostegno – docenti curricolari di Scienze Motorie –operatori AEC condivisione degli obiettivi da parte dei docenti dei Consigli di Classe delle classi interessate al progetto – équipe professionale del Progetto Filippide. 10 Descrizione dell’iniziativa Il progetto prevede incontri conoscitivi e successivi approfondimenti sui temi dell’integrazione in un contesto di disabilità. Scopo dell’intera iniziativa sarà quello di valorizzare le abilità di pratica sportiva e di finalizzarle all’inclusione di tutte le componenti. Sono previste iniziali proiezioni di films/filmati riportanti manifestazioni sportive svolte nell’ambito del Progetto Filippide. Descrizione dell’iniziativa (segue) Coinvolgimento attivo degli alunni delle classi selezionate nella pratica sportiva (corsa) con approfondimenti teorici sui rischi/benefici e mediante percorsi di allenamenti e lezioni teoriche da svolgersi nella palestra della scuola e negli spazi esterni/interni. Si ritiene importante inoltre motivare la pratica sportiva degli alunni in contesti cittadini caratterizzati da aree verdi e al riparo da agenti inquinanti (Villa Glori c/o Municipio II e/o stadi comunali di zona), secondo quanto proposto dall’équipe del Progetto Filippide. Gli allenamenti, da attuarsi con il supporto tecnico dello staff del Progetto, saranno finalizzati alla partecipazione alla Maratona di Roma 2009 (percorso non competitivo). Ulteriore presenza degli alunni a bordo vasca c/o la piscina dello Stadio Flaminio in concomitanza con gli allenamenti in acqua di una compagna disabile, atleta del gruppo sportivo Filippide. Incontri in loco con operatori ed esperti per approfondimenti sui benefici psico-fisici derivanti 66 dalla pratica natatoria: riflessione su acquaticità, conoscenza delle tecniche, norme di primo soccorso, sicurezza in acqua (comportamenti corretti, forma fisica e stato di buona salute, la sicurezza degli impianti). Alimentazione e sport. Incontri periodici con atleti e formatori del Progetto Filippide, scopo condivisione e analisi dei risultati. Possibilità di far conciliare l’Evento Nazionale del Progetto Filippide, che nel 2010 si svolgerà a Siracusa (Maratonina 2010), con la gita scolastica di fine anno che in genere effettuano le terze. La città siciliana, con la sua storia e la sua tradizione offrirebbe agli alunni la possibilità di coniugare itinerari storico-culturali con il tema dello sport e dell’inclusione di tutte le componenti. Si comunica che la classe è prevalentemente costituita da alunni provenienti da famiglie non comunitarie o neo comunitarie. Produzione di video e filmati prodotti dagli alunni, pubblicizzazione dell’intero programma di lavoro attraverso attività promozionali e interazioni. 67 11 Obiettivi del progetto • Avviare alla pratica sportiva attiva in un contesto di gruppo motivante; • Socializzare e recuperare i disagi; • Includere tutte le componenti e integrare la disabilità; • Conoscere e rispettare il proprio corpo; • Sviluppare potenzialità, incontrare e superare il limite psicofisico e mentale/culturale; • Guidare alla manifestazione delle proprie idee in un ambito che favorisca l’accettazione della diversità; • Rispettare le regole previste dalla pratica sportiva. 12 Metodi di verifica 1. Incontri periodici con lo staff del progetto; 2. Riunioni dei Consigli di Classe; 3. Riunioni del GLHO, ove previsto; 4. Incontri con i genitori degli alunni; 5. Organi Collegiali. 4 Progetti esterni della scuola 4.1 Lezioni concerto Gli alunni interessati potranno partecipare e seguire un pacchetto di tre lezioni concerto al costo di 3 euro. 4.2 Integrazione alunni neo-comunitari Scheda sintetica progetto a cura di Studio Come s.r.l.1 AVVISO PUBBLICO Piano Provinciale delle azioni e degli interventi per l’integrazione dei cittadini neocomunitari, ai sensi della L.328/00. La Provincia di Roma nell’ambito della funzione di concorso e supporto alla programmazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali (Legge 328/00) procede alla realizzazione del Piano Provinciale di intervento per l’integrazione dei cittadini neo-comunitari. Pertanto la Provincia intende promuovere, mediante avviso pubblico con scadenza il 30 settembre 2009, i progetti rivolti ai cittadini neocomunitari che abbiano l’obiettivo di sviluppare reti di servizi e interventi locali per l’integrazione dei cittadini neocomunitari, e piu’ in generale degli stranieri. Il progetto puo’ essere presentato dal Municipio, anche in collaborazione con piu’ partner. Studio Come s.r.l. supporta il Municipio nella progettazione e attuazione dell’intervento. 1 Studio Come s.r.l. www.studiocome.it - Via Brescia 16 - 00198 Roma - Tel./fax. 06/8541435. Referenti: Patrizia Di Santo [email protected] - Alessandra Rossi [email protected]. 68 Titolo progetto “ Integrazione scolastica dei cittadini neocomunitari nel Municipio Secondo” Ente finanziatore: Provincia di Roma Proponente: Municipio II Partner: - Scuola “G.Mazzini” Primaria - 3° Circolo Didattico “G.Ronconi” - Scuola “Esopo” secondaria di primo grado - Scuola “Boccioni” secondaria di primo grado - Istituzione delle Biblioteche di Roma, Biblioteca Europea, Biblioteca Villa Leopardi, Biblioteca Flaminia - Istituto di cultura della Polonia - Studio Come s.r.l. - Accademia di Romania - Associazioni di cittadini neocomunitari - Gruppo Piuculture di volontariato multi-culturale Descrizione ambito territoriale: La popolazione straniera nel Comune di Roma è di 269.649 2 persone. La comunità più presente nel territorio della Capitale è quella rumena; seguono quella polacca, ucraina e quella albanese, con una distribuzione fortemente variabile nei vari Municipi (iscrizione anagrafe 2007). Il Piano sociale di Zona del Municipio Secondo documenta come questo territorio sia al terzo posto nella graduatoria cittadina relativa alla presenza di immigrati; qui le donne costituiscono ben il 63% dei residenti stranieri, una percentuale nettamente superiore alla media cittadina (53%). Attualmente prevale la comunità dei filippini, tuttavia i cittadini neo-comunitari sono in rapida crescita e già oggi risiedono 1.300 tra romeni e polacchi. Il territorio è ricco di risorse culturali ed educative orientate in senso cosmopolita. Nel Municipio Secondo ha sede la maggior parte delle ambasciate e degli istituti di cultura stranieri; molto attiva è la Biblioteca Europea che promuove il patrimonio letterario di tutti i paesi europei, corsi di lettura per insegnanti, corsi di lingue straniere per giovani e adulti. Le scuole da alcuni anni stanno potenziando l’offerta formativa in senso cosmopolita e non poche si sono dotate di un responsabile ad hoc per l’inserimento degli alunni stranieri e l’educazione multi-culturale. Recentemente un gruppo di volontari, che aiuta l’apprendimento della lingua italiana in due scuole elementari e in una scuola media, ha creato un sito internet finalizzato a documentare e mettere in rete le risorse che nel Municipio Secondo operano in 2 Osservatorio Romano sulle Migrazioni, 2008. 