Voler Guarire - associazione pitagorica

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Voler Guarire - associazione pitagorica
Torino, 29 Maggio 1952
Bollettino 1 - anno IV
DELLE MALATTIE
VOLER GUARIRE
Una delle prime regole, per guarire con mezzi psichici, è quella di
autoconvincersi, in certo qual modo, dell’inutilità della malattia. Intendiamoci
bene però: il paziente non deve aver “fretta” di guarire, ma deve aver “voglia” di
guarire, il che non è la stessa cosa. La fretta di guarire cura il sintomo e tralascia
la causa; la voglia di guarire distrugge la causa anche se, per qualche tempo, il
sintomo continua a perdurare.
La causa prima di ogni stato patologico (a meno che non sia la rottura di un
osso) è sempre mentale. Vi è all’origine di ogni patologia una condizione psichica
compromessa; uno stato di ansietà o di apprensione, di avvilimento o sensazione
di colpa. Quando l’anima è malata, il corpo che la riflette si ammala del pari.
L’organo più debole o più sfruttato è il primo a risentirne. L’immensa congerie di
malattie serve solo come nomenclatura, in realtà tutte le malattie si riducono a
quattro: “malattie da infiammazione, malattie da raffreddamento, malattie da
ingorgo, malattie da carenza”. Questi quattro tipi di malattie corrispondono alle
quattro deviazioni della mente: “Eccitazione, Scoraggiamento, Sdegno,
Avvilimento”.
L’essenziale per la salute del corpo è la realizzazione di uno stato di salute della
mente. La serenità, la calma interiore, la tranquillità di coscienza, la pacata
accettazione del bene e del male della vita costituiscono l’unica valida medicina;
questo, indipendentemente da qualsiasi atteggiamento di fede o di religione. I casi
non infrequenti di ammalati anche gravi che, brutalmente avvisati di aver solo
pochi mesi di vita, rimisero serenamente le loro preoccupazioni di affari, gli
impegni di società o di famiglia per prepararsi al gran passo e che invece
inaspettatamente, incominciarono a migliorare sino a guarigione completa,
testimoniano come la mente, liberata dall’ansia, basti da sola a ricostruire un
equilibrio compromesso e a ridare la salute. Moribondi riconciliati mediante i
sacramenti (quindi resi sereni) che migliorano e guariscono, formano una lunga
casistica. Malattie gravi che si risolvono favorevolmente in seguito ad una grande
gioia provata dal paziente, continuano la serie delle testimonianze.
Voler guarire, avere interesse a guarire, è già guarire, ma questo non è mai
detto a sufficienza. Voler guarire ed avere interesse a guarire, sono questi i due
punti che devono essere particolarmente osservati. Vale a dire, mai considerare,
per nessuna ragione, la malattia come un qualcosa di interessante o che possa
rendere interessanti. Gli attacchi isterici, le crisi di nervi, le varie forme di astenia
di cui troppe signore si compiacciono, e troppi signori se ne valgono per scusare
gli eccessi di cattiva educazione, non sono un privilegio... passare la vita
ascoltando quale filamento nervoso dolori è, a lungo andare, monotono e
snervante.
Questi soggetti (assai più diffusi di quanto sembri) formano la fortuna degli
empirici, dei maghi, dei guaritori e la disgrazia dei parenti, degli amici, dei
domestici o di chiunque vi abbia a che fare. Eppure costoro, spesso, battezzati
“malati immaginari” sono, in realtà, dei veri malati; dei malati di noia e di
complesso d’inferiorità, e possono guarire solo trasportando il loro interesse in un
altro campo, facendo, a loro volta, qualcosa per qualcuno, rinunziando alcuni dei
tanti privilegi che si fanno fatti attribuire.
Lo stesso potrebbe dirsi dei malati cronici! Non esistono malattie croniche, né
l’età ha, sulla malattia, ha alcun effetto; l’età non ha significato se non a livello
mentale. Una mente arrugginita e ristretta a vent’anni, produrrà la vecchiaia a
quaranta; una mente elastica, vibrante, attiva a sessant’anni protrarrà la
vecchiaia oltre gli ottanta. L’età causerà, a suo tempo, la morte, ma non mai la
malattia, e questo è anche un altro punto da definire. Chi, giunto ad una certa
età, accusa malesseri e disturbi tormentosi senza incorrere in seri problemi di
salute, ed inizia varie cure perché di moda, raccomandate o suggerite e, passando
dall’una all’altra senza averne vantaggio, finisce per ripiegare tristemente nella
passiva accettazione della malattia, quasi trovando compenso e consolazione
nell’interesse che suscita, provi invece a lasciare ogni cura fisica e ristabilire un
equilibrio mentale; se credente, torni alle pratiche religiose o le migliori, se
agnostico, si dedichi a qualche speculazione o ricerca. In tutti i casi, s’imponga la
serenità come un dovere, respinga l’ansietà, rifiuti di preoccuparsi anche di se
stesso e, mediante semplici pratiche terapeutiche, aiuti il suo organismo a
riequilibrarsi, troverà allora non solo un miglioramento ma, soprattutto, la
guarigione.
Voler guarire, perché la salute è un gran dono della vita. Voler guarire, perché
il male fisico (riflesso del male psichico) è un fardello che non dev’essere portato
nell’al-di-là. Voler guarire, per vivere degnamente la vita stessa. Voler guarire,
soprattutto, perché si può guarire, poiché l’uomo non è stato creato per
ammalarsi.
Abbiamo parlato di semplici pratiche terapeutiche, le vogliamo indicare:
“Respirazione profonda, regolare, effettuata al mattino e alla sera
dinnanzi alla finestra aperta; rilassamento fisico e psichico da praticare
ad intervalli durante il giorno; praticare le abluzioni... (per quanto ci si
lavi, non ci si lava mai abbastanza). Quindi, a chi non ha la comodità di
fare un bagno completo giornalmente, è raccomandabile una rapida ed
energica pulizia mediante uno strofinaccio di canapa in tutto il corpo; le
mani, i piedi, il volto, il collo ed i genitali esterni dovrebbero però essere
detersi almeno due volte al giorno”.
Queste pratiche conservano la salute in chi l’ha,ed aiutano a recuperarla a chi,
per disgrazia, l’abbia compromessa.
Le religioni orientali insistono su queste pratiche ed hanno veramente ragione
di farlo. Con quanto detto, il nostro assunto sul come guarire con mezzi psichici
non è terminato, ci torneremo presto, non appena la mente dei nostri ascoltatori
dimostrerà di aver ben assimilato queste semplici cose.
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