POF 2015-16 parte normativo - organizz

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POF 2015-16 parte normativo - organizz
ISTITUTO COMPRENSIVO
DI MESTRINO
SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DI I GRADO
DI MESTRINO E VEGGIANO
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2015-2016
1
Il presente lavoro, deliberato dal Collegio Docenti nelle sedute del 10/11/2015, 17/12/2015
e del 17/01/2016, ed adottato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 21/01/2016, trova
fondamento nel percorso di lavoro realizzato nelle scuole dell’Istituto nel corso degli ultimi
anni.
Il Dirigente Scolastico
Donola Gabriele
2
INDICE
Presentazione………………………………………………………………………… 4
Le caratteristiche del nostro servizio d’istruzione…………………………………
4
Le caratteristiche dell’offerta formativa…………………………………………….
5
L’Istituto………………………………………………………………………………..
6
Il territorio……………………………………………………………………………...
7
Le finalità dell’Istituto………………………………………………………………..
9
Le linee d’azione…………………………………………………………………….
9
Il Progetto educativo…………………………………………………………………
9
Il Progetto didattico…………………………………………………………………..
10
Il Progetto organizzativo…………………………………………………………….
16
Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES)…………..…………………….
20
Il Regolamento d’Istituto……………………………………………………………..
22
La valutazione del servizio erogato………………………………………………… 32
Il Patto di Corresponsabilità - scuola primaria…………………………………
35
Il Patto di Corresponsabilità - scuola secondaria di I grado………………….
41
3
PRESENTAZIONE
Il Piano dell’Offerta Formativa del nostro Istituto è il risultato di un’elaborazione che ha avuto
come cardine l’allievo nell’ottica di:




garantire il diritto di apprendere
valorizzare le diversità
promuovere le potenzialità
assicurare il successo formativo
Prima di essere un’offerta è stato sicuramente la risposta ai bisogni di un allievo che vive in
una realtà molto complessa e in continua trasformazione.
Il piano ha cercato, nel corso degli anni, di costruire un percorso articolato in una rete di
conoscenze collegate le une alle altre in cui l’insegnante assume per l’allievo la figura di
guida all’acquisizione di competenze, di un sapere organizzato e non parcellizzato.
In questo processo di insegnamento-apprendimento l’insegnante considera l’allievo nella
sua interezza di persona e di cittadino e contribuisce in modo significativo, con la
personalizzazione degli interventi, a delineare e a sviluppare le potenzialità di ciascuno.
Si tratta di un piano concreto, aperto anche all’esterno, che coinvolge le famiglie e le diverse
agenzie del territorio, in un’interazione di energie che hanno sempre l’allievo protagonista
dei progetti.
La chiave per comprendere la filosofia che ha ispirato il piano può trovarsi in due citazioni:
“Ogni uomo è destinato ad essere un successo, il mondo è destinato ad accogliere
questo successo” ( dal Rapporto di Edgar Faure )
“Ogni uomo è per certi aspetti uguale a tutti gli altri uomini; uguale ad alcuni altri
uomini; uguale a nessun altro uomo” ( Clyde Kluckhohn )
LE CARATTERISTICHE DEL NOSTRO SERVIZIO D’ISTRUZIONE
Compito della Scuola è quello di fornire un Servizio di Istruzione che sia nel contempo
promozione culturale e contributo alla formazione dell'alunno come uomo e come cittadino.
Poiché tale servizio risponde al diritto di ogni persona ad essere istruita per essere capace
di ragionamenti e pensieri propri, la Scuola tutela il principio dell’uguaglianza,
riconoscendo pari dignità a ciascun alunno indipendentemente da sesso, etnia, lingua,
religione, condizioni psico-fisiche e ambiente socio-culturale di provenienza. Per ciò stesso
garantisce imparzialità nell'erogazione del suo servizio, attenendosi a principi di obiettività
ed equità.
Essendo l'istruzione non solo un diritto ma anche un dovere, la Scuola pone molta
attenzione al rispetto dell'obbligo scolastico e si sforza di concorrere alla rimozione delle
cause che potrebbero ostacolarlo. Per tale motivo tiene costantemente sotto controllo la
frequenza alle lezioni, così come richiede alle sue componenti impegno a garantire
regolarità e continuità nell'erogazione del servizio.
Consapevole della complessità del processo formativo, la scuola ricerca la collaborazione
di quanti ad esso concorrono e in particolar modo dei genitori, naturalmente nel rispetto e
nella salvaguardia delle reciproche competenze.
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I comportamenti di tutti (personale della scuola, alunni, genitori) devono tendere al
raggiungimento degli obiettivi generali del servizio dal momento che, in una logica di
gestione partecipata, tutti sono protagonisti e responsabili.
Scuola autonoma, aperta e democratica, che si pone, attraverso le sue proposte
formative, come elemento di promozione culturale nel territorio di appartenenza.
Scuola della trasparenza, in grado di fornire informazioni complete sul servizio erogato e
capace di giustificare le proprie scelte e decisioni.
Scuola organizzata, in cui efficienza, efficacia e flessibilità regolano l'apparato didattico ed
amministrativo.
Scuola, infine, la cui offerta formativa e' orientata alla innovazione e alla qualità
dell'istruzione, per garantire le quali tutto il personale assume l'impegno di aggiornarsi
costantemente nel quadro di un continuo sviluppo di professionalità.
Non bisogna, però, dimenticare che per assolvere all’impegno di un servizio come questo
si incontrano difficoltà quotidiane, sia a livello organizzativo che di condivisione delle idee.
L’obiettivo che ci proponiamo è quello di tradurre nel concreto questi spunti essenziali per
una corretta applicazione delle linee di principio che devono essere condivise da tutti.
LE CARATTERISTICHE DELL’OFFERTA FORMATIVA
L'offerta formativa della scuola traduce e realizza i principi fondamentali prima dichiarati.
Con essa si esplicita ciò che gli allievi devono aspettarsi dalla Scuola ma, nel contempo,
che cosa la Scuola si aspetta da loro in termini sia di apprendimenti, sia di comportamenti.
Nel dichiarare il proprio operato, la Scuola instaura un contratto formativo che vede attori
principali docenti, alunni e genitori, ma che, più o meno direttamente, coinvolge tutta
l’organizzazione scolastica e l'ambiente in cui essa agisce.
Si riconosce in tal modo il diritto dell'allievo di essere, a priori, motivatamente informato
sugli obiettivi da raggiungere e sul percorso a lui più confacente per conseguirli.
Si soddisfa altresì il suo diritto di instaurare con i docenti un dialogo aperto, grazie al quale
affrontare costruttivamente gli impegni e superare le eventuali difficoltà.
Di converso gli si richiedono precisi doveri: di studio, di applicazione, di attenzione e
disponibilità. Naturalmente con equilibrio, nella consapevolezza che all'alunno occorre
garantire tempi di svago.
Nell'assegnazione dei compiti a casa, che è suo dovere svolgere, i docenti assumono
l'impegno di razionalizzare i carichi di lavoro con precise decisioni all'interno dei Consigli di
Classe e dei teams docenti.
Si riconosce all'alunno il diritto di vivere in un ambiente accogliente, sicuro e
adeguatamente attrezzato, ma gli si richiede che lo rispetti diligentemente e
responsabilmente e che collabori per mantenerlo tale. Così come opera con l'alunno,
altrettanto la scuola fa con il genitore di cui legittima il diritto-dovere a conoscere l'offerta
formativa, a contribuirvi con proposte e pareri, collaborando per la sua realizzazione.
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L’ISTITUTO
L’Istituto Comprensivo Statale di Mestrino è nato il 1° settembre 1999 e comprende 5 sedi: la
scuola secondaria di primo grado “Leonardo Da Vinci” di Mestrino (sede della Direzione e della
Segreteria), con la sezione associata di Veggiano, e i plessi di scuola primaria “Don Giovanni
Bosco” a Mestrino, “Edmondo De Amicis” a Lissaro (frazione di Mestrino), “Alessandro Manzoni”
a Veggiano.
Le cinque sedi accolgono complessivamente 1296 alunni (al 09.12.2015) distribuiti in 63 classi.
Gli alunni stranieri sono in costante crescita e costituiscono circa il 16,3% del totale.
Ecco di seguito le sedi con i rispettivi indirizzi e recapiti.
Scuola Primaria
“Edmondo De Amicis”
Via S.G. Battista, 19
35035 Mestrino (PD)
Tel: 049.9000286
Scuola Primaria
“Alessandro Manzoni”
Via Roma, 41/A
35030 Veggiano (PD)
Tel: 049.5089233
[email protected]
[email protected]
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
DI MESTRINO
E-mail scuola: [email protected]
E-mail presidenza: [email protected]
Sito Internet: www.icsmestrino.gov.itSito Internet:
www.icmestrino.it
Scuola Secondaria di 1°
grado
“Leonardo da Vinci”
Via De Gasperi, 17
35035 Mestrino (PD)
Tel: 049.9000017
[email protected]
Scuola Secondaria di 1°
grado
“Leonardo da Vinci”
Via Roma, 10
35030 Veggiano (PD)
Tel: 049.9007514
[email protected]
Fax: 049.9001699
Ulteriori notizie su ciascun plesso (descrizione della sede, alunni, docenti, tempo scuola,
progetti, visite e viaggi d’istruzione) sono contenute nei POF DI PLESSO.
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IL TERRITORIO
L’Istituto accoglie gli alunni provenienti dai due Comuni di Mestrino e Veggiano, le cui
caratteristiche possono essere così riassunte:
IL
TERRITORIO
MESTRINO
Si trova al confine ovest della provincia di
Padova, a circa 10 km dalla città, con
un’estensione di 19,30 kmq; densità
588,5 ab. per kmq.
Il territorio è suddiviso nel capoluogo
(Mestrino) e due frazioni (Arlesega e
Lissaro).
L’andamento demografico risulta in
costante aumento: dai 4320 ab. del 1961
si è passati agli attuali 11.425 (dicembre
2015). Il saldo sociale è costantemente in
crescita, con una media nell’ultimo
decennio di +223 unità, contro un saldo
naturale di +78 unità. PER TASSO DI
CRESCITA [= Tasso di Natalità - Tasso di
LA
Mortalità + Tasso Migratorio] Mestrino è a
POPOLAZIONE 27,9 – 2° posto in provincia di Padova
(anno 2014).
Per età media della popolazione Mestrino
è al 4° posto in Provincia di PD (39,35).
L’80% della popolazione vive nei centri
abitati, il 20% in case sparse. Circa l’80%
delle abitazioni è di proprietà di chi vi
abita.
La recente espansione ha portato un
considerevole aumento della popolazione
immigrata dai territori limitrofi e dai paesi
extracomunitari (1.500 stranieri: il 13,2%
della popolaz. residente – 9° posto in prov.
di PD); per saldo migratorio, infatti, [Tasso
Migratorio = (Saldo Migratorio /
Popolazione media) * 1.000] MESTRINO
è a 19,00 (7° posto in Prov. di PD)
VEGGIANO
Si trova al confine tra le province di Padova
e Vicenza, a circa 15 km ad ovest di
Padova, ed ha un’estensione di 16,24 kmq;
densità 286,7 ab. per Kmq.
Il territorio comprende il capoluogo
(Veggiano) e due frazioni (Trambacche e
Santa Maria).
Dal 5.11.2012 con atto costitutivo
Veggiano,
insieme ai Comuni di
Saccolongo, Rovolon e successivamente
dal 22.12.2014 con il Comune di
Cervarese S. Croce, costituisco l’Unione
dei Comuni denominata “Retenus” per
l’esercizio congiunto di funzioni o servizi di
competenza comunale. L'unione è dotata di
autonomia statutaria nell’ambito dei principi
fissati dalla Costituzione e dalle norme
comunitarie, statali e regionali.
Il Comune negli ultimi anni ha registrato
una
crescita
demografica
assai
consistente, tanto che i dati ISTAT prima
del 2010 lo collocavano al 3° posto nella
Regione per l’incremento demografico.
Dopo l’alluvione del 2010 il comune è sceso
agli ultimi posti nel saldo migratorio (70°
posto, allo 0,6 per mille), mentre il tasso di
crescita ha subito un forte rallentamento, e
si attesta all’ 8,8.
Al 31/12/2015 risultano 4.668 abitanti e
1810 nuclei familiari, dei quali l’80% è
proprietario dell’immobile in cui risiede. Il
70% degli abitanti vive nei centri abitati, il
30% in case sparse.
I minori residenti al 31/12/2015 sono 1.063.
I nuovi nati nel 2015 sono 42.
È forte l’aumento della popolazione
straniera, la cui incidenza si attesta al 9,3%.
Alla fine degli anni ’90 c’erano una decina
di soggetti e 7 nuclei familiari, oggi ci sono
circa 433 residenti stranieri.
Per età media della popolazione Vegginao
è al 1° posto in Provincia di PD (37,50), così
come per la % di popolaz. celibe (46,46%!)
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LA
STRUTTURA
DELLA
FAMIGLIA
LA
SITUAZIONE
ECONOMICA
L’OFFERTA
CULTURALE
MESTRINO
La composizione della famiglia è passata
da 4,8 persone per nucleo familiare nel
1994 a 2,4 nel 2015.
I nuclei familiari singoli sono 1332, le
famiglie con 2 figli sono 840, con un figlio
1227, con 3 figli 166, con più di 3 figli 27.
Spesso le famiglie ricorrono a nonni e
parenti per accudire i figli (oltre il 55%),
mentre una certa percentuale (circa il
40%) ricorre alla baby-sitter o alle strutture
per l’infanzia presenti anche nel territorio
comunale (2).
La percentuale di divorziati a Mestrino e
Veggiano è al 2,2% - 10° posto in prov. di
PD.
Mestrino si sviluppa per la maggior parte
lungo la S.R. 11 che favorisce i
collegamenti con Padova e Vicenza; ciò
ha comportato un discreto sviluppo di
attività commerciali e produttive, con 977
sedi di impresa (304 artigianali e 836
industria e terziario) e 1.216 insediam.
produttivi, per un totale di 4.395 addetti; il
tasso di disoccupaz. è all’8,1%. IL reddito
pro capite è di 25.271 €.
La popolazione attiva rappresenta oltre il
50% della popolazione residente ed il 32%
è formato da donne lavoratrici. I lavoratori
sono così distribuiti: il 49% nei servizi, il
47% nelle attività produttive, il 4% in
agricoltura. È ancora forte la necessità di
spostamento per recarsi al posto di lavoro.
Mediamente il ricorso a sostentamenti
economici nelle varie fasce di età è in
aumento (circa 45 famiglie); sensibili e in
crescita sono le richieste di sostegno alla
famiglia in termini di servizi post-scuola ed
attività extra scolastiche.
In Municipio si trova la biblioteca civica
con circa 14.591 volumi e una discreta
raccolta multimediale di 2115 dvd.
Gli utenti iscritti al prestito si attestano sui
3.431.
Sono attive diverse associazioni culturali.
VEGGIANO
La composizione della famiglia conferma
l’andamento nazionale: è passata da 5,18
(1971) a 2,75 (2003) persone per nucleo.
I nuovi residenti sono principalmente
giovani adulti provenienti dai comuni
limitrofi. Perciò è crescente la richiesta di
servizi per la prima infanzia: i neo-genitori
hanno una notevole difficoltà nell’accudire i
figli perché lontani dalle famiglie di origine,
senza i nonni che svolgono una importante
funzione nella crescita dei nipoti e di aiuto
ai figli; sono presenti pure famiglie mono
genitoriali che ancor più risentono di tale
situazione.
Nel territorio comunale è presente dal 2005
l’asilo nido.
Il buon collegamento viario con Padova e
Vicenza (S.R. 11) ha favorito lo sviluppo di
attività produttive tanto da creare una zona
industriale in costante espansione. Sono
presenti attualmente 483 sedi di impresa
(156 artigianali e 378 industria e terziario) e
594 insediam. produttivi, per un totale di
1.884 addetti; il tasso di disoccupaz. è
all’8,7%. IL reddito pro capite è di 27.505 €.
La maggior parte della popolazione attiva è
stabilmente occupata in loco, mentre una
modesta quantità si sposta nei Comuni
vicini. La disoccupazione è pressoché la
stessa per ambo i sessi.
In aumento è il ricorso a sostentamenti
economici da parte di famiglie con minori e
anziani nonché a famiglie straniere.
Sensibile e in crescita sono le richieste di
sostegno alla famiglia in termini di servizi
pre e post scuola, attività extra scolastiche,
soprattutto da parte delle famiglie in cui
lavorano entrambi i genitori.
Nel Municipio è attiva una biblioteca di 94 m2,
con un discreto patrimonio librario e
multimediale (10300 volumi, di cui 518 dvd e
vhs al 31.12.2015). Le attività culturali
comprendono rassegne teatrali, corsi per
lettori volontari e animazione alla lettura,
incontri con l’autore e promozione della
biblioteca e della lettura, coinvolgendo
spesso tutti gli ordini e gradi delle scuole
locali.
Sono presenti diverse associazioni culturali
che organizzano sul territorio numerosi corsi
(es. lingue, ricamo, pittura, laboratori creativi,
musica, ecc.)
L’Amministrazione
Comunale
inoltre
promuove nel proprio territorio feste
tradizionali (carnevale, bati marzo, ecc.) e
rassegne estive (teatro, musica, ecc).
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LA FINALITA’ DELL’ISTITUTO
Promuovere lo sviluppo integrale della persona in tutti i suoi aspetti: cognitivo, affettivo,
relazionale, corporeo, estetico, etico e civico.
LE LINEE D’AZIONE
 Alfabetizzazione culturale di base
 Sviluppo delle potenzialità, delle capacità e delle competenze individuali
 Valorizzazione degli interessi, delle attitudini, delle eccellenze e dei percorsi individuali
particolarmente significativi
 Accoglienza ed effettiva integrazione delle diversità culturali, fisiche e sociali
 Promozione del benessere e del successo scolastico
 Continuità educativo - didattica tra i vari ordini di scuola
 Percorsi mirati alla consapevolezza di sé e all’orientamento
 Costruzione del senso di responsabilità e di legalità
 Interpretazione delle sollecitazioni culturali, sociali e tecnologiche di una società in
continuo cambiamento
 Risposta ai bisogni del territorio e alle richieste dell’utenza
 Collaborazione tra scuola e famiglia
 Coinvolgimento delle agenzie educative presenti nel territorio
 Flessibilità degli interventi educativi e didattici
 Gestione ottimale delle competenze professionali di tutto il personale
IL PROGETTO EDUCATIVO
L’Istituto opera per il conseguimento dei seguenti obiettivi educativi comuni a tutti gli alunni:

