La formazione degli addetti ai lavori elettrici e la

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La formazione degli addetti ai lavori elettrici e la
“LA FORMAZIONE DEGLI ADDETTI AI LAVORI
ELETTRICI E LA NORMA CEI 11-27 (III EDIZIONE):
APPROFONDIMENTI”
A cura di Ing. Mauro Rossato, Ing. Cesare Campello – Vega Engineering
OGGETTO E SCOPO DELLA NORMA CEI 11-27
La Norma CEI 11-27 fornisce sia prescrizioni che linee guida
al fine di individuare i requisiti minimi di formazione, in
termini di conoscenze tecniche, di normative e di sicurezza,
nonché di capacità organizzative e d’esecuzione pratica delle
attività del lavoro elettrico, che consentono di acquisire,
sviluppare e mantenere la capacità delle Persone
esperte o avvertite ad operare sugli impianti elettrici per quanto è previsto nel campo di
applicazione. Tale norma prevede che il datore di lavoro attribuisca per iscritto il livello di
qualifica ad operare sugli impianti elettrici che può essere di persona esperta, persona
avvertita o idonea ai lavori sotto tensione.
Allo scopo di indicare criteri omogenei per le diverse tipologie di lavoro previste nel campo di
applicazione e data la sostanziale coincidenza delle loro potenziali fonti di pericolo, nella
norma sono indicati i contenuti formativi minimi che devono possedere sia le persone che
operano sotto tensione sia quelle che operano in prossimità di parti attive sia quelle che
operano fuori tensione.
La stessa norma chiarisce, infine, le mansioni dei preposti alla conduzione degli impianti elettrici e dei preposti
alla conduzione dell’attività lavorativa dando un valido strumento applicativo all’art. 7 del D. Lgs. 626/94
(contratto d’appalto o contratto d’opera).
CAMPO DI APPLICAZIONE
La Norma CEI 11-27 si applica ai lavori sotto tensione su sistemi di categoria zero e uno con
tensione non superiore a 1 kV in corrente alternata a frequenza industriale e non superiore a
1 kV in corrente continua e si applica altresì ai lavori in prossimità di parti e ai lavori fuori
tensione su impianti di qualsiasi livello di tensione sia in corrente alternata, sia in corrente
continua.
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Il percorso formativo previsto nella Norma riguarda esclusivamente le persone che devono
eseguire lavori elettrici, cioè quei lavori che comportino l’accesso o l’avvicinamento a parti
attive e conseguente rischio di shock elettrico o arco elettrico.
CARATTERISTICHE GENERALI DEL PERSONALE
PERSONA ESPERTA (PES)
“Persona con istruzione, conoscenza ed esperienza rilevanti tali
da consentirle di analizzare i rischi e di evitare i pericoli che
l’elettricità può creare”.
In particolare si tratta di persona che, con adeguata
attività e/o percorso formativo e maturata esperienza,
ha acquisito conoscenze generali dell’antinfortunistica
elettrica ed una approfondita conoscenza
della problematica infortunistica per almeno una precisa tipologia di lavori; deve essere anche
capace di affrontare in autonomia l’organizzazione e l’esecuzione in sicurezza di qualsiasi
lavoro di precisa tipologia e di individuare e prevenire i rischi elettrici connessi con il lavoro,
mettendo in atto le misure idonee a ridurli o a eliminarli.
Fondamentale e discriminante, per poter qualificare una PES, è inoltre la capacità di
affrontare gli imprevisti che possono manifestarsi in occasione di lavori elettrici e la capacità
di informare e istruire correttamente una PAV affinché esegua un lavoro in sicurezza.
PERSONA AVVERTITA (PAV)
“Persona adeguatamente avvisata da persone esperte per
metterla in grado di evitare i pericoli che l’elettricità può
creare”.
In particolare si tratta di persona che, con
adeguata formazione,
ha acquisito conoscenza dell’antinfortunistica elettrica relativa a precise tipologie di lavoro e
capacità di comprendere le istruzioni fornite da una PES; deve avere la capacità di
organizzare ed eseguire in sicurezza un lavoro di una precisa tipologia dopo aver ricevuto
istruzioni da una PES; inoltre deve possedere la capacità di affrontare le difficoltà previste e
capacità di riconoscere ed affrontare i pericoli originati da imprevisti anche se potrebbe non
essere in grado di affrontarli correttamente in autonomia.
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PERSONA COMUNE (PEC)
“Persona che non è esperta e non è avvertita”.
In particolare, può operare solo sotto la sorveglianza di PES o PAV, se i rischi elettrici residui
non sono stati eliminati, e sotto la supervisione di PES o PAV in caso contrario.
PERSONA PREPOSTA ALLA CONDUZIONE DELL’IMPIANTO ELETTRICO
(Responsabile dell’impianto, RI)
“Persona designata alla più alta responsabilità della conduzione dell’impianto elettrico. All’occorrenza, parte
di tali compiti può essere delegata ad altri.”