69 una prospettiva multi-culturale: scuole, biblioteche, sportelli, cooperative, professionisti, associazioni, ecc. Pertanto questo contesto risulta particolarmente favorevole per accogliere un progetto finalizzato: - da un lato a sperimentare un intervento innovativo nella scuola, che a partire dai bambini più piccoli e puntando alunni neo-comunitari, allarghi gli effetti educativi sulle nuove generazioni - dall’altro a creare un coordinamento sistematico tra le risorse messe in campo da tutte le agenzie formative presenti nel territorio – scuole, biblioteche, centri culturali, associazioni di volontariato – per potenziare le risorse delle istituzioni e quelle volontarie dei cittadini attivi. Ambiti di intervento - azioni finalizzate a sostenerne i processi di integrazione dei minori neocomunitari nel tempo scolastico ed extrascolastico, anche attraverso azioni tese a valorizzare la funzione genitoriale - iniziative che favoriscano la socializzazione interculturale e la relazione tra pari, nonché interventi innovativi attenti al successo formativo che prevedono la sinergia tra scuola e biblioteche Obiettivi - approfondire la conoscenza del fenomeno degli alunni neo-comunitari nelle scuole del territorio del Municipio II - sperimentare in due scuole del territorio la peer education come metodo per migliorare il dialogo interculturale tra alunni e valorizzare le molteplici appartenenze culturali - mettere in valore la letteratura, le arti e le usanze della Polonia e della Romania per interessare alunni, genitori e insegnanti nei confronti delle nuove nazioni che sono entrate a far parte della Unione Europea - sperimentare un servizio di orientamento scolastico mirato a genitori di alunni neo-comunitari e più in generale di alunni stranieri, per accompagnare la maturazione delle scelte formative durante tutto l’anno - diffondere l’approccio interculturale nel piano di offerta formativa (POF) delle scuole del territorio - garantire la continuità dell’intervento mediante il rinforzo di un’associazione di volontariato attiva nel Municipio II - consolidare le politiche del Municipio II rivolte all’integrazione dei minori neocomunitari e piu’ in generale agli alunni stranieri mediante la creazione di un coordinamento permanente e la pianificazione sociale del territorio (Piano sociale di zona) - diffondere la sperimentazione nel territorio a partire dai soggetti con responsabilità educative: genitori, presidi, insegnanti, educatori e operatori sociali, mediatori interculturali. 70 Rilevanza del progetto In poco più di 10 anni gli stranieri nati in Italia sono raddoppiati (nel 1993 il tasso di nati per mille stranieri era 11,6% a fronte del 20,1% nel 2007). Attualmente (gennaio 2008) i minorenni stranieri sono 761.000, con un incremento di 94.000 rispetto l’anno precedente; il fenomeno sembra destinato a crescere rapidamente con l’apertura dell’Europa sui versanti Nord-Est e mediterraneo. Tra i nati con entrambi i genitori stranieri sono in posizione pari Romania e Marocco; tra i nati con padre italiano e madre straniera emerge la Romani e in seconda posizione la Polonia. I loro figli, come tutti i giovani immigrati, si trovano si trovano sospesi tra due o più culture: quella trasmessa dei genitori e quella dei coetanei. Crescere immersi in una doppia (o tripla) appartenenza comporta qualche difficoltà in Crescere immersi in una doppia (o tripla) appartenenza comporta qualche difficoltà in più rispetto a quelle che incontrano i coetanei italiani. Utilizzare più lingue, a casa e a scuola, confrontarsi con modelli di vita diversi, dover corrispondere ad aspettative divergenti e cercare contemporaneamente di definire sé stessi in modo autonomo costituisce un esercizio rischioso, tuttavia denso di potenzialità. La scuola è l’agenzia educativa che per eccellenza registra per la complessità del fenomeno. Gli stranieri iscritti nelle scuole italiane che nell’anno scolastico 2003/2004 superavano di poco 370.000, nel 2007/08 erano già 574.000 con un aumento del 87%; poiché la popolazione scolastica complessiva rimane pressoché costante, è l’incidenza degli alunni stranieri che cresce in modo esponenziale (dal 3,5% al 6,4% in quattro anni). Questo fenomeno è fortemente diversificato nel territorio nazionale e anche a livello locale si presenta a macchia di leopardo, alcune scuole essendo investite più direttamente di altre, secondo la dislocazione abitativa dei genitori stranieri. In generale, l’incidenza di alunni stranieri si addensa nella scuola dell’obbligo a partire dalle classi elementari; è in questi primi anni di scuola che gli alunni sono particolarmente ricettivi nell’apprendimento corretto della lingua italiana e ricevono le basi per raggiungere pari opportunità formative rispetto ai coetanei italiani. Le statistiche segnalano che gli alunni stranieri presentano tassi di ripetenza superiore alla media, seguono un percorso scolastico più accidentato e, completata la scuola primaria, le famiglie tendono a scegliere in grande prevalenza indirizzi professionali, anche quando i figli hanno conseguito risultati scolastici elevati. Queste scelte spesso sono la spia di processi a catena agiti dalla famiglia e dalle istituzioni, che tendono a collocare ragazze e ragazzi di seconda generazione in posizioni riduttive rispetto alle capacità potenziali. Le famiglie hanno sentimenti ambivalenti che oscillano tra il desiderio di vedere i propri figli integrati e realizzati nella società italiana per garantire così mobilità sociale e il desiderio di mantenerli invece vincolati a valori culturali tradizionali. La seconda generazione percepisce questo scarto e ha molta difficoltà a tollerarlo, proprio in quanto contrasta con aspirazioni personali; alcune ricerche 71 segnalano infatti che i ragazzi di seconda generazione non solo si considerano italiani a pieno titolo, ma sono mediamente più imprenditivi dei coetanei italiani e coltivano una visone positiva del proprio futuro. Sono meno preoccupati di “perdere qualcosa” crescendo, anzi spingono per prendersi responsabilità e diventare adulti. Appaiono più curiosi nei confronti della diversità e spesso agiscono da mediatori efficaci delle dinamiche interculturali. In questo senso la seconda generazione va vista come risorsa: per sé stessa, per la famiglia d’origine, per i coetanei e per l’intera società italiana. I bambini e adolescenti neo-comunitari, rispetto alla famiglia di origine, hanno maggiori possibilità di maturare un’identità ricca e cosmopolita, ma sono anche esposti al rischio di un’omologazione senza radici, per la naturale voglia in giovane età di assomigliare in tutto al gruppo dei coetanei di riferimento. Proprio per questo si avverte la necessità che le politiche di integrazione coinvolgano la scuola e la famiglia, in un percorso che consente da un lato l’aggancio a culture e tradizioni dei paesi di provenienza dei genitori e dall’altro il coinvolgimento dei coetanei a scuola, per educare anche i ragazzi italiani ad apprezzare la ricchezza dei tanti patrimoni valorizzare recupero. A Roma tra i minori stranieri sono molto rappresentati i romeni e in misura significativa anche i polacchi. Partire da queste due realtà può costituire un punto di forza per sperimentare un sistema integrato di interventi, in grado di mobilitare a livello municipale le principali agenzie formative, interessando bambini stranieri e italiani. Metodologia del progetto Il progetto si basa su quattro idee-guida: 1. è urgente sostenere la spinta delle nuove generazioni a definirsi in senso europeo e cosmopolita, rafforzando le capacità di dialogo multi-culturale, cominciando fin dai primi anni di vita, che sono i più ricettivi; 2. gli alunni e le famiglie neo-comunitarie costituiscono una grande opportunità per preparare ai cambiamenti che investiranno il nostro paese nei prossimi anni con l’apertura dello spazio europeo. Valorizzando il ricco patrimonio d’arte, letteratura, ambiente di due paesi - Polonia e Romania – anche gli alunni italiani possono appassionarsi alla varietà di culture che sempre più arricchiranno il nostro paese; 3. le metodologie basate sulle relazioni tra pari hanno dimostrato un’elevata efficacia educativa in vari campi, quali il contrasto di comportamenti pericolosi (tossicodipendenza, bullismo, giochi d’azzardo, ecc.). Molto innovativo sarà sperimentare la peer education come metodo per promuovere il dialogo tra alunni provenienti da paesi diversi e portatori di tante culture; 4. per garantire la continuità del progetto occorre potenziare le risorse educative presenti nel territorio e offrire loro una solida governance istituzionale. Si tratta di costruire legami stabili tra scuole, biblioteche, 72 servizi sociali, associazioni dedite all’immigrazione, comunicazione e mediazione interculturale. esperti di Assi portanti Questa metodologia diventa efficace nella misura in cui si radica in un territorio circoscritto, dove le relazioni