Partecipare in modo costruttivo alle varie attività

Impegnarsi regolarmente in tutte le discipline

Avere buoni rapporti con gli altri

Collaborare con tutti

Rispettare le regole della convivenza civile
Per far raggiungere agli alunni gli obiettivi educativi comuni
la Scuola Primaria:
 si propone di valorizzare il bagaglio di esperienze che i bambini hanno maturato in famiglia e
nei rapporti con gli altri, dedicando ad esse particolare attenzione e considerazione
 dà valore a tutte le dimensioni della persona e concorre a sviluppare la crescita e la
maturazione del bambino attraverso la presa di coscienza del proprio corpo e delle sue
possibilità
 mira a rendere consapevole il bambino del suo bagaglio di idee, valori, adotta modalità di
lavoro che stimolino la disponibilità alla collaborazione e all’aiuto reciproco
 favorisce nell’alunno l’acquisizione e l’utilizzo di una pluralità di linguaggi che gli permettono di
esprimersi e di avere molteplici strumenti di lettura del mondo
 si propone di arricchire la visione del mondo e della vita del bambino, orientandolo verso la
cura e il miglioramento di sé e della realtà in cui vive
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 utilizza la diversità delle persone e delle culture come ricchezza; stimola il bambino ad operare
con sensibilità allo scopo di trasformare l’integrazione dei compagni in situazione di
svantaggio, in una risorsa educativa e didattica per tutti
 opera in modo che gli alunni possano sperimentare l’importanza dell’impegno personale e del
lavoro di gruppo attivo e solidale, attraverso i quali accettare e rispettare l’altro, dialogare e
partecipare in modo costruttivo alla realizzazione di obiettivi comuni
la Scuola Secondaria di primo grado:
 adopera le conoscenze e le abilità come occasioni per sviluppare armonicamente la
personalità dei ragazzi in tutte le direzioni (etiche, sociali, intellettuali, affettive, operative,
creative) e per consentire loro di agire in maniera autonoma, matura e responsabile;
 aiuta lo studente a prendere coscienza delle regole della vita comunitaria rispettando gli altri e
l’ambiente, a sviluppare l’accettazione degli altri e lo spirito di collaborazione, ad acquisire
un’immagine sempre più chiara e approfondita della realtà sociale, a comprendere il rapporto
che intercorre fra le vicende storiche ed economiche, le strutture istituzionali e politiche, le
aggregazioni sociali e la vita e le decisioni del singolo, al fine di un’integrazione attiva, critica
e responsabile nella società contemporanea;
 mira all’orientamento di ciascuno, favorisce l’iniziativa del soggetto per il suo sviluppo fisico,
psichico e intellettuale, lo mette nelle condizioni di definire e conquistare la propria identità di
fronte agli altri e di rivendicare un proprio ruolo nella realtà sociale, culturale e professionale;
 accompagna il preadolescente nella sua maturazione globale fino alle soglie dell’adolescenza;
 si impegna a sviluppare conoscenze e abilità disciplinari e interdisciplinari utilizzando le
modalità più adeguate per dare motivazione e senso agli apprendimenti;
 legge, attraverso la disponibilità all’ascolto e al dialogo, i bisogni e i disagi dei preadolescenti
e interviene proponendo scelte il più possibile condivise dalle famiglie e dagli altri soggetti
educativi nell’extrascuola (enti locali, formazioni sociali, comunità religiose, volontariato, la
società civile intera);
 attua con gli alunni relazioni “educative” i cui tratti distintivi sono l’attenzione alla persona, la
valorizzazione, il rispetto degli stili individuali di apprendimento, l’incoraggiamento,
l’orientamento, la correzione autorevole, il sostegno, la condivisione.
IL PROGETTO DIDATTICO
Il progetto didattico attiene agli apprendimenti che tutti i docenti mirano a promuovere negli alunni,
attraverso interventi sistematici, supportati da consolidate pratiche pedagogiche e metodologiche.
Esso si realizza attraverso le discipline stabilite dal curricolo nazionale, quote di curricolo locale
obbligatorio, ed eventuali ulteriori attività formative.
L’Istituto comprensivo metterà in atto anche nel corso dell’anno scolastico 2015 – 16 iniziative di
studio, approfondimento e formazione per attuare le Nuove Indicazioni nazionali per la scuola del
1° ciclo emanate con Regolamento MIUR del 16/11/2012, che il presente Piano dell’Offerta
formativa recepisce come orizzonte di riferimento per la programmazione individuale dei docenti,
dei singoli dipartimenti e dei Consigli di Classe/team docenti.
I docenti, oltre a perseguire gli obiettivi della propria disciplina, operano per il raggiungimento degli
obiettivi didattici comuni, cioè delle competenze trasversali, che tutti e due gli ordini di scuola,
con gradualità proporzionata all’età, concorrono a far acquisire agli alunni attraverso il processo
didattico. Essi sono:





Saper organizzare il proprio lavoro
Saper comprendere i diversi linguaggi disciplinari
Saper comunicare nei diversi linguaggi disciplinari
Saper osservare fatti e fenomeni
Saper porre e risolvere situazioni problematiche
10
I docenti inoltre concordano i criteri e gli strumenti di valutazione degli apprendimenti e le modalità
di comunicazione alle famiglie.
Articolazione e strumenti del progetto didattico
1. Prove d'ingresso
Mirano all'accertamento dei comportamenti cognitivi e non, delle conoscenze, delle abilità e delle
competenze e possono essere somministrate per discipline o per ambiti disciplinari, ma in ogni
caso concorrono a fornire ai team e ai Consigli di classe e agli alunni stessi elementi utili per
l'avvio del percorso didattico.
2. Piano di lavoro individuale
In stretta coerenza con gli obiettivi educativi e con quelli didattici trasversali, ogni docente elabora
un piano di lavoro annuale, nel quale indica i contenuti disciplinari e le attività interdisciplinari che
intende sviluppare da solo o con la collaborazione dei colleghi, tenendo presente che in ogni caso
le attività, anche se afferenti a un'unica disciplina, devono condurre all'unicità del sapere. Indica
altresì, sulla base della puntuale verifica della situazione iniziale della classe, i tempi necessari
per l'attuazione del piano, la metodologia che intende adottare, i tipi di verifica, i criteri di
valutazione.
3. Attività alternative all'IRC
Gli alunni che non si avvalgono dell'insegnamento della religione cattolica saranno impegnati in
attività di studio individuale, di studio assistito (recupero – approfondimento) o nello svolgimento
di argomenti che costituiscono una vera e propria “materia alternativa”, che devono essere
approvati dal Collegio dei docenti e dai rispettivi Consigli di classe/interclasse su proposta dei
docenti a cui vengono assegnati gli studenti che non si avvalgono dell’I.R.C. (normalmente questi
argomenti sono inerenti l’arricchimento linguistico degli alunni o l’area dei diritti umani e
dell’educazione all’ambiente).
4. Programmazione del Consiglio di Classe
Relativa alla scuola secondaria di primo grado, contiene la programmazione educativa- didattica
per la classe con indicati: la situazione della classe con le fasce di livello e i casi particolari, gli
obiettivi educativi e didattici, i metodi e gli strumenti di lavoro, le uscite didattiche e i viaggi
d’istruzione, le attività e i progetti, l’orientamento, le modalità delle verifiche e i criteri di valutazione
e di ammissione alla classe successiva.
5. Relazione iniziale
Relativa alla scuola primaria, contiene la programmazione educativo - didattica per la classe con
indicati: le osservazioni iniziali della classe con le fasce di livello e i casi particolari, gli obiettivi
educativi e didattici, i contenuti, i metodi applicati, gli strumenti di lavoro utilizzati, l’utilizzo delle
compresenze e/o contemporaneità delle attività di recupero, sviluppo e apprendimento, progetti,
laboratori, le uscite didattiche e i viaggi d’istruzione, le modalità delle verifiche e i criteri di
valutazione, i rapporti con le famiglie.
6. Agenda di modulo
Relativa alla scuola primaria, contiene la programmazione settimanale delle attività comuni; vi
sono annotati gli incontri con l’équipe socio-sanitaria, con Enti ecc.
7. Registro personale
Ogni docente ha un registro personale elettronico nel quale vanno regolarmente annotate tutte le
attività svolte, le osservazioni sistematiche, gli esiti delle verifiche e, nella scuola secondaria di
primo grado, le assenze degli alunni. Il registro, oltre a costituire la memoria degli interventi
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effettuati, è strumento di pianificazione didattica e ad esso è affidata la testimonianza dell'attività
del docente e degli alunni.
8. Registro di classe
Vi sono annotate le assenze e le attività della classe.
9. Verifiche
La verifica delle attività svolte è fatta di norma mensilmente o comunque alla fine di ogni unità di
apprendimento significativa. I genitori hanno il diritto di visionare le verifiche scritte dei propri figli,
al fine di rendersi conto dei loro progressi e intervenire e contribuire nella maniera più opportuna
al loro successo formativo. L'esito delle verifiche orali è comunicato per iscritto alle famiglie.
10. Valutazione
La scheda di valutazione è compilata quadrimestralmente, a seguito di scrutinio. Vi sono riportate
le valutazioni relative alle singole discipline e il giudizio globale (alla scuola secondaria di primo
grado solo per il secondo quadrimestre solo per casi particolari) elaborato sulla base dei criteri
concordati all'inizio dell'anno scolastico.
La valutazione di Cittadinanza e Costituzione trova espressione nel complessivo voto delle
discipline delle aree storico-geografica e storico-sociale di cui essa è parte integrante (DPR 22
giugno 2009, n. 122).
E’ oggetto di valutazione anche la frequenza dei corsi di “materia alternativa” alla Religione
cattolica, quando questi siano stati approvati a norma del precedente punto 3, secondo la stessa
scala di giudizi usata dai docenti di Religione.
All’incirca a metà del 1° e del 2° quadrimestre le famiglie vengono informate sull’andamento
didattico e disciplinare dei propri figli: alla scuola primaria attraverso un colloquio individuale, alla
scuola secondaria di primo grado tramite un documento scritto.
11. Criteri di valutazione nella scuola primaria
Relativamente alla scuola primaria, il Collegio Docenti ha concordato per la valutazione di periodo
(quadrimestrale) i seguenti criteri:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Interesse, partecipazione, impegno
Stima di sé, rapporto con gli altri, capacità di collaborazione
Comportamento e rispetto delle regole
Metodo di lavoro, autonomia, organizzazione
Attitudini
Progressi e risultati raggiunti
12. Gamma dei voti per la scuola primaria
Griglia con i criteri per l’attribuzione dei voti in decimi
che viene utilizzata nel documento di valutazione
Tale griglia è riferita ed adattata a ciascun livello di età.
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Conoscenze: ampie e particolarmente approfondite.
Abilità: precisione e sicurezza nell’applicazione anche in situazioni complesse o nuove.
Autonomia: totale; l’alunno è in grado di lavorare sempre senza l’aiuto dell’insegnante e in
modo corretto.
Tempi: rapidi.
Conoscenze: complete e sicure.
Abilità: precisione e sicurezza in situazioni via via più complesse.
12
9
8
7
6
5
Autonomia: completa; l’alunno è in grado di lavorare da solo.
Tempi: idonei.
Conoscenze: generalmente complete e corrette.
Abilità: sicurezza nell’applicazione in situazioni note o solo parzialmente variate.
Autonomia: generalmente autonomo.
Tempi: regolari.
Conoscenze: semplici ma corrette.
Abilità: sostanzialmente sicura in situazioni note.
Autonomia: ha spesso bisogno di qualche chiarimento.
Tempi: piuttosto regolari.
Conoscenze: essenziali/generiche.
Abilità: applicazione essenziale in situazioni semplici.
Autonomia: ha bisogno di chiarimenti e/o esemplificazioni.
Tempi: lenti.
Conoscenze: limitate, parziali, superficiali.
Abilità: applicazione guidata ancora incerta.
Autonomia: lavora solo se guidato.
Tempi: lunghi.
Nella scuola primaria, la delicatezza del momento valutativo nelle classi prime e seconde, in
età evolutiva e ai primi passi nell’approccio con il sapere, induce a non attribuire voti inferiori
al 6, mirando a promuovere maggiormente l’autostima e la fiducia in sé. Per gli alunni delle
classi terze, quarte e quinte, invece, viene introdotto anche il voto 5.
13. Criteri di ammissione alla classe successiva, di ammissione e di
attribuzione del giudizio sintetico all’esame di Stato nella scuola secondaria di
primo grado.
Criteri per l’ammissione alla classe successiva
Come previsto dalla legge, la condizione preliminare è data dal voto di condotta, che non
potrà essere inferiore a 6 (sei).
I seguenti criteri assumono valore vincolante; ad essi dovranno attenersi i consigli di classe in
sede di scrutinio finale per l’anno scolastico 2015/2016.
Il requisito minimo per l’ammissione alla classe successiva è fissato nel raggiungimento di almeno
9 giudizi da 6 (sei) a oltre. Eccezionalmente, a discrezione del Consiglio di classe, l’alunno potrà
essere promosso, in considerazione del percorso fatto, anche con soli 7 6 (sei). Di contro, in
particolari situazioni, anche in considerazione della valenza dei 6 (sei) assegnati e di eventuali
valutazioni negative sul percorso di maturazione nell’anno (e sulla gravità delle insufficienze), il
Consiglio di classe può non promuovere anche in presenza di 8 valutazioni con votazione di 6 (sei).
A partire da 9 valutazioni 6 (sei), l’alunno sarà in ogni caso ammesso alla classe successiva.
In sintesi:
Ammissione senza discussione Ammissione con voto di consiglio
Non ammissione
9 sufficienze o voti superiori
Da 7 a 8 sufficienze (*) o voti superiori 6 sufficienze
2 insufficienze
Da 4 a 3 insufficienze
5 insufficienze
(*)in considerazione del percorso fatto dall’alunno
Ammissione agli esami di Stato di licenza media e giudizio finale
Premessa
13
Al fine di dare continuità ad una modalità di valutazione già attuata, seppur in via sperimentale negli
ultimi anni scolastici, si è provveduto, tenuto conto di quanto stabilito dalla Legge n. 169 del 30
ottobre 2008, alla trasposizione in decimi dei preesistenti criteri, seppur con alcune lievi, ma
necessarie, modifiche ed integrazioni.
I seguenti criteri, in quanto deliberati dal Collegio Docenti, assumono valore vincolante; ad
essi dovranno attenersi i consigli di classe e le sottocommissioni in occasione degli scrutini e degli
esami di licenza per l’anno scolastico 2015/2016.
L’obiettivo primario è quello di prevedere criteri certi per l’ammissione agli esami e per l‘attribuzione
del giudizio finale.
Per meglio comprendere il merito del documento è necessario fissare l’attenzione sui seguenti
elementi:



