Cambiaso Risso trionfa ai “tricolori” di cross
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Cambiaso Risso trionfa ai “tricolori” di cross
42 Sport PODISMO Lunedì 28 Marzo 2011 Titolo italiano al club genovese nella categoria Master conquistato a Ugento (Lecce) Cambiaso Risso trionfa ai “tricolori” di cross ATLETICA Ottimo quinto posto Sanna brilla alla Mezza Maratona di Imperia Fantastiche le prove di Brignone e Penone, ma hanno dato un grande contributo alla vittoria anche Lovanio, Prandi, Bruzzone, Rampa e Deplano L’ Classe VALERIO, L’OPERAIO SEMPRE IN FORMA Valerio Brignone (foto) ha vinto il titolo della categoria M45 dall’alto di una classe e di una forma fisica che, da anni, lo hanno consacrato “re” della specialità in Italia e non solo: ricordiamo che due anni fa vinse il titolo mondiale master dei 5.000 su pista. Almeno dal 1984 l’operaio di Roccavignale di Millesimo (Savona) imperversa letteralmente su tutti i settori conservando intatte forma e motivazione. C on una grande prova d’insieme, dove le singole individualità sono state più della pura e semplice somma di loro stesse, la Cambiaso Risso di Genova ha conquistato a Ugento (Lecce) il titolo italiano master di corsa campestre. Tutto è girato a dovere, su un percorso veloce e compatto, caratterizzato da una grande concorrenza, visto che le “punte” della categoria master non sono poi molto diverse da quelle del settore assoluto. I grandi favoriti hanno subito tenuto fede alle aspettative: Valerio Brignone ha vinto il titolo della categoria M45 dall’alto di una classe e di una forma fisica che, da anni, lo hanno consacrato “re” della specialità in Italia e non solo: ricordiamo che due anni fa vinse il titolo mondiale master dei 5.000 su pista. Almeno dal 1984 l’operaio di Roccavignale di Millesimo (Savona) imperversa letteralmente su tutti i settori conservando intatte forma e motivazione. E co- CICLISMO DIRETTORE TECNICO AZZARINI RAGGIANTE «PROGRAMMARE PAGA» «Ci abbiamo creduto fino in fondo - sottolinea il direttore tecnico della Canbiaso Risso Alberto Azzarini, commentando il trionfo tricolore - sia come atleti che come società. Si può dire che adesso raccogliamo i frutti di un grande lavoro impostato a lungo termine. Il team aveva le potenzialità per raccogliere risultati, ma niente è mai facile, soprattutto in occasione di una trasferta così lunga come questa, nel Salento». Luigi Deplano, che ritrovava se stesso con il sesto posto negli M55. Ok pure Ernesto Rampa, settimo classificato negli M45 e rientrante dopo un infortunio, così come Alfonso Gifuni, noto come specialista dei trail, sesto fra gli M60 nonostante un’incomprensione sul percorso a pochi metri dal traguardo. Bene anche Cirino Bacconi e Sandro Conti, rispettivamente 23° e 24° nella categoria M45. Gianluca Carbone, 31° nella M45, e Enrico Lamberti nella M50. Tutti mettevano in campo uno spirito di squadra e un agonismo superbi. E da rilevare anche la prova di Giuliano Agostino del Delta Spedizioni, che chiudeva all’ottavo posto della categoria M50. Alla fine, con più di trecento punti totalizzati, la Cambiaso Risso vinceva fra i club sconfiggendo la concorrenza di società campane e umbre, confermando la fama di “Juventus” del cross. DANILO MAZZONE Pistis, Generali, Squeri, Amerighi, Camussa, Montanari, Nicoletti e Chocol primi nella più prestigiosa gara italiana a cronometro per squadre di amatori Bike Evolution vince la “Michele Bartoli” S sì è stato anche all’ennesima campestre in terra pugliese. Freddezza e raziocinio, oltre che grandi qualità fisiche, non sono mancate a Mariano Penone, che sembra sempre lo stesso di quando, negli anni ottanta, correva 19,950 chilometri nell’ora in pista e era capace di 2h15’46” sulla maratona. Ha sbaragliato letteralmente il campo fra gli M55: non contiamo più né piazzamenti né tempi di prestigio anche in età matura. Ma il successo di club viene anche da tanti piazzamenti, non solo dai primi posti. Così è stato grande anche Sergio Lovanio, terzo fra gli M60. Queste prestazioni hanno trascinato gli altri a dare il massimo: così Mario Prandi, che forse è più a suo agio su strada, si è piazzato quarto fra gli M40, categoria estremamente competitiva. Altrettanto bene il “ferroviere volante” Michele Bruzzone, sesto fra gli M35. Stupiva anche azzurro Ruggero Pertile (Assindustria Padova), già vincitore lo scorso mese alla Due Perle di Santa Margherita Ligure, si è imposto nella quarta Mezza Maratona di Imperia, organizzata dal Club Marathon di William Stuà. Ben presto la corsa è stata una lotta appassionante fra due alfieri della maratona italiana come Pertile e il marchigiano dei Carabinieri Denis Curzi: alla fine il padovano, che ricordiamo quarto agli Europei di