Gestori: migliora ancora la fiducia dei professionisti CFA sull

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Gestori: migliora ancora la fiducia dei professionisti CFA sull
RASSEGNA STAMPA – CFA ITALY SENTIMENT INDEX – NOVEMBRE 2015 Cfa Italy Radiocor Sentiment Index: sale a 56,9% sentiment operatori ‐3‐ (Il Sole 24 Ore Radiocor) ‐ Milano, 03 nov ‐ "Le banche centrali ‐ ha commentato Marialuisa Parodi, Cefa, Chief Investment Officer di Soave Asset Management ‐ ben consapevoli del ruolo dominante ancora esercitato nella formazione delle aspettative di mercato, restano fortemente determinate ad evitare crisi di fiducia. Un esempio recente e' quello fornito dai timori di rallentamento cinese, che durante l'estate hanno spazzato via l'ottimismo sui progressi macro di Usa ed Eurolandia: la Fed e la Bce, seppur in modi e tempi diversi, si sono affrettate a rispondere rassicurando sulla titolarita' di un ruolo stabilizzatore. Ovviamente, la Cina ha fatto capire di essere decisa ad adottare le necessarie manovre di politica economica per evitare un hard lending, cio' che permette a Bce e Fed di tornare a concentrarsi sulla situazione domestica con relativa divergenza di policy (e, dunque, di formazione di aspettative) ai due lati dell'Atlantico" Per avviare un concreto disimpegno delle banche centrali, tuttavia, "e' indispensabile che la componente investimenti risponda all'appello della ripresa globale, specialmente in Europa: da li' occorre passare per chiudere gli output gap e scongiurare l'aumento della componente strutturale della disoccupazione". Cop‐(RADIOCOR) 03‐11‐15 18:01:30 (0551) 3 NNNN‐ Il sole 24 ore 2006. All rights reserved.0‐ Nov/03/2015 17:01 GMT Finanza.com Gestori: migliora ancora la fiducia dei professionisti CFA sull'economia
italiana per i prossimi sei mesi
Massimiliano Volpe
3 novembre 2015 18:44
MILANO (Finanza.com)
Nel sondaggio mensile di novembre, svolto da CFA Society Italy, i professionisti degli investimenti italiani
si dicono positivi relativamente alla ripresa economica domestica, con un’ottica a sei mesi, in ulteriore
aumento dal dato precedente. Gli investitori professionali italiani certificati CFA sono positivi sulle
prospettive dell’economia domestica: il "Sentiment Index” registra un valore pari a 56,9, in aumento
rispetto al mese precedente e prossimo ai livelli registrati nella prima parte dell’anno.
Nel dettaglio delle principali asset class, i tassi di interesse a lungo termine sono previsti in ascesa negli
Stati Uniti mentre vi sono aspettative per un ulteriore espansione monetaria in Europa. Le attese sui
mercati azionari permangono positive, soprattutto in Italia ed Europa, mentre il dollaro Usa dovrebbe
apprezzarsi contro Euro dagli attuali livelli.
Secondo Marialuisa Parodi, Chief Investment Officer Soave Asset Management di Lugano le banche
centrali, ben consapevoli del ruolo dominante ancora esercitato nella formazione delle aspettative di
mercato, restano fortemente determinate ad evitare crisi di fiducia. Un esempio recente è quello fornito
dai timori di rallentamento cinese, che durante l’estate hanno spazzato via l’ottimismo sui progressi
macro di USA ed Eurolandia: la Fed e Bce, seppur in modi e tempi diversi, si sono affrettate a rispondere
rassicurando sulla titolarità di un ruolo stabilizzatore.
Ovviamente, la Cina ha fatto capire di essere decisa ad adottare le necessarie manovre di politica
economica per evitare un hard lending, ciò che permette a BCE e FED di tornare a concentrarsi sulla
situazione domestica con relativa divergenza di policy (e, dunque, di formazione di aspettative) ai due lati
dell’Atlantico. Per avviare un concreto disimpegno delle banche centrali, tuttavia, è indispensabile che la
componente investimenti risponda all’appello della ripresa globale, specialmente in Europa: da lì occorre
passare per chiudere gli output gap e scongiurare l’aumento della componente strutturale della
disoccupazione.
Anche sul fronte inflazione, del resto, un mercato del lavoro più tonico non è ancora in grado di
compensare l’effetto della debolezza dei prezzi dell’energia e delle materie prime: il prezzo del petrolio, in
particolare, risente pesantemente di equilibri geopolitici assai fluidi ed introduce una volatilità sgradita nel
processo di formazione delle aspettative, variabile sensibilissima per molti altri equilibri di mercato.
Significative inversioni di tendenza di queste variabili sono quindi propedeutiche al ritiro sostanziale dello
stimolo monetario e al rialzo significativo dei tassi.
