Anno scolastico 2009 2010

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Anno scolastico 2009 2010
Anno scolastico
2009 2010
1
Premessa
Il Collegio dei Docenti della Scuola Media Statale “Via BOCCIONI”, nata
dall’accorpamento tra la Scuola Media Statale “IPPPOLITO NIEVO” e la Scuola
Media Statale “GUIDO ALESSI”, ha elaborato il proprio Piano dell’Offerta
Formativa improntandolo, sperimentalmente e in continuità con il lavoro svolto
negli
anni
scolastici
INTEGRAZIONE,
precedenti,
RESPONSABILITA’
agli
ed
indicatori
di
FLESSIBILITÀ,
AUTOVALUTAZIONE
per
la
realizzazione del SUCCESSO FORMATIVO dei suoi alunni.
Il Piano dell’Offerta Formativa è stato stilato sulla base delle indicazioni
fornite
dal
Regolamento
dell’Autonomia
delle
istituzioni
scolastiche
e
assumendo come riferimento normativo i D.M. 179/99 e la Direttiva Ministeriale
n° 180/99 di pari data.
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PARTE PRIMA
IDENTITÀ DELLA SCUOLA
3
1. Il piano dell’offerta
1.1. Che cosa è il P.O.F.
Il P.O.F. o Piano dell’Offerta Formativa è la “carta d’identità” della scuola, in
quanto consente a quest’ultima di:
•
evidenziare la propria specificità rispetto alle altre scuole dello stesso ordine
e grado presenti sul territorio;
•
rendere trasparenti le finalità educative;
•
autovalutare il processo di insegnamento-apprendimento al fine di
migliorarlo;
•
fornire agli studenti criteri di valutazione omogenei;
•
assumere impegni nei confronti dell’utenza.
Esso illustra la politica educativa, le metodologie didattiche, i vari progetti
attivati, gli obiettivi, le finalità da perseguire e le modalità di verifica
dell’apprendimento.
Il P.O.F. viene progettato dopo un’analisi dei bisogni formativi e del contesto
socio-culturale in cui la scuola opera; viene redatto seguendo le indicazioni del
Collegio dei docenti e diventa operativo dopo l’approvazione da parte del
Consiglio di Istituto. A questo punto viene presentato alle famiglie per illustrare
le attività della scuola.
La Scuola Media, in ottemperanza sia delle linee direttrici stabilite negli articoli 3
e 34 della Costituzione Italiana (promozione dell’uguaglianza sia formale che
sostanziale dei cittadini e caratteristiche specifiche della scuola), sia delle
Indicazioni dei Programmi Ministeriali della Scuola Media stessa, pone come
obiettivo finale della propria azione la realizzazione di se stessa come:
•
Scuola della formazione dell’uomo e del cittadino: è attenta alla
dimensione formativa sia nella sfera socio affettiva che in quella cognitiva
degli apprendimenti.
4
•
Scuola che colloca nel mondo: assume ed educa alla diversità, come
risorsa e stimolo per la crescita.
•
Scuola orientativa: quindi scuola che costruisce percorsi di apprendimento
rispettosi di tempi, ritmi e stili cognitivi, anche attraverso l’individualizzazione
dell’insegnamento, sviluppando in ciascuno la consapevolezza di sé e delle
proprie capacità e potenzialità.
•
Scuola secondaria nell’ambito dell’istruzione dell’obbligo: nell’ottica
della continuità educativa, a partire dalla valorizzazione delle esperienze
precedenti, propone esperienze e contenuti nuovi, adeguati all’età degli
alunni.
Conseguentemente questa Scuola intende proporre alle comunità di pertinenza
un’offerta formativa ricca ed articolata, le cui linee di indirizzo sono costituite
insieme da un curricolo impostato nei suoi aspetti disciplinari, opzionali e
facoltativi e da un sistema di valori da trasmettere ai ragazzi in maniera
condivisa.
Più in concreto la Scuola di “Via Boccioni” si propone come finalità prioritarie,
per contribuire efficacemente alla formazione di futuri cittadini europei, di:
•
fornire agli alunni una buona formazione curriculare;
•
offrire stimoli culturali più vasti ed insieme rispondenti alle esigenze
individuali.
In questo quadro la scuola promuove un’educazione improntata ai seguenti
valori:
•
la democrazia e l’uguaglianza fra i cittadini;
•
l’Unione Europea e l’uguaglianza fra popoli e paesi;
•
la consapevolezza della necessità e del rispetto delle regole;
•
la consapevolezza dei diritti individuali e sociali;
•
l’accettazione degli altri e dei diversi;
•
la capacità di scegliere, valutare ed autovalutare;
5
•
la consapevolezza della parità degli individui relativamente al sesso,
all’etnia, alla religione, alla classe sociale ecc.;
•
la compiuta formazione culturale della persona.
Gli obiettivi, le priorità e più in generale le scelte educative, didattiche ed
organizzative di questa Scuola sono stabiliti dal Collegio dei docenti, dal
Consiglio d’Istituto e dai Consigli di classe e vengono raccolti e resi pubblici nel
presente Piano dell’Offerta Formativa, che definisce l’identità della scuola.
Le scelte operate in questi ambiti coinvolgono gli alunni, la scuola tutta, le
famiglie ed in qualche misura la comunità locale, attraverso una collaborazione
proficua e di reciproco aiuto tra Scuola, Comune ed altre istituzioni e/o
organizzazioni locali.
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
RISORSE
INTERNE ED ESTERNE
ALL’ISTITUTO
CONTESTO
AMBIENTALE
ECONOMICO-SOCIALE
FINALITÀ GENERALI
OBIETTIVI EDUCATIVI E
FORMATIVI
OBIETTIVI COGNITIVI
OBIETTIVI DIDATTICI
TRASVERSALI
SAPERI
DIDATTICA
RICERCA E
SPERIMENTAZIONE
ORGANIZZAZIONE
degli alunni
Verifica, valutazione
e autovalutazione
dell’attività didattica
(curricolare, recupero,
attività integrative)
del P.O.F.
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RISORSE
FINANZIARIE
2. Il
dirigente
collaboratori
Scolastico
e
i
suoi
Dirigente Scolastico
Prof.ssa
ALESSANDRA SISTOPAOLI
FUNZIONI STRUMENTALI
QUALIFICA
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NOMINATIVO
Collaboratore vicario via Flaminia con delega alla
firma
Prof.ssa
MARIELLA MORICCA
Collaboratore vicario via Boccioni
Prof.ssa
NOVELLA SARTI
Funzione strumentale POF
Prof.ssa
GIUSEPPINA LARA SANTANGELO
Funzione strumentale informatica
Prof.ssa
CARLA FELLI
Funzione strumentale alunni e famiglie
Prof.ssa
FRANCESCA ROMANA BALZANI
Funzione strumentale integrazione
Prof.ssa
ROSARIA BROCATO
IL COLLEGIO DOCENTI
NOMINATIVO DOCENTE
AGUIARO Patrizia
ANGELINI Laura
ANTONELLI Silvana
ARSENI Enza
BALZANI Francesca
BARRESI Antonella
BERLANDA Paolo
BRILLANTINO (supp. CAROTENUTO) Placida
BROCATO Rosaria
CANO Maria Pia
CAPALDI Giuseppina
CARBONE Sabrina
CATALANI Tiziana
CICCONI Valentina
CONIDI Caterina
COPPOLA Antonietta
D’AMICO Maria Antonia
D’ANGELI Antonietta
D’ANTONIO Maria
DE SANTIS Anna
DI DOMENICANTONIO Vincenza
ESPOSITO Luisa
FANTINI Simonetta
FELLI Carla
FULCO Maria Teresa
GRECO Gabriella
GRIECO NOBILE Renata
GUGLIELMELLI( supp. PATACCHIOLA) Marcella
IACOBONE Antonella
MANNI Maria Paola
MATERIA Fortunata
MONTECCHIANI Carla
MORICCA Mariella
PANAIOLI Carla
PAOLINO Gianna
RENDACE Elvira
RUSSO Angela Maria
RUSSO Cinzia
RUSSO Giovanna
SALVATORE Sergio
SANITA' Emilia
SANTANGELO Lara
SANTINI Giovanna ( supp.DI MARCO)
SARTI Novella
SFODERA Rita
SNICHELOTTO Maria Teresa
TOMASSINI Alberta
TORO Maria
TUDINI Anna
VANNUCCI Flora
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DISCIPLINA
Sostegno
Arte
Scienze motorie
Lettere
Educazione Musicale
Lettere
Scienze mat., chim., fis., e naturali
Sostegno
Sostegno
Lettere
Tecnologia
Sostegno
Francese
Lettere
Religione
Scienze motorie
Scienze mat., chim., fis., e naturali
Sostegno
Scienze mat., chim., fis., e naturali
Inglese
Scienze mat., chim., fis., e naturali
Inglese
Lettere
Educazione Musicale
Educazione Musicale
Scienze mat., chim., fis., e naturali
Inglese
Lettere
Tecnologia
Lettere
Spagnolo
Lettere
Lettere
Arte
Arte
Religione
Scienze mat., chim., fis., e naturali
Arte
Lettere
Tecnologia
Arte
Inglese
Lettere
Lettere
Scienze mat., chim., fis., e naturali
Sostegno
Scienze mat., chim., fis., e naturali
Francese
Scienze motorie
Lettere
PERSONALE AMMINISTRATIVO
E
COLLABORATORI SCOLASTICI
QUALIFICA
Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
Assistenti Amministrativi
Collaboratori Scolastici Via Boccioni
Collaboratori Scolastici Via Flaminia
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NOMINATIVO
MONICA GABRIELE
ANTONELLA MOPRICO
FRANCESCA GERVASIO
EUGENIA MASTRECCHIA
BIANCHI ANTONELLA
BRANDINI LUANA
DI LUCIANO CLAUDIO
DI MARZO LUISA
ORSINI BEATRICE
PIERANNUNZIO MASSIMO
ABATE CONCETTA
DI SANTO ANNA
URBINELLI SABRINA
COORDINATORI DI CLASSE
CLASSE
1A
2A
3A
1B
2B
3B
1C
2C
3C
1D
2D
3D
1E
3E
1F
2F
3F
1G
2G
3G
1H
3H
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DOCENTE
Anna De Santis
Maria Antonia D’amico
Marcella Guglielmelli
Enza Arseni
Rita sfodera( Iovinelli)
Simonetta Fantini
Flora Vannucci
Vincenza Di Domenicantonio
Antonella Barresi
Giovanna Santini
Gabriella Greco
Giovanna Russo
Carla Montecchiani
Novella Sarti
Valentina Cicconi
Paolo Berlanda
Mariella Moricca
Lara Santangelo
Angela Russo
Maria Paola Manni
Alberta Tomassini
Maria Pia Cano
3. L’identità socio-ambientale
3.1. Il territorio e il suo contesto
La nostra scuola è composta di due sedi: Via Boccioni, 2 e Via Flaminia, 227.
La
prima si trova nel quartiere Parioli , la seconda nel quartiere
Flaminio.
Entrambe le scuole sono ubicate in zone storiche della città e ambedue gli edifici
scolastici, risalenti agli anni '30 del novecento, sono considerati monumenti
architettonici.
La recente costruzione dell'Auditorium ha di fatto saldato le due realtà e creato
ulteriori occasioni di arricchimento culturale.
Le due sedi godono di una posizione privilegiata nella città di Roma in quanto
vicine a numerose istituzioni culturali come: la Galleria d’Arte Moderna, lo Stadio
Flaminio, il Teatro Olimpico, Villa Glori, Villa Borghese, da sempre frequentate
dalla nostra scolaresca in specifiche occasioni create dal corpo docente. La
zona recentemente si è arricchita di costruzioni moderne, come la Moschea e il
Palazzetto dello Sport .
Nel suo complesso, la scuola è frequentata da gruppi eterogenei di alunni e
finalizza i suoi interventi educativi alla valorizzazione, più ampia possibile, di
tutte le diversità e all’effettivo inserimento di tutti i suoi studenti, favorendo la
frequenza e l’integrazione di alunni stranieri e diversamente abili , adottando un
modello flessibile e metodologie pluralistiche, cercando di soddisfare esigenze
formative e culturali più ampie di quelle strettamente scolastiche.
Accoglienza e servizi, progetti e percorsi interculturali hanno prodotto negli anni
una sempre migliore integrazione tra tutte le componenti e un sicuro
arricchimento.
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4. L’utenza scolastica
4.1. Gli alunni
La nostra scuola comprende la sede centrale e la succursale, in totale sono iscritti
e frequentano circa 520 alunni.
Nello specifico, la distribuzione degli alunni è la seguente:
SEDE CENTRALE
SUCCURSALE
• Totale alunni iscritti: n° 342
• Totale alunni iscritti: n° 158
• Alunni: cl. 1^ :10 cl. 2^ :108 - cl. 3^: 128
• Alunni: cl.1^: 50 . cl. 2^ :46 - cl. 3^ : 62
• Portatori di handicap regolarmente segnalati: n°12
• Portatori di handicap regolarmente segnalati: n°8
• Classi funzionanti: 14 ( 5 prime, 4 seconde, 5 terze)
• Classi funzionanti: 8 (3 prime, 2 seconde, 3
• Le sezioni A, B, C, D, E sono a tempo normale: 30
h. settimanali di lezione.
• Corsi A, B, 3E – seconda lingua francese
• Corsi C, D 1E – seconda lingua spagnolo
terze)
• Le sezioni A, B, C sono a tempo normale: 30 h.
settimanali di lezione.
• Corso A, e 3^C – seconda lingua francese
• Corso B, e 2^C – seconda lingua spagnolo
Le lezioni, per tutte le classi, dal lunedì al venerdì iniziano alle ore 8 e 15, e
terminano alle ore 14 e 15. Le classi sono formate dalla Commissione eletta dal
Collegio Docenti e approvate dal Dirigente Scolastico, secondo criteri stabiliti
annualmente dal Consiglio d’Istituto.
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5. Alunni diversamente abili
5.1. Integrazione e accoglienza
Gli alunni diversamente abili che frequentano la Scuola Media nella due sedi
sono 20.
La scuola realizza la piena integrazione degli alunni diversamente abili
nell’ambito di un sistema formativo integrato, in cui tutte le risorse umane
collaborano allo sviluppo globale della persona.
Le finalità cui tende la scuola sono dunque la valorizzazione più ampia possibile
delle diversità e l’istruzione degli alunni diversamente abili.
Viene curato con particolare attenzione l’intervento formativo finalizzato
all’effettivo inserimento sociale degli alunni diversamente abili tanto nel più
ampio ambiente scolastico quanto nelle classi di appartenenza.
L’organizzazione didattica flessibile consente lo svolgimento di attività collettive,
di interventi in piccoli gruppi o di interventi individualizzati favorendo, attraverso
“situazioni di apprendimento” privilegiate, la prassi del laboratorio e la didattica
del “saper fare”.
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PARTE SECONDA
FORMAZIONE
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1.Le esigenze formative degli alunni
1.1. Condivisione e responsabilità
La nostra scuola è consapevole che sia gli allievi con problematiche socio
familiari, sia quelli che vivono la pre-adolescenza in modo sereno e costruttivo
hanno un bisogno “forte” di esperienze positive che possano favorire
,soprattutto in ambito scolastico,la strutturazione di personalità capaci di
risolvere difficoltà, superare ostacoli e comunicare con l’ambiente, di maturare
una serena affettività, di essere ricettivi e propositivi a livello culturale e umano.
Tutto questo in ambito scolastico equivale ad essere disponibili e interessati
alla comunicazione, alla relazione e all’apprendimento. Essere consapevoli che
il processo di apprendimento–insegnamento coinvolge gli alunni, i genitori e gli
insegnanti in un vincolo di doveri e responsabilità cui nessuno deve sottrarsi;
che il successo scolastico della classe e del singolo alunno richiede il
contributo e l’impegno dell’adulto, insegnante e genitore, e infine, e non per
ultimo, l’assunzione di responsabilità del ragazzo stesso perché nessuno senta
di essere rimasto solo a gestire il difficile processo della formazione,
dell’istruzione, dell’educazione delle generazioni del futuro.
Come recita la nostra Costituzione il fine ultimo della scuola media è “la
formazione dell’uomo e del cittadino “ per cui è necessario l’impegno di tutte le
componenti coinvolte, affinché gli alunni siano pronti a accettare nuove sfide, a
gestire la complessità della vita contemporanea e, una volta usciti dalla scuola,
possano contribuire al progresso della storia dell’uomo e costruire un mondo
migliore.
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LA DOMANDA FORMATIVA
DOMANDA DEI
GENITORI
FORMAZIONE
INFORMAZIONE
4.Sulla missione della scuola
Sulle attività che si svolgono
Sui criteri di valutazione
Per migliorare la conoscenza delle
problematiche adolescenziali
Per conoscere le reali esigenze del
ragazzo
Per sapere come intervenire nelle
diverse situazioni
DOMANDA
DELL’ALUNNO
FORMATIVA
Riconoscere la propria identità
Conseguire autostima
Rispettare se stesso, gli altri e
l’ambiente
Conoscere le regole e rispettarle
Ipotizzare il proprio progetto di
vita
COGNITIVA
Acquisire le abilità di base
Apprendere ad apprendere
Accrescimento culturale
DOMANDA DELL’AMBIENTE
Formare persone responsabili e capaci di apprendere
Avere persone capaci di adattarsi ai cambiamenti
Promuovere lo sviluppo della democrazia.
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2. Il contratto formativo
2.1. Il patto di solidarietà
Per redigere il Piano dell’Offerta Formativa di un Istituto scolastico
effettivamente rispondente alle esigenza della propria utenza, è necessario il
contributo di tutte le figure professionali e l’utenza medesima dell’istituto:
Dirigente scolastico, docenti, alunni, personale di segreteria, collaboratori
scolastici, genitori e comunità locale.
Pertanto la Scuola Media Statale “Via Boccioni” prevede un impegno specifico
tra le componenti sopra indicate interne ed esterne alla scuola, basato sulla
condivisione degli obiettivi generali della scuola di base, delle linee progettuali
e dei valori espressi dal P.O.F., che ciascuna componente è tenuta a rispettare.
Tale impegno, o Contratto Formativo, è a disposizione di tutti i membri della
comunità scolastica e locale. Se ne riporta di seguito il testo integrale.
Nel rapporto tra : personale della scuola- alunni-genitori la scuola prevede un
impegno reciproco basato sulla condivisione delle linee progettuali e dei valori
espressi nel P.O.F., in un confronto di diritti-doveri che ciascun componente è
tenuto a rispettare.
In particolare:
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Gli alunni hanno diritto
• al rispetto della propria funzione da
parte del personale dell’Istituto, delle
famiglie e della comunità locale;
• ad una scuola organizzata e gestita
conformemente
alle
esigenze
formative proprie dell’età;
• alla tutela ed alla collaborazione
della propria identità personale,
culturale, etnica e religiosa;
• ad un’educazione fondata sul rispetto
dei diritti fondamentali delle persone
per una convivenza civile, solidale e
rispettosa della diversità;
• alla qualità del servizio di istruzione
in vista dell’autonomia personale e
della cittadinanza;
• ad essere formati in situazioni di
trasparenza non solo delle proposte,
ma dei criteri e delle forme della
verifica e della valutazione.
Ai docenti si chiede
• di trattare con cortesia e disponibilità
l’utenza, il personale dell’Istituto e la
comunità locale;
• di rispettare le funzioni e le
competenze
dell’utenza,
del
personale
dell’Istituto
e
della
comunità locale;
• di esprimere l’offerta formativa,
integrata
dal
proprio
curricolo
disciplinare;
• di motivare il proprio intervento
didattico;
• di esplicitare le strategie, gli indicatori
e gli strumenti della verifica
dell’apprendimento, i criteri di
valutazione.
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Agli alunni si chiede
• di partecipare alla vita della scuola nelle sue
manifestazioni, evitando ogni forma di
pregiudizio o emarginazione, rispettando il
Regolamento interno, approvato dagli organi
competenti.
