attualità 18 - Gruppo Carige

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È in arrivo
un carico di... Euro
Antonio Cattaneo
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l 1° settembre prossimo gli
italiani vedranno spuntare
all’orizzonte 1500 TIR carichi di banconote e di monete
metalliche in “Euro” che prenderanno la strada di uffici di cambio, banche, istituti finanziari e
bancoPosta. Il carico complessivo sarà di 7,2 miliardi di euromonete e di 2 miliardi di banconote:
incominceranno a circolare
dall’1/1/2002.
La decisione è stata presa dalla
B.C.E., Banca Centrale Europea
per consentire agli addetti ai lavori di prepararsi, per tempo, alla scadenza del primo gennaio
dell’anno prossimo.
Come dice un libricino esplicativo del Comitato dell’Euro “bisogna risalire ai tempi degli antichi
romani per trovare monete uni-
I
che accettate in tutta Europa”.
Ma allora, sotto il dominio di Roma l’Europa era anche politicamente unita. Anche oggi avere
una moneta unica è una tappa
fondamentale per popoli diversi;
è, comunque, “un potente simbolo di appartenenza alla stessa
comunità”: un consenso poi di
trecento milioni di persone.
“Si affermerà che c’è finalmente
una Comunità e ora questa comunità deve crescere – ha detto
in occasione del varo della Moneta Unica il nostro presidente
della Repubblica, Carlo Azeglio
Ciampi, allora ministro del Tesoro, Bilancio e Pianificazione economica –. Superamento pieno
della sovranità nazionale e primo Atto veramente Federale”.
“La partecipazione alla moneta
unica europea acquisisce definitivamente la stabilità monetaria”,
ha detto Antonio Fazio, governatore della Banca d’Italia. Da essa potranno derivare sviluppo,
occupazione e risanamento delle
finanze pubbliche…”. E ce ne
siamo già accorti da quando –
come ha scritto Tommaso Padoa Schioppa, uno degli artefici
del Trattato di Maastricht, già ai
vertici della Banca d’Italia “ci siamo svegliati il 4 gennaio 1999 in
Euro e l’Europa non corre più il
pericolo dell’inflazione. L’Euro è
e sarà infatti una moneta a bassa inflazione con tassi di interesse pure bassi”.
Dunque a partire dal 1° gennaio
2002 l’Euro comincerà a circolare anche come moneta fisica,
“sonante e frusciante”, possiamo
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aggiungere a seconda che si paghi con cartamoneta o moneta
metallica. Una cosa è dunque
certa: la conversione delle Lire
in Euro (come pure delle altre
monete nazionali) non penalizzerà per nulla i cittadini in quanto l’Euro si sostituirà ad un rapporto di cambio fisso che non
farà perdere potere d’acquisto ai
nostri soldi. I consumatori europei riceveranno benefici da una
maggiore concorrenza in quanto
avranno il miglior bene o il miglior servizio al minimo prezzo.
La moneta unica farà fare un
salto di qualità alla costruzione
dell’Europa ed attirerà i capitali
in quanto diventa la “divisa”
dell’economia (o di una delle
due economie) più grande del
mondo. L’Euro rappresenta, poi,
una riserva di valore in grado di
competere con dollaro ed yen.
Nella pubblicazione Dalla Lira
all’Euro si scrive: “Per l’Italia i
vantaggi saranno notevoli. Perché l’Italia è un Paese dove i
tassi di interesse sono stati tradizionalmente alti a causa del disordine dei conti pubblici. Con
l’ingresso nell’Unione Monetaria,
dopo aver rimesso in ordine i
propri conti, l’Italia può consolidare i più bassi tassi d’interesse
che si è faticosamente meritata
con il risanamento”.
Insomma “con la moneta unica –
rileva sempre la succitata
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pubblicazione – perdiamo una sovranità che avevamo già perso …
ma guadagniamo in basso costo
del denaro e bassa inflazione”.
Intanto la Commissione europea
vigila e pungola governi ed autorità dei Paesi membri per evitare possibili ritardi nell’introduzione di banconote e monete
metalliche in Euro. Ha messo a
punto una lista di sei regole che
i Paesi UEM dovranno seguire
per arrivare preparati alla scadenza del 1° gennaio 2002 anche per dare maggiore sicurezza e fiducia ai cittadini del Vecchio Continente. Bisognerà, per
esempio, prevedere facilitazioni
ai cittadini che non hanno un
conto bancario.
Si sa, come ci dice Lorenzo Bini
Smaghi (volume Euro, farsi
un’idea, Il Mulino ed.), che la
preparazione delle monete metalliche in Euro non è affidata alle Banche centrali bensì ai governi. Viene in tal modo rispettata la distinzione di compiti valida
all’interno degli Stati membri: la
Zecca si occupa del conio delle
monete, la Banca centrale della
stampa dei biglietti”.
Intanto l’Euro è entrato dall’inizio
del 2001, per la prima volta, nel
Paniere dei diritti speciali di prelievo (sdr, special drawing rights)
la moneta convenzionale del
FMI, Fondo Monetario Internazionale. Soprattutto in questi
tempi turbolenti per i mercati finanziari, come vuole il Governatore della Banca d’Italia Antonio
Fazio, ciò aiuta a tenere sotto
controllo l’instabilità finanziaria.
