Acciaieria di Borgo, notte di controlli
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Acciaieria di Borgo, notte di controlli
Trento l'Adige IL BLITZ domenica 21 dicembre 2008 17 Le verifiche sono iniziate venerdì sera alle 18 e 30 e sono Domani i tecnici dell’Arpa del Veneto inizieranno l’analisi terminate all’alba. Al momento risulta esserci un indagato, del materiale. Accertamenti su diossina, mercurio il direttore generale che venerdì sera non era presente e polveri sottili. Si ipotizzano reati ambientali e non solo Acciaieria di Borgo, notte di controlli Dieci campioni per verificare le emissioni Trenta forestali per raccogliere documenti L’INDAGINE Scoppia il caso monte Zaccon L’indagine coordinata dalla Procura di Trento e effettuata dal Corpo forestale dello Stato ha portato alla luce che nell’ex cava di Monte Zaccon a Roncegno sono state scaricate 120 mila tonnellate di residui delle acciaierie, fanghi delle cartiere, terreni inquinati di Trento Nord. Dopo un anno di indagini il 10 dicembre 8 persone sono state arrestate per traffico e gestione illecita di rifiuti. L’ordinanza chiesta dal pm Alessandra Liverani e firmata dal gip Marco La Ganga ha portato in cella l’amministratore della Ripristini Valsugana, Simone Gosetti, ingegnere 44enne di Levico, Luca Bonomi, 32 anni di Rovereto, direttore tecnico della Ripristini; Renzo Giacomin, 42enne di Borgo, responsabile del sito di Monte Zaccon; Mauro Riccardi, mantovano, consigliere delegato di Ingerco, società di intermediazione nel settore dei rifiuti su cui si appoggiava la Ripristini Valsugana. Ai domiciliari Floriano Tomio, 32 anni di Borgo, palista dipendente della Ripristini Valsugana; Christian Frelich, responsabile sicurezza delle acciaierie Venete spa. Agli arresti Gianbattista De Giovanni, titolare del laboratorio di analisi Ares di Castegnato (Brescia), mentre la direttrice, Annamaria Zaccherini, è ai domiciliari. La Ares avrebbe fornito alla Ripristini Valsugana false certificazioni che attestavano come il materiale conferito in discarica rientrasse nei parametri stabiliti per legge. In realtà secondo i forestali che di notte facevano i prelievi sul sito, le percentuali di inquinanti erano ben superiori. Dal Veneto arrivavano camion con fanghi maleodoranti che contenevano stirene, una sostanza che va monitorata perché cancerogena. Secondo il Corpo forestale dello Stato, che grazie ad intercettazioni telefoniche e ambientali e persino a telecamere poste in discarica hanno vigilato per mesi su quanto accadeva a Roncegno, da marzo a settembre nell’ex cava sarebbero finite 123.000 tonnellate di rifiuti, anche pericolosi per un guadagno di un milione di euro. I campioni prelevati dai tecnici verranno aperti lunedì mattina alla presenza dei legali e dei consulenti e solo allora inizieranno le analisi, alcune delle quali, secondo i tecnici, dovrebbero essere pronte già a fine settimana. Il materiale raccolto è ritenuto dagli investigatori «interessante», segno che quello che volevano trovare l’hanno trovato, soprattutto sul fronte della documentazione. I forestali hanno raccolto scatoloni e scatoloni di documenti IN TRIBUNALE Il gip La Ganga ha accolto la richiesta degli avvocati dopo l’interrogatorio Libero il palista di Borgo, per lui obbligo di firma Floriano Tomio, il palista di 32anni di Borgo Valsugana dipendente della Ripristini Valsugana da dieci giorni agli arresti domiciliari ieri è tornato libero. Nonostante il parere