• di rispettare le funzioni e le competenze del
personale dell’Istituto, delle famiglie e della
comunità locale;
• di trattare con cura e rispetto le aule, le
palestre, i bagni, gli ambienti tutti dell’Istituto
come se fossero propri, impegnandosi alla
riparazione degli eventuali danni arrecati;
• di rispettare e valorizzare la propria ed altrui
personalità;
• di rendersi disponibili e collaborare all’azione
formativa loro rivolta mediante l’assidua
frequenza e l’impegno alle attività di studio;
• di sottoporsi alle verifiche ed alle valutazioni
del processo formativo
• di partecipare alla vita della scuola nelle sue
manifestazioni, evitando ogni forma di
pregiudizio o emarginazione, rispettando il
Regolamento interno, approvato dagli organi
competenti.
I docenti hanno diritto
(oltre ai diritti di natura contrattuale sanciti dal
contratto collettivo nazionale di lavoro)
• alla disponibilità ed alla cortesia da parte
dell’utenza, del personale dell’Istituto e della
comunità locale;
• al rispetto delle proprie funzioni e competenze
da parte dell’utenza, del personale dell’Istituto
e della comunità locale;
• alla libertà di insegnamento ed ad un
aggiornamento periodico ed efficace;
• alla tutela ed alla valorizzazione del proprio
ruolo educativo e didattico.
Il personale di segreteria ed il
Direttore S.G.A. hanno diritto
(oltre ai diritti di natura contrattuale sanciti dal
contratto collettivo nazionale di lavoro)
• alla disponibilità ed alla cortesia da parte
dell’utenza, del personale dell’Istituto e della
comunità locale;
• al rispetto delle proprie funzioni e competenze
da parte dell’utenza, del personale dell’Istituto e
della comunità locale;
• alla tutela ed alla valorizzazione del proprio
ruolo.
Il personale A.T.A. con
funzione di collaboratore
scolastico ha diritto
(oltre ai diritti di natura contrattuale sanciti dal
contratto collettivo nazionale di lavoro)
• alla disponibilità ed alla cortesia da parte
dell’utenza, del personale dell’Istituto e della
comunità locale;
• al rispetto delle proprie funzioni e competenze
da parte dell’utenza, del personale dell’Istituto e
della comunità locale;
• alla tutela ed alla valorizzazione del proprio
ruolo.
Al personale di segreteria ed
al Direttore S.G.A. si chiede
• di trattare con cortesia e disponibilità l’utenza, il
personale dell’Istituto e la comunità locale;
• di rispettare le funzioni e le competenze
dell’utenza, del personale dell’Istituto e della
comunità locale;
• di garantire la funzionalità, cioè l’efficienza e
l’efficacia del proprio servizio;
• l’esplicitazione e la trasparenza delle attività
relative alle proprie funzioni.
Al personale A.T.A. con
funzione di collaboratore
scolastico si chiede
• di trattare con cortesia e disponibilità l’utenza, il
personale dell’Istituto e la comunità locale;
• di rispettare le funzioni e le competenze
dell’utenza, del personale dell’Istituto e della
comunità locale;
• di garantire l’efficienza e l’efficacia del servizio
(ordine ed igiene degli ambienti dell’Istituto,
vigilanza, ecc.)
I genitori hanno diritto
Ai genitori si chiede
• alla disponibilità ed alla cortesia da parte del
personale dell’Istituto e della comunità locale;
• al rispetto delle proprie funzioni e competenze
da parte del personale dell’Istituto e della
comunità locale;
• di conoscere l’offerta formativa espressa dal
P.O.F. e dagli altri atti della scuola;
• di esprimere pareri e proposte in ambito
culturale;
• di partecipare attivamente alla vita dell’Istituto
nell’ambito degli organi collegiale e delle forme
assembleari previste.
• di trattare con cortesia e disponibilità il
personale dell’Istituto e la comunità locale;
• di rispettare le funzioni e le competenze del
personale dell’Istituto e della comunità locale;
• di condividere l’ispirazione e le linee del
progetto educativo di Istituto;
• di condividere le responsabilità educative
riguardanti il/la figlio/a ed il gruppo classe di
inserimento;
• di contribuire alla vita degli organi di
rappresentanza
democratica
e
delle
associazioni rappresentative.
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E’ essenziale che i contratto non sia considerato come ambito di reclami,
ma di interesse condiviso, in quanto l’educazione è azione complessa ed
integrata; la conoscenza e l’ascolto reciproci rappresentano le condizioni
per un confronto utile e costruttivo.
A tal fine si allega il “Patto di Corresponsabilità” che sarà sottoposto
all’attenzione dei genitori e degli alunni e a loro sarà richiesto di firmarlo per
accettazione.
Mentre, per quanto riguarda le regole della vita scolastica della Scuola Media
Statale “via Boccioni”, si fa riferimento al Regolamento d’Istituto, allegato al
presente documento.
20
MINISTERO
DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE
PER IL
LAZIO
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
“V IA B OCCIONI ”
00197 Roma – Via U. Boccioni, 12 0 6 8082153 II Municipio - Distretto 10°
Codice Scuola RMMM478009 - Cod. Fisc. 97198470581 - [email protected]
IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
Cari genitori e cari alunni,
il DPR 235/2007, nel modificare in profondità il regolamento dello Statuto dello studente
(DPR 249/1998), ha introdotto il “PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
“quale impegno congiunto scuola-famiglia, da formalizzare con la sottoscrizione di un
apposito documento, che vincoli i principali attori del processo educativo su alcune
condizioni-base per il successo formativo.
4.
Pertanto vanno definiti gli impegni che ogni parte deve assumersi ed è necessario che tale patto sia firmato
da ciascun genitore/affidatario, da ogni studente e dal docente delegato.
La scuola ringrazia tutti, sicura di una fattiva collaborazione.
Roma, il 12.09.2008
Dal DPR 235/2007:
Art. 3.
Patto educativo di corresponsabilità (e giornata della scuola)
1. Dopo l'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, è
inserito il
seguente:
"Art. 5-bis (Patto educativo di corresponsabilità). - 1. Contestualmente all'iscrizione alla
singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli
studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera
dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma,
studenti e famiglie.
21
MINISTERO
DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE
PER IL
LAZIO
4. SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
“V IA B OCCIONI ”
00197 Roma – Via U. Boccioni, 12 0 6 8082153 II Municipio - Distretto 10°
Codice Scuola RMMM478009 - Cod. Fisc. 97198470581 - [email protected]
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
contratto formativo e dichiarazione esplicita e partecipata fra alunni, docenti e famiglia
DPR235/2007 Art.3
Alunno_________________________________
Classe_________Sez_____
1. I docenti si impegnano a :
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
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conoscere ed applicare il Regolamento di Istituto
rispettare gli orari di servizio
promuovere un rapporto di collaborazione e dialogo con ogni singolo alunno
rispettare la cultura, la religione e le diversità ideologiche delle famiglie e degli studenti
educare al rispetto di sé e degli altri, cercando di prevenire qualsiasi forma di pregiudizio,
intolleranza o emarginazione
indicare con chiarezza gli obiettivi formativi e didattici da raggiungere
utilizzare le verifiche come momento formativo di progressione individuale
pianificare il proprio lavoro in modo da prevedere anche attività di recupero, sostegno e
potenziamento
lavorare in collaborazione con i colleghi della stessa disciplina e del consiglio di classe
comunicare periodicamente alle famiglie l’andamento didattico, disciplinare degli alunni
educare al rispetto della legalità e delle norme di comportamento previste dal
Regolamento di Istituto, Art. 25, ispirandosi al principio che i provvedimenti disciplinari
hanno finalità formative
ritirare i cellulari, eventualmente usati dagli alunni a scuola, e consegnarli al Dirigente
Scolastico
valutare in modo collegiale la condotta dell’alunno
attuare varie forme di arricchimento dell’offerta formativa in grado di rispondere alle
nuove esigenze giovanili
orientare gli studenti a scelte consapevoli, sia in vista della prosecuzione degli studi, sia
per sostenerli nelle scelte del loro futuro.
PARTE TERZA
ORGANIZZAZIONE
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1.Le risorse umane
1.1 Compiti ed incarichi
Nel suo complesso la Scuola organizza le risorse umane in una gamma di
opportunità e di mezzi, che sinteticamente si indicano di seguito:
•
riconoscimento
della
professionalità
dei
docenti
nel
programmare,
nell’attuare e nel documentare il lavoro scolastico;
•
adozione di un calendario scolastico e di un orario delle lezioni in funzione
didattica;
•
realizzazione di attività e laboratori pomeridiani;
•
realizzazione di attività relative all’orientamento formativo ed informativo;
•
realizzazione di visite e viaggi d’istruzione;
•
realizzazione di gruppi di lavoro e di commissioni;
•
adozione di progetti di continuità educativa e funzionalità della Scuola
Media con le Scuole Elementari e gli Istituti Superiori;
•
utilizzo dei laboratori d’informatica, scienze, ecc.
•
gestione funzionale della biblioteca scolastica
•
adozione di un sistema valutativo coerente con lo strumento scheda;
•
utilizzo degli strumenti e dei materiali in dotazione alla scuola;
•
utilizzo dei mezzi di comunicazione di massa (quotidiani, riviste, video,
internet);
•
organizzazione di attività integrative scolastiche e parascolastiche;
•
interattività con gli altri soggetti sociali e istituzionali del territorio;
•
collaborazione e presenza attiva dei genitori.
I docenti della scuola sono integrative e/o progetti speciali viene incentivata
attraverso la valorizzazione della professionalità e della competenza specifica
di ciascuno.
24
I docenti svolgono prioritariamente i compiti educativi e didattici, come indicato
dalla normativa vigente e definito annualmente dalle scelte dell’Istituto. Alcuni
di essi svolgono inoltre funzioni particolari, quali quella di collaboratore del
Dirigente Scolastico, di Funzione Strumentale, di Fiduciario presso la
succursale, di coordinatore e segretario del Consiglio di Classe, e, nell’ambito
dei progetti e dei laboratori quella di coordinatore e/o responsabile per la classe.
L’orario settimanale di servizio per i docenti della scuola media, da prestare in
non meno di cinque giorni, comprende ore 18 di cattedra (ad eccezione dei
docenti in regime di ”part-time”), più tutte le ore necessarie allo svolgimento
della funzione docente; sono invece aggiuntive le ore prestate per attività
integrative, di collaborazione e/o di progetto.
I collaboratori vari con le funzioni loro assegnate sono riassunti nel presente
Funzionigramma.
25
FUNZIONIGRAMMA
DIRIGENTE
Vicario( fiduciario di plesso)
Staff
Comitato tecnico
scientifico
Collaboratore(fiduciario
plesso)
di
Prof.ssa Alessandra Sistopaoli
Prof.ssa Mariella Moricca
Prof.ssa Novella Sarti
Dirigente
Staff
Funzioni strumentali
Area 1( POF)
Prof.ssa Lara Santangelo
Area 2 ( Informatica)
Prof.ssa Carla Felli
Area 3( Alunni e famiglie)
Prof.ssa Francesca Balzani
Area 4 ( Integrazione)
Prof.ssa Rosaria Brocato
Coordinatori d’area
Linguistico/letterario-geostorico
Prof.ssa Simona Di Marco
Lingue straniere
Prof.ssa Luisa Esposito
Logico/mat/
scintifico
Integrazione
26
Collaborano con Dirigente Scolastico nella fase di progettazione e di realizzazione
dei processi organizzativi e comunicativi
Redigono i verbali del collegio docenti
tecnico-
Prof.ssa Gabriella Greco
Prof.ssa Antonietta D’Angeli
Area 1 (POF)
Confronto delle attività di ricerca e dei processi volti all’elaborazione del POF
Promozione, indirizzo e valutazione delle attività e delle iniziative destinate ad
armonizzare curricoli, laboratori e progetti
Proposte per la formazione in servizio e aggiornamento docenti
Orientamento e continuità con la Sc. Primaria e Sec. di II grado
Area 2 (Informatica)
Gestione del sito della Scuola con pubblicazione del POF e del materiale didattico
prodotto dagli insegnanti e dagli alunni
Coordinamento dei referenti dei laboratori e stesura regolamento per l’uso dei
laboratori
Assistenza ai docenti
Migliorare la visibilità verso l’esterno dell’operato dell’istituto
Area 3 (Alunni e Famiglie)
Coordinamento delle attività relative alle scienze motorie e sportive, alla musica, al
teatro, agli spettacoli di Natale e fine anno, al progetto KET-PET, alla partecipazione
degli alunni alla vita della scuola (es. servizio d’ordine etc.)
Organizzazione e coordinamento visite e viaggi di istruzione
Rapporti con gli EE.LL. e gli agenti esterni per progetti e miglioramento del servizio
Area 4 ( Integrazione)
Verifica e redazione della modulistica relativa all’organizzazione ed ai servizi
Rilevazione dei bisogni e individuazione interventi possibili per ridurre lo svantaggio
scolastico
Integrazione alunni portatori di handicap
Integrazione alunni stranieri
Coordinatori d’area:
Presiedono le riunioni previste nell'ambito della programmazione annuale
Curano:
Programmazione annuale dell'attività didattica.
Coordinamento dei programmi e elaborazione delle prove comuni , dei test di
ingresso e di uscita anche in continuità con gli altri ordini di scuola
Progettazione e attuazione di attività integrative
Verifica.
Commissione orario
Commissione acquisti
Commissione elettorale
Segretario Collegio
Coordinatori
Consigli di Classe
27
Dirigente scolastico
Docente V. Boccioni
Docente V. Boccioni
Docente V. Boccioni
Docente V. Boccioni
Docente V. Boccioni
Docente V. Boccioni
Docente V. Flaminia
Prof.ssa Vincenza Di Domenicantonio
Prof.ssa Maria D’Antonio
Prof.ssa Novella Sarti
Prof.ssa Carla. Panaioli
Prof.ssa Maria Teresa. Fulco
Prof.ssa Giuseppina.Capaldi
Prof.ssa Patrizia Aguiaro
Docente V. Boccioni
Prof.ssa Novella Sarti
1A
Prof.ssa Anna. De Santis
2°A
3A
1B
Prof.ssa Maria Antonia. D’Amico
Prof.ssa Marcella Guglielmelli
Prof.ssa Enza Arseni
2B
Prof.ssa Rita Sfodera
3B
1C
2C
3C
1D
2D
3D
1E
3E
1F
2F
3F
1G
2G
3G
1H
Prof.ssa Simonetta Santini
Prof.ssa Flora Vannucci
Prof.ssa Vincenza Di Domenicantonio
Prof.ssa Antonella Barresi
Prof.ssa Giovanna Santini
Prof.ssa Gabriella Greco
Prof.ssa Giovanna Russo
Prof.ssa Carla Montecchiani
Prof.ssa Novella Sarti
Prof.ssa Valentina Cecconi
Prof.ssa Paolo Berlanda
Prof.ssa Mariella Moricca
Prof.ssa Lara Santangelo
Prof.ssa Angela Russo
Prof.ssa Paola Manni
Prof.ssa Alberta Tomassini
3H
Prop.ssa Maria Pia Cano
Redige l’orario dei docenti per l’anno scolastico in corso; cura lo
scambio di informazioni con le scuole che hanno docenti in
comune con la nostra
Analizza e compara i cataloghi dei fornitori per individuare la
migliore offerta e/o il rapporto qualità/prezzo
Cura le procedure connesse alle elezioni degli OO.CC.
Cura la tempestiva ed accurata verbalizzazione dei collegi dei
docenti
- Presiede il consiglio di classe su delega del dirigente scolastico e
predispone i dati informativi richiesti dall'ordine del giorno delle
riunioni
- Presiede le assemblee dei genitori, convocate per l'elezione dei
rappresentanti nei consigli di classe; in tale occasione illustra ai
presenti le linee fondamentali della programmazione definita dai
docenti
- Tiene sotto controllo lo sviluppo del processo formativo degli
alunni. A questo scopo:
- esamina periodicamente i libretti dei voti e il giornale di classe
(note disciplinari)
prende nota delle informazioni fornite dai colleghi in merito ad
assenze e ritardi
- tiene conto delle segnalazioni dei docenti del cdc.
Su tale base
- individua le situazioni particolarmente problematiche e i casi di
marcata anomalia nel comportamento e nel profitto
- riferisce al dirigente scolastico e concorda le iniziative da
intraprendere
- convoca i genitori e, se necessario, il cdc
Il coordinatore della classe prima ha i seguenti compiti connessi al
contenimento della dispersione scolastica e al recupero:
- operare, entro la metà del primo quadrimestre, per fornire al cdc
gli elementi di valutazione delle condizioni della classe e per
individuare gli studenti che presentano gravi rischi di insuccesso
formativo
- coordinare la compilazione prima dei consigli di classe di
novembre, di una griglia che costituisce la base informativa
utilizzata dal cdc per individuare gli alunni in particolare difficoltà
- dialogare, su mandato del cdc, con gli studenti segnalati e con i
genitori, in collaborazione con eventuali responsabili di progetto, ai
fini di un eventuale recupero
- predisporre i dati informativi riguardanti la classe richiesti
dall'ordine del giorno delle riunioni
- registrare, durante le sedute del cdc, le informazioni e le
dichiarazioni da inserire nel verbale
- procedere alla stesura del verbale in forma compiuta e definitiva e
sottoporlo all'approvazione del c.d.c.
- partecipare alle assemblee dei genitori, convocate per l'elezione
dei rappresentanti nel consiglio di classe,
- controllare periodicamente (almeno una volta al mese) le assenze
e i ritardi degli alunni, le relative giustificazioni,
- provvede al far regolarizzare situazioni sospese (eventuali
assenze non giustificate e simili)
Consiglio di Istituto
Presidente
Docenti
Docenti
ATA
28
Cicconetti Francesca
Prof.ssa Rosaria Brocato
Prof.ssa Mariella Moricca
Prof.ssa Simonetta Fantini
Prof.ssa Elvira Rendace
Prof.ssa Flora Vannucci
Prof.ssa Gabriella Greco
Benedetta Laisi
Susanna Sampietro
Angela De Nicola
Francesca Marchionne
Maria Luisa Turchio
Anna Di Santo
Svolge le attività prevista dai decreti delegati
2.Il personale non docente
2.1. La segreteria e i servizi erogati
Il personale di segreteria, che opera nella sede centrale, è composto dal
Direttore dei Servizi Generali Amministrativi e da 3 assistenti amministrativi.
La gestione dei servizi amministrativi prevede attenzione a quanto indicato nel
Contratto Formativo e regolato dalla Carta dei Servizi della Scuola, in particolare
alla disponibilità nel rapporto con l’utenza ed alla funzionalità dell’ufficio. In
questo ambito sono rilevanti l’efficacia del servizio ed i tempi di rilascio delle
certificazioni.
Questi ultimi sono previsti come segue:
•
il rilascio dei certificati, relativi agli alunni, è effettuato nel normale orario di
apertura della segreteria al pubblico, entro il tempo massimo di tre giorni per
quelli di iscrizione e frequenza e di cinque giorni per quelli di votazione e/o
giudizi; Di fatto i certificati di frequenza, promozione e licenza vengono rilasciato
“a vista”;
•
il rilascio dei certificati di servizio è effettuato entro cinque giorni dalla
richiesta e comunque entro 24 ore dalla data di scadenza delle ordinanze e
concorsi.
La segreteria riceve in giorni prestabiliti anche se l’orario di ricevimento non
viene comunque applicato in forma rigida ed è data possibilità di accesso oltre
l’orario fissato.
Oltre alle funzioni specifiche, il personale amministrativo ed il direttore S.G.A., in
relazione all’attuazione delle attività del P.O.F., danno un supporto tecnicoamministrativo nelle fasi di programmazione, realizzazione, verifica e pagamento
degli impegni assunti.
