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Cineforum
Rassegna 2012
“ DOLCE LA VITA
… AL CINEMA”
Auditorium del Museo
di Scienze naturali
Via Ozanam, 4 - Brescia
Venerdì
11 Gennaio 2013
ore 20:30
(Ingresso libero)
AURORA
(Titolo originale: SUNRISE) - USA, 1927 - Durata 91'
Regia di Friedrich Wilhelm Murnau Con: George O'Brien, Janet Gaynor, Margaret
Livingston, Bodil Rosing, J. Farrell MacDonald.
Sottotitolo: "Canzone di due esseri umani". Sedotto
da una vamp di città, un campagnolo, marito e
padre, medita di sbarazzarsi della moglie,
annegandola durante una gita in barca, ma ci
ripensa. Giunti in città, i due si riconciliano,
trasformando il loro breve soggiorno in un secondo
e allegro viaggio di nozze. Nel tragitto di ritorno li
coglie una burrasca e la donna rischia di annegare,
ma è salvata da un vecchio pescatore. L'Uomo e la
Moglie (così sono chiamati, con la Donna di Città,
nei titoli) riaffermano la loro unione amorosa mentre s'alza la luce dell'alba. Primo
dei quattro lungometraggi americani di Murnau, prodotto da William Fox, è ancora
assai "tedesco": la sceneggiatura è di Carl Mayer, dalla novella Die Reise nach Tilsit
di Hermann Sudermann e la scenografia di Rochus Gliese. Nella prima edizione
degli Academy Awards (1927-28) ebbe 3 Oscar: miglior film artistico, migliore
attrice J. Gaynor, fotografia Charles Rosher e Karl Struss che non nascondono
reminiscenze di luce espressionista. È diviso in tre parti: la prima cupa, quasi da
noir e la terza drammatica, angosciosa sino al più tradizionale happy end che esalta
il moralismo sentimentale di fondo, fino a quel momento controllato dallo stile.
Nella parte centrale in città, la più ampia, si sviluppano, grazie ai ricchi mezzi messi
a disposizione, il geniale impiego della mobilità della cinepresa, della luce, della
profondità di campo, ma anche la direzione degli attori (e dei loro corpi), il ricorso
alle gag comiche, la tipizzazione delle figure di contorno: il tono è euforicamente hollywoodiano. "La sensibilità del
regista stringe in un solo nodo il momento reale e il momento simbolico." (F. Savio). Rifatto nel 1939 a Berlino da Veit
Harlan con Verso l'amore. Ridistribuito in una copia restaurata dalla BIM nell'estate 2004 con una colonna musicale di
Hugo Riesenfeld. (Il Morandini)
Entra immancabilmente in tutte le classifiche dei dieci migliori film della storia del cinema. Mélo, commedia e tragedia
(sfiorata) tra campagna e città.. Film magico, anzi più che magico: alchemico e avvolgente, sinfonico e sintetico, magistrale
nella creazione di uno spazio drammatico e cosmico di ombre e trasparenze, inganni e rivelazioni. ... Autore di alcuni
capisaldi del cinema tedesco, 'Nosferatu', 'L'ultima risata', 'Faust', il Murnau americano reinventa l'espressionismo,
trasferisce quelle atmosfere in un luogo senza tempo e senza spazio, scrive con la macchina da presa sequenze
indimenticabili: l'incontro notturno tra l'Uomo e la Donna di città nella palude nebbiosa, il viaggio in tram tra alberi e
automobili, la scoperta della vita turbinosa ed elegante della metropoli, infine la furibonda tempesta sul lago. Il film ha un
sottotitolo: un canto di due esseri umani. Un canto che non smette mai di ammaliarci." (Bruno Fornara, 'Film Tv')
Il fim è muto, in versione restaurata, con didascalie in inglese sottotitolate in italiano.
Come evento
straordinario il film verrà musicato dal vivo dal chitarrista MARCO TIRABOSCHI e dal fisarmonicista
GINO ZAMBELLI.
I musicisti lavoreranno di contrappunto alle immagini, eviscerando la ricerca sonora attuata da Tiraboschi negli
ultimi anni. Sonorità con rimandi ai tempi in cui fu girata la pellicola contrapposte ad altre, contemporanee,
fatte di raffinate suggestioni, che permettano di gustare pienamente la freschezza e la modernità di quest'opera.
Il lavoro è frutto di un'esperienza decennale di sonorizzazione di pellicole che è stata pionieristica nella città di
Brescia.
Il film sarà introdotto dallo stesso Tiraboschi, che da tempo affianca all'attività di musicista quella di appassionato curatore di rassegne cinematografiche.
Tel. 030-2090753 349-6607585 [email protected]
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