Le valutazioni formulate dal Consiglio di classe in sede di scrutinio del secondo quadrimestre
sono 11 (italiano, storia, geografia, LS1-inglese, LS2-seconda lingua comunitaria, matematica,
scienze, tecnologia-informatica, arte, musica, motoria). In questa proposta, a differenza degli
anni precedenti, è esclusa la valutazione della condotta e della religione. L’insegnante di
RC, o chi svolge l’attività alternativa, se presente, partecipa comunque alle votazioni
previste nei punti successivi, sulla base delle norme attualmente in vigore, sia per
l’ammissione agli esami che per il passaggio alla classe successiva.
I compiti scritti agli esami sono 5.
Alla fine viene valutato anche il colloquio orale (1).
Condizione minima per l’ammissione agli esami
Come previsto dalla legge, la condizione preliminare è data dal voto di condotta, che non
potrà essere inferiore a 6 (sei).
Condizione minima per l’ammissione agli esami è ottenere almeno 9 valutazioni con la
votazione effettiva di 6 (sei) tra gli 11 giudizi previsti in sede di scrutinio finale.
Eccezionalmente, a discrezione del Consiglio di classe, l’ammissione agli esami, in considerazione
del percorso fatto, potrà avvenire anche in presenza di sole 8 valutazioni con la votazione 6 (sei) di
partenza, o in presenza di sole 7 valutazioni con votazione 6 (sei) di partenza.
Di contro, in particolari situazioni, anche in considerazione della valenza delle valutazioni con la
valutazione 6 (sei) assegnate e di eventuali valutazioni negative sul percorso triennale, la
commissione può non ammettere agli esami anche in presenza di 9 valutazioni con la votazione 6
(sei).
In sintesi:
Ammissione senza discussione Ammissione con voto di consiglio (*)
9 sufficienze o voti superiori
7 o 8 sufficienze (*) o voti superiori
2 insufficienze
4 o 3 insufficienze
(*) In considerazione del percorso fatto dall’alunno
Non ammissione
6 sufficienze
5 insufficienze
Valutazione dell’esame di licenza
Il nuovo regolamento emesso dal Ministro dell’istruzione prevede che:
 Il consiglio di classe, sulla base delle 11 materie valutate e del percorso triennale dell’alunno,
assegna un giudizio di idoneità (voto di ammissione) espresso in decimi;
 Il voto di ammissione, la valutazione delle quattro prove scritte, della prova nazionale Invalsi e della
prova orale costituiscono la base per il calcolo del voto finale che sarà la media dei sette voti
precedenti, arrotondata all’unità superiore per frazioni pari o superiori allo 0,50.
Criteri generali di valutazione
Il Collegio Docenti stabilisce, inoltre, che la valutazione di alunni in situazioni particolari (per
14
condizioni di partenza, per le difficoltà linguistiche tipiche degli stranieri appena arrivati, per il
numero di ripetenze pregresse, ecc.) va riferita alla verifica di obiettivi specifici, individuati in sede
di programmazione individualizzata e formalizzati all’interno della programmazione dei consigli di
classe/interclasse.
Per gli alunni con BES, i Consigli di classe o il team docente devono prevedere una
programmazione personalizzata in cui si specificano le modalità didattiche, gli strumenti dispensativi
e compensativi e le modalità di valutazione; questa può assumere la forma di PDP (piano didattico
personalizzato), che è obbligatoria nei casi di DSA certificato.
La valutazione di tali alunni rientra a pieno titolo nei criteri di ammissione agli esami e alla classe
successiva, sopra definiti.
La scuola si impegna, inoltre, attraverso i coordinatori o il DS, ad informare le famiglie al termine
del primo quadrimestre, e successivamente dopo i Consigli di classe, con un colloquio specifico,
dell’andamento negativo del figlio e del rischio di bocciatura o non ammissione agli esami.
14. Gamma dei voti per la scuola secondaria di primo grado
La pagella né al primo né al secondo quadrimestre conterrà valutazioni inferiori al 4.
Il significato attribuito alla valutazione numerica, per quanto riguarda le discipline, è il seguente:
4 = non ha raggiunto gli obiettivi di apprendimento minimi in termini di conoscenze ed abilità.
5 = ha raggiunto gli obiettivi di apprendimento in modo incompleto, sia sotto il profilo delle
conoscenze, sia per quanto riguarda le abilità.
6 = ha raggiunto gli obiettivi di apprendimento essenziali, in termini di conoscenze ed abilità
7 = ha acquisito le conoscenze e le abilità di base
8 = ha acquisito conoscenze ed abilità sicure
9 = ha acquisito conoscenze ed abilità sicure ed approfondite, e le sa padroneggiare
autonomamente
10 = ha acquisito conoscenze e abilità sicure ed approfondite, capacità di rielaborazione e di
giudizio, autonomia e sicurezza nel metodo di studio.
Punteggi centesimali delle prove oggettive
0-32% = 3
63-67% = 6,5
68-72% = 7
33-37% = 3,5
73-77% = 7,5
38-42% = 4
78-82% = 8
43-47% = 4,5
83-87% = 8,5
48-52% = 5
88-92% = 9
53-57% = 5,5
93-97% = 9,5
58-62% = 6
98-100% = 10
Comportamento per la scuola secondaria di primo grado
L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione influisce nella definizione del voto di
comportamento per le ricadute che determina sul piano delle condotte civico - sociali espresse
all’interno della scuola (DPR 22 giugno 2009, n.122, art. 7 comma 1: “La valutazione del
comportamento…si propone di favorire l’acquisizione di una coscienza civile basata sulla
consapevolezza che la libertà personale si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nella
conoscenza e nell’esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che
governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare”).
La valutazione numerica ha il seguente significato:
5. gravissimi problemi disciplinari, con almeno una sospensione dalle lezioni superiore a 15
giorni (come previsto dal Decreto Ministeriale);
15
6. comportamento scorretto, con provvedimenti disciplinari di sospensione o almeno tre note
gravi;
7. comportamento non corretto, poco rispettoso delle regole della convivenza civile, con
richiami e note disciplinari ripetuti;
8. consapevolezza sufficiente delle regole della convivenza civile, con sporadici od occasionali
richiami o note disciplinari;
9. buona consapevolezza delle regole della convivenza civile e dei propri doveri;
10. completa e personale adesione alle regole della convivenza civile e capacità di collaborare
attivamente per migliorare la convivenza in ambito scolastico.
15. Relazione finale
Nella scuola primaria, per ogni classe e modulo, a fine anno viene redatta una relazione finale, dalla
quale emergono le attività significative svolte e il livello di raggiungimento degli obiettivi educativi e
didattici trasversali.
Nella scuola secondaria di primo grado a fine anno ogni docente presenta una relazione scritta sulle
attività svolte e sugli esiti delle stesse.
IL PROGETTO ORGANIZZATIVO
1. L’ORARIO DELLE LEZIONI
Il progetto organizzativo dell'Istituto tende a rispondere alle esigenze manifestate dalle famiglie e
dai docenti, per quanto riguarda i tempi di permanenza degli alunni a scuola, la necessità di
integrare l'offerta formativa e quella di intensificare l'individualizzazione dell'insegnamento, con i
seguenti orari:
SCUOLA PRIMARIA
Tempo Normale (27 ore)
8.00 – 13.00 da lunedì a venerdì, con un rientro al martedì
(14.00 – 16.00)
Tempo Pieno (40 ore)
8.00 – 16.00 da lunedì a venerdì
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Tempo Normale (30 ore)
8.00 – 13.00 tutti i giorni (settimana lunga)
8.00 – 14.00 da lunedì a venerdì (settimana corta)
2. I RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
L’Istituto garantisce la continuità del rapporto scuola-famiglia secondo le indicazioni del Consiglio
d’Istituto, riportate nell’apposito regolamento e nel Patto Educativo di Corresponsabilità
sottoscritto dalle famiglie in ciascun ordine di scuola.
Di norma il ricevimento individuale dei genitori si svolge su appuntamento nella scuola primaria,
e ordinariamente con cadenza settimanale, previo appuntamento, per la scuola secondaria di 1°
grado.
Inoltre vengono organizzati due incontri generali, solitamente a fine novembre - primi di dicembre
ed in aprile.
La consegna delle schede e dei documenti di valutazione è curata normalmente dai docenti.
16
3. LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA
Il funzionamento dell’Istituto è garantito da una struttura organizzativa che sovrintende:
a) alla gestione, b) alla programmazione educativa e didattica, c) ai servizi generali e
amministrativi.
A) L’ORGANIZZAZIONE PER LA GESTIONE DELL’ISTITUTO
Dirigente Scolastico
Donola Gabriele
Assicura la gestione unitaria dell'istituzione, ne ha
la legale rappresentanza, è responsabile della
gestione delle risorse finanziarie e strumentali e
dei risultati del servizio.
Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Tresoldi Nazzarena
Cura la parte amministrativa e contabile, coordina
e dirige l'operato dei collaboratori e degli ATA.
Genitori
Perazzini Cristina
(Presidente)
Consiglio d’Istituto
Carretta Matteo
È composto da 8 genitori, 8 docenti, 2
Montanari Ivano
rappresentanti del personale A.T.A. (tutti eletti) e
Padovan Dario
dal Dirigente Scolastico (membro di diritto).
Quadri Monica
È presieduto da un genitore.
Ravazzolo Antonio
Riunisce tutte le componenti scolastiche per
Rossetti Marco
operare scelte generali nell’interesse di tutte le
Tadiotto Veronica
componenti dell'Istituzione.
Dirigente
Donola Gabriele
Docenti
Franzé Alessandra
Gravili Lucia
Mantoan Maria Rita
Merola Katya
Angilella M. Gabriella
Nicetto Mariangela
Pavan Maria
Pisano M. Rosaria
A.T.A.
Putti Daniela
Todescato Maria Luisa
Giunta Esecutiva
È composta da 2 genitori, 1 docente, 1 Donola Gabriele
(Presidente)
rappresentante del personale A.T.A. (tutti eletti), Tresoldi Nazzarena
(Segretario)
dal Direttore dei Servizi e dal Dirigente Scolastico Carretta Matteo
(membri di diritto). È presieduta dal Dirigente Gravili Lucia
Scolastico. Prepara i lavori del Consiglio d’Istituto Padovan Dario
e cura l’esecuzione delle sue delibere.
Putti Daniela
Collaboratori del dirigente
Ferrari Marta, Sturaro Daniela
Sono docenti scelti dal Dirigente Scolastico.
Fiduciari
Sturaro Daniela (plesso “Don Bosco” di Mestrino)
Sono docenti nominati dal Dirigente Scolastico.
Lorigiola Viviana (plesso “De Amicis” di Lissaro)
Si curano, secondo le indicazioni contenute nel Nizzetto Elena (plesso “Manzoni” di Veggiano)
Regolamento d’Istituto, dei problemi organizzativi Ferrari Marta (scuola “Da Vinci” di Mestrino)
delle rispettive sedi.
Zaggia Michele (scuola “Da Vinci” di Veggiano)
Staff di Direzione
Ne fanno parte il Dirigente Scolastico, i Collaboratori del Dirigente Scolastico, i Fiduciari, i titolari delle
Funzioni Strumentali e il Direttore dei Servizi, se è richiesta la sua presenza per l'approfondimento degli
aspetti gestionali e contabili legati alla programmazione ed attuazione delle attività e dei Progetti previsti
nel POF.
Si riunisce su convocazione del Dirigente Scolastico e tratta principalmente problemi organizzativi.
Comitato genitori
Nell’istituto opera attivamente un comitato genitori formato da tutti i rappresentati eletti; ha un suo statuto
ed un organo direttivo, rappresentato dal presidente, Sig.ra Rubino Vittoria. Collaborano con la scuola
nella gestione di numerose iniziative didattiche e culturali e nel reperimento di fondi.
17
B) L’ORGANIZZAZIONE PER LA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA
Collegio dei Docenti
È composto da tutti i docenti ed è presieduto dal Dirigente Scolastico.
Delibera in materia educativa e didattica.
Nell’Istituto operano 134 docenti (88 nella scuola primaria, 46 nella scuola secondaria I grado).
Commissioni
Sono definite dal Collegio dei Docenti per la programmazione, l’approfondimento, la verifica in settori
specifici della propria attività.
Nell’anno in corso sono state istituite le commissioni: Strumenti informatici, DDSA.
Responsabili di Progetto
Eseguono e/o coordinano l’elaborazione, la realizzazione e la verifica dei progetti del P.O.F.
Funzioni Strumentali
Hanno il compito di agevolare l’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa.
Sono individuate ed assegnate dal Collegio dei Docenti.
Quest’anno scolastico le funzioni strumentali sono:
1. Strumenti informatici, competenze digitali,
sito WEB parte didattica
Butera Dario e Franzè Alessandra
2. Disabilità
Longato Helena (fino al 23/12/2015)
3. DDSA
Barison Patrizia (primaria)
Mantoan Maria Rita (secondaria I grado,
fino al 20/01/2016)
4. Curricolo, continuità, formazione
Nicetto Mariangela (primaria)
Zaggia Michele (secondaria I grado)
Dipartimenti
Sono articolazioni del Collegio Docenti per la programmazione didattica dei docenti di una stessa
disciplina o area.
Interclasse
Esso si suddivide in: Interclasse tecnico e con i genitori. Tecnico: dove ci sono tutti gli insegnanti dello
stesso plesso della scuola primaria; con i genitori: tutti gli insegnanti dello stesso plesso della scuola
primaria con i rappresentanti dei genitori (uno per classe).
Sono presieduti dal Dirigente Scolastico o da un docente delegato.
Consigli di Classe
Sono composti dai docenti che operano nella stessa classe della scuola secondaria di primo grado e dai
rappresentanti dei genitori. Sono presieduti dal Dirigente Scolastico o da un docente delegato (il
coordinatore del consiglio di classe).
Coordinatore dei Consigli di Classe
È il docente che coordina i lavori dei Consigli di Classe e l'elaborazione e l'attuazione della
programmazione educativo – didattica.
C) L’ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI
Direttore S.G.A.
Assistenti Amministrativi
Costituiscono la Segreteria,
coordinata dal Direttore
S.G.A. Concorrono, per la
parte amministrativa, alla
gestione dei beni, degli
alunni, del personale, delle
attività dell’Istituto.
Tresoldi Nazzarena
Riello Lucia
Area contabile e coordinamento servizi
Area personale docente e ATA
Berto Maria Chiara
Trevisan Annalisa
Zaramella M.Graziana
Dalla Libera Maristella
Putti Daniela
Bellini Alma
Brocchetto Laura
Area personale docente e ATA
Area contabilità
Area contabilità
Area didattica alunni
Area didattica alunni
Area affari generali – protocollo (P.T.)
Area personale – Protocollo (P.T.)
18
Bergantin Stefania
Bovo Claudia
Fabris Patrizia
Giraldo Sylva (P.T.)
Maculan Maria
Collaboratori scolastici
Provvedono alla
manutenzione dei locali e
collaborano con gli alunni
e i docenti per le varie
attività e necessità.
Bovo Claudio
Carniello Ivana (P.T.)
Chiavelli Michela
Leo Vincenzo
Lorenzato Sabrina (P.T.)
Pedron Luisa
Peluso Stefania
Zanin Farida
Ceroni Maria Gabriella
Ravaglia Franco (P.T.)
Zavagnin Beniamina
Artuso Carla
Chinello Elsa
Fascina Francesca
Masucci Antonio
Todescato Maria Luisa
Scuola Primaria di Mestrino
Scuola Secondaria di 1° grado di Mestrino
Scuola Primaria di Lissaro
Scuola Primaria di Veggiano e
Scuola Secondaria di 1° grado di Veggiano
La Segreteria è aperta con il seguente orario:
per i genitori
per i docenti
dal lunedì al venerdì
martedì e venerdì
sabato
dal lunedì al venerdì
sabato
7.45 – 9.00 e 12.00 – 13.00
14.30 – 16-30
9.30 – 11.30
8.30 – 9.00 e 12.00 – 13.30
8.30 – 9.30
4. LA FORMAZIONE DEL PERSONALE
La Scuola individua nella formazione e nell’aggiornamento di tutto il Personale una condizione
essenziale alla realizzazione dei diritti degli alunni. Compatibilmente con le risorse economiche,
fornisce a tutti i docenti e al Personale A.T.A. opportunità formative coerenti con le finalità del
presente Piano.
Nell’anno in corso, l’attenzione formativa per i Docenti, secondo il programma approvato dal
relativo Collegio, si rivolge prioritariamente: alla gestione della sicurezza e del primo soccorso a
scuola, alla didattica delle competenze in applicazione delle Indicazioni Nazionali 2012 e del
Curriculum d'Istituto, all’acquisizione di nuove metodologie educative da applicare in
collaborazione con i genitori (Corso di formazione “Costruire Relazioni”, in collaborazione con
l’I.C. di Cervarese ed i comuni di Mestrino, Veggiano, Cervarese e Rovolon), alla gestione degli
alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA) e con bisogni educativi speciali (BES), alla
didattica della matematica e all’acquisizione delle abilità di base e/o avanzate per l’utilizzo delle
LIM e di nuovi laboratori di informatica.
5. LA SICUREZZA
Le azioni e le funzioni, necessarie a garantire la sicurezza degli alunni e del personale dell’Istituto,
sono definite in un apposito piano, elaborato e aggiornato dal Responsabile del Servizio di
Prevenzione e Protezione. Al Personale docente e A.T.A. sono destinate azioni finalizzate
all’acquisizione delle indispensabili nozioni per la gestione della sicurezza e dei servizi antincendio
e primo soccorso.
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6. LE RELAZIONI SINDACALI
Nell’Istituto è presente la Rappresentanza Sindacale Unitaria (R.S.U.). Essa stipula il Contratto
Integrativo d’Istituto, relativamente alle materie previste dal C.C.N.L. La contrattazione a livello
d’Istituto è finalizzata ad incrementare la qualità del servizio scolastico.
Nell’anno in corso fanno parte della R.S.U.: Berto Maria Chiara, Carobene Maria, Fascina
Francesca.
GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)
Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi
Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto
ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta.
L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente
alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale
attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di
apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della
cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. Nel variegato panorama
delle nostre scuole la complessità delle classi diviene sempre più evidente.
Quest’area dello svantaggio scolastico, che ricomprende problematiche diverse, viene indicata
come area dei Bisogni Educativi Speciali. Vi sono comprese tre grandi sotto-categorie: quella
della disabilità, quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socio-economico,
linguistico, culturale.
Per “disturbi evolutivi specifici” intendiamo, oltre i disturbi specifici dell’apprendimento, anche i
deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, ricomprendendo
anche quelli dell’attenzione e dell’iperattività, mentre il funzionamento intellettivo limite può
essere considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico.
Tutte queste differenti problematiche, ricomprese nei disturbi evolutivi specifici, non vengono
o possono non venir certificate ai sensi della legge 104/92, non dando conseguentemente
diritto alle provvidenze ed alle misure previste dalla stessa legge quadro, e tra queste,
all’insegnante per il sostegno.
La legge 170/2010, a tal punto, rappresenta un punto di svolta poiché apre un diverso
canale di cura educativa, concretizzando i principi di personalizzazione dei percorsi di
studio enunciati nella legge 53/2003, nella prospettiva della “presa in carico” dell’alunno con
BES da parte di ciascun docente curricolare e di tutto il team di docenti coinvolto, non solo
dall’insegnante di sostegno.
Adozione di strategie di intervento per i BES
[…] si evidenzia, in particolare, la necessità di elaborare un percorso personalizzato
per alunni e studenti con bisogni educativi speciali, anche attraverso la redazione
di un Piano Didattico Personalizzato, individuale o anche riferito a tutti i bambini della classe
con BES, ma articolato, che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed
abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate.