L’orario settimanale di servizio per il personale amministrativo e per il direttore
S.G.A., da prestare in non meno di cinque giorni, comprende 36 ore. La
29
definizione della distribuzione delle ore nella singola giornata e nella settimana è
determinata dall’accordo con il Dirigente Scolastico e la R.S.U., sulla base delle
linee fissata dal Consiglio d’Istituto.
Ricevimento segreteria
Martedì e Giovedì: dalle 11.00 alle 13.00
Giovedì: dalle 8.00 alle 10.00
Sabato: dalle 9.00 alle 12.00
2.2. Il personale Ata e i collaboratori scolastici
Il personale A.T.A. con qualifica di collaboratore scolastico è composto da 9
elementi, di cui sei nella sede centrale e tre nella succursale.
Oltre alle funzioni specifiche, i collaboratori scolastici, in relazione all’attuazione
del P.O.F., svolgono i compiti di seguito indicati: intensificazione del lavoro in
termini di assistenza e sorveglianza durante lo svolgimento delle attività di
laboratorio e di quanto altro programmato; maggior carico di lavoro per uso
continuativo di spazi altrimenti non usati; maggiore impegno in attività svolte
nella scuola a seguito di accordi con Enti Locali ed altre organizzazioni.
L’orario settimanale di servizio per i collaboratori scolastici, da prestare in non
meno di cinque giorni, comprende 36 ore. La definizione della distribuzione
delle ore nella giornata e nella settimana è determinata dall’accordo con il
Dirigente Scolastico e la R.S.U., sulla base delle linee fissate dal Consiglio
d’Istituto.
30
3. Le risorse strutturali
3.1. I locali della scuola
La Sede centrale dispone di un edificio proprio su 4 piani ed è dotata, oltre alle
aule ordinarie, di:
•
Biblioteca
•
Aula di musica
•
Aula di educazione artistica
•
Aula d’informatica
•
Aula di scienze
•
Palestra con annessi gli spogliatoi
•
Aula insegnanti
•
Due aule di sostegno
•
Magazzino per materiale scolastico
•
Ambulatorio
La succursale dispone di un edificio proprio su tre piani e circondato da uno
spazio esterno con campo di basket. La sede è dotata, oltre alle aule ordinarie,
di:
•
Biblioteca
•
Palestra con annessi spogliatoi
•
Laboratorio di scienze
•
Laboratorio d’informatica e aula video
•
Laboratorio di artistica
•
Laboratorio Musicale
•
Aula di sostegno
•
Aula docenti
•
Vice Presidenza
31
PARTE QUARTA
DIDATTICA
32
1.Attivittà didattiche e metodologia
1.1 La programmazione curricolare
Per la programmazione delle attività didattiche e metodologiche, i docenti
operano su quattro livelli:
• analisi della situazione di partenza di ciascun alunno;
• definizione degli obiettivi generali e disciplinari;
• definizione dei contenuti di studio e delle azioni necessarie all’ apprendimento;
• verifiche in itinere e finali e valutazione complessiva.
1.2 Gli obiettivi generali
I docenti, dall’analisi socioculturale dell’ambiente in cui operano, hanno
individuato negli alunni bisogni formativi importanti, quali:
• l’acquisizione di autonomia operativa e la consapevolezza delle proprie
capacità;
• lo sviluppo delle capacità relazionali;
• la maturazione delle abilità espressive e comunicative;
• l’approfondimento del dialogo con i coetanei e con gli adulti;
hanno altresì individuato alcune problematiche quali:
• modesta capacità di relazionarsi con modelli culturali diversi;
• scarso rispetto delle regole;
• carente senso del diritto e del dovere;
• atteggiamento non sempre costruttivo nei confronti dell’istituzione
scolastica;
• difficoltà nell’uso del metodo di studio per carenze di base;
• insufficiente padronanza della lingua italiana sia scritta che orale;
• modesta capacità di calcolo e di astrazione
33
Coerentemente con quanto sopra esposto, i docenti, che hanno il compito di
“elevare il livello d’educazione e di istruzione personale di ciascun discente per
un buon inserimento nella società”, sono impegnati ad operare su due aree,
quella educativa e quella cognitiva.
1.3 Gli obiettivi trasversali
L’Area Educativa è obiettivo comune a tutte le discipline e, secondo quanto
indicato nella Presentazione del P.O.F., i docenti sviluppano tematiche
ed
attività finalizzate alla ricerca ed all’approfondimento dei valori, con particolare
riferimento a quelli indicati nella citata premessa:
la democrazia e l’uguaglianza fra i cittadini;
l’Unione Europea e l’eguaglianza fra popoli e paesi;
la consapevolezza della necessità e del rispetto delle regole;
la consapevolezza dei diritti individuali e sociali;
l’accettazione degli altri e dei diversi;
la capacità di scegliere, valutare ed auto-valutare;
la consapevolezza della parità degli individui relativamente al sesso,
all’etnia, alla religione, alla classe sociale;
la compiuta formazione culturale della persona;
Inoltre i docenti cureranno anche la promozione di altri valori, specificatamente
relativi al territorio ed all’ambiente scolastico:
• tutela dell’ambiente: dal territorio al gruppo sociale;
• sviluppo di un atteggiamento costruttivo nei confronti della attività
didattica ( eseguire il proprio lavoro con continuità e precisione; intervenire
in modo coerente ed equilibrato, rispettando il proprio turno; collaborare
attivamente con insegnanti e compagni);
• maturazione dell’autonomia personale (essere in grado di risolvere
problemi individuali e pianificare con ordine gli impegni scolastici).
34
Per l’area cognitiva, obiettivo sarà il raggiungimento
di un apprendimento
consapevole ed unitario nelle varie discipline, ed una buona formazione
curriculare supportata da stimoli culturali adeguati. Il Collegio propone quindi gli
obiettivi di massima, relativi ad ogni ambito dei saperi e ad ogni progetto di
attività integrative.
Stabilire obiettivi finali comuni a tutte le discipline, non comporta appiattimento od
omologazione nell’azione didattica, in quanto i Consigli di classe, in fase di
programmazione, fisseranno
gli obiettivi educativo-didattici intermedi ed
immediati secondo la realtà del contesto su cui dovranno operare.
2.Le azioni necessarie all’apprendimento
2.1. Saperi e strategie
Nella scelta dei contenuti, che saranno definiti dai docenti nell’ambito della
propria programmazione dei piani annuali di lavoro, saranno tenuti presenti i
criteri di:
•
validità in funzione degli obiettivi;
•
essenzialità;
•
chiarezza;
•
interesse;
•
interdisciplinarietà.
Le strategie e il metodo da utilizzare per il raggiungimento degli obiettivi previsti
dalla programmazione educativo-didattica debbono considerare:
• l’uso del metodo della ricerca;
• lo stimolo costante all’operatività;
• l’educazione allo studio individuale ed alla memoria;
• l’abitudine al confronto tra alunni e tra alunni ed insegnanti;
• le verifiche puntuali e frequenti;
• la flessibilità della programmazione;
35
• il coinvolgimento degli alunni più preparati a supporto dei meno preparati;
• il dialogo costante con i genitori.
3. La programmazione degli alunni
diversamente abili
3.1. Integrazione e saperi
Legge 517/1977; Legge 104/1992; Legge 9/99 art.2 in regime di autonomia
scolastica.
Finalità: la Repubblica garantisce il rispetto della dignità umana e i diritti di libertà
e di autonomia delle persone handicappate e ne promuove la piena integrazione
nelle famiglie, nelle scuole, nel lavoro e nella società. E’ consentito, a norma
dell’articolo 110 comma 2 del D.L. n° 297/94, il co mpletamento dell’obbligo
d’istruzione anche fino al diciottesimo anno di età.
Nel rispetto della vigente legislazione scolastica, l’attività di sostegno realizzata
nella nostra scuola intende favorire lo sviluppo delle abilità socio-relazionali,
finalizzate al raggiungimento di un’adeguata comunicazione fra tutti gli alunni,
prerequisito indispensabile per pianificare una corretta attività educativo-didattica
nel contesto classe. Al tempo stesso, si propone di recuperare le abilità di base
di ogni singolo alunno e di svilupparne al meglio le potenzialità. Pertanto,
considerate le diversificazioni delle disabilità degli alunni, riferite sia alla sfera
cognitiva che emotivo-relazionale e psicomotoria, le modalità di intervento sugli
alunni sono individuate singolarmente ed esplicitate nel P.E.I. (Piano Educativo
Individualizzato).
Tali interventi mirano sia al recupero delle abilità di base sia allo sviluppo di
competenze socio-relazionale che sono costantemente verificate con prove
mirate, rispettando i tempi di apprendimento di ciascun alunno.
Ogni docente si avvale di mezzi e strumenti ritenuti i più adeguati, per rendere il
più efficace possibile l’intervento didattico-educativo.
36
Ogni Consiglio di Classe interessato individua e definisce per ciascun alunno gli
obiettivi della sfera cognitiva e non cognitiva, secondo le tipologie di riferimento.
3.2. I P.E.I.
In collaborazione operativa con il docente specializzato, vengono quindi
programmati specifici interventi individualizzati: i PEI che prevedono la
strutturazione di contenuti diversi rispetto a quelli della classe o contenuti uguali
ma
diversamente
organizzati
per
facilitare
e
favorire
il
processo
di
apprendimento, secondo i bisogni specifici. L’attività di rinforzo è la costante
dell’intervento dell’insegnante specializzato che utilizza le strategie più idonee
per mantenere nel tempo gli apprendimenti programmati.
Al fine di favorire l’apprendimento vengono attivati laboratori pratico-operativi,
intesi a stimolare la capacità di operare nel concreto e di acquisire una migliore
conoscenza di sé,affinché, attraverso l’esperienza e l’attività pratica, l’alunno
diversamente abile possa raggiungere così una maggiore sicurezza e autostima
nelle proprie capacità e possibilità di riuscita scolastica. Gli alunni diversamente
abili, al fine di raggiungere una più ampia integrazione, frequentano diversi
laboratori proposti dal consiglio di classe.
3.3. Gli obiettivi specifici
In particolare ci si riferirà ai seguenti OBIETTIVI:
•
motivazione all’apprendimento;
•
sviluppo delle potenzialità individuali;
•
crescita dell’autonomia:
•
potenziamento della comunicazione;
•
uso degli strumenti e miglioramento delle abilità pratico-manuali.
Nel pieno rispetto della specifica normativa, la scuola si impegna inoltre a:
•
37
acquisire le certificazioni e le diagnosi funzionali;
•
concorrere con le AASSLL. di provenienza di ciascun alunno alla stesura
del Profilo Dinamico Funzionale;
•
formulare il Piano Educativo Individualizzato nell’ambito dei Consigli di
Classe;
•
valutare periodicamente gli esiti del processo di inserimento e dei
percorsi programmati;
•
realizzare il pieno diritto allo studio attraverso la partecipazione
dell’alunno diversamente abile a tutte le attività scolastiche via via previste,
anche quando queste prevedono l’attivazione di risorse supplementari
(accompagnatori, assistenti, A.E.C.)
38
PARTE QUINTA
VALUTAZIONE
39
1.La
valutazione
scolastico
del
sistema
1.1. Il sistema di controllo
La scuola è un sistema autonomo in grado di gestire sia al suo interno che nei
riguardi dell’ambiente esterno un sistema di relazioni tra i diversi attori: alunni,
genitori, docenti, personale ATA, agenzie territoriali.
Tutto ciò implica, da parte della scuola, la necessità
di definire i processi
scolastici, con particolare riferimento ai processi di insegnamento-apprendimento
e attivare feed-back capaci di correggere “in itinere” il sistema organizzativo per
conseguire gli obiettivi per la qualità.
La Direzione intende perseguire i seguenti obiettivi:
• Riduzione della dispersione scolastica e promozione del successo
formativo
• Incremento delle attività di accoglienza e di orientamento
• Promozione della formazione del personale docente per favorire il
processo di crescita professionale.
Al fine di erogare servizi rispondenti ai bisogni dei clienti e creare un’elevata
customer satisfaction, la Direzione tende a finalizzare lo sforzo di tutto il
personale:
•
nell’interpretazione delle esigenze del cliente
•
nella flessibilità dell’offerta formativa
•
nel controllo dei processi e dei risultati
•
nel miglioramento continuo
40
CONTROLLO DELLA QUALITA’ DEL SERVIZIO
VALUTAZIONE
DELLE
PRESTAZIONI DEGLI
ALUNNI
5 FORMATIVA o
IN ITINERE
VALUTAZIONE DELLE
PRESTAZIONI
F
DELL’ISTITUZIONE
SCOLASTICA
MONITORAGGIO
6 SOMMATIVA FINALE
OBIETTIVI
INNALZAMENTO DEL LIVELLO DI MOTIVAZIONE DEGLI
ALUNNI
AUMENTO DEL LIVELLO DI PARTECIPAZIONE ALLA
VITA SCOLASTICA DELLE FAMIGLIE
MIGLIORAMENTO DELLE PERFORMANCE INDIVIDUALI
E DI GRUPPO DEGLI OPERATORI
41
1.2. La valutazione a livello d’Istituto
L’Istituto verifica, alla fine di ogni anno scolastico, le proprie attività con le
seguenti modalità: le relazioni finali dei docenti e dei coordinatori delle classi
sviluppate tenendo conto dei seguenti indicatori:
•
ore di lezioni effettive;
•
frequenza degli alunni;
•
tempo dedicato alle attività non curricolari;
•
livello raggiunto dagli alunni;
•
attività di recupero effettuate;
•
accesso alle strutture e agli strumenti;
•
contatti con le famiglie
e le relazioni dei docenti cui è stata attribuita la Funzione Strumentale. I Docenti
sono tenuti, entro il mese di giugno, a relazionare per iscritto sulle attività del
P.O.F., in sede di verifica delle stesse.
2.La valutazione degli alunni
2.1. Valutazione iniziale
Per individuare la situazione di partenza degli alunni, oltre ai dati ricavati dalle
notizie fornite dalla Scuola Elementare, nel caso di alunni di prima, il Collegio
dei docenti concorda ogni anno le abilità e le capacità trasversali, comuni a tutte
le discipline e a tutte le classi della scuola media, che devono essere valutate dal
Consiglio di Classe all’inizio dell’anno scolastico e verificate successivamente in
itinere. Le abilità e le capacità individuate sono di seguito riportate:
• T1 – Grado di socializzazione
• T2 – Senso di responsabilità ed impegno
• T3 – Interesse e partecipazione
42
• T4 – Osservazione ed analisi
• T5 – Sintesi e rielaborazione
• T6 – Metodo di studio e di lavoro.
In relazione alle abilità e capacità trasversali sono stati elaborati dei criteri per la
valutazione, anche per favorire le valutazioni sintetiche del 1° e 2° quadrimestre
relative all’andamento dell’allievo. Nei mesi di Dicembre ed Aprile sono stati
stabiliti incontri pomeridiani con i genitori per un aggiornamento sull’andamento
degli alunni.
Per individuare le conoscenze e le abilità di base patrimonio di ogni allievo, i
docenti hanno inoltre elaborato delle prove d’ingresso, specifiche per materia, a
cui sottoporre gli alunni, soprattutto quelli delle prime classi.
Dette prove consentiranno di verificare i requisiti relativi a:
•
potenziale di apprendimento;
•
correttezza ortografica;
•
abilità e comprensione della lettura;
•
abilità espressive e comunicative;
•
motivazione allo studio della lingua straniera;
•
abilità logico-matematiche;
•
abilità tecnico-operative;
•
abilità psicomotorie.
Attraverso l’analisi dei descrittori trasversali e del possesso delle abilità di base, i
docenti definiscono la situazione di partenza degli allievi e mettono a punto una
progettazione ed una programmazione adeguate ai bisogni ed alle aspettative
dei ragazzi.
43
3.Diverse tipologie di verifiche
3.1 Verifiche in ingresso, in itinere e finali
Le verifiche in ingresso, in itinere e finali relative alle varie discipline debbono
considerare tutti gli aspetti possibili, individuare gli approcci più opportuni per
ciascuna competenza, e debbono quindi essere articolate e di diversa tipologia,
come indicato di seguito a puro titolo di esempio:
•
questionari per il controllo della comprensione e/o della capacità di
rielaborazione di un testo;
•
questionari per il controllo della conoscenza e della capacità di utilizzazione
di una di una regola o di una procedura (matematica, tecnica, musicale, ecc…)
•
regola o di una procedura (matematica, tecnica, musicale, ecc…)
•
elaborati, relazioni, sintesi, progetti, schemi scritti su tematiche prefissate;
•
produzione di grafici, disegni, pannelli relativi all’illustrazione di un percorso
o di un unità didattica studiata.
3.2 Le verifiche degli alunni diversamente abili
Le verifiche, che il corpo docente prepara e sottopone agli alunni diversamente
abili, sono periodiche e adeguate, per gli obiettivi scelti, a ciascun alunno, e la
valutazione tiene conto dei livelli di partenza e delle potenzialità di ognuno.
L’attività di rinforzo è la costante dell’intervento dell’insegnante specializzato che
utilizza le strategie più idonee per mantenere nel tempo gli apprendimenti
programmati.
3.3.Le prove comuni
Al fine di garantire un livello comune di apprendimento e di valutazione, la scuola
ha stabilito di effettuare prove comuni di verifica, basate su criteri di obiettività e
scientificità, da svolgersi all’inizio dell’anno, in itinere e alla fine dell’anno
scolastico. Poiché la somministrazione delle prove comuni rappresenta un
momento di riflessione collettiva e di conoscenza delle potenzialità degli alunni e
44
dei loro bisogni formativi reali, il corpo docente ha ritenuto opportuno strutturare
le prove su obiettivi:
•
concreti cioè non ambigui ma chiari,
•
operativi, perché si valuta ciò che gli alunni sanno e sanno fare,
•
uniformi nella scelta dei contenuti
•
oggettivi nella correzione.
Poiché Il criterio di valutazione non può essere fissato in modo autoreferenziale, i
docenti della stessa disciplina
si riuniscono in gruppo per stabilire
le
conoscenze e le competenze di uno studente ideale dell’età e della classe di
riferimento, fissando degli obiettivi ritenuti irrinunciabili. La fondatezza della
valutazione oggettiva si basa sulla precisione, validità e attendibilità della prova
poiché la correzione oggettiva è indipendente dal valutatore. Le risposte esatte
sono predefinite dal gruppo dei docenti, punteggi predeterminati e i criteri di
correzione
non
relativi,
avulsi
da
condizionamenti
e
manipolazioni.
Somministrare una prova oggettiva vuol dire stabilire dei contenuti coerenti al
programma svolto, fissare i tempi e le condizioni di svolgimento, determinare la
tipologia degli esercizi, creare una griglia e i parametri di correzione e
valutazione. Somministrare una prova oggettiva significa migliorare il processo
di apprendimento–insegnamento, superare gli ostacoli e i limiti che si innescano
nel percorso didattico- educativo, verificare l’adeguatezza e l’efficacia del lavoro
didattico e la necessità di una sua rimodulazione e, infine, accertare i requisiti su
cui fondare gli apprendimenti.
45
PARTE SESTA
PROGETTUALITÀ
INTEGRATIVA
46
1.Le attività e i progetti della scuola
1.1. Attività antimeridiane
Oltre alle normali attività curriculari e ai progetti proposti dagli insegnanti,
quest’anno, gli alunni di tutte le classi seconde, della sede di V. Boccioni,
potranno seguire i corsi di nuoto, presso la piscina dell’Antico Tiro a Volo. Corsi
di nuoto antimeridiani saranno attivati anche nella sede di V. Flaminia a partire
dall’anno prossimo.
