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BOLLETTINO SETTIMANALE DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 ANNO GIUBILARE DELLA MISERICORDIA TEMPO DELLA CROCE Orario Sante Messe in Parrocchia Festivi: Ore 11.00 Feriali: Ore 13.30 ******** Letture della Domenica SESTA DOMENICA DEL TEMPO DELLA CROCE * 1 Lettera ai Galati: 6:1-10 * Santo Vangelo di Matteo: 25:14-30 «Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti.». ***** FESTA DI SAN GIOVANNI PAOLO II IN PARROCCHIA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 FESTEGGEREMO TUTTI INSIEME LA MEMORIA LITURGICA DI SAN GIOVANNI PAOLO II IN OCCASIONE DEI 38 ANNI DALLA SUA ELEZIONE A PONTEFICE. LA SANTA MESSA IN SUO ONORE SARA' ALLE ORE 11.00 PRESSO LA NOSTRA PARROCCHIA DOPO LA SANTA MESSA CI SARA' LA VENERAZIONE DELLA RELIQUIA DEL SANGUE DEL SANTO CON CUI VERRÀ DATA LA BENEDIZIONE FINALE PARTECIPIAMO NUMEROSI!!! ***** INIZIO DELL'ANNO PASTORALE E DELLE ATTIVITÀ IN PARROCCHIA SONO APERTE LE ISCRIZIONI AL CATECHISMO E AI CORSI DI LINGUA ARABA, CHE IN PARROCCHIA SI TENGONO PER BAMBINI E PER ADULTI. CONTATTATECI PER LE ISCRIZIONI!!!! ******** SANTA MESSA PER I CADUTI DELL'ESERCITO LIBANESE Domenica 16 ottobre scorso nella chiesa di San Marun, il nostro cappellano Mons. Tony Gebran ha presieduto una celebrazione eurcaristica, orgaizzata dal Movimento Patriottico Libero (Tayyar Italia) in Suffragio dei Caduti dell'Esercito Libanese, del 13/10/1990. All’evento erano presenti Sua Eccellenza il Sig. Georges Khoury Ambasciatore del Libano presso la Santa Sede con la sua Consorte Sig.ra Therese, il sig. Albert Samaha, Primo Consigliere dell’ Ambasciata del Libano presso la Santa Sede, il sig. Karim Khalil, incaricato d’affari dell’Ambasciata Libanese presso la Repubblica Italiana, il sig. Marwan Atallah, direttore della MEA Italia, e tanti simpatizzanti del Movimento Tayyar, nonchè altri nostri parrocchiani. Durante La sua omelia, Mons. Tony ha spiegato il Vangelo della Domenica, riguardo alle vergini sagge e stolte, sulla precarietà della nostra vita su questa terra, e sul fatto che dobbiamo sempre tenerci pronti perquando Nostro Signore ci chiamerà a se, avendo sempre una buona scorta di opere buone, e non lasciarci prendere alla sprovvista. Entrando nel vivo della qustione, mons. Tony ha citato alcune frasi del Gen. Aoun, che riprendono l’amore per il Libano e la priorità assoluta che il bene della nazione deve essere al primo posto nelle azioni di tutti i cittadini libanesi. Alla fine Mons. Tony ha precisato in maniera chiara ed inequivocabile l’assoluta apoliticità della Chiesa. Infatti, per la Chiesa di Cristo, non esistono cristinani di destra o di sinistra, perchè tutti sono figli di Dio, e come Dio ama in maniera uguale e disinteressata tutti i suoi figli, così, hadetto mons. Tony, per la Chiesa Maronita a Roma e nel mondo, non ci sono distinzioni, perchè tutti i cristiani sono uguali, e quando ci si riunisce in Chiesa lo si fa per pregare e non per discutere di politica: tutti sono i benvenuti nella nostra Parrocchia, purchè ci sia il rispetto reciproco e si ci impegni comunemente per il bene della nostra gente libanese qui a Roma ed in Italia. Al termine della Santa Messa ha preso la parola il presidente dell’associazione Tayyar Italia, dott. Andrè Chakarji, ringraziando tutti i presenti. Dopo la Santa Messa seguito un momento di condivisione e di festa presso i locali del Collegio Maronita. ******** IL CARD. RAI: E' L'ORA DI ELEGGERE UN PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Il Patriarca Maronita, Card. Bechara Rai, ha lasciato in questa settimana Beirut per Roma. Il Patriarca Rai trascorrerà una settimana in Italia, dove condurrà visite istituzionali e pastorali. Prima di lasciare Beirut, il Patriarca ha parlato alla stampa in aeroporto, in particolare, sulle elezioni presidenziali. "Ci auguriamo che tutti i tentativi di raggiungere il fine prefissato sia nell'interesse del Libano e dei libanesi. Non ho incontrato il capo del blocco Futuro, Saad Hariri, ma gli auguro il successo. E' ora, dopo due anni e mezzo di posto vacanto presso il Capo dello Stato di eleggere un presidente. Penso che dopo tale un lungo periodo, i libanesi dovrebbero raggiungere il consenso sulla presidenza ", ha detto Sua Eminenza. Alla domanda sul fatto che lui fosse ottimista circa l'elezione durante la sessione parlamentare del 31 ottobre prossimo il Patriarca Maronita ha sottolineato che "non è mai stato pessimista." "Vi ripeto oggi quanto ho detto il primo giorno. Se i membri fossero entrati nel Parlamento e se avessero