del 28 Giugno
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Del 07 Ottobre 2014 Estratto da pag. II - Zola aspetta Renzi e stende il tappeto alla Philip Morris IL RACCONTO MARCO BETTAZZI SONO i giorni del dolore, a Zola Predosa, per la scomparsa di Giacomo Venturi. E sono pure i giorni d’una festosa speranza, per la presentazione ufficiale, in paese, della nuova fabbrica della Philip Morris. Proprio Venturi aveva contribuito a farla sbarcare nel bolognese e l’avrebbe certamente tenuta a battesimo, non avesse avuto quel dannato incidente. Tra Zola e Crespellano fervono i lavori in vista di una giornata campale. S’attende il premier Matteo Renzi, venerdì, per la posa della prima pietra, e non si profilano solo flash e sorrisi, ma anche contestazioni e proteste: Fiom e Sel sono sul piede di guerra contro la riforma dell’Articolo 18. Poi, si registrano anche i primi mugugni da parte delle aziende locali, che vedevano come manna dal cielo i 500 milioni di euro di investimento messi in campo dalla multinazionale del tabacco: per il momento, con la partenza dei primi cantieri, sono rimaste quasi a bocca asciutta. Intanto, da agosto, agli annunci si sono sostituite ruspe e camion. Tra la via Emilia e via Cassoletta, a Crespellano, dove sorgerà la fabbrica che entro il 2016 produrrà 30 miliardi di sigarette di nuova generazione dando lavoro a 600 persone, è un viavai continuo di mezzi, scavatori e gru, che hanno preso il posto delle galline che beccavano nell’area, ora completamente recintata. I primi lavori per la deviazione di un metanodotto che passava proprio nel campo acquistato dalla Philip Morris sono quasi completati e sono iniziati gli sbancamenti di terra e la realizzazione dei pali per le fondazioni. Intanto la fabbrica ha anche un nome, indicato sui cartelli di cantiere: “iCARE”, simile allo slogan obamiano scelto da Walter Veltroni anni fa. Si tratta di un nome che, spiegano dall’azienda, è stato usato finora internamente per indicare il progetto, e che non sarà il nome ufficiale della fabbrica, ma è simile comunque ad “iQOS”, che è invece il nome della nuova sigaretta a tabacco scaldato che verrà prodotta a Crespellano. Il general contractor dell’intervento è la Colombo Costruzioni di Lecco (guidata da Luigi Colombo, presidente di Ance Lombardia, l’associazione dei costruttori), la progettazione è dello studio di Monaco Henn e della modenese Politecnica, che dirige i lavori. L’unico appalto finito in mano a bolognesi per il momento è la fornitura del calcestruzzo, toccata al Concave di Castel Maggiore (affiliato a Legacoop). Per il resto i mezzi che operano nel cantiere portano le insegne del gruppo Grigolin di Treviso, della Toscopali di Arezzo per le fondazioni e della Sacogen di Reggio Emilia. Cosa che fa mormorare, seppur con prudenza, i costruttori bolognesi. «Le imprese locali hanno cercato collaborazione con la Colombo e ad oggi non c’è stata spiega Carmine Preziosi, direttore dell’Ance di Bologna -. Probabilmente la scelta è stata fatta per avviare in fretta i cantieri operando con fornitori consolidati, lo comprendiamo. Ma in futuro auspichiamo che si possano creare le condizioni per collaborare ». E’ già stata terminata dalla Provincia anche la nuova strada che servirà l’area industriale, oggi riservata ai mezzi di cantiere e chiusa da due sbarre. Verrà collegata al nuovo casello sull’A1 di Crespellano. Ma preparativi ci sono anche nell’area industriale di Zola Predosa, dove ha sede Intertaba, l’azienda che produce filtri controllata da Philip Morris, dove è già partito uno stabilimento-pilota che funziona da “palestra” in attesa di Crespellano. Vicino ai capannoni giallo e blu di nuova costruzione si sta infatti montando una cupola che ospiterà parte delle celebrazioni di venerdì. Celebrazioni che nel frattempo sono finite nel mirino delle forze contrarie alla riforma dell’articolo 18 come Fiom e Sel. Dopo il sindacato, che aspetta la conferma dell’arrivo di Renzi per decidere i modi dello sciopero locale contro il Jobs Act, ieri si è aggiunta anche Sel. «Il premier deve smetterla di raccontar favole per giustificare manovre che mirano solo a stralciare diritti», dà già battaglia la coordinatrice bolognese del partito, Egle Beltrami. Venerdì, alla visita del premier, sono già annunciate contestazioni da parte di Fiom e di Sel Lavori per milioni, ma le aziende locali sono state finora ignorate. Preziosi: “Contiamo di entrare”