1.2. Attività pomeridiane
I laboratori pomeridiani, che vengono attivati ogni anno per arricchire e ampliare
il curricolo formativo, sono selezionati in base alle richieste delle famiglie degli
alunni. Quest’anno la scuola offre la possibilità di scegliere tra una vasta gamma
di opzioni che vanno dai corsi di strumento (pianoforte, flauto, chitarra, violino,
musica di insieme e coro) alle attività sportive (pallavolo, difesa personale/karate
e ginnastica per adulti), ai corsi di teatro in lingua italiana e di ceramica. I corsi si
svolgeranno in entrambe le sedi, a decorrere dal mese di ottobre fino a maggio,
e saranno gestiti da organizzazioni esterne alla scuola e da cooperative, il cui
personale vanta una seria esperienza professionale.
Il costo, che è stato contenuto il più possibile, è a carico delle famiglie.
Nella sede di V. Flaminia, già dall’inizio dell’anno, sono stati organizzati corsi di
studio assistito tutti i lunedì e i mercoledì, dalle ore 17.00 alle ore 20.00, mentre
lezioni di recupero verranno istituite su richiesta degli insegnanti in base alle
necessità riscontrate nella classe.
1.3. Campi scuola
Tutti gli alunni delle classi prime parteciperanno al campo scuola di accoglienza
a Policoro dal 5 ottobre aI 9 ottobre. La finalità del campo scuola è di creare un
clima di coesione e condivisione di esperienze tra alunni che non si conoscono
47
ma che si accingono a cominciare un nuovo ciclo di studi a contatto con la natura
e le sue bellezze .
2. I progetti
2.1. Che cosa sono
I progetti approvati dal Collegio dei docenti ed elaborati dagli insegnanti
costituiscono un ampliamento prezioso delle attività di studio e si sviluppano in
coerenza con le finalità del P.O.F. di cui costituiscono parte integrante.
Essi consentono di “mettere in gioco” abilità, attitudini e capacità altrimenti poco
utilizzate o difficili da far emergere. Stimolano, quindi, negli alunni la maturazione
di capacità e abilità, sviluppano le attitudini e, sul piano psicologico e
comportamentale, rafforzano la motivazione allo studio e all’impegno operativo.
Rivestono, in tal senso, un carattere fortemente orientativo.
I progetti approvati appartengono a tipologie diverse: alcuni sono più mirati al
raggiungimento di obiettivi cognitivi, altri, invece, tendono prevalentemente alla
risoluzione di problematiche o di forme di disagio, individuali e sociali,
sviluppando, in seconda istanza, abilità cognitive. Tutti, comunque, mirano al
raggiungimento di risultati teorici e pratici, cognitivi e relazionali attraverso cui si
conferma l’esperienza educativa dei docenti e l’utilità e l’efficacia dell’azione
formativa.
La progettualità della scuola, nel suo intento di ampliamento dell’offerta
formativa, si ispira alle finalità principali dell’Istituto che sono :
◊
la formazione dell’uomo e del cittadino italiano ed europeo;
◊
la creazione di cultura e valori condivisi nell’ambito dell’attuazione
dell’obbligo scolastico;
◊
48
l’orientamento.
I vari progetti sono caratterizzati da unità di metodo, strategie ed obiettivi, e ciò li
rende reciprocamente correlati.
Essi:
•
prevedono compiti disciplinari e investono obiettivi trasversali;
•
promuovono apprendimenti verificabili, saperi consolidati e interpretazioni di
nuovi bisogni formativi;
•
sono prevalentemente finalizzati all’operatività, all’impegno sul territorio e
all’acquisizione di valori.
I progetti, così come le attività integrative, vista la ridotta disponibilità di fondi
ministeriali, sono stati articolati in diverse categorie e si possono classificare in :
A.
Progetti ed attività finanziati con il Fondo di Istituto, per i quali non è prevista
la partecipazione economica delle famiglie;
B.
Progetti ed attività per i quali è previsto un contributo economico delle
famiglie,
C
Progetti ed attività finanziati direttamente da istituzioni nazionali o locali.
2.2. Schema progetti e attività
TEATRO MUSICA
Teatrando s’impara
V Flaminia
Antimeridiano
Lettura espressiva
V Boccioni V. Flaminia
Antimeridiano e
pomeridiano
Lezioni concerto
V.Boccioni V. Flaminia
Pomeridiano
Corsi di strumento e
V. Boccioni V. Flaminia
Pomeridiano
V. Boccioni V. Flaminia
Pomeridiano
coro
SPORT
Pallavolo
49
Difesa personale/
V. Boccioni V. Flaminia
Pomeridiano
Ginnastica per adulti
V. Boccioni V. Flaminia
Pomeridiano
Piscina
V. Boccioni
Antimeridiano
MATEMATICA E SCIENZE
AIRC: le arance della
V. Boccioni V. Flaminia
Pomeridiano
V. Boccioni V. Flaminia
Antimeridiano
salute
Kangaroo della
matematica
INTEGRAZIONE E RECUPERO
Progetto Filippide
V. Boccioni V. Flaminia
Antimeridiano
Studio assistito
V. Flaminia V. Flaminia
Pomeridiano
Integrazione alunni neo
V. Boccioni V. Flaminia
Antimeridiano
V. Boccioni V. Flaminia
Antimeridiano
comunitari
Un
mondo
senza
barriere
ARTI E CREATIVITA'
Concorso di fotografia
V. Boccioni
Antimeridiano
Ceramica
V. Flaminia
Pomeridiano
Alfabetizzatone
V. Boccioni V. Flaminia
Antimeridiano
ESAMI KET/PET
V. Boccioni V. Flaminia
Pomeridiano
ETWINNING
V. Boccioni
Antimeridiano
Comenius
V. Boccioni
Antimeridiano
Informatica
LINGUA STRANIERA
50
City Camps
V. Boccioni V. Flaminia
Antimeridiano e
pomeridiano
ACCOGLIENZA E CONTINUITÀ'
Campo scuola Policoro
V.Boccioni V. Flaminia
Viaggio
d’istruzione
Un ponte con la scuola
V. Flaminia
Antimeridiano
elementare
ORIENTAMENTO
Prevenzione
disagio
V.
Boccioni
V.
Antimeridiano e
giovanile
Flaminia
pomeridiano
Arianna non ti perdere il
V. Flaminia V. Flaminia
Pomeridiano
V.
V.
Pomeridiano
V.
Antimeridiano
filo
La Bussola
Boccioni
Flaminia
Metadidattica
V.
Boccioni
Flaminia
3. Progetti interni della scuola
3.1.Alfabetizzazione informatica
“Produttività individuale”
Referente progetto: Carla Felli
51
FINALITA'
L'utilizzo autonomo del computer è già da molto tempo una delle finalità primarie
che la scuola vuole raggiungere sia come mezzo "tecnico" per lo svolgimento di
ricerca e per la raccolta ragionata di dati, sia per permettere attraverso una pur
semplice programmazione di prendere confidenza con il linguaggio del futuro.
Gli alunni della scuola media conoscono e utilizzano molto il computer
soprattutto per divertimento o per cercare in rete argomenti e notizie che li
incuriosiscono e li interessano.
Di fatto, tuttavia, solo pochi sono in grado di utilizzare nel modo più completo la
videoscrittura nel senso più completo del termine. Il pc per definizione elabora il
testo ma l’utilizzo della barra strumentale è ampio e poco applicato.
Questo progetto prettamente didattico incentra l’attenzione sullo sviluppo della
capacità di utilizzo strumentale del programma di scrittura Word 2007 incluso
nel Microsoft Office ed è indirizzato agli alunni delle prime e seconde classi della
scuola.
OBIETTIVI GENERALI
• Acquisire sicurezza nell’utilizzo del computer
• Potenziare le capacità di comunicazione e di interazione.
• Stimolare e potenziare alcuni prerequisiti fondamentali quali: attenzione,
memoria, concentrazione, percezione, discriminazione, intuizione,
logica.
OBIETTIVI SPECIFICI
•
•
•
•
•
•
Apprendimento dei fondamenti del sistema operativo Windows (gestione
del mouse e delle finestre)
Apprendere la tecnica del programma Word 2007
Potenziare le competenze dell’uso del pc
Osservare e riprodurre i principali caratteri tipografici dopo osservazione.
Organizzare un foglio di lavoro in base alle richieste
Velocizzare e rendere funzionale l’utilizzo della tastiera attraverso
esercizi appositi.
METODOLOGIA
Le lezioni si svolgeranno nel laboratorio di informatica dove ogni alunno
sperimenterà seguito dall’insegnante le varie modalità di creazione di un foglio
di lavoro e procederà nell’apprendimento della tecnica della videoscrittura.
Gli alunni potranno così prendere confidenza con il mezzo informatico
sperimentando ed esplorando le possibilità offerte dalle attrezzature e dal
software disponibili.
TEMPI DI REALIZZAZIONE
52
Le lezioni e si svolgeranno una volta a settimana e presumibilmente il Lunedì
dalle 14.15 alle 15.15 presso il Laboratorio Informatico di Via Boccioni ed è
rivolto agli alunni delle classi Prime e Seconde della scuola.
Il periodo di realizzazione del progetto andrà dal 16/11/2009 al 24/05/2010 per
un totale di 20 ore complessive.
VERIFICA E VALUTAZIONE
La verifica verrà effettuata in itinere attraverso l’osservazione del
comportamento degli alunni durante le stesse attività didattiche.
Ogni alunno realizzerà una raccolta personale di tutti i testi elaborati nel corso
del progetto.
”
PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009-2010
SINTESI PROGETTO
Sezione 1-Descrittiva
1.1 Denominazione progetto
Indicare Codice e denominazione del progetto
PRODUTTIVITA’ INDIVIDUALE
1.2 Responsabile progetto
Indicare il responsabile del progetto
Prof.ssa Carla Felli ([email protected])
1.3 Obiettivi
Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui
si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con
altre istituzioni
OBIETTIVI GENERALI
• Acquisire sicurezza nell’utilizzo del computer
• Potenziare le capacità di comunicazione e di interazione.
• Stimolare e potenziare alcuni prerequisiti fondamentali quali: attenzione,
memoria, concentrazione, percezione, discriminazione, intuizione, logica.
OBIETTIVI SPECIFICI
• Apprendimento dei fondamenti del sistema operativo Windows (gestione
del mouse e delle finestre)
• Apprendere la tecnica del programma Word 2007
• Potenziare le competenze dell’uso del pc
53
•
•
•
Osservare e riprodurre i principali caratteri tipografici dopo osservazione.
Organizzare un foglio di lavoro in base alle richieste
Velocizzare e rendere funzionale l’utilizzo della tastiera attraverso
esercizi appositi.
1.4 Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi
operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario
separatamente da quelle da svolgere in un altro
Dal 16/11/2009 al 24/05/2010 tutti i Lunedì dalle 14.15 alle 15.15. TOTALE
ORE 20
1.5 Risorse umane
Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori
esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che
ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario
Prof. ssa Carla Felli (Figura strumentale Informatica e responsabile
laboratorio
informatica)
1.6 Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la
realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario
Laboratorio Informatico Via Boccioni
Roma, 9 ottobre 2009
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
3.2:”Teatrando”s’impara
Scuola Alessi di Via Flaminia Anno scolastico 2009-10
“TEATRANDO” S’IMPARA (classici con lifting)
storie antiche ma moderne…classiche ma rivisitate
raccontate da parole, suoni e immagini
RESPONSABILI: Prof.ssa Santangelo, Prof.ssa Balzani, Prof.ssa Paolino,
Prof.ssa Aguiaro
DESTINATARI:
Classi IIF – IIG – IIIF – IIIG - IIIH
Finalità generali del progetto
Il progetto nasce come prosecuzione di un percorso formativo già portato avanti nello
scorso anno scolastico quello cioè di mettere in stretta relazione i linguaggi verbali e
non verbali fornendo così ai ragazzi quei mezzi espressivi già efficaci per condurli verso
54
un’autonomia espressiva in tutte le sue forme fino a giungere ad una penetrazione
estetica del mondo della cultura, che implica ovviamente l'arricchimento della
personalità e l'affinamento dei gusto.
Obiettivi formativi generali
-
Sapersi inserire in un diverso contesto in modo positivo ed attivo;
migliorare le proprie capacità di relazione, di autocontrollo, di lavorare in
gruppo;
acquisire consapevolezza dei diritti e dei doveri di ciascuno;
acquisire consapevolezza e rafforzare le motivazioni allo studio;
raggiungere autonomia intellettiva ed affettiva;
scoprire le varie forme di comunicazione verbale e non verbale:
capacità di far interagire tra loro il linguaggio verbale, musicale e grafico
pittorico.
controllare il proprio corpo, il sé, lo spazio, l'attenzione;
comunicare esperienze, emozioni, stati d'animo in modo efficace e creativo;
sviluppare la creatività, la socializzazione, la disponibilità ad una
partecipazione attiva all’apprendimento;
Promuovere la conoscenza/accettazione delle diversità presenti in classe e
favorire l'inclusione di tutte le componenti;
sviluppare le abilità espositive/verbali in un contesto di gruppo, migliorare la
conoscenza di se e l'autostima;
rappresentare, utilizzando simboli, oggetti, materiale multimediale, strumenti
musicali una messa in scena
Modalità e criteri
Le finalità del progetto sono quelle di approfondire le conoscenze, degli studenti , in
lingua inglese, in musica e in arte, rappresentando in forma rielaborata e rivisitata due
classici della letteratura inglese: “Il Canto di Natale” di C. Dickens e “Romeo e
Giulietta” di W. Shakespeare.
Gli studenti dovranno riadattare i testi delle due opere in un contesto più moderno e
contemporaneo, interpretarlo, recitando sia in lingua straniera che in italiano , dovranno
,inoltre, scegliere brani musicali per creare la “colonna sonora” adattando i testi di
alcune canzoni note in forma di parodia per rendere lo spettacolo più interessante e
divertente. Dovranno, perciò, recitare, suonare e ballare ma soprattutto reinventare
l’opera secondo la loro capacità di reinterpretazione. Le lezioni, organizzate dai
professori, guideranno gli alunni nella scelta musicale e nella messa in atto della
performance.
Il progetto coinvolge alunni in un processo formativo in cui, ogni studente, è attore e
produttore della conoscenza, artefice di un processo creativo che mescola e fa
interagire le conoscenze di ogni disciplina, spingendo ognuno a mettersi in gioco in un
contesto nuovo e diverso. Ogni ragazzo parteciperà alla riuscita dello spettacolo con il
suo apporto individuale, in base alla sua capacità di contributo, sarà tenuto a
condividere le proprie esperienze con i compagni, a migliorare le proprie capacità di
55
relazione e di autocontrollo, ma soprattutto rafforzerà le proprie motivazioni allo studio,
scoprendo quanto può essere piacevole imparare e andare e a scuola.
E’ previsto l’utilizzo di materiali artistici vari; di strumenti musicali sia ritmici che
melodici; del computer per elaborazioni audio - video; ascolto di musiche originali con
supporto visivo.
Percorso metodologico
Il progetto sarà realizzato durante le ore curriculari, attraverso lezioni frontali, lezioni a
classi aperte, lezioni in copresenza tra due o tre docenti.
Saranno organizzate dalle docenti visioni di spettacoli teatrali dal vivo e dvd (le
innumerevoli realizzazioni di “Romeo e Giulietta” in forma di film e spettacoli teatrali) al
fine di dare una visione a tutto tondo dell’opera di Shakespeare. In campo artistico sarà
sviluppato il tema della passione sia come passione politica che come passione
amorosa attraverso quelle opere e quegli artisti che di esse hanno parlato in alcune loro
produzioni ad es. Gli amanti di Parigi di Chagall –IL bacio di Klimt –Il bacio di Hayez
Queste tematiche rientrano nella sfera dell’affettività, in quell’attenzione verso le
problematiche della preadolescenza, periodo in cui sono prioritarie le trasformazioni
fisiche e psicologiche portando con sé tutto il fascino e insieme le incertezze delle
situazioni di cambiamento. Questa condizione appunto non definitiva è stata
ampiamente utilizzata nella produzione artistica sia del passato che nell’arte moderna.
A fine novembre, a dicembre, ad aprile e maggio saranno utilizzate delle ore aggiuntive
per le prove e lezioni individuali e a piccoli gruppi per allestire lo spettacolo
Fasi di articolazione del progetto
Il progetto prevede una realizzazione in due tempi:
1 ottobre-dicembre per la realizzazione di “Canto di Natale” con le classi IIF e
IIG;
2
Gennaio-maggio per la realizzazione di “Romeo e Giulietta” con le classi IIIF,
IIIG, IIIH.
La prima fase del progetto, (ottobre-dicembre) servirà come ulteriore
consolidamento al progetto continuità con la scuola elementare.
La seconda fase sarà realizzata nel corso secondo quadrimestre in orario curricolare
ed extra-curriculare per 2 ore settimanali da gennaio alla fine di maggio con
performance di fine corso in data da stabilirsi entro la prima settimana di giugno.
La prima parte dell’anno prevederà momenti di progettazione e di confronto (5 ore) tra i
docenti coinvolti.
Materiali
N° 1 Video proiettore
N° 1 Schermo bianco con piede
N° 1 PC portatile
Per i costi delle attrezzature richieste si rimanda al preventivi delle ditte specializzate.
Occorrono inoltre:
56
-
cartoncini e cartone pressato da montare per le scene
colori acrilici e pennelli per colorare
scotch, puntine, pennarelli, matite colorate
eventuali costumi ed oggetti di scena; tessuti elastici
materiali artistici: cartelloni colorati, carta da pacchi
altro materiale simile che può servire all’occorrenza.
Ore previste per la realizzazione
Prof.ssa
spalmare nel
progettazione
Prof.ssa
spalmare nel
progettazione
Prof.ssa
nel
progettazione
Prof.ssa
nel
progettazione
Francesca Romana Balzani
Gianna Paolino
Lara Santangelo
Patrizia Aguiaro
25 ore extra-curricolari da
corso dell’anno, 5 ore di
(tot 30 ore)
25 ore extra-curricolari da
corso dell’anno, 5 ore di
(tot 30 ore)
25 ore extra-curricolari da spalmare
corso
dell’anno,
5
ore
di
(tot 30 ore)
15 ore extra-curricolari da spalmare
corso
dell’anno,
5
ore
di
(tot 20 ore)
Le prof.sse coinvolte
Francesca Romana Balzani
Gianna Paolino
Lara Santangelo
Patrizia Aguiaro
3.3 Arte musica inglese: un ponte con la scuola
elementare
Scuola Alessi di Via Flaminia
Anno scolastico 2009-10
Arte musica inglese un ponte con la Scuola Elementare
Finalità generali del progetto
Le finalità del progetto sono quelle di lavorare sulla continuità scuola elementare
–scuola media ,tenendo un ciclo di lezione di musica, arte e inglese nelle classi
quinte della S.E. Alessi al fine di presentare la scuola media Alessi ,con le sue
attività , la sua organizzazione, agli alunni delle quinte elementari che presto si
accingeranno a fare una scelta di iscrizione alla scuola media inferiore.
57
Le lezioni, organizzate dai professori delle tre discipline e da un gruppo di alunni
,preparate prima in classe , verranno poi ripetute al cospetto degli alunni delle
quinte per dare loro un assaggio di lezione di scuola media. Per non annoiare,
ogni lezione dovrà essere dinamica, stimolante, accattivante, dovrà svolgersi in
un clima di distensione e di serenità in cui gli studenti più piccoli si possano
sentire a loro agio ma allo stesso tempo dovrà essere stimolante, attirando la
curiosità e l’ interesse verso il mondo della scuola media.
Arte, musica e spettacolo sono discipline che già i bambini delle elementari
conoscono perché le studiano a scuola , ma a livello di scuola media lo studio di
queste materie diventa più strutturato e le conoscenze vengono organizzate in
maniera differente, gli orizzonti del sapere si allargano e le informazioni sono più
dettagliate e precise.
Questo breve ciclo di lezioni si propone anche una doppia finalità: quella di fare
sentire gli alunni della S.M. protagonisti di un processo formativo in cui loro sono
gli attori e i produttori della conoscenza insieme ai loro insegnanti, e quella di
fare sentire i più piccini protagonisti partecipanti di un percorso che da li a breve
dovranno iniziare.