contrario del pm, dopo averlo sentito, il gip Marco La Ganga ha accolto la domanda degli avvocati Nicola Degaudenz e Tommaso Fronza e ha disposto la liberazione con l’obbligo di firma. Soddisfazione per il provvedimento è stata espressa dai legali: «Ha pagato la scelta di trasparenza, di aver parlato nel corso del primo interrogatorio. Ora approfondiremo le carte in vista dei prossimi sviluppi processuali», spiegano. Fin dal primo momento Tomio aveva detto di essere estraneo alle accuse. Alla domanda posta dal giudice se non avesse avuto timori per la sua salute, Tomio aveva risposto: fino ad ora no, ma dopo aver letto gli atti dell’inchiesta comincio a preoccuparmi. L’operaio era stato messo nei guai da numerose telefonate intercettate dagli investigatori del Corpo forestale dello Stato. L’indagato, nel corso dell’interrogatorio, aveva sottolineato che tra le sue mansioni non c’era quella di controllare il carico dei camion, questo veniva fatto più a valle a distanza di un chilometro. « che sono stati portati negli uffici di Enego per essere vagliati. I reati su cui la procura sta lavorando sono tutti reati ambientali, alcuni anche ritenuti particolarmente gravi, e al momento risulta esserci un indagato, il direttore generale Emilio Spandri, da otto anni al vertice dell’Acciaieria. Un atto probabilmente dovuto per iniziare gli accertamenti e le verifiche. Acciaieria e fumi, un discorso infinito per Borgo e i suoi abitanti, fatto di denunce, raccolte di firme, sospetti e paure. Ma Acciaieria Valsugana vuol dire anche posti di lavoro, centoventi circa. Fino ad oggi le paure dei residenti erano sempre state placate dai controlli di legge dell’Appa e da quelli di routine che venivano effettuati all’interno della fabbrica. Tutto regolare. Evidentemente alla Procura di Trento questo non è bastato e nonostante il recente incontro tra il procuratore Sergio Dragone e i dirigenti della Provincia per riallacciare i rapporti dopo il botta e risposta sui mancati controlli a Marter, venerdì notte per il sopralluogo a Borgo sono stati scelti ancora una volta i forestali di fuori Provincia. Anche l’Appa non è stata interpellata: le è stata preferita l’Arpa del Veneto. PISCINE A.S.I.S. ORARI VACANZE NATALE: PISCINA CENTRO SPORTIVO MANAZZON (Via Fogazzaro): Domenica 21 dicembre 2008: aperta dalle ore 09:00 alle ore 13:00 Lunedì 22 dicembre 2008: aperta dalle ore 09:00 alle ore 21:00 Martedì 23 dicembre 2008: aperta dalle ore 09:00 alle ore 21:00 Mercoledì 24 dicembre 2008: aperta dalle ore 09:00 alle ore 19:00 Giovedì 25 dicembre 2008: CHIUSA Venerdì 26 dicembre 2008: aperta dalle ore 09:00 alle ore 13:00 Sabato 27 dicembre 2008: aperta dalle ore 09:00 alle ore 19:00 Domenica 28 dicembre 2008: aperta dalle ore 09:00 alle ore 13:00 Lunedì 29 dicembre 2008: aperta dalle ore 09:00 alle ore 21:00 Martedì 30 dicembre 2008: aperta dalle ore 09:00 alle ore 21:00 Mercoledì 31 dicembre 2008: aperta dalle ore 09:00 alle ore 19:00 Giovedì 1 gennaio 2009: CHIUSA Venerdì 2 gennaio 2009: aperta dalle ore 09:00 alle ore 21:00 Sabato 3 gennaio 2009: aperta dalle ore 09:00 alle ore 19:00 Domenica 4 gennaio 2009: aperta dalle ore 09:00 alle ore 13:00 Lunedì 5 gennaio 2009: aperta dalle ore 09:00 alle ore 21:00 Martedì 6 gennaio 2009: aperta dalle ore 09:00 alle ore 13:00 PISCINA MADONNA BIANCA: Domenica 21 dicembre 2008: CHIUSA Lunedì 22 dicembre 2008: aperta dalle ore 09:00 alle ore 21:00 Martedì 23 dicembre 2008: aperta dalle ore 09:00 