Le scuole – con determinazioni assunte dai Consigli di classe, risultanti dall’esame della
documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base di considerazioni di
carattere psicopedagogico e didattico – possono avvalersi per tutti gli alunni con bisogni
educativi speciali degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle
disposizioni attuative della Legge 170/2010 (DM 5669/2011), […].
20
(da “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione
territoriale per l’inclusione scolastica” – MIUR, 27 dicembre 2012)
La nostra scuola si propone di mettere in atto le strategie più idonee per rispondere
efficacemente ai bisogni di tali alunni con il fine di promuovere adeguati cambiamenti
di sviluppo rivolti alla "Persona".
Nell’Istituto sono presenti:
Gruppo di Lavoro per l'Inclusione (GLI)
E’ composto, oltre che dal Dirigente scolastico, dalle Funzioni Strumentali Disabilità e DDSA
e dal responsabile del servizio di ascolto e consulenza; è integrato da alcuni docenti di
sostegno e, all'occorrenza, dai Fiduciari di Plesso e/o dai titolari di specifici progetti, esperienze
e professionalità inerenti i BES, anche esterni alla scuola.
Funzione Strumentale Disabilità
Questa funzione presiede alla programmazione generale dell’integrazione scolastica degli
alunni con disabilità nella scuola e ha il compito di “collaborare alle iniziative educative e di
integrazione previste dal Piano Educativo Individualizzato” (Legge 104/1992, art.15, comma 2)
dei singoli alunni. Gestisce le risorse umane (utilizzo delle competenze dei docenti e
reperimento specialisti esterni per consulenze, coordinando il lavoro di programmazione ed
aggiornamento dei Docenti di sostegno, normalmente riuniti in apposito Dipartimento) e le
risorse materiali (sussidi, ausili tecnologici e materiale didattico) al fine di promuovere
un'organizzazione dell'attività educativa, formativa e riabilitativa secondo un "progetto di vita"
che tenga conto del ruolo attivo che l'individuo diversamente abile svolgerà all'interno della
società.
Funzione Strumentale DDSA
Questa funzione si occupa degli alunni con DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento), che,
dopo l’entrata in vigore della Legge 170 e delle relative linee guida, si sono visti riconoscere il
loro diritto alla personalizzazione dei percorsi di apprendimento. Organizza e svolge nella
scuola primaria lo screening per l’individuazione precoce delle difficoltà legate agli
apprendimenti delle abilità di base, e fornisce assistenza tecnico - didattica ai team
docenti ed ai Consigli di classe per la redazione dei PDP e per la programmazione di
specifiche attività di recupero per gli alunni in fase di approfondimento diagnostico.
Servizio di ascolto e consulenza
Nel nostro Istituto è attivo il servizio di ascolto e consulenza, per prevenire e superare
l’eventuale disagio che può insorgere nello studente e per fornire tutte quelle indicazioni di
carattere relazionale, pedagogico e metodologico che contribuiscono allo “ star bene a scuola”.
Tale servizio viene svolto nell'anno scolastico 2015/2016, per la Scuola Primaria e Secondaria,
presso la scuola media di Mestrino nei seguenti giorni:
 MARTEDÌ dalle ore 9.00 alle ore 13.00;
 SABATO dalle ore 9.00 alle ore 11.00.
La finalità del servizio di consulenza è dare l’opportunità agli adulti di riferimento degli alunni, i
genitori, di avere uno spazio di ascolto riguardo le preoccupazioni e/o le situazioni di disagio
manifestate a scuola, da parte del minore.
Valutazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali
La valutazione di questi alunni va riferita alla verifica di obiettivi personalizzati e ha la funzione
di prendere in considerazione l’efficacia e l’efficienza dell’intervento didattico. La valutazione
analizza il “processo formativo” dello studente oltre il profitto e la performance ed ha lo scopo
di fornire le informazioni necessarie per misurare la distanza dal livello di partenza di ogni
singolo alunno a quello di arrivo definito in obiettivo di apprendimento.
21
Tali alunni, fatta salva la diversa programmazione e il diverso livello delle competenze e
conoscenze richieste, rientrano a pieno titolo nei criteri di ammissione agli esami e alla classe
successiva.
Per gli alunni che si avvalgono della L. 104/92, la valutazione deve essere riferita al P.E.I. e ai
criteri espressamente indicati nella programmazione individualizzata.
IL REGOLAMENTO D’ISTITUTO
Il regolamento è uno strumento interno che disciplina i rapporti tra le diverse
componenti dell’Istituto (alunni, genitori, docenti, personale ATA, Dirigente),
adeguando quanto previsto dalla legislazione alla realtà locale.
Per ciascuna componente elenca e motiva diritti e doveri e per gli studenti anche le
eventuali sanzioni.
Il regolamento s’ispira ai principi dello “Statuto delle studentesse e degli studenti”, in
particolare alla necessità di definire diritti e doveri reciproci tra le parti. Il regolamento, per
le parti riguardanti il personale e i genitori, vale per tutte le scuole dell’istituto, mentre per la
parte riguardante gli alunni è esteso alla scuola primaria nelle sue linee essenziali e con
disposizioni particolari.
1. IL PERSONALE
Tutto il personale deve, in ogni momento, tenere conto della connotazione educativa
dell’ambiente di lavoro; atteggiamenti, linguaggio e abbigliamento devono sempre essere
rispettosi degli alunni, delle loro famiglie e dell’altro personale. A ciascuno è dovuto rispetto
per la persona e per il ruolo che ricopre da parte degli altri membri della comunità.
Personale docente
A ciascun docente deve essere assicurato, per la propria attività, il supporto operativo e
tecnico del personale ausiliario e quello organizzativo della Segreteria e del Dirigente.
I docenti sono tenuti a:
1. curare il proprio aggiornamento culturale e professionale e a collaborare alle iniziative
della scuola, assunte in base al POF;
2. colloquiare con gli alunni in modo pacato e teso al convincimento senza ricorrere a forme
di intimidazione, minacce, punizioni mortificanti.
3. accogliere gli alunni al suono della prima campana, ad accompagnarli in tutti gli
spostamenti interni fino al cancello d’uscita e a non abbandonare l’aula durante le lezioni.
In caso di necessità la classe va affidata al personale ausiliario;
4. attuare il cambio di lezione il più rapidamente possibile e ad osservare i turni di
sorveglianza durante l’intervallo;
5. tenere aggiornati il registro di classe e quello personale, che vanno lasciati a scuola;
6. nella scuola secondaria riconsegnare le verifiche scritte agli alunni, valutate, entro 20
giorni dalla loro effettuazione; la valutazione delle verifiche scritte e anche di quelle orali,
soprattutto se negative, va comunicata alle famiglie attraverso l’apposito libretto e firmata
dal docente interessato;
alla scuola primaria inviare le verifiche alla famiglia o i quaderni corretti;
7. usare con cura le attrezzature e gli strumenti in dotazione alla scuola e a riporli con
ordine, segnalando gli eventuali guasti ai docenti responsabili;
8. comunicare al Dirigente, con la massima tempestività, gli eventuali infortuni occorsi agli
alunni e a compilare l’apposito modulo;
9. vigilare gli alunni in occasione di uscite o per trasferimenti in palestra o nei laboratori;
10. non utilizzare, per qualunque attività, sostanze che possano rivelarsi tossiche o dannose
per gli alunni quali: colle non dichiaratamente atossiche, vernici, vernidas, solventi…
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Prima di proporre agli alunni attività che richiedono l'uso di sostanze particolari o alimenti
(pasta, farina, legumi …) devono verificare tramite comunicazione scritta alle famiglie
che non vi siano casi di allergie specifiche o intolleranze ai prodotti;
11. comunicare prontamente in presidenza le situazioni di pericolo, da loro accertate;
12. richiedere colloqui e/o approfondimenti con le famiglie nell'ottica di un rapporto
scuola/famiglia più trasparente e fattivo;
13. apporre la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In ogni caso tutte
le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nell'apposito registro si
intendono regolarmente notificati;
14. non utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lezione, né apparecchi
fotografici se non per documentazione didattica e previo il consenso dei genitori
ove vi sia un riferimento esplicito agli alunni;
15. non utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali;
16. informare le famiglie circa le attività didattiche extracurricolari autorizzate, che saranno
svolte;
17. sorvegliare gli alunni durante la mensa educandoli a una adeguata igiene personale e a
un corretto comportamento;
18. accompagnare la classe in fila all'uscita e, nella scuola primaria, vigilare affinché gli
alunni siano affidati ai genitori o agli adulti delegati.
19. astenersi dall’intrattenersi con i genitori durante l’attività didattica, anche per
colloqui individuali riguardanti l’alunno. Per la sola scuola primaria si potranno
avere all’entrata di scuola brevi colloqui informativi su situazioni eccezionali.
20. comunicare immediatamente alle famiglie, attraverso il libretto personale, le note
disciplinari annotate sul registro di classe.
21. non fumare negli spazi interni ed in quelli esterni di pertinenza della scuola.
Personale ausiliario
Il personale ausiliario collabora a pieno titolo, nell’ambito delle proprie competenze, alla
sorveglianza degli alunni e all’accoglienza del pubblico.
1. Il personale ausiliario è tenuto a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona
di competenza secondo le mansioni assegnate.
2. In ogni turno di lavoro il personale ausiliario deve accertare l'efficienza dei dispositivi di
sicurezza e la possibilità di utilizzarli con facilità.
3. Il personale ausiliario:
a. deve vigilare sull'ingresso e sull'uscita degli alunni;
b. deve essere facilmente reperibile da parte degli insegnanti, per qualsiasi evenienza;
c. collabora al complessivo funzionamento didattico e formativo;
d. comunica immediatamente al D. S. o ai suoi Collaboratori l'eventuale assenza
dell'Insegnante dall'aula, per evitare che la classe resti incustodita;
e. collabora con gli insegnanti nella raccolta delle prenotazioni per la mensa e nella
predisposizione degli elenchi dei partecipanti al servizio;
f. coadiuva gli insegnanti vigilando sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in
particolare durante gli intervalli, durante la mensa, negli spostamenti e nelle uscite
degli alunni per recarsi ai servizi o in altri locali e durante le visite e i viaggi
d’istruzione;
g. riaccompagna nelle loro classi gli alunni che, al di fuori dell'intervallo e senza seri
motivi, sostano nei corridoi;
h. sorveglia gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza, o allontanamento
momentaneo dell'insegnante;
i. impedisce, con le buone maniere, che alunni di altri corsi possano svolgere azioni di
disturbo nel corridoio di propria pertinenza, riconducendoli nelle loro classi;
j. tiene i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili;
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k. provvede, al termine delle lezioni, alla quotidiana pulizia con acqua e detersivi
disinfettanti dei servizi e degli spazi di pertinenza, nonché delle suppellettili delle aule
affidate;
l. non si allontana dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal Direttore
S.G.A. o dal Dirigente Scolastico;
m. invita tutte le persone estranee che non siano espressamente autorizzate dal
Dirigente Scolastico a uscire dalla Scuola. A tale proposito verrà informato sugli orari
di ricevimento dei genitori, collocati sempre in ore libere da insegnamento;
n. prende visione del calendario delle riunioni dei consigli di classe, dei collegi dei
docenti o dei consigli di istituto, tenendosi aggiornato circa l'effettuazione del
necessario servizio;
o. sorveglia l'uscita delle classi e dai cancelli esterni, prima di dare inizio alle pulizie;
p. non utilizza telefoni cellulari od altri apparecchi elettronici personali (tipo lettori
mp3 o macchine fotografiche) durante l’orario di scuola;
q. non fuma negli spazi interni ed in quelli esterni di pertinenza della scuola.
4. Al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici, di qualunque turno e a qualsiasi
spazio addetti, dopo aver fatto le pulizie, dovranno controllare:
a. che tutte le luci siano spente;
b. che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi;
c. che siano chiuse le porte delle aule, le finestre e le serrande delle aule e degli
uffici e della scuola;
d. che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine;
e. che vengano chiuse le porte e i cancelli della scuola e inseriti i dispositivi di
allarme.
5. Il personale deve apporre la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi;
in ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nel registro
degli avvisi della scuola si intendono regolarmente notificati al personale tutto.
6. E' fatto obbligo ai collaboratori scolastici di prendere visione delle mappe di evacuazione
dei locali e di controllare quotidianamente la praticabilità ed efficienza delle vie di fuga.
Personale amministrativo
Il personale di segreteria assolve le funzioni amministrative, contabili, gestionali e collabora,
nel rispetto delle specifiche funzioni assegnate, con tutte le altre componenti dell’Istituto per
il corretto funzionamento dello stesso.
La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale importanza, in quanto
esso contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo
comunicativo tra le diverse componenti scolastiche.
Il personale amministrativo:
1. riveste un ruolo indispensabile anche come supporto all'azione didattica e la
valorizzazione delle sue competenze è decisiva per l'efficienza e l'efficacia del servizio
e per il conseguimento delle finalità educative;
2. non può utilizzare i telefoni cellulari od altri apparecchi elettronici personali (tipo
lettori mp3 o macchine fotografiche) nell’ambiente di lavoro;
3. cura i rapporti con l'utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di
accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla legge;
4. collabora con i docenti;
5. è tenuto al rispetto dell’orario di servizio;
6. è tenuto ad assicurare il rispetto delle scadenze e la correttezza delle procedure per le
pratiche di competenza;
7. non fuma negli spazi interni ed in quelli esterni di pertinenza della scuola.
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2. I GENITORI
Indicazioni generali
I genitori sono i responsabili più diretti dell'educazione e dell'istruzione dei propri figli,
pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito.
Al momento della conferma dell’iscrizione ed entro il mese di ottobre, i genitori della scuola
primaria e media sottoscrivono il Patto Educativo di Corresponsabilità, impegnandosi, in
tal modo a conoscere le regole della vita scolastica e a collaborare con la scuola per
l’educazione dei figli.
I genitori di tutte le scuole sono, comunque, tenuti a:
a. stabilire rapporti corretti con gli Insegnanti, collaborando a costruire un clima di
reciproca fiducia e di fattivo sostegno;
b. controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni sul libretto personale e
sul diario;
c. partecipare con regolarità alle riunioni previste;
d. favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola;
e. osservare i criteri di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate;
f. sostenere gli Insegnanti controllando l'esecuzione dei compiti a casa;
g. educare i figli ad un comportamento corretto anche durante le uscite e la pausa
mensa;
h. firmare con regolarità le verifiche, inviate a casa per la scuola primaria e firmare l’esito
sul libretto personale per la scuola secondaria.
Colloqui con gli insegnanti
I genitori sono ricevuti dagli insegnanti delle medie durante gli orari comunicati entro il mese
di ottobre e durante i ricevimenti generali pomeridiani, previsti dal calendario, nonché in
caso di urgenza o comprovata necessità anche in altri momenti concordati attraverso il
libretto personale.
I genitori sono ricevuti dagli insegnanti della primaria durante i ricevimenti pomeridiani e,
ogni qual volta ce ne sia la necessità, al venerdì pomeriggio, previo appuntamento
attraverso il libretto personale.
Non sono consentiti colloqui con i docenti all’entrata degli alunni, se non per brevi e urgenti
comunicazioni, al fine di non intralciare il regolare svolgimento delle lezioni.
Consultazione delle verifiche
I genitori degli alunni della secondaria possono consultare tutte le verifiche
direttamente a scuola durante l’orario di ricevimento dell’insegnante della materia o
in orario concordato con lo stesso.
Sciopero del personale scolastico
In caso di sciopero del personale la scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato e
con congruo anticipo. Non sempre sarà possibile garantire il normale svolgimento delle
lezioni.
In situazioni in cui è prevista o prevedibile una ampia partecipazione agli scioperi potrà
essere sospeso il servizio di prescuola, di mensa e di trasporto.
In caso di sciopero totale del personale ausiliario il plesso rimarrà chiusa.
Diritto d’assemblea
I genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in Assemblea nei locali della scuola secondo i
criteri previsti dagli articoli 12 e 15 del Testo Unico del 16 aprile 1994, n.297.
Le assemblee si svolgono fuori dell’orario delle lezioni.
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Assemblea di classe
L'Assemblea di classe è presieduta da un genitore eletto nel Consiglio di Interclasse o di
Classe.
E' convocata dal DS con preavviso di almeno cinque giorni. La convocazione può essere
richiesta in forma scritta:
 dagli insegnanti;
 da uno o più rappresentanti dei genitori della classe;
 da un quinto delle famiglie degli alunni della classe.
L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.
A cura di uno dei membri, è redatto un sintetico verbale dei lavori dell'Assemblea.
Copia del verbale viene inviata al DS. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola,
il Dirigente Scolastico e gli insegnanti di classe.
Assemblea di plesso
L'Assemblea di plesso è presieduta da uno dei genitori, componenti il Consiglio di
Interclasse, Classe, eletto dall'assemblea.
L'Assemblea è convocata dal DS, con preavviso di almeno cinque giorni.
La convocazione può essere richiesta per iscritto:
 da un terzo dei genitori componenti i Consigli di Interclasse, nella primaria;
 da metà del totale dei rappresentanti del plesso, nella secondaria
- dalla metà degli insegnanti del plesso;
- da un quinto delle famiglie degli alunni del plesso.
L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.
E’ redatto un sintetico verbale dei lavori dell'Assemblea, a cura di uno dei docenti
eventualmente presenti o da un genitore designato dal Presidente dell'Assemblea. Copia
del verbale viene inviata al DS. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il
Capo d'Istituto e gli insegnanti del plesso.
Assemblea dell'Istituto
L'Assemblea d’Istituto è presieduta da uno dei genitori, componenti il Consiglio dell'Istituto,
Interclasse, Intersezione, Classe, eletto dall'assemblea.
L'Assemblea è convocata dal DS con preavviso di almeno sette giorni.
La convocazione dell'Assemblea può essere richiesta per iscritto:
- da 50 genitori;
- da un quinto dei genitori eletti nei Consigli di Interclasse, Classe;
- dal Consiglio d'Istituto;
- dal Dirigente Scolastico.