Lavorare sulla continuità verticale scuola elementare – scuola media significa
tenere presente lo sviluppo dei ragazzi, il loro passaggio dalla fase infantile a
quella adolescenziale, la loro trasformazione a livello cognitivo ma anche fisico e
intellettuale, considerare che questi momenti non sono separati, staccati, ma
sono fasi indivisibile della vita di ognuno. Considerare la crescita di un ragazzo
significa operare e mettere a punto degli insegnamenti misurati e adatti ai tre
anni di scuola media e assicurare il successo scolastico dei nostri alunni .
Obiettivi formativi generali
Gli alunni della scuola media ,che parteciperanno e terranno le lezioni,
avranno l’occasione di :
migliorare le proprie capacità di relazione, di autocontrollo,
imparare a gestire e condurre gruppo;
acquisire consapevolezza dei ruoli di tutti e di ciascuno;
rafforzare le motivazioni allo studio;
raggiungere autonomia intellettiva e organizzativa ;
gestire una lezione e presentarla a degli utenti di età inferiore alla loro
far interagire tra loro il linguaggio verbale, musicale e grafico pittorico
comunicare esperienze, emozioni, stati d'animo in modo efficace e
creativo;
sviluppare
creatività,
socializzazione,disponibilità
ad
una
partecipazione attiva all’apprendimento;
58
Obiettivi operativi
-
verificare le abilità acquisite a scuola in una realtà operativa
diversamente strutturata:
acquisire operatività e competenze specifiche.
Percorso metodologico
Il ciclo di lezioni di cui si è parlato sarà tenuto in tutte le classi terminali della
S.E. per la durata massima di un ‘ora e mezza in totale ( mezz’ora a materia) in
ogni classe quinta, da effettuarsi prima dello scadere delle iscrizioni degli alunni
della scuola elementare alla media inferiore .
Destinatari
Una rappresentanza di tutta la scuola parteciperà al progetto, classi:
I II III sez. F
I II III sez. G
I III sez. H
Fasi di articolazione del progetto
Il progetto sarà realizzato durante le ore curricolari attraverso lezioni frontali,
lezioni a classi aperte, lezioni in copresenza tra due o tre docenti entro gennaio ,
prima dello scadere della domanda di iscrizione .
Saranno utilizzate delle ore aggiuntive per la trasferta alla scuola elementare e
lo svolgimento delle lezioni nelle classi quinte.
Docenti coinvolti nel progetto ed ore previste per la realizzazione
eccedenti all’orario curricolare
Prof.ssa
Prof.ssa
Prof.ssa
59
Francesca Romana Balzani
curricolari
Gianna Paolino
Lara Santangelo
4
ore
4 ore extracurricolari
4 ore extracurricolari
extra-
Le prof.sse referenti
Francesca Romana Balzani
Gianna Paolino
Lara Santangelo
3.4 Certificazioni esterne in lingua inglese
(Livello A2 e B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento)
Tempi: gennaio- giugno 2010
Classi coinvolte:
Al progetto parteciperanno gli alunni delle classi 3° che ne faranno richiesta,
selezionati mediante la somministrazione di un test per accertarne il livello di
competenza (CLASS – Cambridge Level Assessment).
Attività:
Gli alunni seguiranno un corso di preparazione che si svolgerà in orario extracurriculare con cadenza settimanale. Gli esami si terranno a fine maggio-inizio
giugno. Il costo del corso è a carico della scuola, la tassa di iscrizione all’esame
è a carico delle famiglie (74€ per il Ket, 80€ per Pet).
Finalità:
Potenziamento delle conoscenze linguistiche nell’ambito delle quattro abilità di
lettura, scrittura, ascolto e conversazione, in base agli standard stabiliti dal
Consiglio d’Europa nel Quadro Comune Europeo di Riferimento (1996 – 98).
Le certificazioni conseguite costituiscono prove di accertamento linguistico
riconosciute nell’ambito del sistema dei crediti formativi a livello internazionale.
Obiettivi specifici KET–Key English Test.
Livello.
Comprendere frasi ed espressioni di uso comune relative ad aree di interesse
dello studente (semplici informazioni personali, familiari, shopping etc.).
Comunicare semplici messaggi che richiedono lo scambio diretto di informazioni
su argomenti noti e di routine. Descrivere con un linguaggio semplice il proprio
ambiente.
Obiettivi specifici PET–Preliminary English Test.
Comprendere le informazioni principali concernenti situazioni quotidiane.
Interagire con molte situazioni che possono presentarsi quando si viaggia in
un’area in cui si parla la lingua straniera. Produrre semplici testi su argomenti
noti o di interesse personale. Descrivere esperienze, avvenimenti, sogni,
speranze e ambizioni motivando e spiegando brevemente opinioni e piani.
60
Partner:
A conclusione del corso gli esami saranno tenuti da insegnanti dell’Accademia
Britannica- International House.
Referenti: Luisa Esposito
3.5 Etwinning: gemellaggio elettronico sul portale
Europeo (www.etwinning.net)
Tempi: anno scolastico 2009/2010
Classi coinvolte: 1°C, 2°A, 2°B, 2°D, 3°B, 3°E
Attività: scambio di e-mail in lingua inglese con scuole europee.
Finalità:
Migliorare le competenze linguistiche, sviluppare la creatività e la capacità di
lavorare in gruppo in un contesto multiculturale attraverso lo scambio di e-mail
con coetanei stranieri.
Partner:
•
The Gleed Girls’ Technology College , Spalding , UK.
•
College Saint Michel, Liffrey, Francia
Referenti:
•
Anna De Santis
•
Luisa Esposito
3.6 Comenius : YOUNG EXPLORERS
Premessa: sviluppo di un partenariato bilaterale incentrato sull’apprendimento
della lingua inglese, volto ad attivare uno scambio di classi. Il partenariato dura
2 anni e prevede l’erogazione di un contributo di 20.000 Euro per la mobilità di
20 studenti e 4 accompagnatori.
Tempi: anno scolastico 2010-2012
61
Classi coinvolte: 1°C
Attività: gli studenti visiteranno il paese partner allo scopo di produrre
informazioni turistiche in inglese e in italiano sulle città visitate. Durante la
permanenza e nel corso del progetto scopriranno la cultura del paese partner e
sperimenteranno la vita scolastica degli altri studenti. Durante la loro visita
comunicheranno in inglese in modo da migliorare le loro competenze
linguistiche.
Finalità:
• Migliorare le strategie comunicative nella lingua madre e nella lingua
straniera;
• Sviluppare la comprensione delle diversità culturali e linguistiche;
• Ricercare e produrre risorse;
Partner: The Gleed Girl technology College, Spalding, UK
Referenti: Luisa Esposito
3.7 Concorso di Fotografia II Edizione
“UNO SCATTO PER COMUNICARE”.
Concorso di fotografia II EDIZIONE
“UNO SCATTO PER comunicare”
Progetto trasversale ed interdisciplinare di didattica integrata
RESPONSABILI DEL PROGETTO
PROFF. SIMONA DI MARCO
SNICHELOTTO
ANTONELLA IACOBONE MARIA TERESA
OBIETTIVI
Il Progetto concorso fotografico II Edizione ha sperimentato con successo la
sua valenza innovativa nell’ambito della didattica disciplinare, ponendosi come
strumento di mediazione e di attrazione efficace tra gli alunni .e il mondo da
conoscere. Previsto come uno strumento in Working Progress, è finalizzato a
62
rendere più vivace ed attiva la partecipazione dei ragazzi alle attività scolastiche
e più interessante e ricca la didattica.
Si estrinseca in tre Macro Aree Tematiche:“Paesaggio e Ambiente”, “Siti
Artistici e Culturali, opere d’Arte, Aree di interesse storico”, “Integrazione
multietnica, usi e costumi di altri popoli”. Ogni insegnante, all’interno delle
varie attività previste nella propria programmazione disciplinare, può coinvolgere
la propria classe nella raccolta di immagini significative che documentino,
testimonino e rappresentino l’argomento trattato.
Gli alunni, trasformati in piccoli reporter, potendo contribuire personalmente con
le loro foto all’arricchimento didattico, troveranno maggiore interesse negli
argomenti trattati. La fotografia può essere proposta anche come un mezzo di
approfondimento, ricerca, descrizione, narrazione e denuncia di fenomeni
sociali.
Gli alunni in difficoltà, gli alunni diversamente abili e quelli che,
provenienti da altri paesi, hanno difficoltà linguistiche, possono trovare in
questo approccio didattico la possibilità di esprimersi pienamente e
partecipare attivamente e in modo incisivo alle attività didattiche,
superando barriere, difficoltà e diversità.
Il mezzo fotografico si presta anche come efficace strumento di recupero delle
conoscenze e delle competenze e come strumento di valorizzazione delle abilità
e della personalità di ciascuno, permettendo una adeguata evoluzione del
processo formativo
Gli obiettivi che si
perseguono sono: sviluppo delle capacità di
osservazione, di lettura critica e personale della realtà, della capacità di analisi,
di ricerca, di approfondimento, sviluppo della curiosità, delle capacità creative,
operative, esecutive, sviluppo della capacita di cogliere il nocciolo del problema
ed il particolare significativo tramite l’obiettivo. Sviluppo delle capacità logiche e
dell’uso consapevole dell’incisività dell’immagine nella comunicazione.
DURATA
Dalla metà di ottobre 2009 all’inizio di maggio 2010. durante le ore curriculari ed
extracurriculari durante le uscite culturali e sportive sul territorio,come ulteriore
attività di approfondimento e documentazione didattica.
Suddivisione degli alunni per Argomenti o Aree Tematiche OTTOBRE
Fase
da indagare, approfondire e documentare per ciascuna 2009
1
disciplina o per Aree interdisciplinari.
Progettazione delle AREE TEMATICHE TRASVERSALI E NOVEMBRE
Fase INTERDISCIPLINARI nelle quali far convergere il materiale DICEMBRE
2
fotografico prodotto da ciascuna classe e dalle varie 2009
discipline coinvolte nel progetto.
Fase Produzione , raccolta e selezione e catalogazione del GENN/FEBB
3
materiale fotografico.
2010
63
Fase
4
Fase
5
Fase
6
Progettazione dei supporti logistici necessari (aula
informatica e pc per Power Point) Progettazione e
realizzazione dei supporti espositivi.
Gestione ed organizzazione del Concorso: Selezione e
stampa delle foto, comunicazione, inviti, Giuria del
Concorso, composta da alunni ed insegnanti, presieduta
dal Dirigente Scolastico.
Ultima fase organizzativa dell’evento. Allestimento della
Mostra. Attività di comunicazione attraverso il Sito della
scuola, le locandine e, eventualmente, il giornalino on-line.
Sono previsti 6 premi, I e II premio per ogni Area Tematica,
consistenti in premi da definire. Smontaggio della mostra e
raccolta e catalogazione e conservazione del materiale
finalizzato a rielaborazioni di vario tipo e a un prodotto
editoriale pluriennale.
MARZO
2010
APRILE
2010
MAGGIO
2010
RISORSE UMANE
Il Progetto è trasversale e interdisciplinare. L’ampiezza dei maxxi contenitori
delle tre Aree Tematiche, consente la sua applicazione disciplinare a qualsiasi
argomento didattico trattato, rappresenta un approccio diverso, più stimolante e
coinvolgente per i ragazzi.
Insegnanti di ogni disciplina durante le ore curriculari ed extracurriculari ( uscite
didattiche, settimana velica, ecc….)
Prof. Simona Di Marco- Prof.Antonella Iacobone- Prof. Maria Teresa
Snichelotto.
BENI E SERVIZI
Aula di tecnologia, tutte le aule delle classi che aderiscono al progetto, aula di
Informatica, Spazi della suola per l’allestimento della mostra e della sua breve
permanenza per essere visitata
Previste 25 ore per la progettazione, selezione, catalogazione e stampa delle
foto, preparazione e comunicazione dell’evento, allestimento e smontaggio della
mostra, per ciascuno dei tre Docenti Responsabili del Progetto , Simona Di
Marco e M.Teresa Snichelotto, da retribuirsi attingendo al F.I.S. Spesa prevista
per l’approvvigionamento di materiali di lavoro, materiale di consumo, attrezzi,
supporti e premi Euro. 500,00.. per l’anno 2009 Euro 1000,00. per l’anno 2010.
E’ prevista la collaborazione del personale ATA sia nella fase di allestimento
della mostra, che nella fase di smontaggio.
ROMA, 08/10/09
PROF.SSA SIMONA DI MARCO………………………………………………
PROF.SSA ANTONELLA IACOBONE…………………………………………….
PROF.SSA MARIA TERESA SNICHELOTTO
64
3.8 Progetto Filippide
SCHEDA RIASSUNTIVA DEL PROGETTO
REGIONE LAZIO per finanziamento
‘Promozione e diffusione della sicurezza nello sport e per l’educazione ad
una pratica sportiva sana e sicura – Integrazione di tutte le componenti’
Prof.ssa Rosaria BROCATO
Prof.ssa Patrizia AGUIARO
1
2
3
Proponente
Istituto d’Istruzione secondaria di 1° grado
S.M.S. Via Boccioni/ sede di Via Flaminia
Partner/Collaborazione
esterna
Coordinatore
progetto
Progetto Filippide www.progettofilippide.cnr.it
Associazione Sport e società – Associazione
Sportiva e Dilettantistica – Presidente Prof.
Nicola PINTUS.
del Prof.ssa
Rosaria
Brocato
–
Funzione
Strumentale per l’Integrazione c/o le sedi
proponenti.
4
Titolo del progetto
INSIEME CORRENDO
5
Destinatari
Alunni delle classi 3H – 2G – 2F delle sedi
scolastiche – alunni stranieri e in situazione di
disabilità.
6
Sintesi del contenuto
del progetto
7
Tempi di svolgimento
Novembre 2009 - Maggio 2010
8
Luogo di svolgimento
Sedi scolastiche (palestre e spazi esterni).
65
1. Promuovere attività sportive nella scuola
secondaria di primo grado e finalizzarle
alla conoscenza e all’accettazione di tutte
le diversità.
2. Attivare collaborazioni con organismi ed
esperti esterni.
Spazi territoriali locali (Villa Glori nel 2^
Municipio) – sedi di allenamento degli atleti del
Progetto Filippide (Stadio Paolo Rosi, altri) –
Maratonine 2010 per le classi aderenti.
9
Personale coinvolto
Docenti specializzate di sostegno – docenti
curricolari di Scienze Motorie –operatori AEC condivisione degli obiettivi da parte dei docenti
dei Consigli di Classe delle classi interessate al
progetto – équipe professionale del Progetto
Filippide.
10
Descrizione
dell’iniziativa
Il progetto prevede incontri conoscitivi e
successivi
approfondimenti
sui
temi
dell’integrazione in un contesto di disabilità.
Scopo dell’intera iniziativa sarà quello di
valorizzare le abilità di pratica sportiva e di
finalizzarle all’inclusione di tutte le componenti.
Sono previste iniziali proiezioni di films/filmati
riportanti
manifestazioni
sportive
svolte
nell’ambito del Progetto Filippide.
Descrizione
dell’iniziativa
(segue)
Coinvolgimento attivo degli alunni delle classi
selezionate nella pratica sportiva (corsa) con
approfondimenti teorici sui rischi/benefici e
mediante percorsi di allenamenti e lezioni
teoriche da svolgersi nella palestra della scuola
e negli spazi esterni/interni.
Si ritiene importante inoltre motivare la pratica
sportiva degli alunni in contesti cittadini
caratterizzati da aree verdi e al riparo da agenti
inquinanti (Villa Glori c/o Municipio II e/o stadi
comunali di zona), secondo quanto proposto
dall’équipe del Progetto Filippide.
Gli allenamenti, da attuarsi con il supporto
tecnico dello staff del Progetto, saranno
finalizzati alla partecipazione alla Maratona di
Roma 2009 (percorso non competitivo).
Ulteriore presenza degli alunni a bordo vasca c/o
la piscina dello Stadio Flaminio in concomitanza
con gli allenamenti in acqua di una compagna
disabile, atleta del gruppo sportivo Filippide.
Incontri in loco con operatori ed esperti per
approfondimenti sui benefici psico-fisici derivanti
66
dalla pratica natatoria: riflessione su acquaticità,
conoscenza delle tecniche, norme di primo
soccorso, sicurezza in acqua (comportamenti
corretti, forma fisica e stato di buona salute, la
sicurezza degli impianti). Alimentazione e sport.
Incontri periodici con atleti e formatori del
Progetto Filippide, scopo condivisione e analisi
dei risultati.
Possibilità di far conciliare l’Evento Nazionale del
Progetto Filippide, che nel 2010 si svolgerà a
Siracusa (Maratonina 2010), con la gita
scolastica di fine anno che in genere effettuano
le terze.
La città siciliana, con la sua storia e la sua
tradizione offrirebbe agli alunni la possibilità di
coniugare itinerari storico-culturali con il tema
dello sport e dell’inclusione di tutte le
componenti.
Si comunica che la classe è prevalentemente
costituita da alunni provenienti da famiglie non
comunitarie o neo comunitarie.
Produzione di video e filmati prodotti dagli
alunni, pubblicizzazione dell’intero programma di
lavoro attraverso attività promozionali e
interazioni.
67
11 Obiettivi del progetto
• Avviare alla pratica sportiva attiva in un
contesto di gruppo motivante;
• Socializzare e recuperare i disagi;
• Includere tutte le componenti e integrare
la disabilità;
• Conoscere e rispettare il proprio corpo;
• Sviluppare potenzialità, incontrare e
superare
il
limite
psicofisico
e
mentale/culturale;
• Guidare alla manifestazione delle proprie
idee in un ambito che favorisca
l’accettazione della diversità;
• Rispettare le regole previste dalla pratica
sportiva.
12 Metodi di verifica
1. Incontri periodici con lo staff del progetto;
2. Riunioni dei Consigli di Classe;
3. Riunioni del GLHO, ove previsto;
4. Incontri con i genitori degli alunni;
5. Organi Collegiali.
4 Progetti esterni della scuola
4.1 Lezioni concerto
Gli alunni interessati potranno partecipare e seguire un pacchetto di tre lezioni
concerto al costo di 3 euro.
4.2 Integrazione alunni neo-comunitari
Scheda sintetica progetto
a cura di Studio Come s.r.l.1
AVVISO PUBBLICO
Piano Provinciale delle azioni e degli interventi per l’integrazione dei
cittadini neocomunitari, ai sensi della L.328/00.
La Provincia di Roma nell’ambito della funzione di concorso e supporto alla
programmazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali (Legge
328/00) procede alla realizzazione del Piano Provinciale di intervento per
l’integrazione dei cittadini neo-comunitari. Pertanto la Provincia intende
promuovere, mediante avviso pubblico con scadenza il 30 settembre 2009, i
progetti rivolti ai cittadini neocomunitari che abbiano l’obiettivo di sviluppare reti
di servizi e interventi locali per l’integrazione dei cittadini neocomunitari, e piu’ in
generale degli stranieri. Il progetto puo’ essere presentato dal Municipio, anche
in collaborazione con piu’ partner.
Studio Come s.r.l. supporta il Municipio nella progettazione e attuazione
dell’intervento.
1
Studio Come s.r.l. www.studiocome.it - Via Brescia 16 - 00198 Roma - Tel./fax.
06/8541435. Referenti: Patrizia Di Santo [email protected] - Alessandra Rossi
[email protected].
68
Titolo progetto “ Integrazione scolastica dei cittadini neocomunitari nel
Municipio Secondo”
Ente finanziatore: Provincia di Roma
Proponente: Municipio II
Partner:
- Scuola “G.Mazzini” Primaria
- 3° Circolo Didattico “G.Ronconi”
- Scuola “Esopo” secondaria di primo grado
- Scuola “Boccioni” secondaria di primo grado
- Istituzione delle Biblioteche di Roma, Biblioteca Europea, Biblioteca Villa
Leopardi, Biblioteca Flaminia
- Istituto di cultura della Polonia
- Studio Come s.r.l.