PERSONA PREPOSTA ALLA CONDUZIONE DELL’ATTIVITA’ LAVORATIVA
(Preposto ai lavori, PL)
“Persona designata alla più alta responsabilità della conduzione del lavoro. All’occorrenza, parte di tali
compiti può essere delegata ad altri”:
In particolare, persona incaricata e responsabile dell’esecuzione del lavoro, che deve dare
applicazione, nei casi previsti, al documento di valutazione dei rischi, ponendo in opera le
misure di protezione necessarie.
Per le specifiche responsabilità di queste due importanti figure si rimanda alla norma stessa,
sin troppo esaustiva.
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DELLA CONDIZIONE DI PES E PAV
LAVORATORI DIPENDENTI
L’attribuzione della condizione di PES e PAV per lavoratori dipendenti è di esclusiva
pertinenza del datore di lavoro e deve essere formalizzata per iscritto nell’ambito aziendale.
Nel caso di lavoratori dipendenti che alla data della pubblicazione della Norma CEI 11-27
svolgevano lavori elettrici e che a giudizio del datore di lavoro risultano senza la prevista
formazione teorica, questi potrà attribuire la condizione di PES e PAV subordinata alla
partecipazione ad una formazione teorica.
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IDONEITA’ AI LAVORI SOTTO TENSIONE SU SISTEMI DI CATEGORIA 01 E
I2 (CON LIMITE DELLE TENSIONI A 1000V IN CORRENTE CONTINUA)
IDONEITA’
Condizione per la quale ad una persona è riconosciuta la capacità tecnica ad eseguire specifici
lavori sotto tensione.
L’idoneità, inoltre, sottintende il possesso di un insieme di qualità personali e professionali
della persona interessata.
L’idoneità deve essere attestata e rilasciata a fronte, tra l’altro, di processi formativi, superati
con esito positivo, comprensivi anche di esercitazioni teoriche e pratiche rappresentativi dei
lavori da effettuare.
LAVORATORI DIPENDENTI
Il datore di lavoro è responsabile dell’attestazione
dell’idoneità per lavori sotto tensione. Tale attestazione
può riguardare tutti o parte dei lavori previsti nello
specifico campo d’attività dell’azienda/impresa da cui
dipende la persona e deve essere formalizzata per iscritto.
Per il conseguimento dell’idoneità, la persona deve possedere, le conoscenze teoriche elencate
nella norma e rappresentative del lavoro sotto tensione su sistemi di Categoria 0 e I.
Per la valutazione della persona, il datore di lavoro può assumere a riferimento, una o più
delle seguenti attività formative:
le attività lavorative e formative pregresse, anche eseguite in affiancamento;
la documentazione attestante l’avvenuta frequenza di specifici corsi di formazione, con
indicati gli argomenti trattati, le esercitazioni teoriche e pratiche effettuate e le valutazioni
finali del corso espresse dall’organizzazione esecutrice dei corsi;
la formazione svolta in ambito aziendale;
Per il conferimento dell’idoneità, inoltre, il datore di lavoro deve basarsi sull’accertamento di
altri necessari requisiti della persona quali ad esempio:
idoneità psicofisica;
curriculum professionale;
comportamenti seguiti nell’attività lavorativa svolta, con riferimento alla sicurezza.
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Solo dopo tale valutazione completa, il datore di lavoro può riconoscere l’idoneità ai lavori
sotto tensione su Sistemi di Categoria 0 e I.
Il datore di lavoro può autorizzare a svolgere i lavori sotto tensione solo persone idonee.
Il datore di lavoro è responsabile del mantenimento o della revoca delle idoneità che egli
stesso ha riconosciute.
DATORI DI LAVORO E LAVORATORI AUTONOMI
Nel caso di datori di lavoro o lavoratori autonomi che svolgono attività lavorativa sotto
tensione su sistemi di Categoria 0 e I, questi devono possedere le conoscenze necessarie per
l’idoneità all’esecuzione dei suddetti lavori e, quando richiesto, autocertifica detta idoneità. Si
raccomanda che tale autocertificazione sia basata sul possesso dei requisiti riguardanti, in
particolare, la tipologia dei lavori sotto tensione su sistemi di Categoria 0 e I conosciuti.
CONCLUSIONI
Si può dedurre che la norma CEI 11-27 è un preciso strumento che il datore di lavoro ha a
disposizione per formare (e mantenere formati) i propri addetti ai lavori elettrici e ne accentua
il ruolo di destinatario degli obblighi (e quindi delle responsabilità) di formazione. Ma risulta
anche chiarificatrice delle responsabilità di tutte le figure coinvolte nella gestione degli
impianti elettrici (addetti, responsabili, preposti, dirigenti e datore di lavoro).
In pratica il datore di lavoro dovrà valutare, caso per caso, la preparazione teorico-pratica dei
propri lavoratori subordinati ed eventualmente ricorrere a dei corsi di formazione specifici
per integrare le competenze dei propri addetti (come previsto nella norma).
Per accedere al calendario dei corsi di formazione clicca qui.
Note.
1
– categoria 0 : sistema a tensione nominale minore o uguale a 50 V se a corrente alternata o a 120 V se a
corrente continua (non modulata)
2
– categoria I : sistema a tensione nominale da oltre 50 V fino a 1000 V compresi se a corrente alternata o
da oltre 120 V fino a 1500 V compresi se a corrente continua
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