Barcellona, trovava lo spunto per vincere in 1h04’51” . Ottima prova di Armando Sanna della Cambiaso Risso, finalmente autore di una prestazione che gli mancava da tempo con 1h06’46”, quinto davanti a Danilo Goffi, che ricordiamo nono alle Olimpiadi di Atlanta 1996. FERRARA. Ornella Ferrara, più sulla breccia che mai, a 43 anni trovava ancora lo smalto per cogliere il primo posto in 1h18’47” davanti alla piemontese Paola Ventrella, 1h19’23”. Come a dire che la classe non è acqua….Al quarto posto Khadija Arafi (Città di Armando Sanna Genova), in 1h23’15”, al settimo la consocia Sonia Andolina in 1h27’27”, che vinceva il titolo ligure di categoria. Risultati- Uomini: 1° Pertile (Assindustria Padova) 1h04’51”; 2° Curzi (Carabinieri Bologna) 1h05’16”; 3° Mokraji (Algeria) 1h05’34”; 4° Andriani (Fiamme Oro Padova) 1h06’30”; 5° Sanna (Cambiaso Risso) 1h06’46”. Donne: 1) Ferrara (Pbm Bovisio) 1h18’47”; 2) Ventrella (Dragonero) 1h19’22”; 3) Cavallera (Roata Chiusani) 1h21’13”; 4) Arafi (Città di Genova) 1h23’15”; 6) Kagume (Maurina Imperia) 1h27’15”; 7) Andolina (Città di Genova) 1h27’27”. CITTA’ DI GENOVA. Dopo una giornata appassionante e intensa, il gruppo Città di Genova ha vinto la staffetta podistica “Dodici per un’ora” , primo Memorial Maurizio Magagnini, disputata a Villa Gentile e organizzata dai Maratoneti Genovesi. In grande evidenza Khalid Ghallab, che ha siglato la migliore prestazione individuale con 18,359 chilometri, seguito da Unai Castrillejo, 17,753. In buona forma Andrea Giorgianni (Delta Spedizioni) con 17,200 chilometri, che ha preceduto di poco un altro atleta del Città di Genova come Rodolfo Rossi, 17,167. Alla fine la superiorità dei “cittadini” è stata netta, con circa trenta giri di vantaggio finali nei confronti delle immediate inseguitrici (Delta Spedizioni e Maratoneti Tigullio Chiavari), classificate nell’ordine. In campo femminile, invece, la “sei per un’ora” è stata vinta dalla Cambiaso Risso, grazie anche ai 15,347 chilometri di Anna Boschi e alla buona prova di Marta Bertamino: le bianconere prevalevano nei confronti di Maratoneti Genovesi e Atletica Varazze. [d. mazz.] olo i più grandi possono permettersi di vincere la “Michele Bartoli”, la principale crono a squadre per amatori che si disputa in Italia. Per I genovesi molti è già un che storica onore prendervi impresa parte, la Bike Evolution è riuscita ad Gaggioli andare oltre e a sul gradino s’impone salire più alto del podio, a Roreto davanti a campioni che hanno contribuito a scrivere la storia del ciclismo. Basta qualche nome per capire la portata dell’impresa compiuta dalla società ge- novese. Lungo i trentaquattro chilometri del circuito che si snodava sul lungomare di Forte dei Marmi, i tesserati della Bike Evolution se la sono dovuta vedere con corridori del calibro di Mario Cipollini, Massimiliano Lelli, Michele Bartoli, Fabio Sacchi e Raimondas Rumsas: una grande stimolo oltre che una forte emozione. Soprattutto una volta preso atto dello straordinario risultato. Ma ecco i nomi degli artefici di questa impresa che resterà nella storia della Bike Evolution e del ciclismo amatoriale genovese più in generale: Roberto Pistis, Pao- lo Generali, Giorgio Squeri, Fabrizio Amerighi, Piergiorgio Camussa, Davide Montanari, Stefano Nicoletti e Michael Chocol. Il team dell’ex professionista Marco Fertonani ha portato a termine la gara in 39’54’’, ad una media di 51 km/h. Il team genovese è partito fortissimo, dimostrando da subito di poter competere per il successo. Il percorso, completamente pianeggiante, ha consentito di mantenere velocità molto elevate, e di tenere a distanza di sicurezza le avversarie più agguerrite. Una vittoria netta e indiscutibile, che premia la forza e lo spirito di sacrificio di una squadra che potrà togliersi ancora parecchie soddisfazioni. E mentre in Versilia la Bike Evolution riceveva complimenti illustri e si consacrava Paolo Generali tra i protagonisti lungo i trentaquattro chilometri del circuito che si snodava sul lungomare di Forte dei Marmi ai massimi livelli, a qualche centinaio di chilometri, a Roreto di Carasco, in provincia di Cuneo, un altro portacolori del team ligure, Germano Gaggioli, tagliava il traguardo a braccia alzate sfruttando al meglio l’ottimo lavoro dei compagni di squadra Soro, Parodi, Causa e Della Latta. Risultati che danno morale e regalano una notevole iniezione di fiducia in vista dei prossimi imminenti impegni. A partire da quello di domenica prossima, quando è in programma l’attesa Gran Fondo di Novi Ligure, valida anche come prima prova della Coppa Piemonte, a cui prenderanno parte ben quaranta tesserati della Bike Sport Evolution, la squadra che da ieri, e non solo, è temuta in tutt’Italia. CLAUDIO BAFFICO