- Accademia di Romania
- Associazioni di cittadini neocomunitari
- Gruppo Piuculture di volontariato multi-culturale
Descrizione ambito territoriale:
La popolazione straniera nel Comune di Roma è di 269.649 2 persone. La
comunità più presente nel territorio della Capitale è quella rumena; seguono
quella polacca, ucraina e quella albanese, con una distribuzione fortemente
variabile nei vari Municipi (iscrizione anagrafe 2007).
Il Piano sociale di Zona del Municipio Secondo documenta come questo territorio
sia al terzo posto nella graduatoria cittadina relativa alla presenza di immigrati;
qui le donne costituiscono ben il 63% dei residenti stranieri, una percentuale
nettamente superiore alla media cittadina (53%). Attualmente prevale la
comunità dei filippini, tuttavia i cittadini neo-comunitari sono in rapida crescita e
già oggi risiedono 1.300 tra romeni e polacchi. Il territorio è ricco di risorse
culturali ed educative orientate in senso cosmopolita. Nel Municipio Secondo ha
sede la maggior parte delle ambasciate e degli istituti di cultura stranieri; molto
attiva è la Biblioteca Europea che promuove il patrimonio letterario di tutti i paesi
europei, corsi di lettura per insegnanti, corsi di lingue straniere per giovani e
adulti. Le scuole da alcuni anni stanno potenziando l’offerta formativa in senso
cosmopolita e non poche si sono dotate di un responsabile ad hoc per
l’inserimento degli alunni stranieri e l’educazione multi-culturale. Recentemente
un gruppo di volontari, che aiuta l’apprendimento della lingua italiana in due
scuole elementari e in una scuola media, ha creato un sito internet finalizzato a
documentare e mettere in rete le risorse che nel Municipio Secondo operano in
2
Osservatorio Romano sulle Migrazioni, 2008.
69
una prospettiva multi-culturale: scuole, biblioteche, sportelli, cooperative,
professionisti, associazioni, ecc.
Pertanto questo contesto risulta particolarmente favorevole per accogliere un
progetto finalizzato:
- da un lato a sperimentare un intervento innovativo nella scuola, che a
partire dai bambini più piccoli e puntando alunni neo-comunitari, allarghi
gli effetti educativi sulle nuove generazioni
- dall’altro a creare un coordinamento sistematico tra le risorse messe in
campo da tutte le agenzie formative presenti nel territorio – scuole,
biblioteche, centri culturali, associazioni di volontariato – per potenziare le
risorse delle istituzioni e quelle volontarie dei cittadini attivi.
Ambiti di intervento
- azioni finalizzate a sostenerne i processi di integrazione dei minori
neocomunitari nel tempo scolastico ed extrascolastico, anche attraverso
azioni tese a valorizzare la funzione genitoriale
- iniziative che favoriscano la socializzazione interculturale e la relazione tra
pari, nonché interventi innovativi attenti al successo formativo che
prevedono la sinergia tra scuola e biblioteche
Obiettivi
- approfondire la conoscenza del fenomeno degli alunni neo-comunitari
nelle scuole del territorio del Municipio II
- sperimentare in due scuole del territorio la peer education come metodo
per migliorare il dialogo interculturale tra alunni e valorizzare le molteplici
appartenenze culturali
- mettere in valore la letteratura, le arti e le usanze della Polonia e della
Romania per interessare alunni, genitori e insegnanti nei confronti delle
nuove nazioni che sono entrate a far parte della Unione Europea
- sperimentare un servizio di orientamento scolastico mirato a genitori di
alunni neo-comunitari e più in generale di alunni stranieri, per
accompagnare la maturazione delle scelte formative durante tutto l’anno
- diffondere l’approccio interculturale nel piano di offerta formativa (POF)
delle scuole del territorio
- garantire la continuità dell’intervento mediante il rinforzo di
un’associazione di volontariato attiva nel Municipio II
- consolidare le politiche del Municipio II rivolte all’integrazione dei minori
neocomunitari e piu’ in generale agli alunni stranieri mediante la creazione
di un coordinamento permanente e la pianificazione sociale del territorio
(Piano sociale di zona)
- diffondere la sperimentazione nel territorio a partire dai soggetti con
responsabilità
educative: genitori, presidi, insegnanti, educatori e
operatori sociali, mediatori interculturali.
70
Rilevanza del progetto
In poco più di 10 anni gli stranieri nati in Italia sono raddoppiati (nel 1993 il tasso
di nati per mille stranieri era 11,6% a fronte del 20,1% nel 2007). Attualmente
(gennaio 2008) i minorenni stranieri sono 761.000, con un incremento di 94.000
rispetto l’anno precedente; il fenomeno sembra destinato a crescere rapidamente
con l’apertura dell’Europa sui versanti Nord-Est e mediterraneo. Tra i nati con
entrambi i genitori stranieri sono in posizione pari Romania e Marocco; tra i nati
con padre italiano e madre straniera emerge la Romani e in seconda posizione la
Polonia. I loro figli, come tutti i giovani immigrati, si trovano si trovano sospesi tra
due o più culture: quella trasmessa dei genitori e quella dei coetanei.
Crescere immersi in una doppia (o tripla) appartenenza comporta qualche
difficoltà in
Crescere immersi in una doppia (o tripla) appartenenza comporta qualche
difficoltà in più rispetto a quelle che incontrano i coetanei italiani. Utilizzare più
lingue, a casa e a scuola, confrontarsi con modelli di vita diversi, dover
corrispondere ad aspettative divergenti e cercare contemporaneamente di
definire sé stessi in modo autonomo costituisce un esercizio rischioso, tuttavia
denso di potenzialità. La scuola è l’agenzia educativa che per eccellenza registra
per la complessità del fenomeno. Gli stranieri iscritti nelle scuole italiane che
nell’anno scolastico 2003/2004 superavano di poco 370.000, nel 2007/08 erano
già 574.000 con un aumento del 87%; poiché la popolazione scolastica
complessiva rimane pressoché costante, è l’incidenza degli alunni stranieri che
cresce in modo esponenziale (dal 3,5% al 6,4% in quattro anni). Questo
fenomeno è fortemente diversificato nel territorio nazionale e anche a livello
locale si presenta a macchia di leopardo, alcune scuole essendo investite più
direttamente di altre, secondo la dislocazione abitativa dei genitori stranieri.
In generale, l’incidenza di alunni stranieri si addensa nella scuola dell’obbligo a
partire dalle classi elementari; è in questi primi anni di scuola che gli alunni sono
particolarmente ricettivi nell’apprendimento corretto della lingua italiana e
ricevono le basi per raggiungere pari opportunità formative rispetto ai coetanei
italiani. Le statistiche segnalano che gli alunni stranieri presentano tassi di
ripetenza superiore alla media, seguono un percorso scolastico più accidentato
e, completata la scuola primaria, le famiglie tendono a scegliere in grande
prevalenza indirizzi professionali, anche quando i figli hanno conseguito risultati
scolastici elevati. Queste scelte spesso sono la spia di processi a catena agiti
dalla famiglia e dalle istituzioni, che tendono a collocare ragazze e ragazzi di
seconda generazione in posizioni riduttive rispetto alle capacità potenziali. Le
famiglie hanno sentimenti ambivalenti che oscillano tra il desiderio di vedere i
propri figli integrati e realizzati nella società italiana per garantire così mobilità
sociale e il desiderio di mantenerli invece vincolati a valori culturali tradizionali.
La seconda generazione percepisce questo scarto e ha molta difficoltà a
tollerarlo, proprio in quanto contrasta con aspirazioni personali; alcune ricerche
71
segnalano infatti che i ragazzi di seconda generazione non solo si considerano
italiani a pieno titolo, ma sono mediamente più imprenditivi dei coetanei italiani e
coltivano una visone positiva del proprio futuro. Sono meno preoccupati di
“perdere qualcosa” crescendo, anzi spingono per prendersi responsabilità e
diventare adulti. Appaiono più curiosi nei confronti della diversità e spesso
agiscono da mediatori efficaci delle dinamiche interculturali. In questo senso la
seconda generazione va vista come risorsa: per sé stessa, per la famiglia
d’origine, per i coetanei e per l’intera società italiana.
I bambini e adolescenti neo-comunitari, rispetto alla famiglia di origine, hanno
maggiori possibilità di maturare un’identità ricca e cosmopolita, ma sono anche
esposti al rischio di un’omologazione senza radici, per la naturale voglia in
giovane età di assomigliare in tutto al gruppo dei coetanei di riferimento. Proprio
per questo si avverte la necessità che le politiche di integrazione coinvolgano la
scuola e la famiglia, in un percorso che consente da un lato l’aggancio a culture
e tradizioni dei paesi di provenienza dei genitori e dall’altro il coinvolgimento dei
coetanei a scuola, per educare anche i ragazzi italiani ad apprezzare la
ricchezza dei tanti patrimoni valorizzare recupero.
A Roma tra i minori stranieri sono molto rappresentati i romeni e in misura
significativa anche i polacchi. Partire da queste due realtà può costituire un punto
di forza per sperimentare un sistema integrato di interventi, in grado di mobilitare
a livello municipale le principali agenzie formative, interessando bambini stranieri
e italiani.
Metodologia del progetto
Il progetto si basa su quattro idee-guida:
1. è urgente sostenere la spinta delle nuove generazioni a definirsi in senso
europeo e cosmopolita, rafforzando le capacità di dialogo multi-culturale,
cominciando fin dai primi anni di vita, che sono i più ricettivi;
2. gli alunni e le famiglie neo-comunitarie costituiscono una grande
opportunità per preparare ai cambiamenti che investiranno il nostro paese
nei prossimi anni con l’apertura dello spazio europeo. Valorizzando il ricco
patrimonio d’arte, letteratura, ambiente di due paesi - Polonia e Romania
– anche gli alunni italiani possono appassionarsi alla varietà di culture che
sempre più arricchiranno il nostro paese;
3. le metodologie basate sulle relazioni tra pari hanno dimostrato un’elevata
efficacia educativa in vari campi, quali il contrasto di comportamenti
pericolosi (tossicodipendenza, bullismo, giochi d’azzardo, ecc.). Molto
innovativo sarà sperimentare la peer education come metodo per
promuovere il dialogo tra alunni provenienti da paesi diversi e portatori di
tante culture;
4. per garantire la continuità del progetto occorre potenziare le risorse
educative presenti nel territorio e offrire loro una solida governance
istituzionale. Si tratta di costruire legami stabili tra scuole, biblioteche,
72
servizi sociali, associazioni dedite all’immigrazione,
comunicazione e mediazione interculturale.
esperti
di
Assi portanti
Questa metodologia diventa efficace nella misura in cui si radica in un territorio
circoscritto, dove le relazioni positive costruite dentro la scuola possono
moltiplicarsi fuori, nei contesti di vita quotidiana, contagiare le famiglie e la
comunità, influenzare le scelta delle istituzioni locali responsabili delle politiche
sociali, culturali e scolastiche.
Pertanto il progetto si articola su due livelli:
1. sperimenta in quattro scuole una serie di interventi innovativi, con il
contributo delle biblioteche, istituti culturali e associazioni impegnate
nell’intercultura
2. agisce sul contesto territoriale più ampio, per potenziare le risorse
esistenti:
3 sostiene la crescita di una piccola realtà associativa dedita al dialogo
interculturale
4 offre consulenza alle scuole per la progettazione dell’offerta formativa
5 accompagna il Municipio e in particolare l’Ufficio di Piano nella
programmazione di interventi di sistema, valorizzando l’esperienza realizzata
Piano delle attività
Fasi 1. Sviluppo dell’approccio multiculturale nella programmazione
scolastica
Questa fase è rivolta a tutte le scuole elementari, medie e superiori presenti nel
Municipio Secondo per fornire indicazioni utili tanto alla programmazione
scolastica (POF), quanto alla programmazione sociale del Municipio (Piano
sociale di Zona) e della Provincia (Piano immigrazione)
1.1. Analisi del contesto territoriale. In tutte le scuole del territorio di ogni ordine e
grado verrà indagata la presenza di giovani neocomunitari, per età, sesso,
provenienza geografica, condizione familiare. Repertorio dei Piani formativi (POF
2009-2010) per evidenziare la presenza o meno della educazione multiculturale.
1.2. Approfondimento. Nel territorio verranno scelte quattro scuole, primarie e
secondarie, da “apparentare” con biblioteche comunali. Mediante interviste e
focus group verrà approfondita l’analisi di:
esigenze formative e culturali degli alunni neo-comunitari e loro percezione
del proprio inserimento nel contesto educativo
esigenze dei genitori con particolare attenzione alle prospettive nei confronti
delle scelte scolastiche per i propri figli e fabbisogno di informazione e
orientamento
73
interesse da parte degli insegnanti e della dirigenza scolastica per il tema
dell’intercultura e degli alunni neo-comunitari
1.3. Repertorio delle buone prassi nelle scuole. Analisi degli interventi
realizzati nelle scuole
provinciali e romane volti alla promozione degli alunni stranieri, con particolare
attenzione agli interventi che adottano il metodo della peer education: tipologia di
intervento, metodologie, reti di coordinamento, coinvolgimento delle istituzioni
territoriali e del terzo settore.
Fase 2. Sostegno all’integrazione scolastica degli alunni neocomunitari
Questa fase è rivolta ad alunni e genitori di due scuole secondarie di primo
grado. In entrambi le scuole sono presenti alunni provenienti da paesi neocomunitari, sia di cittadinanza straniera che italiana; l’Esopo ha una pratica
consolidata nel campo dell’educazione all’intercultura ed è pronta ad accogliere
nuove sperimentazioni, mentre la Boccioni è ritenuta una scuola di frontiera, con
molti alunni immigrati ma che ancora non ha strutturato un percorso educativo
mirato e necessita di essere fortemente sostenuta tanto nell’ideazione quanto
nell’attuazione dell’esperienza. Il progetto, pertanto, va a sperimentare un
percorso unico, condotto in parallelo nelle due scuole, con un monitoraggio in
itinere che consentirà ad alunni, insegnanti e genitori coinvolti di scambiare
impressioni e risultati. Al termine del percorso gli insegnanti partecipanti
verranno coinvolti nella elaborazione di un piccolo manuale per la riproduzione
dell’esperienza in altre classi e in altre scuole.
In ciascuna scuola, la sperimentazione verrà realizzata in tre classi: una classe di
prima, una di seconda e una di terza per costruire un iter educativo che possa
essere riprodotto nei prossimi anni scolastici, come un percorso continuo, che
accompagna gli alunni a prendere coscienza della dimensione europea e ad
apprezzare le culture dei paesi del recente allargamento ad Est.
2.1. Seminari con insegnanti, mediatori interculturali ed esperti delle
biblioteche
In ogni scuola sono previsti incontri
4 un incontro di impostazione metodologica rivolto agli insegnanti delle tre
classi. Temi: esigenze degli alunni neo-comunitari anche alla luce delle
analisi condotte nel territorio; esempi di metodologie educative
orientate in senso interculturale; profilo geografico, storico e culturale di
Romania e Polonia
5 un incontro di progettazione delle attività con gli insegnanti di ciascuna
delle classi, per un totale di tre incontri. Temi: creatività e autoformazione tra pari; percorso specifico da svolgere in ciascuna classe.
6 un incontro di monitoraggio con gli insegnanti di ciascuna delle classi, per
un totale di tre incontri. Tema: partecipazione degli alunni, criticità e
apprendimenti
74
7 un incontro congiunto tra gli insegnanti della scuole per mettere a
confronto la sperimentazione e formalizzare alcune indicazioni per la
sua riproduzione.
Complessivamente 5 incontri in ogni scuola 1 incontro congiunto da tenere in
sede da definire con le scuole.
Calcolando una media di 2 ore per ogni incontro, si prevede in questa fase un
totale di 12 ore di impegno per ognuno degli educatori (insegnanti delle classi
coinvolte, referente scolastico dell’intercultura, mediatori culturali). L’Istituzione
Biblioteche, le biblioteche Europea e Flaminia, l’Istituto di cultura polacco e
l’Accademia di Romania indicheranno un referente interessato a seguire lo
sviluppo del progetto in tutto o in parte.
2.2. Laboratori di lettura e scrittura creativa.
In ogni scuola verranno individuate una classe per i tre gradi: prima, seconda e
terza. Il percorso consta di 5 unità didattiche di 2 ore ciascuna, per un totale di 10
ore. Verrà realizzato in alula, in orario curriculare, inserito nella programmazione
didattica annuale. Le attività verranno svolte in compresenza dall’insegnante di
lettere e un mediatore interculturale o rumeno o polacco. Per questa fase si
calcola un impegno di organizzazione individuale da parte dell’insegnante di 5
ore aggiuntive rispetto alla programmazione collegiale (vedi 2.1.).
Complessivamente pertanto sono previste le seguenti ore di lavoro:
- insegnanti: 15 ore di back e 30 ore di front
- mediatori: 30 ore di front
Obiettivi e contenuti
Percorso primaria e prima media. Obiettivi: rinforzo delle capacità di lettura e
scrittura; sviluppo di interesse per due paesi neo-comunitari, Romania e Polonia;
rimozione di eventuali stereotipi nei confronti di cittadini neo-comunitari; sviluppo
delle capacità di auto-educazione e lavoro in gruppo. Fermo restando che i
contenuti delle 5 unità didattiche verranno scelti dagli educatori negli incontri di
programmazione (vedi 2.1.) vengono qui indicate alcune modalità di
coinvolgimento degli alunni
8 il mediatore si presenta alla classe con uno scatolone da cui estrae libri e
oggetti che richiamano la cultura del paese neo-comunitario e racconta
di sé, come è arrivato in Italia o come sono arrivati i suoi parenti; con il
contributo dell’insegnante, il mediatore sollecita un racconto personale
da parte di qualche alunno presente; viene proposta la scrittura di un
racconto come compito da svolgere individualmente; i racconti
vengono successivamente letti in classe e valutati come spunto per
scrivere collettivamente una nuova storia che veda protagonisti più
personaggi di cui qualcuno nato in Italia e altri nati in Romania o
Polonia
75
9 lo scatolone dei libri consegnato alla biblioteca scolastica viene riportato in
aula; mentre viene azionato un sottofondo musicale di Romania o
Polonia i libri cominciano a circolare tra i ragazzi; l’animatore illustra i
contenuti di alcuni; i ragazzi scelgono un libro da leggere a casa; verrà
commentato in gruppo in una successiva unità didattica; nel frattempo
l’insegnante andrà a selezionare alcuni brani del libro, per organizzare
una lettura teatralizzata da parte degli alunni stessi
10 dallo scatolone viene tratto un libro di fiabe; l’animatore ne racconta una
(es. per la Romania “La regina delle nevi”); ricerca di analogie con
fiabe italiane; elaborazione collettiva di una fiaba “trans-culturale” che
mescola elementi delle due tradizioni. Gli alunni si confrontano a casa
con i genitori ed estendono l’invito a venire a scuola per raccontare una
fiaba o una tradizione del proprio paese (confronto tra tradizioni
regionali italiane, rumene, polacche)
11 lettura in classe del libro di Ramona Mircea, Din Romania….a Roma, una
nuova vita, Editrice Sinnos, 2009. E’ la storia di una ragazza emigrata
dalla Romania, che comincia dalla sua infanzia, i giochi, le feste
tradizionali, poi la decisione sofferta di emigrare e la nuova vita in Italia,
con la ripresa dello studio, l'incontro di un nuovo amore e la nascita di
una figlia. Si tratta di una lettura adatta dai 7 anni in su. Si può
utilizzare per preparare l’incontro della classe con un testimone
rumeno (mediatore, genitore) che venga a raccontare il suo vissuto di
straniero in Italia.