positive costruite dentro la scuola possono moltiplicarsi fuori, nei contesti di vita quotidiana, contagiare le famiglie e la comunità, influenzare le scelta delle istituzioni locali responsabili delle politiche sociali, culturali e scolastiche. Pertanto il progetto si articola su due livelli: 1. sperimenta in quattro scuole una serie di interventi innovativi, con il contributo delle biblioteche, istituti culturali e associazioni impegnate nell’intercultura 2. agisce sul contesto territoriale più ampio, per potenziare le risorse esistenti: 3 sostiene la crescita di una piccola realtà associativa dedita al dialogo interculturale 4 offre consulenza alle scuole per la progettazione dell’offerta formativa 5 accompagna il Municipio e in particolare l’Ufficio di Piano nella programmazione di interventi di sistema, valorizzando l’esperienza realizzata Piano delle attività Fasi 1. Sviluppo dell’approccio multiculturale nella programmazione scolastica Questa fase è rivolta a tutte le scuole elementari, medie e superiori presenti nel Municipio Secondo per fornire indicazioni utili tanto alla programmazione scolastica (POF), quanto alla programmazione sociale del Municipio (Piano sociale di Zona) e della Provincia (Piano immigrazione) 1.1. Analisi del contesto territoriale. In tutte le scuole del territorio di ogni ordine e grado verrà indagata la presenza di giovani neocomunitari, per età, sesso, provenienza geografica, condizione familiare. Repertorio dei Piani formativi (POF 2009-2010) per evidenziare la presenza o meno della educazione multiculturale. 1.2. Approfondimento. Nel territorio verranno scelte quattro scuole, primarie e secondarie, da “apparentare” con biblioteche comunali. Mediante interviste e focus group verrà approfondita l’analisi di: esigenze formative e culturali degli alunni neo-comunitari e loro percezione del proprio inserimento nel contesto educativo esigenze dei genitori con particolare attenzione alle prospettive nei confronti delle scelte scolastiche per i propri figli e fabbisogno di informazione e orientamento 73 interesse da parte degli insegnanti e della dirigenza scolastica per il tema dell’intercultura e degli alunni neo-comunitari 1.3. Repertorio delle buone prassi nelle scuole. Analisi degli interventi realizzati nelle scuole provinciali e romane volti alla promozione degli alunni stranieri, con particolare attenzione agli interventi che adottano il metodo della peer education: tipologia di intervento, metodologie, reti di coordinamento, coinvolgimento delle istituzioni territoriali e del terzo settore. Fase 2. Sostegno all’integrazione scolastica degli alunni neocomunitari Questa fase è rivolta ad alunni e genitori di due scuole secondarie di primo grado. In entrambi le scuole sono presenti alunni provenienti da paesi neocomunitari, sia di cittadinanza straniera che italiana; l’Esopo ha una pratica consolidata nel campo dell’educazione all’intercultura ed è pronta ad accogliere nuove sperimentazioni, mentre la Boccioni è ritenuta una scuola di frontiera, con molti alunni immigrati ma che ancora non ha strutturato un percorso educativo mirato e necessita di essere fortemente sostenuta tanto nell’ideazione quanto nell’attuazione dell’esperienza. Il progetto, pertanto, va a sperimentare un percorso unico, condotto in parallelo nelle due scuole, con un monitoraggio in itinere che consentirà ad alunni, insegnanti e genitori coinvolti di scambiare impressioni e risultati. Al termine del percorso gli insegnanti partecipanti verranno coinvolti nella elaborazione di un piccolo manuale per la riproduzione dell’esperienza in altre classi e in altre scuole. In ciascuna scuola, la sperimentazione verrà realizzata in tre classi: una classe di prima, una di seconda e una di terza per costruire un iter educativo che possa essere riprodotto nei prossimi anni scolastici, come un percorso continuo, che accompagna gli alunni a prendere coscienza della dimensione europea e ad apprezzare le culture dei paesi del recente allargamento ad Est. 2.1. Seminari con insegnanti, mediatori interculturali ed esperti delle biblioteche In ogni scuola sono previsti incontri 4 un incontro di impostazione metodologica rivolto agli insegnanti delle tre classi. Temi: esigenze degli alunni neo-comunitari anche alla luce delle analisi condotte nel territorio; esempi di metodologie educative orientate in senso interculturale; profilo geografico, storico e culturale di Romania e Polonia 5 un incontro di progettazione delle attività con gli insegnanti di ciascuna delle classi, per un totale di tre incontri. Temi: creatività e autoformazione tra pari; percorso specifico da svolgere in ciascuna classe. 6 un incontro di monitoraggio con gli insegnanti di ciascuna delle classi, per un totale di tre incontri. Tema: partecipazione degli alunni, criticità e apprendimenti 74 7 un incontro congiunto tra gli insegnanti della scuole per mettere a confronto la sperimentazione e formalizzare alcune indicazioni per la sua riproduzione. Complessivamente 5 incontri in ogni scuola 1 incontro congiunto da tenere in sede da definire con le scuole. Calcolando una media di 2 ore per ogni incontro, si prevede in questa fase un totale di 12 ore di impegno per ognuno degli educatori (insegnanti delle classi coinvolte, referente scolastico dell’intercultura, mediatori culturali). L’Istituzione Biblioteche, le biblioteche Europea e Flaminia, l’Istituto di cultura polacco e l’Accademia di Romania indicheranno un referente interessato a seguire lo sviluppo del progetto in tutto o in parte. 2.2. Laboratori di lettura e scrittura creativa. In ogni scuola verranno individuate una classe per i tre gradi: prima, seconda e terza. Il percorso consta di 5 unità didattiche di 2 ore ciascuna, per un totale di 10 ore. Verrà realizzato in alula, in orario curriculare, inserito nella programmazione didattica annuale. Le attività verranno svolte in compresenza dall’insegnante di lettere e un mediatore interculturale o rumeno o polacco. Per questa fase si calcola un impegno di organizzazione individuale da parte dell’insegnante di 5 ore aggiuntive rispetto alla programmazione collegiale (vedi 2.1.). Complessivamente pertanto sono previste le seguenti ore di lavoro: - insegnanti: 15 ore di back e 30 ore di front - mediatori: 30 ore di front Obiettivi e contenuti Percorso primaria e prima media. Obiettivi: rinforzo delle capacità di lettura e scrittura; sviluppo di interesse per due paesi neo-comunitari, Romania e Polonia; rimozione di eventuali stereotipi nei confronti di cittadini neo-comunitari; sviluppo delle capacità di auto-educazione e lavoro in gruppo. Fermo restando che i contenuti delle 5 unità didattiche verranno scelti dagli educatori negli incontri di programmazione (vedi 2.1.) vengono qui indicate alcune modalità di coinvolgimento degli alunni 8 il mediatore si presenta alla classe con uno scatolone da cui estrae libri e oggetti che richiamano la cultura del paese neo-comunitario e racconta di sé, come è arrivato in Italia o come sono arrivati i suoi parenti; con il contributo dell’insegnante, il mediatore sollecita un racconto personale da parte di qualche alunno presente; viene proposta la scrittura di un racconto come compito da svolgere individualmente; i racconti vengono successivamente letti in classe e valutati come spunto per scrivere collettivamente una nuova storia che veda protagonisti più personaggi di cui qualcuno nato in Italia e altri nati in Romania o Polonia 75 9 lo scatolone dei libri consegnato alla biblioteca scolastica viene riportato in aula; mentre viene azionato un sottofondo musicale di Romania o Polonia i libri cominciano a circolare tra i ragazzi; l’animatore illustra i contenuti di alcuni; i ragazzi scelgono un libro da leggere a casa; verrà commentato in gruppo in una successiva unità didattica; nel frattempo l’insegnante andrà a selezionare alcuni brani del libro, per organizzare una lettura teatralizzata da parte degli alunni stessi 10 