discusso, avremmo avuto un capo di stato dal primo giorno, "ha detto. "Ma noi non raggiungeremo un risultato se non andranno al Parlamento per il voto. Se i membri rimangono fuori dal Parlamento, non si arriva a una soluzione. " ****** PAPA FRANCESCO: A SANTA MARTA, UMILTÀ, DOLCEZZA, MAGNANIMITÀ PER “L’UNITÀ” DELLA CHIESA Umiltà, dolcezza, magnanimità: sono i tre pilastri per costruire l’unità nella Chiesa. Lo ha ricordato questa mattina papa Francesco, nell’omelia della Messa a Santa Marta, partendo dal saluto di Gesù “Pace a voi”, che “crea un vincolo”, un vincolo di pace. “Lo spirito del male – ha ricordato – semina guerre, sempre. Gelosie, invidie, lotte, chiacchiere… sono cose che distruggono la pace e pertanto non può essere l’unità. E come è il comportamento di un cristiano per l’unità, per trovare questa unità? Paolo dice chiaramente: ‘Comportatevi in maniera degna, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità’”. Primo, quindi, l’umiltà, perché “senza umiltà non c’è pace e senza pace non c’è unità”. In secondo luogo il Papa ha constatato che abbiamo ormai “dimenticato la capacità di parlare con dolcezza”: si sgrida o si sparla, mentre la dolcezza “ha un nocciolo che è la capacità di sopportare gli uni gli altri”. Terzo la magnanimità, ossia avere un “cuore grande, cuore largo che ha capacità per tutti e non condanna, non si rimpiccolisce nelle piccolezze”. “E questo fa il vincolo della pace, questo è il modo degno di comportarci per fare il vincolo della pace che è creatore di unità. Creatore di unità è lo Spirito Santo, ma favorisce, prepara la creazione dell’unità”. Il Papa ha così invitato tutti a riprendere il capitolo XIII della Lettera ai Corinzi che ci “insegna come fare lo spazio allo Spirito, con quali atteggiamenti nostri perché Lui faccia l’unità”. “Il mistero della Chiesa è il mistero del Corpo di Cristo: ‘Una sola fede, un solo Battesimo’, ‘un solo Dio Padre di tutti che è al di sopra di tutti’, opera ‘per mezzo di tutti ed è presente in tutti’: questa è l’unità che Gesù ha chiesto al Padre per noi e che noi dobbiamo aiutare a fare” con “il vincolo della pace”, il quale “cresce con l’umiltà, con la dolcezza, con il sopportarsi l’uno con l’altro, e con la magnanimità”. ******** GIUBILEO DELLE CORALI, IN 8MILA A ROMA In migliaia, da tutta Italia ma anche dall’estero, raggiungeranno la Capitale nel fine settimana per prendere parte al Giubileo delle corali. Organizzato dalla diocesi, con una partecipazione che registra numeri da record: «Gli iscritti sono circa ottomila», racconta monsignor Marco Frisina, ideatore negli anni Ottanta del Coro diocesano di Roma e, da allora, suo instancabile direttore. Nell’incontro del 2014, occasione per festeggiare anche i trent’anni dell’attività corale, i partecipanti erano 1.800 e sembrava, già allora, un’enormità. «A malincuore – spiega Frisina – , abbiamo dovuto chiudere le iscrizioni e molti, quest’anno, sono rimasti esclusi ma non abbiamo proprio lo spazio fisico per accoglierne così tanti». Se due anni fa il convegno si tenne all’Angelicum, questa volta la scenografia sarà quella dell’Aula Paolo VI, in Vaticano, al colmo della sua capienza per una tre giorni davvero intensa. Si inizia venerdì 21 ottobre con il convegno formativo sul tema “Cantare la Misericordia”. Al tavolo dei relatori, tra gli altri, monsignor Guido Marini, maestro delle celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice, che terrà una lezione proprio sul ruolo che il coro ha all’interno delle celebrazioni. Monsignor Massimo Palombella, direttore della Cappella musicale pontificia Sistina, discuterà invece di “Traditio e riforma nella musica liturgica”. Monsignor Vincenzo De Gregorio, preside del Pontificio istituto di musica sacra, illustrerà i criteri per la scelta dei canti mentre il teologo e artista padre Marko Ivan Rupnik racconterà il legame tra la musica e “La contemplazione della bellezza di Dio”. Nella seconda giornata, quella di sabato 22, la partecipazione all’udienza giubilare con Papa Francesco, dedicata a tutti coloro che operano nell’animazione delle celebrazioni. Nel pomeriggio, tutte le corali intervenute si uniranno per un grande concerto in Aula Paolo VI, dedicato a Giovanni Paolo II nel giorno della sua memoria liturgica. «Abbiamo scelto questa data non a caso, anche se al limite della chiusura dell’anno giubilare – rivela Frisina -. Fu infatti Wojtyla ad ispirarci 32 anni fa e come Coro della diocesi non possiamo non sentirci figli suoi. Oggi possiamo anche dire di aver creato una rete e per questo sentiamo il dovere