Percorso in seconda media. Nel programma di geografia viene inserito un
approfondimento sul profilo geografico e antropologico dei due paesi neocomunitari, Romania e Polonia con l’obiettivo di allargare l’attenzione oltre i
confini nazionali e “guardare” all’Europa come somma di tante patrie; rimozione
di eventuali stereotipi nei confronti di cittadini neo-comunitari; sviluppo delle
capacità di auto-educazione e lavoro in gruppo.
Percorso in terza media. Nel programma di storia e letteratura viene inserito un
excursus storico-letterario su Romania e Polonia con l’obiettivo di analizzare le
vicende del Novecento in chiave europea e comprendere meglio l’emigrazione
dai paesi dell’Est; rimozione di eventuali stereotipi nei confronti di cittadini neocomunitari; sviluppo delle capacità di auto-educazione e lavoro in gruppo.
Esempi di attività didattiche
12 scelta di due romanzi per ragazzi, uno di scrittore romeno l’altro polacco.
Illustrazione dei testi; ogni alunno ne sceglie uno da leggere a casa
(coinvolgendo eventualmente i genitori); vengono organizzati in classe
due gruppi, secondo il libro letto; ogni gruppo racconterà all’altro la
storia contenuta nel libro, utilizzando forme teatrali, mimo, ecc.
76
13 scelta di un film rumeno e di un film polacco; proiezione e discussione;
confronto finale sul film preferito con voto di classe al regista e agli
attori. Questa attività può andare in parallelo con il ciclo di incontri
dedicati ai genitori.
2.3. Modulo con genitori.
Parallelamente al lavoro con le tre classi, verrà dedicata un’azione ai genitori, sia
neocomunitari che italiani, di tutti gli alunni della scuola. Obiettivi: condividere
patrimoni culturali dei diversi paesi (e regioni) di provenienza per stimolare la
conoscenza reciproca tra famiglie; facilitare i legami di amicizia che si sviluppano
tra coetanei a scuola; mettere le premesse di fiducia reciproca scuola-famiglia
che sono indispensabili nello svolgere l’attività di orientamento scolastico al
termine della scuola media.
Ciclo di 3 incontri da svolgere nell’arco dell’anno, in orario tardo pomeridiano,
nella sede delle scuole. Conduzione del dibattito a cura di un mediatore e/o di un
operatore delle biblioteche. Il ciclo viene duplicato per facilitare la partecipazione
dei genitori delle due scuole, per un totale di 6 incontri di 2 ore ciascuno.
Contenuti
14 Visione di un film di regista polacco e dibattito guidato
15 Presentazione e lettura di brani tratti da un libro di autore rumeno con
intervalli di musica rumena
16 Visione di un film di regista rumeno e dibattito guidato
Al termine del ciclo, un piccolo gruppo di genitori viene coinvolto nella
progettazione di attività da riproporre ai genitori in via permanente per supportarli
nelle scelte scolastiche dopo la terza media.
Fase 3. Governance e sviluppo delle risorse del territorio
Questa azione è finalizzata a garantire: la continuità dell’intervento dopo la
conclusione progetto e la convergenza delle risorse attivate in una logica di rete
inter-istituzionale, la riproducibilità e diffusione dei risultati.
3.1. Sostegno alla crescita del Gruppo di volontari Piuculture. A titolo gratuito e
durante tutta la durata del progetto Piuculture curerà la comunicazione tramite il
sito www.piuculture.it e altri siti dedicati in modo specifico all’educazione
interculturale, in particolare www.romemultietnica.it . Contestualmente verrà
fornito un supporto logistico (sede, segreteria,e cc.) e di consulenza per
accompagnare il gruppo informale a compiere gli atti necessari a costituire
l’associazione e registrarla in albi locali e nazionali. In collaborazione coi centri
CESV-Spes, verranno potenziate le capacità d’intervento dei volontari, offrendo
la messa in rete con istituzioni e altre risorse locali.
3.2 Piccolo manuale per l’educazione interculturale
77
3.3 Seminario per operatori educativi e sociali del Municipio. L’esperienza
condotta con il progetto verrà presentata e discussa in un seminario tecnico
rivolto a insegnanti, operatori sociali dei servizi per minori, cooperative attive
in ambiti educativi, dirigenti delle biblioteche e dell’Ufficio di Piano con
l’obiettivo di inserire indicazioni nuove all’interno del Piano Sociale di Zona e
della programmazione scolastica.
3.4 Convegno di diffusione dei risultati del progetto con il coinvolgimento di:
Provincia di Roma, partner di progetto, Municipi di Roma, Assessorati
all’immigrazione, delegati aggiunti per l’immigrazione, Uffici di Piano,
Istituzione delle Biblioteche di Roma, Scuole, Istituti di cultura dei paesi
neocomunitari,…
Durata: 12 mesi (durata massima)
4.3 City camps
I CITY CAMPS sono organizzati dall’ACLE( www.acle.it) , ente di formazione
accreditato dal MIUR e offrono ai giovani una sana e efficace English full
immersion poiché le attività didattiche e creative , svolte in lingua stimola no
costantemente gli studenti a esprimersi in inlglesecome se fossero in Inghilterra.
Fondamento teorico : l’insegnamneto dell’inglese si basa sull’approccio
solistico R.E.A.L.( Rational, Emotional, Affective, Learning) dell’ACLE che
coinvolge e stimola la globalità affettiva in modo e sensoriale del
discente.Questo approccio aiuta lo studente a acquisire la lingua in modo
naturale e ad usarla come strumento per comunicare con partecipazione
emotiva in situazioni reali.
Obiettivi: stimolare la motivation e le competenze:“aural comprehension” e
“aural production”.
Tutors: dinamici Tutors Anglofoi guidano le attività didattiche e stimolano i
giovani a esprimersi in lingua.
Strumenti didattici: activity books estivi graduati per 8 livelli del Framework
europeo oltre a drama, learning games, graded manuals, action songs,
competitions, creative works, sports, CLIL activities.
Esempio di giornata:
Ore 9.00 English opening warm up
9.30 English learning activities indoor or outdoor with didatic material
10.45 Break
11.00 Continuation of Camp activbities
12.30 Lunch break
13.30 Rest or outdoor games
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15.00 Arts and crafts, drama, creative activities, English songs, C.L.I.L.
activities, sports
17.00 End of City camp activities.
Grading: i CITY CAMPS seguono il Framework europeo e sono propedeutici
alle certificazioni internazionali.
Ricaduta: alla fine dei CITY CAMPS il partecipante:
1. migliora la comprehension
2. assimila le strutture e le funzioni linguistiche
3. utilizza l’inglese con maggiore spontaneità e minori inibizioni
4. si apre a nuove esperienze interculturali
5. si sente motivato a usare l’inglese
Quota. Variano in base al periodo.
Quota Low Season dal 28 giugno al 27 agosto con gruppi di soli 9-11
studenti,(minimo 33 partecipanti): per 1 settimana € 190.00, per due
settimane €320.00
Quota High Season dal 7 giugno al 25 giugno e dal 30 agosto al 10
settembre con gruppi di soli 9-11 studenti, (minimo 33 partecipanti): per 1
settimana 235.00 €, per 2 settimane 395.00€.
4.4 Lettura espressiva
L'Assessorato Cultura e Spettacolo della Regione Lazio ha indetto un bando
per le scuole secondarie di primo e secondo grado.
L'iniziativa ha l'obiettivo di sostenere le scuole impegnate a favorire la
conoscenza dei linguaggi artistici.
L’associazione culturale “Creativamente” propone di partecipare al bando con
un progetto di promozione della letteratura: un corso di lettura espressiva che
possa sostenere i docenti nell’insegnamento della letteratura e della poesia e
che ,attraverso l'apprendimento delle tecniche di recitazione, offra agli studenti
degli strumenti per avvicinarsi alla lettura con più gusto e passione.
Il progetto vuole avvicinare i giovani alla lettura coinvolgendo anche personalità
della letteratura per ragazzi con incontri, seminari, in collaborazione con la
biblioteca Flaminia ed altre istituzioni culturali.
I professori interessati all’iniziativa dovranno dare la loro disponibilità entro il 29
settembre 2009. Il bando scade il 7 ottobre 2009.
79
Il progetto si rivolge a tutti gli insegnanti di lettere e prevede 10 ore di attività in
classe a partire dal mese di gennaio. Il numero degli incontri e la loro durata
verrà concordata con gli stessi insegnati (N. 10 incontri da 1 ora oppure N. 5
incontri da 2 ore).
A fine maggio è previsto un saggio finale per la cui realizzazione gli alunni, con il
consenso dei genitori , saranno impegnati nel pomeriggio. L’impegno
pomeridiano sarà ridotto al minimo e mirato esclusivamente alla messa in scena
della performance. Per i professori che svolgono attività pomeridiane è previsto
un compenso forfeittario.
4.5 Kangaroo della matematica
Le classi seconde parteciperanno ai Kangaroo della matematica
4.6 Corsi di strumento e coro in orario extra scolastico
I corsi sono organizzati dall’associazione Culturale AR.C.A. che dal 1994 svolge
le proprie attività in campo musicale rivolgendole a giovani di tutte le fasce di
età. A partire dal mese di ottobre e per tutto l’anno scolastico, fino a maggio , gli
studenti possono seguire corsi di strumento, in orario extra-scolastico, all’interno
della scuola.
Lezioni: le lezioni sono di 45 minuti se individuali e di un’ora in coppia e si
svolgono dalla 14.30 alle 18.30, sia nella sede di V. Boccioni che in quella di V
Alessi.
Per gli iscritti al corso è previsto un laboratorio di musica d’insieme ( 60 minuti
in gruppo, una volta a settimana , compreso nel prezzo).
Iscrizione: l’iscrizione è di € 15 comprensiva di copertura assicurativa e
organizzazione del saggio di fine anno e di eventuali concerti durante l’anno
scolastico.
Quote: sono quadrimestrali per i corsi di strumento e rispettivamente di € 200 x2
per lezioni in coppia di un’ora e € 350 x 2 per lezioni individuali di 45 minuti. La
quota per il coro è € 250 annuale.
Insegnanti: Francesca Bonessi
Pianoforte e musica d’insieme
Sfefania Urli
Violino
Calogero Giallanza
Flauto
Sonia Maurer
Chitarra
Annalisa Pellegrini
Coro
80
4.7 AIRC: Le arance della salute
L’AIRC( ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA RICERCA SUL CANCRO) lancia
l’iniziativa “ Cancro io ti boccio” e invita le scuole a impegnarsi su due fronti
importanti: quello della corretta alimentazione e quello del volontariato.
L’associazione chiede alle scuole di distribuire le arance rosse di Sicilia divenute
ormai, dopo dieci anni , simbolo del mangiar sano.
Partecipare all’iniziativa significa affiancare i 20.000 volontari che , in oltre 2.700
piazze italiane in tutta Italia , trasformeranno le Arance della Salute in fondi per
finanziare i progetti di ricerca più innovativi i campo oncologico,nonché borse di
studio per giovani laureati.
Sabato 30 gennaio 2010, o venerdì 29 se la scuola fosse chiusa,ragazzi e
insegnanti seguono i volontari dell’AIRC organizzando dei punti di distribuzione
delle arance raccogliendo fondi indispensabili alla ricerca e sostenendo
un’iniziativa che dura ormai da diversi anni.
4.8 Creatività strumento didattico
Premessa:considerato che la creta è un materiale plastico, duttile, morbido,
capace di stimolare un’azione spontanea, si propone un programma di
manipolazione e decorazione della ceramica come divulgazione culturale e
artistica e integrazione a una dimensione creativa. Scopo dell’iniziativa è
sensibilizzare i ragazzi alle attitudini manuali, coinvolgendoli in un progetto
collettivo, come momento di aggregazione, facilitando il rapporto interpersonale
di ogni singolo studente, con particolare riguardo agli alunni con difficoltà di
apprendimento, con disagio sociale e diversamente abili. Lo scopo da
raggiungere è la ricerca del piacere del fare per arrivare a far bene , a far con
arte, grazie alle abilità che verranno acquisite dalla conoscenza della tecnica.
Operatori: Prof.ssa Tiziana Orecchio con la collaborazione della docente di
materie artistiche.
Contenuti e metodi:la manipolazione della creta permette di sviluppare la
capacità tattile e educa alla coordinazione dei movimenti delle mani e delle dita.
Il bambino viene stimolato all’osservazione del mondo circostante e delle sue
forme, a partire dal suo stesso corpo. Si sollecitano le attività mentali e si
possono agganciare materie di studio come la geometria, la storia e la
geografia.
Materiali: argilla rossa,argilla bianca, colori acrilici, engobbi, tornelli, stecche,
dirette, pennelli, tavolette di legno, matterelli, tavole di compensato.
81
Obiettivi: avvicinare i ragazzi alla dimensione creativa attraverso la
manualità;offrire uno strumento didattico che unisce formazione e divertimento;
creare una sana crescita intellettuale.
Conclusione: alla fine del ciclo annuale di incontri, viene organizzato un
memento di festa: una mostra dedicata ai lavori realizzati con la partecipazione
di tutti i genitori degli alunni.
Costi:il laboratorio se inserito nell’orario curriculare ha un costo di Euro
35,00/50,00 a bambino per l’intero anno scolastico ( N.2 ore settimanali). La
variabile dipende dal numero dei bambini
partecipanti e dal materiale
impiegato. Il laboratorio inserito in orario extracurriculare ha un costo di Euro
45,00 mensili a bambino per N.2 ore settimanali, comprensivo di materiale.
4.9 Spazio giovani per adolescenti e prevenzione del
disagio giovanile
Premessa: la Cooperativa Le Api ha presentato un progetto per la richiesta
dell’affidamento del bando” Spazio Giovani per adolescenti e prevenzione del
disagio giovanile” pubblivato dal II Municipio in data 30 giugno 2009.
Per il progetto Spazio giovani la cooperativa accoglie all’interno dei locali della
scuola , per due giorni alla settimana , dalle 17 alle 20, due gruppi di ragazzi,
ogni lunedì e mercoledì, svolgendo attività di sostegno scolastico e laboratorio
sportivo.
Obiettivi:
• promuovere il benessere e la salute psicologica degli adolescenti
• creare un centro di aggregazione che siea un punto di riferimento sano e
all’interno del territorio
• avviare un processo di consapevolezza delle proprie capacità e dei
propri limiti
• stimolare la capacità di socializzazione, di accoglienza e integrazione del
singolo all’interno del gruppo, mediante la partecipazione attiva
• favorire la socializzazione all’interno e all’esterno del Centro avvalendosi
della rete territoriale, parentale, amicale, scolastica, dell’associazionismo
del volontariato
• fornire ai giovani informazioni riguardanti le problematiche dell’età
adolescenziale quali: sessualità, crisi di identità , conflittualità con il
mondo degli adulti
• prevenire comportamenti e attitudini psicologicamentea rischio e
socialmente inadeguati quali: sessualità, crisi d’identità, conflittualità con
il mondo degli adulti
82
•
•
•
•
•
•
prevenire comportamenti e attitudini psicologicamente a rischio e
socialmente inadeguati, creando uno spazio di informazione,
orientamento e sostegno rivolto a genitori e figli
rafforzare l’autonomia del ragazzo limitando la conflittualità familiare e
favorendo l’inserimento sociale
sviluppare nei giovani la capacità di comunicare tra loro , in famiglia e
con altre persone
sviluppare la fiducia, l’autostima e le competenze per applicare le risorse
nella vita di tutti i giorni
fornire un supporto alla rete di inserimento sociale e lavorativo e di
orientamento scolastico
offrire risposte concrete ai problemi dei giovani rispetto ai disagi legati
all’età adolescenziale
L’offerta elaborata dalla cooperativa si fonda sulla centralità e sull’orientamento
del minore a ogni livello, puntando sull’educazione e la formazione di una
persona che, inserita in una dualità sociale complessa, apprenda dalle diversità
,ampli il piano delle proprie possibilità, sviluppi armonicamente una personalità
attraverso la presa di coscienza della pluralità delle proprie intelligenze e la
libera espressione delle proprie qualità, affinché ogni adolescente strutturi
attitudini e interessi solidi , nella continuità scolastica per una continuità sociale,
e si senta attivo partecipante delle risorse del territorio comune .
Il centro di aggregazione proposto si definisce strutturato perché ha la priorità di
aggregare attraverso un programma ben definito, prendendo in considerazione
le qualità e le competenze dei vari individui, considerando per ognuno un
obiettivo specifico e personalizzato e facendo in modo che il ragazzo sia parte
attiva nella scelta delle attività da frequentare e del percorso da seguire.
4.10 Arianna non ti perdere il filo e I like me: la mia
immagine?Mi piace!
Realizzato da: Ido ( Istituto di Ortofonologia)
Costo: zero
Ore: 200 circa annue così ripartite: 80 ore circa di sportello ( cadenza
quindicinale) all’interno della scuola per i ragazzi, 30 ore di sportello per i
genitori, 70 ore di sportello telematico e le restanti 20 ore comprendono riunioni
d’équipe, preparazione dei materiali, supervisioni e eventuali incontri con i
docenti.
Destinatari: alunni, genitori e docenti.
Il progetto prevede :
83
•
•
•
•
•
•
•
apertura di uno sportello scolastico a cadenza quindicinale mirato
ad accogliere i ragazzi con problematiche inerenti l’immagine di
sé e tematiche alimentari, ma anche con l’obiettivo di recuperare
e valorizzare quegli aspetti del femminile che tendono sempre più
ad essere negati o appiattitti
apertura di uno sportello su appuntamento per i genitori che
desiderassero avere un confronto rispetto a tematiche inerenti i
propri figli
possibilità di usufruire dello sportello per i docenti che lo
richiedessero su tematiche riguardanti gli alunni
somministrazione di almeno 2 questionari ( inn forma anonima e
sempre in accordo con il dirigente scolastico) nel corso dell’anno
elaborazione e restituzione dei dati raccolti
possibilità di interventi in classe sui temi inerenti il progetto su
richiesta delle insegnanti
sportello d’ascolto sul web tramite i portali Arianna e I Like me
messi a disposizione dall’agenzia “diregiovani” con personale
esperto disponibile per i ragazzi tra cui anche psicologi
dell’équipe dell’Ido che rispondono alle domande
I contatti per gli appuntamenti allo sportello verranno presi con modalità
concordate con le esigenze della scuola stessa e sempre nel pieno rispetto della
legge sulla tutela della privacy. Gli orari dello sportello e delle attività sono
concordati con il dirigente scolastico.
Équipe permanente: responsabile dott.ssa Magda Di Rienzo
Coordinatrice del progetto: dott.ssa Flavia Ferrazzoli
Équipe di psicologi e psicoterapetuiti: dott.ssa Valentina Bianchi, dott.ssa
Daniela cardamomi, dott.ssa Marina Conti, dott.ssa Ilaria Contorni, dott.ssa
Anna Mammoli, dott.ssa Laura Sartori.
Progetto I like me: durante l’adolescenza il confronto quotidiano con modelli più
ambiziosi e le trasformazioni continue del corpo mettono in crisi l’immagine di
sé. Spesso l’insoddisfazione per le proprie forme porta ad adottare
comportamenti alimentari scorretti. Presso lo sportello di ascolto è possibile
confrontarsi, fare domande su aspetti relativi alla propria immagine, al rapporto
con il corpo e con il cibo, alle relazioni con altri e alle possibili difficoltà che si
avvertono quando il proprio corpo no piace.
Progetto Arianna:all’interno si una società che tende ad adeguarsi ad una
logica razionale di tipo maschile e che richiede un atteggiamento orientato
84
all’azione immediata, “Arianna non ti perdere il filo…” è uno spazio pensato per
favorire e recuperare le caratteristiche di un pensiero al femminile.
Allo sportello d’ascolto sono raccolti e messi a confronto i contributi dei ragazzi e
delle ragazze attraverso i racconti delle esperienze, le aspirazioni, le idee, i
pensieri, e i sogni al fine di consentire alla creatività di emergere e
concretizzarsi.