alle ore 21:00 Mercoledì 24 dicembre 2008: aperta dalle ore 09:00 alle ore 19:00 Giovedì 25 dicembre 2008: CHIUSA Venerdì 26 dicembre 2008: aperta dalle ore 09:00 alle ore 13:00 Sabato 27 dicembre 2008: aperta dalle ore 09:00 alle ore 19:00 Domenica 28 dicembre 2008: aperta dalle ore 09:00 alle ore 13:00 Lunedì 29 dicembre 2008: aperta dalle ore 09:00 alle ore 21:00 Martedì 30 dicembre 2008: aperta dalle ore 09:00 alle ore 21:00 Mercoledì 31 dicembre 2008: aperta dalle ore 09:00 alle ore 19:00 Giovedì 1 gennaio 2009: CHIUSA Venerdì 2 gennaio 2009: aperta dalle ore 09:00 alle ore 21:00 Sabato 3 gennaio 2009: aperta dalle ore 09:00 alle ore 19:00 Domenica 4 gennaio 2009: aperta dalle ore 09:00 alle ore 13:00 Lunedì 5 gennaio 2009: aperta dalle ore 09:00 alle ore 21:00 Martedì 6 gennaio 2009: CHIUSA PISCINA CENTRO SPORTIVO GEN. C.A. DALLA CHIESA LEVICO TERME: Chiusa i giorni: domenica 21, giovedì 25, venerdì 26 e domenica 28 dicembre 2008; giovedì 1, domenica 4 e martedì 6 gennaio 2009. Aperta Mercoledì 24 dicembre 2008: dalle ore 09:00 alle ore 19:00 Aperta Mercoledì 31 dicembre 2008: dalle ore 09:00 alle ore 19:00 Aperta tutti gli altri giorni dalle ore 09:00 alle ore 21:00. PISCINE CENTRO SPORTIVO TRENTO NORD (Gardolo): Chiusa per lavori annuali di manutenzione da lunedì 22 dicembre 2008 a mercoledì 07 gennaio 2009 compresi. L8121913 PATRIZIA TODESCO Dopo l’indagine e gli arresti per la discarica di Monte Zaccon a Marter di Roncegno è scattato il blitz all’Acciaieria Valsugana di Borgo. «Finalmente», sussurravano in molti ieri in paese. Quei fumi che si elevano alti dalla fabbrica in località Puisle, lungo la Valsugana e la Ferrovia e che da ormai trent’anni vengono guardati con sospetto dai residenti, e imputati di essere tra i responsabili della non certo buona qualità dell’aria che si respira a Borgo, sono finiti nel mirino della procura della Repubblica, e in particolare del pm Alessandra Liverani. Venerdì sera alle 18 e 30, su incarico del magistrato, un ispettore della forestale di Enego che ha effettuato i controlli anche a Marter, si è presentato ai cancelli delle Acciaierie chiedendo di poter parlare con un responsabile. Lo ha accolto Ermanno Trentin, il direttore amministrativo: «Mi ha spiegato il motivo della visita - ha dichiarato ieri al telefono - preannunciandomi quello che sarebbe seguito». Mezz’ora più tardi sono arrivati altri dieci agenti, oltre ai tecnici dell’Arpav (Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto). A fine serata erano presenti più di trenta uomini della Forestale, più due tecnici che hanno lavorato tutta la notte, fino alle 7 e 45 del mattino, fianco a fianco degli operai di turno, quindici in totale. I tecnici Arpav hanno puntato alle immissioni, oggetto principale di questa inchiesta ambientale. Pur nascendo dall’indagine sui rifiuti di Marter, infatti, al centro di questo nuovo filone sembrano esserci appunto le emissioni, i fumi che escono dai grandi camini dell’Acciaieria Valsugana. È stata effettuata una decina di campionamenti, in particolare sulle diossine, le polveri sottili, le polveri pesanti e il mercurio. Proprio poche settimane fa l’Arpa della Puglia aveva fatto accertamenti anche sull’uscita dai camini delle acciaierie di Taranto di sostanze radioattive. «Stiamo indagando a 360 gradi per verificare le emissioni di sostanze», ha confermato ieri il procuratore Stefano Dragone senza però entrare nel merito dell’inchiesta. Il 10 dicembre scorso