di tenere le fila di un discorso pastorale in crescita nelle diocesi, che vede coinvolti un numero sempre maggiore di persone, tra le quali anche i bambini e i disabili». Canto d’inizio e gesto d’accoglienza, il Coro e l’Orchestra “Fideles et amati” guidati da Frisina intoneranno l’inno pontificio, «perché – spiega il sacerdote – il brano di Gounod parla della Roma degli Apostoli, luce delle genti». Domenica 23 ottobre, sacerdoti e laici, direttori degli uffici liturgici e di cori, musicisti, organisti, scuole di musica sacra, cappelle e bande musicali a servizio della liturgia e della pietà popolare, andranno in pellegrinaggio alla Porta Santa per poi pregare sulla tomba dell’Apostolo Pietro, per celebrare il Giubileo. A seguire, l’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, presiederà la Messa nella basilica vaticana. Al termine, sarà raggiunta la piazza per la partecipazione all’Angelus di Francesco. ******* CALENDARIO LITURGICO E RICORRENZE SETTIMANALI 18 OTTOBRE SANTI SIMONE E GIUDA Il primo era soprannominato Cananeo o Zelota, e l’altro, chiamato anche Taddeo, figlio di Giacomo. Nei vangeli i loro nomi figurano agli ultimi posti degli elenchi degli apostoli e le notizie che ci vengono date su di loro sono molto scarse. Di Simone sappiamo che era nato a Cana ed era soprannominato lo zelota, forse perché aveva militato nel gruppo antiromano degli zeloti. Secondo la tradizione, subì un martirio particolarmente cruento. Il suo corpo fu fatto a pezzi con una sega. Per questo è raffigurato con questo attrezzo ed è patrono dei boscaioli e taglialegna. L’evangelista Luca presenta l’altro apostolo come Giuda di Giacomo. I biblisti sono oggi divisi sul significato di questa precisazione. Alcuni traducono con fratello, altri con figlio di Giacomo. Matteo e Marco lo chiamano invece Taddeo, che non designa un personaggio diverso. È, invece, un soprannome che in aramaico significa magnanimo. Secondo san Giovanni, nell’ultima cena proprio Giuda Taddeo chiede a Gesù: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi e non al mondo?». Gesù non gli risponde direttamente, ma va al cuore della chiamata e della sequela apostolica: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui». L’unica via per la quale Dio giunge all’uomo, anzi prende dimora presso di lui è l’amore. Non è un caso che la domanda venga da Giuda. Il suo cuore magnanimo aveva, probabilmente, intuito la risposta del Maestro. Come Simone, egli è venerato come martire, ma non conosciamo le circostanze della sua morte. Secondo gli Atti degli Apostoli, però, sappiamo che gli apostoli furono testimoni della resurrezione, e questa è la gloria maggiore dell’apostolo e di ogni discepolo di Gesù. (Avvenire) ****** INTENZIONI DELLE MESSE Vorrei far dire una Messa per… Come faccio? Per far celebrare una Messa secondo una propria intenzione ci si può rivolgere direttamente al Parroco prima o dopo le celebrazioni, oppure presso la Segreteria Parrocchiale. Nel caso di ricordo dei defunti, si possono elencare i nomi delle persone o delle famiglie. ************** SACRAMENTI BATTESIMO I modi e tempi sono da concordare con la Segreteria Parrocchiale, per la preparazione dei genitori, per la scelta adeguata dei padrini e delle madrine, per la presentazione dei documenti richiesti; per il battesimo degli adulti sarà richiesto un percorso individualizzato CONFESSIONI Le confessioni sono disponibili in Parrocchia DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ prima e dopo la Santa Messa delle 13.30 e OGNI DOMENICA dalle ore 10.00 alle ore 13.00. CRESIMA Al termine del cammino di preparazione (iniziazione cristiana), si potrà accedere al sacramento della Confermazione in data e modalità da concordare col Parroco. COMUNIONE AI MALATI Per le persone trattenute in casa da una lunga o invalidante malattia si prega di contattare la Segreteria Parrocchiale per la visita del sacerdote a portare l’Eucaristia nelle case. UNZIONE DEGLI INFERMI l’Unzione è chiesta in caso di malattia di lunga durata o in pericolo di vita, in questi casi si prega di contattare il Parroco h24 . CELEBRAZIONE DELLE ESEQUIE (FUNERALI) La data e l'ora della celebrazione delle esequie sono fissate d'intesa coi familiari, previo contatto con la Segreteria . MATRIMONIO per ricevere informazioni circa le pratiche civili e Parrocchiali, richieste dalla disciplina del sacramento è necessario rivolgersi alla Segreteria Parrocchiale, almeno 6 MESI prima della data prevista per la celebrazione del matrimonio. La Parrocchia ogni anno predispone dei corsi per fidanzati. *********