Lo stesso Euro partito come
“eurone” per la sua forza è diventato poi un “eurino” perdendo fino al 25% del suo valore
iniziale ha poi saputo tornare vicino alla parità con la “divisa”
americana. E’ il caso di dire che
l’Euro, così come l’Europa, è
come una donna: quando pensi
di conoscerla riesce ancora a
stupirti.
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LE BANCONOTE EURO
Le banconote avranno 7 tagli
-
5 euro, di colore grigio-verde
10 euro, di colore rosso
20 euro, di colore blu
50 euro, di colore arancione
100 euro, di colore verde
200 euro, di colore marrone
500 euro di colore porpora.
Sulla fronte della banconota sono disegnati particolari architettonici della storia dell’arte europea, sul retro ponti. Lo stile dei particolari architettonici e dei ponti è in successione temporale, ed inizia
dal periodo romano (banconota da 5 euro), per giungere a quello
contemporaneo (banconota da 500 euro).
La dimensione dei biglietti sarà proporzionale al loro valore, anche
per facilitarne il riconoscimento da parte dei non vedenti. Su una
faccia è presente la bandiera dell’Unione europea e un riferimento
alla Banca Centrale Europea. Le banconote recheranno il nome
“euro” in caratteri sia latini che greci.
LE MONETE EURO
Le monete metalliche saranno 8, con valore compreso fra 1 centesimo di euro (poco più di 19 lire) e 2 euro (3873 lire). Diversamente dalle banconote, le monete avranno anche una faccia nazionale, con simboli diversi a seconda del paese. Indipendentemente dallo stato che le avrà battute, esse potranno comunque
circolare in tutti i paesi.
In Italia, anche attraverso un televoto aperto ai cittadini, sono stati
scelti simboli del contributo italiano alla cultura e all’arte. Le immagini, una per ciascuna moneta, sono:
-
Castel del Monte per la moneta da 1 centesimo di euro
La Mole Antonelliana per i 2 centesimi
Il Colosseo per i 5 centesimi
La Venere di Botticelli per i 10 centesimi
Le “forme nello spazio” di Boccioni per i 20 centesimi
La statua di Marco Aurelio per i 50 centesimi
L’Uomo vitruviano di Leonardo per 1 euro
Il ritratto di Dante dipinto da Raffaello per i 2 euro.
Da Eurodesk – Ministero del Tesoro, del Bilancio
e della Programmazione economica.
EURO: LA CIRCOLAZIONE DI BANCONOTE E MONETE
Banconote e monete in euro cominceranno a circolare solo a partire dal 1° gennaio 2002.
Vi saranno tagli di banconote, da 5, 10, 20, 50, 100, 200 e 500 euro. Il taglio minimo varrà dunque quasi 9 mila 681 lire, il massimo
968 mila lire. Le banconote rappresenteranno la storia culturale europea attraverso simboli di apertura (finestre) e di unione (ponti).
Le monete metalliche saranno 8, con valore compreso fra 1 centesimo di euro (poco più di 19 lire) e 2 euro (3873 lire). Su una
faccia recheranno il valore e il profilo dell’Europa, sull’altra, potranno circolare in tutti i paesi, indipendentemente dallo stato che
le ha battute.
LE FACCE DELLE MONETE SCELTE DAGLI ALTRI PAESI
Una faccia diversa per ogni moneta, è stata la scelta degli austriaci. Mozart sulla moneta da 1 euro e la pacifista Von Suttner su
quella da 2 euro. Architetture sulle monete da 10, 20 e 50 cents,
fiori alpini sulle monete più piccole.
I belgi hanno scelto, per tutte le monete l’effigie del re, Alberto II,
con il monogramma.
I finlandesi hanno preferito simboli della natura per le monete più
grandi: mostreranno cigni in volo sulla moneta da 1 euro e una
bacca del circolo polare su quella da 2 euro. Il loro emblema nazionale, un leone rampante, è invece utilizzato per i centesimi.
I francesi, in continuità con gli attuali franchi, utilizzeranno i simboli della rivoluzione francese: l’albero stilizzato sulle monete da 1 e
2 euro, la seminatrice su quelle intermedie, la Marianna sui cents.
Anche i tedeschi hanno fatto una scelta di continuità, utilizzando
simboli della storia del paese: l’aquila, nella sua versione paffuta
che domina il Bundestag, comparirà sulle monete più grandi; la
porta di Brandeburgo, simbolo anche della riunificazione della
Germania, su quelle intermedie mentre, per le più piccole, è stata
scelta la foglia di quercia.
Gli irlandesi su tutte le facce delle monete mostreranno l’arpa celtica, che è strumento antichissimo e simbolo nazionale.
Anche gli olandesi, come i belgi, hanno scelto l’effigie della loro
sovrana, Beatrice, che apparirà su tutte le facce delle monete, accompagnata dal motto “Dio sia con noi”.
I portoghesi hanno utilizzato elementi di navigazione, come la rosa dei venti, per le monete da 1 e 2 euro, e simboli del loro passato cavalleresco, come croci templari e scritte antiche per le più
piccole. Su tutte le loro monete hanno inoltre inserito, all’interno
del cerchio delle stelle europee, un secondo cerchio con castelli e
stemmi stilizzati.
Gli spagnoli utilizzeranno l’effigie del re Juan Carlos sulle monete
da 1 e 2 euro, quella di Cervantes, l’autore del Don Chisciotte su
quelle intermedie, e la cattedrale di Santiago de Compostela, meta di pellegrinaggi da tutti i paesi europei, sui cents.