dallo scatolone viene tratto un libro di fiabe; l’animatore ne racconta una (es. per la Romania “La regina delle nevi”); ricerca di analogie con fiabe italiane; elaborazione collettiva di una fiaba “trans-culturale” che mescola elementi delle due tradizioni. Gli alunni si confrontano a casa con i genitori ed estendono l’invito a venire a scuola per raccontare una fiaba o una tradizione del proprio paese (confronto tra tradizioni regionali italiane, rumene, polacche) 11 lettura in classe del libro di Ramona Mircea, Din Romania….a Roma, una nuova vita, Editrice Sinnos, 2009. E’ la storia di una ragazza emigrata dalla Romania, che comincia dalla sua infanzia, i giochi, le feste tradizionali, poi la decisione sofferta di emigrare e la nuova vita in Italia, con la ripresa dello studio, l'incontro di un nuovo amore e la nascita di una figlia. Si tratta di una lettura adatta dai 7 anni in su. Si può utilizzare per preparare l’incontro della classe con un testimone rumeno (mediatore, genitore) che venga a raccontare il suo vissuto di straniero in Italia. Percorso in seconda media. Nel programma di geografia viene inserito un approfondimento sul profilo geografico e antropologico dei due paesi neocomunitari, Romania e Polonia con l’obiettivo di allargare l’attenzione oltre i confini nazionali e “guardare” all’Europa come somma di tante patrie; rimozione di eventuali stereotipi nei confronti di cittadini neo-comunitari; sviluppo delle capacità di auto-educazione e lavoro in gruppo. Percorso in terza media. Nel programma di storia e letteratura viene inserito un excursus storico-letterario su Romania e Polonia con l’obiettivo di analizzare le vicende del Novecento in chiave europea e comprendere meglio l’emigrazione dai paesi dell’Est; rimozione di eventuali stereotipi nei confronti di cittadini neocomunitari; sviluppo delle capacità di auto-educazione e lavoro in gruppo. Esempi di attività didattiche 12 scelta di due romanzi per ragazzi, uno di scrittore romeno l’altro polacco. Illustrazione dei testi; ogni alunno ne sceglie uno da leggere a casa (coinvolgendo eventualmente i genitori); vengono organizzati in classe due gruppi, secondo il libro letto; ogni gruppo racconterà all’altro la storia contenuta nel libro, utilizzando forme teatrali, mimo, ecc. 76 13 scelta di un film rumeno e di un film polacco; proiezione e discussione; confronto finale sul film preferito con voto di classe al regista e agli attori. Questa attività può andare in parallelo con il ciclo di incontri dedicati ai genitori. 2.3. Modulo con genitori. Parallelamente al lavoro con le tre classi, verrà dedicata un’azione ai genitori, sia neocomunitari che italiani, di tutti gli alunni della scuola. Obiettivi: condividere patrimoni culturali dei diversi paesi (e regioni) di provenienza per stimolare la conoscenza reciproca tra famiglie; facilitare i legami di amicizia che si sviluppano tra coetanei a scuola; mettere le premesse di fiducia reciproca scuola-famiglia che sono indispensabili nello svolgere l’attività di orientamento scolastico al termine della scuola media. Ciclo di 3 incontri da svolgere nell’arco dell’anno, in orario tardo pomeridiano, nella sede delle scuole. Conduzione del dibattito a cura di un mediatore e/o di un operatore delle biblioteche. Il ciclo viene duplicato per facilitare la partecipazione dei genitori delle due scuole, per un totale di 6 incontri di 2 ore ciascuno. Contenuti 14 Visione di un film di regista polacco e dibattito guidato 15 Presentazione e lettura di brani tratti da un libro di autore rumeno con intervalli di musica rumena 16 Visione di un film di regista rumeno e dibattito guidato Al termine del ciclo, un piccolo gruppo di genitori viene coinvolto nella progettazione di attività da riproporre ai genitori in via permanente per supportarli nelle scelte scolastiche dopo la terza media. Fase 3. Governance e sviluppo delle risorse del territorio Questa azione è finalizzata a garantire: la continuità dell’intervento dopo la conclusione progetto e la convergenza delle risorse attivate in una logica di rete inter-istituzionale, la riproducibilità e diffusione dei risultati. 3.1. Sostegno alla crescita del Gruppo di volontari Piuculture. A titolo gratuito e durante tutta la durata del progetto Piuculture curerà la comunicazione tramite il sito www.piuculture.it e altri siti dedicati in modo specifico all’educazione interculturale, in particolare www.romemultietnica.it . Contestualmente verrà fornito un supporto logistico (sede, segreteria,e cc.) e di consulenza per accompagnare il gruppo informale a compiere gli atti necessari a costituire l’associazione e registrarla in albi locali e nazionali. In collaborazione coi centri CESV-Spes, verranno potenziate le capacità d’intervento dei volontari, offrendo la messa in rete con istituzioni e altre risorse locali. 3.2 Piccolo manuale per l’educazione interculturale 77 3.3 Seminario per operatori educativi e sociali del Municipio. L’esperienza condotta con il progetto verrà presentata e discussa in un seminario tecnico rivolto a insegnanti, operatori sociali dei servizi per minori, cooperative attive in ambiti educativi, dirigenti delle biblioteche e dell’Ufficio di Piano con l’obiettivo di inserire indicazioni nuove all’interno del Piano Sociale di Zona e della programmazione scolastica. 3.4 Convegno di diffusione dei risultati del progetto con il coinvolgimento di: Provincia di Roma, partner di progetto, Municipi di Roma, Assessorati all’immigrazione, delegati aggiunti per l’immigrazione, Uffici di Piano, Istituzione delle Biblioteche di Roma, Scuole, Istituti di cultura dei paesi neocomunitari,… Durata: 12 mesi (durata massima) 4.3 City camps I CITY CAMPS sono organizzati dall’ACLE( www.acle.it) , ente di formazione accreditato dal MIUR e offrono ai giovani una sana e efficace English full immersion poiché le attività didattiche e creative , svolte in lingua stimola no costantemente gli studenti a esprimersi in inlglesecome se fossero in Inghilterra. Fondamento teorico : l’insegnamneto dell’inglese si basa sull’approccio solistico R.E.A.L.( Rational, Emotional, Affective, Learning) dell’ACLE che coinvolge e stimola la globalità affettiva in modo e sensoriale del discente.Questo approccio aiuta lo studente a acquisire la lingua in modo naturale e ad usarla come strumento per comunicare con partecipazione emotiva in situazioni reali. Obiettivi: stimolare la motivation e le competenze:“aural comprehension” e “aural production”. Tutors: dinamici Tutors Anglofoi guidano le attività didattiche e stimolano i giovani a esprimersi in lingua. Strumenti didattici: activity books estivi graduati per 8 livelli del Framework europeo oltre a drama, learning games, graded manuals, action songs, competitions, creative works, sports, CLIL activities. Esempio di giornata: Ore 9.00 English opening warm up 9.30 English learning activities indoor or outdoor with didatic material 10.45 Break 11.00 Continuation of Camp activbities 12.30 Lunch break 13.30 Rest or outdoor games 78 15.00 Arts and crafts, drama, creative activities, English songs, C.L.I.L. activities, sports 17.00 End of City camp activities. Grading: i CITY CAMPS seguono il Framework europeo e sono propedeutici alle certificazioni internazionali. Ricaduta: alla fine dei CITY CAMPS il partecipante: 1. migliora la comprehension 2. assimila le strutture e le funzioni linguistiche 3. utilizza l’inglese con maggiore spontaneità e minori inibizioni 4. si apre a nuove esperienze interculturali 5. si sente motivato a usare l’inglese Quota. Variano in base al periodo. Quota Low Season dal 28 giugno al 27 agosto con gruppi di soli 9-11 studenti,(minimo 33 partecipanti): per 1 settimana € 190.00, per due settimane €320.00 Quota High Season dal 7 giugno al 25 giugno e dal 30 agosto al 10 settembre con gruppi di soli 9-11 studenti, (minimo 33 partecipanti): per 1 settimana 235.00 €, per 2 settimane 395.00€. 