Pur con una maggiore frequenza di rialzi nella volatilità, tipica dei punti di svolta, Parodi si aspetta che il
processo di normalizzazione resti graduale e i prezzi delle asset di rischio ancora complessivamente
sostenuti dallo stimolo monetario.
Ma, come del resto evidenziato dal sondaggio, i progressi continueranno.
Parodi si aspetta anche che l’incorporazione di migliori prospettive macroeconomiche avverrà
principalmente attraverso i tassi a lunga. Il conseguente irripidimento delle curve, prima negli Usa e
successivamente in Eurolandia, premiando il settore bancario, contribuirà a velocizzare l’aggiustamento
del meccanismo di trasmissione dello stimolo monetario e ad agire finalmente da stimolo per l’agognata
ripresa degli investimenti, senza la quale, ripetiamo, non sarà possibile dichiarare l’uscita definitiva dalla
crisi.
Fatti salvi gli eventuali settori target di acquisto della Bce (che si trova, come dichiarato da Draghi, in
"work and assess mode”, preludio di possibili ulteriori stimoli a dicembre), siamo estremamente cauti sul
credito: il lunghissimo ciclo virtuoso appare ormai decisamente stanco e reso vieppiù vulnerabile dall’
irripidimento delle curve dei rendimenti e dalla volatilità in aumento.
Inoltre Parodi si attende il perdurare dell’euro debole, di cui la Bce, più o meno manifestatamente, ha
bisogno come alleato per accompagnare la ripresa, attraverso il rafforzamento della domanda estera.
Interessanti le opportunità fornite dai mercati azionari dei paesi emergenti, seppur in modo selettivo e
all’unisono con le rassicurazioni di politica economica da parte della Cina
Il "CFA Italy Financial Business Survey” ha misurato il parere di 66 professionisti con certificazione CFA®
e membri dell’Associazione, un campione rappresentativo del punto di vista degli investitori professionali
italiani (i circa 400 soci di CFA Italy svolgono principalmente i ruoli di gestore di portafoglio, analista
finanziario, trader, broker, consulente e top manager di società del settore finanziario). Il sondaggio,
svolto tra il 20 ed il 31 ottobre 2015, rileva un dato di "Sentiment Index” pari a 56,9, dal precedente 43,9
del mese scorso.
Cfa Italy Financial Business Survey, ecco i risultati del sondaggio mensile tra i gestori ‐ FinanzaOperativa.com nov 4th, 2015 ∙ Gli investitori professionali italiani certificati CFA® sono più positivi in merito alle prospettive dell’economia domestica: il
“Sentiment Index” relativo al mese di novembre registra un valore pari a 43,9, in aumento rispetto al mese precedente e prossimo
ai livelli registrati nella prima parte dell’anno. Nel dettaglio delle principali asset class, i tassi di interesse a lungo termine sono
previsti in ascesa negli Stati Uniti mentre vi sono aspettative per un ulteriore espansione monetaria in Europa. Le attese sui
mercati azionari permangono positive, soprattutto in Italia ed Europa, mentre il dollaro USA dovrebbe apprezzarsi contro
Euro dagli attuali livelli.
Le banche centrali, ben consapevoli del ruolo dominante ancora esercitato nella formazione delle aspettative di mercato, restano
fortemente determinate ad evitare crisi di fiducia ha affermato Marialuisa Parodi, CEFA Chief Investment Officer – Soave Asset
Management di Lugano – Un esempio recente è quello fornito dai timori di rallentamento cinese, che durante l’estate hanno
spazzato via l’ottimismo sui progressi macro di USA ed Eurolandia: la FED e BCE, seppur in modi e tempi diversi, si sono affrettate
a rispondere rassicurando sulla titolarità di un ruolo stabilizzatore. Ovviamente, la Cina ha fatto capire di essere decisa ad adottare le
necessarie manovre di politica economica per evitare un hard lending, ciò che permette a BCE e FED di tornare a concentrarsi sulla
situazione domestica con relativa divergenza di policy (e, dunque, di formazione di aspettative) ai due lati dell’Atlantico”.
“Per avviare un concreto disimpegno delle banche centrali, tuttavia – sottolinea il Parodi – è indispensabile che la componente
investimenti risponda all’appello della ripresa globale, specialmente in Europa: da lì occorre passare per chiudere gli output gap
e scongiurare l’aumento della componente strutturale della disoccupazione. Anche sul fronte inflazione, del resto, un mercato del
lavoro più tonico non è ancora in grado di compensare l’effetto della debolezza dei prezzi dell’energia e delle materie prime: il
prezzo del petrolio, in particolare, risente pesantemente di equilibri geopolitici assai fluidi ed introduce una volatilità sgradita nel
processo di formazione delle aspettative, variabile sensibilissima per molti altri equilibri di mercato”.
Significative inversioni di tendenza di queste variabili sono quindi propedeutiche al ritiro sostanziale dello stimolo monetario e al
rialzo significativo dei tassi.
