Cagliari Pad - Falcone e Borsellino all`Asinara: il nuovo film di

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Falcone e Borsellino all’Asinara: il nuovo film di Fiorenza
Infascelli
5 Maggio 2016 ore 11:56
Autore: Ansa News.
Categoria:
Notizie / Appuntamenti e Spettacoli
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Data scaricamento: 16 Marzo 2017 ore 17:59
Si traccia il racconto delle settimane di 'esilio' che nel 1985, a tre mesi dall'inizio del Maxi Processo di Palermo, dovettero passare, insieme alle loro famiglie,
sull'isola bunker dell'Asinara, dopo la scoperta della minaccia di attentato di Cosa Nostra contro di loro
Una delle immagini più famose, di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, quella in cui ridono insieme.
Una testimonianza della profonda intesa umana, oltre che etica, dei due simboli della lotta alla mafia, è
stata per Fiorenza Infascelli fra i punti di riferimento per il loro ritratto in Era d'estate, con Massimo
Popolizio nei panni di Falcone, Beppe Fiorello per Borsellino, Claudia Potenza (Agnese Borsellino) e
Valeria Solarino (Francesca Morvillo). Il film dopo il debutto all'ultima Festa del Cinema di Roma, arriva
in sala con 01 per un'uscita evento il 23 e 24 maggio in occasione della commemorazione
dell'anniversario delle stragi di Capaci e via D'Amelio.
Attraverso un inedito sguardo intimo sulle personalità dei due magistrati, si traccia il racconto delle
settimane di 'esilio' che nel 1985, a tre mesi dall'inizio del Maxi Processo di Palermo, dovettero
passare, insieme alle loro famiglie, sull'isola bunker dell'Asinara, dopo la scoperta della minaccia di
attentato di Cosa Nostra contro di loro. Un isolamento forzato, nella natura, vivendo tutti insieme in una
piccola foresteria, all'ombra del carcere di massima sicurezza, durante il quale Falcone e Borsellino,
non senza ostacoli, dubbi e problemi che si ripercuotono anche sulle famiglie riescono a scrivere buona
parte dell'ordinanza, di quello che è stato il più grande processo penale mai celebrato al mondo.
L'idea per il film è venuta alla regista, durante le riprese all'Asinara di Pugni chiusi (2011), un
documentario sugli operai del Petrolchimico si erano autoreclusi nel vecchio carcere per protesta: ''uno
di loro mi portò a vedere una casa rossa e mi raccontò della permanenza sull'isola di Falcone e
Borsellino. Mi è venuta così l'idea di raccontare questo momento della loro vita, perché non è molto
conosciuto e mi dava modo mostrandoli in una dimensione più familiare, di capire di più del loro
carattere. Ho scoperto quanto fossero anche ironici, spiritosi (per sdrammatizzare si facevano i
necrologi a vicenda, ndr) e avessero molte passioni''. Falcone, ad esempio, amava le freddure ed era
un collezionatore di piccole papere mentre Borsellino era capace di citare a memoria brani di
Shakespeare e Pirandello. Per documentarsi è stato fondamentale per la regista l'aiuto, fra gli altri, del
figlio di Borsellino, Manfredi e della vedova del giudice, Agnese, scomparsa nel 2013.
''Quando mi hanno offerto il ruolo di Falcone, ho pensato prima, 'mamma che paura, poi mamma che
fortuna. Ho lavorato soprattutto, sulla 'sicilianitudine', sul suo modo di essere, dovevo unire
autorevolezza e ironia'' spiega Massimo Popolizio, che in autunno aprirà la stagione del Teatro di
Roma, con un adattamento di Ragazzi di vita di Pasolini. Beppe Fiorello, dopo aver letto la
sceneggiatura, ha chiamato Fiorella Infascelli per dirle che ''sembrava scritta dalle mani di Falcone e
Borsellino, per quanto era vera e intima. Mi ha dato la possibilità di interpretare un mito mio della mia
terra, dell'Italia e forse del mondo, al quale mi sono accostato con grande rispetto e totale curiosità di
capire''. Durante le riprese all'Asinara, ''abbiamo vissuto, mangiato, dormito negli stessi luoghi dove lo
avevano fatto i due giudici. Un'esperienza di immedesimazione rara''. Stessa emozione per le due
interpreti delle compagne di vita dei magistrati: ''Quando ho accettato il film, ho spiegato a mio figlio di
sei anni chi fossero Falcone e Borsellino e lui ora li considera adesso come supereroi'' racconta
Claudia Potenza. Mentre Valeria Solarino. è rimasta colpita dall'abnegazione di Francesca Morvillo:
''Mentre Borsellino e Agnese si erano conosciuti da ragazzi, lei e Falcone si sono scelti quando il
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giudice era già nel pieno del suo impegno contro la mafia. Sapeva a cosa sarebbe andata incontro''.
Questo è un film, aggiunge Fiorello, ''che andrebbe visto da più persone possibili. Dopo questa uscita
evento, vorrei arrivasse al più presto anche in tv''. Pagina 2 di 2