4.4 Lettura espressiva L'Assessorato Cultura e Spettacolo della Regione Lazio ha indetto un bando per le scuole secondarie di primo e secondo grado. L'iniziativa ha l'obiettivo di sostenere le scuole impegnate a favorire la conoscenza dei linguaggi artistici. L’associazione culturale “Creativamente” propone di partecipare al bando con un progetto di promozione della letteratura: un corso di lettura espressiva che possa sostenere i docenti nell’insegnamento della letteratura e della poesia e che ,attraverso l'apprendimento delle tecniche di recitazione, offra agli studenti degli strumenti per avvicinarsi alla lettura con più gusto e passione. Il progetto vuole avvicinare i giovani alla lettura coinvolgendo anche personalità della letteratura per ragazzi con incontri, seminari, in collaborazione con la biblioteca Flaminia ed altre istituzioni culturali. I professori interessati all’iniziativa dovranno dare la loro disponibilità entro il 29 settembre 2009. Il bando scade il 7 ottobre 2009. 79 Il progetto si rivolge a tutti gli insegnanti di lettere e prevede 10 ore di attività in classe a partire dal mese di gennaio. Il numero degli incontri e la loro durata verrà concordata con gli stessi insegnati (N. 10 incontri da 1 ora oppure N. 5 incontri da 2 ore). A fine maggio è previsto un saggio finale per la cui realizzazione gli alunni, con il consenso dei genitori , saranno impegnati nel pomeriggio. L’impegno pomeridiano sarà ridotto al minimo e mirato esclusivamente alla messa in scena della performance. Per i professori che svolgono attività pomeridiane è previsto un compenso forfeittario. 4.5 Kangaroo della matematica Le classi seconde parteciperanno ai Kangaroo della matematica 4.6 Corsi di strumento e coro in orario extra scolastico I corsi sono organizzati dall’associazione Culturale AR.C.A. che dal 1994 svolge le proprie attività in campo musicale rivolgendole a giovani di tutte le fasce di età. A partire dal mese di ottobre e per tutto l’anno scolastico, fino a maggio , gli studenti possono seguire corsi di strumento, in orario extra-scolastico, all’interno della scuola. Lezioni: le lezioni sono di 45 minuti se individuali e di un’ora in coppia e si svolgono dalla 14.30 alle 18.30, sia nella sede di V. Boccioni che in quella di V Alessi. Per gli iscritti al corso è previsto un laboratorio di musica d’insieme ( 60 minuti in gruppo, una volta a settimana , compreso nel prezzo). Iscrizione: l’iscrizione è di € 15 comprensiva di copertura assicurativa e organizzazione del saggio di fine anno e di eventuali concerti durante l’anno scolastico. Quote: sono quadrimestrali per i corsi di strumento e rispettivamente di € 200 x2 per lezioni in coppia di un’ora e € 350 x 2 per lezioni individuali di 45 minuti. La quota per il coro è € 250 annuale. Insegnanti: Francesca Bonessi Pianoforte e musica d’insieme Sfefania Urli Violino Calogero Giallanza Flauto Sonia Maurer Chitarra Annalisa Pellegrini Coro 80 4.7 AIRC: Le arance della salute L’AIRC( ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA RICERCA SUL CANCRO) lancia l’iniziativa “ Cancro io ti boccio” e invita le scuole a impegnarsi su due fronti importanti: quello della corretta alimentazione e quello del volontariato. L’associazione chiede alle scuole di distribuire le arance rosse di Sicilia divenute ormai, dopo dieci anni , simbolo del mangiar sano. Partecipare all’iniziativa significa affiancare i 20.000 volontari che , in oltre 2.700 piazze italiane in tutta Italia , trasformeranno le Arance della Salute in fondi per finanziare i progetti di ricerca più innovativi i campo oncologico,nonché borse di studio per giovani laureati. Sabato 30 gennaio 2010, o venerdì 29 se la scuola fosse chiusa,ragazzi e insegnanti seguono i volontari dell’AIRC organizzando dei punti di distribuzione delle arance raccogliendo fondi indispensabili alla ricerca e sostenendo un’iniziativa che dura ormai da diversi anni. 4.8 Creatività strumento didattico Premessa:considerato che la creta è un materiale plastico, duttile, morbido, capace di stimolare un’azione spontanea, si propone un programma di manipolazione e decorazione della ceramica come divulgazione culturale e artistica e integrazione a una dimensione creativa. Scopo dell’iniziativa è sensibilizzare i ragazzi alle attitudini manuali, coinvolgendoli in un progetto collettivo, come momento di aggregazione, facilitando il rapporto interpersonale di ogni singolo studente, con particolare riguardo agli alunni con difficoltà di apprendimento, con disagio sociale e diversamente abili. Lo scopo da raggiungere è la ricerca del piacere del fare per arrivare a far bene , a far con arte, grazie alle abilità che verranno acquisite dalla conoscenza della tecnica. Operatori: Prof.ssa Tiziana Orecchio con la collaborazione della docente di materie artistiche. Contenuti e metodi:la manipolazione della creta permette di sviluppare la capacità tattile e educa alla coordinazione dei movimenti delle mani e delle dita. Il bambino viene stimolato all’osservazione del mondo circostante e delle sue forme, a partire dal suo stesso corpo. Si sollecitano le attività mentali e si possono agganciare materie di studio come la geometria, la storia e la geografia. Materiali: argilla rossa,argilla bianca, colori acrilici, engobbi, tornelli, stecche, dirette, pennelli, tavolette di legno, matterelli, tavole di compensato. 81 Obiettivi: avvicinare i ragazzi alla dimensione creativa attraverso la manualità;offrire uno strumento didattico che unisce formazione e divertimento; creare una sana crescita intellettuale. Conclusione: alla fine del ciclo annuale di incontri, viene organizzato un memento di festa: una mostra dedicata ai lavori realizzati con la partecipazione di tutti i genitori degli alunni. Costi:il laboratorio se inserito nell’orario curriculare ha un costo di Euro 35,00/50,00 a bambino per l’intero anno scolastico ( N.2 ore settimanali). La variabile dipende dal numero dei bambini partecipanti e dal materiale impiegato. Il laboratorio inserito in orario extracurriculare ha un costo di Euro 45,00 mensili a bambino per N.2 ore settimanali, comprensivo di materiale. 4.9 Spazio giovani per adolescenti e prevenzione del disagio giovanile Premessa: la Cooperativa Le Api ha presentato un progetto per la richiesta dell’affidamento del bando” Spazio Giovani per adolescenti e prevenzione del disagio giovanile” pubblivato dal II Municipio in data 30 giugno 2009. Per il progetto Spazio giovani la cooperativa accoglie all’interno dei locali della scuola , per due giorni alla settimana , dalle 17 alle 20, due gruppi di ragazzi, ogni lunedì e mercoledì, svolgendo attività di sostegno scolastico e laboratorio sportivo. Obiettivi: • promuovere il benessere e la salute psicologica degli adolescenti • creare un centro di aggregazione che siea un punto di riferimento sano e all’interno del territorio • avviare un processo di consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti • stimolare la capacità di socializzazione, di accoglienza e integrazione del singolo all’interno del gruppo, mediante la partecipazione attiva • favorire la socializzazione all’interno e all’esterno del Centro avvalendosi della rete territoriale, parentale, amicale, scolastica, dell’associazionismo del volontariato • fornire ai giovani informazioni riguardanti le problematiche dell’età adolescenziale quali: sessualità, crisi di identità , conflittualità con il mondo degli adulti • prevenire comportamenti e attitudini psicologicamentea rischio e socialmente inadeguati quali: sessualità, crisi d’identità, conflittualità con il mondo degli adulti 82 • • • • • • prevenire comportamenti e attitudini psicologicamente a rischio e socialmente inadeguati, creando uno spazio di informazione, orientamento e sostegno rivolto a genitori e figli rafforzare l’autonomia del ragazzo limitando la conflittualità familiare e favorendo l’inserimento sociale sviluppare nei giovani la capacità di comunicare tra loro , in famiglia e con altre persone sviluppare la fiducia, l’autostima