a) Valutazione della penetrazione commerciale dei prodotti italiani
Transcript
a) Valutazione della penetrazione commerciale dei prodotti italiani
Istituto nazionale per il Commercio Estero 2. INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DI INTERVENTO a) Valutazione della penetrazione commerciale dei prodotti italiani sul mercato locale L’offerta di beni strumentali continua a rappresentare il settore prioritario dell’azione promozionale ed è volta a favorire le prospettive di export e di investimento da parte del sistema produttivo italiano. Risulta indispensabile per le imprese uruguayane (costituite per il 98% da PMI) dotarsi di tutte quelle moderne tecnologie necessarie per la trasformazione dei prodotti, in particolare nel settore agro-zootecnico. A livello locale é emersa, infatti, la consapevolezza e l’esigenza di migliorare la produzione, soprattutto sotto il profilo della qualitá, ancora insufficiente, e di creare nuove strutture produttive per diversificare la limitata offerta di prodotti e soddisfare la sempre piú esigente e complessa domanda internazionale. Gli interventi dovrebbero essere quindi diretti ai seguenti settori: macchine agricole e per la silvicoltura; confezionamento ed imballaggio; industria alimentare (carne, latte, formaggi, trasformazione e conservazione di prodotti ortofrutticoli); lavorazione del legno; ambiente e, in particolare, il trattamento dei residui e le energie rinnovabili. Per quanto riguarda i beni di consumo é opportuno puntare sulla qualitá di quei prodotti italiani che possono continuare a soddisfare le esigenze di una fascia non trascurabile di consumatori locali (alcuni generi alimentari come l’olio di oliva, le conserve di pomodoro, la pasta, gli insaccati, i formaggi, i dolci; beni di consumo durevoli come i mobili, in particolare, per l’ufficio e l’arredamento; montature per occhiali e la moda italiana, soprattutto nel comparto del prêt-à-porter, che sta ritornando in auge in Uruguay, e in quello dei tessuti; auto e moto). Altro settore prioritario é quello della formazione, al fine di elevare il livello qualitativo dei quadri produttivi e di quelli destinati alle operazioni commerciali internazionali. Significativo é, infatti, l’interesse uruguayano - considerata anche la struttura imprenditoriale locale - a studiare e, in prospettiva, riprodurre il modello italiano di sviluppo delle PMI. b) Valutazione degli investimenti diretti da e verso l’Italia Anche in seguito alla crisi economico-finanziaria del 2002 è rapidamente cambiato il modello economico uruguayano. Da un sistema fondato sull’apprezzamento della moneta, che favoriva il settore dei servizi, si è passati ad un modello basato sui settori legati alle esportazioni. Le imprese locali iniziano oggi ad aprirsi verso l’esterno alla ricerca di mercati dove collocare la propria produzione. Scarsi sono, tuttavia, gli investimenti all’estero, resi più problematici anche dal formato tradizionalmente medio-piccolo delle società uruguayane. In una situazione caratterizzata dall’assenza di investimenti uruguayani in Italia ed in considerazione delle persistenti forti restrizioni di accesso al credito, le varie forme di collaborazione industriale e la costituzione di joint-ventures, con conseguente fornitura di tecnologia italiana, sembrano al momento le iniziative con maggiori probabilitá di successo. Seguendo la recente tendenza, ulteriori investimenti potrebbero riguardare il settore agro-zootecnico (acquisto di terreni in particolare), ortofrutticolo (soprattutto ai fini della produzione per il mercato europeo in controstagione), immobiliare-turistico e energetico-ambientale. c) Valutazione delle potenzialità di cooperazione commerciale ed industriale nei settori ad alto contenuto tecnologico La sede non dispone di Addetto scientifico. In linea generale, non sono presenti in Uruguay settori industriali ad alto contenuto tecnologico, ad eccezione di quello informatico. Particolarmente sviluppata, rispetto alla media del continente è, infatti, la produzione di software, destinata soprattutto al mercato estero. In tale contesto, appare di sicuro interesse l’adozione nell’agosto 2007 (primo Paese dell’America Latina) da parte del governo uruguayano dello standard europeo (DVB) in materia di TV digitale terrestre. Tale decisione è stata presa in base alle maggiori possibilità di investimenti destinati all’installazione della TV digitale e alla capacitá di generare più posti di lavoro in loco rispetto agli altri standard (statunitense e giapponese) concorrenti. La possibilitá di sfruttare l’Uruguay come “laboratorio” in scala ridotta per l’introduzione di strategie commerciali nel settore digitale verso mercati latinoamericani piú grandi e le opportunitá potenziali, anche indirette, che si genereranno nell’indotto (software di collegamento, mercato dei “contenuti TV”) rappresentano le maggiori attrattive che tale decisione comporta per le imprese italiane. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero I sem. 2009 9 Istituto nazionale per il Commercio Estero Tra i settori di interesse per la cooperazione commerciale ed industriale, si segnala anche quello dell’ambiente, che spazia dalla produzione di energie alternative (biomassa, eolica, biodiesel, ecc.) alla possibilità di appoggiare la realizzazione di progetti per la riduzione di emissioni inquinanti supportati da relativa certificazione, in linea con i parametri fissati dal Protocollo di Kyoto. Ugualmente interessanti le potenzialità future del trattamento e della gestione dei rifiuti industriali. Da ultimo, anche il settore della tracciabilità dei prodotti alimentari e biologici, a cavallo tra tematiche ambientali e fito-sanitarie, è oggetto di crescente interesse da parte dei produttori locali. Infine, si segnala che l’Amministrazione Vázquez sta realizzando alcuni interventi infrastrutturali che potrebbero fare da “trampolino” per il rilancio industriale e tecnologico del Paese. Tra questi, vale la pena di menzionare le nuove opere portuali e aeroportuali a Montevideo, le gare pubbliche per il rinnovamento del sistema autostradale e delle ferrovie che rilanceranno il settore logistico, unitamente all’avvio di programmi di risanamento, soprattutto delle reti idriche, nei dipartimenti dell’interno del Paese. d) Suggerimenti per l’attivazione degli strumenti di sostegno finanziario e assicurativo pubblico per SACE e SIMEST La SACE ha mantenuto invariato il proprio atteggiamento assicurativo nei confronti dell’Uruguay rispetto al 2008. Schematicamente, le condizioni di assicurabilitá per l’Uruguay sono: - 4ª categoria di rischio OCSE (su una scala che va da 0, minor rischio, a 7, maggior rischio); - 2ª categoria Consensus; - Rischio sovrano, bancario, corporate: apertura; - Rischio politico, economico, finanziario, operativo: medio; prospettiva: stabile. Con la ripresa dell’economia locale, è aumentato l’interesse degli operatori economici nel ricorrere agli strumenti assicurativi e finanziari di SACE e SIMEST in Uruguay. Al momento, SACE ha un’esposizione di 321 mila euro nel Paese, di cui 275 mila giá erogati. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero I sem. 2009 10