L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti. E’ redatto un verbale
dell’Assemblea a cura di uno dei partecipanti incaricato dal Presidente. Copia del verbale
viene consegnata al DS. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente
Scolastico e i docenti.
Accesso dei genitori ai locali scolastici
Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoi
all'inizio delle attività didattiche, fatte salve le esigenze di accoglienza della Scuola.
I genitori che accedono a scuola per prelevare i propri figli fuori orario devono fermarsi in
portineria e attendere che il personale addetto vada a chiamare l’alunno.
L'ingresso dei genitori nella scuola, durante le attività didattiche, è consentito
esclusivamente in caso di uscita anticipata del figlio. Gli insegnanti, pertanto, si asterranno
dall'intrattenersi con i genitori durante l'attività didattica anche per colloqui individuali
riguardanti l'alunno.
I genitori degli alunni possono accedere agli edifici scolastici nelle ore di ricevimento
settimanale dei docenti e nei momenti di ricevimento generale. Nei momenti di ricevimento
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generale, sono invitati a non portare i propri figli con sé, ma in caso di assoluta necessità
devono tenerli vicini, impedendo che vadano in giro liberamente per la scuola, che in ogni
caso non è responsabile della loro sorveglianza e degli eventuali incidenti. Gli alunni non
possono assistere ai colloqui scuola famiglia, a meno che non sia richiesta espressamente
e concordata la loro presenza.
3. REGOLAMENTO E NORME INTERNE DI COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI
Norme generali di comportamento
Gli alunni sono tenuti a tenere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto il personale e
dei compagni, lo stesso rispetto anche formale, che esigono per se stessi e che sia consono
ad una sana e costruttiva convivenza civile.
Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad
assolvere assiduamente gli impegni di studio. La presenza a scuola è obbligatoria anche
per tutte le attività organizzate e pianificate dal consiglio di classe e di interclasse.
Entrata Gli alunni entrano in classe alle ore 8.00, presentandosi a scuola alle ore 7.55;
coloro che utilizzano la bicicletta sono tenuti a posteggiarla nel cortile interno, negli
appositi spazi riservati e assicurandola con un catenaccio. La scuola non è
responsabile di eventuali furti o danneggiamenti.
Libretto Gli alunni devono portare quotidianamente il libretto personale, che è il mezzo che
assicura la comunicazione costante tra scuola e famiglia. Il libretto deve essere
tenuto in ordine e gli alunni devono rispettare i tempi assegnati per le firme delle
comunicazioni e dei voti.
Verifiche Le verifiche corrette saranno inviate alla famiglia, tramite l’alunno, solo alla
scuola primaria; alla scuola secondaria il loro risultato sarà comunicato alla
famiglia attraverso il libretto personale.
Ritardi I ritardi saranno annotati sul registro di classe e dovranno essere giustificati dai
genitori il giorno successivo tramite comunicazione nel libretto personale.
Gli eventuali ritardi degli alunni saranno regolati nel modo seguente:
sino a 15’ di ritardo (8.10) gli alunni vengono ammessi in classe dall’insegnante
della prima ora;
per ritardi superiori a 15’ l’alunno sarà ammesso in classe all’inizio dell’ora
successiva.
I ritardi vanno giustificati entro il giorno successivo.
Assenze Le assenze devono essere giustificate dai genitori tramite l'apposito libretto e
devono essere presentate al rientro in classe, all'inizio della prima ora di lezione,
all'insegnante, che provvederà a controfirmare e a prendere nota sul registro.
L'alunno che non giustifichi la sua assenza entro 3 giorni, dovrà essere
accompagnato da uno dei genitori o da chi ne fa le veci. In caso di assenze superiori
ai 5 giorni è sempre necessario il certificato medico; se l’assenza è dovuta a motivi
di famiglia è anche opportuno preavvisare la scuola.
In caso di ripetute assenze, su segnalazione dei docenti della classe, potranno
essere inviate tempestive comunicazioni scritte alle famiglie.
Uscite Non è consentito agli alunni di uscire dall'edificio scolastico prima del termine delle
lezioni. In caso di necessità, i genitori dovranno preventivamente avvertire la scuola
tramite richiesta scritta sul libretto, e venire a prelevare personalmente lo studente
(o delegare per iscritto un'altra persona maggiorenne che dovrà essere munita di
documento di riconoscimento).
Spostamenti Al cambio d’insegnante, negli spostamenti da un'aula all'altra, all'ingresso e
all'uscita gli alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non è
permesso correre, uscire dalla classe senza autorizzazione, gridare nei corridoi e
nelle aule, ecc...
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Gli alunni possono recarsi nella sala insegnanti, in biblioteca, in palestra, nei
laboratori solo con l'autorizzazione e sotto il controllo di un insegnante che se ne
assuma la responsabilità.
Intervallo Durante gli intervalli, sia nella scuola che nel cortile sono da evitare tutti i giochi
che possono diventare pericolosi (ad es. spingersi, salire e scendere le scale,
ecc...): gli alunni dovranno seguire le indicazioni degli insegnanti e dei collaboratori
scolastici.
Saranno puniti con severità tutti gli episodi di violenza che dovessero verificarsi tra gli alunni,
sia all'interno della scuola, sia fuori, poiché tutti devono poter frequentare la scuola con
serenità, senza dover subire le prepotenze di altri.
I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari norme
di igiene e pulizia.
Nelle aule ci sono appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti: è necessario utilizzarli
correttamente.
Gli insegnanti ed i collaboratori scolastici segnaleranno in Presidenza i nominativi degli
alunni o le classi che non rispettano queste regole.
Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei collaboratori
scolastici che assicurano, con i docenti, il buon funzionamento della scuola.
Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo l'occorrente per i compiti e le lezioni e
l'eventuale merenda.
Non è consentito portare somme di denaro e oggetti di valore, se non su richiesta
dell’insegnante e previa comunicazione ai genitori per scopi connessi con l’attività
scolastica (contributi per le visite di istruzione, viaggi, spettacoli, ecc…). La scuola, in ogni
caso, non risponde d’eventuali furti.
Ogni studente è responsabile dell'integrità degli arredi e del materiale didattico che la scuola
gli affida: coloro che provocheranno guasti al materiale e o alle suppellettili della scuola o
del Comune saranno obbligati a risarcire i danni.
Per la sola scuola media
Gli alunni sono tenuti ad accettare e rispettare il “Patto Educativo di
Corresponsabilità”, firmandolo, al momento della consegna, assieme ai propri
genitori.
Oltre al divieto di usare durante l’orario scolastico apparecchi elettronici personali (tipo lettori
mp3, macchine fotografiche e giochi elettronici), è vietato portare a scuola il cellulare. In
caso di inadempienza l’insegnante segnalerà con nota disciplinare la violazione della norma:
le apparecchiature saranno ritirate dall’insegnante e consegnate in busta chiusa in
segreteria, dove il genitore potrà ritirarle dopo una settimana.
Se la violazione dovesse ripetersi, il sequestro del cellulare sarà di quindici (15)
giorni. (Delibera del Consiglio d’Istituto n. 76 del 12/02/2010).
In via del tutto straordinaria, è consentito portare a scuola il telefonino nei giorni di
sciopero del personale docente, ATA. Nel primo caso sarà possibile accenderlo, su
indicazione del personale scolastico, per velocizzare le operazioni di avviso alle famiglie
della possibilità di uscita anticipata da scuola per chi non usufruisce del trasporto e non
può essere tutelato da adeguata sorveglianza per assoluta mancanza di risorse di personale
a disposizione della dirigenza scolastica.
E’ vietato correre e parlare a voce alta nei corridoi e nell’atrio, all’entrata e al rientro
dalla ricreazione e negli spostamenti dalle aule ai laboratori e viceversa.
E’ fatto divieto assoluto di fumare nei locali e negli spazi interni ed esterni alla
scuola.
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Gli alunni che, per motivi di salute, non potranno seguire le lezioni di ed. Fisica, dovranno
presentare al Dirigente Scolastico la domanda di esonero firmata dal genitore unita a
certificato del medico di famiglia su modulo U.S.L.
Diritto alla trasparenza nella didattica e nella valutazione
L'alunno ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola.
Alla scuola media il coordinatore si farà carico di illustrare alla classe ed alle famiglie il POF,
e recepirà osservazioni e suggerimenti che verranno posti all'analisi e alla discussione del
consiglio di classe.
I docenti rendono espliciti e comprensibili gli obiettivi di apprendimento, sia in termini di
conoscenze che di abilità, i traguardi relativi alle competenze, le metodologie didattiche che
intendono seguire, le modalità di verifica e i criteri di valutazione.
Gli alunni e le loro famiglie devono, quindi, conoscere preventivamente i criteri di valutazione
e i criteri per l’ammissione alla classe successiva.
La valutazione sarà sempre tempestiva e adeguatamente motivata, nell'intento di attivare
negli alunni processi di autovalutazione che consentano di individuare i propri punti di forza
e di debolezza e quindi migliorare il proprio rendimento.
Per la sola scuola primaria
Gli alunni sono tenuti ad acquisire una progressiva conoscenza e a perseguire una
graduale accettazione del “Patto Educativo di Corresponsabilità” firmato dai propri
genitori all’inizio dell’anno scolastico, fino ad arrivare al suo pieno e consapevole
rispetto.
Gli Alunni delle classi prime e seconde delle Scuole primarie devono indossare il
grembiule. Resta inteso che il grembiule non va indossato nei giorni in cui è prevista
attività di Educazione motoria, per favorire le operazioni di cambio d’abito.
Gli Alunni delle classi terze, quarte e quinte delle Scuole primarie, invece, non lo
indosseranno durante il normale orario di lezione. Per queste ultime classi, è
comunque consigliato di tenere a Scuola un grembiule che sarà indossato durante le
attività di Educazione all’immagine e durante la mensa.
E’ data facoltà al Fiduciario del Plesso, di stabilire, in relazione alle temperature
stagionali, di non far indossare il grembiule limitatamente ai primi 20 giorni dall’inizio
delle attività scolastiche e non prima di 40 giorni dal termine delle lezioni.
4. SANZIONI DISCIPLINARI
Scuola secondaria
Graduazione delle sanzioni disciplinari; modalità di irrogazione e norme di garanzia.
Le sanzioni saranno temporanee, proporzionate all’infrazione e all’età dell’alunno e
applicate con gradualità, nel rispetto della personalità dello stesso.
Al di là dell’irrogazione delle sanzioni disciplinari di ogni livello, i docenti e il DS cercheranno,
attraverso il dialogo e la riflessione, di coinvolgere l’alunno (o il gruppo o la classe) nel
processo educativo e di indurlo all’assunzione di responsabilità.
Le sanzioni disciplinari previste sono le seguenti:
Per mancanze lievi al regolamento
 Richiamo verbale da parte del docente;
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 Richiamo verbale da parte del Dirigente Scolastico, a giudizio del docente, se la
mancanza lieve è ripetuta.
Per mancanze riguardanti il disturbo del regolare svolgimento della lezione o per
mancanze riguardanti il comportamento durante l’entrata, l’uscita e l’intervallo:
 Nota nel registro di classe e comunicazione ai genitori nel libretto personale;
 Nota nel registro e convocazione dei genitori;
 Nota nel registro e sospensione dall’intervallo.
La nota e la convocazione dei genitori sono decise autonomamente dal docente
presente in classe o che rileva l’infrazione anche al di fuori di essa.
La sospensione dall’intervallo è decisa dal Collaboratore Vicario del DS o dal
fiduciario di Plesso, su RICHIESTA dell’insegnante che ha scritto la nota o del
docente coordinatore di classe, che comunicherà la decisione all'alunno interessato
ed alla sua famiglia.
Al raggiungimento di 4 note disciplinari, il Dirigente Scolastico disporrà, dopo essere
stato informato dal docente coordinatore di classe ed averne sentito il parere, la
sospensione da una o più uscite didattiche che si svolgono nell'ambito della
mattinata.
Per mancanze gravi (offese o ingiurie nei confronti di compagni e adulti, falsificazione
di firme o valutazioni, danneggiamenti o atti di violenza fisica) o per la reiterazione di
infrazioni più lievi:
 l’allontanamento dalla scuola, che verrà stabilito, in relazione alla gravità dei
fatti, dal Consiglio di classe, nella sua componente allargata, sino ad un
massimo di 15 giorni.
 La sospensione dalle lezioni preclude ordinariamente, su conforme
deliberazione del Consiglio di classe riunito per decidere la sanzione
principale, la partecipazione ai viaggi d’istruzione di uno o più giorni.
Per mancanze molto gravi (violenza privata ecc..) o per la reiterazione di mancanze
gravi, ma di grado inferiore, o per fatti che abbiano causato rischi per le persone e le
cose (incendi e allagamenti)
Allontanamento dalla scuola per periodi superiori a 15 giorni;
La sanzione è irrogata dal Consiglio d’Istituto.
Per situazioni di recidiva di fatti molto gravi (reati che violino la dignità e il rispetto
della persona umana, oppure atti di grave violenza) e se non sono possibili interventi
per il reinserimento scolastico:
Allontanamento dalla comunità scolastica sino al termine dell’anno scolastico.
La sanzione è irrogata dal Consiglio d’istituto.
Le sanzioni dell’allontanamento dalla scuola sono irrogate soltanto previa verifica
della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si evinca la responsabilità
dell’alunno.
Le sanzioni disciplinari sono inserite nel fascicolo personale dello studente, che
viene trasmesso alla nuova scuola a seguito di trasferimento, con l’omissione di dati
sensibili riguardanti terzi.
Scuola primaria
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Per gli alunni della scuola primaria le sanzioni sono a maggior ragione proporzionate all’età
e sono di competenza del docente presente in classe nel caso di mancanze lievi o del team
docenti per le mancanze più gravi.
Le sanzioni previste sono le seguenti.
Per mancanze lievi al regolamento
 Richiamo verbale da parte del docente e sospensione dall’intervallo per un giorno
nelle classi prime, seconde e terze.
 Comunicazione scritta alla famiglia attraverso il libretto personale.
Per mancanze riguardanti il disturbo del regolare svolgimento della lezione o per
mancanze riguardanti il comportamento durante l’entrata, l’uscita e l’intervallo:
 Nota nel registro di classe e comunicazione ai genitori nel libretto personale;
 Sospensione dall’intervallo per uno o più giorni (nelle classi quarte e quinte);
 Convocazione dei genitori da parte del team docenti.
 Convocazione dei genitori da parte del DS
Per mancanze gravi (offese o ingiurie nei confronti di compagni e adulti,
falsificazione di firme o valutazioni, danneggiamenti o atti di violenza fisica) o
per reiterazione di
mancanze più lievi.
 Esclusione occasionale o temporanea da alcune attività di gruppo previste
nella programmazione didattica della classe di appartenenza.
Disposizioni generali
Ogni alunno è tenuto alla riparazione o al rimborso di qualsiasi danno da lui
volontariamente provocato.
Il Consiglio di classe, per l’irrogazione della sanzione dell’allontanamento dalle lezioni, opera
nella sua composizione estesa ai genitori e, prima di procedere, sente preliminarmente
l’alunno incolpato e i suoi genitori.
All’alunno colpito dalla sanzione dell’allontanamento dalle lezioni, nell’ottica del dialogo,
viene sempre data la possibilità di convertire la sospensione con la riparazione personale
del danno, se trattasi di danneggiamenti riparabili, o con lavori utili alla comunità scolastica,
negli altri casi.
5. IMPUGNAZIONI
Contro tutte le sanzioni che comportano l’allontanamento dalla scuola è ammesso ricorso
da parte dei genitori al Comitato di garanzia entro 15 giorni dall’irrogazione della sanzione.
L’impugnazione deve essere fatta per iscritto e indirizzata al Ds e deve riportare
dettagliatamente le motivazioni del dissenso; l’impugnazione non incide automaticamente
sull’esecutività della sanzione irrogata.
La sanzione potrà essere eseguita, discrezionalmente da parte del DS, anche in pendenza
del procedimento presso il Comitato di garanzia.
Il comitato di garanzia dovrà esprimersi entro 10 giorni dal ricevimento dell’istanza di
impugnazione.
31
6. COMITATO DI GARANZIA
Il Comitato di Garanzia è un Organo di durata triennale con funzione di garanzia per gli
alunni in caso di adozione di provvedimenti disciplinari previsti dal regolamento d’Istituto
Il comitato di garanzia è formato dal Dirigente Scolastico e da 4 membri, nominati dal
Consiglio d’Istituto: due insegnanti e due genitori. Per ciascuna componente è prevista la
nomina di un supplente.
Il Comitato di Garanzia Interno dovrà esprimersi nei successivi dieci giorni dal
ricevimento dell’istanza di impugnazione della sanzione. Qualora non decida entro
tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata.
Qualora faccia parte del Comitato Interno di Garanzia lo stesso soggetto che abbia
irrogato la sanzione o per dovere di astensione per incompatibilità di funzione (es.
qualora faccia parte del Comitato il Genitore dello Studente sanzionato), il membro
ordinario sarà sostituito dal relativo membro supplente.
Le delibere del Comitato Interno di Garanzia sono valide se sono presenti tutti i
membri.
Le delibere sono assunte a maggioranza assoluta. I voti degli astenuti non saranno
conteggiati.
Regolamento approvato nella seduta del 13 ottobre 2008 con delibera N. 106
Modifica al regolamento (cellulare) 12 febbraio 2010 con delibera N. 76
Modifica al regolamento (sanzione sospensione) 25 gennaio 2011
LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO EROGATO
La valutazione del servizio assume, nella scuola dell’autonomia, un’importanza rilevante per
la realizzazione della finalità che si vogliono raggiungere: l’erogazione di un servizio
efficiente ed efficace.
L’Istituto Comprensivo di Mestrino attiva un processo di autovalutazione del servizio offerto,
affinché esso possa meglio indirizzare le azioni didattiche e organizzative future.
La valutazione prevede un duplice sistema di analisi: uno interno effettuato dai docenti e
volto al controllo degli esiti formativi e del lavoro dei docenti ed una esterna, svolta mediante
indagini conoscitive presso gli alunni, le famiglie e il personale della scuola teso a misurare
l’efficienza e l’efficacia del servizio scolastico e il grado di soddisfazione dell’utenza.
Il momento autovalutativo risulta funzionale ai docenti in quanto feed-back sulla propria
azione e base per una revisione delle proprie scelte.
La considerazione del punto di vista dell’utenza consente una ricaduta positiva in termini di
impulso al miglioramento continuo e al soddisfacimento delle attese.
La valutazione interna
prevede due aspetti:
 il controllo degli esiti formativi;
 l’autovalutazione dei docenti.
La valutazione esterna
prevede l’analisi dei seguenti aspetti:
 livelli di apprendimento degli alunni; (INVALSI)
 stimoli culturali offerti dalla scuola;
 grado di benessere nei tempi di permanenza a scuola;
32