e le competenze per applicare le risorse nella vita di tutti i giorni fornire un supporto alla rete di inserimento sociale e lavorativo e di orientamento scolastico offrire risposte concrete ai problemi dei giovani rispetto ai disagi legati all’età adolescenziale L’offerta elaborata dalla cooperativa si fonda sulla centralità e sull’orientamento del minore a ogni livello, puntando sull’educazione e la formazione di una persona che, inserita in una dualità sociale complessa, apprenda dalle diversità ,ampli il piano delle proprie possibilità, sviluppi armonicamente una personalità attraverso la presa di coscienza della pluralità delle proprie intelligenze e la libera espressione delle proprie qualità, affinché ogni adolescente strutturi attitudini e interessi solidi , nella continuità scolastica per una continuità sociale, e si senta attivo partecipante delle risorse del territorio comune . Il centro di aggregazione proposto si definisce strutturato perché ha la priorità di aggregare attraverso un programma ben definito, prendendo in considerazione le qualità e le competenze dei vari individui, considerando per ognuno un obiettivo specifico e personalizzato e facendo in modo che il ragazzo sia parte attiva nella scelta delle attività da frequentare e del percorso da seguire. 4.10 Arianna non ti perdere il filo e I like me: la mia immagine?Mi piace! Realizzato da: Ido ( Istituto di Ortofonologia) Costo: zero Ore: 200 circa annue così ripartite: 80 ore circa di sportello ( cadenza quindicinale) all’interno della scuola per i ragazzi, 30 ore di sportello per i genitori, 70 ore di sportello telematico e le restanti 20 ore comprendono riunioni d’équipe, preparazione dei materiali, supervisioni e eventuali incontri con i docenti. Destinatari: alunni, genitori e docenti. Il progetto prevede : 83 • • • • • • • apertura di uno sportello scolastico a cadenza quindicinale mirato ad accogliere i ragazzi con problematiche inerenti l’immagine di sé e tematiche alimentari, ma anche con l’obiettivo di recuperare e valorizzare quegli aspetti del femminile che tendono sempre più ad essere negati o appiattitti apertura di uno sportello su appuntamento per i genitori che desiderassero avere un confronto rispetto a tematiche inerenti i propri figli possibilità di usufruire dello sportello per i docenti che lo richiedessero su tematiche riguardanti gli alunni somministrazione di almeno 2 questionari ( inn forma anonima e sempre in accordo con il dirigente scolastico) nel corso dell’anno elaborazione e restituzione dei dati raccolti possibilità di interventi in classe sui temi inerenti il progetto su richiesta delle insegnanti sportello d’ascolto sul web tramite i portali Arianna e I Like me messi a disposizione dall’agenzia “diregiovani” con personale esperto disponibile per i ragazzi tra cui anche psicologi dell’équipe dell’Ido che rispondono alle domande I contatti per gli appuntamenti allo sportello verranno presi con modalità concordate con le esigenze della scuola stessa e sempre nel pieno rispetto della legge sulla tutela della privacy. Gli orari dello sportello e delle attività sono concordati con il dirigente scolastico. Équipe permanente: responsabile dott.ssa Magda Di Rienzo Coordinatrice del progetto: dott.ssa Flavia Ferrazzoli Équipe di psicologi e psicoterapetuiti: dott.ssa Valentina Bianchi, dott.ssa Daniela cardamomi, dott.ssa Marina Conti, dott.ssa Ilaria Contorni, dott.ssa Anna Mammoli, dott.ssa Laura Sartori. Progetto I like me: durante l’adolescenza il confronto quotidiano con modelli più ambiziosi e le trasformazioni continue del corpo mettono in crisi l’immagine di sé. Spesso l’insoddisfazione per le proprie forme porta ad adottare comportamenti alimentari scorretti. Presso lo sportello di ascolto è possibile confrontarsi, fare domande su aspetti relativi alla propria immagine, al rapporto con il corpo e con il cibo, alle relazioni con altri e alle possibili difficoltà che si avvertono quando il proprio corpo no piace. Progetto Arianna:all’interno si una società che tende ad adeguarsi ad una logica razionale di tipo maschile e che richiede un atteggiamento orientato 84 all’azione immediata, “Arianna non ti perdere il filo…” è uno spazio pensato per favorire e recuperare le caratteristiche di un pensiero al femminile. Allo sportello d’ascolto sono raccolti e messi a confronto i contributi dei ragazzi e delle ragazze attraverso i racconti delle esperienze, le aspirazioni, le idee, i pensieri, e i sogni al fine di consentire alla creatività di emergere e concretizzarsi. Sito: www.direscuola.it 4.11 La Bussola progetto di orientamento Premessa: attività orientativa può essere considerata quel processo che permette di aiutare le persone a risolvere problemi tramite l’acquisizione di quelle capacità e competenze che permetteranno loro di agire in maniera adeguata, nonché di attuare in modo autonomo e consapevole, delle decisioni razionali in ambito sia accademico che professionale. Orientamento significa fare in modo che la persona acquisti consapevolezza nel momento in cui si trova a dover fare una scelta riguardante la prosecuzione e meno degli studi e affrontare una scelta in nella maniera migliore possibile. Il punto focale è la persona sotto tutti gli aspetti : da quello emotivo, cognitivo, sociale. Compito dell’orientatore diviene quindi quello di favorire e formare degli atteggiamenti corretti nei confronti delle carriere e far maturare nei soggetti coinvolti la capacità di decidere razionalmente e liberamente. In particolare l’rientando deve arrivare a: • conoscere le alternative di scelta • conoscere le proprie capacità personali • maturare una coscienza affettiva delle alternative • avere un chiarimento circa le proprie capacità personali Il modello Boncori e Boncori, usato nel progetto, prevede la possibilità di identificare alcune fasi salienti del processo decisionale–orientativo, ciascuna delle quali è evidenziata da “segni indicativi” a cjui corrispondono interventi tipici individuati dall’orientatore. L’orientamento scolastico assume particolare importanza nella scuola secondaria di primo grado quando ci si deve rapportare alle particolari esigenze dei ragazzi compresi tra i tredici e i quattordici anni i quali proprio per le caratteristiche legate alla prima adolescenza vivono il dilemma del tentare di definire la propria identità che in questa fase di vita è in evoluzione. Articolazione del progetto: la realizzazione prevede 4 fasi di esecuzione. • Un incontro di presentazione del progetto rivolto rispettivamente a : preside e al corpo docente 85 • • • • Incontro motivazionale con gli alunni nelle rispettive classi e somministrazione collettiva del questionario scelto per l’orientamento Elaborazione dei dati e stesura dei profili pisicologici-attitudinali in forma verbale personalizzata Restituzione dei profili Colloquio individuale, fase conclusiva dell’orientamento che lo integra sul piano personale Destinatari: gli studenti iscritti all’ultimo anno della scuola secondaria inferiore Personale coinvolto: docenti e psicologhe( dott.ssa Barbara Capo dott.ssa Monia Foschi) Spazi e risorse:l’utilizzo degli spazi che la scuola mette a disposizione: le varie classi, una sala per le riunioni con il corpo docente. Compito degli operatori è quello di portare il materiale per la somministrazione , ossia: quadernetti, matite, fogli a lettura ottica e elaborare i questionari Focus11 attraverso il software fornito dall’università la Sapienza di Roma. Il progetto ha la supervisione della Prof.ssa Lucia Bonocori, Preside della scuola di specializzazione in Valutazione Psicologicae Professore Ordinario presso la facoltà di Psicologia dell’Università la Sapienza di Roma. Prodotti e servizi realizzati: il report individuale cartaceo per ogni singolo alunno e i report cartacei per la classi che saranno consegnati ai referenti/docenti. Tempi di realizzazione: lo svolgimento del progetto è tra il mese di novembre e dicembre 2009. L’impegno richiesto agli studenti per la compilazione del questionario ammonta a circa 2 ore scolastiche. La consegna dei report elaborati in separata sede, è prevista in dieci giorni. L’eventuale colloquio individuale è di circa 45 minuti. Costi: la fornitura del materiale, la somministrazione del test Focus 11, l’elaborazione dei dati e la consegna dei report sono grutiuti. La richiesta di colloquio individuale con le psicologhe per eventuali esigenze chiarificatrici da parte dello studente sul report restituito avrà un costo pari a 30 Euro cadauno. 