Sito: www.direscuola.it
4.11 La Bussola progetto di orientamento
Premessa: attività orientativa può essere considerata quel processo che
permette di aiutare le persone a risolvere problemi tramite l’acquisizione di
quelle capacità e competenze che permetteranno loro di agire in maniera
adeguata, nonché di attuare in modo autonomo e consapevole, delle decisioni
razionali in ambito sia accademico che professionale. Orientamento significa
fare in modo che la persona acquisti consapevolezza nel momento in cui si
trova a dover fare una scelta riguardante la prosecuzione e meno degli studi e
affrontare una scelta in nella maniera migliore possibile.
Il punto focale è la persona sotto tutti gli aspetti : da quello emotivo, cognitivo,
sociale. Compito dell’orientatore diviene quindi quello di favorire e formare degli
atteggiamenti corretti nei confronti delle carriere e far maturare nei soggetti
coinvolti la capacità di decidere razionalmente e liberamente. In particolare
l’rientando deve arrivare a:
• conoscere le alternative di scelta
• conoscere le proprie capacità personali
• maturare una coscienza affettiva delle alternative
• avere un chiarimento circa le proprie capacità personali
Il modello Boncori e Boncori, usato nel progetto, prevede la possibilità di
identificare alcune fasi salienti del processo decisionale–orientativo, ciascuna
delle quali è evidenziata da “segni indicativi” a cjui corrispondono interventi tipici
individuati dall’orientatore. L’orientamento scolastico
assume particolare
importanza nella scuola secondaria di primo grado quando ci si deve rapportare
alle particolari esigenze dei ragazzi compresi tra i tredici e i quattordici anni i
quali proprio per le caratteristiche legate alla prima adolescenza vivono il
dilemma del tentare di definire la propria identità che in questa fase di vita è in
evoluzione.
Articolazione del progetto: la realizzazione prevede 4 fasi di esecuzione.
• Un incontro di presentazione del progetto rivolto rispettivamente a :
preside e al corpo docente
85
•
•
•
•
Incontro motivazionale con gli alunni nelle rispettive classi e
somministrazione
collettiva del questionario
scelto per
l’orientamento
Elaborazione dei dati e stesura dei profili pisicologici-attitudinali in
forma verbale personalizzata
Restituzione dei profili
Colloquio individuale, fase conclusiva dell’orientamento che lo
integra sul piano personale
Destinatari: gli studenti iscritti all’ultimo anno della scuola secondaria inferiore
Personale coinvolto: docenti e psicologhe( dott.ssa Barbara Capo dott.ssa
Monia Foschi)
Spazi e risorse:l’utilizzo degli spazi che la scuola mette a disposizione: le varie
classi, una sala per le riunioni con il corpo docente.
Compito degli operatori è quello di portare il materiale per la somministrazione ,
ossia: quadernetti, matite, fogli a lettura ottica e elaborare i questionari Focus11
attraverso il software fornito dall’università la Sapienza di Roma. Il progetto ha la
supervisione della Prof.ssa Lucia Bonocori, Preside della scuola di
specializzazione in Valutazione Psicologicae Professore Ordinario presso la
facoltà di Psicologia dell’Università la Sapienza di Roma.
Prodotti e servizi realizzati: il report individuale cartaceo per ogni singolo
alunno e i report cartacei
per la classi che saranno consegnati ai
referenti/docenti.
Tempi di realizzazione: lo svolgimento del progetto è tra il mese di novembre e
dicembre 2009. L’impegno richiesto agli studenti per la compilazione del
questionario ammonta a circa 2 ore scolastiche. La consegna dei report
elaborati in separata sede, è prevista in dieci giorni. L’eventuale colloquio
individuale è di circa 45 minuti.
Costi: la fornitura del materiale, la somministrazione del test Focus 11,
l’elaborazione dei dati e la consegna dei report sono grutiuti.
La richiesta di colloquio individuale con le psicologhe per eventuali esigenze
chiarificatrici da parte dello studente sul report restituito avrà un costo pari a 30
Euro cadauno.
4.12 Un mondo senza barriere come costruirlo
Premessa: il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e l’Associazione
Fiaba( Fondo Italiano per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche )
86
bandiscono il concorso dal titolo Un mondo senza barriere come costruirlo ,
finalizzato a promuovere nelle giovani generazioni l’interiorizzazione dei valori
su cui si fonda la convivenza civile quale premessa indispensabile per l’esercizio
della cittadinanza attiva. La scuola oggi accoglie in uno spazio comune
differenze sociali, culturali, religiose, fisiche e psicologiche e appare un luogo
privilegiato per sostenere i giovani nella formazione di una coscienza idonea ad
affrontare le difficili sfide di una società che faticosamente si avvia a diventare
multietnica.
Finalità: superare la paura che si accompagna all’incontro con il diverso e
maturare la consapevolezza che esso non rappresenta una minaccia ma
piuttosto un’opportunità di crescita per il singolo e la collettività, una ricchezza
da valorizzare per la realizzazione di una società basata sul rispetto reciproco e
i valori della solidarietà. Tutti gli itinerari didattici seguono piste autonome
purchè attinenti al tema delle barriere che impediscono all’essere umano la
comunicazione, l’interrelazione e la cooperazione serena e costrittiva.
Il concorso prevede la produzione nel corso dell’anno scolastico 2009-10, di
lavori di gruppo per la scuola secondaria di I grado: elaborazione di un disegno
o di una storia o di una poesia o di una ricerca , oppure di un elaborato graficoplastico-pittorico o di un prodotto multimediale.
Gli elaborati dovranno pervenire entro il 31 gennaio 2010 ai Direttori Generali
degli Uffici scolastici regionali che effettueranno , con la collaborazione di un
gruppo appositamente costituito, una prima selezione individuando i lavori più
meritevoli a livello regionale( due per la scuola elementare, due per la scuola
primaria di primo grado e due per la scuola secondaria di secondo grado). Gli
uffici scolastici Regionali dovranno inviare i prodotti entro il 30 marzo 2010,
all’Ufficio VI: Direzione Generale per lo studente, l’Integrazione, la
Partecipazione e la Comunicazione MIUR V..Ippolito Nievo 35, 00153 Roma..
Una giuria composta da rappresentanti del Ministero e dell’associazione Fiaba
individuerà gli elaborati meritevoli di essere premiati. La premiazione avverrà in
data e con modalità che saranno successivamente comunicate.
4.13 Metadidattica
Creazione di un ‘protocollo metacognitivo’ da utilizzare in parallelo ai consueti
strumenti di valutazione scolastica e utilizzo di una ‘didattica metacognitiva ’
in classi pilota.
Consulenza scientifica:
Dott.ssa Roberta Penge
Neuropsichiatra infantile – Ricercatore Università Sapienza - Roma
87
Consulenza tecnica del Ce.Me.S.C.:
Prof. Pino Bongiorno
Docente di Filosofia – Università Federico II Napoli
Docente di Storia e filosofia – Liceo Scientifico Asisum – Roma
T.N.P.E.E. Lorenza Carini(Terapista della neuro e psicomotricità dell’età
evolutiva)
Scuole che aderiscono al progetto:
Scuola Media Ippolito Nievo
Dirigente scolastico: Prof.ssa Alessandra Sistopaoli
Scuola elementare Pistelli
Dirigente scolastico: Prof.ssa Brunella Maiolini
Premessa
All’interno della Scuola molti bambini manifestano una difficoltà significativa
nell’apprendere attraverso le ‘normali’ procedure didattiche.
Tra questi alunni ci sono bambini con Disturbi di Apprendimento (Specifici
come la Dislessia e la Disortografia o aspecifici come le Organizzazioni
Cognitive Borderline), ma anche bambini con problemi sociali di vario tipo
(ipostimolazione ambientale, bilinguismo etc).
La diminuzione delle risorse all’interno della Scuola rende necessario un
ripensamento delle misure attuate per favorire l’apprendimento di questi alunni.
La diminuzione di risorse all’esterno della Scuola (Sanità) rende
necessaria un’ottimizzazione degli interventi riabilitativi (solo quando servono,
su obiettivi specifici e per tempi brevi).
La ricerca pedagogica individua nella ‘didattica metacognitiva’ una
metodologia efficace e realizzabile, utile per tutti gli alunni e particolarmente
indicata per permettere una ‘didattica personalizzata ’ diretta a sostenere, in
modo particolare, le difficoltà di apprendimento.
Obiettivi del progetto:
-
-
88
Creare un ‘Protocollo metacognitivo’ che valuti gli aspetti ‘meta…’ di
alcune materie e che accompagni, e non sostituisca, le normali procedure
di valutazione scolastica attualmente in uso nelle scuole.
Formare insegnanti curricolari all’utilizzo di una ‘didattica
metacognitiva’
Formare gli insegnanti a riconoscere le ‘Difficoltà di apprendimento’ dai
‘Disturbi specifici di apprendimento’ e dai ‘Disturbi Aspecifici di
Apprendimento” e differenziare le proposte didattiche nei loro confronti.
-
Sperimentare l’efficacia dell’utilizzo di una ‘didattica metacognitiva’
sull’intera classe condotta dall’Insegnante con il supporto della Terapista:
o sui DSA, sui soggetti borderline, sugli altri alunni in difficoltà, sulla
classe in generale.
o rispetto alle abilità metacognitive (misurate dal protocollo) e
all’apprendimento scolastico (misurato attraverso i parametri
usuali)
Modalità e tempi di realizzazione:
Fase preliminare
Necessaria per individuare la tipologia delle difficoltà presenti nella scuola ed in
ciascuna classe.
1. Individuare, all’interno dell’intera popolazione scolastica della Pistelli e
della Nievo, gli alunni con una diagnosi scritta di disturbo
neuropsichiatrico (con o senza certificazione ai sensi della L.104).
2. Individuare la popolazione scolastica straniera o con particolari condizioni
di svantaggio.
3. Descrivere più in dettaglio tali situazioni nelle attuali classi II elementare e
I media
4. Selezionare in base a questi parametri le classi coinvolgibili nel progetto.
Fasce di età a cui rivolgersi
Scuola elementare: Classi terze
Scuola media: Classi seconde
I fase di lavoro
Periodo: Da gennaio a maggio 2010
Gruppo - guida :
Individuare, per ognuna delle due scuole pilota, 1’ ‘insegnante guida ’.
2 ‘insegnanti guida ’ + terapista Carini = gruppo operativo per la realizzazione
del ‘protocollo metacognitivo’.
Supervisori : Dott.ssa Roberta Penge e Prof. Pino Bongiorno
Tempi: 1 incontro del ‘Gruppo – guida ’ di ore 2 a settimane alterne .
89
Gruppo delle classi pilota selezionate:
Individuare le classi, tra le attuali seconde elementari (future terze) e le attuali
prime medie (future seconde), su cui s’intende lavorare.
Individuare i docenti interessati al percorso formativo di conoscenza e
applicazione di una ‘didattica metacognitiva’.
Tempi: Il percorso formativo prevede 5 incontri mensili, della durata di 3 ore
ciascuno, da gennaio a maggio 2010.
II fase di lavoro
Periodo: Da settembre 2010 a maggio 2011
-
Il gruppo di docenti formato somministra il ‘protocollo metacognitivo’ agli
alunni delle classi pilota, all’inizio e alla fine dell’anno scolastico.
Il gruppo di docenti non formato somministra il ‘protocollo metacognitivo’
agli alunni delle altre classi, all’inizio e alla fine dell’anno scolastico.
In questo modo sarà possibile confrontare i risultati ottenuti nel corso dell’anno
dalle classi pilota rispetto alle altre.
Fase operativa:
Il gruppo di docenti formato seleziona una materia o sottomateria (Storia,
Grammatica, Geometria) e lavora per tutto l’anno scolastico utilizzando una
didattica metacognitiva.
Tempi:
-
Una volta al mese è prevista una ‘lezione aperta’ per la supervisione del
lavoro.
Una volta al mese è previsto un incontro di 3 ore per la formazione work
in progress dei docenti operativi.
Al termine del progetto sarà possibile presentare i risultati del progetto
all’intero corpo docente (e ai genitori)
3/12/09
T.N.P.E.E. Lorenza Carini
90
5 Lavorare in rete
5.1 La rete Ante Amnes
Dal presente anno scolastico la nostra scuola aderisce alla rete “ ANTE
AMNES: Salario Trieste Parioli” insieme ad altre scuole come le
Scuole.Secondarie. di Primo grado “Sinopoli” , “Esopo”, Settembrini”, i C.D.
“C.Ferrini”, “P.Mafalda”, “Mazzini”,”Ronconi”, “Montessori” e l’I.C. “Alfieri – Lante
della Rovere”, scuola capofila.
La rete ha lo scopo di promuovere il coordinamento tra le istituzioni scolastiche
del territorio, al fine di conseguire efficacemente il raggiungimento delle loro
finalità istituzionali e sostenere i processi innovativi.
Gli obiettivi
Con questo accordo le istituzioni scolastiche firmatarie intendono conseguire i
seguenti obiettivi:
• razionalizzare le risorse strutturali, scolastiche e culturali, del territorio
• ottimizzare le istituzioni scolastiche del territorio
• pianificare la politica scolastica territoriale
La realizzazione degli obiettivi ha altresì lo scopo di favorire:
• il superamento dell’isolamento delle scuole e la cooperazione per la
diffusione delle buone pratiche
• maggior dialogo culturale tra le scuole ed i cittadini, e maggior efficienza
del sistema burocratico-amministrativo
6 I viaggi d’istruzione
6.1 Visite e viaggi come strumenti di crescita
Le visite guidate, i viaggi di istruzione, lo svolgimento di attività sportive e
culturali, intesi quali strumento per collegare l’esperienza scolastica all’ambiente
esterno nei suoi aspetti fisici, paesaggistici, umani, culturali e produttivi, rientrano
tra le attività didattiche ed integrative della scuola.
La scuola ritiene che il viaggio in particolare è uno dei migliori strumenti di
conoscenza e di crescita non solo culturale, ma anche psicologica in quanto
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motivo di confronto con gli altri, al di fuori dalle mura scolastiche in luoghi nuovi,
e concorre alla conoscenza di realtà diverse da quelle in cui i nostri alunni sono
abituati a vivere, stimolando così la consapevolezza della incredibile diversità e
ricchezza del nostro paese.
Considerato che con la C.M. n° 623 del 2/10/1996, e manata del Ministero della
Pubblica
Istruzione,
l’intera
gestione
rientra
nella
completa
autonomia
decisionale e nella responsabilità degli organi di autogoverno delle istituzioni
scolastiche
PRECISATO
che pertanto la scuola decide autonomamente il periodo più opportuno per la
realizzazione
dell’iniziativa,
tale
da
essere
compatibile
con
l’attività
didattica,nonché il numero di alunni partecipanti, la destinazione e la durata;
APPROVA
il seguente “regolamento per le visite e i viaggi di istruzione.
IL CONSIGLIO DI CLASSE
in attuazione delle finalità del POF, sulla base degli orientamenti programmatici
del collegio dei docenti, degli obiettivi cognitivi ed educativi fissati per ciascuna
classe:
◊
programma gli itinerari delle visite guidate e dei viaggi di istruzione che
intendono effettuarsi
◊
propone, sulla base della loro disponibilità, i docenti accompagnatori, che
devono essere uno ogni quindici alunni con eventuale elevazione di una unità in
presenza di alunni portatori di handicap. Indica alla commissione, in via
orientativa, il periodo di effettuazione delle visite e dei viaggi, che non dovranno
comunque avvenire nei giorni prefestivi, nei giorni di chiusura della scuola o
nell’ultimo mese della scuola. Eventuali deroghe, soprattutto nei viaggi relativi
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ad attività sportive, potranno essere richieste al responsabile di settore e
concesse dalla D.S.
I coordinatori e gli accompagnatori delle classi partecipanti impartiranno agli
alunni una preliminare preparazione alla visita o al viaggio, attraverso la
predisposizione di
materiale didattico e di richiamo delle regole di
comportamento.
6.2 Regolamento visite e viaggi
IL RESPONSABILE VISITE E VIAGGI
• Presenta ipotesi ed accoglie itinerari di visite e viaggi dai consigli di classe;
Provvede alla richiesta dei preventivi di spesa ad almeno tre agenzie di viaggio.
•
Verifica che queste inviino la dichiarazione di conformità prevista dal punto 97
della C.M. n° 291 del 14/10/92 e si adeguino a quan ti disposto nel più recente
D.L. 17/03/314/CEE concernente i viaggi di istruzione;
• Consegna ai ragazzi il programma analitico del viaggio e il modulo di adesione
e autorizzazione da parte di chi esercita la patria potestà;
• Prima della partenza fornisce agli accompagnatori il piano camere;
IL COORDINATORE E GLI ACCOMPAGNATORI
Verificano che almeno i 2/3 della classe partecipino alla visita o al viaggio (per il
calcolo dei 2/3 non verranno conteggiati gli alunni esclusi per motivi disciplinari
secondo le norme previste nel regolamento scolastico);
Richiedono e raccolgono le autorizzazioni dei genitori che una volta firmate
diventano vincolanti per quanto riguarda l’adesione e il pagamento della quota
del viaggio;
Richiedono la ricevuta dell’avvenuto versamento sul conto corrente della scuola
che dovrà essere effettuato in due o in unica soluzione ma con la dovuta
puntualità;
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Per le visite guidate di una giornata le quote saranno ritirate dai coordinatori e
dagli accompagnatori
Consegnano l’elenco nominativo degli alunni e degli accompagnatori (compreso
l’eventuale sostituto) al responsabile visite e viaggi;
I DOCENTI ACCOMPAGNATORI
Individuati tra i docenti delle classi frequentate dagli alunni partecipanti al
viaggio,vigilano, non solo a tutela dell’incolumità degli alunni, ma anche a tutela
del patrimonio artistico, degli arredi e del mezzo di trasporto e di quanto altro
gli alunni usufruiscono (per dare a tutte le classi l’opportunità di effettuare il
viaggio quando non ci sono sufficienti accompagnatori disponibili nel corso
frequentato dagli alunni, si deroga la possibilità che uno degli accompagnatori
possa essere reperito tra quelli disponibili tra gli altri corsi);
Informano, a viaggio concluso, la D.S. e il responsabile visite e viaggi
d’istruzione di eventuali inconvenienti verificatisi nel corso del viaggio o della
visita, con riferimento anche al servizio fornito dall’agenzia.
GLI ALUNNI
Si dovranno presentare puntuali alla partenza
e saranno tenuti a rispettare
durante tutta la durata del viaggio le norme di comportamento previste dal
regolamento scolastico, pena provvedimenti disciplinari al rientro.
I GENITORI
Sono tenuti a prendere visione del programma analitico del viaggio consegnato
ai propri figli e a firmare l’autorizzazione di partecipazione che una volta firmata
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diventa vincolante ai fini del numero dei ragazzi partecipanti e del versamento
della quota spettante;
Sono tenuti ad informare i docenti accompagnatori delle eventuali allergie,
intolleranze o altri problemi di salute dei propri figli allo scopo di permettere un
adeguato trattamento in caso di necessità;
Devono versare sul conto corrente della scuola in una o due soluzioni la quota
di partecipazione (ricevuta da consegnare a scuola ai coordinatori o agli
accompagnatori che a loro volta la consegneranno al responsabile).
Tutta la prassi relativa alla preparazione dei viaggi sarà anticipata alla prima
parte dell’anno scolastico e comunicata tempestivamente alle famiglie. E’
evidente che una adeguata programmazione è tanto più produttiva quanto più
precoce. Sapere che l’Istituto decide dei programmi di viaggio e ne fa un punto
di riferimento culturale, permette di evitare la casualità e l’estemporaneità e
mette alunni ed insegnanti in condizione di avere una fase di preparazione
rendendo le famiglie consapevoli delle opportunità offerte dalla scuola.
Nella scelta dei pacchetti di viaggio, la commissione terrà conto del rapporto
qualità-prezzo, scegliendo le proposte che diano la possibilità al maggior
numero di ragazzi di aderire all’iniziativa.
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