“Pur con una maggiore frequenza di rialzi nella volatilità, tipica dei punti di svolta – continua Parodi – ci aspettiamo dunque che il
processo di normalizzazione resti graduale e i prezzi delle asset di rischio ancora complessivamente sostenuti dallo stimolo
monetario. Ma, come del resto evidenziato dal sondaggio, i progressi continueranno. Ci aspettiamo anche che l’incorporazione di
migliori prospettive macroeconomiche avverrà principalmente attraverso i tassi a lunga. Il conseguente irripidimento delle curve,
prima negli USA e successivamente in Eurolandia, premiando il settore bancario, contribuirà a velocizzare l’aggiustamento del
meccanismo di trasmissione dello stimolo monetario e ad agire finalmente da stimolo per l’agognata ripresa degli investimenti, senza
la quale, ripetiamo, non sarà possibile dichiarare l’uscita definitiva dalla crisi”.
“Fatti salvi gli eventuali settori target di acquisto della BCE (che si trova, come dichiarato da Draghi, in “work and assess mode”,
preludio di possibili ulteriori stimoli a dicembre), siamo estremamente cauti sul credito: il lunghissimo ciclo virtuoso appare ormai
decisamente stanco e reso vieppiù vulnerabile dall’ irripidimento delle curve dei rendimenti e dalla volatilità in aumento”.
Ancora, Parodi si attende il perdurare dell’euro debole, di cui la BCE – più o meno manifestatamente – ha bisogno come alleato
per accompagnare la ripresa, attraverso il rafforzamento della domanda estera.
Infine, interessanti a detta del Cio, le opportunità fornite dai mercati azionari dei paesi emergenti, seppur in modo selettivo e
all’unisono con le rassicurazioni di politica economica da parte della Cina.
Il Sole 24 Ore Radiocor Cfa Italy Radiocor Sentiment Index: sale a 56,9% sentiment operatori (Il Sole 24 Ore Radiocor) ‐ Milano, 03 nov ‐ I professionisti italiani del settore finanziario rimangono fiduciosi circa le prospettive dell'economia italiana nell'arco dei prossimi mesi e anzi cresce la percentuale di quanti ritengono possibile un ulteriore miglioramento della congiuntura. E' quanto risulta dalla rilevazione di novembre del 'Cfa Italy Radiocor Sentiment Index' a cui hanno partecipato 66 soci dell'associazione. Nello specifico aumenta la percentuale di coloro che si attendono un miglioramento dell'economia nell'arco dei prossimi sei mesi, pari al 67,7% del totale, mentre il 21,5% stima condizioni invariate e solo un 10,8% si attende un peggioramento. La differenza tra coloro che risultano ottimisti sulle prospettive dell'economia italiana, rispetto ai pessimisti, e' pari a 56,9, un valore che rappresenta il sentiment index per il mese di novembre 2015 ed e' in deciso rialzo dai 43,9 punti di ottobre. Il dato di sintesi sale ulteriormente, sui livelli prossimi a quelli registrati durante la primavera. I partecipanti vedono una sostanziale stabilita' delle condizioni economiche nell'eurozona mentre prevedono un lieve miglioramento dell'economia Usa. Cop‐(RADIOCOR) 03‐11‐15 14:00:00 (0364) 3 NNNN‐Il sole 24 ore 2006. All rights reserved. Cfa Italy Radiocor Sentiment Index: sale a 56,9% sentiment operatori ‐2‐ (Il Sole 24 Ore Radiocor) ‐ Milano, 03 nov ‐ L'inflazione e' vista sostanzialmente stabile dagli operatori finanziari certificati Cfa in Europa, mentre e' prevista in aumento negli Stati Uniti. Permangono invece aspettative di incremento dei tassi di interesse nell'economia nordamericana, prevalentemente sui tassi a lungo termine, mentre la politica monetaria in Europa potrebbe evidenziare ulteriori spinte espansive. Sui mercati azionari, sono previsti rialzi dagli attuali livelli per il listino italiano (li attende il 71,4% degli operatori) e per gli indici europei (62,9%) e, in maniera piu' contenuta, per la borsa statunitense (36,5%), aspettative in miglioramento rispetto alla passata previsione. Sulle valute permane l'attesa per un relativo apprezzamento del dollaro Usa contro l'euro mentre sul petrolio dovrebbe realizzarsi un aumento dei prezzi, sui prossimi sei mesi, rispetto alle quotazioni attuali, anche se circa il 63% non si attende variazioni di sorta. Per quanto riguarda la redditivita', il 53,7% degli operatori si attende un miglioramento per le banche, il 45,1% per le assicurazioni, il 49% per la meccanica e il 46% per le costruzioni. Il 50% degli operatori prevede invece un livello di redditivita' invariato per il settore delle telecomunicazioni. Cop (RADIOCOR) 03‐11‐15 14:00:06 (0365) 3 NNNN Il sole 24 ore 2006. All rights reserved.