4.12 Un mondo senza barriere come costruirlo Premessa: il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e l’Associazione Fiaba( Fondo Italiano per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche ) 86 bandiscono il concorso dal titolo Un mondo senza barriere come costruirlo , finalizzato a promuovere nelle giovani generazioni l’interiorizzazione dei valori su cui si fonda la convivenza civile quale premessa indispensabile per l’esercizio della cittadinanza attiva. La scuola oggi accoglie in uno spazio comune differenze sociali, culturali, religiose, fisiche e psicologiche e appare un luogo privilegiato per sostenere i giovani nella formazione di una coscienza idonea ad affrontare le difficili sfide di una società che faticosamente si avvia a diventare multietnica. Finalità: superare la paura che si accompagna all’incontro con il diverso e maturare la consapevolezza che esso non rappresenta una minaccia ma piuttosto un’opportunità di crescita per il singolo e la collettività, una ricchezza da valorizzare per la realizzazione di una società basata sul rispetto reciproco e i valori della solidarietà. Tutti gli itinerari didattici seguono piste autonome purchè attinenti al tema delle barriere che impediscono all’essere umano la comunicazione, l’interrelazione e la cooperazione serena e costrittiva. Il concorso prevede la produzione nel corso dell’anno scolastico 2009-10, di lavori di gruppo per la scuola secondaria di I grado: elaborazione di un disegno o di una storia o di una poesia o di una ricerca , oppure di un elaborato graficoplastico-pittorico o di un prodotto multimediale. Gli elaborati dovranno pervenire entro il 31 gennaio 2010 ai Direttori Generali degli Uffici scolastici regionali che effettueranno , con la collaborazione di un gruppo appositamente costituito, una prima selezione individuando i lavori più meritevoli a livello regionale( due per la scuola elementare, due per la scuola primaria di primo grado e due per la scuola secondaria di secondo grado). Gli uffici scolastici Regionali dovranno inviare i prodotti entro il 30 marzo 2010, all’Ufficio VI: Direzione Generale per lo studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione MIUR V..Ippolito Nievo 35, 00153 Roma.. Una giuria composta da rappresentanti del Ministero e dell’associazione Fiaba individuerà gli elaborati meritevoli di essere premiati. La premiazione avverrà in data e con modalità che saranno successivamente comunicate. 4.13 Metadidattica Creazione di un ‘protocollo metacognitivo’ da utilizzare in parallelo ai consueti strumenti di valutazione scolastica e utilizzo di una ‘didattica metacognitiva ’ in classi pilota. Consulenza scientifica: Dott.ssa Roberta Penge Neuropsichiatra infantile – Ricercatore Università Sapienza - Roma 87 Consulenza tecnica del Ce.Me.S.C.: Prof. Pino Bongiorno Docente di Filosofia – Università Federico II Napoli Docente di Storia e filosofia – Liceo Scientifico Asisum – Roma T.N.P.E.E. Lorenza Carini(Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva) Scuole che aderiscono al progetto: Scuola Media Ippolito Nievo Dirigente scolastico: Prof.ssa Alessandra Sistopaoli Scuola elementare Pistelli Dirigente scolastico: Prof.ssa Brunella Maiolini Premessa All’interno della Scuola molti bambini manifestano una difficoltà significativa nell’apprendere attraverso le ‘normali’ procedure didattiche. Tra questi alunni ci sono bambini con Disturbi di Apprendimento (Specifici come la Dislessia e la Disortografia o aspecifici come le Organizzazioni Cognitive Borderline), ma anche bambini con problemi sociali di vario tipo (ipostimolazione ambientale, bilinguismo etc). La diminuzione delle risorse all’interno della Scuola rende necessario un ripensamento delle misure attuate per favorire l’apprendimento di questi alunni. La diminuzione di risorse all’esterno della Scuola (Sanità) rende necessaria un’ottimizzazione degli interventi riabilitativi (solo quando servono, su obiettivi specifici e per tempi brevi). La ricerca pedagogica individua nella ‘didattica metacognitiva’ una metodologia efficace e realizzabile, utile per tutti gli alunni e particolarmente indicata per permettere una ‘didattica personalizzata ’ diretta a sostenere, in modo particolare, le difficoltà di apprendimento. Obiettivi del progetto: - - 88 Creare un ‘Protocollo metacognitivo’ che valuti gli aspetti ‘meta…’ di alcune materie e che accompagni, e non sostituisca, le normali procedure di valutazione scolastica attualmente in uso nelle scuole. Formare insegnanti curricolari all’utilizzo di una ‘didattica metacognitiva’ Formare gli insegnanti a riconoscere le ‘Difficoltà di apprendimento’ dai ‘Disturbi specifici di apprendimento’ e dai ‘Disturbi Aspecifici di Apprendimento” e differenziare le proposte didattiche nei loro confronti. - Sperimentare l’efficacia dell’utilizzo di una ‘didattica metacognitiva’ sull’intera classe condotta dall’Insegnante con il supporto della Terapista: o sui DSA, sui soggetti borderline, sugli altri alunni in difficoltà, sulla classe in generale. o rispetto alle abilità metacognitive (misurate dal protocollo) e all’apprendimento scolastico (misurato attraverso i parametri usuali) Modalità e tempi di realizzazione: Fase preliminare Necessaria per individuare la tipologia delle difficoltà presenti nella scuola ed in ciascuna classe. 1. Individuare, all’interno dell’intera popolazione scolastica della Pistelli e della Nievo, gli alunni con una diagnosi scritta di disturbo neuropsichiatrico (con o senza certificazione ai sensi della L.104). 2. Individuare la popolazione scolastica straniera o con particolari condizioni di svantaggio. 3. Descrivere più in dettaglio tali situazioni nelle attuali classi II elementare e I media 4. Selezionare in base a questi parametri le classi coinvolgibili nel progetto. Fasce di età a cui rivolgersi Scuola elementare: Classi terze Scuola media: Classi seconde I fase di lavoro Periodo: Da gennaio a maggio 2010 Gruppo - guida : Individuare, per ognuna delle due scuole pilota, 1’ ‘insegnante guida ’. 2 ‘insegnanti guida ’ + terapista Carini = gruppo operativo per la realizzazione del ‘protocollo metacognitivo’. Supervisori : Dott.ssa Roberta Penge e Prof. Pino Bongiorno Tempi: 1 incontro del ‘Gruppo – guida ’ di ore 2 a settimane alterne . 