grado di soddisfazione dei rapporti scuola/famiglia;
grado di soddisfazione offerto dalle strutture e dall’organizzazione didattica.
INDICATORI DI QUALITÀ
Si ritengono indicatori di un buon modo di fare scuola:


La condivisione delle scelte educative;
Il lavoro collegiale degli insegnanti;
 La suddivisione delle competenze fra gli insegnanti;
 Il raccordo interdisciplinare fra i docenti come strumento per garantire l’unitarietà
dell’insegnamento;
 L’esistenza di traguardi irrinunciabili comuni definiti collegialmente;
 La disponibilità degli insegnanti a rivedere e a correggere il proprio intervento
didattico;
 La collaborazione fra tutto il personale ( Dirigente- Docenti - Amministrativi - Ausiliari)
nella gestione dei problemi organizzativi della scuola;
 L’attenzione alla diversità;
 L’utilizzazione razionale degli spazi educativi.
 Servizio di orientamento medie.
VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELLA SCUOLA
La scuola si propone come obiettivo il miglioramento continuo e progressivo del servizio
scolastico, nasce perciò l’esigenza di avere informazioni, raccogliere elementi utili alla
valutazione del servizio nel suo insieme, anche nel versante delle percezioni che i genitori
e il personale docente hanno in relazione agli aspetti organizzativi, didattici e amministrativi.
Alla fine dell’anno scolastico, mese di maggio, si distribuiranno i questionari per rilevare i
punti di forza e di debolezza dell’organizzazione e dei servizi erogati al fine di effettuare una
valutazione completa sulla qualità della scuola.
Il Piano dell’Offerta Formativa, pertanto, sarà valutato secondo i seguenti indicatori:
Efficacia:




livello di competenze raggiunto/non raggiunto dagli alunni
progetti di recupero
offerta formativa
ampliamento offerta formativa
Efficienza:





livello organizzativo e didattico
gestione gruppi di lavoro
integrazione progetti nel curricolo
organizzazione oraria (quadri orari)
servizi amministrativi- ausiliari
Relazionalità:
 condivisione del P.O.F.
 partecipazione e condivisione dell’utenza famiglie
33
 collaborazione con gli Enti Locali
 decisionalità collegiale
 livello di disagio professionale e personale.
Tutti i risultati delle valutazioni potrebbero costituire motivo di adeguamenti che si
apporteranno regolarmente in itinere, sentito il parere degli organi collegiali:collegio dei
Docenti e Consiglio d ’Istituto.
MONITORAGGIO
Il P.O.F. è soggetto a monitoraggio per:





la valutazione degli obiettivi didattici-formativi;
la qualità dei progetti, accertate attraverso griglie e indicatori;
indicatori di progetto e monitoraggio;
indicatori di coesione interna del progetto;
indicatori di coesione esterna del progetto rispetto agli obiettivi educativi degli altri
progetti del P.O.F. al fine di accertare la sua unitarietà formativa.
34
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
ISTITUTO COMPRENSIVO STAT ALE DI MESTRINO
SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DI 1° GRADO DI MESTRINO E VEGGIANO
Sede della Direzione e Segreteria: via De Gasperi, 17 – 35035 Mestrino (PD)
Tel. 049 9000017 – Fax 049 9001699 C.F. 80010920280
www.icsmestrino.it
e-mail: [email protected]
e-mail presidenza: [email protected]
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
SCUOLA PRIMARIA
(ART. 3 – DPR n° 235/2007)
PREMESSA
La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni
studente, la sua interazione sociale e la sua crescita civile.
L’interiorizzazione delle
regole può avvenire solo attraverso una fattiva collaborazione con la famiglia; pertanto
l’Istituto Comprensivo di Mestrino, perseguendo l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa
con i genitori, mediante relazioni costanti nel rispetto dei reciproci ruoli, ha predisposto il
seguente patto di corresponsabilità.
Esso comporta da parte degli interessati (studenti/docenti/genitori) un impegno di
corresponsabilità finalizzato alla realizzazione dell’obiettivo comune di accrescere l’efficacia
e la fruibilità dell’insegnamento, per un’armonica e proficua formazione e crescita
dell’alunno. Il rispetto di tale patto costituisce un punto importante per costruire un rapporto
di fiducia reciproca che permetta di innalzare la qualità dell’Offerta formativa e guidare gli
alunni al successo scolastico.
I pre-requisiti educativi necessari per il successo formativo dell’alunno e della classe sono
i seguenti:





rispettare l’adulto e il suo ruolo;
saper ascoltare e interagire in modo cortese e adeguato alla situazione;
possedere un sufficiente autocontrollo nella gestione delle emozioni;
rispettare le persone, gli oggetti e l’ambiente scolastico;
essere autonomo nel gestire e tenere in ordine il proprio materiale.
35
OBIETTIVI E CONTENUTI
INSEGNANTI
ALUNNI
FAMIGLIA
 Rispettando il curriculum  Hanno il compito di  Ha il compito di prendere
acquisire conoscenze e
atto dei
contenuti e
d’Istituto
e
sulla
base
competenze in base alle
collaborare, verificando gli
dell’analisi
della
classe,
selezionano i contenuti che
attitudini
e
capacità
impegni
del
figlio,
hanno lo scopo di garantire
individuali.
l’esecuzione delle attività
conoscenze,
abilità
e  Hanno il dovere di
proposte,
segnalando
competenze in funzione degli
eventuali
difficoltà
dimostrare
le
obiettivi da raggiungere come
incontrate.
competenze acquisite
definiti
nelle
indicazioni
sia nelle prove-laboratori  Si impegna a favorire la
nazionali.
verifica delle competenze
predisposte
dagli
 Organizzano
le
attività
insegnanti, sia nelle
acquisite dai propri figli,
didattiche e formative più
situazioni informali della
anche
attraverso
la
appropriate nel rispetto delle
vita quotidiana.
partecipazione a laboratori
differenze
individuali,
ed
attività
integrative
soprattutto tenendo conto
proposte nel POF d’istituto.
degli alunni portatori di
bisogni educativi speciali
(BES).
METODO
INSEGNANTI
 Scelgono il metodo di lavoro
più idoneo alle diverse attività
e situazioni e si impegnano a
presentarlo alle famiglie
nell’assemblea iniziale.
ALUNNI
 Si attivano rispetto alle
molteplici strategie che
gli vengono suggerite.
FAMIGLIA
 Prende atto del metodo e
collaborano affinché venga
attuato, rivolgendosi
direttamente agli insegnanti
per eventuali chiarimenti.
REGOLE DA CONDIVIDERE





INSEGNANTI
ALUNNI
Guidano gli alunni a  Collaborano nella gestione
scoprire le regole della
delle
regole
e
si
impegnano a rispettarle e
convivenza civile.
farle rispettare.
Avviano gli alunni a
comprendere a che cosa  Frequentano le lezioni
servono le regole che non
rispettosi,
anche
devono essere repressive
nell’abbigliamento,
del
ma
assertive:
la
luogo e delle persone.
comprensione e il rispetto
delle regole tutelano i
diritti propri e altrui.
Facilitano l’acquisizione di
efficaci regole di lavoro da
applicare a scuola e a casa.
Offrono un modello di
comportamento adeguato e
coerente.
Osservano
anche
nell’abbigliamento uno stile
consono al loro ruolo.




FAMIGLIA
Si impegna a realizzare una
concreta
continuità
educativa scuola-famiglia
per garantire un’efficace
adattamento
ai
vari
ambienti e situazioni.
Definisce le regole che
facilitano l’acquisizione, nel
proprio figlio, del rispetto dei
seguenti elementi:
 adulto
 coetanei
 ordine
 tempi e modi di lavoro
 impegni presi
 ambienti
 materiali propri e altrui
Cura l’igiene personale del
proprio figlio/a.
All’interno
dei
locali
scolastici mantiene un
adeguato e rispettoso
abbigliamento.
36
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
INSEGNANTI
ALUNNI
 Instaurano rapporti di  Hanno
la
rispetto e fiducia con
responsabilità
alunni e genitori.
di trasmettere
le
 Presentano il metodo e
comunicazioni
gli strumenti di lavoro.
scuola Propongono alle famiglie
famiglia
e
strumenti e modi per
viceversa.
collaborare con l’equipe
a
pedagogica
per
il  Imparano
comunicare in
successo formativo degli
modo obiettivo
alunni.
(rispetto
 Sono
il
punto
di
all’età) fatti ed
riferimento, come equipe
esperienze
pedagogica,
per
avvenute
relazionarsi
in
modo
all’interno della
esauriente con la famiglia,
scuola.
evidenziando
l’unitarietà nell’intervento
educativo.
 Hanno il compito di
informare le famiglie in
modo sistematico sui
risultati dei bambini con
comunicazioni
e/o
valutazioni scritte sul
quaderno o sul diario.
 Stabiliscono
collegialmente
un
calendario annuale per i
colloqui individuali.
 Danno la loro disponibilità
in
momenti
appositamente concordati
per la discussione di
eventuali problemi.
 Si
fanno
carico
di
concordare/programmare
e mettere in atto progetti
mirati, anche con la
presenza di un esperto.
 Sono
aperti
alla
valutazione di proposte da
parte dei genitori in merito
ad attività formative e
ricreative.
FAMIGLIA
 Si impegna a conoscere gli aspetti
organizzativi della scuola e collabora
secondo le indicazioni.
 Si fa carico di chiedere chiarimenti
agli insegnanti se non ha compreso
in modo chiaro eventuali indicazioni
senza prendere iniziative.
 Fa riferimento all’equipe pedagogica
per avere informazioni sul proprio
figlio.
 Controlla
quotidianamente
le
comunicazioni della scuola.
 Controlla quotidianamente il materiale
occorrente.
 Partecipa ai colloqui informativi
rispettando tempi e modalità stabiliti
dagli insegnanti.
 Durante i colloqui si attiene ad
argomenti educativi e didattici
relativi al bambino, che può essere
presente solo se richiesto dagli
insegnanti.
 In caso di comprovata necessità può
chiedere all’equipe pedagogica dei
colloqui aggiuntivi.
 Evita di comunicare con i docenti
fuori l’ambiente scolastico in merito
a questioni didattico-educative del
proprio figlio.
 Si accerta che le informazioni riportate
dal bambino corrispondano al vero e
in caso di problemi particolari ne
discute
direttamente
con
gli
insegnanti.
 Mantiene un atteggiamento rispettoso
verso la scuola e gli insegnanti.
 Giustifica le assenze e i ritardi.
 Non è consentito ai genitori di entrare
nei locali della scuola, nelle aule, salvo
invito dell’insegnante per motivi
didattici.
 Per qualsiasi esigenza il personale
ATA è a disposizione.
 Durante le assemblee e i ricevimenti
periodici i figli non possono rimanere
incustoditi all’interno o all’esterno della
scuola
per
ovvi
motivi
di
responsabilità.
37
COMPITI PER CASA
INSEGNANTI
ALUNNI
FAMIGLIA
 Hanno il compito di
spiegare agli alunni come
devono
eseguire
i
compiti.
 Assegnano esercizi di
rinforzo su ciò che è stato
fatto in classe.
 Forniscono strategie e
metodi per facilitare lo
studio.
 Cercano
di
far
comprendere l’utilità delle
conoscenze e abilità
acquisite anche per un
uso in contesti non
scolastici (competenze).
 Mettono in evidenza e
fanno sperimentare agli
alunni l’importanza dello
studio,
dell’esercizio
sistematico ai fini di
un’efficace
e
stabile
conoscenza
e
comprensione.
 Hanno il compito di
avviare
all’utilizzo
corretto del diario.
 Cercano di distribuire i
carichi di lavoro in modo
ben calibrato nell’arco
della settimana, con
particolare riguardo alla
differenza tra i modelli di
orario adottati (tempo
pieno
e
tempo
normale).
 Hanno il compito di 
scrivere i compiti in modo
chiaro e completo.
 Ascoltano e si assicurano
di aver compreso le
spiegazioni
e
le 
consegne.
 Dedicano
un
tempo
adeguato
per
l’esecuzione del lavoro a
casa,
ma
senza
dilungarsi inutilmente.

 Si
applicano
con
costanza
e
sono
responsabili dei loro
compiti.



Si impegna a non
sostituirsi all’insegnante
nella spiegazione, o al
bambino nell’esecuzione
dei compiti.
Ha la responsabilità di
regolare e controllare il
lavoro
domestico,
gestendo gli impegni
extra-scolastici secondo
sane abitudini.
Ha
il
compito
di
sostenere e motivare
l’esecuzione dei compiti
e
di
segnalare
all’insegnante eventuali
difficoltà.
Giustifica per iscritto
l’eventuale
mancata
esecuzione dei compiti.
Definisce, in coerenza
con le indicazioni date
dalla
scuola, tempi,
luoghi e modalità di
esecuzione dei compiti.
Stimola
l’uso
delle
conoscenze
e delle
abilità scolastiche in
contesti non scolastici
(competenze).
38
INTERVENTI EDUCATIVI DISCIPLINARI
La scuola svolge una funzione educativa, promuovendo i valori di cittadinanza,
solidarietà e multiculturalità. Per realizzare queste finalità è importante che ci sia un
sereno svolgimento delle attività. Alunne/i hanno un ruolo fondamentale in questo processo
ed è quindi necessario che condividano e rispettino le regole individuate dal Piano Educativo
di Corresponsabilità e dal Regolamento Scolastico D’Istituto.
 Le regole sono un valido strumento per garantire corrette relazioni ed è importante
stabilirle.
 È compito di tutti rispettarle e farle rispettare; l’errore deve essere visto come
momento di crescita.
 Gli interventi educativi previsti in caso di mancato rispetto delle regole condivise,
pertanto sono sempre temporanei e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità, alla conquista dell’autogestione e al ripristino di rapporti corretti
all’interno della comunità scolastica.
 L’intervento mediatore dell’insegnante deve prevedere il coinvolgimento dei soggetti
coinvolti e favorire azioni di tipo responsabilizzante.
 L’insegnante nel momento in cui verifica la trasgressione, ha il compito d intervenire
facendo riflettere sull’accaduto attraverso la ricostruzione del fatto, la rilevazione
degli effetti prodotti sugli altri e su sé, la ricerca di possibili soluzioni per rimediare
o regolarizzare la situazione, la scelta della soluzione ritenuta più opportuna, la
valutazione degli effetti conseguenti all’applicazione della soluzione prescelta.
 Gli episodi di scorrettezza nei confronti delle persone o casi di danneggiamento delle
strutture devono essere scritti nel registro di classe in modo sintetico ma chiaro,
riportando le modalità e gli alunni coinvolti.
 Per maggiore efficacia, è opportuno comunicarlo per iscritto alla famiglia nel
libretto personale, richiedendo la firma.
 Nel caso di ricorrenti comportamenti scorretti il team docente può intervenire con
sanzioni proporzionate all’età che vanno dal richiamo verbale (nelle classi prime,
seconde e terze) alla sospensione dell’intervallo per uno o più giorni (nelle classi
quarte e quinte) fino all’esclusione occasionale o temporanea da alcune attività di
gruppo previste nella programmazione didattica della classe di appartenenza.
I docenti dovranno inoltre intervenire convocando la famiglia al fine di instaurare un
dialogo costruttivo sulla possibile condivisione di strumenti educativi.
 L’atteggiamento dei docenti, per il loro compito educativo, deve essere propositivo; il
coinvolgimento della famiglia nel percorso formativo diventa importante poiché solo
la stretta collaborazione può dare risultati positivi sulla crescita dei bambini.
 Nelle situazioni più problematiche sarà informato il Dirigente Scolastico per valutare
le strategie più opportune.
 I provvedimenti disciplinari concorrono all’attribuzione del giudizio sul
comportamento dell’alunno e influiscono sulla valutazione del profitto. (D.L. 137 del
1 settembre 2008).
Il presente documento è distribuito a cura dei docenti in corrispondenza della prima
riunione delle classi prime.
39
SOTTOSCRIZIONE DEL PATTO DA PARTE DEGLI INTERESSATI
IL PRESENTE FOGLIO RESTERÀ IN POSSESSO DELLA SCUOLA
Il Dirigente Scolastico dichiara che detto patto educativo di corresponsabilità è stato
approvato dal Collegio Docenti dell’Istituto Comprensivo di Mestrino.
Presa visione di tutto quanto innanzi, i sottoscritti
_______________________________________________________________
genitori dell’alunno/a
classe
della scuola primaria
sez.
,
DICHIARANO:
 Di essere consapevoli delle regole che disciplinano il funzionamento dell’Istituto;
 Di accettare e condividere il contenuto delle regole.
SOTTOSCRIVONO
il presente patto educativo di responsabilità insieme con il Dirigente Scolastico e
s’impegnano a confermare conseguentemente il proprio comportamento e quello dei propri
figli.
Per la scuola
lL DIRIGENTE SCOLASTICO
In fede (firma)
40
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
ISTITUTO COMPRENSIVO STAT ALE DI MESTRINO
SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DI 1° GRADO DI MESTRINO E VEGGIANO
Sede della Direzione e Segreteria: via De Gasperi, 17 – 35035 Mestrino (PD)
Tel. 049 9000017 – Fax 049 9001699 - C.F. 80010920280
www.icsmestrino.gov.it
e-mail: [email protected]
e-mail presidenza: [email protected]
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
(ART. 3 – DPR n° 235/2007)
PREMESSA
Il presente documento è stato predisposto ai sensi dell’art.3 del Decreto del Presidente della
Repubblica n° 235 del 21 novembre 2007.
Il Patto Educativo di Corresponsabilità tra scuola e famiglia segnala e sottolinea la
necessità di una forte alleanza educativa tra le due istituzioni sociali a cui è affidato il
delicatissimo compito di istruire e formare le giovani generazioni. Per dare concretezza alla
propria fondamentale missione formativa, la scuola e la famiglia non possono sottrarsi al
loro dovere istituzionale che non si esaurisce in una semplice collaborazione, ma che
impone una profonda condivisione dei valori che sostanziano la convivenza civile e
democratica.
Il presente Patto Educativo di Corresponsabilità viene congiuntamente sottoscritto dal
Dirigente Scolastico e dai genitori per sottolineare un gesto simbolicamente assai
significativo le responsabilità che la scuola e la famiglia, consapevolmente, si assumono
ciascuna nel rispetto dei reciproci e diversi ruoli istituzionali e sociali.
L’Istituto Comprensivo di Mestrino, nel rispetto della Carta dei Servizi e del Regolamento
d’Istituto sottopone alla sottoscrizione il seguente Patto Educativo di Corresponsabilità
finalizzato a definire i diritti e doveri tra istituzione scolastica autonoma, famiglie e studenti.
Il rispetto del Patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di
fiducia reciproca finalizzato al successo formativo dell’alunno, coerentemente con gli
orientamenti e gli impegni assunti nel POF e nelle programmazioni educativo-didattiche.
41
LA
SCUOLA
IMPEGNA A…
SI LA
FAMIGLIA
IMPEGNA A…
Proporre un’Offerta
Formativa attenta ai bisogni
degli studenti, delle
famiglie e del territorio.
Favorire il successo
formativo di ciascun
studente.
OFFERTA
FORMATIVA
Promuovere iniziative mirate
a favorire l’accoglienza, la
continuità educativa e
l’orientamento formativo.
Favorire la piena integrazione
di tutti gli studenti, con
riguardo particolare a quelli
disabili o stranieri o con
specifiche difficoltà relazionali
e/o di apprendimento.
LA
SCUOLA
IMPEGNA A…
PARTECIPAZIONE
LA
SCUOLA
IMPEGNA A…
RELAZIONI
Partecipare attivamente e
costantemente alle iniziative
proposte dalla scuola.
Condividere appieno il valore
dell’integrazione, rinforzandone
la piena consapevolezza nei
propri figli.
Favorire in tutti i modi i rapporti
di collaborazione e il rispetto tra
compagni, fino a diventare
protagonista anche di iniziative
di integrazione sociale e di
umana solidarietà.
Riconoscere, rispettare e
valorizzare il ruolo
fondamentale della famiglia
nel processo educativo.
Gestire con la necessaria
riservatezza le informazioni
relative a studenti e famiglie.
Mettere costantemente in
campo le sue doti migliori.
Partecipare in modo
consapevole e produttivo alle
attività proposte.
SI LO
STUDENTE
IMPEGNA A…
SI
Considerare la collaborazione
con la scuola un valore
decisivo per la qualità
dell’esperienza scolastica di
ciascun studente.
Contribuire in maniera sempre
più consapevole a favorire il
dialogo fra la scuola e la
famiglia assumendo
atteggiamenti ispirati alla verità
e alla lealtà.
Prendere sempre visione degli
avvisi e delle comunicazioni
della scuola, dandone riscontro
firmato ai docenti.
Formulare proposte che siano
rispettose delle regole
dell’istituzione scolastica.
Consegnare puntualmente ai
genitori le comunicazioni della
scuola e riportare ai docenti gli
avvisi firmati.
Esprimere civilmente il proprio
punto di vista sia ai docenti, sia
al Dirigente.
SI LA
FAMIGLIA
IMPEGNA A…
Favorire in ogni modo la
costruzione di un ambiente
formativo caratterizzato dalla
serenità del clima educativo e
dalla serietà dei percorsi di
insegnamento e
apprendimento.
Promuovere rapporti
interpersonali positivi fra
studenti, docenti e personale
ausiliario, definendo regole
certe e condivise.
SI
Conoscere e condividere il
POF per collaborare con
l’Istituto nell’attuazione dello
stesso.
Sostenere e motivare i propri
figli perché possano esprimere
nel miglior modo possibile le
loro possibilità.
Partecipare alle iniziative e
agli incontri proposti ai genitori.
SI LA
FAMIGLIA
IMPEGNA A…
Garantire le migliori
condizioni organizzative per
strutturare un rapporto
efficacemente collaborativo
con le famiglie: calendarizzare
gli incontri periodici sulla
valutazione degli
apprendimenti; rendere
pubblico l’orario dei docenti
per colloqui individuali con i
genitori.
Curare in modo particolare
la comunicazione con le
famiglie, utilizzando
strumenti informatizzati.
Valutare sempre le proposte
delle famiglie anche quando
non vengono accolte.
SI LO
STUDENTE
IMPEGNA A…
SI LO
STUDENTE
IMPEGNA A…
SI
Rispettare il ruolo dei docenti,
riconoscendo loro competenza
e autorevolezza.
Riconoscere come
indispensabile il suo personale
contributo a favore della società
e della serenità della vita
scolastica quotidiana.
Instaurare con i docenti e tutto
il personale scolastico rapporti
sempre ispirati al rispetto delle
regole e del vivere civile anche
in tema di risoluzione dei
conflitti.
Non esprimere opinioni e
giudizi sui docenti e sul loro
operato in presenza dei figli,
scegliendo sempre la strada del
dialogo con i docenti stessi per
chiarire le situazioni di criticità.
Affrontare le questioni legate
all’esperienza scolastica dei
propri figli nelle sedi opportune.
Rispettare sempre e
costantemente la dignità
personale dei docenti e dei
compagni di classe, rifuggendo
da comportamenti offensivi,
canzonatori e/o violenti.
Accettare il punto di vista dei
docenti anche quando non
coincide con il proprio, senza
rinunciare a sostenere con la
massima correttezza le proprie
opinioni.
Esprimere anche disagi e
difficoltà personali con i docenti,
con i genitori e con il Dirigente.
42
LA
SCUOLA
IMPEGNA A…
VALORI
EDUCATIVI E
INTERVENTI
DIDATTICI
SI LO
STUDENTE
IMPEGNA A…
SI
Realizzare percorsi didattici
capaci di motivare gli
studenti allo studio e di
favorire i loro processi di
apprendimento.
Avere nei confronti di
ciascuno studente
“aspettative positive” tali da
predisporre lo studente
stesso a dare “risposte
positive”.
Proporsi come luogo
privilegiato in cui ciascuno
studente trovi il tempo e lo
spazio per costruire il proprio
metodo di studio personale.
Promuovere il successo
formativo di tutti gli studenti,
attivando azioni concrete di
sostegno, di rinforzo e di
recupero.
Sostenere in ogni modo
l’impegno quotidiano dei propri
figli nello studio.
Organizzare il proprio tempo
“attorno” all’impegno scolastico.
Gratificare con sapienza i
propri figli per i risultati ottenuti
a scuola e per l’impegno
quotidiano profuso nello studio.
Offrire sempre il meglio di sé.
Far percepire ai propri figli che
attribuisce all’esperienza
scolastica un rilievo assoluto.
Non considerare lo studio solo
come obbligo, ma anche come
un valore, un’opportunità per
crescere.
Sostenere anche in ambito
domestico le attività di
recupero che la scuola
realizza.
Considerare le attività di
recupero/rinforzo come
un’opportunità da sfruttare con il
massimo impegno.
Promuovere la cultura del
merito, valorizzando le
eccellenze anche attraverso
la realizzazione di percorsi
formativi “mirati”.
Sostenere tutte le opportunità
che la scuola offre per
valorizzare le eccellenze.
Considerare i corsi di
potenziamento/approfondi
mento delle conoscenze e delle
competenze come
un’opportunità per sfruttare al
massimo le proprie potenzialità.
LA
SCUOLA
IMPEGNA A…
RISPETTO DELLE
REGOLE
SI LA
FAMIGLIA
IMPEGNA A…
SI LA
FAMIGLIA
IMPEGNA A…
SI LO
STUDENTE
IMPEGNA A…
Porre il rispetto delle regole
al centro di ogni azione
educativa e didattica,
rispettando essa per prima le
regole e i valori che ne
definiscono la missione
formativa.
Far capire ai propri figli che le
regole vanno sempre rispettate
(anche quando non piacciono)
e possibilmente condivise.
Illustrare, rispettare e far
rispettare il Regolamento
d’Istituto.
Conoscere, rispettare e far
rispettare ai propri figli il
Regolamento d’Istituto.
Valorizzare i comportamenti
positivi degli studenti.
Incoraggiare costantemente i
propri figli ad assumere sempre
comportamenti rispettosi delle
regole.
Far riflettere i propri figli sui
provvedimenti disciplinari che
la scuola deve assumere.
Applicare le sanzioni
disciplinari previste dal
Regolamento d’Istituto,
sottolineando sempre il
valore formativo delle
sanzioni stesse.
SI
Rispettare sempre e comunque
le regole della convivenza civile
e democratica, ricordando che è
sempre possibile chiedere il
perché di una regola, ma che
solo gli sciocchi possono
ritenere che le regole non
debbano esserci o che ciascuno
possa farsi le proprie.
Conoscere e rispettare il
Regolamento d’Istituto
chiarendo con i docenti, con i
genitori o con lo stesso
Dirigente ogni perplessità.
Essere il primo a dare valore e
significato ai propri
comportamenti corretti, civili e
educati.
Accettare le sanzioni
disciplinari interpretandole
come momento di riflessione sui
propri comportamenti negativi e
come opportunità per
migliorarsi.
43
LA
SCUOLA
IMPEGNA A…
COMPITI A CASA
SI LA
FAMIGLIA
IMPEGNA A…
Attribuire ai compiti a casa il
valore di un indispensabile
supporto allo sviluppo dei
processi di apprendimento.
Considerare lo svolgimento
dei compiti a casa come un
segno di attenzione della
scuola verso lo studente.
Distribuire e calibrare i
compiti a casa in un arco di
tempo ragionevole, avendo
cura di assicurare un
raccordo tra i docenti dei
Consigli di Classe.
Assegnare compiti che gli
studenti siano in grado d i
svolgere, fornendo – se
necessario – ogni utile
indicazione.
Sostenere i figli per pianificare
ed organizzare lo studio
quotidiano.
Verificare costantemente
l’esecuzione dei compiti,
provvedendo sempre alla
correzione degli stessi ed
eventualmente a fornire ogni
spiegazione agli studenti che
mostrano difficoltà ad
eseguirli.
LA
SCUOLA
IMPEGNA A…
VALUTAZIONE
SI LO
STUDENTE
IMPEGNA A…
Evitare di sostituirsi ai figli
nell’esecuzione dei compiti o di
fare in loro presenza qualsiasi
apprezzamento sulla
quantità/difficoltà dei compiti
stessi.
Controllare che i compiti siano
stati fatti in modo completo e
ordinato.
SI LA
FAMIGLIA
IMPEGNA A…
SI
Svolgere sempre e con la
massima attenzione i compiti a
casa, con la consapevolezza
che senza l’impegno quotidiano
non sarà mai possibile ottenere
i risultati migliori.
Prendere sempre e
correttamente nota sul diario dei
compiti assegnati, avendo cura
di svolgerli nei tempi previsti dai
docenti.
Capire che è molto più
produttivo e leale svolgere
autonomamente i compiti
(anche se in modo errato) che
copiarli o farseli svolgere da
altri.
Fare attenzione a scuola
durante la correzione dei
compiti e porre ai docenti
eventuali domande di
chiarimento.
SI LO
STUDENTE
IMPEGNA A…
SI
Considerare la valutazione
come parte integrante ed
essenziale del processo
formativo degli studenti e
come strumento insostituibile
per promuovere in loro la
cultura dell’autovalutazione.
Utilizzare le valutazioni dei
docenti come occasione
imprescindibile per sviluppare
con i propri figli un dialogo
formativo che li induca ad
avere sempre più
consapevolezza delle loro
risorse (possibilità) e dei loro
limiti (difficoltà).
Interpretare le valutazioni dei
docenti come momenti
privilegiati per riconoscere le
proprie capacità, e proprie
conquiste ed anche i propri limiti
e difficoltà.
Esplicitare - sia ai genitori
che agli studenti – i criteri
collegialmente definiti per
valutare gli apprendimenti in
sede di interrogazioni orali,
prove scritte e pratiche,
scrutini intermedi e finali.
Prendere atto in modo
consapevole dei criteri di
valutazione degli
apprendimenti, esplicitati e
adottati dai docenti, valutando
essa stessa l’impegno con
serenità ed obiettività.
Accettare le valutazioni dei
docenti, impegnandosi
costantemente per migliorare il
proprio rendimento.
Utilizzare puntualmente il
Libretto dello studente per
comunicare gli esiti valutativi
delle interrogazioni orali,
delle prove scritte e pratiche,
riconsegnando queste ultime
corrette agli studenti in tempi
ragionevolmente brevi e
comunque non oltre quindici
giorni dal loro svolgimento.
Controllare e firmare
sistematicamente sul Libretto
dello studente gli esiti delle
prove scritte/orali/pratiche.
Coinvolgere sempre i propri
genitori sui risultati conseguiti a
scuola, raccontando loro non
solo i successi, ma anche gli
insuccessi.
44
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
Approvato dal Consiglio d’Istituto del 28.06.2013, delib. N. 86
Alunno/a_____________________________________Classe_________________
Mestrino,
I genitori dell’alunno/a
L’alunno/a
____________________
_______________________
____________________
Il Dirigente Scolastico
(Prof. DONOLA Gabriele)
_______________________
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