89 Gruppo delle classi pilota selezionate: Individuare le classi, tra le attuali seconde elementari (future terze) e le attuali prime medie (future seconde), su cui s’intende lavorare. Individuare i docenti interessati al percorso formativo di conoscenza e applicazione di una ‘didattica metacognitiva’. Tempi: Il percorso formativo prevede 5 incontri mensili, della durata di 3 ore ciascuno, da gennaio a maggio 2010. II fase di lavoro Periodo: Da settembre 2010 a maggio 2011 - Il gruppo di docenti formato somministra il ‘protocollo metacognitivo’ agli alunni delle classi pilota, all’inizio e alla fine dell’anno scolastico. Il gruppo di docenti non formato somministra il ‘protocollo metacognitivo’ agli alunni delle altre classi, all’inizio e alla fine dell’anno scolastico. In questo modo sarà possibile confrontare i risultati ottenuti nel corso dell’anno dalle classi pilota rispetto alle altre. Fase operativa: Il gruppo di docenti formato seleziona una materia o sottomateria (Storia, Grammatica, Geometria) e lavora per tutto l’anno scolastico utilizzando una didattica metacognitiva. Tempi: - Una volta al mese è prevista una ‘lezione aperta’ per la supervisione del lavoro. Una volta al mese è previsto un incontro di 3 ore per la formazione work in progress dei docenti operativi. Al termine del progetto sarà possibile presentare i risultati del progetto all’intero corpo docente (e ai genitori) 3/12/09 T.N.P.E.E. Lorenza Carini 90 5 Lavorare in rete 5.1 La rete Ante Amnes Dal presente anno scolastico la nostra scuola aderisce alla rete “ ANTE AMNES: Salario Trieste Parioli” insieme ad altre scuole come le Scuole.Secondarie. di Primo grado “Sinopoli” , “Esopo”, Settembrini”, i C.D. “C.Ferrini”, “P.Mafalda”, “Mazzini”,”Ronconi”, “Montessori” e l’I.C. “Alfieri – Lante della Rovere”, scuola capofila. La rete ha lo scopo di promuovere il coordinamento tra le istituzioni scolastiche del territorio, al fine di conseguire efficacemente il raggiungimento delle loro finalità istituzionali e sostenere i processi innovativi. Gli obiettivi Con questo accordo le istituzioni scolastiche firmatarie intendono conseguire i seguenti obiettivi: • razionalizzare le risorse strutturali, scolastiche e culturali, del territorio • ottimizzare le istituzioni scolastiche del territorio • pianificare la politica scolastica territoriale La realizzazione degli obiettivi ha altresì lo scopo di favorire: • il superamento dell’isolamento delle scuole e la cooperazione per la diffusione delle buone pratiche • maggior dialogo culturale tra le scuole ed i cittadini, e maggior efficienza del sistema burocratico-amministrativo 6 I viaggi d’istruzione 6.1 Visite e viaggi come strumenti di crescita Le visite guidate, i viaggi di istruzione, lo svolgimento di attività sportive e culturali, intesi quali strumento per collegare l’esperienza scolastica all’ambiente esterno nei suoi aspetti fisici, paesaggistici, umani, culturali e produttivi, rientrano tra le attività didattiche ed integrative della scuola. La scuola ritiene che il viaggio in particolare è uno dei migliori strumenti di conoscenza e di crescita non solo culturale, ma anche psicologica in quanto 91 motivo di confronto con gli altri, al di fuori dalle mura scolastiche in luoghi nuovi, e concorre alla conoscenza di realtà diverse da quelle in cui i nostri alunni sono abituati a vivere, stimolando così la consapevolezza della incredibile diversità e ricchezza del nostro paese. Considerato che con la C.M. n° 623 del 2/10/1996, e manata del Ministero della Pubblica Istruzione, l’intera gestione rientra nella completa autonomia decisionale e nella responsabilità degli organi di autogoverno delle istituzioni scolastiche PRECISATO che pertanto la scuola decide autonomamente il periodo più opportuno per la realizzazione dell’iniziativa, tale da essere compatibile con l’attività didattica,nonché il numero di alunni partecipanti, la destinazione e la durata; APPROVA il seguente “regolamento per le visite e i viaggi di istruzione. IL CONSIGLIO DI CLASSE in attuazione delle finalità del POF, sulla base degli orientamenti programmatici del collegio dei docenti, degli obiettivi cognitivi ed educativi fissati per ciascuna classe: ◊ programma gli itinerari delle visite guidate e dei viaggi di istruzione che intendono effettuarsi ◊ propone, sulla base della loro disponibilità, i docenti accompagnatori, che devono essere uno ogni quindici alunni con eventuale elevazione di una unità in presenza di alunni portatori di handicap. Indica alla commissione, in via orientativa, il periodo di effettuazione delle visite e dei viaggi, che non dovranno comunque avvenire nei giorni prefestivi, nei giorni di chiusura della scuola o nell’ultimo mese della scuola. Eventuali deroghe, soprattutto nei viaggi relativi 92 ad attività sportive, potranno essere richieste al responsabile di settore e concesse dalla D.S. I coordinatori e gli accompagnatori delle classi partecipanti impartiranno agli alunni una preliminare preparazione alla visita o al viaggio, attraverso la predisposizione di materiale didattico e di richiamo delle regole di comportamento. 6.2 Regolamento visite e viaggi IL RESPONSABILE VISITE E VIAGGI • Presenta ipotesi ed accoglie itinerari di visite e viaggi dai consigli di classe; Provvede alla richiesta dei preventivi di spesa ad almeno tre agenzie di viaggio. • Verifica che queste inviino la dichiarazione di conformità prevista dal punto 97 della C.M. n° 291 del 14/10/92 e si adeguino a quan ti disposto nel più recente D.L. 17/03/314/CEE concernente i viaggi di istruzione; • Consegna ai ragazzi il programma analitico del viaggio e il modulo di adesione e autorizzazione da parte di chi esercita la patria potestà; • Prima della partenza fornisce agli accompagnatori il piano camere; IL COORDINATORE E GLI ACCOMPAGNATORI Verificano che almeno i 2/3 della classe partecipino alla visita o al viaggio (per il calcolo dei 2/3 non verranno conteggiati gli alunni esclusi per motivi disciplinari secondo le norme previste nel regolamento scolastico); Richiedono e raccolgono le autorizzazioni dei genitori che una volta firmate diventano vincolanti per quanto riguarda l’adesione e il pagamento della quota del viaggio; Richiedono la ricevuta dell’avvenuto versamento sul conto corrente della scuola che dovrà essere effettuato in due o in unica soluzione ma con la dovuta puntualità; 93 Per le visite guidate di una giornata le quote saranno ritirate dai coordinatori e dagli accompagnatori Consegnano l’elenco nominativo degli alunni e degli accompagnatori (compreso l’eventuale sostituto) al responsabile visite e viaggi; I DOCENTI ACCOMPAGNATORI Individuati tra i docenti delle classi frequentate dagli alunni partecipanti al viaggio,vigilano, non solo a tutela dell’incolumità degli alunni, ma anche a tutela del patrimonio artistico, degli arredi e del mezzo di trasporto e di quanto altro gli alunni usufruiscono (per dare a tutte le classi l’opportunità di effettuare il viaggio quando non ci sono sufficienti accompagnatori disponibili nel corso frequentato dagli alunni, si deroga la possibilità che uno degli accompagnatori possa essere reperito tra quelli disponibili tra gli altri corsi); Informano, a viaggio concluso, la D.S. e il responsabile visite e viaggi d’istruzione di eventuali inconvenienti verificatisi nel corso del viaggio o della visita, con riferimento anche al servizio fornito dall’agenzia. GLI ALUNNI Si dovranno presentare puntuali alla partenza e saranno tenuti a rispettare durante tutta la durata del viaggio le norme di comportamento previste dal regolamento scolastico, pena provvedimenti disciplinari al rientro. I GENITORI Sono tenuti a prendere visione del programma analitico del viaggio consegnato ai propri figli e a firmare l’autorizzazione di partecipazione che una volta firmata 94 diventa vincolante ai fini del numero dei ragazzi partecipanti e del versamento della quota spettante; Sono tenuti ad informare i docenti accompagnatori delle eventuali allergie, intolleranze o altri problemi di salute dei propri figli allo scopo di permettere un adeguato trattamento in caso di necessità; Devono versare sul conto corrente della scuola in una o due soluzioni la quota di partecipazione (ricevuta da consegnare a scuola ai coordinatori o agli accompagnatori che a loro volta la consegneranno al responsabile). Tutta la prassi relativa alla preparazione dei viaggi sarà anticipata alla prima parte dell’anno scolastico e comunicata tempestivamente alle famiglie. E’ evidente che una adeguata programmazione è tanto più produttiva quanto più precoce. Sapere che l’Istituto decide dei programmi di viaggio e ne fa un punto di riferimento culturale, permette di evitare la casualità e l’estemporaneità e mette alunni ed insegnanti in condizione di avere una fase di preparazione rendendo le famiglie consapevoli delle opportunità offerte dalla scuola. Nella scelta dei pacchetti di viaggio, la commissione terrà conto del rapporto qualità-prezzo, scegliendo le proposte che diano la possibilità al maggior numero di ragazzi di aderire all’iniziativa. 95